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Ferrari è innovazione, o almeno dovrebbe esserlo. Quindi di base sto con JE e il cda. Avere una sezione dell'azienda dedicata all'elettrico mi sembra molto lungimirante. Perché il mondo cambia e bisogna essere il più preparati possibile a qualunque terremoto commerciale. Ovvio che il rombo di un motore fa la differenza quando si guarda a quella categoria di autovetture. Lo so. E' normale. Per ciò che riguarda le emozioni che riguardano il guidare l'elettrica rispetto a quella tradizionale, sono frasi commerciali, che JE ha detto tanto per dire qualcosa. Non ci capisce nulla, credo. La sfida in realtà risiede proprio lì: se per legge i combustibili per auto diventassero illegali all'improvviso, ferrari sarebbe in grado di produrre una vera ferrari, con tutti i crismi, con la stessa idea di base, con la stessa filosofia storica, o si chiude la baracca? Va detto però che i veicoli ovviamente sono completamente diversi di base, come accelerazione, come guidabilità generale, ecc, ma anche l'elettrico di livello teoricamente può essere una bestia, un vero missile. Occhio a sottovalutare le prestazioni. L'auto elettrica è ancora all'alba. Quello che a me lascia davvero perplesso invece è che nessuno dei grandi costruttori abbia un serio progetto idrogeno. L'unico gruppo che ci sta lavorando seriamente e con tutte le forze forse è solo Toyota. Non perché sia la risoluzione di tutti i mali, visto quello che costa produrre idrogeno anche livello di inquinamento. Ma sostanzialmente perché non sappiamo che direzione prenderà in futuro di lungo periodo l'automotive in generale. Anche lì sarebbe bene essere preparati e provare a tirare fuori dal proprio lavoro dei brevetti. Tutto lì. Detto questo, l'interista resta il solito impresentabile di sempre.
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John porta bene. Respiratori Philips difettosi, parte da Torino la class action: ecco chi può aderire Durante il Covid i dispositivi erano stati consegnati ma poi ritirati dal commercio per il sospetto che uno dei materiali usati, una schiuma fonoassorbente, potesse frantumarsi in microparticelle cancerogene se sottoposta a pressione o calore LUDOVICA LOPETTI 04 Luglio 2024 https://www.lastampa.it/torino/2024/07/04/news/class_action_respiratori_philips_difettosi_covid_19-14447310/ Crazeology vi aveva già dato un'opinione personale dei prodotti della Philips, vero? Ecco.
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"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Da qui a novembre c'è tempo. Starà pensando che... Laggente dimentica, Euro 2024 sarà un fatto lontano, il nuovo campionato sarà in pieno svolgimento, tutti saranno distratti, e lui secondo me si ricandiderà. Tanto o lui o uno come lui. Se ne riparla alla prossima mancata qualificazione ai mondiali. Più stanno lì, tutti quanti, più la situazione si aggrava. A me fa piacere aver visto in questi giorni il sentimento popolare al contrario e meritato. Spero continuino così, o anche peggio. Perché col sentimento popolare, l'unica speranza che abbiamo, si possono speronare diverse situazioni. Detto questo, noi purtroppo in casa nostra abbiamo un problemone. -
"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Tutti gli uomini di Gravina: così non lascia, ma raddoppia IL PRESIDENTE FIGC CONTROLLA IL SISTEMA CALCIO - Allenatori, calciatori Dilettanti, Lega Pro e arbitri: i vertici sono “suoi”. E ora anticipa l’assemblea per blindare la riconferma Gabriele Gravina non lascia, raddoppia. Invece di chiedere scusa e farsi da parte per i disastri della nazionale sotto la sua gestione, il n.1 della Figc anticipa l’assemblea federale al 4 novembre. Eccola, la risposta dei vertici al fallimento nazionale: auto-confermarsi alla guida del calcio italiano. Le urne erano previste tra marzo e gennaio 2025, la forzatura (che manda nel caos le componenti chiamate a votare prima) ha un intento smaccato: togliere tempo all’opposizione per organizzare un’alternativa, oltre che mettere a tacere le voci su un possibile commissariamento (inutile, se si voterà presto). Così Gravina potrà dire che resta presidente perché il pallone gli ha rinnovato la fiducia. O al limite piazzare un candidato gradito, eventualità ad oggi comunque remota. Ma come, invece di cacciarlo dopo una simile figuraccia lo rieleggono? Alla domanda che qualsiasi tifoso si pone in queste ore – ovvero come mai nel mondo del pallone nessuno abbia avuto la dignità (inutile aspettarsela dal diretto interessato) di alzarsi e chiedere le dimissioni – la risposta è semplice: i vertici del calcio italiano sono tutti o alleati o piazzati da Gravina, se non proprio, in certi casi, a libro paga della Figc. Per non parlare dei principali quotidiani sportivi e non, inondati di pubblicità dalla Federazione. Nei suoi sei anni alla guida della FederCalcio, Gravina ha occupato militarmente i posti di potere, liquidando gli avversari. (...) Anche le componenti tecniche sono in mano sua. Fra i calciatori c’è Umberto Calcagno, che ha raccolto l’eredità di Damiano Tommasi (grazie all’aiuto di Gravina, che ha convinto Tardelli a ritirarsi dalla corsa con un incarico ben pagato in Federazione), ed è suo vicepresidente in Figc. Gli allenatori sono ancora guidati dal vecchio Renzo Ulivieri, che è pure direttore della prestigiosa scuola federale di Coverciano. E che infatti ha minimizzato: “Le colpe sono di tutti”, il modo migliore per dire che non sono di nessuno. Infine gli arbitri, dove, cacciato Trentalange in seguito allo scandalo del procuratore D’Onofrio (da cui però è uscito scagionato), Gravina può contare su Pacifici, e ha provato a cambiare le regole per far eleggere un suo uomo. Intanto, ha ottenuto la conferma biennale del fidato Gianluca Rocchi come designatore, ruolo temutissimo dai patron di Serie A. Soltanto in Lega Calcio, il regno di Lotito, resiste il dissenso, insieme alla piccola Serie B di Mauro Balata. I presidenti però sono divisi. Infatti la prima mossa di Gravina è stata quella di nominare una pseudo commissione per la valorizzazione dei giovani, dove ci saranno Marotta (Inter), Giuntoli (Juventus), Sartori (Bologna), Marino (Atalanta), tanto per consolidare il favore delle big. Insomma, Gravina ha la certezza di partire da una base tra il 70 e l’80% dei consensi. Percentuali bulgare, contro cui diventa difficile anche solo pensare a un’alternativa (chi accetta di candidarsi rischiando una figuraccia?). È questa la vera ragione per cui rimane imperterrito al suo posto. Non a caso, nell’imbarazzante conferenza stampa post Svizzera si è affrettato a chiarire che “la politica non può chiedere le dimissioni”. Sa bene che dentro al mondo del pallone nessuno lo farà. L’unico ribaltone che teme può venire dall’esterno. Ma fin qui dai partiti si sono alzate voci deboli e sparute, Amato dei 5 stelle, anche Fratelli d’Italia con Comba che però è un deputato minore, le solite innocue sparate di Salvini. L’onda che nel 2018 portò al commissariamento della Figc oggi non sembra montare. Anche perché il ministro Abodi tentenna come suo solito. E Malagò, che all’epoca fece il diavolo a quattro contro Tavecchio, non dice una parola su Gravina, che giusto pochi giorni fa ha pubblicamente sposato la sua causa per la riconferma al Coni. L’unica vera incognita rimane l’inchiesta giudiziaria (è ancora indagato per la storia delle presunte mazzette attraverso la vendita di libri antichi), un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio cambierebbe tutto. Ma oggi Gravina si sente invincibile. Se sopravvive non ad una, ma a due apocalissi nazionali, che governi pure in eterno. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/07/02/tutti-gli-uomini-di-gravina-cosi-non-lascia-ma-raddoppia/7608217/ -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Euro 2024: il fallimento del calcio Italiano http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6881 -
"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Euro 2024: il fallimento del calcio Italiano http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6881 -
"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
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Meglio così. Deve restare lì. Ci serve. -
Vediamo con una squadra vera intorno, e con un allenatore vero, cosa saprà dare. Non ci sono dati, se non qualche sparuta partita ogni tanto. Troppo poco. Sul lato umano invece, credo debba fare volontariato insieme ai malati terminali, per imparare quanto la vita sia una fragile s******a, quanto sia stupido buttare via i soldi con scommesse, quanto sia bello potersi togliere delle soddisfazioni come professionista. Usare al meglio delle proprie possibilità la fortuna che si ha. Imparato questo, potrà mettere più impegno, togliersi di dosso pressioni e paura con un una certa filosofia, e godersi la Juve, come esperienza professionale e come esperienza di vita. Poi vediamo cosa diventa o cosa non diventa.
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John Elkann: «Ferrari, opere d'arte. Ricordo quelle di mio nonno, accese con mio fratello Lapo di nascosto. Il futuro è elettrico» Il presidente Elkann lancia le sfide del futuro: «Adrian Newey da noi? Va trovato il momento giusto. L'elettrica non ci fa perdere l'anima, qui persone e tecnologia straordinarie. E che sfida con Soldini nella vela» MARANELLO - John Elkann, quale è il suo primo ricordo della Ferrari? «La F40 e la Testarossa di mio nonno. Con mio fratello (Lapo, ndr) le accendevamo di nascosto. Avevamo meno di dieci anni». Sapevate metterle in moto? «Quello era facile. Il difficile era riuscire a entrare nel garage in cui le teneva. Per noi era un momento di libertà e soddisfazione: non è che le guidassimo, ma schiacciavamo l’acceleratore soltanto per sentire il rumore e dentro sognavamo a occhi aperti». Il nonno lo permetteva? «Non lo sapeva proprio». La prima volta in pista? «Eravamo bambini negli anni 80, era una F1 dominata dalla McLaren: non erano ricordi felici. Sono molto più legato al periodo di Todt e Schumacher, ma ero già più grande». «Schumacher ancora nella famiglia Ferrari» Chi è Schumacher per lei? «L’anno prossimo ricorreranno 25 anni dal primo Mondiale che vinse con la Ferrari. Capivo già quanto fosse straordinario non solo come pilota ma come uomo. Gli insegnamenti di Michael sono ancora presenti a Maranello dove passava molto tempo, anche con i figli. Ci pensavo l’altro giorno al Family day, dove hanno partecipato oltre trentamila persone, mai così tante. La Ferrari è davvero una grande famiglia. E Michael ne fa tuttora parte: per me non è soltanto un campione, ma molto di più: ha amato la Ferrari e rimane molto amato da tutti noi». Sei anni fa è diventato presidente. Entrato in carica in momenti drammatici, da dove è partito? «Quell’estate del 2018 è stata complicatissima e dolorosa per la perdita di Sergio (Marchionne, ndr) a cui ero molto legato. Dovevamo presentare il piano industriale: c’era bisogno di dare una prospettiva alla Ferrari, un’azienda che in passato era stata molto legata al suo fondatore e poi alla Fiat. Con la quotazione del 2016 si era deciso di dare alla Ferrari la possibilità di essere indipendente. E quell’estate abbiamo raccontato che cosa avremmo fatto in futuro, iniziando dalle persone». Perché? «Perché il fondatore, Enzo Ferrari, lo aveva detto chiaramente: la Ferrari è fatta anzitutto di persone. Abbiamo creato lavoro, +30% in 6 anni, e lanciato una serie di iniziative che puntano al benessere e alla soddisfazione: una gamma completa di servizi di welfare, un programma di azionariato diffuso, una successione di premi di risultato record, una formazione continua e la certificazione Equal-Salary a livello globale per la parità retributiva di genere. E poi il tema dell’ambiente...». Cosa c’entrano le auto sportive con il pianeta? «L'E-building, il nuovo stabilimento che abbiamo inaugurato la scorsa settimana scorsa, è la sintesi di un impegno che riguarda insieme le persone, la tecnologia e l’ambiente. Anche grazie ai suoi 3.000 pannelli solari, entro la fine dell’anno sarà interamente alimentato da energia rinnovabile, avvicinandoci a un obiettivo importante: creare auto straordinarie nel rispetto dell’ambiente, che portano nel mondo l’eccellenza italiana a partire da qui, a Maranello. Per questo stiamo rafforzando l’impegno che ci lega al nostro territorio, collaborando con la scuola fondata da Enzo Ferrari, l’istituto che porta il nome di suo figlio Dino». Parlare di scuola significa pensare al futuro. Avanti che cosa vede? «Quando ho iniziato a parlare con Benedetto Vigna, nei giorni in cui stavamo scegliendo il nuovo ad, ci siamo trovati d’accordo sui valori e sull’ambizione di costruire il futuro della Ferrari puntando molto sulla tecnologia e rimanendo sempre fedeli alle tre anime di Ferrari: le corse, le auto sportive e il mondo del lifestyle. In ognuno di questi ambiti abbiamo introdotto grandi novità in questi sei anni». Partiamo dalle auto... «Abbiamo realizzato modelli di grande successo che Ferrari non aveva mai prodotto nella sua storia. Come le Icona, serie speciali che si ispirano al nostro passato e che colpiscono per la loro bellezza e originalità, come vere opere d’arte. O la Purosangue, la prima Ferrari quattro porte e con quattro posti. O ancora la SF90 che porta in strada l’essenza di una supercar da competizione». Veniamo alle competizioni: lei è obbligato a vincere in ogni campo. Un onore, un peso, una sfida? «Una responsabilità, condivisa con chi lavora qui. Un’opportunità per migliorare sempre. Ci pensavo mentre scrivevo una lettera ai piloti che hanno vinto a Le Mans, dietro di loro ci sono tantissime persone che hanno lavorato con Antonello Coletta per darci il coraggio di tornare in competizioni che avevamo lasciato 50 anni fa, voglio ringraziarle tutte». «La vela con Soldini Perché la vela (con Soldini), che bisogno c’era? «È una bellissima sfida: con Giovanni siamo impegnati in un progetto completamente nuovo, che ci proietta nel futuro. Vogliamo creare qualcosa che non c’è, e che riguarda l’equilibrio fra uomo, tecnologia e ambiente. E poi c’è la parte lifestyle». Sarebbe? «C’è un enorme desiderio di Ferrari, da parte dei clienti e dei nostri tifosi. Nei parchi a tema e nei negozi puntiamo a dare loro un’esperienza e dei prodotti unici, che siano indiscutibilmente Ferrari. A Miami ho visto le tre anime della Ferrari convivere in totale armonia come mai prima, con la parte lifestyle totalmente integrata: la linea del nostro direttore creativo Rocco Iannone ha avuto un incredibile successo e i cappellini blu per i nostri tifosi sono andati immediatamente esauriti, proprio mentre il lancio della nuova 12 cilindri riscuoteva grande entusiasmo». A proposito di armonia: il maestro Karajan diceva: «Non c’è sinfonia migliore di un dodici cilindri Ferrari», chissà che penserebbe di una Rossa elettrica. Non è un rischio? «Un’altra grande opportunità, non è un obbligo né un rischio. Inventare è creare emozioni. Se ci volessero criticare potrebbero dire: “Perché non avete ancora prodotto un’elettrica?”. Ci siamo presi del tempo per fare la migliore elettrica possibile». E il rumore? «Il rumore è legato a un’emozione: Von Karajan diceva così perché era un grande amante della guida. Chi sarà al volante della nostra elettrica proverà emozioni altrettanto forti, in modo diverso. Anche il silenzio della natura può dare sensazioni forti, come nella vela». «Newey? Va trovato il giusto momento» In Italia, e non solo, c’è scetticismo sulle auto elettriche. Perché dovrebbe avere successo? «Dipende da cosa viene proposto. Esco un attimo dal pianeta Ferrari: da qui al 2030 avremo vetture elettriche molto meno care, e quando arriverà quel momento non ci porremo neanche il problema della scelta. Tornando alla Ferrari: non ci sogneremo mai di togliere il motore dodici cilindri a chi lo vuole». Cita sempre Enzo Ferrari. Perché, se non lo ha mai conosciuto? «Ma l’ho studiato. Ho parlato con Piero di suo papà e con persone che hanno tanta memoria storica. Ho letto il suo libro, “Le mie gioie terribili”, e ascoltato racconti su di lui. Volevo avere ben chiari i suoi valori: la volontà di progresso, l’eredità da lasciare a chi verrà dopo con lo sguardo rivolto sempre in avanti». E i suoi figli? Si appassionano di F1? «Si sono entusiasmati della fantastica vittoria di Charles Leclerc a Monaco e anche dei trionfi a Le Mans». La Ferrari in F1 non vince un titolo dal 2008. Quando finirà l’attesa? «Lavoriamo sempre per quell’obiettivo: quest’anno abbiamo visto dei progressi e anche delle difficoltà. Abbiamo bisogno di continuare a crescere: va trovato l’equilibrio fra la valorizzazione delle tante persone capaci qui dentro, un aspetto che sottolineo con forza, e la possibilità di attrarre nuovi talenti. È stato bello sentire un’ingegnere appena arrivata dalla Red Bull parlare del nostro potenziale. È la conferma che c’è una grande voglia di venire in Ferrari». Adrian Newey: il genio arriva o no? «Ci sono tante valutazioni, bisogna fare attenzione. Va trovato il giusto momento in cui fare le cose, come è successo con Hamilton. Con lui c’è stata una convergenza di intenti che ha consentito di lavorare insieme. Esistono tante possibilità, Newey o altri, bisogna valutare bene se ci sono le condizioni. Vanno capiti quali sono il livello di motivazione e la capacità di creare cose nuove piuttosto che replicarne altre». https://www.corriere.it/sport/formula-1/24_giugno_29/john-elkann-ferrari-intervista-46d9e603-830b-43a9-9b0e-0fb4c07d6xlk.shtml
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"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Anche in basso. Mi basta pensare ai miei capi. Scalzacani di prima forza. Paese finito. -
"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
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Continua così, fenomeno. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
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[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Ma poi a me stupisce sempre di più il sempre più raro ingrediente fantasia. Una volta la fantasia la metteva il 10, ma anche giocatori di fascia, o attaccanti di ruolo, o centrocampisti di ruolo. Un'idea, una dribblata, un cross preciso dalla fascia dopo aver messo a sedere un paio di difensori, un filtrante millimetrico, ecc. Adesso zero totale. E' tutto più macchinoso, non solo in nazionale. Adesso si aspetta sempre che si apra una breccia da qualche parte nella difesa avversaria, e quando invece si prova qualche infiltrazione è quasi sempre farsi togliere immediatamente la boccia. Le cose a volte si fanno, ma ho sempre l'impressione che si facciano meno di una volta. Magari sbaglio io. Anche perché il mio metro per misurare la qualità del match è quanto mi annoio. Se mi rompo le balle a guardare una partita, anche della Juve eh, vuol dire che non c'è nulla che mi attira l'occhio. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Cmq è triste pensare che hanno ridotto molti di noi ad odiare e godere fisicamente di questo scempio. E sono così idioti che continuano per la loro strada senza arrendersi. Anche di fronte a disfatte di portata biblica. Se continuano così, per l'ennesima volta, manco ai prossimi mondiali andremo. Anzi, andranno. Senza vergogna. Stanno attaccati alla poltrona mentre tutto attorno crolla. Gravina poi è fenomenale. Sono contento che se lo sono portati alla vicepresidenza uefa. Magari aiuterà a far crollare tutto anche lì. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Di sicuro le scuole calcio hanno tolto l'improvvisazione e la fantasia. Ti spiegano come devi correre, come devi colpire la palla, che movimenti devi fare, a chi la devi passare quando fai un certo movimento, dove non devi mai provare a dribblare, cosa fare quando riconquisti un pallone, ecc. E' tutto impostato nel modo che loro ritengono il migliore o il più efficiente dal punto di vista tecnico e statistico. Se non rispetti quelle regole sei a casa. Anche se tu vedi un'autostrada dove loro vedono una fessura tra due giocatori. Fai quello che ti si dice di fare, sennò sei automaticamente scarso e indisciplinato, e quindi un soggetto su cui non investire. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Ovvio. Se hai talento è diverso. Ma anche lì non è che sono mancate le figuracce eh. Nel 2002 in Asia c'era gente tipo Alex, Totti, Vieri, Inzaghi, Nesta, Maldini, ecc e siamo usciti lo stesso. Roba che dovevamo darne 3 di scarto ad ogni squadra... Quindi se non sei granché, almeno corri come un dannato cribbio. Questi stasera erano già a casa prima di iniziare. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Sono scarsi, ma sono anche tutti vacanze, soldi, fighette e tatuaggi. Serve anche gente un po' più vogliosa di fare. E spesso queste cose partono dai club. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Minghia pure qua! Mai sei matto a postare 'ste robe? A destra c'era pure infantino. Quando l'ho visto.... Porc...! -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Scusate, ma non c'era qualcuno che diceva che il calendario era addirittura favorevolissimo all'Italia, e che era un tappeto rosso per la finale? Ma di cosa si fa 'sta gente? E' roba buona credo eh. Se spari cagate così ti fai di roba molto buona eh. Vedi proprio mondi immaginari colorati con colori ancora sconosciuti in questa dimensione. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Ma il cane non era Has... Fidan-ken? -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
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Vedere in tribuna tutte quelle celebri facce vip impensierite e tristi... Vacca boia, mi sono spaventato. c****, ma avvertite gli spettatori che ce li fate vedere in un solo frame tutti seduti vicini e tutti assieme. Mai visti tanti brutti culi tutti assieme... Azzarola, lo sanno che a casa ci sono anche i bambini? Minghia che brutti ceffi... Mi sono messo le mani sui testicoli istintivamente. Porc... -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
No. Penso abbia proprio mirato al palo, perché fa cine. -
[ Ottavi di finale ] SVIZZERA - ITALIA
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Tiger Jack in 2024 UEFA European Football Championship
Al di là delle ovvie rivalse di molti utenti contro la squadra ufficiale della Federmafia, che ovviamente condivido, resta però una sensazione di nulla al di là dei nomi. Non vedrei bene manco un blocco Juve sinceramente, cioè mi sembra una lunghissima assenza di talenti da ben 18 anni nella nazionale. La maledizione di calciopoli, hanno sfasciato tutto ciò che c'era di buono pur di uccidere noi, ma il terreno ormai è tossico e inquinato per tutti. L'europeo scorso vinto è stato una casualità. Anche quella squadra, era fondamentalmente scadente. E dico di più, anche le altre nazionali, migliori della nostra, non è che facciano brillare gli occhi eh. Il calcio in generale si deve fare due domande se i grandi club sono forti e le nazionali sono scarse. -
Ufficiale: Douglas Luiz è un nuovo giocatore della Juventus
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Homer_Simpson in Cestino
Operazione di mercato annullata. Visite mediche andate male. Peccato. -
La Juventus Next Gen è stata “sorteggiata” nel girone C della Serie C
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di TurinGoeba in Juventus Next Gen & J-Academy
Senza vergogna.