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E sembra anche che il partito di Marino nella persona del commissario Orfini non vada molto d'accordo con il prefetto di Roma Pecoraro che ha inviato tre ispettori/commissari in Comune e che dovrà decidere sull'ipotesi di commissariamento di Roma Capitale...... Orfini attacca Pecoraro Orfini contro Pecoraro
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A prescindere dalla sua dichiarata onestà questo è il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto. Senza buttarla in politica ma solo per dare qualche elemento di valutazione in più a chi legge (e chiedo scusa per l'OT) : Ecco i 15 punti che «sfiduciano» Marino Il primo cittadino consegna a Cantone 120 gare sospette. Interrogazione del senatore Augello al ministro Alfano (iltempo.it 18.12.2014) Nel giorno in cui il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, consegna un "dossier" con 120 appalti «sospetti» al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, (tutti nel periodo 2007-2013 e per la maggior parte nel settore sociale), ci pensa ancora il senatore Ncd, Andrea Augello a «guastare la festa» di un sindaco fino a quindici giorni fa sul filo del baratro e oggi invece «rivitalizzato» da un’inchiesta senza precedenti. Proprio come fece con il «multa gate», il senatore Augello ha preparato una dettagliata interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno, in cui elenca ben 15 punti a dimostrazione di come «il sindaco Marino sia stato del tutto inerme di fronte alla conquista di nuovi spazi da parte del sodalizio criminale, stabilendo una continuità in negativo con l’amministrazione Alemanno». Al numero uno dell’elenco Augello ricorda i due finanziamenti della Coop 29 Giugno della campagna elettorale dell’allora candidato Marino di 30 mila euro; poii la visita dello stesso Marino nella sede della cooperativa di Buzzi dove «s’impegna a ripristinare i fondi per la cooperazione tagliati da Alemanno - si legge nella lunga interrogazione del senatore - e promette di donare il suo primo stipendio da Sindaco»; Marino nomina assessore Daniele Ozzimo, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale; Marino nomina al vertice dell’autorità comunale per la lotta alla corruzione e per la trasparenza degli appalti il dottor Politano, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale; il Consiglio comunale nomina presidente Mirko Coratti, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale. Anche se la nomina è prerogativa del Consiglio, difficile credere - scrive Augello - che non vi sia stato assenso preventivo del Sindaco. Al punto sei il senatore ricorda la formazione delle commissioni consiliari e di come la presidenza della Commissione Affari sociali viene affidata alla consigliera Erica Battaglia, dipendente di un consorzio amministrato da Buzzi. Punto sette: alla fine del 2013 scoppia l’emergenza rifiuti, con le famose foto dei maiali che fanno il giro del mondo: 5 milioni sono destinati alle cooperative di Buzzi per ripulire la città. Ancora al punto otto si ricorda che le coop di Buzzi ricevono un finanziamento straordinario per le pulizie, per tre settimane, nelle stazioni delle metropolitane. Siamo al punto nove: il 31 gennaio 2014 il primo atto del nuovo amministratore delegato dell’Ama, nominato da Marino, è l’adozione in Cda del piano anticorruzione: responsabile della trasparenza e della lotta alla corruzione viene nominato il dottor Fiscon, oggi indagato per aver favorito nelle gare il presunto sodalizio mafioso. Tocca poi al bando Sprar, con il quale i rifugiati accolti a Roma aumentano da 250 a 3000 unità, secondo gli inquirenti grazie ai buoni uffici dell’indagato Luca Odevaine. Il Campidoglio partecipa al bando per oltre 45 milioni e tra i destinatari c’è il consorzio Eriches che si aggiudica la gestione di 500 ospiti a un costo di 35 euro al giorno. Al punto 11 troviamo invece l’appalto aggiudicato a Buzzi nel maggio 2014 per la manutenzione delle ville storiche, per un milione di euro. Ancora, il 19 Maggio, le direzioni Ama vengono ridotte da 10 a 3: un direttore generale, un amministrativo e un corporate. In pratica tutto viene messo sotto il controllo di Fiscon, direttore generale, e della Anelli, con deleghe al Bilancio, Controllo gestione, Personale, Tariffa rifiuti. Fiscon e la Anelli sono considerati dagli inquirenti sotto il controllo del sodalizio criminale di mafia capitale. Esplode poi il caso della Multiservizi, quando l'Assessore Cattoi decide di sottrarre a questa società la pulizia e la manutenzione delle scuole, varando una convenzione Consip con Cns: il valore dell’appalto è di 48 milioni e all’interno di Cns ci sono le cooperative di Buzzi. Soltanto le proteste e le mobilitazioni del personale della Multiservizi, costringe Marino e Cattoi a tornare sui loro passi. Il 24 Ottobre la Giunta Marino delibera la concessione alla 29 Giugno dell’immobile di via Pomona: il canone commerciale valutato dagli uffici del Comune, dovrebbe essere di 70 mila euro l'anno, ma alla cooperativa viene riconosciuto lo sconto, riducendolo a 15 mila euro. Infine, l’assessore ai servizi sociali Cutini, defenestrata dalla Giunta dopo l’inchiesta su mafia capitale, rivela che Marino tentò di sostituirla con Ozzimo, promettendole "altro" il giorno prima degli arresti di Carminati e dei suoi complici. Attendiamo, insieme al senatore Augello, un’altrettanta dettagliata risposta da parte del ministro Alfano. Romanzo Capitale
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Stadio, Marino ai tifosi della Roma:«Fate pressing sui consiglieri comunali» (ilmessaggero.it) Il sindaco Ignazio Marino chiama a raccolta i tifosi della Roma in vista dell’approvazione della delibera sulla pubblica utilità del nuovo stadio che dovrà sorgere a Tor di Valle. Un appello che non piace però ai consiglieri dem che si sentono tirati in ballo a sproposito. L’appuntamento, dopo la seduta di dibattito di questa mattina, è fissato per lunedì. E se dovesse mancare ancora una volta il numero legale? «I tifosi della Roma devono sollecitare i consiglieri in modo che partecipino a questa importante decisione che è così sentita dalla nostra città». Dietro l’appello, un po’ inusuale del sindaco, si nascondono le insidie dell’operazione sportivo-finanziaria promossa dal duo Pallotta-Parnasi. Proprio il presidente giallorosso in più di un’occasione si è detto preoccupato per l’iter della pratica. Dal Campidoglio continuano a spingere su due date: prima pietra nel 2015, inaugurazione dell’impianto nel 2017. Ma i passaggi che separano la carta dalla realizzazione del progetto sono ancora molti e complicati. E’ stata la stessa maggioranza a porre l’accento su alcune questioni irrisolte. Da Sel la consigliera Gemma Azzuni è pronta a dare battaglia. E prima di presentare un emendamento ha chiesto: «Lo stadio della Roma è una vera operazione di urbanistica e oggi siamo pieni di business center vuoti. Allora: qual è il piano finanziario-commerciale che hanno Parnasi e Pallotta che ci garantisca che queste torri vengano riempite? Oggi appare solo una speculazione». Dubbi che agitano addirittura la lista Marino, quella del sindaco. Sentite il consigliere Riccardo Magi: «Sullo stadio della Roma a Tor di Valle ho forti perplessità, soprattutto per il tema della mobilità. Almeno 30mila tifosi dovrebbero essere in condizioni di arrivare al futuro stadio viaggiando su ferro. Ma sulle opere complementari di mobilità c'è buio assoluto, neppure uno straccio di piano di fattibilità. Ancora. Al contrario di altri capitali europee del calcio, al contrario anche di Milano, a Roma lo stadio non sarà effettivamente di proprietà della As Roma e la società dovrà pagare un affitto annuale». I distinguo all’interno della maggioranza continuano a essere molti. Anche la minoranza vuole vederci chiaro. E domani Fratelli d’Italia esporrà in una conferenza stampa tutti i dubbi a proposito. Ad agitare il Pd c’è la chiamata alle armi di Marino nei confronti dei tifosi affinché facciano da pungolo sui consiglieri per snellire la pratica. La risposta del capogruppo democrat Fabrizio Panecaldo: «Raccolgo l'invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i consiglieri, ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune. Lunedì i tifosi della Roma potranno venire a festeggiare in Assemblea capitolina». (18.12.2014)
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Stadio Roma, Panecaldo: “A Natale i romanisti avranno la pubblica utilità come regalo” – Rossin: “Grossi dubbi sulla delibera” 18.12.2014 - Circa 120 ordini del giorno più 163 emendamenti. Sono poco meno di 300 i provvedimenti presentati da maggioranza e opposizione sulla delibera dello Stadio della Roma, in discussione in assemblea capitolina. Gli uffici della presidenza avranno tempo fino a lunedì per valutare la loro ammissibilità. Proprio lunedì, infatti, il consiglio comunale si riunirà per iniziare la votazione su emendamenti e delibera. La seduta è stata convocata dalle 9 alle 14 – poi uno ‘stop’ perchè alle 15 a Palazzo Valentini si terrà la Conferenza metropolitana di Roma. Riprenderà successivamente alle 17 con l’ipotesi di lavori ad oltranza. «Lunedì discuteremo in Aula gli ordini del giorno e gli emendamenti ritenuti ammissibili dagli uffici – dice il capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo – e poi vedremo se proseguire i lavori per arrivare al voto con la proroga per poche ore oppure andare ad oltranza. Di sicuro a Natale i tifosi romanisti avranno sotto l’albero non ancora lo stadio ma sicuramente un passaggio complesso come la pubblica utilità». (ansa) ---------------------------------------------------------------- 18.12.2014 - «Premesso che da tifoso e amante del calcio non sono affatto contrario a un nuovo stadio a Roma che sarebbe un’importante infrastruttura per la città, non posso non sollevare forti dubbi sulla delibera che l’amministrazione Marino sta presentando. Dal progetto presentato dall’assessore Caudo si evince un nuovo insediamento urbano contestuale allo stadio che porterebbe tra residenti e lavoratori circa nuove 80 mila persone che ogni giorno si muoverebbero nell’area, alle quali si aggiungerebbero migliaia di tifosi che si recano allo stadio per le partite». È quanto dichiara Dario Rossin, consigliere capitolino di Forza Italia e vice presidente della commissione Ambiente. «Senza uno svincolo dal Gra, il raddoppio della via Ostiense e via del Mare e loro messa in sicurezza, interventi sul depuratore e i suoi odori nauseabondi oltre che per scongiurare il rischio esondazione del Tevere, e senza un forte incremento di corse bus e metro, Tor di Valle e aree limitrofe rischiano si trasformarsi in un girone dantesco – conclude -. Non vorrei che quello che oggi è un sogno domani si trasformasse nell’incubo di dover uscire alle 5 si mattina con colazione pranzo e cena al sacco, libri da leggere incolonnati nel traffico, una maschera antigas contro gli effluvi del depuratore e un canotto per solcare il Tevere esondato. I miei 140 emendamenti alla delibera vogliono eliminare ogni rischio in questo senso, l’amore per la propria squadra e per il calcio non vengano strumentalizzato per speculazioni che con la pubblica utilità hanno poco da spartire». (ansa)
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Cioè, gli chiedono se lo stadio sarà di Pallotta e non della Roma...... e questo risponde che Pallotta era preoccupato e che lui ha dovuto rassicurarlo per i ritardi del voto in assemblea capitolina........ :261: Sulla seconda domanda e relativamente alla parte grassettata : Il Comune di Roma ha ricevuto lo studio di fattibilità da parte di Eurnova in data 29 maggio e da quella data decorrono i 90 giorni previsti dalla legge di stabilità per la certificazione del pubblico interesse. Ne sono trascorsi circa 200 e dunque i casi sono due: o il sindaco non sa contare oppure afferma ancora una volta il falso prendendo per i fondelli le romane e i romani che tanto gli stanno a cuore.
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Che poi dico.......a parte quel ridicolo appello ai tifosi giallorossi attraverso il quale si cerca di mettere pressione sui consiglieri e nel quale si afferma palesemente il falso laddove si fa riferimento ad una "importante decisione che è così sentita dalla nostra città'' (ma de che?) è imbarazzante il servilismo/deferenza (che traspare in ogni sua dichiarazione pubblica) con cui il sindaco si rapporta a Pallotta. Sembra davvero di assistere, nella migliore delle ipotesi, alle evoluzioni di un "burattino" eterodiretto.
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match talk [ Serie A Tim ] Cagliari - Juventus 1-3
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
9 pagine scarse ad oltre un'ora dalla fine della partita. Avessimo pareggiato o perso sarebbero tutti qui a magnificare le doti dei cagliaritani (e magari la sapienza calcistica del boscemo ) e a criticare ferocemente le prestazioni dei pipponi in maglia bianconera....... -
match talk [ Serie A Tim ] Cagliari - Juventus 1-3
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Buon approccio alla gara e prestazione autorevole a livello di collettivo. Manovra abbastanza fluida con qualche pausa (credo dovuta a cadute di attenzione, assolutamente da eliminare in futuro) nell'arco dei 90'. E' necessario, a mio avviso, lavorare un pò di più sulla ricerca della profondità e sulla capacità di verticalizzare anche attraverso gli inserimenti di difensori e centrocampisti. Tenuta difensiva e del centrocampo molto buona con un un Ogbonna monumentale, un Vidal in grande crescita (grandissimo gol il suo) e un Pirlo che ha avuto due o tre illuminazioni delle sue . Fase offensiva così così con Fernando un pò involuto nei movimenti ( tranne che sul gol) e Tevez che per larghi tratti della partita ha giocato da trequartista. Buoni i movimenti di Morata nei pochi minuti in cui è stato in campo( peccato per il gol fallito) Tre punti salutari per classifica e morale. -
Assemblea Capitolina del 18.12.2014. Live 10.20 – Iniziata l’Assemblea. Il via alla discussione è arrivato dopo il terzo appello, dopo che nei precedenti 2 era mancato il numero legale. Ora presenti in Aula 20 consiglieri, raggiunto dunque il numero legale. I lavori riprenderanno sul voto della terza pregiudiziale presentata ieri dal Movimento 5 Stelle. Entro le 14 di oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti. 10.35 - «Ci siamo dati dei tempi molto chiari. Oggi ci sarà una fase di discussione: sarà dato spazio agli esperti delle varie forze politiche di poter dare il proprio contributo. Ci siamo dati anche dei tempi sugli ordini del giorno ed emendamenti che verranno presentati, di tre ore al termine delle quali si voterà». Così la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio ha commentato l’iter della delibera sullo Stadio della Roma in assemblea capitolina prima dell’inizio della seduta odierna «Qualcuno mi chiede quando verrà votato il provvedimento – aggiunge la Baglio – Questo lo potremo sapere oggi, dopo le 14, orario fissato come termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Noi ci siamo dati come obiettivo quello di portare a termine la discussione entro l’anno e faremo di tutto perchè l’Aula lavori, ovvero confrontarsi e poi decidere» 10.40 – Iniziano gli interventi dei capigruppo. Il primo è Roberto Cantiani di NCD. Queste le sue parole: “Sì è dovuti ricorrere alla seconda convocazione per un evento così importante. Da amministratore della città di Roma, quasi condivido e sostengo la teste del sindaco Marino, lo stadio darà lavoro. A Roma c’è difficoltà a muoversi in maniera indipendente, fare lo stadio sarebbe importante. Il problema è che occorre patrimonializzare le società di calcio, spero che ogni squadra abbia uno stadio di proprietà. Nel corso di questa maratona, da una parte sono favorevole a questo intervento, al fatto che la Roma abbia uno stadio, dall’altra occorre capire questa pubblica utilità. Da una parte avremo il Tevere, dall’altra il depuratore, gli attici che vedranno quella parte di Roma guarderanno tutti questi sfasamenti. Da circa due mesi parlo del sistema della mobilità, che ha grande difficoltà. L’assessore Caudo nel presentare il progetto dice che la gente deve arrivare a Tor Di Valle con il treno ed io condivido ciò. Quando mi si parla dello snodo sulla linea B, dove si dovrebbero caricare 20.000 persone, ho fatto un conto: l’ultima persona che salirà sul treno dovrà aspettare tanto tempo. Penso sia una scelta scellerata il prolungamento della linea B, abbiamo vissuto sulla nostra pelle il problema della B1, abbiamo fatto al massimo uno sfioccamento a Piazza Bologna e ciò viene gestito con difficoltà e poco utile, è la metropolitana più lenta d’Europa. I ritardi, secondo me, si andranno ad inserire anche ad Eur Magliana/Tor Di Valle ma anche in tutta la linea metropolitana avrà dei ritardi mostruosi. Mancano gli investimenti, questa struttura è al collasso, cosa succederà se a questa linea daremo altri carichi?”. 10.55 – Parla ora Marco Pomarici: “Parlo anche da tifoso romanista, voterò favorevolmente, anche se ho dei punti interrogativi, non mi farò mettere paura da nessuno, cambierò il provvedimento da stadio della Roma a stadio di James Pallotta. Il progetto è un progetto che vedrà un importante esborso, ha visto varie società, tra cui quella madre, che gestirà la parte economica. La società di Pallotta creerà questo importante impianto e la Roma non ne sarà la proprietaria. Le società che sono proprietarie hanno investito molto nella squadra, hanno fatto molti acquisti dal punto di vista sportivo, perché lo stadio dava garanzie dal punto di vista economico. Tutto ciò è differente se si parla della Roma o di Pallotta, io lo ringrazio, preferivo un imprenditore romano ma in un momento di crisi Pallotta va bene. Ringraziamo il presidente James Pallotta per supportare tutto questo. Quali sono le criticità? Il primo punto sono gli espropri e le proprietà dei terreni, speriamo di avere delle risposte in merito” 11.30 – E’ il turno di Imma Battaglia: “Vorremmo esprimere una serie di perplessità. Perché l’istituto di urbanistica ha dato parere contrario e perché noi pensiamo che il trasporto verso un’opera importante debba muoversi pensando al 50% di trasporto pubblico e non a un’opera di un modello di trasporto intermodale. Il nostro pensiero rispetto a questa opera che ripone questa città a un modello internazionale è quello di essere in sintonia con tutto il contesto. Vogliamo sapere quali aziende verranno a portare i loro uffici a Tor di Valle. Dobbiamo tutelare la città da speculazioni finanziarie e opere incompiute. In caso di fallimento, chi eviterà ci siano dei mostri incompiuti, come all’EUR o a Tor Vergata? Parlo del Business Center. Votare sì a questa delibera ci pesa, non perché temiamo il fatto che si parli solo di corruzione, ma perché noi sentiamo la responsabilità di fare le cose giuste. Per realizzare lo stadio basterebbero solo 59.000 dei 300.000 metri cubi del progetto. Riteniamo che la parte del trasporto debba essere costruita pensando al 100% dei cittadini che vadano allo stadio con i mezzi pubblici. Questo progetto è presentato in maniera troppo vaga. Vogliamo capire che lavori saranno fatti sulla Roma-Lido, in che modo si possa arrivare dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Voglio parlare ai tifosi romanisti e fargli capire che non è possibile che in due giorni possiamo dire sì o no a un progetto del genere”. 11.40 – Interviene Enrico Stefano, M5S: “Sappiamo che in questa città le grandi manovre sono passate o in Estate o sotto le festività. Mi soffermo sulla parte della mobilità di questa delibera. Mi ha colpito un numero, il fatto che il 62% delle opere siano destinate a strade e parcheggi. Stiamo dedicando il 60% delle opere al mezzo di trasporto privato e nel 2015 non è possibile, è un numero che non possiamo tollerare. Non stiamo parlando dello Stadio della Roma, parliamo di un quartiere che avrà all’interno un impianto sportivo”. 11.55 – Le parole di Ignazio Cozzoli, FI: “L’allaccio della Metro B a Tor di Valle, non possa che considerarsi un palliativo al vero problema. Fornire un massiccio spostamento dei tifosi solamente quando ci sono le partite è una sconfitta per questa amministrazione. Resto fortemente perplesso dall’assessore Civita”. 12.13 – Sull’argomento trattato nell’Assemblea capitolina è intervenuto anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Qui in Campidoglio è una giornata importante perché i consiglieri stanno discutendo dell’interesse pubblico per un nuovo stadio della Roma e quindi è una delle sedute dove maggiormente c’è il coinvolgimento delle romane e dei romani perché i consiglieri eletti devono dire rispetto alla proposta di Pallotta se quella proposta è interessante e importante per la città. E’ un momento di democrazia importantissimo”. – (lo chiamano "il sindaco marziano" ) 12.15 – E’ il turno di Dario Rossin, FI: “Noi siamo chiamati a votare una delibera che non è una delibera stadio sì, stadio no. Va detto che noi non siamo contro lo Stadio della Roma, siamo tutti tifosi. Noi siamo chiamati a dire se la delibera chiamata Stadio della Roma ha interesse collettivo. L’interesse collettivo si ha quando i cittadini sono contenti di un’opera importante. Così non è”. 12.45 – Le parole di Virginia Raggi, M5S: “Lo stadio è una foglia di fico per giustificare la costruzione di un milione di metri cubi di cemento. A Roma ci sono tantissimi immobili già vuoti. Noi siamo amministratori non siamo tifosi. La partita in Assemblea è diventata sei favorevole o no allo stadio? No? Allora sei della Lazio”. 13.15 - La seduta è conclusa. L’appuntamento è fissato per lunedì alle 9.
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Tor di Valle, pioggia di emendamenti: ''Fermate questa speculazione edilizia'' IL MESSAGGERO - Pioggia di emendamenti sul progetto del nuovo stadio di Tor di Valle, mentre associazioni di residenti e ambientaliste gridano allo scandalo. Ieri il comitato "Difendiamo Tor di Valle dal cemento" ha fatto un appello al sindaco Ignazio Marino e inviato una lettera aperta ai membri dell’assemblea Capitolina «sull’operazione di speculazione edilizia che si vuole realizzare intorno allo Stadio della Roma a Tor di Valle». Slitta intanto a oggi la discussione in assemblea capitolina sulla delibera che avrebbe l’obiettivo di riconoscere il pubblico interesse del progetto. Sul piede di guerra ormai da mesi, il comitato Difendiamo Tor di Valle dal cemento elenca i motivi della contrarietà del progetto dei costruttori Parnasi e Pallotta sostenuto dall’assessore Caudo nonostante l’opposizione di urbanisti e associazioni ambientaliste. «L’impatto sui quartieri di Torrino e Decima – dice il comitato - sarebbe pesantissimo, un impatto generato non solo dallo stadio ma soprattutto dalla cementificazione che ne accompagna la realizzazione». Il comitato dei residenti esprime da tempo «dubbi sull’impatto sulla mobilità; sul problema urbanistico, legato ad una nuova centralità che verrebbe realizzata senza alcuna attribuzione da parte del PRG; sulla proprietà dei terreni, che al momento vede gravare una diffida sulla testa dell’amministrazione comunale, affinché la delibera non sia votata; sugli sproporzionati extraprofitti che il proponente potrebbe ottenere, sui quali sono stati presentati tre esposti in Procura». I residenti rilanciano quindi l’idea di realizzare lo stadio «nell’area della Città dello sport a Tor Vergata». Sul piede di guerra anche Italia Nostra: «È grave e ben poco trasparente non volere nemmeno accennare al problema che l’area non è ancora nella disponibilità del proponente l’opera». L’assemblea di ieri è stata rinviata per mancanza di numero legale, «in seconda convocazione basteranno solo 16 consiglieri per decidere su una delibera cosi importante. In assenza di questa manovra la pregiudiziale del M5S sarebbe passata bloccando una delibera che porterà vantaggi ai soliti noti» dicono i pentastellati. «Come Fdi-An abbiamo presentato 100 documenti tra ordini del giorno emendamenti» tuona Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio. (18.12.2014)
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Nuovo stadio, il progetto in Aula ma sull’ok è ancora fumata nera A REPUBBLICA (G. CERASI) – Un debutto con rinvio. Dopo lo stop di martedì per l’assenza della maggioranza, che aveva fatto irritare il capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo e i dirigenti giallorossi oltreoceano, ieri il nuovo stadio della Roma è sbarcato in aula Giulio Cesare. Ma le polemiche non sono tardate. Per il secondo giorno è caduto il numero legale e il voto sulla delibera che dovrà certificare l’interesse pubblico dell’opera, è slittato ancora, presumibilmente a lunedì. In un’assemblea in fibrillazione per gli strascichi dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” («Qui siamo tutti in confusione», mormora più di qualcuno), l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, ha illustrato il progetto della nuova arena dei “lupi” di Luca Parnasi e James Pallotta. Aiutato dal maxi-schermo, ha mostrato lo stadio da 52mila posti, i campi di allenamento e il business park. Ma anche le opere pubbliche a carico dei costruttori, dalla fermata della metro B al ponte ciclo-pedonale e al parco sul Tevere. «Se una di queste non dovesse essere realizzata con lo stadio, l’interesse pubblico decadrà», ha assicurato l’assessore. E ha aggiunto: «L’importante è che l’aula voti in maniera consapevole, ci si aspetta un lavoro serio e approfondito». Ma la seduta è durata ancora per poco. Sulla votazione dell’ultima delle tre questioni pregiudiziali presentate dal M5S, il numero legale è caduto e l’aula dovrà tornare a riunirsi oggi. «È stato tutto studiato a tavolino in modo tale che in seconda convocazione, alla maggioranza basteranno 16 consiglieri», denunciano i pentastellati. «È inaccettabile l’impasse che blocca la capitale su un’opera di tale portata », attacca Giordano Tredicine (Pdl), e il forzista Dario Rossin rincara la dose: «Il sindaco non ha più maggioranza». E il leghista Marco Pomarici, pur annunciando il voto favorevole, chiosa: «Lo stadio non sarà della Roma, dovrebbe chiamarsi stadio Pallotta». Alle polemiche risponde la presidente dell’assemblea capitolina, Valeria Baglio: «Sono soddisfatta, siamo riusciti ad andare avanti in maniera spedita. I tempi sono quelli fissati». E Panecaldo assicura: «Convocheremo nuovamente lunedì per l’approvazione della delibera». I residenti, intanto, salgono sulle barricate, consegnando una lettera al sindaco con tutti i motivi di contrarietà: dalla questione mobilità “già al collasso” alla proprietà dei terreni (“che al momento vede gravare una diffida sulla testa dell’amministrazione comunale”, ai problemi idrogeologici (“l’ansa su cui sarà costruito è considerata ad alto rischio”). «L’impatto su Torrino e Decima generato dallo stadio ma soprattutto dalla cementificazione — spiega il comitato Difendiamo Tor di Valle — sarebbe pesantissimo». E Italia Nostra: «Il voto favorevole all’interesse pubblico è inaccettabile». (18.12.2014)
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Stadio, slitta a lunedì l’ok del comune? IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) – Le polemiche infuriano ma si va avanti. Lunedì 22 si potrebbe chiudere con il voto sulla delibera che sancisce il pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Ieri, un altro singhiozzo del Consiglio comunale: a mezzogiorno, relazione dell’assessore all’Urbanistica, Caudo, inizio della discussione sul testo con il voto sulle pregiudiziali di legittimità presentate dai 5Stelle e, all’una, immediata caduta del numero legale. Oggi si riparte con il dibattito che occuperà l’intera seduta e lunedì si proseguirà prima con la discussione e poi (forse) con il voto, prima sugli emendamenti, il cui termine di presentazione scade oggi alle ore 14.00, poi sull’intera delibera. E già Fratelli d’Italia annuncia di averne presentati 100 (Ghera). I Grillini sono infuriati: «La maggioranza non c’è e va in seconda convocazione apposta», dice Frongia. Ma anche dal centrodestra gli strali sono feroci: «La maggioranza perde la faccia e paralizza l’Aula» (Cantiani, NCD); «Il Sindaco non ha più una maggioranza» (Rossin e Tredicine, FI); «la maggioranza faccia chiarezza sulla sua posizione» (Rocca, Enti locali FdI). La mattinata si era aperta con la relazione di Caudo: maxischermo e tante slide per ripercorrere la storia del progetto e le sue modifiche, quasi una lezione universitaria. Nulla di nuovo che non sia già stato scritto e detto ma con l’unica precisazione di Caudo che «i lavori dureranno 27-30 mesi dalla posa della prima pietra e che una volta che l’Assemblea voterà, il prosieguo dell’iter è affidato al proponente, che deve presentare i progetti definitivi e valutare se è il caso o no di proseguire l’iniziativa». Alle polemiche politiche risponde il capogruppo Pd, Panecaldo: «La caduta del numero legale serve per poter snellire la procedura: il dibattito di oggi, con la parola ai consiglieri, rischiava di essere troppo diluito nel tempo. In questo modo possiamo iniziare prima». Intanto, nonostante le perplessità espresse più volte (soprattutto sulla proprietà del futuro impianto giallorosso), Pomarici (Lega), annuncia il voto favorevole. «Voterò sì per i benefici alla città e perché spero, da tifoso, che lo stadio possa consentire alla società di essere competitiva». (18.12.2014) ----------------------------------------- Nota a margine 1: il consiglio, convocato per le 9,00, è iniziato alle 10,15, presenti 17 consiglieri Nota a margine 2: al momento è stata votata, e bocciata, anche la terza pregiudiziale presentata da M5S Nota a margine 3: in tempi non sospetti dicevo che il pd romano e nazionale avrebbe perso la faccia (ne ha ancora una?) in questa vicenda.........
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Stadio Roma, Italia Nostra: “Inaccettabile un voto favorevole” (ansa) L’associazione Italia Nostra Roma ha espresso il suo parere sulla questione stadio: “Dopo la relazione, di oggi, dell’assessore Caudo sulla proposta dello stadio a Tor di Valle tutto l’iter previsto per ottenere il voto positivo sull’interesse pubblico dell’opera appare sempre più inaccettabile e la spaccatura che esiste nella maggioranza lo rende ancora più evidente. E’ grave e ben poco trasparente non volere nemmeno accennare al problema che l’area non è ancora nella disponibilità del proponente l’opera“. Secondo l’associazione: “nelle criticità non si considera il rischio idrogeologico al quale è soggetta già da oggi l’area di Tor di Valle per le esondazioni del Fosso di Vallerano per la cui sicurezza si continua a non precisare l’effettivo costo e da chi sarà sostenuto. L’aver continuato a sostenere che non occorre una variante di Piano regolatore per i nuovi 900.000 metri cubi dovuti alla società proponente per le opere pubbliche è un’altra decisione che dovrebbe convincere i consiglieri comunali sia di opposizione che di maggioranza a negare con il loro voto l’interesse pubblico”. (17.12.2014)
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Stadio Roma, Frongia (M5S): “La maggioranza non è d’accordo. Fatto grave ma abituale, si voterà lunedì” (adnkronos) «Quello che è accaduto oggi in aula è abbastanza grave ma piuttosto abituale. La maggioranza, non avendo i numeri, perché non è d’accordo su questa delibera, ha fatto cadere il numero legale in modo che domani si possa andare in seconda convocazione». È quanto ha dichiarato il consigliere comunale Daniele Frongia (M5S) dopo la presentazione, da parte dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, della delibera dello stadio della Roma a Tor di Valle. Secondo il rappresentante del Movimento 5 stelle, «tutto è stato studiato a tavolino. Quindi già sappiamo che non si voterà domani, ma lunedì». Daniele Frongia rincara poi la dose: «Quello che è accaduto oggi è molto interessante anche perché questo progetto non è legato allo stadio della Roma, ma al quartiere Parnasi. Su un milione di metri cubi del quartiere Parnasi -ha ricordato ancora- lo stadio della Roma è solo una piccola porzione, del 14 per cento». (17.12.2014)
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Stadio Roma, Giuntella (presidente PD Roma): “Il voto slitterà a lunedì. L’ostruzionismo? Alcuni temono il cambiamento radicale per la città” TRS – Tommaso Giuntella, presidente del Pd di Roma, è entrato in merito della vicenda dell’Assemblea capitolina sullo stadio della Roma. Queste le sue parole: “Serve evitare che ogni volta cada il numero legale. In prima convocazione bisogna avere almeno 24 consiglieri, dalla seconda ne bastano 17. Se cade la prima volta, si va alla seconda. Da domani serviranno meno consiglieri, ci sarà uno strumento in meno per chi sta facendo ostruzionismo e potrà essere gestita più facilmente l’aula. La maggioranza deve approvare ben 186 emendamenti e immaginate gli spacchi e gli ostacoli. I consiglieri comunali non sono professionisti della politica, hanno dei lavori propri: si andrà ad oltranza, non si farà venerdì perché la Lega ha una manifestazione nazionale e la regola prevede che non si convochi l’assemblea per rispetto istituzionale. Capita una volta l’anno e il 19 la Lega è impegnata, il voto slitterà dunque a lunedì”. “Voi sapete che sono romanista fracico, da utente della città voglio che la nuova città di Roma che si libera finalmente della feccia che ha maleodorato in giro per la città, riparta dall’investimento, che sarà il primo dei tanti. Chi vuole venga in aula per vedere chi sostiene il progetto e chi tenta sempre di ostacolarlo”. Sull’ostruzionismo: “Ringrazio Panecaldo che sta facendo un grandissimo lavoro, nonostante sia laziale è uno dei protagonisti per accelerare il tutto. Non c’è antiromanismo, ci sono delle parti della città che non vogliono questa operazione forse perché vedono nell’ingresso di una nuova forma di investimento per la città, pulita, nuova, trasparente, un cambiamento radicale per la città. C’è una parte che la usa come scusa per mettere in difficoltà la giunta al momento al governo. Penso che un evento di questa importanza non dovrebbe avere colore politico né strumentalizzazioni. E’ giusto dividersi per le idee che abbiamo, ma quando si parla di cose così importanti e determinanti per la città, bisognerebbe mettere da parte le divisioni politiche“. “Sulle polemiche e gli argomenti contrari sul nuovo stadio della Roma ho notato che ci sono argomenti di discussioni figli della mancanza di conoscenza delle cose da parte di alcuni politici. Alcuni non sanno come funzionano certe cose, sulla proprietà è semplicissimo: è un finanziamento tale che non permette alla proprietà di versare l’intera somma, ingente, direttamente dalle casse di As Roma. Alla presentazione c’era Goldman Sachs, soggetto che si scomoda non di certo per andare all’avventura. Stiamo parlando di un’opera gigantesca, per questo serve un soggetto a parte”. “Il nostro paese è un paese arretrato, ogni volta che parlo con Mark Pannes mi accorgo che siamo molto indietro: a volte sento anche un po’ di imbarazzo, loro sono abituati ad altri schemi. L’opposizione denuncia il fatto della mancanza di abitudine e di conoscenza di questi meccanismi. Ci impelaghiamo settimane su discussioni intorno a cose che hanno esclusivamente motivazioni tecniche”. (17.12.2014) -------------------------------------------------------------------------------------------- Ecco, uno così secondo me non dovrebbe amministrare nemmeno il condominio in cui abita.