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Baldissoni: «Se fermano il nostro stadio faremo causa al Campidoglio» 15/06/2016 Nei giorni immediatamente precedenti al ballottaggio, il Pallotta Stadium torna prepotentemente sul dibattito politico romano. Mauro Baldissoni, dg giallorosso, tuona: «Se fermano il progetto dello stadio, si assumono il rischio di una causa per centinaia di milioni di euro. Non siamo andati al Comune per dire “lo stadio lo facciamo qui”, ma abbiamo scelto Tor di Valle attraverso un percorso professionale che è stato sottoposto a due differenti giunte. Sono stati investiti tanti soldi, non si può dire oggi che lo stadio si deve fare da un’altra parte». Netta la posizione del dg della Roma: «Se la politica vuole riaprire la questione, si assumerà il rischio di una causa milionaria. Soldi che potrebbero utilizzare per ripianare le buche... Ma siamo sereni: non ci sono motivi per rinunciare ad un simile progetto». (corsera)
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Baldissoni: «Per lo stadio l’iter è esaurito. Come la... Raggi» 15/06/2016 «Esaurito» è il termine che il dg della Roma Mauro Baldissoni usa non solo in riferimento all'iter stadio, ma anche alla candidatura a sindaco del M5S Virginia Raggi. «La Raggi non sa di cosa parla, l’iter politico è esaurito, evidentemente come il candidato sindaco. La pubblica utilità è già stata dichiarata, non c’è nessun dibattito politico, siamo nel mezzo di un percorso amministrativo. Se il fronte politico vorrà riaprire la questione, si assumerà il rischio di andare incontro ad una causa per centinaia di milioni di euro di danni, altro che buche», queste le parole del dg, che hanno lasciato un po' d imbarazzo nei suoi collaboratori. (cartadaculorosa)
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Siamo alle minacce Quando il gioco si fa duro i "duri" escono allo scoperto Daje Baldissò.... Tor di Valle, tensione sul nuovo progetto. È già scontro tra il dg della Roma e M5S 15/06/2016 IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - Una presentazione a tre, tra affari e calcio, per provare a rilanciare il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, ingolfato tra ritardi, lacune progettuali e stroncature eccellenti. Davanti alla stampa convocata in un ufficio di piazza Santi Apostoli, ieri mattina c’erano il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, un rappresentante della ditta di costruzioni Parsitalia e un delegato della Lend Lease, società australiana che offre consulenze per la realizzazione di infrastrutture. Ai giornalisti, Baldissoni ha illustrato uno dei punti più dibattuti del progetto Tor di Valle, le cosiddette «opere di pubblica utilità». Vale a dire gli interventi, a carico dei privati, che dovrebbero giustificare la realizzazione, accanto allo stadio, di un mega-complesso di alberghi, uffici e negozi. Un «Ecomostro», come lo ha ribattezzato Legambiente, che vale l’86% delle cubature (appena il 14% invece andrebbe agli impianti sportivi). Il braccio destro di Pallotta ha snocciolato un po’ di numeri, parlando di «1,7 miliardi di investimenti», «10 chilometri di strade» che verrebbero ristrutturate, dalle rampe per la Roma-Fiumicino al raddoppio dell’Ostiense-Via del Mare (ma solo fino a Tor di Valle). La riunione si è chiusa con una serie di rendering futuristici che illustrerebbero il nuovo impianto, i campi di allenamento e poi, il vero cuore dell’operazione calcistico-immobiliare: i tre grattacieli da oltre 220 metri più altri 15 edifici tutti a scopo commerciale. PUNTI CRITICI Quello che i grafici 3d non dicono è che restano ancora irrisolti tanti nodi cruciali del progetto, a partire dall’area scelta per la costruzione dello stadio e dei grattacieli. I privati hanno indicato una zona che secondo l’Autorità di Bacino del Tevere ha il «livello massimo di rischi idrogeologici». Ieri Baldissoni ha parlato di un investimento «da 15 milioni» per mettere in sicurezza il fosso di Vallerano. Ma è un intervento già considerato insufficiente dall’Istituto nazionale di Urbanistica: potrebbe non bastare per evitare le esondazioni, tenendo presente la quantità «spropositata» di cubature che i privati vorrebbero edificare. Altro problema, i trasporti. Quando il Comune ha votato in via preliminare la «pubblica utilità» dell’opera, ha inserito una clausola: almeno il 50% degli spettatori deve essere in grado di raggiungere l’impianto con i mezzi pubblici. In che modo, però, non si è capito. Ancora durante la riunione di ieri, venivano prospettate due soluzioni: potenziare la Roma-Lido (ma il budget stanziato, di 58 milioni, potrebbe non bastare per rimettere in sesto una delle linee più degradate d’Italia) oppure puntare sulla biforcazione della metro B a Tor di Valle. Un’ipotesi già bocciata dall’Atac e dall’Agenzia per la Mobilità, che in un report inviato al Campidoglio, hanno prospettato conseguenze catastrofiche, nel caso di una nuova bipartizione della linea: riduzione delle corse del 40%, disagi per 200-300mila romani, costi di gestione non sostenibili per mantenere a regime la nuova tratta. Più costi che benefici, insomma, per il Comune e i romani. BATTAGLIA LEGALE Durante la riunione di ieri, Baldissoni ha anche lanciato un messaggio alla candidata sindaco dei 5 stelle, Virginia Raggi, che si è dichiarata contraria al progetto Tor di Valle (il M5S lo considera «un’operazione speculativa» e ha suggerito di realizzare l’impianto in un’altra zona della città). Ieri Baldissoni ha detto di voler «denunciare» la Raggi, nel caso in cui bloccasse l’approvazione del progetto, fermo per oltre un anno negli uffici della Regione per le tante carenze progettuali e ripresentato due settimane fa. «La Raggi non sa di cosa parla - ha detto il diggì giallorosso - L’iter in Comune ormai è esaurito, così come la candidata 5 stelle». ----------------------------------------------------------------
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Lo stadio più tecnologico da 60mila posti Le carte sul progetto definitivo del nuovo impianto: la Curva Sud divisa in due anelli IL TEMPO - Come sarà il nuovo Stadio che, secondo le previsioni della Roma contenute nel progetto definitivo consegnato il 30 maggio scorso in Campidoglio e in Regione, diverrà la casa giallorossa a partire dalla stagione 2019-2020? Nelle carte si legge che sarà “lo stadio di calcio tecnologicamente più avanzato e sicuro d’Italia”. La capienza è rimasta variabile: da 52.500 fino a 60mila spettatori, tutti con visuale a norma Fifa e Uefa con balaustre trasparenti. Gli spalti di tutto l’impianto sono “suddivisi in tre anelli di gradinate sovrapposte” con l’eccezione della Curva Sud “che presenta la caratteristica di avere secondo e terzo anello uniti” a creare, se non proprio “il muro” inizialmente ipotizzato, sicuramente un colpo d’occhio di grande impatto. Il progetto, disegnato da Dan Meis, si ispira al Colosseo: l’intera struttura sarà rivestita in travertino mentre la copertura – acciaio e policarbonato – trae ispirazione dal Velarium (il sistema di tende usato per coprire dal sole gli spettatori dell’Anfiteatro Flavio). Dentro lo stadio ci saranno circa 7 mila posti “premium”, divisi in Club e Suite. L’obiettivo è comunque di far vivere il complesso tutti i giorni, e non solo in occasione delle gare, grazie alle attività presenti nell’area. L’ingresso principale sarà di fronte la Sud e uno secondario sul lato nord-ovest. Sulla facciata del Roma Superstore verrà posizionato uno schermo gigante “sul quale verranno proiettati partite e concerti trasformando la piazza in un grande cinema all’aperto”, con una capienza minima pari a circa 5.000 persone. I tifosi “vip” potranno acquistare le superpoltrone nei “club” e nelle “suite”: vista privilegiata, addirittura alcuni con l’affaccio sul passaggio dei giocatori da e verso il campo, catering prima e durante la partita. La zona dedicata ai giocatori della Roma si trova al piano terra. I giocatori accedono allo stadio attraverso una strada interna accessibile sia con gli autobus che con le auto private. Gli spogliatoi sono divisi in zona secca (spogliatoio, area fisioterapia) e umida (servizi igienici, docce e jacuzzi), collegate da un’area riscaldamento di circa 100 mq. Saranno dotati di sistema di ventilazione meccanico. I materiali rispetteranno la normativa FIFA che prevede pavimenti antibatterici antiscivolo e rivestimenti duraturi. Gli spogliatoi sono disegnati per essere accessibili ai disabili. Nella stessa area saranno collocati lo spogliatoio degli allenatori e dei tecnici, quello degli arbitri, dei medici, la sala antidoping, l’infermeria, gli uffici e la sala relax dei giocatori, che sarà comunicante con il salone delle famiglie mediante pannelli scorrevoli. Per le squadre ospiti sono previsti 3 spogliatoi e una sala riscaldamento di circa 100 metri quadri. Gli spogliatoi, di uguali dimensioni e dotazioni, sono comunicanti. Anche qui, come per quello della Roma, si troveranno anche lo spogliatoio degli allenatori e dei tecnici e quelli dei raccattapalle. Un po’ di gloria anche per i giornalisti: due gli accessi riservati, uno al piano rialzato per i giornalisti accreditati che si recano in tribuna stampa e uno al piano terra da cui si accede alla maggior parte degli spazi riservati alla stampa (accrediti, zona mista, area interviste, studi televisivi e via dicendo). Le cabine per le telecronache radiotelevisive avranno affaccio diretto sul campo da gioco e saranno grandi abbastanza da alloggiare al loro interno due giornalisti e due telecamere. IL SETTORE DEGLI ULTRA': UN TOTALE DI 15.246 SEGGIOLINI SEPARATI DAL RESTO DELL'IMPIANTO - Nell'idea dell'architetto Dan Meis e della società giallorossa, la Curva Sud sarà "l'elemento distintivo" del nuovo stadio. "Con un'architettura più scarna ed essenziale - si legge nel progetto - la Curva Sud rappresenta e simbolizza l'identità della As Roma e della sua tifoseria. Le sue gradinate saranno separate dal resto dello stadio e, a differenza degli altri settori, sarà realizzata su due anelli. Nel primo anello sono previsti 6.596 posti; nel secondo invece i posti sono 8.650 per un totale generale di 15.246. Nella Sud non sono previsti posti per disabili che sono concentrati nella Curva Nord (153), nelle due tribune Est e Ovest con 60 posti ciascuno e nel settore Ospiti (33). Gli accessi, oltre che attraverso le scale, saranno garantiti tramite rampe esterne". Le rampe saranno aperte e protette con parapetti metallici di protezione. Inoltre, verranno avvolte in una rete metallica leggera mentre al pian terreno saranno presenti delle griglie metalliche di chiusura degli accessi. Mentre lo stadio sarà ricoperto da lastre di travertino, l'area dove sono collocate le rampe e le scale della Curva Sud sarà rivestita solamente con i pannelli metallici di 2 metri per 2 ma con un disegno riconducibile a una suddivisione DETTAGLI ARCHITETTONICI: LA COPERTURA TRASPARENTE E LA FACCIATA IN TRAVERTINO - I pali delle fondazioni dello stadio avranno tre diversi diametri: 600, 800 e 1200 millimetri, affonderanno a una profondità variabile fra i 46 e i 56 metri e saranno fra loro connessi da travi in cemento armato. Il livello base sarà collocato ad un’altezza di 7 metri, di forma ovale mentre le strutture fuori terra delineeranno un profilo inclinato del “catino” dell’impianto. Le gradinate saranno posate su travi di calcestruzzo. Al quinto piano dello stadio sarà installata, lungo l’intero perimetro, una passerella leggera. La copertura sarà realizzata con una serie di tiranti in acciaio ideati in modo analogo ai raggi di una ruota. Il tutto sarà rivestito di una membrana in policarbonato trasparente “progettato per creare una transizione tra il tetto opaco e la porzione aperta della copertura”. L’intero Stadio sarà “avvolto da una facciata continua in pannelli metallici" che sarà “schermata da una struttura in travertino Piceno” sui “lati est e ovest”. I pannelli di travertino, posti con le venature in orizzontale, saranno grandi al massimo 1 metro per 1,30 e saranno “antichizzati”. Il lato nord avrà una “vetrata sovrastante gli ingressi” mentre su quello sud l’elemento caratterizzante sarà la “grande insegna dello stadio”. ESERCIZI COMMERCIALI: LA PIAZZA DELLO SHOPPING CIRCONDATA DA "BARRIERE" -La piazza principale è chiusa sul lato sud da una struttura a ponte che ospita attività commerciali al livello 0 e un esercizio pubblico: qui si trova una terrazza aperta che prosegue fino a collegarsi con il podio dello stadio. Una struttura indipendente ad un solo livello ospita i servizi igienici pubblici divisi per sesso a servizio dei fruitori di Roma Village, mentre sul lato opposto, verso lo stadio e a ridosso della scalinata, è ubicato il Broadcast center. Questa porzione di Roma village, incluse le aree sul retro del Superstore, fanno parte dell’area di massima sicurezza dello stadio e per questo motivo sono delimitate da tornelli a tutt’altezza e cancellate. Queste barriere sono attive obbligatoriamente in occasione degli eventi calcistici e, con modalità diverse e a discrezione della proprietà, in caso di eventi extracalcistici (concerti, spettacoli). In tutti i restanti giorni restano invece aperte per la libera fruizione dell’area. Oltre la struttura a ponte e le barriere di sicurezza si trova un ulteriore spazio aperto, contraddistinto da alberature e zone a verde, e la biglietteria. Tramite un passaggio riservato si accede inoltre direttamente all’interno dello stadio sul retro del Broadcast Center. PROGETTO "GREEN": ALBERI E AIUOLE ALL'ESTERNO, CESTINI PER LA DIFFERENZIATA - Le aree aperte del Roma Village sono arricchite con inserti di verde e strutture per garantire ombreggiature adeguate lungo i percorsi. Le essenze arboree sono utilizzate in maniera tale da connotare fortemente i diversi settori differenziandoli fra loro. Lo spazio pubblico è reso più gradevole dalla presenza di aiuole e alberature urbane a carattere ornamentale oltre che da sistemi di pergolati, panchine in cemento e getti d’acqua che zampillano dalla pavimentazione in determinati punti. Poiché questi spazi sono predisposti per ricevere grandi folle di persone in occasione di eventi sportivi, si presenta anche un problema di sicurezza. Per le aree intorno allo Stadio e al Roma Village, quindi, sono stati ideati dei cestini reggisacco in acciaio, fissati al suolo, per la raccolta differenziata: questo elemento permette l’esposizione completa dei contenuti dei sacchi e una facile manutenzione. Per le panchine, invece, si è optato per una seduta in cemento con materiali riciclati al 100%, impermeabile, resistente all’acido e a forti carichi. Tutte le panchine verranno posizionate in punti posti all’ombra e opportunamente illuminate nelle ore serali. SICUREZZA: DUE ZONE DI FILTRAGGIO, TELECAMERE ATTIVE 24 ORE - I cancelli d'ingresso si trovano ai piedi delle scalinate in modo che solo gli spettatori muniti di biglietto avranno accesso all'impianto. Da qui, gli spettatori si dirigeranno verso l'entrata corrispondente al loro settore, dove effettueranno un secondo controllo prima dell'accesso allo stadio. L'intero stadio e l'area circostante saranno controllate da un sistema a circuito chiuso di videosorveglianza monitorato da un Centro di controllo attivo 24 ore al giorni tutti i giorni. Il sistema di videosorveglianza funzionerà attraverso una rete dedicata. Dentro lo Stadio, a parte il Centro di controllo, trovano posto una piccola stazione di Polizia e l'ufficio dei Vigili del Fuoco. Inoltre, sarà presente un locale per ogni settore dedicato al personale privato di sicurezza, oltre a una postazione di primo soccorso e spazi adeguati per gli steward. Al quarto piano verrà collocato un Centro di osservazione con visibilità di tutte le gradinate, in grado di accogliere circa 20 persone tra polizia, polizia municipale, vigili del fuoco, sicurezza privata, sicurezza della squadra. I percorsi pedonali di ingresso e uscita saranno costruiti in maniera da accogliere grandi movimenti di folla e creare una separazione fisica e controllata tra le varie aree. MEDIA: SALA CONFERENZE SU DUE PIANI. RADIO E TV NEL BROADCAST CENTER - Fisicamente collegato al Centro allenamenti ma funzionalmente rivolto verso Roma Village, il Conference center è composto da una vasta sala su due livelli. Vi si accede da un foyer affacciato sulla piazza di Roma Village su cui trovano posto anche spazi di servizio e che disimpegna a sua volta spazi di servizio e depositi, oltre a tre sale più piccole destinate a riunioni o corsi. Al livello superiore, disposta ad anfiteatro sopra la platea, si trova la balconata, strutturata a gradoni per garantire una migliore visione del palco, raggiungibile da un atrio su due livelli collegati da rampe simmetriche di scale. Esternamente, il volume della sala è circondato da una terrazza aperta con vista sulla piazza di Roma Village. Il Broadcast center è la struttura su due livelli che ospita gli studi del canale televisivo tematico e della radio della Roma. Al livello 0 si trova l’atrio principale sul quale si aprono sale riunioni, spazi di servizio e locali impianti, mentre al livello superiore si trovano gli studi veri e propri che, con ampie vetrate, affacciano su Roma Village permettendo ai tifosi la vista degli ospiti delle trasmissioni. (F. M. MAGLIARO,11.06.2016)
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I dettagli della nuova Trigoria Il centro sportivo per i giocatori con due campi e mezzo in erba naturale IL TEMPO - Le opere “private” contenute nel progetto sono suddivide in tre “comparti”: A1, B1 e C1. A1 è il comparto che include lo Stadio vero e proprio, il Roma Village e la Nuova Trigoria. Il B1 è quello costituito dalle tre Torri di Libeskind, le piazze e l’hotel; mentre il comparto C1 è quello formato dal Convivium Shopping Center, cioè negozi e piazza. Per la stagione 2019-2020 la Roma, nel progetto, stima di aprire insieme i comparti A1 e B1: fra fine agosto e i primi giorni di settembre 2019, da cronoprogramma, tutti gli edifici – insieme alle opere pubbliche – dovrebbero essere pienamente operativi. Il Roma Village è un insieme di edifici, singoli o fra loro connessi, e di un sistema di piazze “di cui la principale è quella posta ai piedi Della scalinata che sale al podio dello stadio e sulla quale affacciano il Centro Conferenze, la sede del canale tv della Roma, la Hall of Fame e il Superstore, mentre verso sud si aprono altri spazi aperti”. Il complesso degli edifici che circonda la piazza comprende il grande negozio monomarca dedicato alla Roma. Anche in questo caso gli spazi sono organizzati su due livelli con accesso dalla piazza di Roma Village e dalla terrazza aperta al livello superiore, mentre i collegamenti interni sono garantiti da una scala centrale. Caratteristica del Superstore è il mega-schermo a LED che occupa l’intera facciata est, montato su una struttura in acciaio ancorata all’edificio, sul quale verranno proiettati incontri sportivi e filmati destinati al pubblico presente nella piazza di Roma Village. Adiacente al Centro Conferenze si trova la Hall of Fame, il museo della AS Roma, su due livelli collegati da scale, scala mobile e ascensore, con accesso diretto dalla Piazza di Roma Village e dalla terrazza. Si tratta di un ampio spazio aperto con delle suddivisioni visive per creare spazi espositivi, e con zone adibite ad uffici e piccoli depositi. In mezzo alla terrazza è stato progettato di realizzare la “Food Court”, vale a dire un’area destinata alla ristorazione suddivisa in chioschi collegati ad una cucina comune. A parte il Roma Superstore, all’interno del Roma Village sono state progettate anche alcune attività commerciali ospitate al livello 0. Vicino al Tevere, a nord dello Stadio, verrà realizzata la nuova Trigoria: due campi e mezzo in erba naturale, circondata da un parco privato a nord e da uno pubblico a ovest, avrà una strada di accesso privata consentendo quindi la riservatezza degli accessi e degli allenamenti. Il nuovo centro allenamenti è costituito da una struttura su due livelli oltre ad un piano tecnico interrato, disposta lungo l’asse nord-sud. Al pian terreno, la reception e, a parte locali di servizio, gli spazi maggiori sono occupati dalla grande vasca d’acqua, dalla palestra a doppia altezza, dagli spogliatoi, dalle stanze per riabilitazione, fisioterapia, idroterapia e sauna. All’estremità nord si trovano infine alcuni spazi di ricreazione, la lounge della squadra, la sala video, oltre a spogliatoi e servizi igienici per i tecnici. Al livello 1 sono ubicati la sala da pranzo dei giocatori con affaccio su una vasta terrazza esterna, mentre da un passaggio dedicato si raggiunge lo studio per letrasmissioni radiotelevisive della Roma. Attorno al volume a doppia altezza della palestra si distribuiscono sale riunioni e locali a supporto di allenatori e tecnici. La porzione nord del primo piano è infine occupata dalle stanze singole dei giocatori, distribuite ai lati di un corridoio centrale. (F. M. MAGLIARO, 11.06.2016) èquasipronto3
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Alla fine costerà 1,7 miliardi di euro Previsto un impiego medio di 2.100 operai e 140mila viaggi su camion IL TEMPO - La scaletta dei tempi è davvero stretta: Stadio di Tor di Valle pienamente operativo per il 28 agosto 2019. Lo scrive nero su bianco la As Roma nel progetto definitivo consegnato, lo scorso lunedì 30 maggio, in Campidoglio e, in copia conforme, alla Regione Lazio e che Il Tempo svela oggi in anteprima. Pronti a giocare nel nuovo impianto per la stagione 2019-2020, anche se parte dei cantieri proseguiranno fino al 2022. Andiamo per ordine. Il 30 maggio scorso, la Roma ha portato 72 scatoloni in Comune e in Regione. Dentro, il progetto definitivo dello Stadio di Tor di Valle. Cinquantacinque mila pagine, 4795 file, accompagnati da una relazione generale e una serie di allegati. Nel quinto volume c’è il file su cronoprogramma e costi previsti dalla Roma. Prima riga: lo Stadio va completato «al più presto, con l’obiettivo di rendere la struttura disponibile per la stagione calcistica 2019-2020». Poiché tutte le «opere di interesse generale dovranno essere realizzate contestualmente», quindi, viene elaborato un «programma che consente di arrivare a questo obiettivo tenendo in conto aspetti di natura procedurale, logistica, costruttiva, modalità di appalto». «Per poter arrivare all’obiettivo ambizioso prefissato» di esser pronti per la stagione 2019-2020, occorre «risolvere le maggiori criticità» e cioè «il rispetto dei tempi di convenzionamento dalla consegna del Progetto Definitivo, la certezza dei tempi nella realizzazione delle opere pubbliche e la possibilità di anticipare il più possibile le opere propedeutiche nel rispetto dei vincoli esistenti». Il Tempo svela oggi opera per opera, le date previste dalla Roma per realizzare l’intero complesso. Per compiere quest’opera quasi ciclopica, la Roma, nelle carte, stima una presenza media di operai pari a 2.100 unità fino al 2019 e di 600 dal 2019 al 2022 con picchi di 3600 operai nella prima fase e di 900 nell’ultima. In totale, sono previsti 140mila viaggi su camion con 4 milioni di tonnellate di materiali in ingresso e un monte ore lavorate pari a 17milioni. Ma quanto costa, secondo i calcoli contenuti nel progetto definitivo, tutto questo? Il costo totale è previsto in 1 miliardo, 656milioni, 962mila e 616 euro più Iva. E la prima sorpresa emerge guardando la voce del costo delle opere a compensazione delle cubature aggiuntive riconosciute dal Campidoglio nella delibera di pubblico interesse. Il Comune le ha stimate in 195 milioni di euro più spicci, la Roma ha portato questa cifra a poco più di 223milioni, ben 28 milioni in più. Le «opere a standard», quelle obbligatorie per legge (fogne, servizi e sottoservizi, strade, parcheggi) si portano via 129 milioni e mezzo, mentre quelle da realizzare con contributo del costo di costruzione (una sorta di tassa che si paga al Comune sotto forma di opere invece che in contanti) impegnano poco meno di 15 milioni. In totale, quindi, tutte le opere pubbliche costano 367 milioni 374 mila euro cui va sommato il costo degli oneri per la sicurezza, le spese tecniche e gli espropri. Il totale generale delle opere pubbliche, quindi, lievita a oltre 445 milioni più Iva. Le opere private (comparto A: Stadio, Trigoria, Roma Village; comparto B: Convivium; comparto C: le tre torri con le piazze e l’hotel) costano, compresi oneri per la sicurezza e spese tecniche, 1 miliardo e 211 milioni di euro. Fatti i conti, quindi, in termini percentuali il peso delle opere pubbliche è pari al 27% del valore totale dell’investimento. (F. M. MAGLIARO, 10.06.2016) èquasipronto2
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Ecco il dossier sullo stadio della Roma Il Tempo da oggi pubblica in anteprima tutti i dettagli e l’analisi del progetto definitivo IL TEMPO - Il Tempo inizia oggi la pubblicazione e l'analisi del progetto definitivo per la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle. L'analisi prende le mosse dai tempi, che è la domanda che tutti i tifosi rivolgono: quando sarà realizzato lo stadio? Accantonata l'incognita nuovo sindaco, la tempistica ipotizzata dalla società la giallorossa e dai suoi 42 partner nel progetto è chiara: per la stagione 2019-2020 la Roma conta di giocare non più all’Olimpico ma a Tor di Valle. E questo, anche in vista dell’assegnazione dei Giochi del 2024 può essere anche un ulteriore tassello da inserire nel dossier olimpico. Anche perché, secondo le date indicate nel cronoprogramma dalla società giallorossa, a fine dicembre 2022 tutto l’intero complesso, incluse le tre torri e palazzi e piazze annesse, sarà terminato, dando così un nuovo e riqualificato volto a un’area, quella di Tor di Valle, che oggi versa in un drammatico abbandono, fra topi, degrado, prostituzione, terreni trasformati in discarica. E, non a caso, a inizio maggio, prima ancora di portare le carte in Comune, la parte del progetto relativa all’impianto sportivo vero e proprio venne consegnata prima al Coni per una valutazione. Con grande e pubblica soddisfazione espressa dal presidente Giovanni Malagò. Lo scorso 30 maggio la Roma spedì Baldissoni e Zanzi in Campidoglio e in Regione a depositare due copie identiche del progetto definitivo dello stadio. Sembrano passati secoli ma era solo pochi mesi fa quando la Roma di James Pallotta ha avviato le procedure per realizzare il suo stadio. Nell'estate 2014 la conferenza dei servizi preliminare, poi il lungo dibattito in Consiglio comunale terminato con la Delibera di Pubblico Interesse, votata a maggioranza il 22 dicembre 2014. Poi, la presentazione alla stampa e alla città, in pompa magna, del (lo pseudo) progetto definitivo del giugno 2015, che pochi giorni dopo venne rigettato dal Comune e dalla Regione per carenza di documentazione. Da quel momento , una ridda di voci, sussurri e spifferi. E tanto silenzio. Intervallato dall'avvicendamento alla guida del progetto fra Mark Pannes, uscito a dicembre, e David Ginsberg il cui subentro ha fatto segnare una grande spinta verso la conclusione del lavoro progettuale. In mezzo, le dimissioni di uno dei grandi sponsor dello stadio, Ignazio Marino, la nomina di Tronca a commissario straordinario che, fra nove giorni, lascerà il posto alla nuova Amministrazione che verrà indicata dai romani con il ballottaggio. Il "nuovo" progetto definitivo è composto da una mole immensa di documenti, se non altro, a testimoniare l'importanza e l'impatto in termini economici e occupazionali - sono in ballo, secondo quanto scritto nel progetto, "1500-2000 maestranze del settore edile mentre, a regime, l'impiego nei diversi comparti arriverà a oltre 4000 unità, in aggiunta agli oltre 15000 addetti del business park" dell'opera. Ora, rimangono gli ultimi passaggi: il Campidoglio deve terminare l'esame preliminare delle carte per verificarne la rispondenza alle norme nazionali e ai dettami della delibera di pubblico interesse. Una volta determinato questo passaggio - che la Roma prevede entro il 29 giugno - la palla passa in Regione: convocazione della Conferenza di Servizi decisoria per esaminare le soluzioni progettuali ipotizzate, 180 giorni per poter dare via al più grande cantiere privato degli ultimi decenni. L’ultimo parere del Comune poi le carte vanno in Regione Nel progetto definitivo, il 29 giugno prossimo è la data che la Roma identifica come quella entro cui il Comune dovrà (dovrebbe) rendere il proprio parere sull’esame preliminare del dossier per poterlo girare alla Regione Lazio per l’avvio della Conferenza di Servizi decisoria. È anche la stessa data che, per la Roma, segna l’inizio della Conferenza stessa che, quindi, secondo i calcoli (decisamente ottimistici) della Roma, dovrebbe concludersi entro il 26 dicembre 2016. Da quella data, secondo quanto riportato nel progetto definitivo, viene fatto decorrere circa un mese per le procedure necessarie alla firma della Convenzione Urbanistica (il «contratto» che indica esattamente tutti i tempi e gli obblighi dei costruttori e che viene firmato dal privato proponente e dal Comune). Per abbreviare comunque i tempi, la Roma intende anticipare una serie di lavori prima della firma della Convenzione: già a settembre si prevede di iniziare con la bonifica degli eventuali ordigni bellici e con i sondaggi archeologici nelle aree private. Il 25 gennaio, poi, per festeggiare la firma della Convenzione urbanistica grande spettacolo pirotecnico con l’avvio delle demolizioni delle tribune del vecchio Ippodromo per proseguire a febbraio con le stalle e ad aprile con gli edifici minori. Firma della Convenzione espropri e inizio dei cantieri Giornata di grazia: firma della Convenzione Urbanistica, avvio delle procedure di esproprio - che dovrebbero concludersi entro 60 giorni, secondo programma giallorosso - inizio della cantierizzazione dello stadio; inizio delle demolizioni; ultimazione dei documenti per le gare europee «a procedura ristretta d’urgenza elettronica» relativi alle opere pubbliche in modo che i bandi siano pubblicati il primo febbraio 2017. Da quel momento scatta un serratissimo calendario per questi appalti per arrivare all’aggiudicazione temporanea il primo giugno, poi un mese che viene lasciato per attendere eventuali ricorsi da parte degli esclusi e, quindi, il primo luglio 2017 giungere all’aggiudicazione definitiva dei vincitori delle gare. Appalti che riguardano le opere pubbliche, vale a dire li interventi sull’asse via del Mare/via Ostiense e il suo collegamento con la Roma-Fiumicino; lo svincolo sulla Roma-Fiumicino a Parco de’ Medici con il ponte carrabile sul Tevere; il ponte ciclopedonale sul Tevere dalla stazione FS di Magliana allo Stadio; gli interventi sulla metro B e la stazione metro di Tor di Valle con il suo ponte sull’Ostiense; le opere per la messa in sicurezza idraulica del Fosso di Vallerano, più le opere di urbanizzazione standard e quelle in contributo costo di costruzione. Calcio d’inizio: la Roma gioca nella sua nuova casa Si stappa lo champagne: da programma il 28 agosto 2019 è la data in cui i tifosi possono acquistare il primo biglietto per andare a vedere la Roma nel nuovo stadio. Manca ancora qualcosina ma, secondo la tempistica del progetto definitivo, lo stadio, il Roma Village e il Convivium Shopping Center e tutte le opere di interesse pubblico sono pronte, finite e operative. Da delibera del Comune, va ricordato, lo stadio può aprire al pubblico solo quando tutte le opere infrastrutturali (ponti carrabili e ciclopedonali dei sia sul Tevere che su via Ostiense, la metro e la nuova stazione di Tor di Valle, gli svincoli sulla Roma-Fiumicino e la sistemazione della via del Mare/via Ostiense, le opere idrauliche sul Fosso di Vallerano) sono ultimate e funzionanti. Per il 28 agosto, saranno tutte ultimate così come le opere realizzate in contributo costo di costruzione (il parco fluviale, gli attracchi dei battelli e la sistemazione di via Luigi Dasti alla Magliana). Saranno pronti i parcheggi a raso e le strade di circolazione interna, le fogne, i servizi e sottoservizi e il verde pubblico. Ancora qualche giorno, invece, per avere la conclusione dei lavori della Nuova Trigoria (5 dicembre) e dei parcheggi multipiano che saranno pronti il 9 settembre. Rush finale dei lavori Torri, hotel e piazze Inizia la fase due per la costruzione del resto del comparto B1, quello delle torri di Libeskind. Lo stesso giorno della conclusione dei lavori per la Torre 1, tre piazze e un paio di edifici a destinazione mista, partono le procedure per realizzare altre tre piazze, la 3, la 4 e la 5; l’hotel e le due torri maggiori. Si parte con la Torre 2, quella mediana, con l’inizio dei lavori proprio il 22 dicembre e che sarà pronta, da previsioni, il 30 maggio 2022. A seguire, i cantieri per la Torre 3, quella più alta, i cui cantieri prenderanno il via il 21 marzo 2020 per chiudersi il 16 novembre 2022. Poi, sarà la volta dell’hotel: gli operai inizieranno a costruirlo il 19 luglio 2020 per terminarlo a giugno 2022. Infine le tre piazze: la numero 3 impiegherà 408 giorni di lavorazione, dal 7 settembre 2020 al 31 marzo 2022; la 4 necessiterà di 528 giorni con partenza il 6 novembre 2020 e conclusione il 16 novembre 2022 e, infine, l’ultima, la numero 5, i cui lavori cominceranno il 26 dicembre 2020 e termineranno il 26 dicembre 2022. Sarà questa l’ultima pietra da posare: un anno e mezzo, circa, prima delle Olimpiadi 2024, Roma potrebbe avere non solo uno stadio moderno ma anche un grande e innovativo complesso sportivo-ricreativo. Via ai lavori per le fondazioni dell’impianto sportivo Lo stadio vero e proprio inizia a vedere la luce: il 26 marzo 2017 cominciano i lavori per le fondazioni dell’impianto sportivo che richiederà 677 giorni di lavoro per essere ultimato. A maggio 2017 inizia la costruzione delle strutture, a dicembre partono i lavori di copertura, in mezzo le finiture e gli impianti. Il tutto è previsto che debba essere completato il 30 giugno 2019 per avere l’agibilità a luglio, effettuare i test events per agosto ed essere tecnicamente apribile il 29 agosto 2019. Mentre si lavora sullo stadio, partono anche i lavori per il Roma Village (dal primo dicembre 2017 al primo agosto 2019) e per la Nuova Trigoria (dal 30 maggio 2018 al 5 dicembre 2019). Il 26 marzo, poi, iniziano i lavori anche per il Convivium Shopping Center che termineranno il 5 agosto 2019 e per una parte delle opere private del comparto B1, quello, per intendersi, delle tre torri di Libeskind. Nello specifico si tratta della Torre 1, la più bassa fra le tre, (7 marzo), di tre piazze, identificate con i numeri 1, 2 e 6 e chiamate «corti» nel progetto, e di altri due edifici a destinazione mista (retail box e multitenant). La conclusione di tutte queste opere è prevista per il 22 dicembre 2019. Partono le opere pubbliche Viabilità, stazioni e metro È il D-Day di tutte le opere di interesse generale, quelle, per intendersi, sulle quali si basa il pubblico interesse concesso dal Comune al progetto. Sono nove grandi opere: gli interventi sull’asse via del Mare/via Ostiense e il suo collegamento con la Roma-Fiumicino; lo svincolo sull’autostrada Roma-Fiumicino a Parco de’ Medici con il ponte carrabile sul Tevere; il ponte ciclopedonale sul Tevere dalla stazione FS di Magliana allo Stadio; gli interventi sulla metro B e la stazione metro di Tor di Valle con il suo ponte sull’Ostiense; le opere necessarie per la messa in sicurezza idraulica del Fosso di Vallerano. Il 10 aprile 2017 la Roma prevede di iniziare la progettazione esecutiva di tutte e nove gli interventi per concluderla il 7 ottobre. Scalettate le date di fine lavori, tutte nel 2019: 30 maggio per la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano; 19 giugno per il ponte ciclopedonale di Magliana FS; 29 giugno per l’asse di collegamento Ostiense/via del Mare; 8 agosto per la riunificazione della via Ostiense/via del Mare; 28 agosto per il ponte carrabile sul Tevere, lo svincolo di Parco de’ Medici sulla Roma-Fiumicino, gli interventi sulla metro B e la nuova stazione di Tor di Valle incluso il ponte. (F. M. MAGLIARO, 10.06.2016) èquasipronto1
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live match [ Tim Cup /// Finale ] Juventus - Milan 1-0
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
E c'hai proprio ragione.... -
Juventus Campione D'Italia 2015/16 [E Sono 34]
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in I trionfi bianconeri
Non lo diranno mai ma credo che molti cialtroni di questa specie abbiano cominciato a maledire seriamente Farsopoli. -
Juventus Campione D'Italia 2015/16 [E Sono 34]
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in I trionfi bianconeri
Brividi. :sventola: :sventola: -
Juventus Campione D'Italia 2015/16 [E Sono 34]
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in I trionfi bianconeri
Gesto che ti fa onore In molti dovrebbero farti compagnia E comunque, tutto è bene quel che finisce bene -
Juventus Campione D'Italia 2015/16 [E Sono 34]
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[ E. B. A. T. ] - Essere Bianconeri a Torino
Marmas ha risposto al topic di LeRoi in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
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Ha ripetuto almeno tre volte il concetto per cui "la Juve non si può lamentare" come se volesse alludere a chissà cosa ed ha anche ricordato con un certo fastidio l'accusa (peraltro vera) di aver arbitrato lui stesso, secondo qualcuno, la partita di andata. A me non è piaciuto per niente e ho avuto l'impressione che le sue siano state parole uscite da una coscenza estremamente sporca.
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match talk [ Serie A Tim /// 10° g.ta ritorno ] Juventus - Sassuolo 1-0 (36' Dybala)
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
El matador... -
match talk [ Serie A Tim /// 10° g.ta ritorno ] Juventus - Sassuolo 1-0 (36' Dybala)
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Su MP hanno rimandato quell'azione almeno una decina di volte ma nessuno, a partire da Bergonzi, ha fatto notare quel fallo (per me volontario al 100%). Immagino a parti invertite cosa avrebbero detto. -
live match [ Serie A Tim /// 10° g.ta ritorno ] Juventus - Sassuolo 1-0
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
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Rai senza vergogna special edition Juve Inter
Marmas ha risposto al topic di Ghost Dog in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
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