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Marmas

Tifoso Juventus
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  1. Un magistrato inquirente non pu? essere in malafede, e se lo ? in maniera palese come nel caso di Palamara andrebbe perseguito. Non so a quale ministro ti riferisci ma so per certo in nessuno Stato di Diritto esiste una magistratura politicizzata come in Italia. L'autonomia del potere giudiziario non pu? significare, per certi magistrati, libert? di giocare con la vita degli altri, e se ? vero che la politica non deve interferire sulla magistratura ? vero anche che in Italia troppi magistrati vanno in tv a tenere comizi. Si tratta di un problema politico-culturale-etico in cui le risorse destinate al sistema incidono molto poco. La verit? ? che la magistratura italiana ? una vera e propria casta, esattamente come quella dei politici. E forse ? proprio lo scontro tra caste che rende il sistema immodificabile.
  2. Quello che evochi ? solo uno dei molteplici aspetti che fanno del sistema giudiziario italiano un modello da non imitare, ma non il pi? grave. E' gravissimo invece che uno Stato di Diritto consenta ad un magistrato di rispondere a logiche diverse da quelle che la Costituzione gli assegna. Questo ? quanto sta facendo Palamara, questo ? ci? che avviene sempre pi? frequentemente nel nostro Paese, su questo l'esecutivo ha non solo il diritto ma anche il dovere di intervenire per restituire credibilit? all'intero sistema. Ben venga la separazione delle carriere se pu? essere utile allo scopo. Sulla malafede di Palamara non c'? alcun dubbio. Questo vorrebbe dire amministrare la giustizia secondo i dettami della Costituzione e dell'ordinamento giuridico italiano. Palamara fa altro. Esatto, e torniamo al discorso della responsabilit? civile dei magistrati che nonostante un referendum vinto con percentuali bulgare ? rimasto lettera morta.
  3. Al Processo Gea la procura presenta appello In primo grado condanna per violenza privata per i Moggi e assoluzione, tra gli altri, per Davide Lippi. Il pm: "Atteggiamenti intimidatori per controllare il mondo del calcio'' di CORRADO ZUNINO ROMA ? La procura di Roma si ? appellata contro la sentenza di primo grado sulla Gea che aveva mandato condannati, l'8 gennaio scorso, Luciano Moggi (un anno e mezzo) e il figlio Alessandro (un anno e due mesi) per violenza privata. In quaranta pagine il pm Luca Palamara, che aveva chiesto per padre e figlio sei e cinque anni di condanna, sostiene che ? la stessa decima sezione del Tribunale a riconoscere nelle motivazioni della sentenza "la indubitabile posizione di preminenza acquisita da Luciano Moggi nel mondo del calcio" che, bench? non possa essere ascritta tra quelle tipiche della criminalit? organizzata, "si ? tuttavia esplicitata in atteggiamenti di intimidazione che hanno avuto come riflesso un controllo nel mondo del calcio". L'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - L'associazione a delinquere cadde, tra l'altro, perch? l' organizzazione fattiva del gruppo di lavoro intrafamiliare era stata ritenuta antecedente alla costituzione della Gea. Il pm Palamara, riferendosi al famoso bigliettino sequestrato sulla scrivania del procuratore Franco Zavaglia, insiste nel sovrapporre l' organizzazione Moggi alla stessa Gea World: "Contrariamente a quanto ritenuto in sentenza gli episodi di avvenuta violenza, riconosciuti dallo stesso Tribunale, sono successivi alla costituzione della Gea e non fanno altro che dare attuazione a quanto era gi? stato scritto nello stesso appunto rinvenuto in sede di perquisizione". APPELLO CONTRO DAVIDE LIPPI - Il pm Palamara, che dopo la sentenza aveva avuto parole dure nei confronti dei calciatori, "spesso omertosi anche in aula", si ? appellato contro le assoluzioni del procuratore Davide Lippi, figlio del commissario tecnico della Nazionale, di Franco Zavaglia e Francesco Ceravolo, portaborse di Moggi senior. Nessun appello nei confronti di Pasquale Gallo, l' agente per il Sud della Gea assolto in primo grado. Anche i difensori di Moggi e del figlio Alessandro hanno proposto appello chiedendo l' assoluzione dei loro assistiti. (repubblica.it. 2 aprile 2009) Una interminabile sequenza di assoluzioni con la formula " perch? il fatto non sussiste" nel processo di primo grado non ? bastata a condurre alla ragione questa caricatura di magistrato. L' ultras romanista si conferma un perfetto esecutore di ordini che arrivano dall'alto, e continua ad amministrare la giustizia come fosse una clava. Il tutto a spese del contribuente, mentre lui ha la carriera assicurata in automatico e fino al top previsto dall'ordinamento giudiziario. E pensare che in questo Paese era passato, con quasi il 90% di si, il referendum sulla responsabilit? civile dei giudici.....
  4. Non si tratta di Abete ma di Antonello Valentini, tuttora capoufficio stampa della FIGC e braccio destro del presidente. Il capoufficio stampa della Figc Antonello Valentini telefona a Luciano Moggi per chiedergli dei biglietti omaggio per una partita. La chiacchierata poi scivola sul procuratore della Federcalcio Emidio Frascione, che ha preso troppo sul serio il suo lavoro. Moggi dice che ?? matto, va rinchiuso in manicomio?, Valentini lo definisce un ?D'Artagnan dei miei co*****i?, ?un nemico in casa?, un ?pazzo giustizialista?. E aggiunge che ?bisogna mettere della gente funzionale al sistema?, il procuratore ?deve capire che ? uno di noi funzionale al sistema?, ?non bisogna mettere gente che va per i c***i suoi?. Infine spiega che ?la nostra ? una giustizia sui generis? e che bisogna farlo capire al procuratore perch? altrimenti ?ci buttiamo la m***a in faccia da soli?. Valentini non solo continua a svolgere le funzioni di capoufficio stampa, ma ? di fatto il braccio destro del presidente della Figc appena rieletto, Giancarlo Abete. (espresso.it) E qui c'? l'audio della telefonata: http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/5306010
  5. Le menzogne sparate a tutta pagina, le verit? scomode censurate.....la chiamano informazione "libera". Non le ho trovate da nessuna parte, e temo anch'io un ulteriore slittamento. Tra l'altro, qualcuno sa dire se lo stralcio per De Santis comporta la necessit? di un nuovo rinvio a giudizio da parte del gup ? A casa anche Spinozzi, Boudiansky e Zetulayev.... Ormai ci siamo affezionati a Beatrice e Narducci
  6. allora ci credo che hai esultato, magari erano tutti 'mbriachi
  7. Mai vista una firma a base di pere..... Ciao Sandro. Che aria tirava al pub ?
  8. Battere i giallozozzi ? una soddisfazione sempre. Strabatterli ? una goduria. Umiliarli in casa loro ? una sensazione unica per chi vive a Roma. E se l'arbitro avesse fischiato quel rigore sacrosanto sul 4 a 1..... Certo, la rometta di stasera era davvero poca cosa.
  9. No. Non si pu? discutere il fatto che il tesserato Moggi e la Juve siano innocenti rispetto a teoremi posti alla base di sentenze abominevoli. Il resto ? esecitazione dialettica che non aggiunge n? toglie nulla alla realt? dei fatti. E, perdonami, il fatto che un utente abbia postato qualche imprecisione non ? che rafforzi la tua tesi.
  10. Una cosa non esclude l'altra. Il processo-farsa ? da considerare nullo ma dal momento che ? stato celebrato ? legittimo esprimere una opinione sulle sanzioni inflitte rapportandole alle violazioni contestate e realmente provate in dibattimento. Ribadisco che la domanda che l'autore del topic pone non pu? che essere riferita alle sanzioni realmente inflitte alla Juventus. Il volerle dare una interpretazione diversa pu? apparire, a mio avviso, funzionale a far passare il concetto di un Moggi comunque colpevole seppure in misura inferiore rispetto alle violazioni contestate. In realt?, il Direttore ? innocente due volte.
  11. Riporto fedelmente uno stralcio di pag. 86. "Io ho sbagliato a parlare al telefono in quel modo e con quella frequenza. Mi sono fatto prendere, ma non ho commesso illeciti sportivi come ha sottolineato nella sua sentenza anche il prof. Piero Sandulli. Ho violato il codice etico, il famoso art. 1 del codice di comportamento sportivo, ma nel calcio di oggi forse soltanto i magazzinieri non violano quell'articolo che come sanzione prevede una multa e qualche mese di squalifica. Per noi ? stata cambiata la giurisprudenza, diversi articoli 1 sono stati sommati fino a farli diventare una sorta di illecito (articolo 6)......" Come vedi anche un solo punto di penalizzazione sarebbe stato di troppo. Ribadito che il processo-farsa ? da considerare nullo per le ragioni espresse in precedenza da gobbopugliese rimane da capire perch? tanti tifosi bianconeri abbiano scelto di farsi del male accettando la tesi di un Moggi comunque colpevole piuttosto che ribellarsi al sopruso sub?to.
  12. Esattamente. Senza considerare poi che la domanda che l'autore del topic pone ? riferita alle sanzioni realmente inflitte alla Juve, non a quelle che avrebbero potuto/dovuto essere comminate per vere o presunte violazioni minori.
  13. No Tango, evitiamo di correre dietro improbabili parallelismi e spiegaci come si pu? alterare una classifica senza alterare le singole gare. Se no non ne usciremo mai....
  14. Attenzione Alessio. L'ammissione di Moggi di avere violato l'art. 1 non ? virgolettata.
  15. 1? teorema di Ruperto. I problemi nascono nel momento in cui si passa dalla enunciazione alla dimostrazione
  16. No, no, hai ragione, c'era la "cupola" moggiana a manovrare la classe arbitrale e il mercato dei calciatori grazie alla Gea
  17. E dai, godiamoci questa stupenda e importantissima vittoria lasciando da parte certe puntualizzazioni, altrimenti dovremmo ricordare che la Juve di Chiarenza ha vinto tre edizioni consecutive del torneo di Viareggio...... Grazie Campioni ! Siete stati magnifici, Alessio e Riccardo saranno fieri di voi !
  18. Senza dimenticare la dirigenza e la proprie?. Anzi, propriet? e dirigenza per prime.
  19. Bruttissima Juve. Ranieri come al solito imbambolato di fronte ad eventi pi? grandi di lui.
  20. NAPOLI - E' stato rinviato al 24 marzo prossimo il processo di Calciopoli che si e' aperto oggi davanti al tribunale di Napoli e che vede imputato tra gli altri anche l'ex direttore sportivo della Juventus, Luciano Moggi. Il rinvio e' dovuto alla mancata notifica dell' udienza a diversi imputati. (Agr) (corriere.it, 20 gen 11:03) Chiss?....magari i magistrati antimafia di Napoli si sono dimenticati di inviare la notifica proprio al "mafioso" Moggi
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