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Ecco, è proprio al concetto espresso nella frase grassettata che volevo arrivare. A me sembra che Racalbuto (ma nche De Santis) andasse assolto proprio in virtù degli elementi a discarico emersi in dibattimento e che la sua condanna/prescrizione rappresenti una forzatura funzionale all'esigenza da parte del tribunale di tenere in piedi in qualche modo la tesi della associazione. Insomma, una sentenza già scritta esattamente come le due che l'hanno preceduta. Che ne pensi?
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Mi sa che non hai colto lo spirito del post. La mia domanda era in risposta al post di Inti in cui si parla di innocenza non provata per Racalbuto nei due gradi di giudizio da cui deriverebbe la condanna/prescrizione che che a sua volta pregiudicherebbe le possibilità per la Juve di appellarsi all'art. 39. Te lo ripropongo qui sotto:
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Scusa inti ma a me sembra che nel processo penale l'onere della prova sia a carico dell'accusa.Cioè, è l'accusa a dover provare la colpevolezza di un imputato e non la difesa a doverne provare l'innocenza. E mi sembra anche che la colpevolezza di un imputato (propedeutica ad una eventuale condanna) debba essere suffragata da prove al di là di ogni ragionevole dubbio. Sbaglio?
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Processo Calciopoli, le dichiarazioni del legale di Moggi: “è giusto che la Juve voglia indietro gli scudetti” Nell’intermezzo dell’udienza che si sta svolgendo in Cassazione a Roma sugli affari di Calciopoli, ha parlato Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi. A quest’ultimo, secondo le ultime news, va dichiarato prescritto il reato di associazione a delinquere, mentre l’ex dg della Juve va assolto da alcuni episodi di frode sportiva. A tal proposito l’avvocato Trofino ha dichiarato: “Mi aspetto un annullamento del reato di associazione. Intraprendere un’associazione a delinquere per quello che è stato poi lo svolgere del processo in primo e in secondo grado mi sembra che sia arrivato il momento di poter dire che l’associazione era proprio inesistente. E’ chiaro – continua Paolo Trofino – però che siamo di fronte ad una corte di legittimità. Il reato è prescritto e ci sono molti affari penali da sbrigare. Potrebbe essere il rifugio di tutto la prescrizione“. Al giornalista che gli rivolge una domanda sull’attuale rivendicazione da parte della Juventus degli scudetti revocati durante i campionati delle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, poi risponde: “Le sentenze hanno detto che il campionato 2004-2005 è regolare, non c’è nessun vantaggio per la Juve, quindi fa più che bene la Juventus a richiederli“.
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Da panorama.it: mi sembra una buona sintesi prima della giornata odierna: Calciopoli, il giorno della verità: ecco cosa può accadere In Cassazione si chiude la storia processuale dello scandalo dell'estate 2006. Moggi, Giraudo, Juventus, Inter e Figc: gli scenari possibili Il giorno della verità si sta avvicinando: 23 marzo è l'appuntamento fissato per l'ultimo verdetto. Dopo si aprirà nuovamente la partita sportiva intorno a Calciopoli, ma verrà messa un punto fermo sulla vicenda processuale. Comunque vada a finire, compresa la prescrizione che incombe e potrebbe congelare tutto. In Cassazione si scrive l'ultimo atto di Calciopoli e dopo questo verdetto nulla sarà come prima, sia per chi insegue le tesi colpevoliste, sia per chi negli ultimi otto anni ha disegnato una nuova verità, recuperando da cd e faldoni le telefonate e i brogliacci dimenticati nel 2006 e tracciando un quadro diverso da quello giudicato in quelle torride settimane in cui la Juventus fu spedita in serie B. A seconda di quanto decideranno i giudici a Roma si apriranno nuovi capitoli e confronti, dialettici ma soprattutto legali con la società di Andrea Agnelli che è pronta ad affondare il colpo e scatenare l'artiglieria pesante pazientemente messa a punto dal momento dell'arrivo alla testa del club. Vale la pena ricordare che, per la prima volta dall'inizio del procedimento penale, in Cassazione saranno giudicati insieme sia Luciano Moggi e gli imputati del filone principale del processo, quello che a Napoli si è chiuso con una serie di condanne, prescrizioni e assoluzioni in appello, sia Antonio Giraudo e i protagonisti che hanno scelto il rito abbreviato, passando anch'essi da due gradi di giudizio. Un verdetto unico che terrà fuori il solo Paolo Bergamo, ex designatore, per il quale è stata disposta la ripetizione del processo di primo grado che aveva portato a una condanna a 3 anni e 8 mesi. Il quadro che emergerà dalla Cassazione sarà, dunque, il più completo possibile pur nella consapevolezza che la vicenda avrà ulteriori strascichi legali in ricorsi in sede europea o eventuali impugnazioni Rischio prescrizione per i reati di associazione Non sarebbe una novità, considerato che nella sentenza d'appello del dicembre 2013 il Tribunale di Napoli ha già dovuto chiudere con un nulla di fatto le posizioni di una lunga serie di imputati, salvati dal trascorrere del tempo per il reato di frode sportiva. Personaggi di spicco nell'inchiesta e che si sono visti cancellare in tutto o in parte le condanne in primo grado: Moggi, Pairetto e Mazzini (con sconti di pena), i fratelli Della Valle, Lotito, Fabiani, Mazzei, Racalbuto, Foti, Mencucci, Meani, Puglisi e Titomanlio, usciti senza alcuna condanna grazie alla prescrizione. C'è chi vi ha rinunciato, come l'ex arbitro De Santis, ma in linea di massima il rischio di mandare agli archivi un processo senza una conclusione certificata da una sentenza di assoluzione o condanna esiste. Prescrizione non significa assoluzione e un eventuale soluzione di questo genere lascerebbe in eredità uno strascico di libere interpretazioni tra garantisti e colpevolisti. Non il migliore viatico, considerato che il tema è tuttora caldissimo ed è alla radice dello scontro tra la Juventus e la Figc. Sul tavolo, infatti, rimane sempre il ricorso presentato al Tar dal club bianconero con la richiesta di danni per 443.725.000 euro; una cifra pazzesca che manderebbe in default il calcio italiano. Agnelli e i suoi legali hanno atteso sin qui per avere in mano tutte le carte e le risposte della giustizia ordinaria. Poi si muoveranno anche se dalla Figc stanno arrivando segnali contrastanti: minacce di contro causa e richieste di chiudere in maniera bonaria la partita davanti al Tar. La posizione della Juventus e i 444 milioni del Tar Ufficialmente la Juventus è arrivata al conto di 444 milioni di euro sommando i danni subiti per il calo azionario in Borsa (133 milioni), i mancati ricavi da partecipazione alla Champions League (79), la svalutazione del marchio (110), gli introiti ridotti per la cessione frettolosa di grandi giocatori come Ibrahimovic, Vieira, Cannavaro, Zambrotta e altri (60), il calo dei diritti tv (41) e i ritardi nel progetto del nuovo stadio (20). Un conto che, ovviamente, dovrà passare al vaglio dei giudizi amministrativi e l'udienza non è ancora nemmeno stata fissata. Il punto, però, è un altro. La Figc sin è finora rifiutata anche solo di accantonare a bilancio parte di quella cifra; il presidente Abete ha sempre ritenuto di essere dalla parte della ragione e Tavecchio ha appena preso in mano la patata bollente. Dovesse uscire una sentenza di assoluzioni totali o anche parziali, la Juventus avrebbe la strada spianata. In caso di condanne confermate, le armi sarebbero un po' spuntate anche se il processo di Napoli ha escluso la responsabilità civile della società e già con questa carta in mano Agnelli può tentare di riscrivere la storia di Calciopoli. In caso di prescrizione si tornerebbe all'interpretazione del verdetto e, in generale, vale anche per l'ipotesi di revisione del processo sportivo per tentare di farsi restituire i due scudetti, uno revocato (2004-2005) e l'altro assegnato all'Inter (2005-2006). L'articolo 39 e un nuovo processo sportivo su Calciopoli Questo è l'aspetto che interessa di più milioni di tifosi e che spedirà sulle barricate juventini e interisti. L'articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva prevede la possibilità di riaprire anche procedimenti già chiusi e inappellabili in presenza di determinate condizioni. Un dedalo di ipotesi che si possono riassumere nella sopravvenuta presenza di nuovi elementi omessi o scoperti dopo la sentenza, oppure nell'esistenza di prove rivelatisi poi non veritiere. Con in mano tutte le carte dei processi di Napoli, le intercettazioni portate alla luce dalla difesa di Moggi, i brogliacci e con due sentenze che hanno smontato alcuni capisaldi del processo sportivo del 2006 (ad esempio le ammonizioni 'preventive' pro-Juventus e le punizioni agli arbitri nemici per non parlare del sistema dei sorteggi non truccato) arrivando ad affermare che non vi è prova di "avvenuta alterazione" del campionato 2004-2005, Agnelli potrà chiedere l'articolo 39. Ha certezze di successo? No. un po' perché già in passato si è scontrato contro l'intreccio di competenze e la prescrizione che ha congelato la relazione del procuratore Palazzi (72 pagine contro l'Inter a altri nelle quali va, però, ricordato lo stesso Palazzi ha messo nero su bianco che l'illecito contestato al club di Moratti sarebbe probabilmente finito derubricato come accaduto ad altre società nell'estate 2006) e in parte perché la stessa sentenza di Napoli ha tratteggiato l'esistenza di un sistema collaudato, retrodatandolo addirittura al 1999. E fino a prova contraria Moggi e Giraudo erano all'epoca dirigenti ai messimi livelli della Juventus. In assenza di una assoluzione piena, dunque, la giustizia sportiva potrebbe limitarsi a confermare che il comportamento di amministratore delegato e direttore generale bianconeri era contro le regole. Lo scontro politico con la Figc di Tavecchio (e Abete) In ogni caso, qualunque sia la decisione della Cassazione, tra la Juventus e la Figc è arrivato il momento della resa dei conti. Inutile nascondere che si tratta anche di una partita politica e che Agnelli è dall'inizio della sua avvenutura da presidente all'opposizione rispetto al palazzo. Prima con Abete, accusato di essersi lavato le mani sulla vicenda Calciopoli. Ora con Tavecchio, duramente osteggiato nelle settimane caldissime dell'elezione quando la Juventus ha preso apertamente le parti contro l'attuale numero uno della Figc chiedendo una scelta di rottura e cambiamento. Nelle urne Agnelli è uscito sconfitto, così come era accaduto nella battaglia per il controllo della Lega all'epoca dello scontro Beretta-Abodi. Uno scenario su cui la Figc sta lavorando da qualche settimana tentando di aprire una via di dialogo con Agnelli. Possibilità di evitare lo scontro? Poche al momento, ma Tavecchio cerca una exit strategy per evitare il muro contro muro. Calciopoli, il giorno della verità
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match talk [ Serie A Tim ] Juventus - Genoa 1-0
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
sull'inter... -
match talk [ Serie A Tim ] Juventus - Genoa 1-0
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
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Dicesi Palombo colui che costruisce notizie false vendute come vere (come dimostra la mia firma ) più o meno come il truffatore vende merce contraffatta spacciandola per originale. Dicesi Palombo colui che fa del falso moralismo una bandiera da sventolare a seconda delle circostanze e delle esigenze editoriali del giornale di m***a per cui scrive. Dicesi Palombo colui che alla luce di quanto emerso nei vari gradi di giudizio a Napoli e a Roma (processo Gea) e della "relazione Palazzi" del luglio 2011 dovrebbe avvertire l'esigenza di vergognarsi e di chiedere scusa ai propri lettori e agli appassionati di calcio in genere e invece continua a distanza di nove anni a fare la guardia al bidone sul solito giornale di m***a Dicesi Palombo colui che fa della malafede la propria bussola professionale e che per questo sarebbe, in un Paese sano e serio, ad elemosinare qualche spicciolo sul sagrato di qualche chiesa. Ricordiamo, anche per chi magari non ne fosse a conoscenza, la telefonata in cui questo giornalaio suggerisce al designatore Bergamo di aggirare le regole per la designazione dell'arbitro di Roma- Juve del 5 marzo 2005 (dal minuto 3,48 con il clou al minuto 6,30 in cui Bergamo chiede: " perchè ci volete far fare degli imbrogli?" )
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Quella delle penali potrebbe essere una chiave di lettura anche se personalmente non mi convince fino in fondo. Lo stesso articolo cui fai riferimento ne parla al condizionale e non mi sembra che la delibera approvata in assemblea capitolina abbia messo dei paletti in questo senso. ----------------------------------- Marino sicuro: ''Il progetto esecutivo? Entro aprile'' GASPORT (C. ZUCCHELLI) – Una telefonata per gli auguri di compleanno. E anche per fare il punto sul progetto stadio. Il 13 marzo il sindaco Marino ha chiamato James Pallotta: la scusa era quella della festa, il vero motivo era l’aggiornamento su come stessero procedendo i lavori per il nuovo impianto. La risposta? L’ha raccontata ieri proprio Marino, presente insieme a Gervinho e Pjanic all’istituto Pisacane per l’iniziativa «A scuola di tifo». «Quando ho parlato con Pallotta era in Texas a lavorare con Pannes e mi ha detto che si stanno facendo dei passi molto grandi e che la settimana del 23 marzo lo stesso Pannes mi illustrerà a che punto sono arrivati sul progetto esecutivo. Non sono assolutamente preoccupato». A quando pare, non lo è neanche il presidente della Roma, che si è detto disponibile a fornire a Marino tutti i chiarimenti necessari. Il sindaco però sembra non averne bisogno, al contrario della Regione, che attende per fine aprile il progetto esecutivo. «Pallotta – ha aggiunto il sindaco Marino – mi ha detto che comprende la mia pressione. Io ci tengo ad avere lo stadio più tecnologico e più avanzato del continente europeo nella capitale d’Italia, ma anche per lui è importante avere lo stadio al più presto sia per la squadra, sia perché da imprenditore fin quando lo stadio non è aperto per lui significa un esborso di denaro che non rientrerà fin quando tutto l’impianto non inizierà a funzionare». Senza considerare le penali che Pallotta e i suoi soci potrebbero dover pagare alle banche qualora ci fossero determinati ritardi. Un’ipotesi che però gli americani non vogliono prendere nemmeno in considerazione, tanto da aver garantito ancora una volta a Marino che «pensano di poter iniziare i lavori di costruzione entro la fine di quest’anno». (18.03.2015)
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match talk [ Uefa Champions League ] Borussia Dortmund - Juventus 0-3
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Niente da aggiungere se non l'auspicio che il processo di crescita sia accompagnato dalla giusta dose di buona sorte senza la quale anche le conquiste più banali possono diventare proibitive. Per il resto, mi sembra che il mister stia facendo davvero un gran lavoro in questo senso. -
match talk [ Uefa Champions League ] Borussia Dortmund - Juventus 0-3
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Assolutamente si, e purtroppo debbo darti ragione anche per quanto riguarda la frase grassettata... -
match talk [ Uefa Champions League ] Borussia Dortmund - Juventus 0-3
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Grande serata di calcio al Westfalenstadion. Grande Juve (tranne quei 20/25 minuti nel primo tempo)per autorevolezza, disposizione tattica in campo, determinazione, lucidità nella manovra e partita da inserire nell'album dei ricordi più belli. Bravissimi tutti i ragazzi senza graduatorie di merito perchè questa a mio avviso è stata una bellissima vittoria del mister e della squadra. Adesso avanti con grande determinazione e grande rispetto per tutti ma senza paura alcuna nei confronti di nessuno. :sventola: -
match preview [ Uefa Champions League ] Borussia Dortmund - Juventus 0-3
Marmas ha risposto al topic di Meglio Calvo che Pelato in Stagione 2014/2015
FINO ALLA FINE.