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[ Ottavi di finale ] Marocco-Spagna
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Palo -
[ Ottavi di finale ] Marocco-Spagna
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Rigori. -
[ Ottavi di finale ] Marocco-Spagna
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Nientedimeno è entrato Allah per il Marocco... -
[ Ottavi di finale ] Marocco-Spagna
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Mi hanno indotto una pennichella di mezz'ora. Vedo che stanno ancora dove li avevo lasciati. -
Il presidente biancoceleste: "La Juve ha contribuito al sostentamento del calcio italiano, poi i problemi gestionali sono altri e non ne entro". SPORT TODAY Nel corso del suo intervento al Premio Colalucci, il presidente della Lazio Lotito ha difeso Agnelli dopo le ultime vicissitudini in casa Juve: "Andrea è stato abbandonato. Quando si vince tutti sono sul carro del vincitore, quando c’è qualche problema scappano dalle persone da cui si sono tutti abbeverati. Ci sono squadre che hanno guadagnato tanto dalla vendita di giocatori, se non ci fosse stata la Juve non avrebbero incassato 160 milioni. Vedo il lato umano e il rispetto delle persone: la Juve ha contribuito al sostentamento del calcio italiano poi i problemi gestionali sono altri e non ne entro". Lotito ha parlato anche dell'incontro con Agnelli: "L'ho visto al Senato e l’ho abbracciato, dire oggi che la Juve è male di tutto il calcio non è corretto. Io ho avuto posizioni differenti da loro, un conto è la politica, un conto però è il valore umano, Andrea è uno che lavora. Per venire in ufficio da me partiva alle 6 di mattina. C’è il rischio che tutto questo si allarghi? Non lo so, di certo la Lazio non ha nessun problema. Sono orgoglioso e tranquillo, nonostante io sia partito con una situazione drammatica da 250 milioni di debiti, non siamo ricorsi ad artifizi. Plusvalenze? Io sono per le valenze, senza plus. Se uno vale lo dice il campo. Fatti e non parole". Infine la chiusura sul futuro di Milinkovic: "Che si fa calciomercato qui? I contratti si fanno quando scadono. Dal punto di vista tecnico, la Lazio ha interesse a prolungarlo perché è un grande giocatore e anche un grande uomo. Mi auguro che altrettanta valutazione la faccia il giocatore. Se c'è già un appuntamento in agenda? Nella vita tutto ciò che ha inizio ha anche una fine. Milinkovic è un giocatore su cui la Lazio punta. Quello che manca, però, sono i presidenti. Se vedete sono pochi quelli italiani rimasti, che lo fanno con dedizione. Il denaro non è tutto nella vita, contano di più il cervello e le idee".
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Sacro e profano Quelli che vomitano contro la Juventus, non sapendo di che cosa si parla, ma tacciono sui veri scandali Il processo al cda bianconero deve ancora iniziare ma la gogna pubblica è inappellabile, malgrado si tratti di materia tecnica e di poco conto (e peraltro secondo la Cassazione non di competenza dei pm di Torino). È la memoria corta di un analfabetismo giudiziario che ha già dimenticato il simile caso Scaglia e che tace di fronte a Chiesa e magistratura Cataldo Intrieri - 5 Dicembre 2022-linkiesta.it Un efficace termometro della condizione di un paese che si vorrebbe libero e democratico può essere anche l’analisi della sua stampa giudiziaria. In Italia la condizione è particolarmente miserevole e gli esempi si sprecano. Nell’ultima settimana ce ne sono stati due particolarmente significativi per la totale diversità di trattamento. Sono due vicende giudiziarie che mischiano, come si suol dire, sacro e profano. La prima riguarda la più amata e odiata squadra di calcio italiano, la Juventus. La seconda un minuscolo ma grande Stato conficcato nel cuore d’Italia, il Vaticano. La stampa italiana si è scaraventata in massa su una modesta storia di presunte irregolarità contabili la cui comprensione richiederebbe una robusta competenza legale e contabile, mentre ignora un inizialmente strombazzato scandalo finanziario (di maggiore entità economica) che dopo mesi di silenzio rischia di trasformarsi in un imbarazzante caso politico-giudiziario per il governo della più antica delle istituzioni, per la Chiesa romana. I vertici societari della Juventus si sono dimessi in massa dopo un decennio di ininterrotti trionfi perché la procura di Torino ha loro contestato tre anni di asserite manipolazioni di bilanci che avrebbero fornito un’immagine finanziaria del club assai più florida di quella reale, con grave danno per gli investitori. Il processo deve ancora iniziare, ma sulle prime pagine fioccano condanne inappellabili che le dimissioni degli amministratori (raro esempio di sensibilità) hanno alimentato. Vano è far notare che a oggi nessun giudice (quel tizio, per intenderci, che deve essere terzo equidistante tra le ragioni dell’accusa e quelle della difesa) si sia ancora pronunciato e anzi, quando è stato chiamato in causa per emettere misure restrittive contro Andrea Agnelli e altri membri del Consiglio di amministrazione della Juventus, ha disatteso le istanze dei pubblici ministeri. Per liquidare ogni presunzione d’innocenza bastano, invece, gli estratti delle immancabili intercettazioni, qualche talk calcistico e un pugno di incomprensibili articoli del Codice penale. Eppure si parla dell’ostica materia dei numeri e di bilanci complessi di società molto grandi, della valutazione di beni immateriali così fuggevoli come le prestazioni di calciatori per le quali, figurarsi, bisogna arrivare a un “fair value” che comporta la valutazione comparata di dati estremamente volatili. Il quadro contabile e finanziario delle società quotate in Borsa come la Juventus deve essere redatto secondo i criteri dello IAS, un complesso di norme contabili adottate come standard internazionale e la cui applicazione concreta lascia ampio margine alle interpretazioni soggettive. Eppure nel campo del diritto vigono due principi fondamentali: quello di legalità e di offensività, senza i quali non è possibile ipotizzare alcun reato. Essi richiedono, per farla breve, intanto che ogni cittadino debba sapere prima di assumerle quali condotte siano illecite e, poi, che per essere punito debba aver arrecato, volontariamente o per colpa, un danno concreto agli altri. In Italia esistono invece forme di reato – come appunto i delitti di manipolazione del mercato, falso in bilancio, e su un altro versante l’abuso di ufficio che flagella sindaci e pubblici amministratori – totalmente aleatori e vaghi nei termini per cui è pressoché impossibile trovare delle linee di condotta uniformi tra due procure. Nel caso Juventus ancora non è dato capire, se non come ipotesi, l’entità della manipolazione e il danno arrecato agli azionisti. Forse si potrebbe pensare a una alterazione delle regole di concorrenza sportiva se non fosse che l’inchiesta della procura calcistica c’è già stata e si è conclusa con un nulla di fatto (da qualche parte esiste una regola che vieta la possibilità di processare due volte lo stesso soggetto per la medesima infrazione, anche se diversamente qualificata e di diversa natura). Senza contare che peraltro non si ha neanche la certezza che la procura di Torino abbia la legittimità a indagare visto che il più grave dei reati contestati (la manipolazione del mercato finanziario) si è consumato a Milano, sede della Borsa telematica. Non esattamente un particolare da poco. Con decreto numero 532/18, la Procura generale della Cassazione testualmente sancisce che il «locus commissi delicti» (del reato di manipolazione informativa) deve «individuarsi a Milano, in quanto luogo dal quale la comunicazione diffusa al mercato divenendo accessibile ad una cerchia indeterminata di soggetti, …assume quella necessaria connotazione di concreto pericolo per gli investitori che il reato intende sanzionare». Con ciò si sottolinea che il reato esiste solo se gli investitori sono stati realmente ingannati (e dei guai contabili bianconeri abbondantemente si sapeva anche senza origliare le chiacchiere dei cugini Agnelli). Dunque come mai Torino ha ritenuto di distaccarsi da questo indirizzo e non ha invece attivato i colleghi di Milano? Eppure dovrebbe essere ancora vivo il ricordo di quello che capitò a uno dei grandi pionieri delle moderne telecomunicazioni italiane, Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb, incriminato per reati fiscali e societari, arrestato e costretto a dimettersi dalle sue cariche (come il presidente della Juve) sotto la minaccia di misure cautelari, poi assolto da quello che il pm dell’epoca aveva definito «una colossale truffa allo Stato». Memoria corta di un paese e del suo giornalismo che anticipa sentenze di condanna in automatico per mostri e potenti in disgrazia, ma per antico riflesso condizionato tace di fronte al potere della magistratura. Solo due editorialisti, Emiliano Fittipaldi e Lucetta Scaraffia, hanno raccontato che cosa sta succedendo in un’insolita aula di giustizia nella Città del Vaticano dove si sta celebrando l’unico storico processo a un cardinale di Santa Romana Chiesa e ad alcuni cittadini italiani secondo regole che presentano una non trascurabile differenza da quelle dello Stato di diritto. Il locale rappresentante della pubblica accusa ha depositato dei documenti che dimostrano la manipolazione non del mercato ma di uno dei principali testi di accusa che ha denunciato le pressioni subite da una signora già nota alle cronache giudiziarie ma ancora libera, a quanto pare, di operare e condizionare disinvoltamente, senza che nessuno si stupisca e si ponga delle domande. Per di più la donna in questione, già condannata dalla giustizia vaticana, ha contattato direttamente il super teste assumendo di ricevere dagli alti vertici informazioni di prima mano sull’inchiesta. La stampa che si è avventata per riflesso pavloviano su una registrazione telefonica del tutto ininfluente per il processo tra il Pontefice e il cardinale Becciu, il principale imputato, si è dimenticata della clamorosa rivelazione dell’ex grande accusatore e ha fatto finta di niente. Per dire, che cosa succederebbe se in Italia un leader politico venisse falsamente accusato da testimoni oscuramente manipolati? Ecco anche nella risposta e nella connotazione di questa amara realtà c’è il momento non felice di una democrazia condizionata e in sofferenza https://www.linkiesta.it/2022/12/processo-juventus-agnelli-vaticano-becciu
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[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Si, l'avevo detto. Da qui era partito il discorso. Ma tecnici europei ne hanno avuti, giocano in Europa...boh. -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Ed è stranissimo...ormai hanno calciatori che giocano nei principali campionati del mondo, campioni affermati che lottano per i primi posti del pallone d'oro, un livello tecnico elevato e attitudini fisiche inarrivabili. Boh. -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
È un massacro. -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Da Italia '90 (il primo mondiale nel quale si prevedeva che l'Africa sarebbe stato il continente del futuro calcistico) ad oggi, tatticamente le squadre africane non hanno imparato un kazzo. -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
I Camemberts sono i più forti di tutti, nonostante i millemila infortunati, difficilissimo batterli. -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Gran contropiede e raddoppio della perfida Albione -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
In effetti, da quando hai parlato, l'Inghilterra sembra il Brasile di Pelé -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
L'Inghilterra si mangia il secondo -
[ Ottavi di finale ] Inghilterra-Senegal
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Gran bel gol degli inglesi -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
De Ligt è diventato la riserva di Akè? -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Difesa USA che dire allegra è poco -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
I Paesi Bassi ballano il tango in difesa. -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Gol allucinante degli USA, una sculata allucinante. -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
In definitiva, continua a non convincere del tutto. -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
Bianconero dentro ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
Capisco, ha problemi a mettere a tavola. Poveraccio. -
[ Ottavi di finale ] Paesi Bassi-Stati Uniti
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Ho votato Paesi Bassi. Adesso