Meglio prima che poi.
Molti comuni italiani sono stati commissariati per molto, molto meno e la stessa giunta regionale precedente a questa andò a casa in virtù delle dimissioni dell'allora presidente Polverini in relazione al caso Fiorito.
Quello che deve preoccupare profondamente la cittadinanza romana in ottica commissariamento è il fatto che questo consiglio, questa giunta e questo sindaco siano ancora in carica e, incredibile ma vero, continuino a rilasciare dichiarazioni sulla propria legittimazione e operatività in misura proporzionale all'ampliarsi dell'inchiesta giudiziaria e del coinvolgimento diretto di esponenti del partito di maggioranza.
Non dimentichiamo che Cantone e Sabella si sono espressi entrambi contro l'ipotesi di un commissariamento a Roma e che (restando in argomento stadio) il periodo di riflessione entro il quale il prefetto Gabrielli è chiamato a decidere sulla scioglimento del consiglio e della giunta comunali (che inizia domani) coincide (giorno più, giorno meno) con il tempo entro il quale il Comune di Roma è chiamato a fare le verifiche sul progetto definitivo (che dovrebbe essere presentato oggi) prima di passarlo alla Regione.