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Tutti i contenuti di Bianconero dentro
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Beh, complimenti all'Uruguay che ha "gestito" per tutto il secondo tempo fin quando non si è trovato nelle sabbie mobili.
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Adios
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Comunque se il Messico segna si qualifica.
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Ma se gli Arabi pareggiano?
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Gol arabo e il Messico va a farsi f***e.
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Annullato gol al Messico per offside.
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Anche qua non capisco perché l'Arabia gioca solo in difesa
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Punizione dal limite per il Messico.
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Vabbè ho deciso, mi guardo il Messico
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Dei volponi insomma.
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Ma la Polonia, esattamente, cosa sta aspettando per iniziare a giocare a pallone?
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Alex Sandro: l'incomprensibile scelta di piazzarlo ancora titolare
Bianconero dentro ha risposto al topic di orlando9164 in Cestino
Ma che cazz di infortunio è la lesione muscolare all'anca? -
Non so se è già stato riportato. «La Juve è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare». Andrea Agnelli torna a parlare due giorni dopo le improvvise dimissioni da presidente del club bianconero in Senato durante un incontro, già in calendario da tempo, con lo Juventus Club Parlamento. L’addio alla guida della società, ha sottolineato Agnelli, è stata «una scelta assunta di comune accordo con John Elkann», quindi con l’azionista di maggioranza. «Io resto il primo tifoso — ha aggiunto l’ex numero uno — e non cambia nulla per i programmi e gli obiettivi della squadra: è all’altezza della situazione, può vincere qualsiasi cosa». Significativo che Agnelli si sia presentato all’appuntamento con il manager tedesco Bernd Reichart, amministratore delegato di A22, la società che promuove il progetto della Superlega. «Ho detto già nel 2019 — ha ribadito — che questo è un sistema che andava regolato da dentro e che va cambiato». All’incontro hanno partecipato una ventina di parlamentari-tifosi. Tra questi, il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Roberto Speranzon, che ha raccontato a Rai Radio1: «Agnelli era agguerrito e di buonumore, ha detto che in un club ci sono momenti positivi e momenti meno belli ma era sereno».
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Ho letto che a livello di flusso di cassa impattano zero sui bilanci passati e futuri, secondo me sono più tecnicismi che altro: intendiamoci, se hanno fatto qualcosa di sbagliato non lo hanno fatto perché non avevano i soldi...tanto è vero che abbiamo pagato e pagheremo tutto (stipendi, aumenti di capitale ecc.). E' impossibile dimostrare che abbiamo falsificato i bilanci per avere un vantaggio economico o sportivo.
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Una cosa gravissima, istituire un processo senza prove certe. E lo scrisse più volte anche Falcone, ricordando come lui istituì i suoi processi, tutto frutto di ricercha, analisi, fatti e controfatti raccolti in anni di lavoro...non è che ti svegli la mattina e fai un processo per stare sulla cresta dell'onda.
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Lo dicono le sentenze, che hanno portato al nulla (più di 30...). Le correnti sono il centro del potere” che governano sia l’Associazione nazionale magistrati (un organismo sindacale), sia il Consiglio superiore della magistratura (l’organo di autogoverno dell’ordine giudiziario); le correnti sono formate da Magistratura democratica, oggi Area, Unicost (unità per la Costituzione), Magistratura indipendente, Autonomia ed Indipendenza. Per governare meglio il Sistema, Palamara sceglie Unicost “un’organizzazione di tipo feudale, è soprannominata nel nostro mondo “Unità per la prostituzione”, data la sua propensione al clientelismo e alla lottizzazione… le altre correnti si dicono vergini ma, in realtà, da questo punto di vista si comportano esattamente allo stesso modo”. Non c’è episodio rilevante, verificatosi in seno alla Magistratura, dallo sviluppo della carriera ai trasferimenti, che non sia avvenuto nell’ottica correntizia. Sono ben descritti tanti di questi episodi verificatisi degli ultimi venti anni. Luca Palamara
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Il succo del discorso per quanto riguarda il lato sportivo. UNO O PIÙ PUNTI In Figc c’è prudenza. Ieri Gravina non ha parlato, forse lo farà oggi nella sua giornata napoletana per il convegno “Calcio & Welfare”. Ma in ogni caso la palla ora è alla procura federale (ed eventualmente alla Covisoc). Tutto si gioca sull’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva. In cui al comma 4 si prevede la “penalizzazione di uno o più punti in classifica” per la società che “mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”. Una pena comunque “afflittiva”. Con “uno o più punti” in meno, il club dovrebbe dunque perdere qualcosa (esempio: la qualificazione in Champions). Se invece non perdesse niente, la penalizzazione sarebbe spostata nella stagione successiva. SCENARI Dunque una via di mezzo fra l’ammenda per le “irregolarità gestionali”, e l’ipotesi catastrofica del comma 2, un trucco di bilancio tale da permettere l’iscrizione ai campionati scorsi, qualcosa che porterebbe addirittura alla retrocessione. Uno scenario paradossale per una società che proprio nel periodo contestato, ha proceduto a una doppia ricapitalizzazione per 700 milioni. Uno scenario lontano, estremo e davvero del tutto improbabile. Quanto ai tempi, la giustizia sportiva ci ha abituato a una grande discrezionalità. Fra studio delle carte, chiusura indagini, memorie degli incolpati per evitare il deferimento ed eventuale rinvio a giudizio sportivo, il processo non potrebbe arrivare prima di marzo. La strada è ancora lunga. Fonte: cacca rosa.