Vai al contenuto

CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    11482
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    20

Tutti i contenuti di CRAZEOLOGY

  1. ?Dall?esame della trascrizione integrale delle telefonate emergono delle anomalie: per alcuni numeri ci sono dei periodi, anche lunghi, una settimana, 10 giorni, 20 giorni, in cui sembrerebbe che questo telefono non abbia mai telefonato. Faccio uno dei tanti esempi: a pag. 1131, in relazione ad un certo numero, dal 5 al 26 novembre 2004 questo telefono non avrebbe mai effettuato chiamate, il che francamente a noi sembra strano. Un altro buco c?? a pagina 1160, un altro alla pagina 2194. Noi chiediamo che il Tribunale chieda al gestore di telefonia, Tim, Omnitel, Wind che sia, il tabulato di questi numeri di cui risultano mancanti le telefonate. Sa perch? le dico questo, presidente? Perch? noi abbiamo chiesto la trascrizione di alcune telefonate che Paolo Bergamo fa alla signora Fazi. In queste telefonate, Bergamo, sotto intercettazione da tempo, riferisce di alcune chiamate che avrebbe ricevuto da parte del presidente dell?Inter Moratti. Ci torneremo quando vedrete la trascrizione, lui dice ?mi ha chiamato Moratti, mi ha parlato degli arbitri, delle designazioni? e quant?altro. Ora, esaminando tutte le telefonate che abbiamo agli atti, noi ad esempio non troviamo queste telefonate di Moratti, e fanno riferimento anche ad alcune telefonate di Facchetti, che obiettivamente sono rilevanti per la difesa, perch? sono comportamenti esattamente speculari a quelli di Moggi. Cos? come si informava Moratti delle designazioni arbitrali, si informava Moggi. Per Moggi ? frode sportiva, associazione a delinquere, per Moratti, beato lui, non ? nulla. Noi vorremmo capire come mai queste telefonate non sono negli atti. E questa vicenda, presidente, si collega ad un?altra che ? capitolata nella lista testi e che ci sta particolarmente a cuore, e riguarda i testimoni dal 279 al 286, e cio? Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani, Carlo Buora, Fabio Ghioni, Alfredo Melloni e Roberto Preatoni. Si tratta dei famosi componenti del Tiger Team della Telecom, quelli che avrebbero fatto ? ad eccezione, per carit?, di Tronchetti Provera e Moratti - le intercettazioni abusive Telecom, per le quali dopodomani a Milano comincia l?udienza preliminare e Luciano Moggi ? indicato come parte lesa. Questo perch?, dagli atti di Milano che noi abbiamo gi? esaminato, emerge che su incarico dell?Inter, di cui Tronchetti Provera, proprietario della Telecom, era sponsor e vicepresidente, Luciano Moggi ? stato pedinato, seguito, sono stati redatti dei dossier, e da quegli atti emerge un?ulteriore circostanza che ? rilevante e interessante per la difesa e mi auguro anche per il tribunale, che quando Tavaroli, Cipriani, Ghioni e company, cio? gli spioni Telecom, seguivano Moggi in tutti i suoi spostamenti, sa con che tipo di SIM comunicavano tra di loro? Con delle SIM svizzere. Quello stesso gestore di SIM che si addebita a Luciano Moggi. Siccome, come vedrete, dietro l?attribuzione di queste SIM ci sono calcoli complicatissimi sul fatto che agganciano le celle di Torino dove stava Luciano Moggi, noi vorremmo capire, siccome ? una questione di calcoli molto complessi, se le SIM che agganciavano le celle di Torino non erano quelle di Moggi, ma magari quelle di cui erano in possesso i suoi pedinatori." Questo pezzo spiega il sospetto che ho avuto fin dall'inizio. E' bellissimo... Sembra una sinfonia.
  2. Interessanti le eccezioni sollevate dall'avvocato di Meani, che ha fatto notare che, quando venne intercettato, l'ex addetto agli arbitri milanista non era nemmeno ufficialmente indagato, dato che la sua iscrizione fra gli indagati ? avvenuta solo l'11 maggio 2006, allo scoppiare di Farsopoli.
  3. 1 - ALT ALLA FIAT: ALTRO CHE COSTO ZERO, CI VOGLIONO 500 milioni $ PER LA CHRYSLER Era bella l'immagine di ieri quando Sergio Marpionne con il solito pullover griffato Caritas ? salito sulla scalinata del Campidoglio a Washington per discutere in una stanzetta del Congresso le sorti di Fiat-Chrysler. A met? della salita il Rocky Stallone dell'automobile italiana si ? fermato per prendere fiato e per spiegare ai due che lo accompagnavano che il monumento neoclassico, del quale George Washington mise la prima pietra nel 1793 durante una cerimonia massonica, era anche il frutto del lavoro di scultori e scalpellini italiani, primo fra tutti un certo Giuseppe Franzoni che gli americani chiamavano "il secondo Canova". Accanto a Marpionne c'era il capo di Chrysler, Bob Nardelli, con l'aria mesta e un piede nella fossa, e Ron Gettelfinger, il baffuto sindacalista del Kentucky che da oltre 20 anni difende gli operai di Detroit con pi? grinta di Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. A quanto risulta l'incontro sotto la cupola del Congresso non ? andato bene perch? sul tavolo della task force di Obama che segue la vicenda, sono stati rovesciati problemi molto complessi. Primo fra tutti quello delle banche creditrici di Chrysler che non hanno alcuna intenzione di rinunciare all'85% dei 6,8 miliardi di crediti. E qui ? saltato fuori un tema che nella sua infinita miseria Dagospia aveva annusato sui marciapiedi di Harlem dove per comprare una foto di Pavarotti e di Veltroni ti chiedono almeno 5 dollari. Fin dall'inizio della vicenda sembrava strano che Marpionne potesse portarsi a casa l'azienda di Detroit, dove i tedeschi di Daimler Benz si sono spaccati la testa, senza cacciare il becco di un quattrino. Ci? che le banche americane chiedono ? (come scrive il "Wall Street Journal") "che la Fiat versi capitali in cambio di qualsiasi quota ottenga". Si parla di almeno 500 milioni di dollari, un'ipotesi che contrasta nettamente con le intenzioni di Marpionne di acquistare Chrysler a costo zero perch? il manager dal pullover sgualcito sa benissimo in quali condizioni si trova l'azienda di Torino. L'indebitamento di Fiat a dicembre era di 5,8 miliardi e secondo gli analisti sembra che stia ormai sui 6,7 miliardi, una cifra che ha provocato il declassamento del rating del Lingotto da parte di Standard&Poor's. L'affare si complica e si ingrossa creando ansie nella Sacra Famiglia degli Agnelli che non ha alcuna intenzione di rompere il salvadanaio. L'attesa per il rientro di Marpionne a Torino ? enorme anche se tra gli ultimi operai della Fiat e le madame del quartiere Crocetta cominciano a serpeggiare i dubbi. A loro si aggiungono le opinioni di chi in questi anni ha seguito da vicino l'epopea industriale dell'azienda. Uno di questi ? lo storico Giuseppe Berta, che insieme a Valerio Castronovo e all'economista Mario Deaglio, considera l'avventura americana un'operazione bella ma difficile. Non a caso Berta che insegna storia contemporanea e ha scritto libri su Mirafiori e sulla Fiat, ha dichiarato a Sky che comunque vadano le cose "si tratta di una piccola intesa che non risolve i nodi dell'azienda torinese". Oltre al problema dei quattrini c'? quello della gestione manageriale e della cultura di impresa che Marpionne non pu? pensare di risolvere facendo il pendolare tra Torino e Detroit e forzando un modello industriale che in America si presenta diverso da quello italiano. E non sembra un caso che di fronte all'euforia di pochi giorni fa quando sembrava che si potessero comprare in saldo le aziende americane, qualcuno come Montezemolo cominci a parlare di Opel e di accordi con altri partner. Quando la vicenda comunque sar? finita qualche giornalista italiano dovr? chiedersi la ragione per cui ? scattato l'entusiasmo di Obama per la Fiat e per il suo management. Chi ha indotto il giovane, bello e abbronzato ad abbandonare di colpo l'American-buy per l'italian style?, chi ha fatto da tramite tra il quartier generale del Lingotto e la Casa Bianca? Sono domande sulle quali nessuno ha indagato e che di fronte all'eventuale successo dell'operazione non avranno pi? alcun senso. Se invece l'operazione dovesse fallire allora la risposta andrebbe cercata tra i grandi competitor stranieri che si sono rifiutati di mettere le mani nel pozzo nero di Chrysler. Dagospia 22-04-2009 Ah ecco! Mi pareva. Mi sentivo solo come un cane mentre mi ponevo le stesse domande nelle ultime settimane. Vedremo che succeder?.
  4. 21 aprile 2009 (squalifica del campo per la vicenda dei fischi a Balotelli) COBOLLI GIGLI: "Abbiamo chiesto scusa a tutti: all'Italia e al giocatore Balotelli; ma abbiamo anche deciso di fare ricorso. Perch? il ricorso ? un diritto delle societ?. Le sentenze sono un dovere ma fare ricorso ? un diritto. I ricorsi posono essere accolti o meno ma, in ogni tipo di giustizia,vanno fatti. La societ? deve tutelare i propri interessi sempre ... e chi non fa ricorso sbaglia."
  5. Scenneggiata anche la famosa reazione di Cobolli dopo le sentenze... "Come juventino sono incazzato...." o gi? di l?. Non poteva certo far finta che tutto fosse normale, visto che Moggi era accusato di dare una mano alla Juve ma anche ad altri club, che invece le sentenze avevano salvato. Cos? fece finta di... in modo che il popolino lo vedesse come un combattente. L'uomo che combatteva per tutti noi. E infatti in quelle settimane tutto veniva proposto come la spada di Damocle del tar, anche i media la presentavano cos?. Il Cobollone nostro lanciava finte minacce al pianeta calcio... "il tar ? un tribunale che esiste" e via cos?... Intanto smontavano la rosa per attrezzarla solo per la B. Ovviamente parte della scenneggiata, in modo da renderla realistica, era presentarlo il ricorso. Scritto bene. Come si deve. (andatevelo a leggere se vi interessa, lo trovate qui da scaricare: http://www.ju29ro.com/download.html ) E poi... Zacch?te, ritirato. Con tanto di pomeriggio in riunione nella sede della Juventus. Con tanto di cena in arrivo a breve.... in modo che davanti alla sede i 33 tifosi (come gli scudetti della Juventus se non ci fossero gli imbroglioni), si potessero dileguare per andare a cenare... (se facevano la riunione alle 9 del mattino alle 20 erano ancora bloccati l?, con la paura di uscire da Galfer) Invece nel tardo pomeriggio, 19 mi sembra, (circa), comunicato con la notizia del ritiro. Urla e incazzatura di noi l? fuori. Cobolli che rilascia alla Tenivella la famosa dichiarazione insultante di cui tutti ricordiamo... (all'interno della sede per?, senn? Cobbbolli lo impalavamo) E poi tutti a casa! Io sulla mia bicicletta pedalando senza capire pi? niente, ne i semafori, ne il traffico, ne il tempo. Con la rabbia nel cuore, come mai prima di allora per una semplice cosa di pallone. Pedalata nervosa e schifo fino all'odio, totale e devastante, sfogato solo in qualche piccolo tratto, in qualche telefonata a trasmissioni televisive del Piemonte qualche settimana dopo. Gli altri andarono a casa coi loro mezzi. E guerra fu. La mia, la vostra, la nostra, e di tanti altri arrivati pian piano alla spicciolata su tutti i forum. Non dico altro, ho corretto il post gi? dieci volte prima di postare... senn? mi bannano. Dico solo a Lapo, John, Andrea (lettore della giornalaccio rosa), Luca, Agnelli vari, Gabetti, Franzi, Cobolli, Blanc, ecc che: - SIETE A 13 SCUDETTI! - SIETE TIFOSI DELL'INTER! - L'INTER NON SI SA SE HA MAI VINTO QUALCOSA DI REGOLARE IN TUTTA LA SUA STORIA. SIETE DEGNI DI ESSERE TIFOSI SOLO DI QUEL CLUB. - VERGOGNATEVI, ONESTI!
  6. L'obbiettivo di calciopoli era solo la Juve, era logico che le altre sarebbero state graziate, altrimenti sarebbero nati casini e guerriglie. Persino il Milan, con intercettazioni pi? gravi delle nostre, ? stato messo in A fin dalla prima sentenza. In casa Agnelli sapevano perfettamente che avremmo pagato solo noi. Il ricorso al Tar dunque era una bella scenneggiata e basta. Hanno stoppato i malumori eventuali del tifo, per il tempo che rimaneva tra la seconda sentenza e il nuovo campionato, e poi il 31-08-2006 l'hanno ritirato. E poi cantarono (Cobolli e soci) il famosissimo brano: http://www.youtube.com/watch?v=kxcwS6IU8sU La storia ? molto pi? semplice di quello che sembra.
  7. Ci sono battaglie violentissime e sotterranee. Ma qualche freccia buona c'? anche dalla parte giusta.
  8. Questa ovviamente ? la mia verit? dedotta dai fatti noti. Dalle semplici deduzioni... La 1. Limpida e neanche troppo complicata. Poi c'? la mia verit? sotterranea. La 2. Di quella qui non posso parlare, ma so delle cose e ne sospetto delle altre. Diciamo che ci potrebbe essere un elemento che ha spinto tutta la situazione in una determinata direzione. Potremmo definirla una specie di impalcatura che sostiene la 1. (la 1 pu? anche stare su da sola, per? c'? qualche cosetta qua e la che mi lascia ancora qualche speranza) Questa ? quella per cui dovete pregare. Perch? se dovessi avere ragione, prima o poi ci divertiamo.
  9. Dimenticavo. Le cessioni del 2006 erano logiche, perch? serviva fare cassa. Se tutti avessero detto "ok, io resto!", l'Ifil doveva cacciare tanta di quella grana... il risparmio sugli ingaggi e i soldi che hanno preso per i cartellini (anche se meno di quello che dovevano prendere) sono stati utilissimi, ossigeno necessario a vivacchiare. Forse qualcuno ? stato convinto a forza a restare, perch? qualche giocatore ha capito benissimo come stanno le cose, e magari quella estate poteva approfittarne per andare a guadagnare soldoni all'estero, ? solo che se gi? molti sono andati via e hanno firmato per altri club, c'era il rischio grande di uno svuotamento totale della rosa... I tifosi non avrebbero accettato di vedere partire anche Del Piero, Buffon, Camo, Treze, ecc Ad alcuni di loro ho l'impressione che sia stato offerto anche un futuro successivo alla carriera di calciatore. Staremo a vedere.
  10. Ti dico ci? che penso io, che non ? necessariamente la verit? assoluta. O forse si?
  11. GALLIANI VUOL DIRE FIDUCIA - ADRIANO ALLA SERIE B: ?FIDATEVI: LA MIA PAROLA VALE PI? DI UN CONTRATTO. IL 30/4 CAMBIAMO LA LEGA E VOTIAMO IL NUOVO PRESIDENTE (MAURIZIO BERETTA). TRANQUILLI, A VOI PENSIAMO NOI? - COMUNQUE VADA, MATARRESE FUORI? Antonello Capone per "La giornalaccio rosa Dello Sport" La serie B si deve fidare: il 30 aprile approviamo il nuovo regolamento elaborato dalla A ed eleggiamo presidente e consiglieri. Alla B penseremo noi. L'abbiamo sempre sostenuta e continueremo: quest'anno a regola doveva avere 35 milioni, gliene stiamo dando 75. Ma la macchina la deve guidare la A?: se la B e i club di A che temono di retrocedere si fideranno di queste parole di Adriano Galliani, il 30 aprile la Lega avr? il nuovo regolamento e il manager Maurizio Beretta presidente. Ieri l'ex d.g. della Confindustria ? stato confermato dai presidenti di A come ?figura ideale per un salto di qualit? di una Lega che deve contare nel confronto con istituzioni, governo, parlamento?. I presidenti hanno deciso di chiedere a Beretta per la prossima settimana ?un incontro di approfondimento sulle strategie per la nuova Lega e il lavoro di lobby che gli intendiamo affidare?. Altrimenti? ?Se non sar? approvato il nuovo regolamento si sar? costretti a chiedere un commissario esterno per la Lega, ma non sarebbe una soluzione soddisfacente per nessuno dopo tre anni di lavoro intenso per costruire nuove fondamenta e all'alba di nuovi orizzonti e sfide?, riflette il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli. Scatterebbe anche la procedura di divisione in due Leghe. ?Ma sarebbe la B a portare a questo divorzio e ritengo che i presidenti alla fine ne siano consapevoli. Staccarsi dalla A non garantirebbe il futuro?, osserva il d.g. del Napoli Pierpaolo Marino. I consiglieri della B una sola cosa sono sollevati: ?Dalle assicurazioni di Galliani. Se lui dice di fidarci...?. E il vice presidente del Milan di fronte riafferma: ?Lo dico con un alto senso di responsabilit?: per me la parola vale pi? di un contratto. La carta si pu? stracciare, la parola no?. Per il resto la B ha ottenuto sette piccole modifiche ?ma la A non ha voluto neanche trattare sulla nostra bozza di regolamento?, afferma con i consiglieri il vice presidente Andreoletti dell'AlbinoLeffe. Antonio Matarrese chiude: ?Un candidato esterno dovrebbe essere talmente bravo da garantire di essere meglio di Matarrese?. L'assemblea dei presidenti di B aveva redatto con l'avvocato Ferrari un ?controregolamento? di Lega da opporre a quello proposto dalla A, ma alla fine tra A e B si tratter? con il vil denaro. La B punta ad avere ogni anno l'8% dei diritti tv (80 milioni su un miliardo). Trovare l'intesa non ? difficile, a dispetto di chi gioca per il ?tanto peggio tanto meglio? sperando in un tornaconto elettorale. Le due categorie tirano la coperta della Legge Melandri che parecchi vorrebbero comunque far cambiare. Per questo la B preferisce sostanza economica a lungo periodo. La B in caso di accordo ? pronta a garantire di votare il 30 aprile per il presidente proposto dalla A. La B chiedeva che non fosse l'assemblea di A a prendere tutte le decisioni, ma quella generale: la A sa che non pu? permetterselo altrimenti ad ogni votazione deve lasciare un obolo. Non si trovasse l'intesa, la A chiederebbe il commissariamento con la scissione in due Leghe. Marted? la B aveva avuto qualche contatto con i dirigenti di Inter, Milan, Juve, Roma, Palermo in Lega per discutere della risposta da dare al garante comunicazioni sulle linee guida per il contratto tv. Si media, insomma, nell'interesse di tutti. Matarrese aveva chiesto l'appoggio ai presidenti di B avendo capito di non avere quello della A: ?Sono io il garante dell'unit??. Ma un gruppo di club di A ritiene che questo regolamento sia addirittura un atto di magnanimit? verso la B perch? a conti fatti, anche con il voto della A che vale il 60% e quello della B il 40%, la serie A sarebbe sempre in una certa inferiorit?, visto che alcune votazioni in periodi particolari della stagione - per esempio questo, con alcuni club di A che rischiano seriamente di essere in B nella prossima stagione - potrebbero far emergere un peso di netto squilibrio per le posizioni della B. E quindi la A in caso di rifiuto di questo regolamento ritiene che non si debba pi? ulteriormente trattare, ma depositare il nuovo statuto e regolamento della A direttamente dal notaio, con passi ufficiali verso Federcalcio e Coni. La B ? al suo interno anche avvelenata dalla contestata scelta della Lega di spostare a marted? 21 l'intera giornata di venerd? scorso (invece di far slittare il campionato rispettando l'ordine del calendario) fatta saltare per non giocare nel giorno dei funerali delle vittime del terremoto d'Abruzzo. Infine, la polemica per la strategia tenuta nel consiglio federale. Mentre c'? chi tratta fitto fitto per la poltrona come se nulla fosse, questa Lega mostra tutte le corde. [17-04-2009] dagospia
  12. Ringrazio personalmente Graziano. Mi ha risparmiato il lavoraccio di scrivere le stesse cose. Le riflessioni, che sono cominciate proprio dopo la lettura del pezzo di Emilio, prima o poi sarebbero arrivate proprio in questo preciso punto, anche se prima c'? stata in me la fase intermedia (il vol.2). Mi sembra una chiosa giusta, equilibrata, quasi-romantica e appassionata, precisa, limpida, e da sbattere in faccia a tutti coloro che continuano a far finta di non capire. Riflettevo in questi giorni, e c'era ancora qualche cosa che avrei voluto scrivere per sottolineare queste sensazioni e queste idee... ma ero ancora nella fase del travaglio ( non il giornalista anti-juve, ma la fase del parto... ) Sono contento che lui abbia raccolto tutto e messo insieme i pezzi del puzzle. Da sottoscrivere in Toto. (non il gruppo di Africa e Hold the line ) Bravissimo ed efficacissimo, non avrei saputo fare di meglio.
  13. Stanco di questa Juve autore Dr. Zoidberg qui: http://www.ju29ro.com/terzo-anello/38-terz...uesta-juve.html Stanco di questa Juve, vol. 2 autore Crazeology qui: http://www.ju29ro.com/terzo-anello/38-terz...juve-vol-2.html
  14. Stanco di questa Juve, vol. 2 autore Crazeology http://www.ju29ro.com/terzo-anello/38-terz...juve-vol-2.html
  15. Eccola, la Christillin... con gli occhiali da sole... quella che una volta ha fatto capire in un'intervista che non gli sarebbe dispiaciuto fare la presidente del club.
  16. Intervista a Biscardi: ... Ma perch? lasci? La7 nel 2006? ?Mancava poco al contratto, c?erano state tutte le polemiche sulle intercettazioni Telecom. Pensai che era meglio non stare in una emittente coinvolta in tutto quel macello?. Nelle intercettazioni per? ci fin? anche lei, quelle su ?Moggiopoli?. ?Una cosa assurda, lo scandalo Moggi lo lanciai io per primo con una puntata del Processo. Molti dei cosiddetti arbitri di Moggi mi hanno querelato perch? li criticavo sempre nel programma. Ma hanno sempre perso le cause. Gi? questo la dice lunga. E poi nella mia classifica degli arbitri quelli l? erano sempre i peggiori?. L?Ordine dei giornalisti la sospese per qualche mese. ?E dopo rifiutai di rientrare nell?albo, mi sono dimesso dall?Ordine dei giornalisti?. ... http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=343296
  17. MENTRE MARPIONNE VOLA, YAKI VENDE "LA STAMPA" (A CALTAGIRONE?)... Con la sua faccina da piccolo canguro che esce dal marsupio, Yaki Elkann scruta l'orizzonte della Fiat e segue con trepidazione il saltimbanco Marpionne. Sul tavolo del 33enne primogenito di Margherita Agnelli ci sono i giornali americani dove la vicenda Chrysler ? seguita con grande interesse. Ieri il sito internet del "New York Times" ha tirato fuori l'idea che la soluzione migliore potrebbe essere una fusione tra General Motors e Chrysler. In questo modo si potrebbero risparmiare 10 miliardi di dollari e comunque la Fiat potrebbe sempre perseguire l'idea di un'alleanza con il nuovo colosso delle due societ? americane. Il giovane Yaki non mette becco nelle mosse del manager dal pullover sgualcito e concentra tutte le sue forze in altre direzioni. La prima riguarda Exor, la Holding con cui la Sacra Famiglia degli Agnelli controlla la Fiat. ? di ieri la notizia che tra i 17 candidati al nuovo Consiglio di Exor entreranno nomi importanti di manager e banchieri stranieri. Tra questi Christine Morine-Postel, una donna con la faccia rotonda che sembra una vecchia zia, ma ha guidato in Belgio la societ? che Carletto De Benedetti nell'88 tent? invano di conquistare, e ha un curriculum di grande prestigio. Accanto a lei entreranno altri personaggi di Goldman Sachs e Citibank a dimostrazione che il cangurino Yaki vuole trasformare il salotto di famiglia in un network di relazioni internazionali. D'altra parte il giovane vicepresidente della Fiat ? nato a New York, ha studiato a Parigi, si ? laureato a Torino e considera il mondo come il suo orizzonte. Purtroppo deve vedersela con un dossier squisitamente locale perch? sul suo tavolo ? arrivato il problema che riguarda il futuro del quotidiano "La Stampa". Tra pochi giorni il direttore Giulio Anselmi dovrebbe lasciare la poltrona per la presidenza dell'Ansa dove ? stato direttore dal '97 al '99. E non ? un mistero che Marpionne non ha alcuna intenzione di ripianare i debiti della casa editrice del quotidiano torinese. Nessuno ha il coraggio di dirlo ma l'idea ormai matura ? quella di vendere il giornale per portare a casa qualcosa come 200-250 milioni di euro. Per la Fiat e per i torinesi ? un grosso sacrificio poich? "La Stampa", fondata nel 1867 con il nome di "giornalaccio rosa Piemontese" ? un'istituzione paragonabile alla Mole Antoneliana. Il nome che corre sulla bocca di tutti come possibile acquirente ? quello di Francesco Gaetano Caltagirone, il costruttore romano che ha piantato le bandierine dell'informazione al Sud, al Centro e nel Nord-Est. Nella sua tela di ragno c'? un buco: il Nord-Ovest, che "La Stampa" potrebbe colmare alla perfezione senza violare i limiti dell'Authority. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-5281.htm
  18. Archivio Genchi, al Riesame sequestro server ?Ciampi? e ?Gifuni? Roma, 8 apr (Velino) - Entro Pasqua il tribunale del riesame di Roma dovrebbe decidere sul sequestro dell?archivio di Gioacchino Genchi, consulente informatico per le intercettazioni di diversi pubblici ministeri. Un sequestro che comprende due server dai nomi, singolari, di ?Ciampi? e ?Gifuni?. Dagli elementi acquisiti dalla procura di Roma non ? stato possibile capire il perch? di queste definizioni. Si tratta forse di ironia, ipotizzano gli investigatori. In ogni caso ? evidente che ?Ciampi? si riferisce all?ex Capo dello Stato, mentre ?Gifuni? ? il cognome dell?ex segretario generale del Quirinale, in servizio anche con lo stesso Ciampi e prima ancora con il presidente Scalfaro e attuale segretario generale onorario. L?archivio di Genchi, vicequestore di polizia ora sospeso dal servizio dopo diversi anni di distacco sindacale prima e poi di aspettativa, ? stato sequestrato il 13 marzo scorso dalla procura di Roma nell?ambito di un?indagine dove nei confronti del consulente alle intercettazioni sono ipotizzati i reati di abuso d?ufficio, accesso abusi a sistemi informatici, violazione della legge sulla privacy e violazione della legge Boato che impone di chiedere l?autorizzazione alle Camere prima di acquisire tabulati e telefonate di parlamentari. Nella banca dati sequestrata figurano i risultati di interrogazioni anagrafiche all?Agenzia delle Entrate, ai gestori telefonici e alle Anagrafi comunali, tabulati e ?tracciati? telefonici, cio? ricostruzioni dell?intero traffico, completo di numeri e intestatari, di un determinato utente. Informazioni, secondo la procura di Roma, che sarebbero il risultato di un accumulo di dati che singolarmente considerati sono stati legittimamente acquisiti su delega dei pm che avevano nominato Genchi come consulente. Elementi per? che Genchi non avrebbe potuto conservare, copiati, una volta esauriti i singoli incarichi. Insomma, ? come se un consulente del pm avesse il compito di esaminare documenti e, una volta completato l?esame, prima di restituire le carte al magistrato si facesse tante fotocopie. Tra i dati ?contestati? dalla procura c?? anche l?intera anagrafe comunale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. La difesa di Genchi, nel corso dell?udienza al tribunale del Riesame, ha affermato che il sequestro sarebbe illegittimo anche perch? riguarderebbe atti riguardanti inchieste ancora in corso assegnate a diversi uffici inquirenti. Una tesi smentita dalla procura di Roma, che ha sottolineato che tutta la documentazione si riferisce a incarichi di consulenza ricevuti da Genchi e ormai portati a termine. Per questo motivo non ha alcuna importanza se le indagini alle quali quei documenti si riferiscono sono ancora in corso. Anzi, proprio il fatto che siano in corso dimostrerebbe, a parere dei pm romani, che Genchi avrebbe trattenuto per s? documenti che invece avrebbe dovuto restituire una volta completato l?incarico di consulente. http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=820118 -------------------------------- Intercettazioni, il Riesame dissequestra l'archivio Genchi Il materiale riguardante l'accusa di abuso d'ufficio per quanto riguarda l'utilizzazione di tabulati relativi a deputati e servizi segreti era stato posto sotto sequestro il 13 marzo scorso per ordine della Procura di Roma davanti alla quale il consulente ? indagato Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Il Tribunale del riesame di Roma presieduto da Francesco Taurisano ha disposto il dissequestro dell'archivio del consulente Gioacchino Genchi(nella foto) che era stato posto sotto sequestro il 13 marzo scorso per ordine della Procura di Roma davanti alla quale il consulente ? indagato per abuso di atti d'ufficio, violazione della legge sulla privacy e violazione della norma della legge Boato che prevede la richiesta di autorizzazione da parte della Camera per acquisire i tabulati dei parlamentari sotto inchiesta. A sollecitare il dissequestro di tutto il materiale era stato due giorni fa lo stesso Genchi, comparendo davanti al Tribunale con l'assistenza dell'avvocato Fabio Repici. Al dissequestro si era opposto il pubblico ministero Andrea De Gasperis che indaga sull'attivit? di Genchi insieme con gli aggiunti Nello Rossi e Achille Toro. Oggi il riesame ha depositato due ordinanze con le quali in sostanza sblocca gli atti posti sotto sequestro dalla Procura e riguardanti l'accusa di abuso d'ufficio per quanto riguarda l'utilizzazione di tabulati relativi a deputati e servizi segreti. Il secondo provvedimento si riferisce invece alle altre ipotesi di reato, violazione della legge sulla privacy e illecita intromissione in un sistema informatico. Commentando le decisioni del Tribunale, l'avvocato Repici ha detto: ''Il Tribunale del riesame, confermando le nostre censure all'operato della Procura della Repubblica di Roma riafferma il principio di legalita' violato nell'ordine dai magistrati della Procura generale di Catanzaro, dal Ros dei carabinieri, da un funzionario dell'Agenzia delle entrate e dalla Procura della Repubblica di Roma. Preciso che in questa ultima Procura lavorano anche magistrati integerrimi ed eroici. Ma questa indagine dimostra come la direzione di questo ufficio abbia riportato il calendario ai tempi del porto delle nebbie". http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3202546766 --------------------------- INTERCETTAZIONI: ARCHIVIO GENCHI, PERCHE' E' STATO RESTITUITO A CONSULENTE Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - L'annullamento del provvedimento con il quale il Tribunale del riesame di Roma ha restituito a Gioacchino Genchi l'imponente archivio raccolto svolgendo il suo incarico di consulente di diversi magistrati, e' stato disposto perche' l'attivita' e' stata svolta dal consulente nel rispetto degli incarichi ricevuti e senza che i dati raccolti siano stati utilizzati in maniera illecita. E' quanto emerge dalla lettura dei provvedimenti adottati dal Tribunale che l'8 aprile scorso ha restituito a Genchi, indagato per intromissione illecita nel sistema informatico dell'agenzia delle entrate, di violazione della privacy e di abuso d'ufficio tutto il materiale che la Procura di Roma aveva in copia acquisito. http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3220514511
  19. Cobolli: "Lo scudetto? E' una chimera". "Ma la Juventus ha il dovere di battere l'Inter - ha aggiunto - per una questione d'onore". "Ci giochiamo la faccia" Tronchetti: ?Juve, Avversaria Con La A Maiuscola?, ?Sono i bianconeri i veri rivali dell'Inter? Sembra quasi una combine... Staremo a vedere...
  20. L'INDISCREZIONE / Secondo Automotive News, nell'ambito dell'accordo di alleanza tra le due case automobilistiche ci sarebbe un intreccio di cariche "Marchionne nuovo ad Chrysler" Entra nel vivo l'accordo con Fiat Nuovo, impegnativo incarico per Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat: potrebbe diventare anche il numero 1 della Chrysler. E' questa l'indiscrezione riportata da Automotive News, nell'ambito dell'accordo di alleanza tra le due case automobilistiche. I due produttori di auto stanno considerando l'idea di avviare un esame completo del management Chrysler e quindi di separare la carica di presidente da quella di amministratore delegato dell'azienda americana. "L'amministrazione Obama
  21. COMUNICATO STAMPA Depositata la lista di candidati per il CDA EXOR Torino, 15 aprile 2009 1. Christine Morin-Postel (Amministratore Indipendente) 2. Andrea Agnelli 3. Carlo Barel di Sant'Albano 4. Victor Bischoff (Amministratore Indipendente) 5. Tiberto Brandolini d'Adda 6. Oddone Camerana 7. Eugenio Colucci (Amministratore Indipendente) 8. John Elkann 9. Luca Ferrero Ventimiglia 10. Gianluigi Gabetti 11. Franzo Grande Stevens 12. Antonio Maria Marocco (Amministratore Indipendente) 13. Alessandro Nasi 14. Lupo Rattazzi 15. Giuseppe Recchi (Amministratore Indipendente) 16. Antoine Schwartz (Amministratore Indipendente) 17. Pio Teodorani-Fabbri
  22. Solo se si prendono anche Cobolli, Tiago e Almiron 14 Aprile 2009 Secondo il Washington Post, Sergio Marchionne potrebbe passare alla Chrysler. christian rocca
×
×
  • Crea Nuovo...