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match talk [ Finale Tim Supercup ] Juventus - Napoli 2-2 (7-8 rig.)
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Due gol dal pipita si possono anche prendere ma la verità è che quando perdi una finale in questo modo non sai nemmeno con chi prendertela davvero. Delusione e amarezza. -
live match [ Finale Tim Supercup ] Juventus - Napoli 2-2 (7-8 rig.)
Marmas ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Che vinca il migliore, cioè la Juve... :sventola: :sventola: -
LIVE Alle ore 10,25 nell'aula "Giulio Cesare" erano presenti più tifosi con la sciarpa giallorossa (l'appello del sindaco ha risvegliato le coscienze ) che consiglieri comunali :haha: ore 10,30: presenti 27 consiglieri e il sindaco marziano: inizia la discussione ore 10,35: è in corso una invasione dell'aula da parte di tifosi manifestanti arrivati addirittura a contatto con il sindaco e la presidente dell'assemblea.Intervengono le forze dell'ordine e agenti della Polizia Municipale per riportare l'ordine in aula. La seduta, appena iniziata, viene immediatamente sospesa. nota: i manifestanti che hanno invaso l'aula non sono tifosi della Roma ma lavoratori della "Multiservizi" (azienda municipalizzata) che hanno perso il posto di lavoro ore 10,45: il sindaco abbandona l'aula ore 11.20: i 42 dipendenti della Multiservizi vengono ricevuti dal capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo. Clima piuttosto teso, uno degli operatori avrebbe addirittura minacciato di darsi fuoco in aula in assenza di risposte certe da parte del sindaco ore 11,40: Virginia Raggi (M5S): "per noi questa assemblea è in questo momento illegale in quanto il regolamento prevede quattro chiamate a distanza di 20 minuti una dall'altra a partire dall'orario di convocazione e ciò non è avvenuto. Inoltre sembra che il sindaco abbia fatto circolare al di fuori di quest'aula la sua agenda personale che prevede la votazione della delibera per oggi alle 18,00. Ora si dà il caso che il termine della seduta odierna sia previsto per le ore 14,00 e che il prolungamento alle 18,00 non sia stato concordato con alcuno dei consiglieri. Stiamo preparando una lettera al prefetto di Roma in cui vengono sottolineati tali aspetti di illegalità. Stanno cercando di trasformarci da amministratori in tifosi, per di più coi paraocchi." 11.55 - Valeria Baglio, presidente dell’Assemblea Capitolina, assicura che l’Assemblea terminerà alle 14 11.55 - Inizia la discussione: il primo ordine del giorno viene respinto 12.05 - E’ Possibile che la votazione prosegua ad oltranza dalle ore 15.30 o dalle ore 17.00. L’obiettivo per la maggioranza è ottenere il voto sulla delibera entro stasera 13.15 - Il Presidente dell’Assemblea Capitolina, Valeria Baglio, informa che “è stato chiesto di proseguire la seduta ad oltranza fino alla votazione” 13.15: Il Consigliere Panecaldo (PD): “Questa delibera è in scadenza. Chiedo di continuare fino alla fine delle 3 ore per la discussione. Poi chiedo venga fatta una pausa dalle 15 alle 16.30." 13.16 - Il Consigliere De Vito (Movimento 5 Stelle): “Questa norma non è stata mai utilizzata quando si è votato per l’interesse pubblico. Quando invece bisogna votare per l’interesse dei pochi, e per colpa del ritardo della maggioranza che stamattina dormiva, ora si chiede per la prima volta l’oltranza”. 13.20 - Viene votata la possibilità di proseguire anche nel pomeriggio, approvata con 27 voti favorevoli e 6 contrari. L’Assemblea andrà avanti fino alle 14.50, i lavori riprenderanno alle 16.30 13.35 - Parla Fabrizio Panecaldo: “Si va avanti a oltranza, a mio avviso per le 19-19.30 si riuscirà a votare. Spero che i colleghi rimangano in Aula” 13.40 - I Consiglieri Raggi (M5S) e Rossin (Forza Italia) denunciano il Consigliere Battaglia per aver votato in vece di due colleghi non presenti in quel momento in aula 13.36 - Il Consigliere Rossin (Forza Italia): “Ci sono anche le foto, è una cosa gravissima. Venga sospesa la seduta”. 13.38 - Il Consigliere De Vito (Movimento 5 Stelle): “C’è lo streaming dell’Assemblea, applichiamo la moviola in campo ( ) e verifichiamo”. 13.42 - Il Consigliere Rossin (Forza Italia): “Se le foto di quanto accaduto prima andranno sui giornali e verrà provato che non c’era il numero legale cosa accadrà? Il tutto sarà viziato da un vizio di forma. Lei si sta prendendo una grossa responsabilità, Presidente”. 13.53 - Il Consigliere Raggi (Movimento 5 Stelle): “Noi siamo contrari al fatto che lei abbia fatto ripetere la votazione invalida precedente. Abbiamo assistito ad alcuni comportamenti che potrebbero avere delle conseguenze penali. Riflettete su quanto accaduto, non è tollerabile si prosegua su questo solco”. 13.54 - Il Presidente dell’Assemblea Capitolina, Valeria Baglio: “Il comportamento di alcuni consiglieri verrà valutato”. 14.00 - Il Capogruppo Pd Panecaldo: “Penso che per le 19-19:30 la deliberà sarà votata. La responsabilità poltiica è personale, spero che i colleghi rimangano in aula, quelli della maggioranza ci saranno. Dalle 16.30 si ricomincia in batteria: dichiarazione di voto e voto”. 14.13 - Interviene Pedetti del PD: “Ho espresso da molte settimane le mie perplessità su questo provvedimento. La selezione dell’area è stata sostanzialmente avvenuta per conto privato. Questo provvedimento si tiene sulla famosa legge sugli stadio che è una norma che ho molto criticato perché fatta in fretta e furia ed ha alimentato molti dubbi. È una legge che rimane derogativa sugli strumenti vigenti e ci pone un problema fondamentale, perché tale area non è mai stata presa in considerazione per la centralità metropolitana, perché non presenta tali caratteristiche. Dobbiamo correggere il provvedimento”. 14.21 - Non c’è il numero legale dei consiglieri: appello che verrà ripetuto tra 20 minuti. 14.48 - C’è il numero legale, riprende la seduta. 14.53 - Parla De Vito del Movimento Cinque Stelle: “La norma stabilisce che la realizzazione commerciale deve mantenere l’equilibrio economico-finanziario dell’opera e deve riguardare la fruibilità dell’opera stessa. Qua non si sta dichiarando l’interesse pubblico, ma si sta realizzando un vero e proprio centro direzionale, lo stanno dicendo tutti ormai. Ci chiediamo quale sia l’utilità, il sindaco sta ragionando come tifoso, sta facendo pressing con i tifosi. Ci rivolgiamo a quei consiglieri che voteranno sì a tale delibera, li invitiamo a non uscire dall’aula”. 14.55 - L’ordine del giorno numero 145 viene respinto con 22 contrari, 3 favorevoli ed 1 astenuto. 14.56 - Parla la Consigliera Celli della Lista Civica Marino: “Quanti impianti si realizzeranno e dove? Gli impianti dovranno essere messi a bando con avviso pubblico, solo in quel modo voterà questa delibera affinché esista un vero interesse pubblico” 15.01 - L’ordine del giorno numero 165 viene approvato con 23 voti favorevoli ed 1 astenuto. 15.02 - Interviene Panecaldo del PD: “Proporrei di sospendere la seduta e riprenderla alle 16.30 come stabilito in precedenza”. Il Presidente Valerio Baglio accetta e sospende la seduta, che riprenderà dunque intorno alle 16.30 con le ultime discussioni. 5.20 - Il Consigliere Panecaldo del PD ha parlato ai cronisti presenti: “Adesso abbiamo questa pausa tecnica, si riprende alle 16.30, parleremo ancora per un quarto d’ora, poi ci saranno le votazioni finali per la delibera. Per le 19.30 dovremmo sapere tutto sul provvedimento dello stadio a Tor di Valle, siamo convinti che si farà. Maggioranza solida? Sì, per alcune osservazioni di carattere giuridico si è parlato dello sblocca-Italia, abbiamo una maggioranza. Si è parlato dell’accessibilità pubblica e della questione della Via del Mare e del numero dei treni sulla Roma-Lido che sicuramente aumenterà. Le opere dovranno essere contestuali allo stadio, vogliamo uno stadio europeo. Tre giorni fa ho richiamato i miei colleghi ad essere presenti in aula, ma l’appello è caduto subito alle 17.15 quando avevo chiesto la proroga. Sono io che ho chiesto di far cadere il numero legale, era opportuno raggiungere i 24 presenti il prima possibile. Il numero legale lo abbiamo ottenuto alle 9.10, oggi si voterà il provvedimento, è il giorno in cui verrà ufficializzata la pubblica utilità sul nuovo stadio della Roma. Ci sono state delle polemiche dettate dal sindaco che inneggiava l’intervento dei tifosi, ma tifosi che festeggiano non li vedo, l’interesse pubblico è interesse generale non solo del tifoso romanista”. 16.55 – Riprendono i lavori. 17.00 - L’ordine del giorno numero 28 dovrà essere ripetuto perché la Consigliera Azuni non è riuscita a votare. A causa di questo, i voti pervenuti sono stati 23 (22 contrari, un astenuto), numero inferiore a quello legale, pertanto la seduta viene sospesa e si riprenderà tra 20 minuti. 17.20 - Presenti 26 consiglieri, si riparte con la ripetizione della votazione dell’ordine del giorno numero 28. Proposta bocciata con 25 voti contrari e 2 astenuti. 17.25 - Prende la parola il consigliere Frongia: “E’ importante che i consiglieri siano consapevoli del provvedimento che andranno a votare. È bene sapere a chi andremo a fare il regalo questo Natale, abbiamo parlato del quartiere Parnasi ma non c’è solo lui tra i beneficiari, c’è un’altra particolarità. Il proponente non dispone della proprietà delle aree, il 40% sono di una società che si chiama Immobil15 SrL, si trova in Lussemburgo, in Boulevard Roosevelt ed è intestata a una signora che ha 80 anni e che nel proprio curriculum ha l’essere la vedova Armellini. Questo si ricollega a una diffida da parte dell’avvocato Pallottino, in caricato dalla stessa azienda, che prende le distanze dalla delibera che è una vera porcata, e che chiarisce perfettamente l’ambito speculativo. Sono stato superficiale, ho parlato solo di Parnasi, il vero guadagno è degli Armellini. Andiamo a capire meglio chi sono, abbiamo chiesto al dipartimento che si occupa di questo come si sta comportando la famiglia Armellini, ci rispondono tutti lo stesso. Parliamo di debitori per cifre di oltre 20 milioni, abbiamo pagato per loro e al posto loro e a questi andate a fare un favore”. 17.26 - Segue la votazione di altri odg, tutti respinti. 17.38 - Si passa al numero 44, con l’intervento del consigliere Frongia: “Voteremo positivamente, concludo il ragionamento di prima dicendo che l’operazione non è decisa da Pallotta, Marino o Parnasi, ma da Laura Romaldini, abita a Roma ed è lei la beneficiaria delle operazioni di esproprio, è lei che ha scritto una diffida perfetta che farà giurisprudenza, fa capire lo scopo dell’operazione e a chi andiamo a fare questo regalo. Parliamo di importi non riscossi per cui stiamo sollecitando di 21,8 milioni solamente per quanto riguarda l’ICI e altri 6,7 per quanto riguarda l’IMU. Dobbiamo essere consapevoli dei reali destinatari e delle conseguenze che avrà questa approvazione”. L’ordine del giorno viene respinto con 7 voti favorevoli e 19 favorevoli. 17.40 - Prosegue la votazione sugli odg 17.45 - Ordine del giorno numero 61, parla il consigliere Rossin: “Vogliamo sottolineare il punto di criticità della delibera, che è la mobilità. Alle persone non penso sia chiaro il motivo per cui stiamo qua da 7 ore. La Regione dovrà esprimersi entro 180 giorni, quello che va detto con forza è che stiamo mettendo il dito su punti chiave, ovvero la mancanza da parte dei privati che avranno un beneficio di quest’opera che non è lo stadio della Roma, ma è una delibera dove l’84% degli interventi è a uso esclusivo di privati. Si fa uno stadio in una zona a rischio esondazione, dove non è prevista alcuna agevolazione viaria, dove si rischia di rimanere ore bloccati, figuriamoci domani con gli 80mila utenti del milione di metri cubi di cemento. Va detto a queste persone che sarà inagibile la possibilità di arrivare allo stadio, è una zona ad alta criticità dove da anni di discute di Via del Mare e Ostiense. Era l’occasione per poter fare con i soldi dei privati quest’opera, non siamo favorevoli lo stadio in queste condizioni, a mio avviso lo stadio non si farà mai, sono troppi passaggi. Questo consiglio comunale oggi è chiamato a dire se la delibera sull’urbanizzazione di quella zona sia o meno di pubblico interesse. È di pubblico interesse un’opera che viene usufruita pubblicamente. L’Ostiense è la quarta/quinta strada a rischio incidenti, dall’area del depuratore arrivano odori nauseabondi. Invece di garantire il 26% per lo stadio e il restante per l’urbanizzazione diamo solo il 14%. Ecco perché è un’opera che con tutti i paletti e una serie di altre problematiche per cui ci si è opposti con fermezza. La congruità economica è stata criticata, l’opera è troppo cara rispetto a quello che il privato dà. Roma vuole lo stadio ma non può pagare in termini di disagi di un quadrante che di fatto blocca tutta Roma Sud, gli utenti di quella zona saranno bloccati durante le giornate delle partite. I tifosi stessi dovranno uscire col pranzo, colazione e cena al sacco, dovranno portarsi la maschera antigas a causa degli odori del depuratore, avranno il terrore ogni volta che piove che il Tevere possa esondare. In tutto questo ci mettiamo che nei giorni in cui non ci saranno le partite si uscirà a giorni alterni da quei quadranti, perché alla già difficile situazione si assommeranno i nuovi utenti. Roma ha bisogno di questo o solamente di uno stadio? E allora mi domando e dico, ma da questa cosa chi ci guadagna? Solo coloro che realizzeranno l’opera, decade automaticamente il pubblico interesse. Questa delibera non riveste carattere di pubblico interesse”. 17.52 - Parola al consigliere Frongia: “In un dibattito democratico è possibile che non possiamo ascoltare una risposta alla questione sollevata dal collega Pedetti? La questione è seria, ma non ho sentito alcuno rispondere e farci capire se le cose stanno così oppure no. Voteremo ugualmente, anche senza sapere la risposta? Mi auguro di no, mi auguro che qualcuno abbia risposto. Sempre a proposito di legge, ricordiamo che il comma 304 della legge di stabilità prevede che debba essere motivato l’eventuale mancato rispetto delle priorità di cui al comma 305, vale a dire la priorità al recupero di impianti già esistenti o luoghi già edificati. Pensare che Tor di Valle sia già edificato… anche qui abbiamo una violazione, parliamo di aree con un’investigazione della magistratura, perché non vogliamo aspettare? Ho capito che la signora ha 80 anni, questo regalo glielo possiamo fare il prossimo anno”. 17.56 - Ordine del giorno numero 61 respinto con 7 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astenuti. Viene anticipata la votazione del 127. 17.59 - Ordine del giorno numero 127 approvato con 20 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti. 18.00 - Finito il tempo per la discussione, da ora gli ordini del giorno saranno solamente votati. 18.00-18.27 - votati 43 odg dei quali 41 respinti 18.27 - La seduta viene sospesa 18.40 - La seduta riprende. Saranno 44 gli emendamenti da votare, per ogni emendamento verrà richiesto il parere degli uffici e il parere della giunta. 19.10 – Iniziano le dichiarazioni di voto. Consigliere Caprari: “Centro Democratico vota favorevole. Delibera importantissima dal punto di vista urbanistico. Il mio è un intervento elementare, questa amministrazione sta tentando di distinguersi per discontinuità. Bisogna far viaggiare di pari passo le opere private e pubbliche. L’abbiamo visto con accordi in cui i costruttori privati viaggiano più velocemente di quelli pubblici. La città sta pagando questi ritardi, è un’occasione per poter contrassegnare un cambio di passo. Detto questo, nel 2018 mi auguro potremo vedere quest’opera realizzata, queste pagine a rileggerle fanno tremare le vene dei polsi. L’interesse pubblico l’abbiamo trovato, non c’è solo l’interesse del pubblico della Roma. Speriamo che si parli di un libro di realtà”. 19.15-20.30 - Interventi dei consiglieri Pomarici, Bordoni, Celli, Onorato, Cozzoli, De Vito, Mennuni, Peciola, Dinoi, Ghera. 20.28 - Intervento dell'assessore Caudo: “C’è stato un lavoro importante fatto in chiusura dell libera che si è completato con gli 11 emendamenti votati durante la seduta odierna. Abbiamo chiesto che questa delibera venisse in ula, cosa che non era scontata. Rivendico che la delibera sia approvata in aula e che venga perfezionata con gli elementi che l’hanno perfezionata. In questi mesi tante bugie ripetute non fanno una verità. Il fosso di Vallerano è l’unica zona a rischio di esondazione, non quella dello stadio. Spero non si insista su questo aspetto. L’esondazione riguarda l’aria di decima che con questa delibera viene messa al sivuro. Alcuni ordini del giorno sono stati rifiutati perché già contenuti nella delibera. E’ stata chiesta la contestualità delle opere vicine allo stadio. 395 milioni sono obbligazioni per chi fa queste opere. Se la cifra fosse minore andrebbe versata la differenza. E’ stato posto da diversi interventi la questione sugli espropri. Ho chiarito che nei 195 milioni gli espropri non ci sono, saranno a carcio del privato. L’edificabilità prevista non riguarda solo 50 ettari ma tutti gli 80. Quell’aria è edificabile, anche i terreni parteciperanno al progetto anche a seguito della proposta. Quello che approviamo chiude questo percorso, la prima fase dei tre commi della 147/2013, norma sugli stadi. Quando e se si riaprirà lo farà sulle condizioni di questa delibera. Tra le condizioni c’è l’urbanistica e che si relizzi un ufficio che segua gli obblighi della delibera. Solo se i progetti avranno i requisiti li manderemo alla Regione”. 20.30 – Viene votato il pubblico interesse del progetto: approvato con 29 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti. 20.40: Dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino: “Speriamo che nel 2015, una volta dichiarato di interesse pubblico, ci possa essere la prima posa per lo stadio della Roma. L’impianto migliorerà il trasporto su ferro su quel quadrante. Sono certo che anche in Regione saranno impiegati lo stesso rigore e la stessa serietà. Pallotta è una persona seria, ma niente sconti per lui: gli abbiamo chiesto un impegno maggiore per le infrastrutture. E’ importante che Totti giochi la sua prima partita nel nuovo Stadio entro il 2017. Anche oggi è prevalso l’interesse per la nostra città. Un giorno importante, non soltanto per i tifosi della Roma. Andando in giro per la città molti cittadini mi hanno fermato dicendomi: ‘Mi raccomando, sindaco, facciamo lo stadio della Romà”. A proposito del lavoro che si è svolto in giunta capitolina il sindaco di Roma ha parlato di «rigore». Ed ha poi sottolineato che nella discussione «c’è stata la massima attenzione nei confronti dei consiglieri. Abbiamo ascoltato tutti gli interlocutori e i loro interventi. È stato chiesto, per esempio, un cambiamento al progetto iniziale e così è stato. Ci saranno, infatti più opere pubbliche per i cittadini, sarà inoltre migliorato il trasporto su ferro, e la stessa vita dei romani. Lo stadio, inoltre, sarà realmente uno stadio all’avanguardia» 21.00: Ulteriori dichiarazioni dell’assessore Caudo: “C’è una previsione della delibera: si crea un ufficio di scopo che segue l’attuazione di quello che sarà lo schema di convenzione, gli obblighi e i doveri reciproci tra pubblico e privato. Questo avverrà quando si firma la convenzione urbanistica, all’esito della seconda fase che si apre in regione…Tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno sono stati utilissimi a esplicitare ulteriormente le condizioni per le quali viene dato il pubblico interesse. Noi non stiamo approvando un progetto. Questa delibera manifesta l’interesse pubblico su uno studio di fattibilità a condizione che si verificano una serie di elementi, che sono 12. Tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno hanno aiutato a chiarire quali sono i termini di queste condizioni…Non è una questione di tempo, noi ci abbiamo messo di 90 giorni. Il problema è fare una disamina rigorosa. Noi dobbiamo imparare che questo tipo di intervento che viene proposto dal privato in virtù di una legge nazionale sarà una procedura che si riproporrà più volte. L’amministrazione può fare questo lavoro solo se rispetta le regole e coinvolge tutti gli organi. Non sono affezionato ai tempi, ma al fatto che la disamina di questo progetto complesso richiede il massimo rigore e la massima attenzione. “ ------------------------------------------ Finalmente 'sto ridicolo teatrino, il cui esito era assolutamente scontato, è giunto al termine... Da stasera comincia il conto alla rovescia per la posa della prima pietra mentre Marino e Caudo continuano a dare i numeri... @@
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Tor di Valle, maggioranza spaccata: ipotesi di nuovo slittamento del voto IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) – La delibera sul nuovo stadio a Tor di Valle torna in Aula Giulio Cesare stamattina. Da calendario il voto finale dell’Assemblea dovrebbe arrivare oggi, ma il condizionale è d’obbligo, dopo i tre rinvii della scorsa settimana. Tanto che molti consiglieri ieri davano quasi per certo l’ennesimo slittamento a domani. E con oltre 300 tra ordini del giorno ed emendamenti da vagliare, lo spettro evocato dal capogruppo dem Fabrizio Panecaldo di un voto a cavallo tra la vigilia e Natale, rimane sempre più concreto. IL PALLOTTOLIERE Agenda dei lavori a parte, restano tanti i dubbi tra i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Nei corridoi di Palazzo Senatorio è già partita la conta sotterranea di favorevoli, contrari e astenuti. Un pallottoliere impazzito che per ora dice solo una cosa: che la maggioranza non voterà compatta la «pubblica utilità» del progetto presentato da Pallotta e dal costruttore Parnasi, sponsorizzato dall’assessore Caudo nonostante la sfilza di bocciature arrivate dall’Istituto nazionale di Urbanistica e dalle più autorevoli associazioni ambientaliste del Paese. Tutti contro l’«Ecomostro», come lo ha chiamato Legambiente, ovvero la colata di cemento da quasi un milione di metri cubi che sorgerebbe accanto allo stadio. Tre grattacieli, che con lo sport non c’entrano nulla, destinati a uffici, negozi e alberghi. Ed è su questo che la maggioranza si divide. Innanzitutto Sel. «Oggi questo progetto appare come una speculazione», dice Imma Battaglia. «Lo chiamiamo “delibera dello stadio”, ma in realtà è un’opera edificatoria che avrà effetti molto pesanti sulla città». Orientata verso il no Gemma Azuni, scettica Anna Maria Cesaretti. Non voterà a favore anche Riccardo Magi della lista di Marino: «Sulle opere di mobilità non c’è neppure uno straccio di piano di fattibilità». Acque agitate anche nel Pd. Pierpaolo Pedetti ha presentato un emendamento che punta a ridurre drasticamente i profitti dei proponenti, mettendo a gara una parte delle cubature di compensazione. Forti dubbi li nutre anche Orlando Corsetti, anche lui orientato verso l’astensione. Mentre c’è chi come Maurizio Policastro dice «non sono entusiasta, ma alla fine dovrei votare sì». Un assist al progetto potrebbe arrivare da Forza Italia. Il capogruppo Davide Bordoni è orientato verso un voto favorevole, diversamente il consigliere Dario Rossin nei giorni scorsi è stato durissimo sul progetto di Parnasi. Contrari alla speculazione anche i Fratelli d’Italia, che con il capogruppo Ghera chiedono «più garanzie sulle opere pubbliche». Non dovrebbe votare sì anche Gigi De Palo così come il Movimento 5 Stelle, «favorevole allo stadio, ma non alla speculazione». Ncd ha presentato diversi emendamenti, così come la Lista Marchini. Il capogruppo Onorato spiega: «Senza le infrastrutture necessarie, per quel quadrante sarebbe il colpo di grazia». LA PROTESTA Per protestare contro i rischi di speculazione, i cittadini del comitato “Difendiamo Tor di Valle dal cemento” da oggi saranno in sciopero della fame. «Difenderemo il territorio fino alla fine», spiegano. «Abbiamo raccolto oltre 2mila firme di cittadini, ma il Comune non ci ascolta». (22.12.2014)
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È il giorno dello stadio, garantisce Marino GASPORT (A. CATAPANO) – È il grande giorno? Probabilmente sì. In fondo, ne sono trascorsi «solo» 109 dalla delibera della Giunta sul «pubblico interesse» del progetto Tor di Valle. Poteva andare peggio. Se sulla parte cattiva del Pd romano non si fosse abbattuto il ciclone Mafia Capitale, lo stadio avrebbe salutato il 2014 senza l’approvazione dell’Assemblea capitolina. Questo lo ha fatto intendere, con un pizzico di arroganza, anche James Pallotta. Il nuovo ufficio di Presidenza e, soprattutto, un sindaco uscito più forte dall’inchiesta del Procuratore Pignatone, hanno rimesso il progetto di Parnasi su una corsia preferenziale. STAVOLTA TUTTO PRONTO Oggi dovrebbe tagliare il traguardo, il primo previsto dalla legge di stabilità dello scorso anno (a breve verrà il turno della Regione che dovrà valutare il progetto definitivo). Sempre a patto che la maggioranza non tradisca, garantendo il numero legale. Il sindaco cercherà di fare ulteriore pressione sui «suoi» consiglieri partecipando di persona all’apertura dei lavori, alle 9.15. E potrebbe anche tornare in aula Giulio Cesare nel pomeriggio se la seduta, come è prevedibile, avrà bisogno di una ripresa dopo la pausa dedicata alla Conferenza Metropolitana. La votazione non arriverà prima di sera. Le opposizioni non staranno a guardare, provando in tutti i modi a tirarla un’altra volta per le lunghe. Duecentottantadue interventi presentati, così distribuiti: 163 ordini del giorno, 117 emendamenti, 2 subemendamenti. Molti non arriveranno in aula, ma sarà comunque un numero cospicuo. E SE DOMANI… Nell’ipotesi che nemmeno oggi arrivi la fumata bianca, resterà a disposizione la mattinata di domani, prima che l’Aula Giulio Cesare chiuda per le festività. Festeggiare il Natale senza approvazione è un’eventualità che né Marino né Parnasi e Pallotta vogliono prendere in considerazione. Significherebbe dover aspettare il nuovo anno. (22.12.2014) --------------------------------------------------------- Nulla osta che si possa votare anche nel giorno di Natale... Daje Marì, e forza Catapano......
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I giorni dello stadio. Ma quanti ostacoli IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) – Forse ci siamo: oggi entra finalmente nel vivo la discussione sulla delibera che sancise il pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma a Tor di Valle. Salvo sorprese, il voto finale potrebbe arrivare già nella serata odierna o, più probabilmente, domani. Seduta del Consiglio convocata alle ore 9 e il primo punto da discutere è lo Stadio. Contro il quale, però, è già partito il primo siluro: il Gruppo dei 5Stelle ha depositato, il 3 dicembre scorso, un esposto in Procura contro la delibera chiedendo ai giudici di verificare la sussistenza di «eventuali violazioni delle norme penali». In sostanza i Grillini accusano: l’operazione garantisce un «ingiustificato arricchimento» dei proponenti a danno della città. Non viene tenuto conto né del rischio alluvioni né del fatto che nel pubblico interesse della città rientrano anche Olimpico e Flaminio, più tutta una serie di considerazioni in merito alle criticità legate alla scelta dell’area che sortirebbero – a detta dei pentastellati – impatti negativi sull’ambiente, il paesaggio e lo stesso campo da gioco. La giornata di oggi sarà dedicata all’esame dei 163 ordini del giorno e 119 emendamenti: circa la metà quelli che saranno dichiarati ammissibili dagli uffici del Consiglio. Più probabile, quindi, che si arrivi al voto finale domani. 96 emendamenti vengono dai partiti di opposizione di centrodestra così come 153 ordini del giorno. Recordman, Dario Rossin (FI) con 118 ordini del giorno a sua firma, 10 in collaborazione con Tredicine, cofirmati anche 9 emendamenti. Segue Ghera (FdI) con un totale di 82 modifiche proposte alla delibera. A sinistra, il gruppo di SeL e il consigliere della Lista civica, Magi, seguono assai poco gli ordini di disciplina che il sindaco Marino tenta di imporre. Gli emendamenti si somigliano un po’ tutti: mobilità pubblica e privata, proprietà dell’impianto, cubature, depuratori. Rossin spiega: «Dopo 30 anni di chiacchiere è l’ultima occasione per unificare via del Mare e Ostiense: costruito lo Stadio, non si potrà più intervenire. E devono farsi depuratori, svincoli e bretella dal Raccordo. Se non ci sono queste opere non c’è pubblico interesse». Fratelli d’Italia, con Rampelli ad affiancare Ghera, Rocca e De Priamo, pone il quesito del che fine faranno Olimpico, Flaminio, Tor Vergata, chiedendo, fra le altre cose, adeguamenti sul depuratore Acea, la creazione di un unico asse via del Mare/Ostiense da Marconi al Raccordo, adeguamento della Roma-Lido e l’incremento dei parcheggi. Cantiani (NCD) insiste sul problema mobilità, sia pubblica che privata. Il Gruppo di SeL teme il rischio speculazione edilizia. «Vogliamo vedere le coperture finanziarie – spiega Imma Battaglia – per non correre il rischio della Città dello Sport di Calatrava, della Nuvola di Fuksas e delle Torri dell’Eur. Troppe grandi opere su carta e poi scheletri nella realtà. Chiediamo che si sia una fidejussione che copra i costi di ripristino dello stato dei luoghi se le cose non andassero bene». Analogo discorso quello di Riccardo Magi: «Le strade, i trasporti pubblici, le cubature sono elementi che nel progetto non convincono. Quest’opera sembra solo una grande speculazione edilizia». Insomma, le voci contrarie ribadiscono: sì allo Stadio della Roma, no a questo progetto considerato sbagliato e invasivo.Incassato il sì dell’Aula, spetterà poi a Parnasi redigere il progetto definitivo da sottoporre alla conferenza dei servizi convocata dalla Regione: altri 180 giorni per l’ok finale e ancora tante insidie da superare prima di partire con i lavori. (22.12.2014)
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Il voto su Tor di Valle, parte della maggioranza pronta a mettere il veto IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) - Il conto alla rovescia del Campidoglio sul nuovo stadio a Tor di Valle è iniziato: lunedì in Aula la votazione della delibera sull’interesse pubblico. Ma rimangono sul piede di guerra tutti i comitati e le associazioni che si oppongono a un’operazione immobiliare discutibile e ancora ricca di incognite. Italia Nostra torna a ribadire «il rischio idrogeologico dell’area di Tor di Valle per le esondazioni del Fosso di Vallerano. Un rischio documentato, nonostante gli attacchi violenti nei nostri confronti portati a termine dall’assessore Giovanni Caudo». Intanto, un cartello di comitati contro Tor di Valle ha intrapreso una raccolta di firme per dire no «a una variante fuori dal piano regolatore per quasi un milione di metri cubi di cemento». Lo slogan dei comitati è: si scrive stadio, si legge cementificazione. La petizione, che sarà inviata entro lunedì al sindaco Ignazio Marino, ha già raccolto oltre 2.000 firme in poche ore. IN AULA - C’è chi dirà no a Tor di Valle. La notizia arriva dall’opposizione, da Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Sappiamo che alcuni esponenti del centrosinistra non voteranno la delibera. Il sindaco e la maggioranza non devono gettare in caciara questa discussione». O meglio – visto che si parla della delibera sull’interesse pubblico del nuovo stadio di Tor di Valle che dovrà essere approvata lunedì in consiglio comunale – calciare la palla in tribuna. LE CRITICHE - I malumori della maggioranza sull’operazione calcistico-finanziaria di Parnasi-Pallotta rimangono. Serpeggiano nel Pd ed escono fuori allo scoperto in Sel e addirittura nella lista civica del sindaco. Soprattutto dopo la chiamata alla mobilitazione di Marino ai tifosi della Roma affinché lunedì vengano in Aula per pressare i consiglieri di maggioranza. Un’uscita che non è piaciuta a nessuno e che ieri è stata chiarita dal primo cittadino durante una telefonata con Fabrizio Panecaldo, capogruppo del Pd. Ma i dubbi rimangono. Da Sel Imma Battaglia attacca: «Si cerca di far passare una delibera sullo stadio che contiene in realtà un’opera urbanistica di forte impatto sulla città: 359.000 metri quadrati nell’area che era destinata a parco fluviale e di cui lo stadio ne occupa solo 59.000». La linea della maggioranza è chiara: lo stadio è ok, ma non convincono le cubature accessorie e la mancanza di collegamenti dell’area, sia sua ferro che su gomma. Dubbi rilanciati ieri anche da Fratelli d’Italia, che ha presentato una pioggia di emendamenti e ordini del giorno, oltre cento in tutto. «E poi bisogna chiarire quali impegni saranno presi sull’impiantistica sportiva in città: dal futuro dell’Olimpico alla riqualificazione del campo di Testaccio, passando per il Flaminio», rilancia il deputato di FdI Fabio Rampelli. (20.12.2014)
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Stadio Roma, Rocca (FdI): “Inopportuno l’appello di Marino ai tifosi” (ansa) “Riteniamo sia stata una forzatura perché ogni consigliere deve essere libero di lavorare e votare. E non deve farlo perché si mette in piedi una curva sud in assemblea capitolina. Marino è stato inopportuno”. Così il responsabile romano enti locali di Fratelli d’Italia Federico Rocca commentando l’appello del sindaco Ignazio Marino ai tifosi della Roma a presentarsi in aula Giulio Cesare durante la seduta di lunedì per l’approvazione della delibera sullo stadio a Tor di Valle. (19.12.2014) Stadio Roma, Battaglia (SEL): “Marino offende l’aula”“Trovo grave e offensiva la posizione di Marino nei confronti dell’Assemblea, istituzione democraticamente eletta che risponde ai cittadini in termini di responsabilità”. Lo afferma in una nota la consigliera di Sel, Imma Battaglia. “E’ dunque superficiale far credere all’opinione pubblica che ci sia un atteggiamento ostativo da parte di noi consiglieri in merito ad una delibera che, con la stessa superficialità, viene fatta passare come la delibera dello stadio – spiega la Battaglia -. Essa contiene in realtà un’opera urbanistica di forte impatto sulla città: 359.000 mc nell’area che era destinata a parco fluviale e di cui lo stadio occupa solo 59.000 mc. Non è possibile pensare di costruire senza aver realizzato infrastrutture di trasporto integrate, senza aver messo in sicurezza l’intera area, senza aver sviluppato un nuovo piano di mobilità sostenibile che includa gli aeroporti e gli snodi. Non capisco quindi come il sindaco possa esercitare pressioni: mi aspetterei al contrario una valorizzazione del lavoro dell’Aula, teso ad analizzare puntualmente la delibera e a porre gli opportuni vincoli che il nostro ruolo di consiglieri e controllori ci impone. Nessuno di noi è contrario allo stadio. Non possiamo e non vogliamo essere vincolati alle urgenze degli imprenditori, né riteniamo possibile votare entro la fine dell’anno senza pretendere un approccio sistemico moderato dalla discussione, poiché si tratta di un’opera di cui resteremo responsabili ben oltre il termine del nostro mandato“. (19.12.2014)
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Marino: ''I tifosi convincano i consiglieri'' GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Lunedì alle 9. È questo l’appuntamento che dovrebbe sancire il voto definitivo sulla pubblica utilità dello stadio della Roma. L’Assemblea capitolina, iniziata ieri mattina dopo che per due volte non si era raggiunto il numero legale, è terminata dopo le 13, quando la seduta è stata aggiornata a lunedì. Giorno in cui, secondo Marino, i tifosi della Roma «devono sollecitare i consiglieri in modo che partecipino a questa importante decisione che è così sentita dalla nostra città. Discutere dell’interesse pubblico sullo stadio della Roma è un momento di democrazia importantissimo – ha aggiunto il sindaco a Radio Radio –. Pallotta era preoccupato e l’ho dovuto rassicurare per i ritardi del voto dell’Assemblea capitolina». PAROLE INATTESE Le parole di Marino, fortemente caldeggiate da Pallotta e dai suoi manager, hanno spiazzato più di qualcuno all’interno anche della sua stessa maggioranza. Fabrizio Panecaldo, capogruppo del Pd, ha detto: «Raccolgo l’invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i consiglieri, ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune». Dura la reazione di Federico Rocca, responsabile enti locali Fratelli d’ItaliaAlleanza Nazionale: «Marino incita a mandare i tifosi della Roma in Assemblea, un invito a creare una Curva Sud in Campidoglio, a questo si è ridotto pur di mantener fede alle promesse fatte a Pallotta». Il quale, sempre secondo il sindaco, avrebbe avuto rassicurazioni da Zingaretti per il passaggio del progetto in Regione: «Gli ha assicurato che cercherà di metterci meno tempo possibile». (19.12.2014)
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''Tifosi, vigilate sulle assenze in aula'' ma è bufera sull’appello del sindaco IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) - La delibera sullo stadio a Tor di Valle non decolla perché la maggioranza nutre ancora dubbi sull’opera? E allora il sindaco chiama a raccolta i tifosi della Roma affinché lunedì prossimo, giorno dell’atteso voto sullo stadio, «sollecitino i consiglieri in modo che partecipino a questa importante decisione che è così sentita dalla nostra città». Insomma, la scena potrebbe essere questa: i capi della Curva Sud che marcano a vista i consiglieri del Pd o di Sel affinché rimangano incollati sugli scranni per votare la delibera di pubblica utilità. Altrimenti? Meglio non chiederselo. Dunque, visto che i partiti sono in crisi – specie quello dei democrat – adesso tocca ai tifosi della Magica dettare i tempi dell’assemblea? Sembra strano, ma questo dice Marino, intervenendo in diretta su Radio Radio. L’uscita del sindaco non piace alla maggioranza, che ci mette un batter d’occhio a rispondergli. A nome di tutti parla il capogruppo Pd Fabrizio Panecaldo: «Raccolgo l’invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i consiglieri – commenta – ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune». In privato c’è qualche consigliere che, ulcerato, commenta l’uscita di Marino così: «Si era visto di tutto, ma un sindaco che ci aizza contro la curva mai!». La polemica monta. Anche perché da quando è scoppiata l’inchiesta su Mafia Capitale Marino ha ribaltato i rapporti di forza con la maggioranza, che viene a conoscenza delle decisioni cruciali solo dalle agenzie e che non tocca palla. Si rischia dunque qualche fallaccio. E allora è di nuovo Marino a spiegarsi meglio: «L’assemblea capitolina in questi giorni sta lavorando intensamente – aggiunge -, e in piena autonomia, a questo progetto sotto la guida del Presidente Valeria Baglio. Sono sicuro che con il contributo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione a breve raggiungeremo questo obiettivo». Meglio? Diciamo di sì. Anche se dal centrodestra attaccano: «Un sindaco che si appella alla curva dello stadio per fare pressing sulla sua latitante maggioranza è un politico patetico e disperato», tuona il senatore di Ncd Andrea Augello. I DOCUMENTI. Non si sa se con i fumogeni o meno, ma lunedì dovrebbe essere il grande giorno, dopo tante sedute a vuoto. Prima dell’approvazione della delibera sulla pubblica utilità dello stadio, c’è un altro ostacolo da superare: 120 ordini del giorno e 163 emendamenti (una decina di Pd-Sel), da votare uno a uno. A suon di olè. (19.12.2014) --------------------------------
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Atteso lunedì il sì alla delibera sullo stadio IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) – Seduta in Campidoglio ancora dedicata all’esame della delibera Stadio, inframmezzata dai malumori del Consiglio per le dichiarazioni del sindaco Marino. La parola, ieri, agli «esperti» cioè ai consiglieri che hanno seguito più da vicino tutto l’iter. «Sono assolutamente favorevole allo stadio della Roma- dice Cantiani (NCD) – i miei dubbi sono unicamente sulla delibera e, soprattutto, sul sistema di mobilità previsto», mentre Pomarici (Lega) ha battuto il tasto del problema espropri e, anche lui, della mobilità. SeL, per il tramite di Imma Battaglia, parla di «vera operazione di urbanistica» a fronte «di business center vuoti» chiedendo chiarimenti sul «piano finanziario-commerciale che hanno Parnasi e Pallotta» per evitare quella che «oggi appare solo una speculazione». Anche Riccardo Magi (Radicali, eletto nella Lista Marino), esprime forti perplessità: «Almeno 30mila tifosi dovrebbero arrivare su ferro, ma non c’è neppure uno straccio di piano di fattibilità». Per oggi è prevista una conferenza stampa di Fratelli d’Italia, con il partito al completo, per illustrare i circa 100 emendamenti che sono stati presentati alla delibera, che si sommano ai 140 depositati da Dario Rossin (FI). Intanto, intervenendo a RadioRadio, il sindaco Marino ha detto: «”Mandate tutti i tifosi della Roma a sollecitare i consiglieri a partecipare a questa importante decisione». Frase che non ha mancato di suscitare consistenti malumori in molti consiglieri: «Ma Marino cosa vuole? Tappetini o consiglieri comunali?». Lunedì la ripresa dei lavori. E, forse, il voto: «Ci siamo dati tempi sugli ordini del giorno ed emendamenti che verranno presentati, di tre ore, al termine delle quali si voterà. L’ obiettivo è portare a termine la discussione entro l’anno», chiosa la presidente del Consiglio, Valeria Baglio. (19.12.2014)