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Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Pace fatta dopo la lite tra l'allenatore del Catania e il conduttore Rai Zenga-Varriale, stretta di mano dopo la rissa in diretta tv Siglata la pace. Il tecnico sar? multato dal Catania COVERCIANO - Dopo gli scontri verbali, la stretta di mano. ? pace fatta tra Walter Zenga ed Enrico Varriale, protagonisti domenica di una lite in diretta tv a Stadio Sprint. L'occasione per l'incontro fra i due ? stata la consegna dei premi Panchina d'oro che si ? tenuta a Coverciano, dopo che nella mattinata di luned? l'ad del Catania, Pietro Lo Monaco, aveva annunciato la decisione di multare il tecnico. ZENGA - Nessun commento, per ora, su questa scelta da parte della societ?, ma Zenga ha voluto dire la sua sull'episodio. ?Dovremmo riuscire a gestire meglio tutto, altrimenti ci rimetteremmo noi, il pubblico e anche i giornalisti. Bisogna trovare una soluzione affinch? tutti possano essere professionali e corretti: un allenatore non pu? stare un'ora e mezzo a parlare con i giornalisti dicendo a tutti le stesse cose?. VARRIALE - ?Con l'allenatore del Catania - ha detto il giornalista della Rai - ci siamo stretti la mano e abbiamo preso il reciproco impegno a parlare dalla prossima domenica di calcio, a Stadio Sprint?. ?Era quello - ha poi aggiunto Varriale - che io e il direttore di RaiSport De Luca abbiamo chiesto pi? volte all'allenatore del Catania?. COSA ERA ACCADUTO - La furibonda lite era andata in diretta domenica a Stadio Sprint al termine della partita contro il Cagliari. Zenga, non appena giunto davanti al microfono della Rai, ha attaccato subito, riferendosi a Varriale: ?Avrei preferito che lei non avesse parlato di me alle spalle e non avesse fatto apprezzamenti sul mio conto, sulla mia vita privata e sul mio passato di allenatore?. LA REAZIONE - Pronta la replica del giornalista. ?Lei, Zenga, ? stato un grande portiere, che in carriera ha sbagliato poche uscite, questa ? un'uscita sbagliata, simile a quella che ci cost? il Mondiale del '90 nella semifinale contro l'Argentina (gol di Caniggia, ndr). Se vuole parlare di calcio, bene?. L'allenatore del Catania ha poi rincarato la dose, facendo presente a Varriale di ?pensare alle cose della sua famiglia?. E il giornalista, di rimando: ?Lei mi sta minacciando, stia attento a quello che dice?. A riportare la calma ci ha pensato l'altro giornalista presente in studio, Bruno Gentili, che ha sottolineato come alla base del diverbio ci sarebbe la mancata presentazione del tecnico di fronte alle telecamere, domenica scorsa. ZENGA HA SBAGLIATO E SAR? MULTATO - Luned? mattina Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, annuncia provvedimenti nei confronti dell'allenatore: ?Zenga sar? multato. Un atteggiamento del genere non fa bene alla sua immagine e a quella della societ?. Il nostro tecnico ha esperienza, sta lavorando molto bene e non deve avere questi atteggiamenti. L'episodio di domenica ? stato deprecabile, non fa onore a nessuno dei due contendenti. Posso parlare solo del mio allenatore, mi dispiace che si sia lasciato andare in quel modo?. IL PRECEDENTE - Tra Zenga e Varriale non ? il primo screzio in tv: qualche settimana fa, quando il tecnico rifiut? in malo modo di registrare un'intervista per Raisport ci furono polemiche. ?Poi Enrico ? tornato su questo aspetto la domenica seguente, quando Zenga si rifiut? di venire ai microfoni ed evidentemente Walter non ha gradito l'ulteriore intervento. Ora per? tutto sembra risolto. 16 novembre 2008 (ultima modifica: 17 novembre 2008) CORRIEREDELLASERVA -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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? 2008-11-17 15:45 Ifi: accomandita Agnelli al 71% Arrotondamento quota avvenuto il 6 novembre (ANSA) - MILANO, 17 NOV - L'accomandita Agnelli il 6 novembre ha arrotondato la propria quota in Ifi al 71,821% rispetto al 69,173% segnalato il 4 novembre. Lo si legge negli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti. Della quota posseduta dalla Giovanni Agnelli & C Sapa il 3,283% e' senza diritto di voto e corrisponde alle azioni proprie in portafoglio della finanziaria. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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? 2008-11-17 12:46 Fiat ancora ferma a Termini Imerese Finisce la Cig ma niente rifornimenti per sciopero Ergom (ANSA) - TERMINI IMERESE (PALERMO) - 17 NOV - Produzione ancora ferma alla Fiat di Termini Imerese: dopo tre settimane di Cig c'e' ora lo sciopero alla Ergom. Oggi e' finita la cassa integrazione ma l'azienda ha dovuto comunicare il fermo degli impianti per via dello sciopero dei lavoratori della Ergom che impedisce il rifornimento di componenti per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon. I 150 operai della Ergom protestano contro l'intenzione dell'azienda di non rinnovare i contratti a 23 colleghi, tra cui 19 donne. -
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? 2008-11-17 14:33 DERBY ALLA ROMA. MULTA A ZENGA Una sequenza di errori cos? rapida da non avere il tempo di metabolizzarla. Cos? Gigi Del Neri, ospite di 'Radio anch'io lo sport', spiega la reazione scomposta ad alcune decisioni dell'arbitro Brighi, in Atalanta-Napoli. Ma il tecnico nerazzurro non cerca giustificazioni, ed anzi si scusa per lo scarso fair play della panchina e dei giocatori in campo. Questo senza togliere che "gli arbitri hanno avuto una giornata davvero storta". "Le tensioni - spiega Del Neri - arrivano al termine della settimana di lavoro. Noi allenatori lottiamo per il risultato della domenica, non per dire 'pero' abbiamo giocato ben?. L'Atalanta veniva da un periodo non buono ed eravamo molto tesi". Poi durante la partita con il Napoli "abbiamo visto il rigore dato che non c'era e viceversa. Tutto ? accaduto troppo velocemente per poter recuperare la freddezza mentale. CATANIA: LO MONACO, PER LITE IN TV ZENGA SARA' MULTATO ROMA - ''Walter Zenga sara' multato perche' il suo comportamento non fa bene ne' a lui ne' alla societa'''. Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, chiude cosi' la polemica nata dopo il diverbio scoppiato, in diretta tv, tra il giornalista Rai Enrico Varriale e l'allenatore dei siciliani. Ospite di 'Radio anch'io lo sport', Lo Monaco si e' detto d'accordo sulla necessita' di stemperare le tensioni: ''Quello di ieri e' stato un l'episodio deprecabile, che non rende onore a nessuno dei due. Una polemica priva di attinenza con la domenica calcistica e il commento alle partite. Mi dispiace che Zenga si sia lasciato andare in quel modo e posso parlare solo per lui. Sara' multato perche' il suo comportamento e' giustificabile solo con l'inesperienza''. DERBY ALLA ROMA E' della Roma il derby che avrebbe potuto farla precipitare in una crisi senza fine, al penultimo posto della classifica e con il rischio di contestazioni molto pesanti da parte della tifoseria. Invece la squadra giallorossa, in una partita non bella, e quindi affascinante soltanto dal punto di vista della partecipazione popolare ed emotiva (macchiata per? da incidenti nel pre-partita, con scontri tra supporter laziali e polizia), pur non giocando meglio della Lazio ha portato a casa il successo grazie ad una partita tutta cuore e al fatto che Julio Baptista si ? ricordato di essere stato il pezzo pregiato, o presunto tale, dell'ultima campagna acquisti. Il merito ? anche di Spalletti, che ha deciso di mandare in panchina Taddei e d'inserire la 'Bestia' nel suo 4-4-2 a rombo, come vertice avanzato alle spalle di Totti e Vucinic, proprio l'uomo che ha fatto vincere a Dunga il suo primo trofeo da allenatore, quella Coppa America 2007 della cui finale proprio Julio Baptista fu grande protagonista. RISULTATI Risultati della dodicesima giornata del campionato italiano di calcio di serie A. Atalanta-Napoli 3-1; Cagliari-Fiorentina 1-0; Catania-Torino 3-2; Juventus-Genoa 4-1 (gioved?); Milan-Chievo 1-0; Palermo-Inter 0-2 (ieri); Sampdoria-Lecce 3-2; Siena-Bologna 1-1; Udinese-Reggina 0-1; Roma-Lazio 1-0. CLASSIFICA Classifica del campionato italiano di calcio di serie A, dopo la 12/a giornata (Roma-Lazio questa sera alle 20:30) Inter 27 12 8 3 1 19 7 Milan 26 12 8 2 2 17 8 Juventus 24 12 7 3 2 17 8 Napoli 23 12 7 2 3 17 11 Lazio 22 11 7 1 3 21 12 Udinese 21 12 6 3 3 19 10 Catania 21 12 6 3 3 14 11 Genoa 20 12 6 2 4 19 14 Fiorentina 20 12 6 2 4 14 10 Atalanta 17 12 5 2 5 13 12 Palermo 16 12 5 1 6 15 17 Cagliari 13 12 4 1 7 12 15 Siena 13 12 3 4 5 9 12 Sampdoria 13 11 3 4 4 10 15 Lecce 12 12 2 6 4 12 15 Torino 11 12 3 2 7 12 17 Roma 11 10 2 2 6 10 18 Bologna 8 12 2 2 8 10 21 Reggina 8 12 2 2 8 9 23 Chievo 6 12 1 3 8 6 19 Roma e Samp una partita da recuperare ROMA - Un rigore contestato dagli ospiti, e messo a segno da Kaka', consente al Milan di battere il Chievo e di tenere il passo dell'Inter, sola in testa dopo le due prodezze balistiche di Ibrahimovic a Palermo. Nel derby serale all'Olimpico, attesissimo nella Capitale, la Roma batte 1-0 la Lazio, che interrompe cosi' la sua serie positiva e, a meno 5 dai nerazzurri, vede allontanarsi la cima della classifica. Per una sorta di legge del contrappasso, la sconfitta al Meazza sta stretta ai veronesi, come era stato stretto ai rossoneri il pareggio di domenica scorsa a Lecce. Milan, dunque, a quota 26, un punto dietro la capolista, che attende sabato la Juve, alla quale non e' bastata la squillante vittoria casalinga (4-1) sul Genoa, nell'inconsueto anticipo di giovedi', per agganciare i nerazzurri, o almeno ridurre la distanza. Non tiene il passo, invece, il Napoli, schiacciato a Bergamo da un'Atalanta che si conferma la sua bestia nera. Non e' il 5-1 dello scorso campionato, ma un 3-1 che fa comunque male. Doni e compagni hanno cercato pervicacemente la vittoria, punti sul vivo da un dubbio rigore concesso agli ospiti, che ha scaldato molto gli animi, in campo e fuori. E non tiene il passo neanche la Lazio, che va in svantaggio su una prodezza di Baptista e non riesce a recuperare, anche perche' ridotta, per buona parte della ripresa, in inferiorita' numerica per l'espulsione di Ledesma (pareggiata sul finale da quella di Perrotta). Parecchie occasioni sprecate, dall'una e dall'altra parte, e giallorossi che salgono a centro classifica e vedono allontanarsi lo spettro della crisi (oltre ad avere ancora da recuperare il match casalingo con la Sampdoria). Risultati a sorpresa a Udine e Cagliari, dove si affermano, con il punteggio minimo, le compagini meno quotate. Al Friuli, il fanalino di coda Reggina batte, con un gol di Brienza, gli irriconoscibili padroni di casa e sale a quota 8, affiancando il Bologna e lasciando all'ultimo posto il Chievo. Al Sant'Elia, un rigore di Acquafresca permette ai sardi di allontanarsi ulteriormente dalla zona retrocessione. Prandelli non ci sta: dopo il gol di mano di Gilardino a Palermo, la Fiorentina e' penalizzata, a suo dire, da troppe decisioni arbitrali. Restano invece limitate ai 90' del campo le proteste contro l'arbitro Brighi in Atalanta-Napoli: Doni che chiede di essere sostituito sul penalty fischiato al Napoli, Zalayeta espulso, il mancato rigore concesso ai bergamaschi con l'espulsione per proteste di Del Neri. Ma il risultato mette d'accordo tutti: ''Sconfitta giusta'', dice poi Reja. Altra sorpresa, ma sul piano tecnico piu' che del risultato, a Catania, dove uno scatenato Mascara si concede la sua prima tripletta e regala agli etnei la vittoria n. 100 in serie A. La seconda rete e' una punizione frutto di un accorgimento tattico gia' provato domenica scorsa: una 'doppia barriera' con alcuni catanesi che avanzano verso la porta e, prima dello scoccare del tiro, retrocedono per non far scattare il fuorigioco. Al Torino due gol (Colombo e, su rigore, Amoruso) non bastano ad evitare la sconfitta. Coda polemica - ed e' ancora nervosismo tv - con la lite tra Walter Zenga e il conduttore di Stadio Sprint Enrico Varriale, difeso poi dal direttore di Raisport Massimo De Luca. Al Marassi, la Sampdoria domina il Lecce, segna tre reti (una di Cassano) ma finisce in affanno. Agli ospiti, comunque, non basta una doppietta di Tiribocchi per evitare di essere battuti, e scavalcati di un punto dai blucerchiati. Completa il quadro della 12/a giornata della A il pari casalingo del Siena con il Bologna: a segno con Ghezzal, i toscani si fanno raggiungere da Di Vaio, su penalty. ANSA.IT BISCOTTONE OLE'OLE' -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
SPORT - CALCIO - SERIE A L'ad dei siciliani Lo Monaco replica alle accuse di comportamento antisportivo Poi annuncia una multa per Zenga, colpevole di una rissa in tv con Varriale Schema "hard", il Catania si difende "Calarsi i pantaloni non ? vietato" Fa discutere la mossa di Plasmati per ostacolare la visuale al portiere Collina: "Gesto antisportivo ma non sanzionabile". Casarin: "Mancanza di dignit?" CATANIA - Una vittoria non porta pace dentro il Catania. Zenga multato per la rissa con Varriale. Polemiche su Plasmati, che si ? abbassato i pantaloncini durante una punizione per distrarre gli avversari. "Sicuramente un gesto antisportivo" dice Collina. Un gesto che al momento non pu? essere sanzionato perch? non previsto dai regolamenti. Il caso Zenga. "Sull'episodio Varriale-Zenga posso dire che ? stato deprecabile che non fa onore a nessuno dei due contendenti perch? non aveva nessuna attinenza con la domenica calcistica". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco a Radio Anch'io lo Sport. "Mi dispiace che il nostro tecnico si sia lasciato andare in quel modo. Zenga sar? multato perch? questo atteggiamento non fa bene a lui e neppure alla societ? per cui lavora. Ha dimenticato che non ? pi? un calciatore, sta lavorando bene, ma non deve cadere in questi giochetti di prestigio". "Silenzio stampa? A caldo l'ho pensato, ma mi sembrerebbe ingiusto verso i mezzi di informazione e nei confronti dei tifosi - ha proseguito Lo Monaco - "La tentazione ? stata forte - continua - ma non lo faremo. Come azienda siamo in un buon momento, la squadra riesce ad esprimere un discreto calcio, siamo in una situazione di classifica molto onorevole. L'allenatore deve capire che rappresenta il Catania e bisogna puntare sul buon momento della squadra e non su questioni personali che poco interessano agli altri". Lo schema "hard". Ma la rissa in tv sembra ormai acqua passata, ad attirare l'attenzione sul Catania ? l'audacia dello schema adottato su calcio di punizione in occasione di uno dei gol messi a segno da Mascara. Non solo Zenga ha fatto schierare i suoi giocatori a ridosso della barriera avversaria, ma uno di loro, Gianvito Plasmati, al momento di scattare in avanti per evitare il fuorigioco si ? anche abbassato i pantaloncini nel tentativo di distrarre il portiere del Torino e ridurne ulteriormente la visuale. "Una furbata? Ci sono le regole, il buon gusto ? relativo...", ha replicato alle accuse Lo Monaco. "Non risulta - ha aggiunto - che si tratti di un comportamento irregolare". Il designatore Collina ? sorpreso, nel senso che il regolamento non prevedeva fino a oggi una situazione del genere. "Il gesto ? sicuramente antisportivo. Penso a quando le maschere non erano vietate. Poi un giocatore latinoamericano si presento in campo con il volto dell'Uomo Ragno, la Fifa non la prese bene ed eman? una regola" Pi? duro l'ex designatore arbitrale Paolo Casarin. "Questa - ha detto - non ? una grande genialit?, quella delle mutande ? di cattivo gusto, condotta antisportiva. E' avvenuto ieri e non avverr? mai pi? perch? l'arbitro ha il potere di intervenire. E' mancanza di dignit? assoluta". (17 novembre 2008) REPUBBLICA -
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AGNELLI A BAGNOMARIA (SOLE) ? COME PU? ESSERE PERFIDA (TRA LE RIGHE E LE RUGHE) LA SORELLA DELL?AVVOCATO - LUCA? BRAVO E FORTUNATO. CHISS? COSA FAR? DA GRANDE ? JAKY? UN BRAVO RAGAZZO ? LAPO? SIMPATICO ? LODI SOLO A MarPionne: un mito?Pierluigi Bonora per "il Giornale" Una conversazione a tutto campo con Maria Sole Agnelli, la sorella dell'Avvocato, zia di John Elkann, e un ?gran dama? di una Torino che oggi soffre i morsi della crisi. Si parla di Fiat, ovviamente, ma anche di gusti, ricordi e delle giovani leve. Ma si parte con il recente riassetto del gruppo, che la vede dominus con il secondo pacchetto azionario pi? potente tra i diversi della famiglia. ?A me dispiace molto che sparisca la denominazione Ifi - dice subito -: l'Istituto finanziario industriale portava la finanza verso l'industria, che ? sempre stata al centro degli interessi della nostra famiglia. Exor rappresenta di pi? l'estero. Con la globalizzazione, infatti, ci dovremo rivolgere di pi? al di l? dei confini. Per l'Ifi, comunque, mi spiace che tra pochi giorni non ci sar? pi??. Il 1? dicembre, con la nascita della nuova Exor, e il conseguente addio a Ifi e Ifil, due denominazioni storiche all'interno della galassia Agnelli, si aprir? di fatto il nuovo corso della famiglia. Contessa, come state vivendo questo passaggio di consegne? ?? giusto, l'abbiamo avuta nel passato e, ora, ? come se tornassimo un po' di anni indietro nel tempo?. Come immagina la galassia Agnelli in mano alla nuova generazione? ?? importante che la nuova generazione si interessi molto alla galassia Fiat e a tutta l'industria italiana che dipende dal nostro gruppo. La nuova generazione dovr? mantenere la concentrazione sul core business. Sono sicura che far? bene?. ? un destino che il cognome Agnelli non figuri pi? nella plancia di comando del gruppo. ?Pazienza. Non ? assolutamente fondamentale?. Sergio Marchionne, il manager che ha portato la Fiat fuori dalla crisi e ha rilanciato il gruppo, non ha mai conosciuto suo fratello Gianni. Anche qui il destino... ?Per noi, cio? la mia generazione e ancora di pi? per i nostri giovani, Marchionne ? un mito, una persona straordinaria?. Prima che suo fratello Umberto lo indicasse come il manager in grado di salvare l'azienda, lei conosceva il dottor Marchionne? Ne aveva sentito parlare? ?Ce lo siamo trovati in casa. Anche se a tutti era noto che Umberto lo aveva portato a sedere nel consiglio della Fiat, come indipendente. ? stato giusto dargli la responsabilit? di amministratore delegato. Il dottor Marchionne ? riuscito a fare cose straordinarie?. Una scommessa vinta, dunque... ?Diciamo una grande fortuna?. Che cosa apprezza di Sergio Marchionne? ?Quando parla si capisce quello che dice. E non ? cosa da poco in questo mondo. In poche parole dice tutto. ? una persona seria che ama il suo lavoro? Gli perdona di partecipare alle vostre cene e riunioni famiglia in jeans e pullover? ?Ma s?. Non ha importanza. Guardiamo alla capacit? di agire di una persona?. Pensa che Marchionne rester? ancora a lungo in Fiat? ?Che Dio ce lo conservi. Sono sicura di interpretare il pensiero di tutti, senza dubbio?. Avete mai pensato di ?blindarlo?? ?Magari?. Di Luca di Montezemolo, tempo fa, lei ha detto che ?? bravo e fortunato?. Vuole aggiungere qualcos'altro? ?? vero: bravo, fortunato e molto simpatico. Inoltre ha un grande approccio con tutti, con la Ferrari e il mondo intero. ? stato molto bravo in qualit? di presidente di Confindustria. Adesso vedremo cosa far?. Ha tante attivit? ed ? sempre molto brillante?. In aprile l'assemblea della Fiat rinnover? il cda. Montezemolo rester? al vertice del gruppo Fiat? ?Sono decisioni destinate al management?. Gianluigi Gabetti, presidente dell'accomandita, non vuole proprio fare il pensionato. E quando ci ha provato, la scomparsa dell'Avvocato, lo ha portato ad accettare di tornare ai vertici delle holding di famiglia. Le sue scelte, dalla fiducia a Marchionne fino all'equity swap, hanno contribuito a salvare e rilanciare il Lingotto. ?? una persona preziosa per tutto il gruppo e la nostra famiglia. Il ruolo di pensionato lo invecchierebbe. Gli piace stare sulla breccia. Fu mio fratello Umberto a insistere perch? tornasse e lui accett? con grande spirito di servizio. Siamo soddisfatti di quello che ha fatto?. E poi ha forgiato suo nipote John Elkann, attuale punto di riferimento della famiglia... ?Lo ha seguito e preparato al ruolo che poi avrebbe assunto. Jaki ? un bravo ragazzo, ha avuto una grande scuola. Si ? seminato bene e si ? raccolto bene. Mio fratello ha fatto la scelta giusta?. Lapo ? stato definito l'uomo pi? elegante del mondo. Proprio come si diceva di suo nonno... ?Lapo ? molto simpatico. ? diventato un personaggio mediatico. Che sia molto elegante non so. Ha queste bizzarrie, che forse sono considerate eleganti. Mi piaceva quando portava il tricolore sul polsino. ? un ragazzo di cuore e generoso?. Qual ? l'auto Fiat che pi? le ? piaciuta o le piace ora? ?Oddio, dovrei andare tanto indietro negli anni: diciamo la prima macchina che ho avuto, la "Millecinque". Era silenziosa e buona. Poi la 1100 Tv, cio? Turismo veloce. Adesso guido una Punto, che mi serve per girare in campagna. E poi la Croma quando devo viaggiare?. E tra le concorrenti quale preferisce? ?La Mitsubishi, sempre da utilizzare in campagna?. Parliamo della crisi. Roosevelt diceva che ?l'unica cosa di cui avere paura ? la paura stessa?... ?? quello che dice anche il nostro presidente del Consiglio. Bisogna avere calma e non farsi prendere dal panico?. Chiamarsi Maria Sole vuol dire essere ottimisti e sorridenti per natura... ?? un nome che mi ? sempre piaciuto?. Che cosa ha pensato il giorno del crac di Lehman Brothers? ?Ai giovani che ci lavoravano, ai figli degli amici?. Anche un Agnelli, in quel momento, ha avuto paura? ?S?. ? una cosa che ci ha sconvolti. E poi ogni giorno si parla di miliardi bruciati in Borsa?. E il tracollo del titolo Fiat? ?Sono contenta quando sale?. L'ex socio della Fiat, il colosso Gm, ? sul punto di naufragare. E pensare che si ? corso il rischio che la Fiat finisse nelle loro mani... ?Marchionne ? stato bravissimo. E magari Fiat sarebbe stata la parte pi? sana di Gm?. Lei viaggia spesso. Che cosa direbbe ai piloti di Alitalia? ?Da parte loro c'? un comportamento non molto onesto. Perdere una coincidenza pu? significare dire addio a un lavoro. Non ? ammissibile fare questo senza preavviso. ? contro la legge?. Quali mosse si aspetta da Silvio Berlusconi? ?Ha fatto molto bene liberando Napoli dai rifiuti. ? stato bravissimo. Ora sta lavorando bene su Alitalia. Ci aspettiamo che continui a governare per tutti gli italiani. In questo momento ne hanno molto bisogno?. Maria Sole mamma e nonna... ?Ho cinque figli, quattro dal primo marito, tre femmine e una maschio, ed Eduardo, che lavora in Cnh, dal secondo matrimonio. Brave mogli e brave ragazze, impegnate socialmente. Solo Eduardo opera nel gruppo. Le ragazze per abitudine non vengono coinvolte?. La sua passione per i cavalli. ?Sono bellissimi. Un giorno ero con mio fratello Gianni e si parlava di barche a vela. Io dicevo che le barche a vela sono belle quasi come un cavallo?. Quale nome ha scelto per l'ultimo puledrino? ?Le dico una cosa terribile. Ne ? arrivato uno inatteso. Non sappiamo chi sia il pap?. Potrebbe essere "Francese Bizzarro". E allora, non volendo fare l'esame del Dna perch? costoso, ho deciso di chiamarlo Sarkozy. Perch? ? un francese bizzarro?. Lei presiede la Fondazione Agnelli. Parliamo di volontariato... ?Sono stata sindaco 10 anni di un paese: l'ho fatto per spirito di servizio. ? importante fare qualcosa di utile. Il mondo ne ha bisogno?. Il ruolo di donna ? cambiato. Una donna ? capo di Confindustria, al governo ci sono pi? ministre, le top manager non si contano. ?Le donne portano saggezza e buon senso, che spesso manca in Italia. ? pur vero che ci sono uomini che non gradiscono essere comandati dalle donne. Ancora di pi? se sono stati militari?. L'Avvocato che messaggio avrebbe mandato a Obama? ?Un messaggio di buon lavoro, senza battute?. Fra i tanti libri su Gianni Agnelli, quale ha gradito di pi?? ?Tutti abbastanza veritieri. Aspettiamo l'ultimo, uscir? nel 2009 e sar? curato da una giornalista dell'Economist?. Il caso Margherita de Pahlen, sua nipote, ? alla stretta finale. ?? una vicenda dolorosa che speriamo possa finire meglio di come ? cominciata. ? triste vedere parte della famiglia che non fa parte della famiglia. Ci rattrista?. La Juve e gli Agnelli, un legame indissolubile? ?Tifo per la Juve, ma ho visto poche partite, tutte finite 0 a 0. Il legame resta indissolubile?. Che giornali legge? ?Mi alzo molto presto e vedo in tv le prime pagine. Poi mando a prendere questo o quel giornale. Non mando mai a prendere il manifesto perch? dove abito non c'??. Il piatto che pi? ama cucinare? ?Le uova strapazzate, semplice e molto gradito a Lapo?. Che cosa ha rappresentato per lei essere nipote dell'uomo che ha creato la prima industria del Paese e sorella dell'uomo simbolo dell'Italia nel mondo? ?Il ricordo del nonno ? molto bello ? importante. ? stato un uomo straordinario e devo dire lo stesso anche per mio fratello, anche se era sicuramente diverso da mio nonno. A Gianni piaceva molto viaggiare. Il nonno era invece molto piemontese?. Per lei due grandi esempi. ?Io sono sempre stata molto low profile?. [17-11-2008] DAGOSPIA -
chiss? chi sar?....
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UN FONDO USA SECONDO AZIONISTA DEL LINGOTTO... Da "la Repubblica" - Movimenti nel capitale Fiat. Il fondo di investimenti statunitense, Capital Reasearch and Management, ha portato la propria partecipazione nel gruppo torinese al 5,183% dal 2,025% dichiarato lo scorso aprile, diventando cos? il secondo azionista dopo l?Ifil (30,4%). La notizia ? stata divulgata ieri dalla Consob e si riferisce a un?operazione datata 6 novembre. In quella seduta il titolo Fiat aveva chiuso a 6,34 euro, mentre l?azione ieri valeva 5,65 euro. La quota in Fiat ? detenuta a titolo di gestione del risparmio e ha gi? incassato una minusvalenza del 10,8% Torna Mattioli, uomo Fiat nella stanza dei bottoni della nuova Alitalia... M.C. per "Panorama" - C'? un inaspettato ritorno sulla scena dell'economia italiana. Basta guardare la composizione del consiglio d'amministrazione della Cai, presieduta da Roberto Colaninno. Uno dei soci della finanziaria, il gruppo Benetton, ha infatti nominato come proprio rappresentante Francesco Paolo Mattioli, uno dei nomi pi? illustri finiti nella rete dei magistrati durante l'epoca di Tangentopoli. Allora Mattioli era il potente direttore finanziario del gruppo Fiat e, insieme con l'amministratore delegato, Cesare Romiti, venne coinvolto in diverse vicende. La pi? importante, per la quale trascorse 38 giorni in carcere, riguard? l'accusa di aver finanziato con 3,2 miliardi di lire la Dc e il Psi per la costruzione della metropolitana di Roma. La condanna a un mese di carcere, arrivata dal tribunale d'appello, venne annullata dalla Cassazione per prescrizione. Mattioli a ben vedere non ha mai smesso di lavorare per la Fiat. Attualmente risulta un semplice ?consulente?, anche se con ufficio e segretaria a disposizione nel quartier generale della societ?, al Lingotto di Torino. ?, insomma, ancora ?organico? al gruppo, che avr? un suo storico collaboratore nella stanza dei bottoni dell'Alitalia. I Benetton sono soci rilevanti della Cai, alla quale partecipano attraverso la controllata Atlantia (ex Autostrade). Nel corso dell'aumento di capitale da 1,1 miliardi, gi? annunciato, i Benetton parteciperanno versando 100 milioni. Solo altri tre soci su 16 (Immsi di Colaninno, Intesa Sanpaolo e gruppo Aponte) verseranno altrettanto. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-1336.htm ---------------------------------------- DATI POSITIVI DALLA TRIMESTRALE DELLA HOLDING DEL GRUPPO AGNELLI L?Ifil si scopre pi? forte: ha liquidit? da investire Dalla cessione dello 0,25 per cento di azioni Intesa Sanpaolo la societ? ha ricavato 101,4 milioni. Sant?Albano: ?Cos? abbiamo cassa per eventuali opportunit?? MARINA SALVETTI TORINO. Beata Champions League. Non solo per l?entusiasmante doppia vittoria sul Real Madrid, che ha infiammato gli animi dei tifosi, ma pure per i ricavi che la competizione europea assicura alle casse della Juventus. Grazie agli introiti - finora una decina di milioni, cifra destinata a salire sensibilmente se venissero superati anche gli ottavi - il club bianconero vede nuovamente profilarsi all?orizzante un bilancio in pareggio. E se i conti della societ? juventina sono tornati a sorridere, anche quelli della casa madre, ovvero dell?Ifil che detiene il 60 per cento del capitale della Juventus, riscuotono applausi. VOLANO GLI UTILI Nonostante il momento critico che sta attraversando l?economia mondiale, l?Ifil, la societ? di investimenti del Gruppo Agnelli presieduta da John Elkann, chiude il terzo trimestre con un utile consolidato di 172,1 milioni (+ 48,3 milioni rispetto al terzo trimestre 2007), un risultato progressivo per i primi nove mesi del 2008 di 481,9 milioni di euro (+ 43,3 milioni rispetto a un anno fa) e una posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings positiva per 292,3 milioni di euro ( era negativa per 104,5 milioni a fine 2007). SPALLE SOLIDE La Juventus sa quindi di avere alle spalle un?azionista di maggioranza che si ? notevolmente rinforzato rispetto allo scorso anno e che dispone di un?ampia liquidit?. La cessione, ad ottobre, dello 0,25 per cento delle azioni di Intesa Sanpaolo ha permesso infatti un ricavo netto di 101,4 milioni e una plusvalenza di 9,4 milioni i cui effetti contabili ?sottolinea Elkann - saranno rilevati nel quarto trimestre dell?esercizio. ? Era fondamentale questa cessione ?spiega Carlo Sant?Albano, l?ad di Ifil e consigliere della Juventus - per avere risorse per le nostre societ? e per possibili acquisizioni. Nei prossimi dodici mesi ci potrebbero essere opportunit? interessanti e avere cassa ? molto importante ? . FINANZIAMENTI Denaro utile anche per un eventuale intervento sulla Juventus. E? vero che l?amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc sostiene da sempre che dopo l?aumento di capitale nel marzo 2007 non ci saranno altri finanziamenti da parte dell?Ifil. Per?, di fronte a un?occasione o a un colpo di mercato, i dirigenti bianconeri sanno di poter anche ricorrere alla disponibilit? della capogruppo. Anche perch? il club deve gestire, contemporaneamente alla campagna acquisti, la costruzione del nuovo stadio: l?impianto costa 105 milioni, la Juventus ne deve reperire ancora una cinquantina, ma ha garantito che non verranno intaccate le risorse destinate al mercato. EXOR Sant?Albano consolida la sua posizione all?interno del Gruppo: il suo nome ? stato infatti indicato come uno dei 17 consiglieri che rappresenteranno la governance in vista della fusione tra le due holding Ifil e Ifi. L?operazione si completer? a inizio 2009 e la nuova societ? che nascer? dall?integrazione si chiamer? Exor. (tuttosport di oggi, versione cartacea) -
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Oggi poi ho avuto una brutta notizia da un tribunale Italico. Vicenda di cui non posso riferire qui ovviamente. Dico solo che l'editoria di famiglia non rispetta per niente chi ci lavora e produce. I dipendenti sono schiavetti da buttare nel water. E i tribunali sono sottomessi ai poteri. Una tristezza senza fine.... Italia squallida. -
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Siamo alle solite. I meriti sono di tutti, i demeriti sono solo degli altri. Esattamente come i debiti e i crediti... Esattamente come le dichiarazioni di John.... In perfetto stile Agnelli/Elkann..... (anche Gianni aveva questo brutto vizio) Provo uno schifo senza fine nei confronti di questa gente. Una bassezza morale che mi rattrista moltissimo, ma forse non ? colpa loro. Sono nati e cresciuti nella bambagia, con tanta tanta grana a disposizione... Sono esseri umani con dei limiti mentali dovuti ad una educazione particolare. Che Di0 abbia piet? di loro. O forse no. -
Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
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Bravissimo. Mi hai letto nel pensiero. In questi giorni nel vautare un p? tutta la situazione calcio in generale (campionati processi ecc), ho pensato molto anche al passato. Proprio questa frase dell'avvocato di colpo ? diventata rimbombante nella mia testa senza che nemmeno l'avessi cercata coi pensieri. Ci sono troppi ladri e ladruncoli, senza qualcuno che sappia muoversi bene nel sistema la vedo difficile. -
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Spero che non venga mai venduta. Voglio vedere affondare il barcone con tutti i marinai originali sopra. -
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CHE ROMETTA: UN MILIONE E CENTO IL COMPENSO ANNUO DI ROSSELLA SENSI - E PROFUMO METTE UN SUO UOMO NEL CDA Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Alessandro Profumo ha imposto a Rossella Sensi l'ingresso nel Consiglio di amministrazione di Italpetroli del suo uomo di fiducia Roberto Cappelli. Con questa mossa Unicredit vuole tenere d'occhio i conti e le scadenze della societ? che controlla la AS Roma nella quale secondo il "Sole 24 Ore" Rossella Sensi avrebbe ricevuto un compenso di 1,1 milioni". http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-1251.htm -
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Ecco. Bravo BigBear, dopo aver letto di tutti questi Beatles (nel senso non musicale del termine), ho letto questo nome. E fu cos? che decisi: stasera sospendo la dieta per qualche ora. Mi scasso un pastasciuttone da spaccare le ossa a tutti. E ci scappa pure il birrozzo.... magari da 33 cl, come gli scudetti della Juventus se non esistessero gli imbroglioni e figli di..... (in tutti i sensi) -
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pastetta... ? tutto un biscottone.... ma cosa credevate, che davvero sono matto io? e che sono un provocatore rancoroso? se vi dico che ? tutto un'imbroglio ci potete credere. E' una questione di onest?, e l'onest? non ha niente a che vedere col calcio Italiano, altrimenti Moratti non avrebbe mai vinto un cacchio nemmeno con degli alieni.... con gli aiutini invece.... Prima o poi vi convincerete tutti. Pure Rocca. -
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E' novembre ... e con un'Inter bella cotta dai vari impegni ? vergognosamente ricominciata l'incresciosa serie di aiuti: clamorose nel primo tempo le due segnalazioni di fuorigioco inesistenti, Floro Flores e Quagliarella impressionante il fallo da rosso diretto a 10 minuti dal termine di Cordoba: entrata a piedi uniti non sanzionato da Morganti, solo giallo. disarmante l'intervista a Marino ... nessuna polemica, tutto che fila liscio come l'olio, nessuna immagine e/o commento che mette in risalto l'entrata assasina di Cordoba ... che amarezza ...ricordo quando noi ... CIRDAN -
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Vivace scambio di battute Mourinho-Sconcerti Fonte: ANSA - ansa.it La domanda ha battuto sul "nervo scoperto" di Mourinho, per dirla alla Sconcerti, del resto Mario Sconcerti ? un fine giornalista che in 40 anni di carriera ha dimostrato tutta la sua grande professionalit?, ma al tecnico nerazzurro quel paragone su Mancini, per altro del tutto privo di vena polemica, proprio non ? andato giu' e senza rispondere direttamente ha accusato Sconcerti di essere "amico di Mancini". La discussione ha iniziato a prendere fuoco nonostante che Ilaria D'Amico cercasse di gettare acqua sul fuoco. Mourinho era un "fiume in piena", ha detto di non essere amico di Sconcerti e che lui non ? amico dei giornalisti rifiutando l'invito a cena di Sconcerti. Sul gesto di silenzio rivolto all atribuna ha detto: ''Il dito sulla bocca dopo il gol? Dicevo di stare zitto a Costinha''. Mourinho giustifica cosi' il suo gesto al pubblico dopo il gol di Cruz.''Un mio vecchio giocatore che mi chiamava, mister, mister'', ha spiegato con una battuta. ''Una partita finisce quando finisce - ha detto riferendosi al gol al 91' - e segnare all'ultimo minuto e' segnale che la squadra ci crede fino in fondo''. Mourinho: "mi hanno detto che lei ? amico con Mancini quindi ? inutile che continua a farmi questa domanda" Sconcerti: "io sono amico di tutti" Mourinho: "non mio di certo, io non sono amico suo, non sono amico con i giornalisti" Sconcerti: "lei ha un nervo scoperto" Mourinho: "facciamo domande sulla partita perfavore" Sconcerti: "le ribadisco che io sono amico di tutti" Mourinho: "le ribadisco che non ? mio amico e se mi invita a cena non vengo" -
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Si meriterebbe calcioni nel c**o ogni volta che fa un cattivo pensiero. Non dico tanto, ne bastano 2. Avrebbe l'osso sacro rotto nel giro di un'ora. Gli auguro di perdere completamente la faccia, prima ancora che i gran premi. Ma come ha fatto la Fenech a stare con uno cos?? Vabb? ora non ci sta pi?, per? uno splendore di donna cos? cosa ci faceva con un essere di questo tipo? Con tutti gli uomini che avrebbe potuto avere.... "DIOOOOOOOOO, DOVE SEI FINITO? VIENI GIU' UN ATTIMO...." -
J1897.com & Difendiamolajuve: Di Nuovo In Campo
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Ancora vivo sto topic? -
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28/10/2008 (11:49) - PROCESSO Thyssen, la difesa in aula: "Mai dato colpa agli operai" Questa mattina ? ripresa l?udienza preliminare. L?avvocato difensore: ?Nessuno ha mai detto che l?incidente sia stato responsabilit? degli operai. Questo si appurer? in dibattimento?. TORINO ?Non ci sono i presupposti per contestare il dolo, non c?? consapevolezza dell?omissione degli accorgimenti antinfortunistici?: ? quanto dichiarato dall?avvocato Maurizio Anglesio, uno dei difensori dei vertici della ThyssenKrupp imputati a Torino per il rogo del 6 dicembre 2007 in cui morirono sette operai. Questa mattina ? infatti ripresa l?udienza preliminare con la parola alla difesa. Dopo che ieri ha parlato l?avvocato Ezio Audisio per trattare la posizione dell?amministratore delegato Harald Espenhan, oggi in aula tocca ai legali Maurizio Anglesio, Andrea Garaventa e Cesare Zaccone trattare la posizione degli altri cinque manager e dipendenti chiamati a rispondere dalla procura di Torino dei reati di omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele antinfortunistiche, nonch? la posizione della societ? ThyssenKrupp chiamata in causa come persona giuridica. ?La societ? - ha detto l?avvocato Cesare Zaccone che difende l?azienda - ? chiamata a rispondere di omicidio colposo. Noi contestiamo questa accusa perch? l?imputazione ? gi? compresa nei reati contestati ai singoli imputati?. Un riferimento all?accusa mossa dal Pm Raffaele Guariniello all?azienda di aver volontariamente posticipato i lavori di adeguamento delle misure di sicurezza nello stabilimento di Torino, l?avvocato Anglesio ha spiegato: ?gli investimenti della Thyssen comunque non erano finalizzati a interventi sulla linea 5, dove si svilupp? l?incendio. Nessuno - ha concluso poi Anglesio - ha mai detto che l?incidente sia stato responsabilit? degli operai. Questo si appurer? in dibattimento?. http://www.lastampa.it Zaccondiron-diron-dello.... -
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The warden threw a party in the county jail. The prison band was there and they began to wail. The band was jumpin' and the joint began to swing. You should've heard those knocked out jailbirds sing. Let's rock, everybody, let's rock. Everybody in the whole cell block was dancin' to the Jailhouse Rock. Spider Murphy played the tenor saxophone, Little Joe was blowin' on the slide trombone. The drummer boy from Illinois went crash, boom, bang, the whole rhythm section was the Purple Gang. Let's rock, everybody, let's rock. Everybody in the whole cell block was dancin' to the Jailhouse Rock. Number forty-seven said to number three: "You're the cutest jailbird I ever did see. I sure would be delighted with your company, come on and do the Jailhouse Rock with me." Let's rock, everybody, let's rock. Everybody in the whole cell block was dancin' to the Jailhouse Rock. The sad sack was a sittin' on a block of stone way over in the corner weepin' all alone. The warden said, "Hey, buddy, don't you be no square. If you can't find a partner use a wooden chair." Let's rock, everybody, let's rock. Everybody in the whole cell block was dancin' to the Jailhouse Rock. Shifty Henry said to Bugs, "For Heaven's sake, no one's lookin', now's our chance to make a break." Bugsy turned to Shifty and he said, "Nix nix, I wanna stick around a while and get my kicks." Let's rock, everybody, let's rock. Everybody in the whole cell block was dancin' to the Jailhouse Rock. Jailhouse Rock - Elvis Presley -
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QUANTE SPINE ROSELLA - Debiti per 365 milioni - La Roma in tilt - Il gelo con Totti - L?ingresso di Unicredit nel cda - La difficile partita dell?erede di Franco Sensi (A salvarla sar? il modulo Alitalia o l?azionariato popolare?)? Denise Pardo per L'espresso, in edicola domani A salvarla sar? il modulo Alitalia o l'azionariato popolare? Intanto, sar? pure "maggica" (nonostante i tempi cupi). E caput mundi. E come si sa, non si discute (e non ? vero) ma si ama. Per?, la banca avanza. E avanza di brutto. L'11 novembre, giorno dell'assemblea della A. S. Roma, verr? nominato consigliere d'amministrazione Roberto Cappelli, stimato professionista ma soprattutto legale che rappresenta l'Unicredit, l'istituto che con la fusione con la Capitalia di Cesare Geronzi ha ereditato il mega debito di Italpetroli (di cui la squadra ? asset principale): 365 milioni di euro in tutto, la prima tranche da versare entro il 31 dicembre. La bestia pi? nera fra le tante bestie nere di questa prima e disastrosa fase del campionato piombate sulle spalle di Rosella Sensi, prima presidente e amministratore delegato di una Roma in preda a una crisi da paura. La Roma e anche lei. A quasi tre mesi dalla scomparsa del padre Franco, amatissimo dal popolo giallorosso per cui si era svenato investendo nella squadra 250 milioni di euro, Rosella Sensi, nella nuova stagione della sua presidenza, prima quota rosa del calcio italiano, ? sotto tiro. A 360 gradi. Guardata a vista da quattro milioni di occhi di tifosi furibondi (che sono circa due milioni). Una sconfitta dopo l'altra in campo. I romanisti alla porte di Trigoria tenuti a malapena a bada. La pelata dell'allenatore Luciano Spalletti in bilico, in pericolo perfino i suoi figli che, ha raccontato, non vogliono uscire di casa. Le liti nello spogliatoio tra mister e giocatori. Denise Pardo per L'espresso, in edicola domani A salvarla sar? il modulo Alitalia o l'azionariato popolare? Intanto, sar? pure "maggica" (nonostante i tempi cupi). E caput mundi. E come si sa, non si discute (e non ? vero) ma si ama. Per?, la banca avanza. E avanza di brutto. L'11 novembre, giorno dell'assemblea della A. S. Roma, verr? nominato consigliere d'amministrazione Roberto Cappelli, stimato professionista ma soprattutto legale che rappresenta l'Unicredit, l'istituto che con la fusione con la Capitalia di Cesare Geronzi ha ereditato il mega debito di Italpetroli (di cui la squadra ? asset principale): 365 milioni di euro in tutto, la prima tranche da versare entro il 31 dicembre. La bestia pi? nera fra le tante bestie nere di questa prima e disastrosa fase del campionato piombate sulle spalle di Rosella Sensi, prima presidente e amministratore delegato di una Roma in preda a una crisi da paura. La Roma e anche lei. A quasi tre mesi dalla scomparsa del padre Franco, amatissimo dal popolo giallorosso per cui si era svenato investendo nella squadra 250 milioni di euro, Rosella Sensi, nella nuova stagione della sua presidenza, prima quota rosa del calcio italiano, ? sotto tiro. A 360 gradi. Guardata a vista da quattro milioni di occhi di tifosi furibondi (che sono circa due milioni). Una sconfitta dopo l'altra in campo. I romanisti alla porte di Trigoria tenuti a malapena a bada. La pelata dell'allenatore Luciano Spalletti in bilico, in pericolo perfino i suoi figli che, ha raccontato, non vogliono uscire di casa. Le liti nello spogliatoio tra mister e giocatori. Le ? stato rimproverato tutto. Il carattere difficile e schivo: non si fida di nessuno e vede nemici dappertutto. Il decisionismo anche sui calciatori (Bruno Conti, responsabile tecnico Daniele Prad?, direttore sportivo, vengono solo consultati, Spalletti poco). Il fatto che mandi il marito a trattare con i giocatori (ha negoziato lui il passaggio di Cristian Chivu all'Inter). Le apparizioni troppo rare a Trigoria, la cittadella della Roma. Le sparizioni dopo le sconfitte, accampando improvvisi e provvidenziali malanni. Le assenze anche dopo le vittorie. Poi, l'aver stretto buoni rapporti con Luciano e Alessandro Moggi, quando erano in auge, e con Adriano Galliani (al contrario del padre, grande antagonista del cartello delle squadre del Nord), tanto da diventare vice presidente della Lega Calcio. Ma anche il rapporto privilegiato con Marione, conduttore del seguitissimo programma "Te la do io Tokyo", su Radio Centro Suono Sport, l'unico al quale si concede. Infine, l'ostracismo nei confronti del quotidiano "il Romanista" reo di pubblicare nella pagina delle lettere le critiche dei tifosi su di lei senza censurarle. Una lupacchiotta o una zarina? O, invece, in una citt? malata di calcio, una ragazza con una palla al piede che ne decreta gloria o crocifissione? Torna il tormentone del 2004, quando la squadra era in difficolt?: "Rosella, dov'? il progetto?" chiede, ora come allora, l'anima giallorossa. Lei, a cavallo delle onde della bufera, si ? blindata pi? che mai a Villa Pacelli, la residenza di famiglia. Al suo fianco, il fidatissimo Gianroberto De Giovanni, l'avvocato di 39 anni che ha seguito tutte le trattative. L'editore Pippo Marra, consigliere della Roma, amico personale, riservato come pu? esserlo solo un calabrese riservato. Il consulente Enrico Bendoni, vicino ai Sensi fin dal tempo di Franco. Il controller del gruppo Cristina Mazzoleni, la bravissima donna dei conti. E i discretissimi banchieri Giampietro, Angelo e Arturo Nattino, proprietari della Finnat (nel cda i Buitoni, i Rattazzi, i Violati), advisor di Italpetroli, dagli stretti legami con il Vaticano e con Franco Caltagirone, uno degli uomini pi? liquidi d'Italia. E il capofila degli imprenditori interessati ai terreni di Torrevecchia: 29 ettari valutati 100 milioni diventati edificabili con la giunta di Walter Veltroni a patto di costruire la Cittadella dello sport. Ma il terremoto politico romano ha complicato il cammino. E ora il dossier ? fermo sul tavolo del sindaco Gianni Alemanno. Purtroppo, nemmeno l'ipotetica vendita di Torrevecchia placherebbe la scadenza bancaria di dicembre. Per far fronte al debito bisognerebbe anche cedere i depositi petroliferi di Civitavecchia, valore 50 milioni. Il resto del patrimonio non pu? alzare granch?, visto che gli alberghi, la tenuta La Leprignana, e il "Corriere Adriatico" sono stati gi? alienati. A comprare il quotidiano ? stato proprio Caltagirone che, tra l'altro, controlla il 4 per cento del Monte dei Paschi di Siena, banca creditrice di 50 milioni di euro dai Sensi. ?Caltagirone dimostri di avere un'anima e salvi la squadra?, auspica una persona vicina alla vedova Maria e alle tre sorelle Sensi. ?Questa citt? gli ha dato tanto. Ora sarebbe arrivato il suo turno?. Su un punto Rosella sembra essere ferma: ora non si pu? vendere nulla. La crisi finanziaria ha falcidiato le stime degli asset di Italpetroli. E in citt?, tranne Caltagirone, nessuno ha i quattrini e le spalle solide per rilevare la Roma che, secondo gli esperti, con il marchio e con il nome di Totti idolatrato persino in Cile (anche l? lo chiamano affettuosamente "el pupone") ha un potenziale sfruttato ancora in minima parte. Quindi, le soluzioni da sondare sono altre. Per esempio, mettere su una cordata di imprenditori modello Alitalia. Coinvolgere i fratelli Toti, i potenti costruttori rivali di Caltagirone, Alberto Tripi, il re dei call center, Giovanni Malag?, l'imprenditore dalle mille relazioni, e tanti altri romanisti doc e vip che con una cifra contenuta potrebbero passare alla storia come i salvatori della squadra del cuore. E soprattutto, da poteri forti metter le mani sul potere capitolino pi? forte che c'?. L'altra strada ? ripescare il progetto della Kpmg e dello studio legale Tonucci sull'azionariato popolare, presentato nel 2005 dalla Fondazione Roma Europea e da "il Romanista". Tra i relatori Giuseppe De Rita, Cesare Sanmauro, Riccardo Luna e Maurizio Costanzo (fra i primi sostenitori di questo modello per la Roma). Un piano pi? semplice da realizzare che altrove, calcolando che la maggior parte dei tifosi giallorossi sono correntisti Unicredit (li ha ereditati da Capitalia). Allora, la figlia di Sensi lo prese come un'offesa, interpretandolo come un giudizio negativo sulla famiglia. Ma oggi, come direbbe "miss Rosella", ? un altro giorno. http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-1127.htm -
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