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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
si. Anche se quella vicenda tocca aspetti vari... ma io credo che sia uno dei cardini di calciopoli. Cmq sto preparando il vol.4 della propriet? colpevole e prima o poi ne riparleremo. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
? 2008-02-21 14:03 Montezemolo: con petrolio Pil +0, 3% Almunia: Italia non pensi solo a controllo deficit (ANSA) - ROMA, 21 FEB - 'Abbiamo accolto senza stupore la revisione al ribasso della crescita italiana, sara' ancora minore se il prezzo del petrolio non scende'. Cosi' il presidente di Confindustria, Montezemolo commenta i dati sul Pil italiano dell'Ue. Se il petrolio si manterra' sopra i 90 dollari - ha sottolineato -sara' piu' vicina allo 0,3% che all'1%'. Almunia invita il nostro Paese a non guardare solo al deficit, ma anche all'abbattimento del debito e della spesa pubblica e all'incremento della produttivita'. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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due se. -se n?1, nel caso uscissero dalla Champions sarebbe solo la dimostrazione che sono perdenti dentro. -se n?2, nel caso intervenisse Napo il signor Mancini si farebbe la doverosa gabbia perch? SAPEVA TUTTO. Logicamente speriamo entrambe, ma mi sa che ? solo la prima la pi? probabile. -
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Ciao Draghissimo, e di Lapo che ci dici, che ci dici? ? invalido secondo te? che ci dici? perch? io al bar stamani ho raccontato sta cosa a uno che mi ha detto: "e certo no! certo che ? invalido!" e poi ha fatto uno sghignazzo. Io ho sorriso per un attimo, ma poi mi ha preso un p? di tristezza. Ma dove siamo andati a finire? Ma chi cavolo sono questi? Ma di che gente siamo circondati? Questi poi fanno anche la morale agli altri... Hu?, sono anche giovani, non ce li togliamo pi? dalle balle.... Napoleone che fine ha fatto? Dio esiste, ma dov'? finito? Ma l'Italia non ? una democrazia? Non c'? un cavalcavia per tutti? Oh madre de Dios! Che bruttta mattinata che sto passando.... -
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LAPO E' INVALIDO? "Striscia la notizia" del 19-02, hanno fatto vedere un servizio su Lapo, che veniva sorpreso da un paparazzo ad usufrire di un percheggio per invalidi davanti ad un ristorante milanese. Fin qui i fatti , ma lo scandalo st? nel fatto che il paparazzo ha proposto le foto a tutti i settimanali di gossip italioti e nessuno ha voluto pubblicare la notizia. Strano no? -
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? 2008-02-19 19:05 Fiat: a Montezemolo 7 mln compensi Dati bilancio: a Marchionne 6, 9 mln, a John Elkan 582. 550 euro (ANSA) - TORINO, 19 FEB -Nel 2007 al presidente della Fiat, Montezemolo, sono andati compensi per 7,083 milioni di euro. E' quanto emerge dal bilancio del Lingotto.I compensi dell'amministratore delegato Marchionne sono stati di per 6,906 milioni. Il vice presidente John Elkann ha ricevuto compensi per 582.500 euro. -
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Scrivo di getto perdonate gli strafalcioni. -
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Penso che il Pd ? nella cacca, dunque ? cominciata la campagna aquisti. Per? invece di farla all'interno di chi in parlamento c'? gi? stato, si cercano volti nuovi da presentare/vendere all'opinione pubblica. Credo che poi il Montezuma si tuffer? un p? pi? sul morbido, diciamo cos?, nel senso che se si candidano molti imprenditori ecc.... "Bhe avevo detto che non mi candidavo.... per? visto lo sforzo e l'impegno di molti imprenditori Italiani volenterosi, ci ho ripensato. Sono disponibile anche io a mettere il mio impegno e le mie capacit? per il bene del paese. Rottameremo l'Italia. Metteremo un cavallino rampante sul cuore del popolo Italiano. I treni ad alta velocit? uniranno il nord e il sud, e andremo verso il futuro con grandi prospettive. Riformeremo i ministeri mettendoci persone competenti al loro comando.... Metteremo il wireless in senato e alla camera. Faremo di voi dei perfetti cittadini che pagano le tasse onestamente senza evadere. Abasseremo le tasse alle imprese, che si devono risollevare, e nei casi in cui risulter? utile faremo in modo di dare una mano, come in Telecom. Insomma..... fatevi i fatti vostri lasciateci fare e non rompete le balle, altrimenti vi intercettiamo, vi pubblichiamo, vi sputtaniamo, e vi inchiappettiamo. SONO STATO CHIARO BRUTTE CACCHE?" e il popolo: "Si padrone si.... Per carit?. Obbedienti siamo." -
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Sono triste, gli ominidi sta settimana non hanno rubato come fanno di solito... l'auricolare preventivo si deve essere danneggiato. Appena comincia la Champions ci facciamo quattro risate. Intanto "Luca fave di fuca" gioca a fare l'uomo onesto e affidabile. Bleah! -
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? 2008-02-18 13:59 Marchionne, la 500 va bene Ma non ci sara' nessun ampliamento fuori la Polonia (ANSA) - TORINO, 18 FEB - 'La 500 va bene, ma non prevediamo un ampliamento della produzione fuori la Polonia'. Lo ha detto Marchionne, amministratore delegato Fiat. Marchionne ha parlato alla presentazione della sede dell'Abarth, a Mirafiori. 'Abbiamo 154 mila ordini', ha aggiunto, sottolineando che sono stati mantenuti tutti gli impegni assunti nel 2004 per Mirafiori e che a meta' marzo saranno aperti gli uffici direzionali della New Holland, con 200 persone provenienti da Inghilterra e Francia. ------------------------ ? 2008-02-18 15:29 Montezemolo: ok incontro sindacati No a giochetti, serve un nuovo pattriotismo (ANSA) - CREMONA, 18 FEB - L'incontro annunciato per oggi tra Confindustria e Sindacati sulla riforma dei contratti e' segno che 'una stagione nuova e' possibile'.Lo ha detto il presidente di Confindustria Montezemolo. Ma Confindustria - ha precisato - non accettera' 'giochetti o tattiche dilatorie'. 'Gli interessi delle imprese - ha spiegato - e quelli dei lavoratori sono gli stessi. Serve un nuovo patriottismo - ha aggiunto - perche' con tanti italiani in giro per il mondo, rischiamo che 'non ci sia l'Italia'. -
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? 2008-02-15 10:04 ELKANN: AUTO, NESSUNA PREOCCUPAZIONE Per il calo delle vendite registrato a gennaio (ANSA) - MILANO, 15 FEB - Il vicepresidente Fiat, John Elkann, dice di non essere preoccupato per l'andamento delle vendite auto a gennaio. ''Assolutamente no'', ha infatti risposto a una domanda in proposito. Dello stesso tenore anche la risposta dell'Ad Sergio Marchionne. -
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Gli ultimi passetti falsi di Luca Questa volta non gliel?hanno proprio lasciata passare. Il giorno prima Luca Cordero di Montezemolo si ? messo ad amoreggiare con Walter Veltroni, spiegando quanto gli piaceva il programma del Partito democratico. Il giorno dopo sul Corriere della Sera, nella sua rubrica di risposte alle lettere dei lettori, Sergio Romano ha scritto: ?Se fossi un imprenditore non mi piacerebbe ascoltare certe dichiarazioni del presidente di Confindustria e gli ricorderei che ? stato eletto per rappresentare gli interessi della categoria, non per esprimere punti di vista che non rientrano nel suo mandato?. Un giorno e una notte, e sul Sole 24 ore, Montezemolo ha scritto, con stile straordinariamente compunto, che mai e poi mai entrer? in politica finch? sar? presidente di Confindustria. E in un?altra occasione, sempre riportata dallo stesso numero del Sole, ha spiegato che la detassazione improvvisa dei redditi da lavoro invocata da Walter Veltroni ha un sapore demagogico. Affermazione ancora pi? dura del rituale ?non entrer? in politica?. Nello stesso tempo la delegazione della Fiat si ? rifiutata di partecipare al tavolo sulla sicurezza organizzato da Palazzo Chigi, anche in questo caso perch? si avvertivano mossette demagogiche che poi Alberto Bombassei, numero due di viale dell?Astronomia, si ? incaricato di spiegare. Nel frattempo un duo tutto femminile, Emma Margegaglia e Diana Bracco, ha incalzato a nome delle imprese del Nord (almeno di quelle del Nord Ovest) con il decisivo contributo di Marco Tronchetti Provera, il governo per le sue follie anti Malpensa. Si possono dunque leggere i segni di un cambiamento di fase: Francesco Giavazzi pi? cautamente, Eugenio Scalfari con inarrivabile calore si ostinano a sostenere che l?unica salvezza per la modernizzazione dell?Italia deriva da un?alleanza operai-borghesi sotto le ali della sinistra, oggi per di pi? epurata dall?estremismo. Ma l?arietta che si respira ? di cambiamento di umore proprio in alcuni attori fondamentali della cosiddetta borghesia. Da una parte il banchiere Corrado Passera, particolarmente severo verso i comportamenti del governo e in straordinaria sintonia con le imprese del Nord proprio sulla vicenda Malpensa. Vento nuovo si sente anche in quella Fiat che fu il perno del riorentamento a sinistra della Confindustria. Le manovre di Romano Prodi per piegare il Lingotto ai suoi voleri, da quelle sulla rottamazione a quelle su Termini, hanno finalmente fatto comprendere a Sergio Marchionne che il liberalismo della sinistra era una maschera per un dirigismo - come si ? gi? scritto - similputiniano. Al Nord, poi c?? la sensazione crescente che questo tipo di dirigismo sia anche anche rigettato da larghi settori del lavoro dipendente e questo d? ancora pi? convinzione agli imprenditori nel sostenere un cambiamento di rotta. Nel medio periodo la capacit? della sinistra di recuperare in questa area della societ? ? scarsa: a loro rester? il sostegno della pura ala convegnista-politicista del confindustrialismo (gli Aldo Fumagalli, i Matteo Colaninno, le Anna Maria Artoni), tutto il resto punter? su governi meno invadenti, pur con qualche speranza di grande coalizione che come in Germania metta un po? d?ordine. Questo clima dovrebbe consentire a Emma Marcegaglia di fare le correzioni di rotta di cui ? anche lei convinta senza entrare troppo in contrapposizione con ambienti con cui culturalmente e storicamente non vuole litigare. Potr? invocare con questi ultimi lo spirito dei tempi. L?importante ? che usi dell?occasione anche per costruirsi una squadra sufficientemente ?dura? per reggere situazioni che non saranno tutte idilliache (si attende l?ultima carica della Fiom) e soprattutto con la capacit? tecnica di dialogare (senza naturalmente arrendersi) con un esecutivo che molto probabilmente sar? di centrodestra, con cui non ? difficile litigare: chieda ad Antonio D?Amato le scene che gli faceva Giulio Tremonti. Ma dietro i litigi, c?era un vero dialogo, non i trucchetti mascherati da mellifluit? del similputinismo prodiano. http://www.loccidentale.it/node/13147 -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Non so cosa risponderti. Anzi no, ho avuto un'idea. .read MONTEZEMOLO & VELTRONI, DIO LI FA E POI IL FURBO-POWER LI ACCOPPIA ?A NOI INTERESSA MOLTO IL PROGRAMMA PD "MA ANCHE" GLI ALTRI PROGRAMMI? LUCA-LUCA NON SI SMENTISCE: E? PRONTO A FARE IL MINISTRO ANCHE DI SILVIO 1 ? MONTEZEMOLO VEDE WALTER E ELOGIA IL PROGRAMMA DEL PD Roberto Mania per ?la Repubblica? Non ? un vero e proprio endorsement perch? la Confindustria non li fa. Ma quando il presidente degli industriali, Luca di Montezemolo e il leader del Pd, Walter Veltroni, parlano della sfida elettorale americana e "pensano" - ovviamente - all?Italia, dicono le stesse cose. Dicono che l? c?? la mobilit? sociale e il senso di appartenenza e qui no; dicono che l? non esistono pi? i vecchi steccati ideologici destra-sinistra e qui invece s?; dicono che senza la crescita della produttivit?, com?? accaduto negli States, il Paese non pu? riprendere a correre; dicono che l? la societ? civile interviene nella politica mentre qui ? considerata un?invasione di campo; dicono, infine, che l? c?? stato un cambio generazionale della classe politica, e qui ancora no. Per questo Montezemolo pu? ben dire che ?a noi interessa molto il programma del Pd? salvo aggiungere - davvero veltronianamente - "ma anche" tutti gli altri programmi. Insieme presentano il libro di Maurizio Molinari sui Cowboy democratici, che ? poi una guida per capire come ? cambiata la cultura dei liberal americani che vogliono riconquistare la Casa Bianca dopo gli anni del bushismo. Prima del dibattito pubblico, Montezemolo e Veltroni si fermano tra loro a parlare fitto, complice l?allarme antincendio che continua a suonare nella sala prescelta. E mentre si cambia sala ? Montezemolo a svelare ai cronisti l?oggetto del colloquio: ?Abbiamo parlato del programma del Partito democratico: a noi interessa molto. Siamo interessati a capire i contenuti delle proposte e siamo anche in contatto con il responsabile del programma Enrico Morando?. Dunque si ? parlato di fisco, mobilit? sociale, salari. Veltroni avrebbe accennato alla necessit? di portare ?la vita reale in Parlamento?, candidando operai e imprenditori. Trasparenza, insomma. Perch? Montezemolo l?ha gi? detto: la politica non si fa soltanto stando dentro i partiti. Cos? funziona anche oltreoceano. La societ? civile, le lobby, dicono la loro, ma non solo dietro le quinte. ? cos? - spiega - che si produce ?partecipazione democratica?; ? cos? che la politica si avvicina ?ai problemi reali?. ?Anche con Nicolas Sarkozy - sostiene il presidente della Confindustria - c?? stata una partecipazione straordinaria. Perch? c?era un progetto, un?idea, una leadership. Negli Stati Uniti l?apporto della societ? civile al dibattito politico non viene considerata come da noi un?invasione di campo. No, ? ritenuta un fatto positivo. Si d? per scontato che la societ? civile abbia il dovere di criticare la politica senza cadere in atteggiamenti anti-istituzionali?. Insomma la tesi ? che le svolte nei partiti nascono per "contaminazione" (diremmo in Italia) tra culture diverse, tra soggetti diversi, non per scelta dei ?notabili politici?. Cita il movimento dei neo-green di Al Gore che propongono e non protestano; e poi la clamorosa rincorsa del poco pi? che quarantenne nero Barack Obama e pure il successo, nonostante i suoi 72 anni, del repubblicano John McCain, ?totalmente slegato da Bush? e che ?proviene dal basso, dalla gente, non dai partiti?. ?Un vitalismo - dice - che ? lontano anni luce dalla nostra politica?. eltroni ascolta Luca (cos? lo chiama per due volte), rimarca l?importanza ?dell?autonomia della societ? civile?, poi usa la metafora americana (pur negandolo ripetutamente) per raccontare la sua di sfida all?immobilismo della politica italiana. Di ?palle di collegamento?, per dirla con il direttore della Stampa, Giulio Anselmi, che modera la discussione, ce n?? pi? d?una. C?? Obama ?che solo sei mesi fa davano tutti per sconfitto e ora ? l? a una incollatura?. Perch? dove c?? ?un ascensore sociale costantemente in funzione, nulla ? detto per sempre?. Proprio per questo Veltroni si ? appropriato del ?Yes, we can?. E anche lui - il leader del Pd - vuole confondere ?concretezza e idealit??, rompendo il modello della nostra politica che - dice - ?si agita in una terra di nessuno: la terra delle tattiche e dell?autoreferenzialit??. C??, poi, ?da fare anche del nostro Paese un paese mobile, perch? oggi ? paralizzato, inchiodato nel suo passato. Ma il tempo dei contrasti e delle contrapposizioni deve lasciare il passo a un tempo in cui le visioni consentano passaggi di campo che sono fisiologici e naturali. ? assolutamente necessario in una societ? moderna?. In fondo ? al centro che vinceranno i democratici o i repubblicani, cio? chi intercetter? meglio - come spiega Montezemolo - ?i voti moderati del centro delusi da Bush. E quando parliamo di centro e di moderati parliamo di aria fresca?. ? l? che - si sa - si vince in tutto il mondo. Anche in Italia. Veltroni e Montezemolo, per?, questo non lo dicono. Si chiude: ?Ciao Walter, un abbraccio?. 2 - IN DIFESA DEL ?MA ANCHE?? Da ?La Stampa? - L?altra sera in tv, ieri alla presentazione del libro di Maurizio Molinari. Veltroni torna a difendere il ?ma anche?. ?Senza ?ma anche? non si governa una societ? complessa?, spiega il leader del Pd. L?esempio ? quello delle politiche per l?immigrazione: ?Bisogna accogliere chi viene da noi ma anche garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini. Non si pu? togliere il ?ma anche?, altrimenti si producono i disastri o delle politiche razziste, o delle politiche sconsiderate che non si fanno carico del diritto fondamentale dei cittadini alla sicurezza. E poi - osserva Veltroni - chi non dice ?ma anche?, finisce col dire ?senza se e senza ma??. (dagospia) il succo ?: STA CERCANDO UN PAPPONE CHE NE PROMUOVA LE IMMENSE QUALITA' DI.... (censura) -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
+ +++MONTEZEMOLO NON SI CANDIDA, RESTA IN CONFINDUSTRIA++ ++ ROMA (ANSA) - ROMA, 8 FEB - ''Intendo assolvere il mio compito di Presidente di Confindustria fino all'ultimo giorno. Non ho mai preso in considerazione ipotesi diverse proprio per la responsabilit? che sento nei confronti di tutti gli imprenditori italiani''. E' quanto scrive Luca Cordero di Montezemolo in una lettera che sara' pubblicata domani dal 'Sole 24 Ore'', anticipata dal sito del quotidiano. ''Questo esclude da parte mia l'idea di qualunque impegno e di qualunque scelta di carattere partitico o di schieramento'', aggiunge Montezemolo.''Come ho avuto spesso occasione di dire in questi anni, Confindustria ? dentro la politica per difendere le ragioni dell'impresa e proporre una societ? moderna, civile ed efficiente. Ma ?, e deve restare, fuori dai partiti''.(ANSA). COM-VS/ S0A S91 QBXB -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
? 2008-02-07 11:41 INCIDENTI LAVORO: FIAT NO AL TAVOLO Lo ha annunciato il sottosegratario alla Salute Patta (ANSA) - ROMA, 7 FEB - La Fiat-Group non partecipera' al tavolo sulla sicurezza convocato per questa mattina presso il ministero della Salute.E' quanto annuncia, in una nota, il sottosegretario alla Salute, Giampaolo Patta. E questo - aggiunge Patta - nonostante siano state riscontrate 'significative violazioni alla legge 123/2007 negli stabilimenti di Cassino, Melfi, Torino, Pomigliano d'Arco'. Scopo dell'incontro e' verificare la possibilita' di definire un protocollo d'intesa sulla sicurezza. --------------------------- ? 2008-02-07 12:28 FIAT: CALO DEL 3, 4% IN BORSA Scambiato il 2% del capitale (ANSA) - MILANO, 7 FEB - Fiat al centro delle vendite in Piazza Affari cosi' come il comparto a livello europeo (Dj Stoxx di riferimento -2,32%).Il titolo del Lingotto cede il 3,4% a 14,47 euro, a fronte di scambi pari al 2,2% del capitale, ovvero quasi 25 milioni di azioni. Sottotono anche la versione privilegiata (-3,4% a 11,73) e le risparmio (-3,46% a 11,76 euro). -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Brasile Fiat sponsor anche del Cruzeiro Dopo Palmeiras di San Paolo e Atletico del Minas Gerais, anche il Cruzeiro apporr? sulla sua maglia il marchio Fiat, nuovo sponsor ufficiale del club di Belo Horizonte. L'annuncio ieri dal presidente del club del Minas Gerais, alla presenza del vicepresidente della Fiat in Brasile, Valentino Rizzioli. Non ? stata invece rivelata l'entit? dell'investimento della casa automobilistica italiana nella sponsorizzazione, che sar? resa nota solo alla presentazione delle nuove maglie con il marchio. Da tre anni la Fiat ? in testa alle vendite di auto sul mercato brasiliano negli ultimi tre anni. ---------------------- Le consultazioni del presidente incaricato Marini ?Senza accordo subito al voto? Montezemolo: ?Meglio non perdere tempo? ROMA - ?La classe politica italiana ha dato un pessimo esempio?. ? severo il giudizio di Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente di Confindustria, dopo l'incontro con il presidente del Senato, Franco Marini, nella terza giornata di consultazioni a palazzo Giustiniani (oggi ? infatti la volta delle parti sociali e della societ? civile), ribadisce la necessit? di una nuova legge elettorale. ?Siamo preoccupati - spiega Montezemolo - perch? da troppi anni nel nostro Paese c'? incapacit? di governare e decidere e c'? una frammentazione incredibile. Credo sia impossibile trovare un Paese al mondo - aggiunge - che ha quaranta forze politiche rappresentate. Da mesi chiediamo una nuova legge elettorale, ma in questi mesi la classe politica non ? riuscita ad accordarsi su tre cose: dare ai cittadini la possibilit? di scegliere i propri rappresentanti, ridurre il numero dei partiti, garantire la governabilit??. Montezemolo esprime il suo apprezzamento per Marini, prendendo atto dei ?tempi strettissimi? che si ? dato, e chiarisce per? che in caso di mancato accordo sulla legge elettorale ? inutile indugiare: ?Se non ci sono le condizioni per luned? o marted?, e noi crediamo che non ci siano, non perdiamo tempo. Auspichiamo fin da ora - spiega - che chi vincer? elezioni guardi alla prossima legislatura come costituente?. Stessa linea per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: ?Se ci sono le condizioni per una nuova legge elettorale, bene, altrimenti si vada ad elezioni salvaguardando il filo del confronto che si ? costruito anche per la prossima legislatura?. (...) http://www.corriere.it/politica/08_febbrai...3ba99c667.shtml -
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Le sirene della "Rosa bianca": ?Sintonia con Montezemolo? Fa discutere la decisione di Baccini e Tabacci di lasciare l'Udc: ?Sarebbe bello avere con noi anche Monti? ROMA - Per Savino Pezzotta, ex segretario della Cisl, si tratta dell'?inizio di un percorso?. Per il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ? ?un progetto irrilevante?. Per Marco Follini, responsabile delle politiche dell'informazione del Pd, ? ?una scelta che merita comprensione?. Per l'ex ministro Rocco Buttiglione, invece, si tratta di ?un'iniziativa nata morta?. Una cosa ? certa: la decisione di Bruno Tabacci e Mario Baccini di lasciare l'Udc dopo ?il cambiamento di linea adottato da Casini? sta smuovendo ancora di pi? le acque gi? piuttosto agitate della politica italiana, nelle stesse ore in cui il presidente del Senato, Franco Marini, cerca di capire se ? ancora possibile la formazione di un governo che sia in grado di riformare la legge elettorale. ROSA BIANCA - All'orizzonte c'? una nuova formazione politica: la 'Rosa bianca'. Un progetto centrista che, secondo Baccini, ?nascer? tra la gente e tra gli interessi reali, su un progetto reale di Paese. Daremo una mano a quel blocco sociale, culturale ed economico delle imprese a organizzarsi e autorappresentarsi politicamente?. Chi potrebbe farne parte? ?Il premier ideale per me ? Bruno Tabacci - spiega Baccini - Poi mi piacerebbe avere con noi il professor Mario Monti?. E Montezemolo? ?Siamo talmente in sintonia con quanto dice e c'? cos? tanta affinit? con quello che vogliamo fare che ovviamente sarei felicissimo di un impegno diretto del presidente Montezemolo. Detto questo, non facciamo la corte a nessuno?. ?Pi? che una Rosa Bianca mi sembra un crisantemo>, ironizza il leader di An, Gianfranco Fini. ?Non voglio apparire irriguardoso, ma non credo che l'Italia abbia bisogno di un'ulteriore nuova formazione politica?. PEZZOTTA - Di certo, il tentativo di Tabacci e Baccini ? visto con interesse dall'ex segretario della Cisl, Savino Pezzotta: ?L'annuncio della 'Rosa bianca' ? l'inizio di un percorso al quale guardo con attenzione e partecipazione. ? un motivo di speranza e auspico che diventi qualcosa di pi??. Il promotore di "Officina 2007" non nega che il progetto di una nuova forza di centro non pu? prescindere dalla legge elettorale, ma ?lavoriamo in prospettiva? e la scelta di Baccini e Tabacci ?mi sembra l'inizio di un percorso, un motivo di speranza e auspico che diventi qualcosa di pi??. Pezzotta poi critica chi, dopo aver preso posizioni diverse, adesso ? tornato sui suoi passi: ?Mi dispiace che altri abbano fatto la corsa ad accasarsi...?, rimarca. FOLLINI - Per Marco Follini, Baccini e Tabacci ?meritano comprensione?. ?Hanno avuto l'ardire di credere a quello che Casini e lo stato maggiore dell'Udc sono andati propagandando in questi mesi - ha spiegato l'esponente del Partito democratico - hanno spiegato che c'erano due opposizioni e non una sola, che erano fuori dalla Casa delle libert?, che non sarebbero mai pi? tornati ad Arcore, che non avrebbero mai nella vita corso una volta di pi? sotto le insegne di Berlusconi leader del centrodestra. Baccini e Tabacci hanno avuto l'ingenuit? di prendere tutto questo sul serio, le cose hanno preso una piega mi pare esattamente opposta, loro tengono il punto con qualche ragione?. GIOVANARDI E BUTTIGLIONE - E quali sono le reazioni nell'Udc? Intanto il numero dei parlamentari resta identico perch?, di fronte alle defezioni di Baccini e Tabacci, Ferdinando Adornato e Angelo Sanza lasciano Forza Italia per entrare nel partito di Cesa e Casini (l'ufficialit? ? previta sabato 2 febbraio al convegno organizzato proprio da Adornato sul 1968). E proprio il leader Pier Ferdinando Casini va gi? duro: ?Baccini? ? irrilevante, forse ? un problema di candidature?. Anche Carlo Giovanardi non condivide ?la scelta di Baccini e Tabacci?, ma ammette ?che una ragione ce l'hanno: dicono quello che Casini, e Follini prima, hanno detto per un anno e mezzo?. ?Davanti alla svolta repentina di Casini, che ha rinnegato tutto quello che ha sostenuto per un anno e mezzo - ha spiegato l'ex ministro per i Rapporti con il Parlamento -, ? chiaro che il ritorno cos? repentino, magari per convenienza, di Casini nella CdL ha suscitato questa reazione, ma anche la nostra reazione negativa?. ?A questo punto riteniamo che tanto vale contribuire a costruire il Popolo della Libert?, e fare la costola italiana del Ppe - ha concluso Giovanardi - senza continuare con questa frammentazione di partiti, che non si capisce bene che funzione possono avere, nel momento in cui fanno parte in Europa del Ppe?. Rocco Buttiglione lancia invece un appello: ?Tornate indietro, state sbagliando tutto. Un eventuale governo Marini non pu? nascere per due o tre voti raccattati qua e l?. La 'Cosa bianca' ? un progetto serio, ma i fiori che fioriscono fuori stagione intristiscono e appasiscono. Infine, diceva Mao: se cammini un passo avanti il popolo lo guidi, se cammini in mezzo al popolo pensi di guidarlo, invece ne sei guidato. Se poi sei due passi avanti, non ti segue nessuno. Non fate come gli esploratori che perdono il contatto con le truppe e si consegnano al nemico?. http://www.corriere.it/politica/08_gennaio...3ba99c667.shtml -
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QUANTI EURI COSTA A MONTEZUMA UNA DISCESA IN CAMPO CON WALTER-EGO ? molto probabile che nel weekend Luchino di Montezemolo riunisca la sua famiglia per un incontro di estrema importanza. La moglie Ludovica, le figlie Guia e Maria, e il figlio 31enne Matteo sono stati messi in allarme perch? all?ordine del giorno c?? un tema di enorme delicatezza che pu? mettere in discussione gli assetti patrimoniali. Montezemolone non ? nato povero e non ? mai stato povero. Il padre Massimo e la mamma Clotilda gli hanno insegnato fin da bambino che ogni sputo ? una moneta, e tutta la carriera del ragazzo prodigio ? una collezione di successi ben remunerati. Il volto ossuto del presidente della Fiat non ? scolpito dalla fame perch? le uniche difficolt? le ha trovate a 26 anni quando Enzo Ferrari lo ingaggi? per poche lire alle relazioni esterne della Ferrari. Poi il salvadanaio di Luchino si ? riempito attraverso il sudore e la fatica che lo hanno portato al vertice di Cinzano International (1982), Mondiali di Calcio (1990), Rizzoli Video (1992), Maserati (1997), Fieg (2001), Fiat e Confindustria (2004). ? una sequenza impressionante di stazioni gloriose e lucrose, sicuramente incompleta perch? bisogna ricordare anche il Bologna Calcio, la Fiera di Bologna, la Luiss. Chi lo conosce bene (come Cesarone Romiti che lo ha maltrattato in Fiat) sa che a Luchino, oltre al profumo ?Acqua di Parma?, piacciono soprattutto il colore e il profumo dei soldi, due afrodisiaci ai quali il regista Martin Scorsese e lo scrittore Piero Chiara hanno dedicato opere memorabili. Il Consiglio di famiglia dovr? discutere del ?costo della politica? e di ci? che rappresenta per Luchino in termini finanziari un?eventuale discesa in campo accanto a WalterEgo Veltroni. ? sicuramente un costo altissimo (il calcolo ? vicino ai 10 milioni di euro l?anno) al quale bisogna aggiungere la grana del conflitto di interessi. ? evidente che la nomina del pluripresidente provocherebbe l?abbandono della carica pi? remunerativa in Fiat, mentre non c?? problema per Confindustria che sta per lasciare e dove gli uffici amministrativi conoscono le sue ricche note spese. In pratica, per il 60enne manager bolognese, si propone la stessa problematica del Cavaliere di Arcore che non l?ha mai risolta con il consenso di quella sinistra che sarebbe pronta ad azzannare Montezemolo. A portata di mano c?? il figlio Matteo che potrebbe diventare il custode degli interessi familiari. Il ragazzo ha il naso molto pronunciato del padre e un curriculum privo di macchie. L?unico incidente l?ha avuto anni fa quando la Polizia Stradale gli ritir? la patente mentre correva a 160 km/h sulla Flaminia. Nel Consiglio di famiglia si dovr? discutere anche dell?ipotesi ? annunciata oggi dal settimanale ?Il Mondo? ? relativa alla trasformazione della ?Montezemolo&Partners?, la cabina di regia del Fondo Charme promosso sei anni fa. Si parla della costituzione di un altro fondo dotato di 500 milioni, una dotazione doppia rispetto alla lussemburghese Charme in cui si ritrovano sottobraccio a Luchino e a suo figlio, personaggi come Dieguito Della Valle, Vittorio Merloni, Nerio Alessandri e Gianni Punzo. Per dirla in parole povere la Famiglia Montezemolo cercher? di capire come ? possibile dare a Cesare quel che ? di Silvio e a Luca quel che ? di Luca. http://dagospia.excite.it/articolo_index_37681.html ------------------------------ LUCHINO & DIEGHITO EXPRESS ? PEGASO SFIDA IL PENDOLINO. UN SERVIZIO VIP PER SPARTIRSI UNA TORTA DA 40 MLN DI PASSEGGERI E 4 MLD DI EURO - COS? MONTEZUMA E LO SCARPARO SFIDANO LE FS (DAL 2010) ? CIPOLLETTA PIANGE? Paola Pilati per ?L?espresso? Pegaso sfida Pendolino. Detto cos?, sembra il titolo di un simpatico videogioco per fanciulli. Invece ? lo scontro che si consumer? ben presto sui binari italiani. Quello che Luca di Montezemolo e Diego Della Valle, il primo presidente a fine mandato di Confindustria, il secondo industriale simbolo della scarpa made in Italy, hanno deciso di lanciare alle Ferrovie dello Stato, trasportando passeggeri sulla futura linea ad alta velocit?, un mercato da 40 milioni di passeggeri l'anno, grosso modo 4 miliardi di euro di valore. Nel segno della velocit? i due imprenditori hanno, in poco pi? di un anno, dato vita a una societ?, la Ntv, che ha ottenuto una licenza dal ministero dei Trasporti, trovato un partner come Banca Intesa, e ordinato il nuovo supertreno della francese Alstom, l'Agv, il cui prototipo ? appunto chiamato Pegaso. E si apprestano adesso a svelare i propri progetti, dal piano finanziario che prevede un investimento dell'ordine di 2 miliardi di euro, al servizio, alla livrea dei treni, sebbene l'ora X per il primo viaggio non sia esattamente domani, ma nel 2010, quando peraltro sar? completa tutta la linea Torino-Milano-Roma-Napoli-Salerno. Ma l'evocazione delle meraviglie del treno dei due campioni dell'impresa privata, dal servizio Internet al salottino business, dallo schermo individuale tv alla prenotazione del portabagagli, accompagner? comunque il viaggiatore nella sua attesa. E lo far? ancora di pi? imbufalire delle disfunzioni dell'oggi. Non solo: poich? all'avvio del servizio sull'alta velocit? arriveranno comunque prima le Fs gestite da Mario Moretti, la mossa commerciale di Montezemolo e Della Valle si proietta come il 'benchmark' virtuale con cui fare i conti. Che la scossa ci sia stata, lo dimostra l'umore un po' ombroso che si respira a piazza della Croce Rossa, sede di Fs. Tanto che le malelingue attribuiscono a quelle stanze l'ispirazione del tentativo di imporre a tutti gli operatori ferroviari, e quindi anche ai nuovi entranti, lo stesso contratto applicato dalle Fs. Tentativo andato a vuoto a fine 2007, ma che il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi aveva sulle prime accolto, e che avrebbe dato ulteriore potere ai sindacati dei ferrovieri. Ma soprattutto che avrebbe tolto alla concorrenza parte del suo vantaggio competitivo in termini di costi. Tanto per fare un esempio, in Fs l'orario di lavoro ? di 36 ore, ridotto rispetto all'orario del contratto nazionale, che ? di 40. Ed ? pi? costoso di quello degli autoferrotranvieri applicato attualmente dalle ferrovie locali, che risparmiano il 20-30 per cento. Il primo miracolo dei due uomini d'oro Montezemolo e Della Valle lo si ? visto con il valore acquistato dalla Ntv non appena le ? stata data la licenza con il successivo 'titolo autorizzatorio' firmato da Bianchi: nata con un milione di euro di capitale (gli altri soci sono l'imprenditore campano Giovanni Punzo e l'ex manager delle Fs Giuseppe Sciarrone), oggi che Banca Intesa ? disposta a comprarne il 20 per cento per 60 milioni, ne vale gi? 300. Luca&Diego si sono gi? mossi sia sul fronte flotta sia a occupare le 'tracce' sulla futura linea. Ma i 25 esemplari (per 650 milioni di euro) del nuovo Agv arriveranno in tempo? Per ora, Pegaso si avvia ad affrontare sei mesi di prove su un circuito vicino a Praga. Poi verr? l'omologazione del treno da noi, che ha bisogno di 18 mesi. Infine c'? la produzione. E c'? l'ombra di un piccolo incidente: cio? il fatto che il campione ferroviario di Sarkozy ha dovuto rinviare la consegna dei nuovi Pendolini per le nostre Ferrovie, attesi a fine 2007. Un ritardo che alla Alstom giustificano con il contenuto di innovazione tecnologica "che ha reso necessari una serie di test e prove" supplementari. Cose che capitano, ma quando capitano non fanno piacere. Oltre che sui treni, dove ai 25 Agv di Ntv (pi? altri 11 opzionati) da 360 km all'ora Fs schiera i suoi 84 convogli (di cui 56 Atr500 che vanno a 300 all'ora, gli altri Pendolini), la sfida si gioca sulle tracce. Cio? sull'occupazione degli orari migliori. Quante ne saranno disponibili sull'alta velocit?, una volta completata? Rfi, la societ? che gestisce i binari, ha stabilito che ogni ora possano passare sulla linea otto treni per senso di marcia, quindi 16 totali, distanziati al minimo ogni sette minuti e mezzo. In totale si arriva a 350 treni al giorno, ma le tracce pi? ambite sono quelle negli orari di punta. Ntv ha gi? ottenuto le tracce da Rfi, la societ? che gestisce i binari. Fs, dal canto suo, punta a occupare con un accordo quadro il massimo ottenibile, cio? il 66 per cento delle tracce, blindato per cinque anni (pi? altri cinque). E a far partire sulla Roma-Milano un treno ogni quarto d'ora. A conti fatti, gli esperti prevedono che nel punto pi? frequentato, che ? il tratto Bologna-Firenze dove devono passare tutti i treni, sia da Milano sia da Torino sia da Venezia, resterebbe posto per due treni all'ora (per senso di marcia) che comunque non ? male per un competitor. Quanto al business che i due operatori saranno in grado di generare, la stima ? che di quei 40 milioni di passeggeri una trentina acquisteranno il biglietto di Trenitalia, i restanti dieci quello di Ntv, nonostante i prezzi pi? salati. Un bel giro d'affari. Ma quanto ritorner? allo Stato in termini di rendimento della linea AV, i cui costi sono lievitati tanto negli anni? L'investimento fatto per costruirla verr? ripagato? Il pedaggio pagato a Rfi dovrebbe servire a questo, ma sui dati c'? riserbo. Di certo, oggi sull'alta velocit? Roma-Napoli il pedaggio ? di 13 euro a chilometro, contro i 2-3 euro pagati sulla linea normale. Cos? Sciarrone, l'esperto ferroviario di Ntv, sta tentando una mossa: degradare la tratta Firenze-Roma alla tariffa pi? bassa, con la scusa che l? si pu? andare solo a 250 km l'ora, e non a 300 come nel resto della linea. Cos? si abbatterebbe di molto il pedaggio totale. A vantaggio degli utili privati. n BLOCCATI DALLA CRISI - COLLOQUIO CON INNOCENZO CIPOLLETTA Da ?L?espresso? "Ben venga la concorrenza", dice il presidente delle Ferrovie Innocenzo Cipolletta, "ma ora non si pu? pi? andare avanti con il sistema del finanziamento incrociato delle linee, dove quelle buone ripagano le cattive...". Che cosa intende? "Che il servizio a carattere universale, sia nazionale sia regionale, deve essere separato dalla attivit? di mercato, dove le Fs sceglieranno che cosa fare rispetto alla concorrenza con i privati". Non lo state facendo? "S?: abbiamo identificato con il ministero dei Trasporti quali linee e quali treni configurano il servizio nazionale, sono stati trovati anche i 130 milioni che mancavano al mantenimento del servizio attuale, ma il contratto relativo rischia di non essere firmato a causa della crisi di governo". E con le Regioni? "Tutti i contratti di servizio attuali sono stati prorogati al 31 marzo. Dopo pretendiamo di avere indicazioni precise". Dagospia 01 Febbraio 2008 http://dagospia.excite.it/articolo_index_37694.html -
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Preoccupante. -
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Napoleone dovrebbe scoprirsi SUBITO. Prima della fiducia. (che poi, chi la voterebbe la fiducia? gli spaccano le ossa...) ipotesi papocchio.... Per? sarebbe utile forse. (ne avevamo parlato in MP ) -
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FONTE CORRIERE DELLA SERA Ha sempre incoraggiato la nostra libert?, a volte ci faceva decidere per lui? ?Le prove-coraggio e i film a Parigi? Intervista a John Elkann: ?Io e mio nonno. Vi racconto l?Avvocato a cinque anni dalla sua scomparsa? TORINO ? Ingegner Elkann, qual ? il primo ricordo di suo nonno? ?Fino a cinque, sei anni sono ricordi "costruiti", attorno a racconti, a fotografie. I primi ricordi veri sono legati alla montagna. Mia nonna Marella passava l?inverno nella casa di St. Moritz, e il nonno la raggiungeva spesso. Facevamo colazione insieme, uscivamo a passeggio. Soprattutto, andavamo a sciare. E lui ci stimolava ad affrontare i rischi: scegliere il versante pi? difficile, spingerci in zone che non conoscevamo?. Il coraggio fisico come iniziazione? ?S?. Era appassionato di skeleton, una specie di slittino con cui si scende a testa in gi?. Il nonno lo considerava un?esperienza molto formativa. Bisognava essere maggiorenni, ma si procur? un permesso speciale perch? facessi la prima discesa a sedici anni. Mi divertii tantissimo, scivolare in quel corridoio di ghiaccio d? molta adrenalina; ma devi imparare a controllare la discesa, se vuoi arrivare in fondo?. Com?era con voi bambini? ?Rapido, vitale. Giovane: tra lui e me ci sono 55 anni, come tra il Senatore e lui. Capitava, a marzo o aprile, di svegliarci presto, sciare, poi andare al mare a fare un tuffo nelle acque ancora gelide, e rientrare il pomeriggio a Torino. Era molto curioso e stimolava la nostra curiosit?, voleva che fossimo sempre superinformati sulle cose che pensava dovessimo conoscere?. Vi portava al cinema? ?Spesso, a Parigi, dove vivevamo. Il nonno ha sempre incoraggiato la nostra libert?, e talora ci consentiva di decidere per lui. Spettava a noi scegliere il ristorante; ma se non era buono, ce lo faceva capire. E sceglievamo noi il film. L?indicatore era quanto tempo restava seduto a guardarlo?. E se il film non gli piaceva? ?Si alzava e se ne andava. Noi lo seguivamo, un po? dispiaciuti. Poi abbiamo capito che aveva ragione lui, che se un film non parte bene difficilmente migliora?. Dove andavate insieme, a Parigi? ?Alle mostre. Quelle del Louvre e del Mus?e d?Orsay, e quelle pi? piccole: amava l?atelier di Delacroix, la casa di Moreau; si fermava su un dettaglio, ad esempio il muso di un cavallo che G?ricault aveva dipinto come un ritratto. Si andava dagli antiquari di rue du Faubourg Saint-Honor?. E al Caf? Flore, il suo preferito, perch? si mangiava in fretta?. Non amava indugiare a tavola? ?No. Gli piaceva concentrare le cose, comprimere il tempo per cogliere quel che era importante dagli interlocutori. Non ho mai visto in nessuno la sua capacit? di avere contatti cos? diversi, in ogni campo. E amava informarsi in prima persona per i suoi tanti interessi?. Gli piaceva il rischio anche in barca? ?Non il rischio fine a se stesso. Non ci spingeva a fare cose incoscienti. Voleva che, nel fare, imparassimo a misurare i limiti. Ricordo una traversata a vela dalla Liguria alla Francia: era una giornata bellissima, d?improvviso scoppi? una burrasca, e il nonno insistette per attraversarla, per mantenere la rotta. Ma ricordo anche quando venne a vederci sul lago di Garda: ci impegnammo al massimo, ma la barca scuffi? e finimmo in acqua. Ci prese in giro a lungo?. Quali erano i suoi luoghi preferiti in mare? ?Il Mediterraneo tra Napoli e Marsiglia. In particolare, la Corsica, che amava perch? era facile trovare un buon vento e difficile essere riconosciuto. Gli piacevano molto le Calanques di Cassis, dove incontrava Platini: il nonno era incuriosito da tutte le cose che faceva, il ct della nazionale, l?organizzatore dei Mondiali. Le sue opinioni erano ascoltate. Fu Platini a caldeggiare l?acquisto di Zidane?. Com?era il rapporto con la Juve? ?Era innanzitutto un grandissimo tifoso. Della Juve, ma anche della nazionale: abbiamo visto insieme Italia-Brasile, la finale del Mondiale ?94. Quando Baggio sbagli? il rigore, ci rimase malissimo. Nel calcio apprezzava il talento e anche la disciplina, la tenuta. Mi portava spesso alla partita. Non amava vincere sull?errore altrui, ma il bel gioco, il tocco di genio. La sua Juve ideale doveva mostrare spirito combattivo, mai arroganza. Dello sport apprezzava l?imprevedibilit?, e le rimonte. La vittoria della Ferrari all?ultimo Mondiale gli sarebbe piaciuta moltissimo?. La sua altra grande passione fu l?editoria. ?Era un grande lettore di quotidiani. E amava interpellare direttamente i giornalisti, perch? li trovava informati e sintetici. Era veloce nel porre le domande, capiva subito se l?interlocutore gli stava dando o no informazioni utili. Non parlava solo con il direttore; per sapere del Papa alla Sapienza avrebbe chiamato il vaticanista della Stampa. Era in contatto anche con i tanti corrispondenti esteri?. Chi stimava in particolare? ?Tra i giornali l?avventura di Repubblica rappresentava ai suoi occhi l?impresa editoriale di maggior successo. Emi raccontava che all?inizio nessuno avrebbe scommesso sulla sua riuscita. Mentre il giornalista per eccellenza era Montanelli. Gli piaceva il fatto che avesse un?opinione sempre pronta su tutto, e che fosse un?opinione libera, diversamente dai tanti che gli dicevano quel che credevano lui volesse sentire. Montanelli ad esempio sosteneva che il migliore editorialista italiano era stato Mussolini quando scriveva su l?Avanti?. A diciott?anni lei si trasfer? a Torino, in collegio, per frequentare il Politecnico. Perch?? Glielo chiese l?Avvocato? ?No. Fu una mia scelta, che il nonno approv?. Anche in quella circostanza fu fedele alla sua idea di rispettare la nostra autonomia. Conoscevo Torino, dove ogni anno passavo ? tra la citt? e Villar Perosa?la fine dell?estate; ma avevo sempre abitato all?estero. Cos? ho scelto di studiare in Italia. C?era la possibilit? della Bocconi. Ma io volevo fare ingegneria al Politecnico di Torino?. Qual era davvero il rapporto tra Agnelli e la citt?? ?Strettissimo. Gli piaceva la sua dimensione ideale. Ne apprezzava l?estetica, l?armonia delle piazze, lo sfondo delle montagne, il Po e soprattutto certi luoghi-simbolo: il museo del Risorgimento, il municipio, la cappella della Sindone, il Valentino, la Mole, il Museo egizio. Una volta mi port? con Kissinger nei sotterranei della Cittadella, sui luoghi di Pietro Micca?. Lei si sentiva sottoposto a un tirocinio, a una serie di esami? ?Continuamente. Ma non in senso negativo. Il suo era un insegnamento diretto, per trasmettermi la precisione, l?attenzione alle cose, la responsabilit? delle decisioni. Credeva nella libera scelta anche perch? pensava che, se uno fa quello per cui ? portato, lo fa meglio?. Suo nonno le present? anche Cuccia, vero? ?S?. Io ero molto intimidito. Da quel che avevo letto e sentito, mi aspettavo una persona severa. Invece fu molto amichevole; nello sguardo, oltre che nelle parole di incoraggiamento?. Il rapporto tra Cuccia e Agnelli come le sembr?? ?Al confronto, mio nonno era giovane...?. E il rapporto con Berlusconi, com?era? ?Lo incontrammo molto prima che entrasse in politica. Poi lo rividi altre volte, in circostanze pi? formali. Mi diede l?impressione di una persona che lavorava moltissimo, e che ci teneva a trasmettere simpatia?. A suo nonno era simpatico? Condivise la discesa in campo? ?S?, gli era simpatico. Ma per il nonno era difficile riuscire a conciliare la figura dell?imprenditore, che serve il proprio interesse e, attraverso quello, la collettivit?, e il politico, che deve mettere gli interessi della collettivit? al centro. La sua idea era che, se sai fare bene una cosa, ? importante fare quella. Ci? non toglie che un imprenditore possa far bene anche il politico?. E con i comunisti, da un certo momento in poi ex comunisti? ?I rapporti erano buoni, anche perch? il nonno rispettava molto la loro formazione e la loro preparazione. Considerava il Pci una scuola seria per affrontare la politica?. C?era qualche uomo politico cui si sentiva particolarmente vicino? ?Ciampi. Avevano un rapporto forte perch? avevano vissuto le stesse cose?la guerra, la ricostruzione, gli Anni Settanta?e condividevano la stessa fiducia nel futuro?. La memoria dell?Avvocato ? coltivata in modo diverso, talora capovolto rispetto al passato, a seconda degli orientamenti politici. La sinistra, che lo ebbe come avversario naturale, ne ha ora una concezione irenica, pacificata. Le critiche vengono invece da destra, per vari motivi: l?accordo con Lama; l?immigrazione dal Sud; gli aiuti dello Stato... ?A me pare sia rispettato come persona che aveva a cuore l?interesse del sistema nel suo complesso. Questo gli viene riconosciuto dal mondo della sinistra; come ha fatto di recente il presidente Napolitano, ricordando gli obiettivi comuni di sviluppo e di modernizzazione del paese seguiti da mio nonno. E d?altro canto non mi pare che le critiche vengano dalla destra migliore, quella preponderante e che ha a cuore l?interesse generale, bens? da una parte minore, molto "vocale", che al centro mette l?interesse localistico o corporativo ?. Dopo il Politecnico, lei and? a lavorare in America. Fu suo nonno a richiamarla, quando si ammal?? ?No. Era il maggio 2002. Con mio fratello, decidemmo che la cosa giusta era tornare a Torino. Per stare con lui e lavorare nel gruppo. Lui non ci ha mai detto: fate bene, fate male. Ci ha accolti ?. Come ricorda la sua malattia? ?Per il nonno fu una sorpresa. Non aveva mai pensato a una malattia; aveva sempre creduto di morire di morte violenta. Impar? a conviverci. Era rattristato che coincidesse con una congiuntura negativa per la Fiat. Ma era convinto che nessun problema fosse insormontabile, che la crisi sarebbe passata?. E per s?, cosa presagiva? ?Sapeva di non avere speranza. Continu? fino all?ultimo a fare la vita di sempre, dentro casa, a mangiare le stesse cose, a coltivare gli stessi interessi. Fu lucido sino alla fine. Consapevole. Della malattia non parlava mai. Con la famiglia fingeva di credere in un nuovo ciclo di terapie, per tranquillizzarci?. Come ricorda la sua scomparsa? ?Ero con lui, quella sera. Si ? addormentato e non si ? svegliato pi?. Lui diceva che i funerali sono fatti per chi resta, non per chi se ne va. Era rimasto colpito dal funerale di suo padre, molto affollato, e da quello di suo nonno, quasi deserto. Fu smentito clamorosamente. I suoi funerali furono fatti per lui. La reazione dei torinesi, degli italiani fu straordinaria. Quel giorno noi della famiglia abbiamo cercato di salutare pi? gente possibile. Ci diede un grande conforto vedere quanto affetto lo circondasse?. Cosa significa per lei il ruolo che ha ereditato dal nonno, lui che era il punto di riferimento della famiglia? ?Per me la famiglia ? intesa come nucleo di affetti. Persone che sono unite dal piacere di restare insieme, non da vincoli o da obblighi. In una casa stai bene se puoi uscirne. Deve essere una libera scelta?. Lei ? entrato nel consiglio d?amministrazione della Fiat alla stessa et? dell?Avvocato, 22 anni. Per?, a differenza sua, non ha conosciuto la stagione della Dolce Vita. Non le manca? ?Ognuno vive nel mondo che gli ? dato. Io, a differenza di mio nonno, non ho fatto la guerra, perch? la guerra non c?era. E non ho fatto la Dolce Vita, perch? la Dolce Vita non c?? pi?. Nel dopoguerra, alla fine di un?emergenza, si affacci? una generazione giovane, in una fase di grande crescita. Lavoravano molto, e si divertivano molto?. La dolce vita lei se la sarebbe potuta costruire. Monetizzando, e divertendosi. ?Avrei deviato la rotta, anzich? affrontare la burrasca. Sono contento che con i miei soci dell?Accomandita e con i collaboratori stretti di mio nonno abbiamo fatto questa scelta: affrontare la situazione ? stata la cosa giusta?. Lei ha due figli maschi, ma nessuno si chiama Giovanni. Perch?? ?Con mia moglie, non volevamo nomi legati a un percorso familiare, che li vincolassero. Abbiamo scelto nomi che li identificano, che hanno un significato per noi, a prescindere dal cognome?. Aldo Cazzullo 24 gennaio 2008 -
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Montezemolo: ''Serve un esecutivo istituzionale per riforme rapide'' Siena, 25 gen. - (Adnkronos/Ign) - "Vogliamo dire alle forze politiche pi? avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti che prima di andare al voto serve una nuova legge elettorale che consenta agli elettori di decidere chi mandare in Parlamento e che limiti il potere di veto dei micropartiti". E' questo l'appello che Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, ha rivolto ai partiti, all'indomani della crisi di governo, parlando a Siena all'assise regionale dell'industria toscana. "Dopo aver assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo tutti noi che la parola torni ai cittadini attraverso le elezioni. E' naturale ed ? giusto - ha aggiunto Montezemolo - Tutti vogliamo dire basta e le elezioni ci sembrano l'unico modo per poterlo fare". "Ma attenzione - avverte il leader di viale dell'Astronomia - lo sappiamo per esperienza: con questa legge elettorale la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti che con liste preconfezionate vogliono consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento!". "Errare ? umano, perseverare ? diabolico. Non possiamo rassegnarci a questa deriva - taglia corto Montezemolo - Non possiamo permettere che i problemi veri del Paese vengano ancora una volta accantonati". "Alle persone pi? avvedute e responsabili dei due schieramenti dico: mettete da parte gli egoismi di partito, ricordate che siete in Parlamento per fare il bene del Paese. Una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell'interesse generale, ? non solo indispensabile ma ? anche possibile. E consentir? poi a chi vincer? le elezioni di poter governare davvero'', scandisce Montezemolo. Secondo il numero uno degli industriali questa stagione di riforme condivise va realizzatata da "un governo di scopo, che si chiami istituzionale o tecnico poco importa", che potrebbe realizzarle "molto rapidamente, trovando un'immediata, necessaria, doverosa e improcrastinabile sintonia con il comune sentire della societ? italiana". E' un appello, ha chiarito Montezemolo, che "in queste ore pu? sembrare disperato, lontano dalle evidenze della cronaca parlamentare ma credo sia giusto rivolgere nell'interesse dei cittadini, delle imprese, delle giovani generazioni a chi ha l'ambizione di rappresentare, a destra e a sinistra, il futuro della politica italiana". http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1810214193 -
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PRIMA VITTORIA DEI LUPI: STOP AL PROCESSO AGNELLI ? LA CASSAZIONE DECIDERA? SULLA COMPETENZA TERRITORIALE (TORINO O SVIZZERA?) ? I LEGALI DI MARGHERITA: NON SIAMO PREOCCUPATI? (Ansa) - E' stata sospesa dal tribunale la causa intentata da Margherita Agnelli, figlia dell'avvocato Gianni Agnelli, per conoscere l'esatta entit? del patrimonio del genitore. I giudici della seconda sezione civile hanno deciso lo stop per tutte e quattro le persone chiamate in giudizio, in attesa che la Cassazione si pronunci su una questione di competenza per territorio. La signora Margherita aveva promosso l'azione legale citando in giudizio la madre, Marella Agnelli Caracciolo; Franzo Grande Stevens, l'avvocato di famiglia; Gianluigi Gabetti, presidente dell'Ifil; Siegfried Maron, il commercialista svizzero che curava gli investimenti del padre. I legali dei quattro, prima dell'udienza del 9 gennaio scorso, avevano sollevato in Cassazione il cosiddetto "regolamento di giurisdizione": la causa - ? la loro tesi - non pu? essere celebrata a Torino in quanto Maron ? cittadino elvetico, e donna Marella risiede a Saint Moritz; i beni dell'Avvocato, inoltre, furono divisi nel 2004 con un accordo soggetto al diritto svizzero. Dovr? essere la Suprema Corte, a sezioni unite, a stabilire se il loro ragionamento ? corretto. Nel frattempo - in base alle prime informazioni che trapelano dagli ambienti giudiziari - i giudici subalpini hanno deciso di sospendere il procedimento. Se la Cassazione decider? che il foro competente ? quello di Torino, le parti - dice il codice - dovranno "riassumere il processo entro il termine perentorio di sei mesi". ORDINANZA: NON INFONDATA LA COMPETENZA SVIZZERA Per il giudice Rosso, l'istanza di "regolamento preventivo di giurisdizione" sollevata in Corte di Cassazione per chiedere che la causa non si celebri a Torino, non ? "manifestamente inammissibile e neppure manifestamente infondata"; inoltre non sembra n? "pretestuosa" n? "dilatoria". Donna Marella, nella sua istanza, aveva fatto presente la questione ruotava attorno a un "contratto di transazione concluso tra lei e la figlia Margherita, entrambe residenti e domiciliate in Svizzera, stipulato dalle stesse in Svizzera, contenente specifica clausola di attribuzione della giurisdizione esclusiva al giudice svizzero". In effetti, secondo il giudice, per radicare la causa a Torino non ci si pu? basare sulla legge 218 del 1995 (la riforma del diritto internazionale privato): l'accordo ? "un contratto", quindi "negozio estraneo alla materia successoria", e il convenuto (la persona chiamata in causa) deve avere domicilio o residenza in Italia. Anche dopo avere esaminato la cosiddetta "Convenzione di Lugano" del 1992, il giudice stabilisce che la mossa di donna Marella ha un suo fondamento. Il magistrato torinese, per?, ammette che "la norma pone non pochi problemi sia sotto il profilo della sua interpretazione sia sotto quello della sua operativit?", lasciando che a decidere sia la Cassazione. I LEGALI DI MARGHERITA AGNELLI: NON SIAMO PREOCCUPATI I legali di Margherita Agnelli "non sono preoccupati di questa decisione". Lo annunciano gli avvocati della figlia di Gianni Agnelli in una nota, precisando che "la mossa della richiesta di Donna Marella Caracciolo e Siegfried Maron di far decidere dalla Cassazione la competenza dei giudici italiani era prevista". "Secondo il codice - prosegue la nota - il giudice di Torino deve sospendere il giudizio se la richiesta non ? manifestamente infondata. Il giudice ha ritenuto correttamente opportuno che a pronunciarsi sia la Cassazione. Quasi un atto dovuto. Ci? non toglie che la Cassazione riconoscer? la competenza dei giudici italiani che, peraltro, non ? contestata dai convenuti Gabetti e Grande Stevens". (Dagospia) -
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2008-01-22 14:12 Agnelli: eredita', a giorni decisione Indiscrezioni, per Donna Marella giurisdizione svizzera (ANSA)- MILANO, 22 GEN - In settimana la decisione del Tribunale di Torino sulla legittimita' della causa intentata da Margherita Agnelli per l'eredita' del padre. Il Foro torinese potrebbe sancire nel caso di Donna Marella e Sigfied Maron il difetto di giurisdizione del Tribunale italiano, perche' entrambi residenti in Svizzera. Per quanto riguarda invece Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens il giudice potrebbe disporre il proseguimento del giudizio in Italia. http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/it..._122152330.html -
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si. ma...... boicottiamo lo stesso.