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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Cerca di non fare lo spericolato e tieniti in forma. Vabb? ti rispondo. Dunque.... Si. Pu? anche essere. Il punto per? ? sempre lo stesso. Se il piano prende una brutta piega perch? la reazione di molti poteri ? imprevedibile, sei nella cacca. Nel senso che, come dicevo io nel mio vecchio topic della propriet? colpevole (ciak... ecc), il meccanismo "Jumanji" ti pu? fare brutti scherzi. Per? ? anche vero che questo vale per me e per te. Se invece chi lancia i dadi (come nel film appunto) ha il Tuttosport, La Stampa, Il corriere, la Gazza, la Fiat ecc ecc le cose sono un p? diverse. Si fa presto a rallentare lo scandalo e a fare pi? o meno rientrare nel giusto binario il treno e suoi protagonisti. Loro invece hanno lasciato piena libert? di infangare oltre ogni limite, e tutti coloro che, a torto o a ragione, avevano dei "sospesi" con Moggi, hanno proceduto in piena libert? sparando di tutto e di pi?. Io ho una mia teoria su questo punto specifico. (e ne riparleremo presto) Poi sui western non si sa mai. Ho visto di recente "l'assassinio di Jesse James" ed ? bello vedere come il personaggio che lo uccider?, crede di diventare un eroe, invece la fama dura poco e si ribalta al contrario.... e l'assassino diventa uno zimbello e viene accusato palesemente di vigliaccheria. (uccise Jesse James sparandogli alle spalle) Insomma, mi ricorda Moratti. Qualcuno ha ispirato Moratti, che ora si crede un eroe, ma il mondo ne ? sempre meno convinto. Lui come Robert Ford, se avesse dovuto agire guardando il nemico in faccia, se la sarebbe fatta addosso.
  2. Mi sembra troppo riduttiva come ricostruzione.
  3. Ovvio. Ma io dico che anche se fossero dichiarazioni di sincera e convinta colpevolezza, dopo avrebbero potuto tranquillamente alimentare all'inverso. Per esempio, da cose come questa avrebbero pututo fare disastri. Invece....
  4. NASCE IN FRANCIA LA RIVALE DI ENDEMOL - SI CHIAMA MANGAS, APPARTIENE AL RE DELLA TRASH-TV FRANCESE E HA TRA I SUOI SOCI GLI AGNELLI (IFIL), I BOROLI (DE AGOSTINI) E IL RE DEL LUSSO BERNARD ARNAULT? Giacomo Leso per ?L?espresso? Tutti pazzi per St?phane Courbit. Gli Agnelli, i Boroli e addirittura il re del lusso Bernard Arnault, sono entrati con il 17,2 per cento ciascuno (42,5 milioni di euro) nella nuova casa di produzione televisiva, la Mangas Capital Entertainment (Mce), del re della trash-tv francese. St?phane Courbit, 43 anni, ? l'uomo che nel 2001, come presidente della Endemol France, ha portato il 'Grande Fratello' in Francia, con il nome di 'Loft Story'. Il successo ? stato immediato e strepitoso, come un po' in tutto il mondo. Dopo aver dovuto rinunciare, nell'autunno scorso, ad acquistare la Endemol Monde, Courbit ha creato a fine novembre la Mce, al cui tavolo invita oggi gli Agnelli, i De Agostini e il gran patron di Louis Vuitton Moet Hennessy, Bernard Arnault. In testa Courbit ha un'idea ben chiara: partire alla conquista dell'Europa. L'esperienza, la conoscenza del mercato della produzione televisiva e il gusto per la tv d'intrattenimento, che molti chiamerebbero tv spazzatura, sono qualit? che non gli mancano. Come l'audacia e l'impertinenza, caratteristiche fondamentali nel mercato del piccolo schermo. Ma pi? di tutto a muoverlo stavolta saranno il suo desiderio di rivalsa, il suo gusto per il rischio e quello per l'azzardo. Detenuta al 48,5 per cento da St?phane Courbit e al 51,4 per cento dagli altri tre miliardari, la Mangas Capital Entertainment partir? quindi, grazie al suo capitale di 250 milioni di euro, per uno shopping europeo di piccole societ? di produzione e di ideazione di nuove trasmissioni tiv?. Il suo obiettivo sar? trovare il format vincente, quello che dar? nuovo slancio alla tv europea ormai annoiata dai reality show. La societ? comprer? imprese, programmi, giochi, telenovele, serial. Le idee saranno prodotte e testate in un paese e, se funzionano, saranno adattate, vendute, prodotte e diffuse in tutti gli altri. All'inizio solo via tiv?, ma in una seconda fase anche via telefonino. Il sarkozysta Courbit lancia una Endemol bis, insomma e la cosa non deve far piacere a Silvio Berlusconi che lo scorso anno, alleato a John de Mol e alla banca Goldmann Sachs, ha speso 2,63 miliardi di euro per acquisire il gigante olandese. Ma Courbit ha fatto i conti: se le due principali case di produzione televisiva europea, la Endemol e la FreeMantle, raggiungono ciascuna una parte di mercato di appena il 10 per cento, vuol dire che c'? altro spazio da occupare. "Il mercato dell'audiovisivo europeo ? ancora frammentato e segmentato", spiegano alla societ? di investimenti di Ifil, che ha acquistato il 17 per cento della Mce: "E questa frammentazione significa che ci sono ancora buoni affari da fare almeno per i prossimi 5 anni. Courbit ? venuto a proporci l'idea e noi siamo felici di apportare alla Mce, con la nostra presenza in consiglio d'amministrazione, una certa disciplina finanziaria". Anche John Elkann, presidente della Ifil (proprietaria della Fiat e con un portafogli da 8 miliardi di euro), dichiara che quello dell'audiovisivo "? un settore che ha buone prospettive di crescita, visto che la domanda di produzioni esterne continua ad aumentare in Europa. ? un investimento che avr? un buon rendimento". Paolo Perrella, responsabile delle relazioni con gli investitori della De Agostini, ricorda che "ai tempi della vendita di Endemol la De Agostini era seriamente interessata all'acquisto che poi non si ? potuto fare anche per ragioni di prezzo" (2,63 miliardi di euro). Per questo la societ? italiana ha voluto associarsi agli altri investitori in questa operazione "attorno all'uomo che in Europa ? forse il migliore per poter portare a buon fine un progetto di questo tipo". Perrella non teme che la Endemol possa veder male la creazione della nuova entit? in quanto "il mercato europeo ? ancora abbastanza grande per tutti e in questo settore quello che conta ? la creativit? e l'inventivit?". L'ex presidente di Endemol France intende attuare "una strategia di crescita esterna rapida, grazie all'acquisto di societ? specializzate nella creazione e nella produzione di contenuti televisivi da diffondere su diversi media: tv, Web, cellulari". Nel suo mirino, le prime societ? francesi sono quelle degli animatori S?bastien Cauet (che ha uno show molto popolare sulla prima rete tv francese), Marc-Olivier Fogiel (un giovane dai grandi share), o ancora quella di Patrick S?bastien, che sull'ammiraglia della tv pubblica francese tiene il suo 'Grand Cabaret'. http://dagospia.excite.it/articolo_index_40664.html
  5. No, non facevo riferimento a te. Il mio era un discorso generale. Nel senso che la lettura di ci? che ? avvenuto non pu? non tenere conto di quello che ha scritto alf24. Se ? vero che i giudizi sono stati condizionati dal sentire popolare, e se ? vero che i giornali sono quelli che hanno coltivato il sentire popolare, il resto segue. Se non volevano una B, bastava alimentare in senso opposto l'accaduto gi? dopo la prima sentenza. Se invece si va in senso opposto direi che dubbi non ce ne sono. Se pure il miniPadovan, che ogni tanto faceva qualche minipolemica (moooooolto mini) coi nerassurdi, viene sostituito da un gazzettaro (DePaola), io cosa dovrei pensare? Cio?, ma fatemi capire (a me, e non al purgante che conosciamo bene), se vogliamo dire che forse il patto di sindacato di rcs condiziona l'operato di gazza e corriere, nel senso che ci sono pi? azionisti da mettere d'accordo.... e che Fiat conta ma non troppo..... (vabb? ? grossa ma posso pure lasciar correre) se vogliamo dire che Repubblica c'? un amico/parente di famiglia Agnelli, ma c'? anche DeBenedetti, che magari ha un'altra linea e altri interessi non proprio coincidenti... (e sono buono buono) Tutto cade se mettono DePaola a Tuttosport e se non dicono una parola da due anni sui nerazzurri. Senza contare che nessun giornale di Torino ha mai messo in discussione calciopoli come inchiesta ecc ecc. L'idea che ci siano inchieste su altri aspetti come le scommesse ? una cazzata... A quest'ora pur di distruggere Moggi l'avrebbero gi? accusato anche di quello... A Napoli cazzeggiano di brutto, ormai questo ? palese. io non so ancora davvero cosa volete per suffragare l'ipotesi del complotto... poi se vogliamo rimanere sui Zacconi e Cobolli vabb?. .read De Biase ( giudice del calcioscommesse del 1980 ), risponde ad uno spettatore tifoso della Juventus che telefona a Rete37, emittente privata fiorentina, dove l'ex giudice era ospite, a proposito della Juventus e dell'operato di Zaccone, legale della stessa: "Non posso sapere perch? la propriet? della Juventus si sia mossa in un certo modo, ma mi sento di dire, al 99%, che la vicenda ? stata abilmente pilotata dai vertici della squadra torinese, a cominciare dalla richiesta di Zaccone, che ha lasciato tutti di stucco. Zaccone non ? un incompetente, come molti credono, ma ? stato solo un attore di questa vicenda. Bisogna avere, innanzitutto, il coraggio di affermare una realt?: il procedimento di questa estate ha partorito un autentico aborto giuridico. Quando parlo di "aborto giuridico" mi prendo la piena responsabilit? di ci? che dico. Quando si vuole espletare in due settimane un procedimento che richiederebbe almeno 6 mesi solo per un corretto iter investigativo, non pu? che venir fuori un aborto giuridico. Quando si cassa, per motivi di tempo, un grado di giudizio, quando si impedisce agli imputati di portare testimoni, dossier e filmati in loro discolpa, ma gli si concede solo 15 minuti per una arringa difensiva, non si pu? che parlare di aborto giuridico. Quando non si concedono agli avvocati difensori degli imputati i testi integrali delle intercettazioni, adducendo che non sono pertinenti, si pu? solo parlare di aborto giuridico. Quando, infine, si disassegna un titolo ad una squadra, la Juventus, per assegnarlo ad un'altra, l'Internazionale, prima che sia pronunciato il verdetto del primo iter istruttorio, allora siamo ben oltre l'aborto giuridico. Non ? un problema di giustizia ordinaria o sportiva: in ogni paese che si definisca civile eventuali pene e sanzioni devono essere comminate dopo che sia stato verbalizzato un verdetto di colpevolezza, mai prima. E non venitemi a parlare di normative UEFA o di liste da dare alla stessa per le coppe europee: i diritti degli imputati, tra cui quello di potersi difendere con i mezzi che l'ordinamento mette loro a disposizione, vengono prima di una partita di calcio. Il punto che mi fa pensare che Zaccone abbia agito su input della propriet? ? un altro, e cio? il modo in cui si sono mossi i vertici dirigenziali della Juventus, con quel finto ricorso al TAR. Come, mi chiedo, tu allontani i dirigenti, praticamente dichiarandoti colpevole, poi assisti inerte ed impassibile ad uno scempio mediatico e giudiziario ai danni della tua squadra e poi minacci di ricorrere al TAR? E' il concetto di chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti, se ci pensate bene. Prima ti fai massacrare senza muovere un dito, ti fai disassegnare il titolo, fai stilare i calendari per i campionati e le coppe europee e poi minacci di andare al TAR, strombazzando il tutto sui giornali? Sa tanto di mossa politica per placare l'ira dei tifosi, mi pare. Se Zaccone, che ? uomo di valore ed esperienza, avesse avuto il mandato di evitare il disastro si sarebbe mosso in maniera diversa, nel senso che avrebbe fatto notare queste "anomalie" nel tempo intercorso tra la fine del dibattimento e l'annuncio dei verdetti. Quello, infatti, era il momento buono per minacciare di ricorrere al TAR, quando le sentenze non erano ancora state scritte, ma andava fatto in camera caritatis, chiedendo un incontro con Ruperto, Sandulli e Palazzi, e non di fronte ai giornalisti della giornalaccio rosa. Vi prego di notare che non sto discettando di alta strategia dell'arte forense, ma dei principi basici, dell'ABC della professione, di cose che si insegnano ai ragazzi che vengono in studio a fare praticantato: se tu, avvocato difensore, ritieni di avere delle armi da giocare, chiedi un incontro con il giudice e il PM, nel periodo che intercorre tra il processo ed il verdetto, e gli fai notare che, se il responso sar? giudicato troppo severo, le userai. E qua di armi ce ne erano in quantit? industriale. Poi, di fronte al fatto compiuto, chi si prende la responsabilit? di fermare una macchina che macina miliardi di ?, tanto da essere la sesta industria del paese? Io, per conto mio, posso solo ribadire il concetto gi? espresso: una penalizzazione di 8/10 punti, una multa e la squalifica di Moggi e Giraudo per 10/12 mesi, questa era la pena congrua, a mio parere. Ogni parallelo con la vicenda del 1980 ? improponibile: qua non ci sono tracce di illecito, n? denaro o assegni. L'illecito ambientale non ? un reato contemplato da nessun codice, a meno che non si parli di inquinamento atmosferico....."
  6. Ma se non ci fosse stato un complotto la Juve avrebbe mai potuto andare in serie B? Secondo me no. Non ? mai successo, nemmeno nell'80 con il calcio scommesse (aldil? delle colpe). L'unico modo possibile ? che la propriet? sia nel complotto. Questa non ? un'ipotesi ? un fatto logico ineccepibile.
  7. Lo so che sembra una sciocchezza, per? a volte si capiscono tante cose. Facciamo un esempio. Io sabato scorso mentre cucinavo, cambiavo canale e..... ho visto un programma che si chiama "scalo76" (mi pare). Una robettina musicale sulla rai. Et voil?! Sul pi? bello mi sono imbattuto in un servizio con ospite Lapuccio nostro. Pur essendo brevissimo, ho capito che Lapo ? un ragazzo molto simpatico, (e vabb? questo ci pu? pure stare), ma un gesto in particolare mi ha lasciato molti dubbi. D'un colpo mi ? sembrato di capire perch? frequentava Patrizia. (e con questo direi che ? meglio fermarsi qui, anche perch? magari sbaglio. Per?..... )
  8. Idee in progress, 90 giorni di Lapo: su Foxlife Lapo Elkann e la sua Italia Independent Dal 28 maggio andr? in onda su Foxlife, il canale satellitare di Sky, alle ore 22.45, ?Idee in progress, 90 giorni di Lapo?. Ogni mercoled? Lapo Elkann si racconter? in questa docu-story: sei episodi della durata di 30 minuti l?uno dedicati a Italia Independent e al suo creatore, per raccontare la nuova avventura del rampollo di casa Fiat. Le telecamere entreranno direttamente nella ?fabbrica? di idee di questo brand: Lapo Elkann si racconter? e racconter? anche il suo rapporto con i suoi collaboratori. E come ? nato il progetto.
  9. Un tonno che per? ogni volta che la testimonianza non gli piace vuole accusare di falsa testimonianza pure il tabaccaio. Ecchecazz?! Allora o dimostra che tutte sono false testimonianze CON FATTI ALLEGAZIONI E DOCUMENTI CERTI, oppure se ne paga le conseguenze, perch? allora E' IN MALAFEDE... Non si pu? giocare coi tribunali e coi processi. Questa gente qua si deve fare un p? di galera, non c'? niente da fare. Io lo dico per loro eh! Io sono buono. Un p? di gabbia rieducativa fa sempre bene. Un p? di chiacchiere in cella con i compagni.... (Palazzi Nardice ecc) E poi un bel giorno quando usciranno hanno imparato un mestiere.
  10. Voglio anche Palamara in gabbia, senza se e senza ma. Qui si gioca col diritto e con le istituzioni preposte alla giustizia. Chi cavolo crede di essere sto qua?
  11. Bhe vuol dire che sta cercando casa fuori dalla famiglia mi pare. Credo che l'ideale sarebbe un p? di gabbia. Altrochetreni!
  12. LAPO SENZA BIANCA? ? gi? crisi fra Lapo Elkann e la cugina Bianca Brandolini d?Adda. Gli amici dicono che la coppia non splenderebbe pi?. http://dagospia.excite.it/articolo_index_40571.html ------------------------ ECONOMIA/ MARCHIONNE: ITALIA DEVE ATTRARRE INVESTIMENTI ESTERI Milano, 20 mag. (Apcom) - La Fiat conferma il proprio impegno a contribuire al benessere del Paese, che deve per? mettersi nelle condizioni di attrarre investimenti dall'estero. E' quanto ha sostenuto l'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, intervenuto oggi a un incontro sul tema della leadership organizzato a Milano dal console generale della Svizzera e dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia. La Fiat, ha risposto Marchionne a chi gli ricordava il detto dell'avvocato Agnelli che 'se va bene la Fiat va bene l'Italia', sta facendo "il meglio che pu?" per il benessere dell'Italia e continuer? a farlo ma "le condizioni strutturali del Paese non sono molto incoraggianti" e occorre "seguire politiche molto semplici per cercare di attrarre investimenti dall'estero". Marchionne ha particolarmente sottolineato la necessit? di attrarre capitali stranieri e creare posti di lavoro. "Ma - ha avvertito - se non creiamo le condizioni sia sul mercato del lavoro sia per quanto riguarda la gestione delle attivit? industriali in Italia non ci verr? mai nessuno e questo mi d? molto fastidio. Io sono disposto a fare quello che si pu?". Una disponibilit? confermata e ribadita a nome della Fiat, che ha da sempre su di s? "una responsabilit? enorme verso le famiglie dei dipendenti, i fornitori, l'ambiente e la societ? in genere". "Noi - ha detto - continuiamo ad impegnarci per contribuire al benessere del Paese". http://economia.alice.it ---------------- Ifil. Nel mercato tiv? con De Agostini e Arnault A un giorno dalla sua nomina, John Elkann esordisce come presidente dellla Ifil, annunciando che la holding finanziaria della famiglia Agnelli entra nel mercato dei format televisivi e investe 42,5 milioni per acquistare il 17 % circa di Mangas Capital Entertainment (Mce). L?operazione avviene nel quadro di un aumento di capitale che ha l?obiettivo di portare fino a 250 milioni nelle casse della societ? di produzione televisiva, fondata nel 2007 a Parigi da Stephane Courbit. Ifil dovr? versare al closing previsto entro la fine di giugno una prima tranche di 21,25 milioni. Le nuove risorse serviranno per finanziare il piano di sviluppo a medio termine di Mce, che intende svilupparsi acquisendo societ? specializzate nella creazione e produzione di format e contenuti da distribuire su diverse piattaforme: tiv?, web, telefonia mobile. Nell?affare Me l?Ifil avr? come soci la De Agopstini e il gruppo francese Arnault , che deterranno la stessa quota di capitale della holding torinese. Il restante 49% rimarr? nelle mani di Courbit, che sar? ceo di Mce (nel consiglio di amministrazione entrer? anche un rappresentante dell?Ifil). http://www.primaonline.it/opinioni/dettaglio.asp?id=5167 -------------------------------------- Intervista agli Italia Indipendent: Lapo Elkann e Renato Montagner A cura di Elise Lefort Dopo alcune difficolt? dovute ad uno sciopero nazionale dei mezzi di trasporto, arriviamo al MIDO, fiera internazionale in materia di occhiali, dove si trova di tutto e di pi?, dall?occhiale griffato dai migliori stilisti, a quelli meno conosciuti, dalle proposte iper fashion e originali, a modelli pi? terra-terra? un piccolo universo dell?occhiale, per le montature, le lenti, e tutto il resto. Recandosi nella zona Design Lab, proprio nel centro del padiglione, di fianco ad un bar ultra fashion, troviamo lo stand d?I-I, Italia Indipendent. All?interno dello stand c?? molta effervescenza. Il brand si vuole giovane, dinamico e diverso e questa ? la prima impressione che sentiamo. Lapo e i suoi soci sono stanchi, nella mattinata hanno gi? concesso numerose interviste, ma dopo essersi presi giusto una piccola pausa per un panino, ricominciano a lavorare.. parlano, mostrano, fanno provare gli occhiali e illustrano la collezione con un professionalit? ?hors pair? dedicando un po? del loro tempo a tutti quelli che lo richiedono e dando tutte le informazioni sulla loro collezione, presentata per la prima volta al Mido. Incontriamo Renato Montagner, uno dei soci di Italia Indipendent, che gentilmente ci risponde con molta simpatia a qualche domanda per illustrarci al meglio il mondo di I-I e le sue novit?. Qual ? il mood della ?collezione?? Non ? che esista un vero e proprio mood. I concetti che sono alla base dei pezzi di Italia Indipendent sono fondamentalmente legati alla materia e alle interpretazioni di forme classiche. Siamo partiti con il carbonio, introducendo quest?anno un nuovo modello sempre in carbonio, continuiamo a lavorare sulle finiture dell?acetato opaco.. ma fondamentalmente sono dei pezzi che possono vivere oltre un mood o un?ispirazione che passa di stagione in stagione. Questo modello in carbonio ci incuriosisce.. dicci di pi?: Parte dall?interpretazione di una forma legata a Ray Ban, che abbiamo proposto l?anno scorso in acetato, e che quest?anno abbiamo introdotto il modello in carbonio. Negli altri modelli in acetato, invece, c?? tutta una collezione mista che mantiene gli elementi di design dei primi prodotti, aggiungendo per? delle attenzioni per l?utilizzazione di lenti da vista. Italia Independent, come suggerisce il nome, vuole ?indipendenza? da tutti gli altri marchi, seguendo una propria filosofia ed unicit?. Qual ? la vera tendenza in materia di occhiali? Non lo sappiamo? possiamo dire che il modello che non deve mancare ? quello pi? versatile. Noi siamo dell?idea di proporre dei prodotti che abbiamo una buona versatilit?, anche nell?abbigliamento, vogliamo che le persone riescano ad utilizzare in pi? situazioni lo stesso prodotto, trovandosi sempre a proprio agio. C?? un modello ispirato ad un American Optical, con ponte e terminali in carbonio che a nostro avviso ? un ?classicone?.. qualcosa che uno deve avere e che non si stufa mai di utilizzare. Quali sono le strategie di comunicazioni di Italia-Indipendent? ?Non abbiamo delle vere strategie. L?idea ? di riuscire a fare quello che stiamo facendo bene con le persone che incontriamo durante la nostra esperienza lavorativa, quindi volevamo fare delle giacche, abbiamo incontrato i sarti, abbiamo parlato con loro anche per la scelta dei materiali. Adesso al prossimo Pitti lavoreremo sul colore introducendolo, come abbiamo fatto negli occhiali, anche nell?abbigliamento. Noi vogliamo che parli di pi? il prodotto, perch? c?? troppa comunicazione, troppo marketing, ma la gente non sa pi? niente del prodotto e non conosce le sue qualit?, ma vede solo un testimonial. Invece noi vogliamo ritornare pi? all?artigianato e al dover raccontare il prodotto. Crediamo molto nel passaparola e tutto quello che parla direttamente del prodotto e non a tutto quello che ? legato all?advertising di tipo classico. Un desiderio di ?parlare alla gente? che sembra funzionare abbastanza bene. Nel giro di pochi anni gli occhiali I-I sono diventati un must assoluto e fanno tendenza tra i giovani e non, underground, fun e trendy, o da quelli che semplicemente cercano la qualit? associata ad un fattore di creativit? come ci lo spiega lo stesso Renato Montagner: ?Il mercato risponde bene. Siamo presenti nei migliori negozi e nei department store pi? importanti. Noi non abbiamo una struttura alle spalle, solo un grosso potere mediatico rappresentato dalle grandi energie di Lapo. Si avvicina poi l?idea di aprire un monomarca.? E parlando di Lapo, conoscendo la sua grande notoriet?, non potevamo evitare questa domanda: Quanto c?? di Lapo nella creazione? Come ? organizzato il vostro lavoro? ?C?? di Lapo, c?? di Giovanni, c?? di Andrea.. c?? di tutti. Non esiste una giornata tipo, progettiamo indifferentemente in barca, all?autogrill, in macchina a 300 all?ora? purtroppo guida Lapo? Non ci sono delle regole. Gi? le avevamo a scuola e dovevamo rispettarle, come Lapo alla Fiat. Regole non esistono, progettiamo ovunque, in sauna oppure al bar. Ovunque ci sia energia, fattore spesso trascurato dai giovani. Oggi sono qui e sono il pi? vecchio in un azienda di giovanissimi con occhi della tigre, spesso persi dalle aziende di vecchia generazione. Qui c?? energia, ed ? il bene migliore! Per la prossima edizione di Pitti Uomo dobbiamo aspettarci delle sorprese? Al Pitti le novit? saranno molte.. avremo un giardino all?italiana per? pieno di ortaggi, frutta e infusi, per comunicare che vogliamo lavorare sullo star bene, al corpo e al colore. I nostri capi saranno tinti in capo in una maniera ecologica a freddo utilizzando i pomodori, la frutta e colori naturali. Dall?altra parte ci sar? un?istallazione tutta da scoprire con all?interno tutti i nostri ?giocattoli. Che impressione vi siete fatti della vostra prima volta al Mido? Riscontro positivo.. siamo contenti, stiamo imparando. Abbiamo un bel posto, vicino al bar, quindi stiamo bene (ironico). Sinceramente, a mio avviso lo spazio non ? emozionale.. ho fatto molte fiere nel mondo dello sport (Renato Montagner ? anche l?Art Director di Dainese) e non ? paragonabile ad un Bread & Butter di Berlino.. infatti stasera vado via. Ma prima di lasciarlo scappare?non poteva far mancare la domanda provocatoria: Il filo conduttore di un ipotetico total look Italia Indipendent? Non vogliamo un total look!! Non mi farete mai dire queste cose. Noi siamo totalmente improbabili, al contrario di queste fiere che ci propongono un testa piedi senza senso.. Soltanto un idiota si compra gli occhiali, le scarpe, il cappello, la bici e gli arredi di un unico marchio. Noi vogliamo riconquistare il fatto di scegliere delle cose e farle con le persone che le sanno fare bene. Noi vogliamo fare quello che tutti i clienti vorrebbero fare quando si va in un negozio e non si trovano i prodotti che si cercano, allora ce li facciamo da soli. Per esempio, i Ray Ban sono belli, per? ad oggi sono un po? plasticosi e un po? poveri dal punto di vista dei materiali, e ce li rifacciamo un po? meglio. Alla fine H?rmes faceva selle da cavallo e poi si ? evoluto, perch? visto che faceva molto bene i prodotti, poteva farne di pi?. Noi vogliamo imparare a fare bene i prodotti, e poi magari possiamo fare una bibita, un profumo, etc. Ci sembra molto chiaro? meglio non infierire! Intanto ci raggiunge Lapo, per fare qualche scatto assieme ai suoi soci. Gli strappiamo qualche commento Lapo, prime impressioni sul Mido? Il Mido ? un buon punto di partenza, i risultati per? li toccheremo con mano alla fine. In termini di energia e di consistenza di prodotto valore 100, in termini di vendita, aspettiamo luned?. Hai un modello preferito dei tuoi occhiali? Il mio modello preferito? Sempre quello che verr?... http://www.fashiontimes.it
  13. Cobolli Gigli 'benedice' lo scudetto dell'Inter VIBO VALENTIA - Quest'oggi, il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, ? stato insignito del 'Premio Fortunato De Agazio' ed ha ricevuto l'abbraccio dei tifosi calabresi. Il discorso ?, ovviamente, scivolato sulla vittoria dei nerazzurri: "Uno scudetto che l'Inter si ? meritato. L'ha sudato fino all'ultimo, quindi complimenti". Una battuta anche sui rapporti tra i due club e sullo scudetto assegnato a tavolino due anni fa: "Io dico che la Juventus ha vinto 29 scudetti e comunque i rapporti tra le due societ? sono ottimi". Uno sguardo al futuro della 'sua' Juventus: "Sar? importante il fatto che Ranieri e il suo staff conoscano gi? l'ambiente, questo aiuter? parecchio. E poi, oltre ai nuovi acquisti, rientreranno dei giovani importanti su cui la Juventus punta molto". (A.L.) (Calciomercato.it) ---------------- Tg1 delle 20 Moratti in collegamento intervistato dal conduttore cerca di stemperare i toni, in particolare con la Roma. Faccio notare che Gianni Riotta ? il direttore del Tg1. Interista. Figlio di Salvatore, redattore del Giornale di Sicilia, esordisce nel campo del giornalismo a 17 anni, come corrispondente de Il Manifesto e come collaboratore delle pagine culturali del Giornale di Sicilia. Dopo essersi laureato in Filosofia all'Universit? di Palermo, nel 1976 si trasferisce a Roma. Poi passa a scrivere per la La Stampa e quindi, nel 1988, per il Corriere della Sera (grazie alla proposta di Ugo Stille di succedergli come corrispondente da New York). Negli Stati Uniti frequenta la Columbia University, dove si laurea in giornalismo. Ha insegnato all'Universit? di Bologna e fa parte del Consiglio di Facolt? del corso di cultura italiana a Princeton, dove ha insegnato comunicazione. Ha collaborato con: New York Times, Washington Post, Le Monde, Foreign Policy. Fa parte del Council on Foreign Relations. Da New York ha fatto il corrispondente per varie testate giornalistiche tra cui La Stampa, L'espresso e il Corriere della Sera, di cui ? stato anche vice-direttore. Dal 20 settembre 2006 ? diventato direttore del TG1. Secondo le sue dichiarazioni, la politica editoriale del TG1 prevede l'introduzione nella conduzione del giornale di tecniche anglosassoni di comunicazione e attenzione a Internet. Devo continuare o sono stato sufficientemente chiaro?
  14. Classifica mondiale per libert? di stampa. Non dimentichiamocelo mai quando ragioniamo sulle nostre cose.
  15. Ovviamente i miei 10 anni sono un valore relativamente variabile e orientativo. Ma diciamo che il golpe nei nostri confronti ? cominciato dal 98 circa. Poi il culmine ? stato raggiunto con le intercettazioni degli ultimi 5. (anche sul resto ovviamente, banche, politica ecc)
  16. Le curve non saprei e il resto del tifo non saprei. Ma io no. Non voglio assegnazioni a tavolino.
  17. Ecco questo poi ? il punto chiave. Hai provato a rileggere la storia degli ultimi 10 anni (economica finanziaria sportiva politica editoriale ecc ) con questa lettura che sto per proporti? Quanti Tronchettiani ci sono nel mondo che conta? Quanti interisti sono apparsi ovunque nel giro di 10 anni? Anche su Rai e Mediaset ovviamente. Ma anche come direttori di giornali, o come opinionisti ecc. Hai mai provato mentalmente a fare il conto? Ah! e in casa Agnelli li hai mai contati? da Afef a Lerner... dalla Canalis ai direttori dei principali tg o testate giornalistiche... dai conduttori di programmi di intrattenimento agli ospiti pi? o meno fissi.... dai telecronisti del wrestling ai tifosetti vip.... E il resto? La Fiorentina a Della Valle per due lire.... Telemontecarlo a Telecom per due lire..... potrei continuare per ore. C'? stato un golpe. Non ho mai avuto dubbi su questo. Bravo bravo.
  18. Polito ha fatto capire che ? solo satira. Per? era un p?..... non so come spiegarlo.... era un p?..... preveggente. Nel senso che... ha detto che nel calcio ormai la realt? supera la fantasia e che in effetti si ? costruito la cosa in modo che potesse avere una certa credibilit?.... quasi come dire che effettivamente non hanno inventato panzane, hanno inventato panzane su basi reali.... diciamo cos?. Facciamo attenzione per?, perch? questa cosa puzza tantissimo.
  19. Ho appena sentito Polito su 7gold. Fate attenzione cari Gobbi. Fate molta molta attenzione. Fate moooooooooolta attenzione. Ma taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanta attenzione. Satira ma segnalando cose graffianti nei confronti di molta gente. Una satira cos? in un giorno come questo? Aspettiamo. Tanto sono due anni che aspettiamo. Un mese in pi? o un mese in meno....
  20. Tempo al tempo. La purga deve svuotare un pachiderma. Ma prima o poi ce la faremo.
  21. Fate molta attenzione ragazzi. Comunque sia, ? tutto molto interessante, qualunque sia la verit
  22. gi? conferito l'incarico al noto giornalista e scrittore Alain Elkann consigliere di Sandro Bondi Per gli eventi culturali e i rapporti con l'estero. Lo ha precisato, con una nota, il ministero dei Beni Culturali ROMA - Alain Elkann sar? il consigliere per gli eventi culturali e per i rapporti con l'estero del neo ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. A renderlo non ? il ministero, con una nota nella quale si precisa che il ministro ha incontrato venerd? Elkann per conferigli l'incarico. MANIFESTO - Nell'incontro, il ministro ha espresso anche la volont? di sottoscrivere il manifesto ?Italia paese della cultura e della bellezza?, scritto da Elkann in collaborazione con l'associazione Mecenate 90 e la Fondazione Rosselli, definito nella nota ?un contributo per una forte e condivisa politica a favore della cultura?. http://www.corriere.it ---------------------------- Format Tv: grande ingresso di Ifil che investe 42,5 mln in Mangas. John Elkann, ?Importante iniziativa per un settore in forte crescita? Ifil, De Agostini e Arnault investono insieme sul mercato media. I tre gruppi prenderanno il 51% di Mangas Capital Entertainment (Mce), societ? attiva nel settore della produzione televisiva. Il 49% rester? in mano a St?phane Courbit, che ha fondato la Mangas nel 2007 dopo essere stato partner di Endemol in Francia. L?impegno dei tre soci, una volta finalizzata l?operazione, ? di 42,5 milioni ciascuno per il 17% circa della societ?. L?aumento di capitale di Mangas punta invece a raccogliere complessivamente 250 milioni di euro ed ? finalizzato, come ha spiegato la stessa Ifil, a sostenere finanziariamente il piano di sviluppo a medio termine della societ?, ?che intende mettere in atto una strategia di rapida crescita esterna, attraverso l?acquisizione di societ? specializzate nella creazione e produzione di format e contenuti da distribuire attraverso diversi media: Tv, web, telefonia mobile?. Ifil avr? un proprio rappresentante nel Cda della societ? della quale St?phane Courbit sar? Ceo. Come ha spiegato John Elkann, al termine della riunione della Giovanni Agnelli & C. sapaz, per Ifil si tratta del primo investimento diretto nel settore dei media e Tv. ??Parliamo ? ha detto il giovane manager - di una associazione con un imprenditore di grande talento, che si impegner? in prima persona nella gestione e apporter? capitali come socio, nella quale siamo accompagnati da altri soci del calibro di De Agostini e Arnault?. Un?operazione che rispecchia ??le caratteristiche del tipo di investimenti che abbiamo annunciato l?altro giorno all?assemblea degli azionisti?, ha aggiunto. Per Elkann, ??? un settore di grande prospettiva. Bisogna oggi produrre programmi che si possano poi rivendere in pi? Paesi, la redditivit? ? buona, ci sono prospettive di crescita e Courbit ha talento, dunque ? una bella iniziativa imprenditoriale". La societ? De Agostani ha invece precisato che il proprio investimento, effettuato attraverso la lussemburghese Dea Invest, ? di tipo puramente finanziario. John Elkann si ? insediato mercoled? alla presidenza di Ifil, la societ? d'investimenti della famiglia Agnelli che controlla la Fiat e altre societ? del gruppo, tra le quali la Juventus. Succede a Gianluigi Gabetti che, nonostante sia prossimo agli 84 anni, rimarr? nella societ? come presidente onorario e comunque come membro del consiglio d'amministrazione. ?Per me ? un giorno importante - ha commentato Elkann - sono molto orgoglioso di assumere la presidenza di Ifil. Ci impegneremo a mantenere quanto fatto fino a oggi?. http://www.key4biz.it
  23. Prima o poi noi dobbiamo fare un discorso molto serio. Ora ho un sonno micidiale e non so neanche di che si tratta, magari domani corregger? questo post. Per? lampi di lucidit? assonnata mi suggeriscono che noi dobbiamo valutare qualche cosa. Il cosa non lo so. Bho.
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