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karel

Tifoso Juventus
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  1. Le parole di Di Martino dimostrano che lui si è mosso contro Conte su richiesta della FIGC. Ciò è molto grave.
  2. si, che io sappia si, con Chiappero e De Renzis che è l'avvocato di fiducia di Conte. Siccome la Juve e il suo allenatore sono troppo forti, la FIGC d'accordo con le milanesi,ha organizzato una partenza ad handicap, come se fosse normale agire così. L'anno scorso un rigore non decisivo a favore fino quasi alla fine del campionato mentre al Milan ne regalavano a iosa, adesso hanno pensato di eliminare direttamente Conte per penalizzare, con la sua assenza, la Juve. Come quando da bambini si concedeva un vantaggio ai più piccoli. La stessa cosa. Troppa la differenza di valori per accettare che la Juve possa disporre del suo grandissimo allenatore fin dall'inizio della stagione.Non dimenticate le ultime strepitose dieci giornate dell'anno scorso. Quasi perfette. Hanno fatto paura, evidentemente.
  3. Mi riferivo a questa discussione. Comunque Ordine è dipendente di Berlusconi come i giornalisti di Mediaset, parla di patteggiamento, qualcuno ne parla qui e Mediaset dice che nei siti juventini si parla di patteggiamento...
  4. Ecco i patteggianti rilevato che, prima dell’inizio del dibattimento, i Signori Filippo Carobbio, Marco Cellini, Andrea De Falco, Alfonso De Lucia, Cristiano Doni, Carlo Gervasoni, Conteh Kewullay, Vittorio Micolucci, Nicola Mora, Antonio Narciso, Gianfranco Parlato, Dario Passoni, Alex Pederzoli, Mirco Poloni, Francesco Ruopolo, Juri Tamburini e le Società Ascoli Calcio 1898 Spa, AS Livorno Calcio Spa, Atalanta Bergamasca Spa, Frosinone Calcio Srl, Modena FC Spa, US Cremonese Spa, US Grosseto FC Srl, tramite i loro legali, hanno depositato istanza di applicazione di sanzione ai sensi degli artt. 23 e 24 CGS: “▪ per il Sig. Filippo Carobbio, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 20 (venti); ▪ per il Sig. Marco Cellini, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 4 (quattro); ▪ per il Sig. Andrea De Falco, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 6 (sei); ▪ per il Sig. Alfonso De Lucia, applicazione ex artt. 23, CGS della squalifica per mesi 5 (cinque); ▪ per il Sig. Cristiano Doni, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per anni 2 (due); ▪ per il Sig. Carlo Gervasoni, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 20 (venti); ▪ per il Sig. Conteh Kewullay, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 20 (venti); ▪ per il Sig. Vittorio Micolucci, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 4 (quattro); ▪ per il Sig. Nicola Mora, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 4 (quattro); ▪ per il Sig. Antonio Narciso, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 15 (quindici); ▪ per il Sig. Gianfranco Parlato, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 2 (due); ▪ per il Sig. Dario Passoni, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per anni 1 (uno) e mesi 2 (due); ▪ per il Sig. Alex Pederzoli, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 16 (sedici), con ammenda di € 10.000,00 (€ diecimila/00); ▪ per il Sig. Mirco Poloni, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 12 (dodici); ▪ per il Sig. Francesco Ruopolo, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per anni 1 (uno) e mesi 4 (quattro); ▪ per il Sig. Alessandro Sbaffo, applicazione ex art. 23 CGS della squalifica per anni 1 (uno) e mesi 4 (quattro), oltre all’ammenda di € 100.000; ▪ per il Sig. Juri Tamburini, applicazione ex artt. 23 e 24, CGS della squalifica per mesi 10 (dieci);
  5. No, non s'era affatto capito (e continua a non capirsi) che fossi intervenuto in difesa di Conte e tuttora non si capisce perchè mentre parliamo della ritrattazione contenuta nell'intervista tu ti ostini a mischiare ad essa le parole pronunciate in un'altra occasione e che proprio con quell'intervista sono, ad avviso mio e di molti altri, state ritrattate. Sarà forse un espediente dialettico per neutralizzare, (perchè poi?) la portata dirompente di quell'intervista. Ma noi di quella stavamo parlando.
  6. Stiamo parlando dell'intervista. Di quella stiamo parlando. Aggiungendo la parola spogliatoio hai cambiato le parole. In quanto all'educazione il primo a dire con maleducazione " l'italiano è italiano" sei stato tu. La tua posizione sull'argomento è chiara. Così come è chiaro che qualunque antipatizzante della Juve ci consiglierebbe di accettare la squalifica di Conte con tranquillità come stai facendo tu.
  7. Io comunque, dopo l'intervista a Carobbio, che verrà risentito da Palazzi, sono ottimista.
  8. Comunque quanto ho riportato era scritto sul Corriere dello Sport non sulla Stampa.
  9. Se uno cercasse di ragionarci non direbbe che Carobbio parla di alberghi e di spogliatoi. Nell'intervista di cui discutiamo, parla solo di alberghi e dice c'era aria, si sentiva puzza, non dice mai, nell'intervista di cui stiamo parlando, " Conte si era messo d'accordo". Ancora una volta hai cambiato le espressioni di Carobbio. Credo che sarebbe meglio se fossi più rigoroso nel riportare i termini usati da Carobbio nell'intervista. Peraltro sbagli sempre nella stessa direzione, quella ostile a Conte.
  10. Il biscotto sarebbe punibile se fosse frutto di un accordo preventivo ma dire c'era aria, si sentiva puzza, lo pensavano tutti non configura assolutamente un accordo, tantomeno relativo a Conte. Riguardo al resto quello che segue era scritto sul Corriere dello sport di oggi . Non so se le notizie riportate sono fondate. Se lo fossero vorrebbe dire che John Elkann è ancora una volta un traditore, questa volta per invidia verso il cugino. Ricordo ancora il suo "no comment" e gli articoli di Zancan (La Stampa) contro Conte e Buffon. SQUALIFICA DI TRE-QUATTRO MESI - Qualche mal di pancia, anche discretamente forte in seno alla proprietà, uno stop breve lo genererebbe comunque. Ma sembra che alla fine Antonio Conte potrebbe restare al suo posto. In panchina andrebbe Alessio, lui lavorerebbe dietro le quinte presumibilmente fino a novembre se le sentenze uscissero ad agosto. Attenzione, non che la cosa andrebbe proprio a genio alla proprietà, questo giova ripeterlo. John Elkann avrebbe già consigliato al cugino presidente di rinunciare al suo allenatore di fronte ad una squalifica. Il minimo, però, consentirebbe ad Andrea Agnelli di provare a farlo recedere da propositi netti. Con buona possibilità di riuscirci. SQUALIFICA PIU LUNGA - Di fronte ad uno stop più lungo a quel punto la dicotomia dialettica emersa in casa Juve difficilmente lascerebbe spazio alla linea Agnelli e vedrebbe prevalere l'assolutismo di Elkann. E a quel punto? Non è un mistero che in casa Juve serpeggi non da oggi una suggestione-Prandelli che potrebbe rinfolocarsi. Certo, molto difficile dopo i dubbi dellEuropeo fugati con un sì ripetuto davanti al Presidente della Repubblica che ha anche aggiunto: «Fosse andato via mi sarei arrabbiato». Ma se qualcosa clamorosamente cambiasse, certo non sarebbe Napolitano, impegnato in ben altre questioni riferite al Paese, a tornare sullargomento. Anche laltra strada porta ad un ritorno, un doppio ritorno, da ex giocatore e tecnico bianconero: parliamo di Capello, coinvolto anche per la successione sulla panchina della Russia. Certo la Juve sarebbe una bellissima sfida. Una delle poche che riacceterebbe in Italia.
  11. Il biscotto non è punibile, tanto più se non è frutto di accordi preventivi ma matura sul campo. Qualora Conte fosse punito per questo sarebbe il primo e l'unico nella storia del calcio mondiale. Poche storie anzi niente storie. Che non sia un nuovo interrogatorio non c'era bisogno che lo specificassi. Lo sappiamo bene ma intanto è di questa intervista che stiamo parlando perchè contiene delle novità. Mi rendo conto che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sinceramente la tua posizione è molto strana e rinunciataria sovrapponibile, per quel concerne Conte, a quella di Ruggiero Palombo.
  12. Parla di un biscotto che si sentiva nell'aria come accade mille volte in questi casi (persino i giornali scrivono prima quando è probabile che due squadre si accontentino del pareggio) ma non dice più che Conte si mise d'accordo preventivamente con qualcuno. Non è punibile e per me non lo sarebbe neppure se fosse dell'Inter. Sull'Inter ci sono però cose molto più pesanti che però sono state insabbiate. Io non accetto baratti ma non accetto neanche di abbandonare Conte. E' chiaro che Carobbio ha ritrattato e lo ha fatto in modo imbarazzante perchè dopo che ha parlato sotto dettatura non può dire "mi sono inventato tutto" e quindi deve limitarsi a cambiare il senso delle cose che ha già detto. P.S. Non dice "in albergo si diceva" ma dice "in albergo si capiva". E' diverso e mi dispiace che tu abbia cambiato il verbo. L'italiano è italiano.
  13. E quindi. Dov'è l'accusa ? "Ho detto solo la verità" e poi esplicita il contenuto di questa "verità": Ci disse di stare tranquilli. In albergo si capiva ... C'era puzza di pareggio. E alla fine lo sapevano tutti. Non c'è nessuna accusa in queste parole. Stai diventando peggio di Palazzi a proposito di questa vicenda. Non ho apprezzato gran parte dei tuoi interventi. Già il fatto che i giornali non abbiano fatto cenno a queste parole dimostra quanto siano dirompenti.
  14. Il Corriere dello sport è oggi diretto da Paolo De Paola, l'ex direttore di Tuttosport. Questi mutano le convinzioni con la stessa professionalità che i calciatori mettono nel cambiare maglia. Era già accaduto con Padovan che addirittura cercò di sfruttare la nostra passione fondando calciogp.
  15. Basterebbe che Palazzi trattasse Conte nè più nè meno di come ha trattato l'Inter. Millanterie e con questa parolina magica anche la Pravda non ha più parlato dell'Inter. La perquisizione è stata chiesta dal gruppo mediatico-sportivo che vuole squalificare Conte o intimidire la Juve. Il Pm si è solo prestato al gioco.
  16. Poi è sospetta l'insistenza con la quale dicono che la Juve società non c'entra nulla. E' come se volessero dire: Conte è troppo forte, ci accontentiamo di togliervi lui perchè altrimenti il campionato è finito in partenza. Lo vogliono fare fuori solo perchè è troppo bravo.
  17. Dobbiamo rompere le scatole atutti, giornali, giornalisti e Juventus. La Juventus sappia che senza Conte la sua proprietà può vendere prima lo stadio, poi la società, poi la Chrysler e poi la Fiat. Senza Conte lo stadium deve rimanere vuoto e soprattutto Agnelli invece di far trovare allo stadium la fogna rosa sui seggiolini deve dire chiaramente che gli juventini, lui per primo, non leggono simili fogliacci.
  18. Questo accade perchè si accetta il fatto che la FIGC possa fare quello che gli pare senza prove. Una proprietà come quella della Juve ha i mezzi giuridici e mediatici per imporre alla FIGC il rispetto dello stato di diritto senza dover poi ricorrere al Gran Mogol.
  19. E poi Agnelli invece di ricorrere pure al Gran Mogol delle giovani Marmotte e di chiedere un'incredibile risarcimento, ben sapendo del ruolo che parte della sua famiglia ha avuto nel 2006, avrebbe fatto meglio a concentrarsi sulla riabilitazione di Moggi e Giraudo e sui 2 scudetti che ci hanno rubato. Inutile abbaiare se poi non si morde. Lui sta combattendo da solo perchè Elkann non alza un dito se non per fare male. L'attacco a Conte è la più grande infamia della storia dello sport, peggiore persino della farsa di calciopoli. Stanno distruggendo un innocente solo perchè è bravo e solo per fare un dispetto alla Juventus.
  20. Sono stanco di una proprietà simile. Nessuna società al mondo subisce questo trattamento con la complicità della sua proprietà.
  21. http://www3.lastampa...io/lstp/461094/ Questa è la Stampa di famiglia. Non azzarda neppure una mezza difesa. Mediaticamente abbandonato. Una vergogna. Che poi Conte con le scommesse non c'entra nulla. Neanche questo dicono. E hanno messo pure la fotostory di Novara-Siena. Non c'è proprietà peggiore di quella juventina. 03/07/2012 - IL CASO Calcioscommesse, Conte in Procura interrogato con il presidente del Siena Il tecnico della Juve Conte si è sempre detto sereno per l'indagine FOTO Novara-Siena, la partita dei sospetti Il tecnico della Juve convocato per il 13 luglio, il 5 c'è De Sanctis appena atterrato dall'Europeo torino Il suo interrogatorio era annunciato quanto atteso, ma ora c'è anche una data: il tecnico della Juventus, Antonio Conte, sarà ascoltato dalla Procura federale assieme al presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, il prossimo 13 luglio. L'ex tecnico senese e il numero uno dei bianconeri toscani dovranno dimostrare agli 007 federali la loro estraneità nelle presunte combine di alcune partite relative alla stagione 2010/2011, denunciate dai “pentiti” Filippo Carobbio (riconvocato il 10 luglio) e Carlo Gervasoni. Lo juventino rischia quanto meno un'omessa denuncia. Il procuratore Stefano Palazzi, infatti, ritiene Carobbio attendibile e su di lui, e Gervasoni, ha basato anche l'impianto accusatorio del processo al calcioscommesse nato dalla seconda tranche dell'inchiesta della Procura di Cremona. Procedimento giunto ormai al secondo grado di giudizio e la cui fase dibattimentale, svoltasi all'ex ostello della gioventù del Foro Italico, si è chiusa proprio oggi: le sentenze sono attese per venerdì o sabato, al massimo. E, paradossalmente, nel giorno in cui un processo si avvia alla conclusione se ne staglia un altro all'orizzonte che obbligherà diversi big della Serie A a transitare per via Po, grazie alle carte trasmesse dalle Procure di Napoli e Cremona (ter). Conte, appunto, tirato in ballo da Carobbio per le combine di Novara-Siena (2-2, del 3 aprile 2011) e poi di AlbinoLeffe-Siena (1-0, del 29 maggio 2011). «Ci fu un accordo per far finire la gara in parità - racconta Carobbio agli inquirenti riferendosi alla gara con i piemontesi -, in effetti ne parlammo anche durante la riunione tecnica e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarsi di conseguenza durante la gara; lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggiò». Il Siena trema per Conte e Mezzaroma (che dovrà rispondere anche della presunta combine del match col Modena), ma non è il solo. Tra i dirigenti saranno ascoltati, infatti, anche il numero uno del Pescara, Daniele Sebastiani (l'11 luglio), e, in Serie B, Piero Camilli, presidente del Grosseto (il 13 luglio). Basterà però attendere soltanto due giorni per vedere comparire in Procura i primi volti noti al grande pubblico. Giovedì, infatti, sfilerà mezza squadra del Napoli: toccherà al portiere Morgan De Sanctis, tornato a disposizione dopo l'impegno europeo con la Nazionale, e, 24 ore dopo, all'ex Matteo Gianello, reo confesso del tentativo di alterazione della gara Sampdoria-Napoli (1-0, del 16 maggio 2010), e poi a capitan Paolo Cannavaro, a Gianluca Grava, al tecnico Walter Mazzarri (anche se la sua audizione potrebbe essere rinviata) e all'ex Giuseppe Mascara. Nel frattempo, però, la giustizia sportiva non si ferma. La Corte di Giustizia Federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea, in camera di consiglio dovrà decidere sui 45 ricorsi presentati dopo le sentenze della Commissione Disciplinare. Il dispositivo è atteso per il week-end. Lo aspettano 10 dei 14 club sanzionati due settimane fa (rispetto al primo grado non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna), e altri cinque che si sono presentati come parti terze (Nocerina, Vicenza, Gubbio, Cesena e Barletta). Spera in uno sconto l'AlbinoLeffe, penalizzata di 15 punti (e 90mila euro) dalla Disciplinare(Palazzi aveva chiesto 27 punti). «La mia società è vittima dei suoi giocatori», ha dichiarato oggi in aula il presidente del club, Gianfranco Andreoletti -. 15 punti di penalità equivalgono a condannare il club a morte sicura. Attraverso la sentenza avete la possibilità di dare credibilità alla giustizia del mondo del calcio, solo così ci saranno imprenditori che investiranno su di esso». Tra i club di A, attendono il verdetto Pescara (penalizzato due punti), Sampdoria (50mila euro) e Siena (50mila euro), qui coinvolto marginalmente per la responsabilità oggettiva sul tesserato Carobbio. Così come i trenta tesserati che hanno presentato ricorso. A spaventare il club toscano e parte della Serie A è però il prossimo processo.
  22. potrebbe essere, magari anche non del csm. E poi ci sono i ROS di Roma. Da dove saltano fuori?
  23. Sono d'accordo. Se si fanno squalificare Conte in questo modo, senza difendersi o senza potersi difendere (che per chi ha in scuderia gli studi Chiusano e Grande Stevens è la stessa cosa) farebbero bene a lasciare la Juve e l'Italia.
  24. Di una cosa sono certo: Carobbio è stato convinto a dire quelle cose, gliele hanno messe in bocca.
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