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SICILIANO

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  1. Giusto che il Milan giochi l'europa league, d'altronde è arrivata quinta lo scorso anno.
  2. Lo hanno fatto perché gli faceva comodo esser certe di partecipare alla Superlega, senza rischio d'impresa. Per come stanno ora le cose, solo 4 inglesi vanno a giocare in Champions e sono ben più quelle competitive, quindi rischiano molto di restare ad anni alterni fuori dalla competizione che più conta e porta anche introiti economici. Quella regola iniziale della Superlega, credo sia stata messa proprio per convincere loro. Si sono ritirati perché il governo inglese si è ferocemente opposto, rischiavano di azzardare troppo, con tutti i tifosi contro (aizzati dai media) e una risposta immediata del governo che ha voglia di mantenere quanto più conta nei confini nazionali, in scia Brexit. Possibilmente la Uefa sapeva che gli stavano tramando contro e potrebbe aver preparato questa contro offensiva in collaborazione proprio con la Premier, prima di tutto. Poi ha trovato facili alleati anche in Italia..
  3. Io ho appena finito la prima stagione, non posso leggere il commento per evitare spoiler
  4. Anche tagliare i messaggi limitandoli a un solo concetto è facile per tutti
  5. Il senno di poi può valere come scelta dell'allenatore di sostituire Chiesa (che magari faceva peggio, ormai stanco e neanche vincevamo la partita) la prestazione di Kean però rimane, su quanto si è verificato, dato che ha giocato, non c'è senno di poi.
  6. Sono felice perché godo tantissimo nonostante abbia Rabiot e Gatti contro al fantacalcio. Il tempo passa, le priorità (nonostante quanto succeda di schifoso extra campo) non cambiano.
  7. Bellissimo il corner che ha battuto per il gol di testa di Rabiot
  8. Cattivo come serve. Con veemenza, rabbia e tanto puro agonismo oltrepassa i suoi limiti!
  9. Prende subito il posto da titolare, nonostante Rugani stesse facendo benissimo e gioca una buonissima gara a Monza.
  10. Milik lo considero il nostro centravanti titolare
  11. Entrato male, meglio se restava in campo Chiesa stanchissimo.
  12. Ieri da mezzala, a dimostrazione che Mckennie da tornante è troppo importante
  13. Il primo non poteva che essere importante dato quanto stava tardando, sperando ci prenda gusto che i gol delle mezzali non possono mancare in una buona squadra.
  14. Rugani giocando con continuità la trova lui stesso aumentando il suo rendimento. Sente la fiducia e riesce a restare concentrato a furia di venir continuamente sollecitato al posto di dover giocare solo all'occorrenza o in rari casi di turnover.
  15. Oltre i due attaccanti che partiranno dalla panchina, voglio vedere chi farà subentrare
  16. Bremer da 7 fisso a Firenze, continuamente sollecitato sta rispondendo alla grande da leader difensivo
  17. Secondo assist stagionale, il primo su azione quest'anno, dai che tutti quelli messi a reperto lo scorso anno non sono stati casuali.
  18. Ancora superlativo, da quella partita storta col Sassuolo si è ripreso alla grande e tutta la difesa con lui
  19. La Juventus in percentuale sarà davvero poco all'interno dell'universo Exor. Quanto hanno speso è davvero poco per le loro tasche. Agnelli ha avuto grandi meriti e per un decennio abbiamo ininterrottamente gioito solo noi, poi ha però iniziato a commettere degli errori e non ci vedo dietro troppi alibi se non suoi demeriti o comunque degli azzardi che sono semplicemente andati male per una serie di circostanze imprevedibili che si sono venute a creare. Potrebbe essere che, come ha fatto notare qualcuno, Elkann magari stia cercando di "ripulire" da processi pendenti la società per venderla o far comunque entrare qualche socio di minoranza. Dubito ci siano degli accordi e obiettivi specifici di ridimensionare la Juve per favorire la città di Milano, dato che se cala la Juve ne risente tutto il calcio italiano: dalla nazionale, ai piccoli club, fino alle milanesi che potranno magari contendersi lo scudetto ma in Europa soccombono senza poter essere competitive e con delle proprietà farlocche che non possono consentirgli di trattenere a lungo i giocatori più forti, che avranno sempre in minor numero dato che non hanno come spendere per acquistarne. Per il resto penso che a discuterne si appiattisca la realtà che invece è dinamica e non leggibile a posteriori in maniera statica, trovandone un'interpretazione specifica e definitiva. Escluderei pertanto che si baratti in senso assoluto scudetti e storia in cambio di qualcos'altro. Semplicemente possono però verificarsi una serie di contingenze che ti conducono a favorire il tuo avversario su un campo ma alleato altrove, il che coincide allo stesso tempo col demolire un tuo alleato in un settore ma minaccia per altri versi per cui hai maggior interesse. Sicuramente è complesso e a marginalità di informazioni difficile da decifrare del tutto ma qualche messaggio trapela e può fornire qualche risposta veritiera. Solo noi tifosi pensiamo esclusivamente alla Juve, traendo una visione molto limitata dell'intero insieme.
  20. Per chi ha perso la passione posso ben capirlo perché è difficile tifare per qualcosa che è comunque di proprietà e sotto la gestione di chi fa tutt'altro che difenderlo con onore. Distinguere perennemente la gente che la rappresenta dal simbolo, dal significato e dalle emozioni preponderanti che ha offerto, alla lunga diventa difficile. Ci si è affezionati grazie alle persone che onoravano la maglia, dentro e fuori dal campo. Se troppo è cambiato e si è ripetuto nel mostrare un totale disinteresse, se non accanimento, contro il proprio stesso club, diventa fisiologico allontanarsene. Ricordo che dopo la farsa sono diventato più tifoso di prima perché bramoso di vendetta. Nel corso del decennio di successi di Andrea Agnelli ero contento che non lasciavamo neanche le briciole e godevo nel vedere distrutte le passioni degli altri, che ormai neanche più seguivano, stanchi di venir schiacciati continuamente da una Juventus insaziabile. Mi sono chiesto se alla fine abbiano vinto loro, dato che la mia, la nostra passione, è venuta meno. Credo però non sia così. Noi non desistiamo per invidia, per impotenza, per complesso di inferiorità nei confronti di qualcun altro più bravo che abbiamo da sempre individuato come alibi delle nostre mancanze. Non è un fattore dovuto alle sofferenze nel gioco. Qui è ben diverso e seguire la Juventus ci ha insegnato tanto: dal capire le persone (vedi le frustrazioni degli anti juventini catalogabili in questo modo più che da tifosi singoli delle loro squadre), alla società in cui viviamo coi suoi giochi politici, di potere e accordi commerciali, fino a quanto un sentimento genuino verso qualcosa che ci ha accompagnati negli anni possa trasmettere, al punto da decidere di scavare nelle informazioni tutt'altro che mainstream e custodire il buono e il bello che crescendo ci ha anche caratterizzati come individui. Questo non è perdere la passione ma difenderla e salvaguardarla rendendosi conto di quanto sia autentica. Il futuro è quello delineato dal contesto che ci ha messo i bastoni tra le ruote, di una mediocrità assoluta, dettata dalle intenzioni di ostruire i più forti per farli affondare insieme a te e allora andremo tutti a picco, quindi ci sarà poco di cui disaffezionarsi dal momento in cui scemerà in tutta la nazione l'interesse e di conseguenza l'introito economico che fornisce questo sport che di valori sportivi non ha più nulla, a partire da come i principi di lealtà, moralità, etica e correttezza, al cardine dell'articolo 1 del suo codice in un ordinamento ridicolo, vengano ripetutamente mal utilizzati per fini ricattatori.
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