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karel

Tifoso Juventus
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  1. Infatti. Sky fa schifissimo ma almeno non è del Milan.
  2. Con Trezeguet avremmo avuto 10 punti in più.
  3. Qualcuno lo troverai di certo e con tanto di erre moscia d'ordinanza.
  4. Inter-chievo 4-3 la partita più truccata che c'è. Non dimentichiamola mai intercettazione deposizione segnalazione monopoli per puntate anomale 2 autogol a distanza di un minuto mancata esultanza clivensi resa clivense dopo il gol del 3-4
  5. Di più e' falso. Semmai è la Juve che ne ha persi due per colpa di Galliani che ha condizionato il secondo tempo della partita. Comunque scriverebbero le stesse cose anche con Moggi e Giraudo. Invece con il MIlan o l'Inter farebbero finta di niente.
  6. chi può lo metta in firma per qualche giorno
  7. Mi dovrebbero spiegare perchè hanno deciso di posticipare la decisione. Sono oscene anche le modalità. Esistono due giustizie sportive anzi tre. Una speciale antijuventina, una speciale di favore per Milan, Inter e Roma e quella normale per le altre.
  8. Il tempo lenisce le ferite. Non si sarebbero mai pronunciati dopo il gestaccio commesso ai danni di Storari e così il giudice sportivo gli consente pure di fare pretattica. Comunque gliela levano di sicuro mentre se fosse stato con noi gliene avrebbero aggiunta un'altra. E' vergognoso.
  9. Sulla formazione del Milan ho una sola certezza: Ibra P.S. la maglia è quella giusta per avere lo sconto nonostante la successiva impunita ditata in faccia a Storari.
  10. Non hai torto perchè il massimo campionato è quello disputato dalla squadra campione nazionale uscente, quindi quell'anno era la B.
  11. All'Inter hanno già regalato i 4 campionati successivi. Il primo, per non farle correre rischi, lo ha addirittura giocato da sola. L'ultimo, tanto per non dimenticare, con partite finte come Inter-Samp, Genoa-Lazio, Lazio-Inter, Inter-Chievo 4-3 la più truccata che c'è.
  12. Vorrei denunciare l'incredibile tentativo di pastrocchio che comincia a fare capolino qua e la sui giornali. Qualcuno, Perugini su Libero e anche l'ammirevole, per altri versi, Alvaro Moretti su Tuttosport propongono la restituzione alla Juve dello scudetto 2005 lasciando, per non disturbare, lo scudetto del 2006 (quello mai indagato) all'Inter dell'amico di Auricchio e Narducci. Questo è assolutamente inaccettabile. Quando si chiederà la revisione del processo non si potrà non restituire alla Juventus il primo posto nel campionato 2006 mai oggetto d'indagini . E' evidente che la restituzione del campionato 2005 attesterebbe che l'unica ragione per cui non si vuole fare giustizia è l'ostinazione di chi ha evitato la condanna per illecito sportivo solo grazie ai sapienti ritardi di procura ordinaria e federale. L'Inter ha già avuto in regalo il campionato 2007 confezionatele su misura per consentirle finalmente di "vincere" qualcosa e anche i 3 campionati successivi, due dei quali letteralmente rubati alla Roma e uno alla semijuve del 2009, anche con la complicità di avversarie "gialle" che stavano in campo per prenderle e non per giocare. Sotto gli articoli raccolti da Ghost dog IL TITOLO VACANTE Nuova missione per Agnelli: prendersi lo scudetto ’05 I giudici di Napoli hanno sentenziato: quel torneo fu regolare. La Juve ha l’obbligo di reclamarlo. E la Figc dovrà accontentarla di FRANCESCO PERUGINI (Libero 08-02-2012) C’è un gran silenzio in corso Galileo Ferraris a Torino. E non solo per la neve e il gelo che stringono il Piemonte. Le motivazioni della sentenza napoletana su Calciopoli sono detonate lunedì, ma il club bianconero non ha ancora fatto sentire la propria voce. La sentenza ha assolto la società bianconera da ogni responsabilità civile per i fatti di Calciopoli, ma le motivazioni depositate venerdì aprono scenari dirompenti per i bianconeri. «Il dibattimento in verità non ha dato (conferma) del procurato effetto di alterazione del campionato di calcio 2004/05 a beneficio di questo o quel contendente », è scritto ben chiaro sul foglio numero 84 dei 558 vergati dal giudice Teresa Casoria. Sarebbe dunque regolare lo scudetto vinto il 20 maggio 2005 senza giocare, grazie al pareggio tra Milan e Palermo nell’anticipo. Quel trionfo messo in cassaforte con una partita autoritaria disputata proprio a San Siro, giocata senza Ibra e decisa da Trezeguet su assist di Del Piero. Le chiacchiere con gli arbitri, le sim svizzere, il «timore reverenziale » di Paparesta nei confronti di Moggi non c’entrano nulla con gli 86 punti conquistati dalla squadra di Capello. Né con le 67 reti realizzate (miglior attacco) e le appena 27 subìte (miglior difesa). Il presunto «tentativo di frode sportiva» nulla aveva a che fare con i 16 gol di Ibrahimovic. Né con le giocate di Nedved, i cross di Camoranesi, i tackle di Cannavaro e le parate di Abbiati e Buffon. Secondo la sentenza - critica verso gli investigatori per i loro pregiudizi - Moggi faceva solo gli interessi della Gea non per la Juventus. «Il rapporto organico con il datore di lavoro (Juve, ndr)» era rotto, a causa «dell’esercizio da parte dell’imputato Moggi di un potere personale avente manifestazioni esteriori esorbitanti dall’appartenenza alla società». Nessuno vuole commentare in casa bianconera: il presidente Andrea Agnelli e l’avvocato Michele Briamonte non hanno voluto rilasciare dichiarazioni a «Libero», ma la sensazione è che la Juventus si prepari per una nuova crociata. Parallela a quella per la restituzione dello scudetto 2005/06, che prosegue nonostante l’esaurimento dei gradi della giustizia sportiva (il prossimo passo è il Tar che si pronuncerà a settembre). E se sembra impossibile strappare quel titolo dalle mani dell’Inter, non è così per l’ “altro” scudetto revocato. Il 28° trionfo bianconero giace non assegnato nelle mani della Figc. La stessa Federcalcio che vede pendere sulla propria testa una richiesta di risarcimento da 444 milioni di euro per i danni patrimoniali subiti dalla Signora dopo le sentenze sportive del 2006. Non serviranno tavoli della pace per riavere indietro quello scudetto, bisognerà solo fare leva sulle conclusioni del processo di Napoli: niente responsabilità civile, quindi niente «responsabilità oggettiva». E il Palazzo potrebbe essere ben contento di riassegnare il titolo alla Juve: se non per senso di giustizia, almeno per assicurarsi uno sconto sui 444 milioni. CALCIOPOLI Primo: restituire lo scudetto 2004-05 alla Juve di ALVARO MORETTI (Tuttosport 10-02-2012) E SE IL TAVOLO della Pace vera lo rimettesse in piedi la giudice Casoria? Ci si può sedere attorno alle 558 pagine vergate dalla presidente della nona sezione del tribunale di Napoli e scoprirvi una via d’uscita per il calcio italiano, buona per molti e accettabile per qualcuno. Quelle pagine pur tra mille contraddizioni sanciscono la colpevolezza di Moggi, ma sciolgono la Juve (la Grande Danneggiata) dal peso più grave degli addebiti e liberano la stagione 2004-2005 dal fardello di “stagione interamente taroccata e vergogna del calcio italiano”. Proprio questi fondamentali della sentenza Calciopoli - con salti logici evidenti, tante contraddizioni, attenuazione degli addebiti e bacchettate pesanti agli inquirenti - possono far guadagnare un passo avanti nell’impasse che è culminata nel meritorio tentativo di Gianni Petrucci, lo scorso 13 dicembre. Perché una via d’uscita - buona per tutti - la leggiamo proprio nelle pagine pubblicate lunedì. L’assunto principale sull’intera vicenda, al netto delle feroci critiche agli inquirenti accusati di parzialità, di aver mirato sul Moggi tutte le attenzioni che potevano essere sparse anche altrove, come hanno testimoniato telefonate ritrovate e baffi rossi trascurati a targhe alterne, è che non ci sono prove che campionato 2004-2005 sia stato condizionato, inquinato alla radice, frodato dall’inizio alla fine. E che per le singole frodi scelte come architravi dell’accusa di associazione per delinquere sono solo tentativi o addirittura «intenzioni di...». La giustizia sportiva ha deciso di infliggere all’intero calcio italiano la pena più dura e infamante: il campionato 2004-2005 per radicale inquinamento è stato cancellato, con lo scudetto revocato alla Juventus. Un buco insopportabile per la storia del football nostrano, che però è lì e lì era stato messo come ammonimento. Tutto ciò perché chi ha giudicato nel 2006 lo ha fatto sulla base delle informative del maggiore Auricchio e dalla prima frettolosa chiusura delle indagini dei pm Narducci e Beatrice, suggestionata da sorteggi asseriti come taroccati (altro niet posto dalla Casoria), ammonizioni mirate (anche qui niente emerge), dal rapimento inventato di Paparesta (che nel processo di Napoli manco ci è arrivato, smontato in precedenza dala Procura di Reggio Calabria). Il fatto è - ora - che se la Juve vorrà percorrere la via della revisione del processo sportivo ex articolo 39, forte (anzi, fortissima) anche della scissione sancita a Napoli tra la figura di Moggi e la sua operatività in esclusiva chiave juventina, non si potrà non rivedere e revisionare quell’enorme articolo 1 che ha generato il mostro di un illecito sportivo senza prova di partite alterate e quindi di vantaggio. La sanzione principale per la Juventus fu quella gravata sulla classifica della stagione 2005-2006 con la retrocessione in B: se adottassimo oggi il criterio di giustizia ordinaria a quello sportivo, sarebbe evidente l’attenuazione del profilo di colpa attribuibile al club («Né può essere trascurato il dato del ridimensionamento della portata dell’accusa che deriva dalla parzialità con la quale sono state vagliate le vicende del campionato 2004-2005, per correre dietro soltanto ai misfatti di Moggi, dei quali sono state accertate modalità, quanto alle frodi sportive, al limite della sussistenza del reato di tentativo, con conseguente ulteriore difficoltà di aggancio alla responsabilità del datore di lavoro», scrive la Casoria). E se pure si volessero punire le responsabilità di Giraudo, l’ex ad, e andare pesanti su quelle di Moggi, non si andrebbe ad incidere su due stagioni ma solo su quella in cui s’è indagato a livello sportivo. Come s’è fatto e si farà per Scommessopoli. E allora ecco il “Lodo Casoria”: percorrere la strada dell’articolo 39 per riconsegnare alla Juventus lo scudetto (unico effetto pratico ancora possibile) per una stagione - la 2004-2005 - che la stessa Casoria dichiara avvelenata dal chiacchiericcio telefonico su griglie e dalle cene, ma anche dalla incredibile parzialità dell’indagine, come la relazione Palazzi certifica all’esito della lettura delle telefonate nuove e dei baffi trascurati per i fortunati (sic!) prescritti di Calciopoli. La Figc riguadagnerebbe alla correttezza sostanziale un anno di storia del calcio italiano, quello che preludeva al Mondiale 2006. Il tutto senza urtare sensibilità interiste, visto che su quella stagione (almeno) Moratti non ha avuto nulla a pretendere. La questione dello scudetto cosiddetto di cartone, quello 2006, in ogni caso è devoluta - ormai - ai tribunali statali sui due versanti del Tar e della Corte d’appello civile. Ma anche qui un’altra fonte del diritto superiore, il Coni, ci ha consegnato una riforma della giustizia sportiva che vuole cancellare per il futuro strade erronee come quella scelta dal consiglio federale della Figc con la «non competenza», spazzata via da apposito articolo dei nuovi principi di giustizia sportiva. Sarebbe un Lodo, questo, che non risarcisce e non sana. D’altronde, proprio alla vigilia della valanga di Scommessopoli 2, ripensare ad un campionato in cui s’è accertata solo l’intenzione fraudolenta e il pericolo di inquinamento figlio di telefonate da Processo del Lunedì fa sorridere leggendo atti e riscontri delle Procure di Cremona e Bari relative agli ultimi tre campionati di A, B e Lega Pro. Se non riabilitiamo il campionato non frodato 2004-2005, che dovremmo fare con quelli finiti in mano a zingari, bookmaker asiatici e ad una pattuglia nutrita di calciatori di livello?
  13. Non l'ho letto perchè ho notato in passato una certa compiaciuta tendenza all'autocontemplazione che rende poco interessante tutto quello che scrive, oltre che poco credibile per le ragioni già esposte nel mio precedente intervento.
  14. Se quello di Moggi è reato di pericolo, quello di Facchetti è un vero e proprio tentativo di illecito, forse addirittura riuscito come potrebbe desumersi dall'"anzi, anzi, anzi" di Bertini a Bergamo nella telefonata successiva alla visita di Facchetti negli spogliatoi che tanto imbarazzò la terna arbitrale poco prima della partita contro il Cagliari. E in ogni caso a tagliare la testa al toro ci sono le immagini della vergogna, che spiegano tutto dell'indagine e delle sue singolari modalità, queste
  15. E' capace di sostenere tutto e il suo contrario. Per esempio che lo scudetto del 2006 non si può togliere all'inter perchè non ci sono indagini per quel campionato. Un argomento buono semmai per non darlo all'Inter ma lasciarlo a chi lo ha stravinto correttamente sul campo ma questo le sfugge. Quello scudetto di cartone, che hanno tentato di rubare in tutti i modi come ormai ben sappiamo (hai messo in forma Trefoloni, 4-4-4, metti i preclusi, diglielo che è determinante domani, ci tenevo ad incontrarla, c'è un regalino per te) è l'emblema della loro eterna natura di chiagniefotti.
  16. karel

    Travaglio

    Sarebbe importante la testimonianza di qualcuno che lo conosceva da ragazzo perchè se è vero che fosse torinista sarebbe un vero sputtanamento.
  17. Io penso che sarebbe meglio aspettare la sentenza definitiva che peraltro dovrebbe essere decisamente più favorevole di questa.
  18. Spero che si tratti di iniziative autentiche. Lo capiremo dai risultati che otterranno.
  19. Ti garantisco che se anche Pellissier dovesse rendere un'ampia confessione su Inter-Chievo 4-3 la partita più truccata che c'è, coinvolgendo giocatori interisti ed eventualmente anche la società nerazzurra , la federazione non solo lascerebbe all'Inter lo scudetto rubato alla Roma ma neppure gli infliggerebbe alcuna sanzione. Ne sono sicurissimo. La giustizia sportiva all'Inter non farà mai nulla.
  20. Riguardo alle indagini, hanno fondati timori su Inter-Chievo 4-3 la partita più truccata che c'è, e cercano di seppellire tutto subito.
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