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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. UNA SQUADRA FORTISSIMI ?Il primo scudetto lo avete vinto in segreteria, il secondo perch? non c?era nessuno, il terzo all?ultimo minuto. Siete una squadra di?? (Jos? Mourinho, nell?intervallo di Atalanta-Inter, agli indossatori di scudetti altrui) Non sono pienamente d?accordo con Mourinho: il terzo, come probabilmente il quarto, ? arrivato grazie a Cobolli Gigli che gli ha regalato Ibra. Christian Rocca http://www.camilloblog.it
  2. UNA SQUADRA FORTISSIMI ?Il primo scudetto lo avete vinto in segreteria, il secondo perch? non c?era nessuno, il terzo all?ultimo minuto. Siete una squadra di?? (Jos? Mourinho, nell?intervallo di Atalanta-Inter, agli indossatori di scudetti altrui) Non sono pienamente d?accordo con Mourinho: il terzo, come probabilmente il quarto, ? arrivato grazie a Cobolli Gigli che gli ha regalato Ibra. Christian Rocca http://www.camilloblog.it
  3. E se fosse l'ultima trovata di Mieli per cercare di non farsi soffiare il posto? Mi rifaccio amici gli Juventini....
  4. Sal, se davvero ha detto cos?, possiamo dire di tutto, ma ? uno con le palle. Solo uno con le palle pu? fare un discorso del genere in quella societ? e in quello spogliatoio. Se lo fanno inca**are, mander? a fare in c**o il presidente prima o poi, e in diretta tv. Del team? Asp?, m? vediamo.... diamogli tempo... un attimo...
  5. Io lo so. So tutto. E questo senza nemmeno essere un grande, basta leggere gli atti senza indossare una maglia di appartenenza. Io delle squadra non mi preoccupo, tanto so che noi vinciamo e perdiamo sempre e solo sul campo. Al contrario di voi altri che senza falsificazioni di tutti i generi non riuscite nemmeno ad andare al bagno. Pure la vostra cartaigienica ? falsa.
  6. non ci credo... ? bella eh! ma non ci credo...
  7. Siete una squadra di..." .read Dichiarazione del giudice De Biase (Ex Giudice sportivo dello scandalo del calcio scommesse degli anni 80): "Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l'indagine si presenta piuttosto complessa, perch? investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l'Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi. L'Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c'? un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceit? dei pedinamenti. Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cio? quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un'agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato. Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: ? chiaro che se applico lo stesso concetto, l'unico scopo che mi prefiggo ? quello di avere dei vantaggi illeciti. Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea. Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l'Inter rischia, e molto, anche perch? tra Inter e Telecom c'? un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell'una rivestono, a vario titolo, incarichi nell'altra."
  8. Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria .read Baldassarre (ex presidente della Corte Costituzionale): ?Aver assegnato lo scudetto all?Inter ? stata una forzatura? ?Accettare di mettere sulle maglie il tricolore ? stato un comportamento antisportivo e l?atteggiamento tenuto dai nerazzurri nella vicenda intercettazioni ? di estrema gravit??
  9. Di l? oltre i 1000... minkia, si potrebbe rifare l'Italia!
  10. Dei giornalisti ho gi? parlato diverse volte... Qui credo di aver fatto un buon riassunto: Hey Stoopid http://www.ju29ro.com/senti-chi-parla/39-s...ey-stoopid.html Che se lo legga pure Severgnini, che ? una persona intelligente. Chiss? che una volta o l'altra non si possa fare qualche discorso un p? pi? serio tutti insieme... magari togliendosi la casacca e parlando da cittadini.
  11. sul corrieredellasera hanno messo il link di questo topic!
  12. Severgnini: ?se fosse vero Sarebbe grave: non puo' parlare come moggi? Mourinho e gli scudetti dell'Inter Il suo sfogo ?segreto? diventa un caso Voci sulla ramanzina ai giocatori: ?Uno regalato, uno contro nessuno, uno all'ultimo minuto: siete una squadra di...?. I tifosi della Juve sui blog: ?Uno di noi? MILANO - Bufera Inter o semplice e infondato pettegolezzo? Difficile stabilirlo, ma se il presunto sfogo di Mourinho dopo la sconfitta contro l'Atalanta arriva sui blog e sui quotidiani ? difficile ignorare non tanto l'episodio, che ovviamente nessuno pu? confermare, quanto le reazioni che le voci stanno provocando. ?Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perch? non c'era nessuno. Il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra di m...? avrebbe detto Mourinho ai giocatori nel faccia faccia alla Pinetina dopo la figuraccia. Che meritassero ben pi? di una ramanzina ? chiaro anche ai tifosi interisti pi? sfegatati. Ma ci? che fa discutere ? il contenuto di quello sfogo, ovvero la totale ?dissacrazione? delle vittorie ottenute dalla squadra nel dopo Calciopoli. Proprio quelle parole avrebbero provocato il gelo dei giorni scorsi con il presidente Moratti. D'altra parte Mourinho, costretto un giorno s? e l'altro pure a rispondere a domande sul confronto tra i risultati di Mancini e i suoi, avrebbe una volta per tutte chiarito il suo pensiero sul valore di quei risultati. A porte chiuse, ovviamente, ma qualcuno deve aver raccontato tutto e avviato inarrestabili rumour. LE REAZIONI - Fin qui la ricostruzione di quanto sarebbe accaduto. Ovviamente, senza conferme. Ma ci? non ha impedito che quella frase venisse riportata dalla stampa e da numerose pagine web scatenando reazioni. In primo luogo sul fronte juventino. Su uno dei forum pi? frequentati dei tifosi bianconeri si leggono post con titoli come ?Mourinho uno di noi?, ?Quest'uomo ? un mito?, ?Mou, vieni alla Juve?. ?D'altronde lui non ? un pirla?. Il fronte interista, ovviamente, ci rimane di stucco e non gradisce. Crede che quelle parole non possano essere vere. Ma un tifoso come Beppe Severgnini aggiunge che ?se fosse vero?, lo riterrebbe ?grave? e non un semplice sfogo. ?Se quelle parole le dice Moggi va bene, ma se le avesse dette Mourinho sarebbe grave. Soprattutto perch? non ? vero. Sono argomenti delicati, toccano corde che hanno fatto soffrire molto in passato. E soprattutto, quello che avrebbe detto Mourinho sugli scudetti non ? vero?. E aggiunge: ?Mancini ? stato mandato via perch? era bravo, antipatico, ma psicologicamente fragile, al di l? della spavalderia. Forse Moratti, dopo Bergamo, si sta chiedendo se anche Mourinho non sia cos?. Comunque gli allenatori parlano con la propria squadra molto pi? chiaro di quanto pensiamo noi da fuori. La novit? di Mourinho ? che lui alcune di queste cose le racconta e le spiega. Secondo me ? positivo?. 22 gennaio 2009 CORRIEREDELLASERA! CON IL LINK DI J1897.... INCREDIBILE!
  13. Bene. Che si sappia che c'? gente incazzata. Che lo sappiano a casa Galfer.
  14. Nuova ladrata dell'Inter in Coppa Italia contro la Roma. Bisogna annullare tutto... Siamo al ridicolo.
  15. Hai chiesto se la legge ? uguale per tutti. Io ti ho risposto che se ne sono convinto ci sono in questo tipo di cose. Sono l'unico che ? stato presente in entrambe le occasioni. Non ho parlato di quanto sono juventino io rispetto agli altri.... Non ho fatto paragoni. Ci sono stato anche in un'altra occasione davanti alla sede quella estate, ero da solo, ma poi ? successa una cosa divertente... Non dimenticher? mai la faccia di quell'interista. .asd Un giorno che sono preso bene vi racconto l'esipodio....... (interista vero non Cobolli, tanto per chiarire )
  16. Fiat&Chrysler: fidanzamento siglato con un Sms: si pu? caSSare con un dito - UNO, DUE, RCS: VETO DI GERONZI SU MONTEZEMOLO ? LIQUIDAZIONE PER PERRICONE - CAI DOLORS: AIR FRANCE SPROFONDA IN BORSA E DA PARIGI ATTERRA ?IL CARABINIERE? 1 - FIAT&CHRYSLER: fidanzamento siglato con una lettera di intenti simile a un Sms che si pu? cancellare con un dito Pi? che un matrimonio quello tra Fiat e Chrysler sembra un fidanzamento siglato con una lettera di intenti simile a un Sms che si pu? cancellare con un dito. ? questa l'opinione di molti analisti che si sforzano di capire il contenuto di un accordo sul quale lo stesso artefice, Sergio Marpionne, non ha voluto suonare pi? di tanto la grancassa. Il manager italo-canadese ha parlato di un "passo fondamentale nello scenario del settore che permetter? ad entrambe le societ? di accedere a importanti mercati". Con l'entusiasmo di un ragazzino John Elkann si ? spinto pi? avanti e ha parlato della possibilit? di andare oltre la quota del 35% che il Lingotto potrebbe portarsi a casa senza alcun esborso di denaro. Da parte sua Luchino di Montezemolo, sempre pi? estraneo alla gestione della Fiat, ieri ha accompagnato in visita alla Ferrari il ministro Scajola (il ?caposcalo' dell'aeroporto di Albenga), poi ha detto che oltre all'intesa con la casa di Detroit potrebbe esserci un altro accordo con i francesi di Peugeot e Sarkozy che poche settimane fa gli hanno dato la Legion d'Onore. A fare le capriole per la gioia ? invece l'uomo con cui Marpionne ha scambiato gli Sms d'intenti. Si chiama Robert Louis Nardelli, ? nato in Pennsylvania 61 anni fa, ed ? il manager che sta evitando il funerale di Chrysler dove ? arrivato nel 2007. Prima di approdare nella casa automobilistica Nardelli ? stato fino al 2000 in General Electric, la societ? dove ha lavorato con incarichi prestigiosi Paolo Fresco, l'ex-amministratore delegato di Fiat. Quest'uomo guadagna 1 milione di dollari e percepisce bonus che sono rimasti finora segreti perch? Chrysler ? sotto il controllo del fondo americano Cerberus (lo stesso che un anno fa batteva l'Italia in lungo e in largo con l'intenzione di comprare aziende di elettronica e informatica) e ha portato l'azienda di Detroit nell'abisso. A Torino gli ultimi operai della Fiat sono molto perplessi sul protocollo firmato tra le due sponde dell'Atlantico, e quando vanno a casa fanno vedere ai loro figli i modellini in scala delle auto prodotte da Chrysler e da Fiat. La visione ? impressionante perch? non c'? alcuna compatibilit? tra le due linee ed ? difficile pensare che la rete americana dei 3.300 concessionari Chrysler riesca a vendere la piccola 500 e l'Alfa. Probabilmente ? su questo punto che Luca De Meo, il giovane delfino di Marpionne dalle labbra sensuali, ha preferito alzare i tacchi per andarsene alla Volkswagen, ma alla Fiat "salvatrice della casa americana" ripetono le parole dell'abile Marpionne che ha parlato soltanto di un "passo fondamentale", una mossa audace che arriva dopo il terzo tentativo nella storia della Fiat di entrare negli Stati Uniti dopo quelli con Ford e General Motors. Questa ? anche l'opinione del guru della consulenza, Riccardo Monti, il superconsulente di Boston Consulting, una delle societ? pi? qualificate in materia; per lui il protocollo ? geniale e audace, ma rappresenta - cos? scrive in un articolo che appare oggi sul quotidiano "MF" - una mossa che spiana la strada a Peugeot. Lo scenario ? in movimento e pieno di insidie perch? nessuno ? in grado di dire se Chrysler dopo aver bruciato la prima tranche di aiuti del governo americano, sar? in grado a febbraio di beneficiare della seconda rata e a marzo di cominciare a restituire il prestito senza evitare il fallimento. C'? per? una domanda che i poveri operai della Fiat si stanno facendo e che nessuno si ? posto: qualora l'Sms tra Marpionne e Robert Nardelli diventasse realt?, la Fiat con il 35% colosso Usa, si farebbe carico come in qualsiasi altra azienda dei rischi derivanti dalla sua partecipazione azionaria? ? una domanda elementare, ma terribilmente importante perch? dopo l'altare e i fiori bianchi, potrebbe arrivare un doloroso divorzio. 2 - CAI CHE DOLORI: AIR FRANCE SPROFONDA IN BORSA - DA PARIGI ARRIVA "IL CARABINIERE" PINSON I meravigliosi soci di Cai che vogliono passare alla storia per aver salvato l'Alitalia ieri mattina intorno a mezzogiorno hanno avuto un brivido nel fondoschiena. A quell'ora le agenzie hanno battuto la notizia che AirFrance-Klm hanno perso una grande quota di traffico nel terzo trimestre 2008 e che non prevedono risultati migliori nel bilancio da chiudere a marzo. Alla Borsa di Parigi il titolo ? sprofondato del 9,5% e qualche socio di Cai ha cominciato a pensare che la bella silhouette francese del cielo comincia a mostrare rughe preoccupanti. A godere per l'annuncio sorprendente ? il partito che si ? battuto per Lufthansa che adesso tace mentre i "patrioti italiani" si toccano discretamente gli attributi sul futuro della partnership. Intanto nell'orrendo palazzo della Magliana la squadra dei top-manager di Colaninno e Sabelli si ? messa al lavoro ed ? arrivato anche da Parigi un uomo alto e con il volto squadrato che AirFrance ha nominato per sorvegliare l'andamento della partnership. Costui si chiama Jean-Louis Pinson, che si ? formato alla Scuola degli Alti Studi Commerciali ed ? vicepresidente per l'area internazionale di AirFrance-Klm. Gli uscieri dell'Alitalia gli hanno preparato un bel ufficio al sesto piano e lo chiamano "il carabiniere" perch? sar? lui a sorvegliare giorno e notte i movimenti di Sabelli e della sua squadra. 3 - CHE C'E' DI BUONO? MASTROBUONO C'? un amico di Luchino di Montezemolo che sta facendo le valigie per cambiare aria. ? Luigi Mastrobuono, il 55enne manager romano che durante la gestione di Montezemolo in Confindustria ? stato vicedirettore generale. Prima di allora era stato sottosegretario nel governo Dini, poi presidente dell'Ipi e segretario generale dell'Ente vaticano per il Giubileo 2000. A Mastrobuono ? riconosciuta una buona dose di efficienza che Luchino ha premiato portandolo con s? in viale dell'Astronomia e tirandogli la volata per la poltrona di amministratore delegato di Bologna Fiere. A luglio dell'anno scorso Mastrobuono se ne ? andato da Confindustria per occupare la carica di amministratore delegato della Nuova Fiera di Roma. Adesso deve aver sentito puzza di bruciato dentro i container mostruosi della Fiera, e non gli ? piaciuta per nulla la battaglia che ha scalzato Andrea Mondello dalla presidenza della Camera di Commercio di Roma e della Fiera di Roma. Per questa ragione Mastrobuono sta per diventare - come scrive "MF" - capo del Dipartimento per le Imprese del ministero dello Sviluppo Economico, il dicastero dove sembra che l'ineffabile Scajola stia ridisegnando l'organigramma. Infatti oltre all'arrivo di Mastrobuono ? previsto il trasferimento dell'ingegnere di Pavia Guido Bortoni dall'Authority per l'Elettricit? e il Gas al nuovo Dipartimento per l'Energia che il ministro "nucleare" vuole irrobustire. 4 - UNO, DUE, RCS: VETO DI GERONZI SU MONTEZEMOLO - IL CONTO DELLA LIQUIDAZIONE PER PERRICONE - E MIELI CONTINUA IL GIRO DELLE SETTE CHIESE Ai piani alti di Rcs, il gruppo editoriale del "Corriere della Sera", c'? molta agitazione. Pi? si avvicina la scadenza di marzo e pi? si infittiscono i rumors sulla sorte di Paolino Mieli e dell'amministratore delegato di Rcs, il palermitano Antonello Perricone. Paolino sta facendo il giro delle sette chiese politiche per avere garanzie sul suo futuro alla guida del primo giornale italiano, ma a giudicare dall'aria mesta che aveva ieri sera a "Ballar?" (dove continua a esibirsi in materie di economia con gambe piuttosto malferme) non sembra che la sua processione nei partiti gli abbia dato certezze. Un altro personaggio che cammina sul filo del trapezio ? Piergaetano Marchetti, il giurista dalla cravatta rossa che presiede il patto di sindacato di Rcs dove sono presenti i poteri forti delle banche e dell'industria. Il buon Piergaetano ha 70 anni, ma ? un uomo pieno di vitalit? e di ambizioni che non ? disposto in alcun modo a rinunciare alla sua poltrona. Sullo sfondo ha visto agitarsi l'ombra di Luchino di Montezemolo che non fa mistero di considerare la presidenza di Rcs un degno tassello del suo ricco curriculum. Purtroppo ? pi? facile che si realizzino i sogni di Martin Luther King che le fantasie di Montezemolone contro il quale ? scattato tra i grandi azionisti di Rcs (in primis Cesarone Geronzi) un secco veto politico. A far cadere le illusioni del ragazzo dei Parioli salta fuori l'inevitabile conflitto di interessi, un tema impopolare a Palazzo Chigi, ma usato nelle stanze di via Solferino quando si ricorda che nominare il presidente di Fiat, Ferrari, Poltrona Frau (e chi pi? ne ha pi? ne metta), sarebbe una forzatura inaccettabile. Non si sa se questo cavillo etico e giuridico sia stato tirato fuori dalla mente fertile dell'avvocato Marchetti. Resta il fatto che chi l'ha visto camminare tra via Solferino e Piazzetta Cuccia, l'ha trovato pi? brillante che mai, mentre per Antonello Perricone si stanno facendo i conteggi della liquidazione milionaria. 5 - MINOLI RAI 5 Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che ieri durante il soporifero convegno all'Auditorium di Roma sul Digitale Terrestre, Giancarlo Leone ha annunciato l'intenzione della Rai di lanciare un canale tematico interamente dedicato alla storia. Si chiamer? "Rai 5" e sar? diretto da Gianni Minoli. I 700 partecipanti al convegno dell'Auditorium, che aveva per titolo "Niente Come Prima", hanno tirato un sospiro di sollievo". [21-01-2009] Dagospia E fu cos? che ad un certo punto, ad un punto certo, gli squali cominciarono a mordersi tra loro. Cesare - Luchetto 1-0 Palla al centro.
  17. Basta farla a Torino invece che a Roma. Forse sarebbe anche pi? efficace.
  18. 294 votanti su 32.000 Siamo un popolo di serie B. Poche scuse. 29 scudetti in salotto, 27 appena usciti dal portone di casa. (ovviamente questo va aldil? del votare a favore o contro, ? questione che di questo tema non frega niente a nessuno) Complimentoni.
  19. La crisi non risparmia l?ammiraglia Rcs: previsti tagli per 5 milioni Francesco Specchia Pubblicato il giorno: 20/01/09 Rumors come colombe nel cielo d?aprile. L?amministratore delegato Rcs Antonello Perricone scadr? tipo yogurt -per l?appunto ad aprile- e le voci dei bookmakers corrono impazzite. Si dice (fonte Milano Finanza): a marzo piazzeranno Perricone alla testa di una struttura pubblicitaria nuova di zecca: un ircocervo nato dalla fusione Rcs-Publikompass - la concessionaria della Stampa- che giocher? su ?giochi su pi? fronti?. Idea non nuova, tra l?altro, e storicamente tentata nel 2006 dall?allora a.d. del Corriere Claudio Calabi che voleva fondere le concessionarie di Rcs e del Sole24 chez Montezemolo: la cosa fu bloccata dagl?industriali veneti che snasarono una fregatura. Si dice anche che a fine marzo al posto di Perricone potrebbe tornare, proprio dal Sole 24Ore, come il Conte di Montecristo, lo stesso Calabi fatto fuori ai tempi di Romiti per questioni di insider trading; e che Calabi potrebbe portarsi appresso il suo attuale direttore generale della pubblicit? Fabio Vaccarono. Si dice perfino che al posto del presidente Marchetti in scadenza (che per? non sembra uno sul punto di andarsene, dicono in redazione) potrebbe arrivare l?immarcescibile Luca di Montezemolo. gli ammortizzatori Il quale Montezemolo, di essere presidente di una Fiat senza il comparto auto (ipotesi industriale futuribile ma non peregrina) non ne avrebbe proprio l?intenzione. Si dice infine del direttore Paolo Mieli alla Rai e di Gianni Riotta o Pigi Battista al posto suo. Ma, insomma, al di l? dei rumors da mercato, il Corriere non sta messo benissimo. Certo, c?? la crisi. Che lo sta spingendo a una forsennata corsa al risparmio, obiettivo a 13 milioni di euro (per tutta Rcs, 5 solo per il Corriere): si ? ridotto il formato del CorrierEconomia; scompa (continua)...
  20. il corriere ? un casino Vittorio Feltri Pubblicato il giorno: 20/01/09 Il Corriere della Sera non ? una istituzione ma ? come se lo fosse. ? l?organo di stampa italiano che vanta la maggior tradizione, ? molto apprezzato a livello internazionale, rappresenta nel bene e nel male ? soprattutto nel male ? la borghesia lombarda. Insomma, ? una specie di Basilica San Pietro della carta. Ovvio quindi che sia al centro di appetiti sani e insani. Un tempo lo volevano comprare o almeno entrarci gli industriali pi? potenti; ora i colossi dell?industria sono morti ammazzati dai padroni, e i pretendenti al trono di via Solferino sono i banchieri, bench? recentemente abbiano rivelato di essere vulnerabili; e il riferimento alla crisi finanziaria non ? affatto causale. In poche parole. Gli istituti di credito ci pensano due volte prima di prestare soldi a quelli dell?economia reale, ma continuano a tenersi il Corriere della Sera. Perch?? Avranno la loro bella convenienza. E pensare che il giornalone, come tutte le aziende editoriali, non sta attraversando il momento pi? felice della sua ultracentenaria storia. La qual cosa impone alla multipropriet? e alla dirigenza di adottare provvedimenti. Gli introiti della pubblicit? sono calati in misura allarmante, e il monte copie vendute (non quelle regalate in varie forme) pure. (...) (...) Risultato, i conti non tornano, e non potrebbe essere diversamente. Sicch? quest?anno i signori azionisti i dividendi se li sognano: ? gi? un successo non debbano rimetterci di tasca per ripianare il bilancio. Di qui l?allarme. Gli imprenditori, si sa, si divertono soltanto se guadagnano. ? pur vero che un giornale importante, al di l? degli utili, serve a chi lo brandisce: per pesare in politica, per blandire, minacciare, ottenere ed elargire favori. Ma qui lasciamo alla fantasia dei lettori capire l?allusione; evitiamo qualsiasi approfondimento. Sta di fatto che la situazione al Corriere si ? talmente ingarbugliata da consigliare un cambiamento. Sarebbe opportuna una rivoluzione; tuttavia, poich? in Italia le rivoluzioni collidono con la mentalit? corrente (tesa al compromesso e orientata al volemose bene), ? pi? facile pensare sia scelta la tecnica indolore dei mutamenti graduali per non dire dei ritocchi. Chi vivr? vedr?. Intanto anticipiamo che il ribaltone avverr? il prossimo marzo. Per cominciare, sar? rinnovato il Consiglio di amministrazione. L?attuale presidente, professor Marchetti (notaio), sar? invitato ad accomodarsi alla porta. Chi gli subentrer?? Radiofante tace alla base, ma chiacchiera molto in ambienti per cos? dire riservati. Si fa un nome altisonante per? momentaneamente assente dai titoli dei quotidiani e perfino dei settimanali: Luca Cordero di Montezemolo, presidente discreto (come un frate trappista) della Fiat, presidente della Ferrari auto e gi? presidente di Confindustria e di parecchie altre cose. Montezemolo di editoria ci capisce. ? cauto. Conosciuto. Ottimo navigatore. Abbastanza coraggioso per intraprendere l?iniziativa di rifondare il Corriere. D?altronde ipotizzare (continua)...
  21. le due aziende sfrutteranno le rispettive reti di distribuzione Firmato accordo Fiat-Chrysler Marchionne: intesa pietra miliare Alla casa automobilistica torinese il 35% di quella americana. John Elkann: potremo anche salire MILANO - La Fiat acquista il 35 per cento di Chrysler. ? stato firmato il preliminare d'accordo che prevede l'ingresso del gruppo italiano nel capitale della Casa Usa. Fiat, Chrysler e Cerberus capital management (che detiene l'80,1% del capitale di Chrysler) hanno annunciato la conclusione di un accordo preliminare non vincolante per stabilire un'alleanza strategica globale. L'alleanza prevede anche, tra l'altro, che i due gruppi sfruttino le rispettive reti di distribuzione. NIENTE SOLDI DA TORINO - Fiat ricever? una quota iniziale in Chrysler del 35% in base all'alleanza con la Casa americana, che non contempla per Fiat alcun investimento in contante in Chrysler n? un impegno a finanziare Detroit in futuro. Il vicepresidente della Fiat John Elkann ha poi chiarito che Fiat potrebbe per? salire in futuro oltre la quota del 35%: l'accordo con Chrysler ?? buono, ci sono tante cose in divenire e possiamo salire?. Per l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ?l'iniziativa rappresenta una pietra miliare nello scenario in rapido cambiamento del settore e conferma l'impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler nel continuare a giocare un ruolo significativo nel processo globale?. ALTALENA IN BORSA - Il titolo Fiat ha vissuto una giornata sulle montagne russe in Borsa: in mattinata ? stato anche sospeso per eccesso di rialzo; tornato in negoziazione, ha fatto segnare un balzo del 5,58%, per poi per? chiudere in calo dell'1,34%. Piazza Affari ha ceduto l'1,21% nel Mibtel, e l'1,87% nell'S&P/Mib. CHRYSLER - La Chrysler ovviamente conferma la presenza di un accordo preliminare non vincolante con Fiat che sar? completato, dopo essere stato sottoposto alle previste approvazioni, entro il mese di aprile. L'accordo prevede che il gruppo torinese abbia accesso alle piattaforme di prodotto e alle fabbriche della Chrysler in Nord America e che la Casa Usa assister? Fiat nello sbarco della 500 e del marchio Alfa Romeo sul mercato americano. Con questo accordo - fanno sapere fonti interne a Chrysler - la Casa americana avr? inoltre accesso alle piattaforme di prodotto Fiat e sar? supportata dalla casa torinese nella distribuzione in importanti mercati esteri dove Fiat ? presente. Inoltre, Fiat dar? il proprio supporto a Chrysler nell'ambito del Viability Plan con il ministero del Tesoro americano. MONTEZEMOLO: ACCORDO IMPORTANTE - L'accordo con Chrysler ? ?molto importante e utile? lo ha affermato il presidente del gruppo Luca di Montezemolo. ?Dal punto di vista della Fiat - ha detto - significa poter vendere tecnologie constate grandi investimenti e accedere a mercati con grande potenziale per noi, riportandovi marchi come l'Alfa Romeo e la Fiat 500?. Secondo Montezemolo questo accordo non preclude il dialogo con altre case automobilistiche europee: ?Dialoghiamo con tutti - precisa - in Formula 1 anche con Renault, non c'? dialogo con qualcuno di preciso, sono uscite troppe voci non vere?. STRATEGIA - Secondo le stime del Wall Street Journal i risparmi derivanti dall'alleanza sarebbero compresi in una forchetta fra i 3 e i 4 miliardi di dollari. Chrysler ha in nord America 14 impianti di assemblaggio. L'accordo migliorer? - sempre per il Wall Street Journal - l'immagine della Chrysler agli occhi del Governo americano, che ha acconsentito a un prestito da 4 miliardi di dollari per il costruttore in difficolt?. Sia per Fiat sia per Chrysler l'allenza ? ?una mossa difensiva per la sopravvivenza di lungo termine?, prosegue il quotidiano, sottolineando come ?Chrysler e Fiat sono simili e, in qualche modo, complementari. Chrysler opera prevalentemente in Nord America e i tre quarti delle sue vendite sono legati a camion, minivan e sport utility-vehicle. Fiat ? specializzata in auto piccole e medie. Ambedue le societ? beneficerebbero di un maggiore volume di vendite globale?. I CONTI - Nonostante l'ultimo periodo dell'anno molto negativo per il settore, secondo gli analisti finanziari Fiat tiene: l'esercizio dovrebbe chiudersi con un risultato della gestione ordinaria di 3,27 miliardi (3,23 nel 2007) e un utile netto di 1,76 miliardi a fronte di 2,05 dell'anno precedente. Per Fiat Group Automobiles gli analisti stimano un risultato della gestione ordinaria di 680 milioni nel 2008 (803 nel 2007) e di 40 milioni nel quarto trimestre (233). Per il 2009 ? previsto un risultato della gestione ordinaria del gruppo di 1,37 miliardi con utile netto a 490 milioni. Dovrebbe crescere l'indebitamento netto industriale, negativo per 4,07 miliardi. Per l'auto la previsione ? di un risultato della gestione ordinaria 2009 in rosso per 30 milioni, stimato positivo invece sia per Cnh sia per Iveco rispettivamente a 830 e 350 milioni. Nel 2010, infine, gli analisti prevedono per il gruppo Fiat un risultato della gestione ordinaria pari a 1,98 miliardi con un utile netto di 890 milioni e un indebitamento netto industriale in miglioramento anche se negativo per 3,76 miliardi. ?Se si ritorner? alla normalit? entro fine 2009, il gruppo Fiat confermer? gli obiettivi 2010?, ha detto l'amministratore delegato Sergio Marchionne a un seminario in Svizzera, dove aveva anche parlato del ruolo fondamentale della produzione di auto low cost e della necessit? di accelerare nuove alleanze. Nel progetto di lanciare entro il 2010 un nuovo marchio globale low cost potrebbe giocare un ruolo chiave l'India, ha dichiarato a un giornale locale Silverio Bonfiglioli, chief operating officer di Fiat Group Automobiles International. TREMONTI - L?intesa raggiunta tra Fiat e Chrysler ? ?una notizia positiva, costruttiva. Vuol dire che qualcuno si aiuta da solo? ha dichiarato il ministro dell?Economia Giulio Tremonti. ?Un accordo importante, segno di vitalit?, da italiano mi sembra istintivamente una buona notizia?, ha aggiunto Tremonti. 20 gennaio 2009 http://www.corriere.it/economia/09_gennaio...44f02aabc.shtml
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