Lecce-Parma il grande intrigo? Macch?, una partita qualunque...
Repubblica ? 16 giugno 2006 pagina 11 sezione: FIRENZE
L' hanno trasformata nella madre di tutte le partite taroccate. Lecce-Parma ? diventata uno dei cardini del teorema accusatorio dei pm napoletani. L' elemento in pi? nell' ipotesi di frode sportiva contestata alla Fiorentina. Come se quei novanta minuti avessero potuto davvero condizionare l' esito del campionato del gruppo Zoff. Non ? cos?, e dimostrarlo non ? nemmeno troppo difficile. Tutto inizia con una telefonata - 29 maggio alle ore 17.59 - tra De Santis, che diresse appunto Lecce-Parma, e Mario Renzi, segretario e tuttofare di Innocenzo Mazzini. L' arbitro definisce la sua direzione ?un' opera d' arte?. Due minuti dopo, alle 18.01, De Santis chiama Mazzini e, sempre a proposito di Lecce-Parma, dice: ?...io m' ero messo avanti col lavoro capito?... qui ? andata bene, ho fatto tre a tre...?. Eccolo qui il capo d' accusa, un tre a tre apparentemente pilotato che tirerebbe in ballo la Fiorentina. Ma basta fare due calcoli per capire che l' accusa non regge. Torniamo all' ultima giornata del campionato 2004-2005, l' Atalanta ? gi? retrocessa e la Fiorentina ? penultima con 39 punti. Per salvarsi la squadra viola deve assolutamente battere il Brescia e sperare nei risultati di altre quattro gare: Bologna-Sampdoria, Lecce-Parma, Roma-Chievo e Siena-Atalanta. Troppe. Ma andiamo avanti e aggiungiamo qualche numero. Se la Fiorentina batte il Brescia resta in A in 74 casi su 81 possibili combinazioni, va allo spareggio in 5 casi su 81 e retrocede in B in soli due casi. A dare concretezza alle statistiche c' ? l' andamento di quell' ultima giornata di campionato: dopo il gol di Miccoli al Brescia (la partita ? finita 3-0), infatti, nonostante l' intrecciarsi degli altri risultati la Fiorentina non rischia mai n? la B n? lo spareggio, come invece succede alle altre squadre coinvolte. E anche questo ? un elemento in pi?. In particolare il pareggio tra Lecce e Parma non sposta minimamente il destino della Fiorentina. Anzi, se contemporaneamente al pari di Lecce avessero vinto Siena e Bologna e il Chievo avesse pareggiato o vinto, la squadra viola si sarebbe trovata ugualmente in B. L' unico risultato che poteva mettere al sicuro la Fiorentina, sempre partendo dal presupposto che battesse il Brescia, era la vittoria del Lecce. Ma Zeman su questo punto ? stato chiaro: ?Ho avuto l' impressione che i miei giocatori avessero ricevuto dalla societ? l' indicazione di non vincere? ha detto ai magistrati. E allora, dov' ? la frode? - GIUSEPPE CALABRESE