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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. C'è ancora un tempo da giocare... Magari ora cedono e noi li abbattiamo... Stiamo a vedere. Per ora gli isterismi non servono.
  2. "Vogliono controllare il Corriere la mia battaglia non finisce qui" di FABIO MASSIMO SIGNORETTI ROMA - "Sono voluto uscire dal patto di sindacato perché in Rcs ho visto una situazione gestita da un ragazzino e un funzionario con la pretesa di decidere per tutti. Diciamolo chiaramente: era in atto il tentativo di Elkann e Pagliaro di mettere il cappello sul Corriere della Sera anche con l'invenzione dei consiglieri indipendenti, tutti uomini legati a loro, mentre io in consiglio volevo gli azionisti. Ma sono due dilettanti allo sbaraglio. E, mi dispiace, ma io non ci sto". Diego Della Valle, appena uscito dal patto di sindacato di Rcs, è furente. E attacca frontalmente il presidente della Fiat, John Elkann, e il presidente di Mediobanca, Renato Pagliaro, principali protagonisti della "rivoluzione" nella governance di Rcs. È stato questo scontro a spingerla a chiedere l'uscita dal patto Rcs? "È un pezzo che lo chiedevo. Volevo tornare libero. Oggi mi hanno ridato le mie azioni. Sono libero e farò quello che mi pare. Basta con questi metodi. Può una società quotata in Borsa affondare da un mese nel pettegolezzo, lasciando in pasto ai giornali i nomi di chi ci sarà a guidare l'azienda? Elkann e Pagliaro si sono messi a brigare intorno al patto, ma questo non competeva loro perché è un compito che spetta al presidente del patto. Sono due dilettanti allo sbaraglio: un impiegato e un ragazzino. Mi dispiace ma non ci sto". Lei usa parole molto dure, avete litigato nel corso della riunione? "Si sono comportati male e finalmente la mia voglia di andarmene è stata premiata e la situazione si è sbloccata all'unanimità. Ma questa vicenda ha creato molto malumore tra gli azionisti abituati a respirare aria di mercato. Non si può gestire un'azienda così. Preferisco uscire e avere mani libere". Avrà pure le mani libere, ma così è uscito dal sancta santorum di Rcs, la stanza dove si decide tutto. "Ma decide cosa?" Il presidente, l'amministratore delegato, i direttori dei giornali... "Creda a me, lì dentro non si decide proprio niente. Anzi, il vero, gigantesco problema è che non si decide mai. La capacità di mettere le mani sui giornali c'è, ma non c'è la capacità di decidere. Tutto è difficile con una compagine così allargata di soci. È un'azienda in cui ho perso molto tempo". Ma ora che ha le mani libere, pensa di incrementare ulteriormente la sua quota? "Ora sono libero. Sono un imprenditore abituato a vivere nel mercato e non solo a parlare. Ogni volta che sono andato in un posto ho comprato azioni. A me le azioni non le ha mai regalate nessuno. E non le ho avute in carico da un'azienda, né ho gestito un pacchetto azionario di una banca. Quelli sono metodi da vecchia scuola, ma che vanno giù come birilli. Posso dire che vado avanti: da persona che dove va compra, continuerò la mia strada". Delle decisioni di ieri non c'è proprio nulla che l'ha soddisfatta? "Sono contento per i giovani confermati, anche se loro non li volevano. Ma sono dispiaciuto per gente per bene come Bertazzoni e Lucchini che hanno mostrato sempre grande correttezza e sono stati fatti fuori da un giorno all'altro". Dalle sue parole sembra che tutto sia arrivato all'improvviso. Non ne avevate parlato nelle scorse settimane? "La lista dei consiglieri indipendenti l'abbiamo vista solo questa mattina (ieri mattina n. d. r.). Fino a martedì non c'erano i nomi né degli indipendenti, né del presidente, né dell'amministratore delegato. Le pare il modo? E anche ora c'è una società quotata in Borsa che dice che troverà l'amministratore delegato ma non sa chi sarà. Ci siamo ridotti a comunicare al mercato che non abbiamo un capo azienda. Intendiamoci: anche in passato ho visto operazioni di potere. Ma erano fatte da vecchi marpioni capaci di muoversi. Oggi mancano i piloti di una volta. A Bazoli (presidente del cds di Intesa Sanpaolo n. d. r.) la situazione è evidentemente sfuggita di mano. Mi guardavo intorno al tavolo, si era creata una situazione di assoluto disagio. E qualche tentazione di uscire con me a qualcuno è venuta in mente". Ora che è uscito dal patto di sindacato di Rcs sulla quale aveva puntato molto, si sente sconfitto? "Scherziamo? La battaglia continua e continua con le mani libere. Prima ero vincolato ad accettare anche decisioni che non condividevo perché avevo tutte le mie azioni lì dentro ed ero sempre più stufo, anche nell'ultimo atto: tre giorni di discussione per non decidere niente osservando le manovre di impiegati e ragazzini che non hanno ancora imparato a lavarsi i denti". Anche questa volta ha utilizzato metodi poco consueti nel mondo paludato dell'alta finanza. Perché ha deciso di attaccare in modo così pesante e diretto Elkann e Pagliaro? "Ho deciso di fare nomi e cognomi e continuerò a farlo. Ripeto: sono dilettanti allo sbaraglio che vogliono mettere il cappello sui giornali e non sanno dove si comincia. L'unico risultato è un imbarazzo generale e una mancanza di decisioni vere. Un peccato perché resto convinto che Rcs ben gestita sarebbe davvero una bella azienda". La sua quindi è un'altra dichiarazione di guerra dopo quella lanciata a suo tempo contro l'allora presidente di Generali, Cesare Geronzi, poi spinto a dimettersi? "Quelli che stanno sul mercato e hanno aziende di primo piano non possono accettare di prendere ordini da questi mondi finiti, da personaggi che fanno affondare tutto quello che toccano: guardi cosa capita alle aziende toccate da Mediobanca. Devono capire che la cooptazione è finita, quello che conta è il mercato". Ma la cooptazione in questi mondi c'è sempre stata, non può essere una sorpresa per lei. "Certo, ma creda a me: c'erano altri pesi nei cappotti. Oggi vedo solo cappotti vuoti". http://www.repubblica.it/economia/finanza/...i-32794072/?rss IVECO: MARCHIONNE, CRESCE IMPORTANZA CINA (AGI) - Torino, 5 apr. - "Uno dei punti di forza di Iveco, che viene spesso sottovalutato, e' la posizione che ha guadagnato in Cina in questi ultimi anni. La Cina per noi sta assumendo un'importanza crescente anche come base di esportazione, soprattutto verso l'America Latina e i nuovi mercati dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Asia". Lo ha detto il presidente di Fiat Industrial, Sergio Marchionne, nel corso del suo intervento in apertura dell'assemblea in corso al Lingotto. "Dopo diversi anni consecutivi di crescita a due cifre - ha aggiunto Marchionne - il mercato cinese ha fatto registrare nel 2011 una contrazione del 7 per cento. L'unico segmento che ha continuato a crescere e' stato quello dei minibus, nel quale Daily ha un eccellente posizionamento competitivo. La quota di mercato di Iveco si e' attestata al 4,6 per cento, in crescita di circa mezzo punto percentuale rispetto al 2010. Le vendite sono state di oltre 143 mila unita', in aumento dell'1,4 per cento rispetto all'anno precedente. Il risultato delle partecipazioni nelle joint venture cinesi e' stato di 22 milioni di euro, contro i 15 milioni del 2010". http://www.agichina24.it/notiziario-cina/n...importanza_cina Exor, il patrimonio scende di 2 miliardi ma dalle controllate utili e dividendi MILANO - Una perdita secca di 2 miliardi di euro di patrimonio, ma utili per 500 milioni. Tra questi due numeri si racchiude il bilancio di Exor, la cassaforte in cui siedono gli eredi dell’avvocato Agnelli. Il Nav (Net asset value), il valore delle partecipate depurato dai debiti, è sceso dagli 8,3 miliardi di fine 2010 ai 6,3 miliardi di dicembre 2011. L'utile, invece, grazie al contributo della Fiat è volato a 504 milioni di euro dai 136,7 dell'anno precedente. Per festeggiare, il consiglio di amministrazione proporrà agli azionisti di distribuire 80 milioni in dividendi, attingendo anche alle riserve: 0,335 euro per le ordinarie, 0,3867 per le privilegiate e 0,4131 per le risparmio. Nonostante gli asset siano stati penalizzati dai corsi di Borsa, la buona salute del bilancio è confermata dai conti delle principali controllate, tutte in positivo, ad eccezione della Juventus, il club calcistico guidato da Andrea Agnelli. Il gruppo Fiat ha presentato un utile di 1,3 miliardi, la Fiat Industrial di 624 milioni, la Cushman&Wakefiled, il ramo immobiliare, di 19 milioni di dollari e l’Alpitour di 17,3 milioni. La Juventus ha chiuso con un buco da 90,5 milioni. Nonostante il buon risultato, la famiglia ha deciso di uscire dal turismo, vendendo l’Alpitour per 225 milioni di euro con una plusvalenza di 140 milioni che verrà contabilizzata nel 2012. I compratori di Alpitour, i fondi Wise e J.Hirsch hanno fatto poi un regalino agli Agnelli, vendendo loro un immobile per 26 milioni, ma permettendo loro di pagarlo con i canoni di un affitto a carico della stessa Alpitour. Per premiarsi dei buoni risultati il presidente John Elkan ha deciso col consiglio di assegnarsi 750mila diritti di opzione per titoli Exor da rilevare alla media aritmetica del mese precedente all’acquisto. Stando ai valori di borsa odierni, quelle opzioni valgono poco più di 13,6 milioni di euro. Il programma di remunerazione scatterà tra il 2014 e il 2018. (06 aprile 2012) http://www.repubblica.it/economia/finanza/...a-32874736/?rss Rcs fa +20%, John Elkann fa finta di non sapere che il mercato spera in un’Opa Giorni agitati, in Rcs. Della Valle attacca sulla malagestione e sulla distanza dalle logiche imprenditoriali? John Elkann risponde indicando il balzo (+20%) che il titolo RCS ha fatto ieri in borsa: “Il segnale che viene dal mercato è positivo e ci incoraggia a proseguire nella strada che abbiamo intrapreso”. Si sbaglia di grosso, o fa finta di sbagliarsi. Il mercato ha reagito positivamente a un’ipotesi - quella di un’Offerta pubblica di acquisto - che nascerebbe proprio per rispondere, sul mercato, alla “strada intrapresa” da Elkann e gli altri. È la strada di un Cda debole, espressione del classico capitalismo di relazione e che perde sempre di vista il mercato editoriale e il mondo che cambiano. Un pasticcio di cui anche Mediobanca non dovrebbe essere molto contenta, come prima azionista di Rcs, se non fosse la stessa Mediobanca che già sta bruciando passo a passo la credibilità costruita in 40 anni giocando malamente sui tavoli delle partecipazioni: ieri Ligresti, oggi Rcs, domani - chissà - Generali. Come uscirne? Ci vorrebbe davvero un’opa. Diego Della Valle passi dalle parole ai fatti e lanci un OPA in modo da inchiodare tutti i pattisti alle loro responsabilità in caso non vi aderissero. Ne ha i mezzi finanziari e le capacità. A Rcs e al paese farà bene vederle alla prova dei fatti. http://www.linkiesta.it/rcs-fa-20-john-elk...a#ixzz1rIr6rhOs
  3. Rcs, patto durato quattro ore, nessun commento dai soci MILANO, 2 aprile (Reuters) - E' durato circa quattro ore il patto di sindacato di Rcs convocato per discutere la governance del gruppo editoriale, in vista della presentazione della lista per il rinnovo del cda che deve essere depositata entro il 7 aprile. Si sono intrattenuti un po' più a lungo Renato Pagliaro (Mediobanca ), John Elkann (Fiat ), Giovanni Bazoli (Intesa SanPaolo e Mittel ) e il presidente del patto Francesco Pesenti. Alla riunione, nella sede di via Rizzoli di Rcs, non era presente Marco Tronchetti Provera (Pirelli ). Nessuno commento ma facce tese da parte dei soci all'uscita del meeting. (Claudia Cristoferi) http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/id...E8F297G20120402 I non record di Giovanni Soldini Ho notato che nei commenti di aggiornamento arrivati durante la mia assenza nessuno riguarda il tentativo di record Miami – New York di Giovanni Soldini. Come dire, forse, chiudiamo un pietoso occhio. Personalmente l’attuale attività di Soldini mi fa un po’ tristezza. Un grande velista oceanico come lui si impegna a battere dei record che in realtà non esistono. Ossia non ha nessuno contro cui battersi e non ha niente da battere. Solo stabilire dei tempi di riferimento per monoscafi su un dato percorso con i quali, forse un giorno, qualcuno vorrà confrontarsi. Malgrado ciò il tentativo sulla tratta Miami – New York è tristemente fallito. Maserati,la barca di Soldini con a bordo anche l’armatore nonché presidente Fiat John Elkan, è partita da Miami il 22 marzo scorso. La previsione era di percorrere le 974 miglia che la separavano da N.Y. in due o tre giorni. Arrivando la notte del 24 o la mattina del 25. Ma le cose sono andate storte. Le previsioni e i calcoli metereologici si sono rivelati sbagliati. Fin dall’inizio del secondo giorno temporali, salti di vento, bonacce quasi totali hanno rallentato decisamente la corsa. “Non ci aspettavamo di trovare condizioni meteo così sfavorevoli”, ha commentato Giovanni. Ma per tentativi di questo tipo lo studio e la scelta della finestra meteo è la cosa principale. E il bon (e bravo) Soldini lo sa benissimo. Chi è che non ha saputo interpretare le carte meteo, che a due o tre giorni sono il più delle volte assai precise ? Oppure si è deciso di rischiare e partire comunque per un qualche motivo (la presenza di Elkan ?). Fatto sta che è stato Caporetto. Maserati si è presentata davanti alla Grande Mela nella tarda mattinata di lunedi 26 marzo. Più di 24 ore dopo di quella che era una previsione “media”. E Soldini non ha potuto fare altro che prendere la decisione di non registrare il “record” (ossia il tempo di riferimento) presso l’organismo internazinale preposto. “Abbiamo fatto un tempo decisamente peggiore delle nostre aspettative, non degno di una barca come Maserati”, è l’epitaffio di Soldini. http://scialoja.blogautore.espresso.repubb...ovanni-soldini/ Presentate le liste per l'elezione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Banca Monte dei Paschi di Siena Sono state presentate nei termini previsti dalla normativa di legge e di statuto le candidature per le nomine al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di Banca Monte dei Paschi di Siena in vista dell’assemblea del 27 aprile 2012. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha presentato per il Consiglio le candidature di Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Paola Demartini, Tania Groppi, Angelo Dringoli e Marco Turchi. La Fondazione ha anche presentato le candidature a Sindaco effettivo di Paola Serpi e di Claudio Gasperini Signorini. Per la carica di Sindaco supplente è stato indicato Stefano Andreadis. Una ulteriore lista di candidati alla carica di amministratore è stata presentata congiuntamente da Unicoop Firenze s.c., Finamonte S.r.L. e dal Dott. Lorenzo Gorgoni (in proprio e quale procuratore speciale di altri 58 soci). I partecipanti all’accordo hanno indicato i nomi di Turiddo Campaini, Alberto Giovanni Aleotti, Michele Briamonte, Lorenzo Gorgoni e Pietro Giovanni Corsa. I medesimi soci hanno presentato le candidature a Sindaco effettivo di Paolo Salvadori e, quale Sindaco supplente, di Gianni Tarozzi. Infine la società AXA S.A. ha presentato la candidatura per il Consiglio di Frédéric Marie de Courtois d’Arcolliéres, Paolo Andrea Rossi e Alban De Mailly Nesle. La documentazione inerente la presentazione delle liste sarà resa pubblica dalla Società entro il giorno 6 aprile 2012 mediante deposito presso la sede sociale, la società di gestione del mercato e nel proprio sito internet. http://www.mps.it/Area+Media/Comunicati/Ar...o+Sindacale.htm RCS WAR - ANCHE “L’ARZILLO VECCHIETTO” BAZOLI SI ALLINEA ALL´ASSE JOHN ELKANN (FIAT) E PAGLIARO-NAGEL (MEDIOBANCA): CDA “TECNICO” PIÙ SNELLO (DA 19 A 9 CONSIGLIERI) CON IL BOCCONIANO PROVASOLI ALLA PRESIDENZA AL POSTO DI MARCHETTI - MA L´IPOTESI È MALVISTA DAI SOCI MINORI CHE PERDEREBBERO RAPPRESENTANZA, O PER QUEGLI IMPRENDITORI CHE HANNO MESSO SOLDI PROPRI IN RCS. PER ESEMPIO DELLA VALLE, CHE HA IL 5,4%, UNA MINUSVALENZA LATENTE DI CIRCA 120 MILIONI, E L´AMBIZIONE A CRESCERE NELL´EDITORIALE…. Andrea Greco per "la Repubblica" I grandi soci del patto Rcs si spaccano in due sulle istanze di rinnovamento dell´editoriale. Quattro ore per esaminare la lista per il nuovo cda, con possibile designazione dei nuovi vertici della società del Corriere della Sera. Ma dopo un duro confronto i detentori del 63,5% del capitale non si accordano e si riconvocano domattina, alle 8. Si vedranno a oltranza fino a sabato 7, termine per depositare le liste al voto nell´assemblea del 2 maggio. L´intesa sulla "linea di cambiamento" avanzata da Mediobanca e Fiat è subordinata all´adesione della maggioranza assoluta sia dei pattisti sia delle quote da loro apportate. Il quorum del 31,76% sulle quote sembra a portata di mano, specie data l´attenzione con cui Giovanni Bazoli (ieri presidente della riunione come consigliere anziano, data l´assenza di Giampiero Pesenti per motivi di salute) segue l´iniziativa. La posizione del carismatico presidente di Intesa Sanpaolo su Rcs potrebbe essere decisiva, per l´affermazione delle novità ma anche per la ricerca di un compromesso con gli scettici. Le diplomazie sono già al lavoro. Ieri i pattisti hanno lasciato la sede di via Rizzoli con facce scure, senza dichiarazioni. Prima Diego Della Valle, Renato Ravanelli, Francesco Merloni e Roberto Bertazzoni. Assente Marco Tronchetti Provera, per impegni di lavoro all´estero. Coda privata invece per Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, John Elkann, presidente di Fiat e Giovanni Bazoli presidente di Mittel e Intesa Sanpaolo. Se passerà la loro posizione potrebbe non essere rinnovato il presidente Piergaetano Marchetti, per fare spazio ad Angelo Provasoli, economista, docente ed ex rettore dell´Università Bocconi. La "linea di rinnovamento", condotta dai soci Mediobanca (13,7%) e Fiat (10,3%), sarebbe finora appoggiata da Intesa Sanpaolo (4,9%), Mittel (1,3%, retta sempre da Bazoli), Edison (1%, tradizionalmente vicino alle posizioni Mediobanca sul dossier). L´altra metà dell´accordo parasociale, specie i soci privati industriali, avrebbe reagito con freddezza e in alcuni casi fastidio alle proposte. Si tratterebbe, secondo gli auspici di Piazzetta Cuccia e del Lingotto, di sostituire il presidente Piergaetano Marchetti - il candidato sarebbe Angelo Provasoli, economista e docente della Bocconi, di cui è stato anche rettore - e comporre un futuro consiglio snello (di 9 elementi, dagli attuali 19) con un passo indietro degli azionisti, a beneficio di consiglieri indipendenti di natura "tecnica". In tal modo si preparerebbe l´arrivo di un manager di peso, da cercare nelle prossime settimane, e con cui sostituire l´ad Antonello Perricone. I sostenitori dei ricambi si appellano alle modifiche "di sistema" viste in Italia di recente, ma anche ai risultati del gruppo Rcs (nel 2009 persi 130 milioni, nel 2010 utile di 7 milioni, nel 2011 persi 322 milioni); ma l´ipotesi è malvista per i soci minori che perderebbero rappresentanza, o per quegli imprenditori che hanno messo soldi propri in Rcs. Per esempio Della Valle, che ha il 5,4%, una minusvalenza latente di circa 120 milioni, e l´ambizione a crescere nell´editoriale. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business...liaro-37437.htm
  4. LUCHINO E DIEGUITO, INSIEME A UNICREDIT? - IL FONDO “AABAR” STA PENSANDO DI CANDIDARE MONTEZEMOLO COME PROPRIO RAPPRESENTANTE NEL BOARD DI PIAZZA CORDUSIO - I RICCONI DI ABU DHABI, PRIMI AZIONISTI DELLA BANCA CON IL 6%, PUNTANO A UNA VICEPRESIDENZA MA LE FONDAZIONI NON INTENDONO LASCIARE LE POLTRONE PESANTI AGLI ‘STRANIERI’ - PER IL DOPO-RAMPL È CORSA A TRE FRA GROS-PIETRO, SCARONI E GIUSEPPE VITA… Marigia Mangano per il "Sole 24 Ore" Il fondo Aabar chiede due posti nel board di UniCredit e candida il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Secondo quanto si apprende, nell'ambito delle grandi manovre per ridisegnare il board della banca di piazza Cordusio il fondo di Abu Dhabi avrebbe domandato due rappresentanti in consiglio. In realtà il fondo sembrava interessato a ottenere una vicepresidenza in virtù di quel pacchetto del 6% che ne fa il primo azionista. Tuttavia la riduzione a 19 dei membri del consiglio potrebbe tradursi anche in un ridimensionamento delle vicepresidenze che scenderebbero da quattro a due. Difficile dunque che le fondazioni azioniste cedano il posto al fronte straniero. Ecco perché le valutazioni e i ragionamenti si starebbero concentrando solo sulla rappresentanza nel board. In questo quadro il fondo di Abu Dhabi avrebbe chiesto a Montezemolo di rappresentarlo nel board in virtù degli storici rapporti che legano il presidente della Ferrari e il mondo di Abu Dhabi. Per anni infatti il fondo sovrano Mubadala è stato azionista della Ferrari con il 5%. Non solo. Alla fine del 2010 sulla Yas Island di Abu Dhabi è stato inaugurato il Ferrari World, iper tecnologico e imponente parco divertimenti targato Maranello. Una operazione a costo zero per la Ferrari che ha dato in licenza il marchio e la sua immagine, mentre Aldar, il braccio immobiliare del fondo sovrano Mubadala ha finanziato la costruzione. Secondo quanto si apprende la candidatura di Montezemolo sarebbe certa nel caso in cui Aabar spuntasse due posti in consiglio, mentre se ci fosse la possibilità di un unico rappresentante si opterebbe per un tecnico. Sul fronte libico, invece, all'indomani del sequestro della quota dell'1,2% nelle mani della Lia, è da capire se sarà confermata la presenza nel board della banca. Finora i libici, rappresentati da Lia e dalla Banca centrale libica con il 4% complessivo, erano rappresentati dal vicepresidente Farhat Omar Bengara, ora in uscita. Secondo indiscrezioni Tripoli avrebbe chiesto un posto nel board, ma alla luce del vincolo giudiziario sembra a questo punto difficile che si vada in questa direzione. Resta poi da definire la posizione delle fondazioni azioniste più piccole, e cioè Manodori, Banco di Sicilia, CrTrieste e Cassamarca. Proprio su questi temi mercoledì scorso si sarebbero esercitate le tre principali Fondazioni di UniCredit, Crt, Cariverona e Carimonte, che si sarebbero viste a Bologna. L'incontro, come riferito dal Sole24Ore di ieri, è il primo di altri in agenda: lunedì prossimo è stata convocata una riunione tra le tre grandi fondazioni e gli enti minori. Dopo Pasqua, invece, dovrebbe essere la volta di un vertice plenario con tutti gli azionisti italiani, compresi quelli nuovi entrati con l'aumento, come Francesco Gaetano Caltagirone e Diego della Valle: in questo caso, la data individuata sembra quella dell'11 aprile, un mese esatto prima dell'assemblea ma soprattutto quattro giorni prima del termine fissato per la presentazione delle liste, dunque è probabile che in quel contesto si tenterà di chiudere il cerchio intorno al nome del nuovo presidente. C'è già una rosa di possibili candidati (i nomi restano quelli circolati nelle settimane scorse, da Gian Maria Gros-Pietro a Giuseppe Vita), tuttavia finora non si sarebbe ancora coagulato un consenso sufficientemente ampio. «Non sono candidato a nulla», ha ieri commentato Claudio Costamagna, ex Goldman Sachs, in merito alla presidenza di Unicredit. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business...emolo-37339.htm Montezemolo ai politici "Ora dovete cambiare" ANTONELLA MARIOTTI torino L'ultima domanda è la prima notizia. Si candida nel 2013? «Per ora penso alle mie aziende ma alla chiusura del governo tecnico, bisognerà aprire una pagina nuova nel rapporto fra politica e cittadini». Poi Luca Cordero di Montezemolo parla sei suoi treni Ntv (Alta velocità): «Abbiamo assunto più di 800 persone e ne assumeremo altre. Con l'apertura delle tratte regionali c'è la possibilità di altre avventure imprenditoriali. Questa è la concorrenza». E così ha salutato i giornalisti, ma prima delle immancabili due domande, ne aveva dette di cose su politica, welfare e imprese al convegno di «Italia Futura» sulla Sussidiarietà (welfare del volontariato). Il no profit Nella sala di Torino Incontra ieri pomeriggio alle sei solo posti in piedi, per ascoltare il rapporto 2011 di Sussidiarietà all'incontro «La città di chi la abita»: dati e i numeri su come il no-profit riesce a fare ciò che troppo spesso non fanno le istituzioni. Al tavolo con Luigi La Spina, editorialista della «Stampa», Giorgio Vittadini della Fondazione per la Sussidiarietà e Paola Garrone, docente di economia al Politecnico di Milano. Un discorso - quello di Montezemolo - che a molti è parso un manifesto elettorale. In prima fila c'erano anche Sergio Marchionne e il sindaco Piero Fassino. Dalla legge elettorale da «cambiare e poi approvare dopo un referendum confermativo, e l'istituzione del "recall" cioè richiamare l'eletto se non fa quello per cui ha preso il voto, e riportare il cittadino al centro della politica» all'affondo sull'ex governo «ma come fanno a stupirsi adesso delle condizioni del Paese, dove sono stati finora su Marte? Ai nostri politici manca sempre l’assunzione di responsabilità» applausi. E l'ovazione è proseguita sui temi dello spreco nella spesa pubblica, sui troppi privilegi per la politica, sull'importanza che «il paese giochi in attacco» perché «è finita l'era del one man show». Chissà a chi si riferiva anche quando ha detto «si deve passare dalla retorica dei ristoranti sempre pieni a quella degli investimenti dall’estero». Questo il tema caro al ministro Elsa Fornero che proprio ieri mattina ne ha parlato a Radiouno. Coincidenze. Il Fisco Un passaggio sulle tasse poi ci voleva dopo che ieri Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate ha dichiarato di aver recuperato dall’evasione fiscale 13 miliardi di euro: «I nostri collaboratori pagano il 50% di tasse, le aziende arrivano anche al settanta. Va bene punire gli evasori perché sono ladri, però - ha detto il presidente della Ferrari - ci devono dire, devono dire ai cittadini cosa ne fanno di questi soldi, come li vogliono spendere. Se poi non ci sono gli asili, e spesso sono gli imprenditori a doverli costruire, e non ci sono le carceri». Ma è necessario che «il carico fiscale vada spostato dal lavoro e dalla produzione alle rendite e ai patrimoni». Poi l'intervento di Vittadini su «aziende che possono creare occupazione ed economia con il no profit». Chiusi i lavori alle sette e mezza «devo andare a Maranello». Ma prima di salire in auto un breve colloquio con Gianluigi Gabetti, presidente d'onore di Exor. http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cro...lo/lstp/448510/ Crolla il mercato dell'auto, Marchionne: «Marzo orribile, Fiat perde il 40%» TORINO - «Il mese di marzo è stato orribile, il calo dei volumi di auto in Italia si aggira intorno al 40% e non è colpa solo delle bisarche», ha affermato l'ad della Fiat Sergio Marchionne, arrivato a sorpresa a un'iniziativa di Italia Futura con Luca Cordero di Montezemolo». «Il mercato - ha aggiunto Marchionne - si attesterà nel 2012 a quota 1 milione 500 mila. Abbiamo perso un milione di vetture, siamo al 40% dei volumi in meno rispetto al 2007». Politica. «Mai e poi mai scenderò in politica», ha aggiunto Marchionne, rispondendo ai giornalisti. Sulla possibile discesa in politica di Montezemolo Marchionne ha detto: «L'ho sempre scoraggiato e non ho cambiato idea su questo. Non sta a me giudicare come sarebbe. Io sono qui oggi solo perché è un mio amico e voglio ascoltarlo». La sentenza di Bologna. «In un certo senso era prevedibile, in un altro appellabile. Non voglio entrare nel merito, ma dal punto di vista legale non si capisce. E dire che ho studiato giurisprudenza», ha detto Marchionne a proposito della sentenza del giudice di Bologna, che ha condannato la Fiat per comportamento antisindacale accogliendo il ricorso della Fiom. Lavoro. Marchionne ha parlato anche della riforma del lavoro: «Bisogna fare la riforma non c'è alternativa. Mi dica quanti altri Paesi - ha aggiunto - hanno un sistema come il nostro. Nessuno, quindi bisogna cambiarlo. Come lo decide Monti e il suo governo, abbiamo grandissima fiducia in lui come persone e come gestore. Non potevamo avere di meglio, facciamolo gestire». Secondo Marchionne «è stata tradizione del sistema italiano trovare sempre compromessi, ora questo non funziona». http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_ECONOMIA
  5. Caspita, mi ha letto nel pensiero... Volevo scrivere grossomodo lo stesso articolo...
  6. C'entra poco col topic, nel senso che ho appuntato qui una stranezza e basta, ma la vicenda non è conclusa. Mediaset ha purgato Fede. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/28/visualizza_new.html_158596206.html
  7. Partito Soldini: con Elkann a bordo per il nuovo record Partiti. Giovanni Soldini e il suo equipaggio a bordo di Maserati hanno lasaciato Miami alla volta di New York. L'obiettivo è coprire la tratta del record Miami-New York nel minor tempo possibile per stabilire un time reference difficile da battere per la categoria monoscafi. A bordo, insieme allo skipper Soldini, John Elkann, armatore dellabarca, e l'equipaggio formato da Boris Herrmann (navigatore), Brad Van Liew(watch leader), David Vera (watch leader) Gabriele Olivo (trimmer), Guido Broggi (boat captain), Corrado Rossignoli (primo prodiere), Marco Spertini (secondo prodiere). Il record Miami-New York, lungo 974 miglia, è monitorato dal World Sailing Speed Record Council. In passato il record è stato effettuato solo da maxi trimarani. Maserati cercherà di stabilire per primo il time reference per la categoria monoscafi. Giovanni spiega le condizioni meteo che l’equipaggio di Maserati incontrerà lungo la rotta Miami-New York: “Le condizioni sono buone anche se non perfette. Faremo una rotta all’inseguimento della corrente del Golfo che in alcuni punti ci può regalare anche 3, 4 nodi di velocità. Ci preoccupa un po’ un’area di poco vento che incontreremo venerdì. Speriamo che duri poco e che ci lasci andare verso nord velocemente. Da sabato in poi arriverà una depressione con venti da sud ovest che ci spingeranno veloci verso Capo Hatteras. A quel punto l’obiettivo è arrivare in fretta su New York prima che il fronte freddo ci superi. Dietro quel fronte ci sono almeno 35 nodi e prenderseli di prua non è esattamente quello che vogliamo. Maserati è in gran forma e dopo tanta attesa siamo felici di navigare”. Aggiunge Boris Herrmann: “I modelli meteorologici non sono perfetti ma pensiamo che vadano peggiorando. Dal momento che non possiamo stare a Miami due settimane o anche di più, preferiamo non essere troppo pignoli sulle condizioni meteo e partire. La direzione del vento dovrebbe offrirci una navigazione in poppa per noi congeniale ma la velocità del vento sarà probabilmente di 5 nodi inferiore a quella ideale. Contiamo di arrivare a New York in tre giorni”. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...;ID_sezione=284 Soldini a New York, no record (ANSA)-GENOVA, 26 MAR- Giovanni Soldini alle 13.50 ora italiana ha raggiunto con lo scafo Maserati il faro di Ambrose Light, nella baia di New York, meta della traversata Miami-New York. Ma il navigatore ha deciso di non registrare il tempo al World Sailing Speed Record Council, pur non essendoci tempi di riferimento ufficiali sulla tratta. Maserati era partito il 22 marzo da Miami, ma il meteo sfavorevole incontrato lungo il percorso (temporali tropicali, 'piatte', raffiche improvvise) ha condizionato la navigazione. .isterico
  8. Dunque... Ieri sera ho guardato casualmente il tg di Mentana su La7. Avete sentito delle nuove accuse a Emilio Fede, pubblicate da Corriere e LaStampa? Avete sentito lui cosa ha risposto? .read Roma, 27 MAR 2012 Fede a tg La7: Soldi in Svizzera? Vogliono mettermi in difficoltà Ma chi ha organizzato stia attento, in 48 ore saprò da dove arriva Roma, 27 mar. (TMNews) - "Con una semplicità estrema, due milioni e mezzo, 'sacchettata', passo la dogana dove posso essere inchiappettato e li porto in Svizzera: guarda caso trovo un impiegato della segretissima banca svizzera che non li vuole". Lo ha detto Emilio Fede in un'intervista rilasciata rilasciata al Tg La7 di Enrico Mentana. "Qualcuno ha voluto anticipare i tempi per mettermi in difficoltà - ha continuato - Diciamo politicamente, non allarghiamoci più di tanto. Sono convinto che nello spazio di 48 ore io saprò da dove arriva, perchè ci sono come li chiamo io quei 'servizietti di toilette deviatini' che magari hanno dato una manina perchè non è possibile: qualcuno ha ottenuto da un signore impiegato una dichiarazione falsa". "Chi ce l'ha con me? Faccio prima a dire chi non ce l'ha con me. Ma chi l'ha organizzato deve essere ben certo che nell'armadio non ci sia qualche scheletro. Capita: un amore sbagliato, una frequentazione sbagliata, un transess...beh, un amore deviato. Insomma: bisogna stare molto ma molto attenti", ha poi aggiunto. http://www.tmnews.it...327_00261.shtml Esattamente questo era il dialogo tra il giornalista e Fede, molto fedele, alla lettera direi. Molto strano... Diciamo che, pensandoci un po' su... la battuta sul trans funziona bene solo con Sircana, con Marrazzo e con Lapo. I primi due non esistono più, il terzo tutto sommato è ancora in giro e ben sponsorizzato, nonostante le multe e la vita mondana di cui spesso si parla. Evidentemente le fonti da cui si è sparsa la notizia, (Corriere e LaStampa), insospettiscono parecchio Emilio Fede...
  9. Sul sorriso di Ranieri un interista scrive: perso (male) contro gobbi e napule all'andata; perso (male) contro gobbi e napule al ritorno; perso IN CASA col novara calcio; preso 3 pere dal bologna e 4 dalla roma; uscito dalla champions con un deprimente marsiglia; uscito dalla coppa italia ai primi di febbraio; fatto 5 punti in 10 partite nel girone di ritorno; e sta ancora al suo posto, tranquillo, semi-intangibile e stra-pagato... MA MI SPIEGATE PERCHE' NON DOVREBBE RIDERE???
  10. Non so che giornale sia, ma evidentemente c'è ancora gente che si deve adattare al cambio dopo 10 anni di euro... E dire che poi hanno scritto anche quanto sarebbe l'incasso, quindi i conti non tornano, perché vorrebbe dire avere 30 persone in tutto. Manco i giornalisti sanno fare questi qua... Questo è un paese allo sfascio, ve lo dico io.
  11. LUNEDI' 3 MAGGIO 2010 Exor: Alberto Musy rappresentante soci privilegio per triennio 2010-2012 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 03 mag - L'assemblea degli azionisti titolari di azioni privilegiate Exor, riunitasi a Torino, ha nominato l'avvocato Alberto Maria Musy rappresentante comune degli azionisti titolari di azioni privilegiate per i prossimi tre esercizi 2010-2012. Red- (RADIOCOR) 03-05-10 14:56:01 (0159) 5 NNNN Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-807384/exor-alberto-musy-rappresentante-soci/#ixzz1ptHsgDpV
  12. Alberto Musy, un giurista prestato alla politica La rete degli incarichi professionali Il capogruppo dell'Udc a Torino ferito nell'atrio di casa a colpi di pistola è avvocato e docente universitario. Diversi incarichi in consigli d'amministrazione, dalla Exor degli Agnelli a una società di scommesse ippiche. Ancora oscuro il movente dell'agguato L’impegno politico, ma anche un’intensa attività lavorativa nella vita di Alberto Musy, il capogruppo dell’Udc-Terzo Polo in consiglio comunale a Torino, ferito stamattina a colpi di pistola nell’atrio del palazzo dove abita, in via Barbaroux 35. Avvocato e professore ordinario di Diritto privato comparato all’Università del Piemonte orientale, presso la facoltà di Economia di Novara, Musy ricopre diversi incarichi societari di rilievo. E’ il rappresentante degli azionisti nella Exor, la cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli, e in passato è stato consigliere di società attive nel settore immobiliare e nelle costruzioni. Fino al settembre del 2009 è stato anche nel consiglio d’amministrazione della Hippogroup spa, azienda specializzata in scommesse ippiche. Come avvocato, Musy è socio dello studio “Musy Bianco e Associati”, che si occupa tra l’altro di cause di lavoro, ed è nel board del Centro Studi Luigi Einaudi di Torino. Di formazione liberale, nel 2011 è stato candidato sindaco per la coalizione del Nuovo Polo per l’Italia e ha ricevuto più di 22mila preferenze. Nel commentare il ferimento di Musy, diversi esponenti politici hanno evocato la pista politica, ma il movente dell’agguato è ancora da individuare. “E’ stato un agguato, non è stato un caso, ma non abbiamo elementi per dire che matrice abbia” ha affermato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, rispondendo ai giornalisti a Napoli. “Stiamo lavorando, dobbiamo capirne di più”. Secondo le indiscrezioni che trapelano, gli investigatori indagano a tutto campo, ma al momento la pista politico-terroristica sarebbe ritenuta la più debole. http://www.ilfattoqu...sionali/199084/
  13. Ovviamente non daranno nessun rilievo all'appello che verrà presentato da Moggi e altri. Siamo alle solite... Io non lo compro il corriere, quindi la cosa non mi tocca granché, perché più di questo non posso fare... Spero che tutti gli utenti facciano lo stesso, ma ne dubito.
  14. Lapo al processo Corona http://www.youtube.com/watch?v=8PraFcxvasA
  15. LA STORIA Batistuta racconta il suo calvario «Non corro più, ma cammino» «C'è stato un momento in cui stavo malissimo. Ora va meglio»: lo confida Gabriel Batistuta, ex nazionale argentino, bandiera della Fiorentina a France Football «Non posso più correre», dice Gabriel Batistuta, e già fa molta impressione a chi lo ricorda esultare con la «mitraglia» sotto la curva Fiesole o idolatrato come Re Leone dalla Curva Sud alla quale regalò lo scudetto. Ma a France Football, Batigol confida di essere stato davvero «malissimo»: «Non potevo quasi più camminare». La foto che correda l'articolo tranquillizza, c'è l'ex centravanti argentino capocannoniere di tutti i tempi della sua nazionale (56 gol) e della Fiorentina (152 in serie A) in gran forma, capelli corti e abbronzato. Ma la storia fa venire i brividi: «Non posso più giocare perché non posso più correre - spiega semplicemente - ma cammino abbastanza bene. Devo ammettere che c'è stato un momento in cui sono stato malissimo. Non potevo quasi più camminare». Troppe infiltrazioni? chiede il giornalista di France Football. «Si, ma non più di tanto - minimizza l'ex bomber - giocavo sempre. Su una stagione da 70 partite ne facevo 65. E davo sempre tutto fino in fondo. Non riuscivo ad accettare di restare fuori per un infortunio. Se tornassi indietro, forse starei più attento a me stesso, ma certamente poi nemmeno troppo... Mi piaceva fare gol, sentire il pubblico». L'AMORE VIOLA - Qualche rimpianto ce l'ha, il vecchio goleador. Un amore viscerale per la Fiorentina, poi lo scudetto vinto dalla Roma con i suoi gol: per queste due maglie ha rinunciato ad offerte che avrebbero potuto garantirgli un posto nella storia ancora più in alto. «Sono fiero che delle grandi squadre mi abbiano cercato - dice - vincere un titolo con il Manchester, all'epoca, era abbastanza facile. Vincere un campionato con 15 punti di distacco, però, non mi attirava granché. Volevo segnare contro i più grandi difensori italiani, i migliori del mondo all'epoca. Se me ne fossi andato, avrei segnato di più, avrei potuto vincere la Liga o la Premier League». Insomma, Batigol che fatica a camminare a soli 43 anni, sogna: «avrei vinto il Pallone d'Oro se avessi giocato nel Barcellona o nel Manchester... ma io volevo vincere con la Fiorentina». LA LEGGENDA - Batistuta, un mito che è stato costruito anche attraverso tante leggende, come quella che non avrebbe amato il calcio: «E' vero che da ragazzino non ho mai pensato di diventare un calciatore - racconta - ha sempre circolato questa storia secondo cui a me il calcio non piace. Ma ho sempre amato moltissimo giocare, allenarmi, scendere in campo. E poi, è sempre stato naturale per me. Tutte le polemiche intorno, invece, non mi piacciono». Infine, il mito argentino di oggi, Leo Messi: «E' un fenomeno che gioca in una squadra che vanta diversi fenomeni. Fa parte di un gruppo che si appoggia su una vera filosofia». 13 marzo 2012 http://corrierefiore...664300161.shtml
  16. Oggi ho incontrato casualmente Franzo, Il Grande, proprio lui. L'età avanza, ma porta bene i suoi anni. Non mi ha detto niente, ma ha fatto la faccia come dire: "Salutami quelli del forum e digli che comunque Moggi non doveva chiudere Paparesta nello spogliatoio... Forza Inter!"
  17. Agnelli, Sergio li fa ricchi In otto anni le quotazioni Fiat sono aumentate del 50%. L’opinione pubblica è divisa sulla sua figura - capitano d’industria coraggioso che ha salvato la più nota tra le aziende italiane o manager cinico, che guarda solo ai numeri e non agli uomini, vale a dire i collaboratori – ma c’è qualcuno che davvero non può lamentarsi di Sergio Marchionne. Si tratta degli Agnelli, che lo hanno scelto nell’estate del 2004 per salvare il colosso dell’auto all’epoca in grande difficoltà e che in questi anni sono stati ripagati con una pioggia di cedole destinate alla Exor, la cassaforte di famiglia. Ed è forse anche per questo che la famiglia torinese è disposta a mettere sul piatto 50 milioni di azioni per tenersi stretto il tanto discusso manager del Lingotto. Quotazioni in crescita del 50% Intanto va sottolineato il contributo che la “cura Marchionne” ha dato alla sopravvivenza della stessa Fiat nel contesto globale. Come già accennato, quando il manager italo-canadese ha preso il timone del gruppo, il gruppo automobilistico versava in condizioni tali da far dubitare più di un analista sulla sua capacità di restare sul mercato nel medio periodo. Quanto alle quotazioni, negli ultimi otto anni il valore di Fiat spa (con appositi aggiustamenti post-scissione con Fiat Industrial) è salito di oltre il 50%. Non male se si considera che nel frattempo i mercati hanno affrontato due crisi globali, la seconda della quale non è ancora del tutto superata. UNA PIOGGIA DI DIVIDENDI. A questo incremento virtuale (a meno di liquidazioni parziali delle posizioni) si aggiungono i soldi contanti incassati tramite i dividendi da Exor. Per fare un esempio, nel 2010 la Fiat ha dato il via libera a un dividendo complessivo di 155 milioni per i soci di Fiat spa, con la finanziaria di famiglia (detiene il 30,7% delle azioni) che ne ha incassati poco meno di 45 . La stessa Exor, peraltro, ha staccato ai soci un dividendo di 6 euro per azione per complessivi 18,3 milioni: la cedola è rimasta uguale a quella del 2009, mentre era stata di 8 euro nel 2008. SOLDI IN CASSA ANCHE SE IL BUSINESS FRENA. Due anni non certo brillanti per i conti di Fiat, tanto che la cosa ha fatto storcere il naso a più di un analista. E i valori potrebbero trovare conferma quest’anno, considerato che il primo semestre del 2011 per l’accomandita si è chiuso con un utile consolidato a 477,25 milioni di euro, in crescita rispetto ai 452,1 milioni dello stesso periodo del 2010. E se quest’anno, vista la diffiicile situazione del mercato, dovrà rinunciare ai dividendi di Fiat spa, Fiat Industrial ha fatto già sapere che distribuirà una cedola di 0,185 euro per ogni azione ordinaria, che nella cassa di Exor dovrebbero portare poco meno di 40 milioni di euro. Martedì, 06 Marzo 2012 http://www.lettera43.it/economia/aziende/4...i-fa-ricchi.htm Fiat: J.Elkann, Marchionne e' stato disciplinato GINEVRA (MF-DJ)--"Osservo che abbiamo fatto bene a non spingere sui nuovi prodotti, perche' oggi siamo in grado di avere un piano di sviluppo di nuovi modelli senza avere le difficolta' dei nostri concorrenti che oggi hanno gamme completamente rinnovate. Marchionne nella sua decisione di rinviare i nuovi modelli e' stato molto disciplinato senza sprecare risorse". Lo ha affermato John Elkann, presidente di Exor e di Fiat a margine del Salone dell'Auto di Ginevra. http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-d...362〈=it Exor: J.Elkann, per societa' meno cose ma piu' grandi GINEVRA (MF-DJ)--"In Exor non e' cambiato nulla, abbiamo proceduto alle semplificazioni sempre nell'intento di avere meno cose ma piu' grosse". Lo ha affermato John Elkann, presidente di Exor a margine del Salone dell'Auto di Ginevra. http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-d...329〈=it Exor: Elkann, vendita Alpitour perfezionata prossimi mesi La vendita di Alpitour sara' perfezionata nei prossimi mesi, 'quando riceveremo le necessarie autorizzazioni'. Lo ha annunciato John Elkann, presidente di Exor, conversando con i giornalisti al Salone dell'Auto di Ginevra. 'Nella nostra strategia - ha detto - non e' cambiato nulla, cerchiamo di semplificarci. Su questo abbiamo lavorato negli ultimi anni. Vogliamo avere meno partecipazioni, ma piu' consistenti'. . http://economia.repubblica.it/news/Exor:-E...mi-mesi/4126660
  18. Eredita' Agnelli: in appello condanna a Gamna ridotta a 8 mesi Milano, 02 mar - La Corte d'appello di Milano ha ridotto la condanna all'avvocato Emanuele Gamna, ex legale di Margherita Agnelli, a otto mesi, quando in primo grado, il Gup del tribunale di Milano, Andrea Ghinetti, lo aveva condannato a un anno e due mesi di reclusione con pena sospesa e a pagare una multa di 400 euro. Gamna era imputato per i reati di evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato. La condanna e' stata ridotta in quanto non e' stato confermato il reato di truffa, ma solo quello di evasione fiscale. In primo grado la procura di Milano aveva chiesto una condanna di due anni e quattro mesi e 800 euro di multa. Il procedimento riguardava l'accusa di non aver dichiarato al fisco una parcella di 15 milioni di euro pagata all'avvocato Gamna dalla figlia di Gianni Agnelli, per il lavoro svolto nella controversia sulla eredita' dell'ex numero uno del gruppo Fiat. Il legale prima della condanna davanti al Gup Ghinetti aveva raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate per far rientrare nelle casse del fisco italiano oltre 10,3 milioni di euro. La sentenza di primo grado era stata emessa il 30 marzo 2010. http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Eredita-Agnelli-appello-condanna-Gamna-ridotta-mesi/02-03-2012/1-A_001265249.shtml
  19. Fiat 2016/ Rumors: Mirafiori e Pomigliano d'Arco closed, ma il Lingotto smentisce http://www.affarital...iano050312.html L'analisi/ Il mercato dell'auto va male e Marchionne si prepara al peggio http://www.affaritaliani.it/economia/fiat05032012.html Video sulla 500L, una delle nuove perle di casa Fiat, con cui finalmente conquisterà il mercato. http://www.youtube.com/watch?v=5Ky4rx7pQR0&feature=player_embedded Il lavoratore della Fiaz si prepari perché, come diceva il famoso personaggio di un film: "Stai per entrare in una Valle Di Lacrime"
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