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I follower, i contatti, i click, ecc, hanno senso solo quando costoro spendono per il club. Miliardi di contatti e siamo pieni di debiti. Senza CR7 lo status attuale dei numeri non sarebbe lo stesso. Agnelli, come dissi fin da subito, ci ha preso su questo aspetto. C'è ancora un'onda lunga cristiana che funziona. Ma: 1- Se ogni 3 per 2 ci accusano della qualunque e noi non ci difendiamo mai, passando per ladri, coi follower ci possiamo pulire il deretano. Così come figuracce di vario genere che collezioniamo con una disinvoltura ormai devastante. Non ha senso costruire da un lato e sfasciare dall'altro. 2- Per solidificare e far diventare quel lavoro digitale un qualcosa di molto tangibile, serve anche alzare trofei europei. Ed essere sempre competitivi anche quando non si vince. Dobbiamo essere qualcuno insomma. Mostrare qualcosa. Ma dato che the pink master and his family e la dirigenza si comportano come i bambini del'asilo, i trofei mancano da 30 anni. 3- Tutti i progetti collaterali imprenditoriali, che potevano essere aiutati anche molto dal web, se non altro per conoscenza degli stessi e la loro pubblicizzazione, si sono fermati col covid, e nessuno li ha più ripresi in mano. Quindi bravi. Digitalizzateci i genitali.
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[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
La nominata ce l'hanno anche, perché le piccole ogni tanto si lamentano. Ma il sistema, calcio/banche/politica/giustizia/ecc, non butterebbe mai a mare le più forti. Sono quelle che tengono in piedi il sistema intero. Da noi invece è diverso. E ricordiamoci che quando un magistrato di alto profilo e lunga carriera prestigiosa, ex presidente della corte costituzionale, per la prima volta nella storia mondiale, chiede all'imputato quale sarebbe la pena congrua, e quello risponde serie B con penalizzazione, siamo di fronte alla richiesta del permesso per farlo. Quindi tutto sommato questo significa che comunque l'odio generalizzato nei nostri confronti, e la nostra nominata, forse sulla carta avrebbero comunque avuto un limite, chissà. -
Ovvio che le vicende si allontanano nel tempo, e i più giovani non conoscono chi c'era prima. A volte la storia del prima la si studia per caso, per passione, o per necessità. Ogni generazione perde un bel "parecchio" di ciò che non ha visto/vissuto. Uno che nel 2006 non era nato o aveva pochi anni può non saperne niente, o quasi. E dobbiamo tenere conto che loro entrano all'inizio degli anni 90, quindi molto prima del 2006, e diventa veramente un'opera di ricerca andare a scavare sulla Juve di quegli anni. Ancora di più su cose che non riguardano tanto il calcio giocato ma il mercato, la gestione finanziaria, ecc. Se ti va bene parenti e amici ti guidano un po'. Giraudo era un amministratore delegato, non una star del pallone. Anche per questo è nato il topic.
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[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Quando è in tiro è una chazzo di macchina da guerra. Ha pure perso la finale del mondiale con l'Argentina, ma ai rigori, e da solo gli ha ficcato tre pere. Il classico giocatore che vorrei vedere alla Juve. Gente che ti fa strabuzzare gli occhi. Un missile. -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Ancelotti ne ha vinte 5, ridendo e scherzando... -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Comunque volevo ricordarvi una cosa importante. E' vero, il Real Madrid ha vinto 15 Champions League, ma anche la Juve ha vinto 15 Coppe Italia. Siamo lì... E dopo 'sta cazzata ci scappa un bel birrozzo. -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Quel suppostone di Ceferin non odiava anche Real e Barca per via della Superlega? A noi ci ha inchiappettato, giustamente, perché sapendo che mediamente i gusti sessuali di alcuni personaggi torinesi sono variopinti, non ha fatto altro che assecondarli. Ma le spagnole non si toccano perché la son tutti etero? -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
E ci resteremo. Per decenni. Se ci va bene ogni tanto faremo forse una breve comparsata, ma per stare lì tra le stelle serve una struttura, un'idea, un modo di essere, un modo di sentirsi. E noi oggi siamo solo una provinciale europea. E' proprio il progetto questo. Perché così vuole la pantera rosa. -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
15 Che palle, la vincono sempre loro. Quasi un miliardo di euro di fatturato. Sempre tosti, anche in società. E noi qua, ai confini del mondo, sempre a guardare dal buco della serratura, grazie a quel... vabbè, lasciamo perdere va. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
Si, ma bisogna vedere le esatte parole utilizzate. Per arbitro e designatore c'è la giustizia sportiva che da le punizioni. E bisogna pure vedere, perché le cazzate in campo si sono viste, loro hanno armeggiato per ficcarcela in quel posto dove non batte il sole, e se lui si è limitato al "Dov'è Rocchi?", pur se da incazzato, non è sto granché di minaccia. Per il resto non ho letto il labiale, quindi non saprei. Ma non sono dati sufficienti al licenziamento secondo me. Anche perché ogni giornata c'è qualche giocatore o allenatore che si lamenta, spesso pesantemente, se dovessero ogni volta licenziare... La gravi minacce da guappo fatte a Vaciago, da bulletto del bar, sono una vergogna per lui come persona, ma sono esterne al club, non sono sufficienti al licenziamento, secondo me. Sui dirigenti invece si comincia a ragionare. Insubordinazione? Minacce? Diffamazione? Dipende dalle parole esatte utilizzate. Magari anche in società, in sede, o negli spogliatoi. Di questo si sa troppo poco. Perché le telecamenre non c'erano più, e non possiamo sapere se dopo ha continuato lo show. Certo, in realtà spesso anche la scorrettezza fuori dal contesto del lavoro può essere motivo di discussione, e a volte legittima il licenziamento. Ma nella realtà non è così frequente. Le cause si fanno sul succo della questione, si va al sodo, e lì dipende dal giudice che trovi. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
Molti stanno avanzando la questione che tutto ciò finirà nei bilanci successivi, che quello sia lo scopo, o che la vendetta della società sarà tirarla per le lunghe per dargli eventuali soldi che gli spettano tra molto tempo. Potrebbe essere, ma secondo me, per come la conosco io, nelle aziende di medio-grandi dimensioni si ragiona in modo molto più freddo e razionale. (il piccolo imprenditore invece può pure impuntarsi, a volte, così come il dipendente) Allegri ora è costretto a sedersi al tavolo, se non è scemo ci si siede. Se ci sta, la chiudono il più in fretta possibile. Vogliono solo risparmiare. Gli basta quello. Voltare pagina prima che si può e salvaguardare la cassa. Penso che il conteggio che faranno è riuscire ad utlizzare il totale di ciò che dovevano dare ad Allegri, almeno per pagare sia Allegri che un anno Motta. Fossi io al posto loro lo considererei il mio obbiettivo minimo. La causa comporta sempre un rischio, è un fatto strutturale di sistema, fisiologico, anche quando sembra scontata o vinta in partenza. Se una delle due parti decide di essere intransigente, e puntare a giocarsela in tribunale, potenzialmente si mette nei guai. La giusta causa è una roba in cui in tribunale ne ho viste di tutti i colori. Ed entrambe le parti hanno delle buone carte da giocare. Secondo me, consiglio per entrambi, prendi i soldi e scappa, adesso, subito, e senza guardarti indietro. Ci guadagnano tutti. Lui becca soldi, tanti lo stesso, senza fare una beata cippa, e può immediatamente andare ad allenare lo United, il Bayern, o i Los Angeles Lakers... La società prende due piccioni con una fava, e ha un nuovo allenatore senza spendere nulla di più, gratis, per un anno. Giovane, che se farà bene, lo pagheranno solo dalla prossima stagione in poi, o qualcosa del genere, e se lo rinnoveranno gli daranno un aumento solo al prossimo contratto, tra qualche anno. Se andrà male, lo possono esonerare sapendo di non averlo sostanzialmente pagato per il primo anno. Lo ha pagato Allegri, alla fine dei conti. Ci perde realmente solo la Juve, intesa in modo ideale, perché per l'ennesima volta per colpa di poche persone abbiamo fatto nel complesso una figura di cacca. Ma a quanto mi è dato notare, dei danni d'immagine che riceviamo costantemente per le più svariate ragioni, da più di 20 anni, non frega una mazza a nessuno. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
Ovviamente no. Se uno è civile no. Però io, pur soffrendo come cittadino, stappo subito una bottiglia di spumante Ferrari. E se le indagini per la ricerca dei responsabili post furto si concentrassero all'interno della curva nord dell'Inter, per esempio, ci scappano anche dei botti tipo capodanno. Però sempre soffrendo come cittadino, s'intende. ghghhghhhhhghhhhhghhhh! PS Mi sa che sono diventato incivile. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
Lo so. Infatti questa è solo un'ipotesi. E sai perché la metto sul tavolo? Perché non ho letto tutti gli articoli del Tuttosport degli ultimi mesi, uno per uno, quindi posso anche ipotizzare che un singolo articolo, in 7a pagina, in un giorno qualunque, abbia fatto pensare ad Allegri che ci fosse pastetta tra il giornale e Giuntoli e soci. Dubito che anche tu abbia letto tutti i giorni, tutti gli articoli, per mesi interi. Boicotto tutto, quindi figurati. Fosse per me sarebbe già finito tutto, calcio italiano e tutti i media che se ne occupano. Ma Allegri questo ha detto, e anche come ipotesi di scuola possiamo tenerne conto. Anche io dubito che ci riesca, e anche se fosse vero, dovrebbe provarlo con documenti vari (mail, telefonate, ecc) che sicuramente lui non ha tecnicamente a disposizione. Non essendo un hacker, dovrebbe quantomeno procurarsene uno che insieme ad un investigatore privato gli dia del materiale. E mi sa che non sarebbe neanche tutto utilizzabile. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
No. Quello non è il punto di non ritorno vero.Quella è un'accusa grave, che colpisce anche la società, ma si può ancora ricondurre ad un legittimo pensiero. Diciamo che è grave, ma forse si può ancora giocarsela in difesa (come piace a lui ) il punto di non ritorno è quando lo minacci davanti a testimoni. Lo dissi quella sera stessa e anche nei giorni successivi, se fosse stato più lucido, quella sera poteva dire le stesse cose, rimanendo nel seminato, e se li metteva in tasca tutti. E si sarebbe parlato delle sue ragioni per giorni, e la dirigenza veniva metaforicmente piallata senza pietà. Ovvio che essendo andato molto oltre, si sono persi i contenuti e lui è passato per matto arrogante. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
eh ma jà mènato mi pare... se alzi le mani è più facile sbatterti fuori... -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
La discussione, come sempre in questo forum, è bella, avvincente, e sicuramente molto interessante. Si stanno facendo ragionamenti legittimi, ma senza sapere esattamente quali carte/fatti/documenti/prove hanno a disposizione le due parti. Noi ne sappiamo solo un pezzo della verità, ma potrebbe esserci dell'altro. Ma per esperienza professionale diretta ti dico che: - se lo esoneravano semplicemente lui si beccava ancora un anno di contratto - se se ne andava lui di sua spontanea volontà non beccava niente. Cosa fantascientifica. - se invece si lega l'esonero ad altre vicende che gli sarebbero imputabili e con le quali giustifichi il licenziamento (e qui torniamo al pezzo di storia che noi poveracci da fuori non conosciamo), Allegri non becca niente solo se accettasse di buon grado la decisione. Cosa anche qui fantascientifica. Quindi questo è stato un modo semplice-semplice e forzato per costringere Allegri a scendere ad una trattativa che sicuramente finora ha rifiutato. Vediamo come la prenderà nei prossimi mesi, e cosa succederà calcisticamente parlando nella sua vita, ma mi sento di dire che il consiglio dei legali della Juve ha il suo senso. Ogni singolo milione risparmiato è una conquista. Dubito si arrivi a qualche sentenza. PS Stiano molto attenti alla Juventus, perché bisogna ricordarsi di un paio di cose. Il licenziamento e il risarcimento danni che chiederà Allegri viaggiano su due binari separati. Teoricamente possono incontrarsi, ma anche no. Almeno in teoria, anche se molto difficilmente, potrebbero esserci anche due accertamenti dei fatti e relative conclusioni dove entrambi potenzialmente potrebbero essere colpevoli. Perché lui ha dato certamente di matto e ha minacciato delle persone, ma quelle dove ha esagerato non sono dipendenti del club, quindi è più un fatto di danni d'immagine per l'azienda e dei cattivi rapporti che si possono creare con le istituzioni sportive. Ma se Allegri dovesse avere delle prove (la vedo tosta eh) sul fatto che Giuntoli e compagnia cantante lavoravano sottobanco con la stampa per diffamarlo, potenzialmente potrebbe anche ottenere ugualmente un risarcimento danni. -
Colpo di scena! Juve e Allegri hanno concordato la risoluzione del contratto
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di the mentalist in Cestino
Vicenda che si chiude nel peggiore dei modi. Ossia non da Juventus. Da una parte e dall'altra si guarda solo il denaro. Interessante il fatto che la scelta dell'esonero per giusta causa ovviamente prelude l'accesso al tribunale, perché altrettanto ovviamernte Allegri non accetterà di mollare il grano in scioltezza. Quindi l'hanno fatto sapendo di dover poi trattare per un accordo nel migliore dei casi, o di andare a sentenza nel peggiore. Però se il primo balengo/pingone che passa si permettesse di pubblicare una prima pagina di un quotidiano con la scritta "Juve ladri, dopati di M***A!", loro in tribunale non ci andrebbero manco con le cannonate, e si difenderebbero con fermezza, pacatezza e senza arroganza. Che significa una masturbazione non aggressiva, ecco. Una manica di scappati di casa. Siamo in mano a una manica di scappati di casa, con la sostanza e la scorza del classico bambino dell'asilo, dove quello più bambino di tutti è il padrone. Mi verrebbero altri aggettivi, ma oggi sono più buono del solito. EODT! -
mmmmmm... violenze fisiche... ? Mettiamola così. O le avete ricevute talmente forti che si sono creati dei danni che vediamo tuttora. O non ve ne ha date abbastanza. Comunque sia, secondo me ora, a prescindere dal passato, vi servirebbe un bel paliatone. Un grosso paliatone. Che cos'è un paliatone? Beh, capisco caro Jaky , che tu sai poco l'italiano e sei un uomo dal profilo INTERnazionale, per così dire. Paliatone è una parola che puoi non conoscere. Ci sta. Vuol dire....
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Buon 19° anno!
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Concordo. Quando dico che il calcio italiano è crollato a picco col 2006, non intendo in paragone con la Premier. Intendo solo in generale. Perché prima c'erano almeno tre club che muovevano il sistema e che garantivano competitività, oggi nel mondo il calcio italiano non interessa più nessuno. Tutti i grandi campionati sono più belli e più interessanti del nostro, e questo è grave e sorprendente. Vero anche il discorso sul favore stupido, ma sinceramente dopo quello che abbiamo passato e che continuiamo a passare anno dopo anno, sono contento così. Se dobbiamo morire noi, voglio che muoiano tutti. (almeno io) Non ha senso dare una mano a dei ladri di galline ignoranti. E' gente che si accontenta di rubare il portafoglio dei vicini piuttosto che organizzarsi per prendere fort knox. Motivo per cui AA ha cominciato a guardare l'estero per la superlega, trovando immediatamente terreno fertile con le 2 spagnole, che non a caso da sole hanno debiti per MILIARDI di euro. E domani sera, per l'ennesima volta, una di queste si gioca la finale di CL.
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Sicuramente loro si sentivano sicuri e blindati nella loro bravura, e pensavano di potercela fare anche da soli contro l'intero sistema. Un errore dovuto al proprio ego forgiato nella meritocrazia, e nel vivere tanto tempo staccati dalla realtà. L'idea di fondo è rimasta sempre quella del "da soli", perché in effetti erano proprio da soli. E pensavano che mai si sarebbe potuti arrivare a quello che poi abbiamo visto. Non ci credevano loro e non ci credevamo noi. O almeno non del tutto. Perché pensi che al di là della situazione contingente che di volta in volta potrebbe presentarsi, la proprietà interverrebbe battendo i pugni sul tavolo. E pensi che una realtà come Juve, Inter o Milan mai più avrebbero affrontato una retrocessione, perché al sistema calcio non conviene. Non hanno buttato a mare Lazio o Roma, fallite da anni, figuriamoci la Juve. Esattamente come accadrebbe a Real e Barca, per dire. E invece sappiamo come è andata. La sua visione era perfettamente calata in quel periodo, con la Juve tra le prime, se non la prima grazie a Gheddafi, come fatturato in Europa. Sempre in grado di giocarsela contro chiunque, con tante idee da realizzare per aumentare ancora il fatturato. La Premier di oggi era ancora agli albori, e il nostro campionato era ancora uno dei più avvincenti. E' proprio il 2006 ad aver distrutto tutto. La Juve in B ha afflosciato il sistema intero. La fase di Agnelli era votata a guardare anche fuori proprio perché ormai i tempi erano cambiati. Cercava di portare la Juve ad agganciarsi al treno delle più grandi d'Europa. Ora sappiamo che anche se ha fatto diversi errori, in realtà era quasi impossibile. L'Italia è un paese sgonfio. Nel calcio e non. Tolto Exor, nel resto del calcio non ci sono più grossi nomi ricchi che possono competere con sceicchi e simili. E il sistema calcio è in mano a ladruncoli, piccoli truffatori, puttanieri, cocainomani e ladri di galline. Le infrastrutture portano poco fatturato guardando il complessivo, si fa prima a vendere un Pogba a 100 milioni ogni anno. Ammesso che ce l'hai. Le attività collaterali (hotel, Jmedical, ecc) in realtà servono a fare solo una cosa, ossia ad aumentare il fatturato minimo. Ad avere delle basi più solide. Si è più in vista e si ha più credibilità e maggiore accesso al credito, ma non è con quel fatturato che paghi lo stipendio e l'acquisto di Mbappè. Ha provato giustamente a costruire rapporti internazionali, come faceva Bettega ai suoi tempi, ma con un peso più forte e con più voglia di fare e istituzionalizzare. Abbiamo visto come è finita. Ma quello che ha tentato di fare AA probabilmente, coi tempi di oggi, avrebbe provato a farlo anche la Triade. Ricordiamoci che già nel 1995: https://tribuna.com/it/news/juventus-2021-04-20-il-coni-ci-spreme-e-noi-faremo-la-superlega-una-frase-detta-da-giraudo-nel-1995-ora-diven/
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
15 luglio 2006 «Una sentenza brutale che non tiene in conto la verità, nulla» Giraudo: «E i passaporti? E i Rolex? » L'ex dirigente della Juventus : «Vado via, ma chi resta non è diverso». «Tre telefonate hanno cancellato 12 anni di lavoro» MILANO — La sentenza arriva ai bordi di una piscina. Antonio Giraudo ha scelto di trascorrere il suo ultimo giorno da uomo di calcio in vacanza con la famiglia. Ore 21.00, finisce tutto. «Mi sembra così sommario e illogico che non vale la pena neppure di discuterne. Una sentenza brutale che non tiene in conto la verità, nulla». In questi anni l'ex amministratore delegato della Juventus ha accettato di buon grado di recitare la parte del cattivo. Distante, ogni tanto condito con l'arroganza che deriva dal potere, spietato nel tutelare i propri interessi, in quella che ha sempre considerato la sua missione di manager. E in questi giorni di fine epoca si sentiva accerchiato, un po' come lo Scarface di Al Pacino, quello che sbraita contro le persone perbene che lo guardano di sottecchi al ristorante: «Vi serve gente come me, così potete puntare il vostro dito e dire quello è un uomo cattivo. Coraggio, auguratemi la buona notte. E' l'ultima volta che lo vedete un cattivo come me, ve lo dico io». Quello era soltanto un film. Ma adesso che la buonanotte è arrivata per davvero, è dura andarsene a dormire, sentirsi un reietto di quel mondo che aveva dominato. «Tre telefonate con un mio collaboratore, ovvero Luciano Moggi. Gli sono bastate per cancellare dodici anni di lavoro. C'è agli atti la mia rabbia contro Zeman, che continuava ad attaccarci, nient'altro». Ci sarebbero anche le cene con i designatori arbitrali, la promiscuità di un mondo dove ormai ci si muoveva per bande, a pistole spianate. La spiegazione di Giraudo è di carattere antropologico: «I nostri comportamenti sono stati quelli di chi si muoveva in un mondo educato così. Se io vado a cena a casa sua e lei non mi fa trovare le posate, io mi adeguo ai suoi costumi. E' quel che abbiamo fatto in questi anni, e trovo folle che paghino soltanto alcune persone e alcune squadre per quello che era un comportamento generalizzato». Lui non si pente di nulla. E in quello che va letto come uno sfogo identifica i responsabili dello sfascio: «Il problema era ed è sempre stato nel manico. I vertici della Federcalcio avrebbero dovuto governare i mutamenti del nostro mondo, e invece se ne sono ben guardati. Hanno chiuso gli occhi su tutto. Prima Nizzola, e poi Carraro, che a un certo punto si è trovato tra le mani un potere immenso. Non lo ha mai usato, se non per la propria autoconservazione. Mi hanno detto che ho cercato di tirare in ballo l'Inter. Ma se Oriali, un suo dirigente, e Recoba, un suo calciatore, hanno patteggiato una condanna per la vicenda dei falsi passaporti, non significa che hanno cercato di alterare il risultato sportivo? Noi stessi, e parlo della Juve, abbiamo più volte chiesto un cambio delle regole, ma chi poteva deciderlo è rimasto lì, a guardare». L'amarezza di Giraudo è un frullatore dove finisce dentro il peggio di questi anni: «Abbiamo subito sulla nostra pelle la moratoria sui giocatori extracomunitari, che ci è costata uno scudetto, senza che nessuno della Figc abbia alzato un dito; noi avevamo i bilanci a posto, altri li taroccavano di continuo; c'è stata una società, la Roma, che regalava Rolex da 2-3000 euro agli arbitri. E adesso mi si viene a dire che va tutto bene, che i cattivi siamo soltanto noi?». In sottofondo arriva il rumore dello sciabordio dell'acqua, voci di bambini che gridano, una serenità che mal si intona con l'umore di Giraudo. L'orgoglio personale, certo, ma anche il dolore per la società che Giraudo ha rappresentato in questi anni. «Ci imputano l'alterazione del risultato di Siena-Juve. Con tutto il rispetto, ma in confronto a noi quella era una squadretta. Noi abbiamo portato quindici nazionali ai Mondiali, abbiamo costruito una squadra fortissima, la più forte al mondo. E adesso la verità che viene consegnata alla gente è che vincevamo grazie a chissà quali sotterfugi. E non dovrei parlare di giudizio sommario? Ci abbiamo messo sette anni per ottenere una assoluzione completa al processo per il doping, qui non mi hanno lasciato parlare neppure per sette minuti. Si decide così di società quotate in borsa, della sorte di dirigenti, tifosi e piccoli azionisti?» La giustizia sportiva è arcaica, dice Giraudo. E' il riflesso di un mondo cambiato in modo profondo e veloce, ma che ha conservato gli stessi abitanti. Qui viene fuori l'orgoglio del manager, c'è forse la spiegazione di quell'arroganza che gli è sempre stata imputata: «Come risposta al nuovo, il calcio ha semplicemente proceduto all'upgrading di chi si occupava di questo sport. Il risultato è che meccanismi delicati, bilanci e interessi da milioni di euro sono stati gestiti da personale inadeguato. Le società hanno tutte direttori generali ridicoli, che non hanno la minima idea di cosa sia un business plan ». Dalla rabbia sorda di Antonio Giraudo traspare una sincera preoccupazione per la Juve. Manca però l'autocritica, il rammarico per qualcosa che si poteva magari evitare. «E' stata volutamente creata un'immagine terrificante di me e della Juventus. L'odio sportivo per chi vinceva molto spesso sul campo si è trasformato in un rancore istituzionalizzato, senza tenere conto del fatto che un conto è l'ambito sportivo». Dottor Giraudo, andiamo, non ha proprio nessun rimprovero da farsi? «Di cosa sono colpevole? Di aver cenato con gli ex designatori? Nella vita, ogni dirigente ha interesse ad avere conoscenze di livello nel suo settore di competenza. Ma noi non avevamo alcun interesse a comprare le partite. Come hanno dimostrato i Mondiali, eravamo i più forti. Ma questo ormai è stato dimenticato, con il timbro di questa sentenza. La mia immagine personale è stata distrutta. Sono state pubblicate cose private, non attinenti all'indagine. Persino una cosa sciocca come la telefonata tra me e Moggi sull'allenatore dei figli di Roberto Bettega è stata usata per dare giudizi morali». E' tardi ormai. I bambini sono andati a cena e si sente che la piscina è vuota. Giraudo Antonio, 60 anni, torinese, l'uomo più potente del calcio dell'ultimo decennio, saluta la compagnia. Il suo congedo non è da Scarface, ma da uomo ferito: «Io me ne vado, ma ho il dubbio che chi rimane non sia poi tanto diverso da me». https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/15/giraudo.html Ai tempi Cobolli Gigli era già diventato da un mesetto uno dei più grandi interisti comici della storia, per ordine di John Elkann. -
Trova le differenze: «Non rinuncerei a uno scudetto della Juve per il mondiale della Ferrari». (Gianni Agnelli) «Scudetti che abbiamo vinto noi sappiamo quelli che abbiamo vinto, e quello è quella cosa importante». (John Elkann)
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E ci servirebbe una proprietà molto ricca, molto competente su diversi ambiti e settori, e molto potente in termini generali sia con le istituzioni, sportive e non, nazionali e non, e potente anche coi media. E' durissima trovarla. E una persona che vuole bene davvero alla Juve prima che a se stesso, questo lo deve capire. La cosa molto preoccupante è che AA non lo capisce. Farebbe carte false per risedersi su quella poltrona. Esattamente come fece la prima volta. Capisco che possa aver voglia di riscattarsi, ma alla Juve non servono più le beghe famigliari o le rivincite personali. Siamo finiti nella M***A più volte per colpa di questi atteggiamenti da bulletti del bar. AA è un uomo intelligente, ma ha dei limiti fortissimi sia dal punto di vista caratteriale che mentale. E i successi dei primi anni gli hanno dato alla testa.
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Non ha un suo impero industriale finanziario personale alle spalle. Non ha le capacità per crearselo. Non ha il tempo per crearselo, perché per farlo ci vogliono interi decenni, e lui è già vecchio. Non ha voglia di crearselo, perché gli piace anche godersi la vita e i dindini che gli ha lasciato papà. Non penso abbia voglia di rischiare i soldi che ha nel tritacarne pallonaro, e fa bene. In sostanza può solo rivestire una carica che gli viene eventualmente assegnata dal padrone. Insomma, è un pacco. A noi ci serve ben altro.