-
Numero contenuti
11491 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
20
Tipo di contenuto
Profilo
Forum
Calendario
Tutti i contenuti di CRAZEOLOGY
-
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Eccomi. Pendo dalla sua tastiera. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Infatti non parlavo con lei. Ma vedo che alla constatazione del numero di scudetti effettivi dell'Inter lei reagisce in modo poco sportivo, fatto molto interessante. Detto questo, ognuno è libero di fare ciò che vuole e scrivere ciò che vuole, nei limiti della decenza. Ma stia tranquillo, anche se mi ha dato dello psicopatico non importa, faccia pure con comodo. Anche perché ci sono serissime probabilità che ciò sia vero. Non mi interessa sapere se lei scrive o no in malafede. Per me conta solo quello che si scrive, rispondo o commento le idee e le parole, non le persone che ci sono dietro. Gomungue se conosce o sente John Elkann e Moratti, (questo è il nucleo del topic in fondo), me li saluti, e gli dica che spero sempre che un giorno possano diventare anche loro Juventini. Non è mai troppo tardi... Anche se mi rendo conto che il percorso che parte dall'essere componenti illustri della grande banda degli onestoni longobardi e che arriva un giorno alla completa Juventinità, è lungo, difficilissimo e ricco di trappole e insidie. Non basta cambiare solo il bianco col blu... Ma io credo nella redenzione dell'essere umano. Ergo, prego per loro. Se invece non li conosce e non li sente, lei è decisamente persona fortunata oserei dire. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
03 FEB 2014 17:14 CORONA HA FINALMENTE CAPITO PERCHE’ E’ FINITO IN GALERA - ‘LA TRAGEDIA DI LAPO ELKANN MI È COSTATA CARA: LA FIAT VOLEVA COMPRARE IL SERVIZIO PER 200 MILA EURO, POI MI DISSE: ‘NON SIAMO INTERESSATI’ Nel libro scritto in galera il paparazzo racconta anche la fuga in Portogallo (‘Non avevo mai pensato di scappare’) e condanna l’esibizionismo di Renzi per la foto su ‘Chi’ con la pancetta: ‘Ha dato l’impressione di una persona che lascia le cose a metà, di uno che vuole rappresentare la perfezione che non ha’… Da ‘Il Fatto Quotidiano' (--------------) Quei 200.000 euro Caro Lapo, non pensavo e non potevo immaginare che quella tua grande tragedia, forse un po' cercata, forse rincorsa, potesse costarmi così cara. Non ricordo con precisione il periodo, credo fosse tra settembre e ottobre 2005; come al solito trascorrevo le mie giornate tra interminabili ore di lavoro, litigi e direttive con i fotografi, amore e odio con mia moglie. Doveva essere una mattina come le altre, e invece tutti i telegiornali avevano aperto con una notizia "clamorosa": Lapo Elkann trovato in fin di vita a causa di un'overdose in un piccolo appartamento del centro storico di Torino. (...) Presi un po' di contanti, mandai un fotografo di Firenze a Torino, e insieme a un operatore e a un giornalista, Gabriele Parpiglia, partii in direzione Torino alla guida della mia Bentley. Il mio fotografo aveva fatto il suo dovere ed era riuscito a scoprire il secondo ingresso dell'appartamento dove si era consumata la quasi tragedia, si appostò e vide uscire un transessuale, lo rincorse e lo fermò. Mi chiamò, me lo passò al telefono e gli diedi un appuntamento. Le cose come al solito giravano bene, la fortuna in quel periodo mi seguiva ovunque. Quando lo incontrammo, gli diedi mille euro in contanti e Parpiglia lo intervistò, riprendendolo con una telecamera. Raccontò cose allucinanti, vergognose: serate "estreme" fatte di droga e sesso, e ci disse che il trans che ti aveva salvato chiamando l'ambulanza si chiamava Patrizia e abitava in via... Ovviamente quell'intervista venne pubblicata dal giornale Star Tv il cui direttore era mio padre. Solo lui poteva farlo. Andammo di corsa in quella via. (...) Dopo averle promesso un bel po' di soldi, chiudemmo un accordo di esclusiva. Chiamai immediatamente Mentana, feci un'asta per l'esclusiva televisiva e chiesi 200.000 euro. Poi chiamai Brindani e Belleri, direttori rispettivamente di Chi e di Oggi, e chiesi 75.000 euro per la pubblicazione cartacea. Lasciai un po' di soldi a Patrizia, firmammo l'accordo e tornai verso Milano. Venni contattato da qualcuno dell'ufficio stampa della Fiat: "Buonasera, Corona. Mi hanno parlato di un'intervista: ecco, la vogliamo comprare noi, quanto vale?". "Quello che ho chiesto alla tv, 200.000 euro" risposi. "Ok, le faremo sapere entro un'ora". Mi telefonarono il giorno dopo dicendomi che non erano più interessati. (--------------) http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/corona-ha-finalmente-capito-perche-e-finito-in-galera-la-tragedia-di-lapo-elkann-71211.htm -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Ha 13 messaggi, come gli scudetti dell'Inter. -
Bene. Genericamente, possiamo dire che il risultato è comunque positivo, ma aspettiamo di leggere il dispositivo prima di scendere nei dettagli. Quanto è stato riportato dalla stampa di bananopoli o dallo stesso Moggi, conta poco o nulla. Leggeremo il dispositivo della sentenza nei prossimi giorni...
-
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
13-01-2014 BUFFON SCENDE IN CAMPO… PER ZUCCHI – L’AUMENTO DI CAPITALE DA 20,5 MLN, NECESSARIO PER SALVARE LA SOCIETA’, RISCUOTE POCO SUCCESSO – E ALLORA LO SOTTOSCRIVE QUASI TUTTO IL PORTIERONE DELLA JUVE, CHE DIVENTA PRIMO SOCIO INCONTRASTATO AL 56% Non ha partecipato all'operazione nemmeno Riccardo Grande Stevens. Eppure, il figlio dell'avvocato Franzo (storicamente vicino alla famiglia Agnelli-Elkann, proprietaria della Juve) era entrato in Zucchi quasi al 2,5% nel 2011, convinto proprio da Buffon. Entrano nell’azionariato della società tessile anche le banche prime finanziatrici, Unicredit, Bpm e Intesa… Carlotta Scozzari per Dagospia C'è da scommettere che oggi il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, più che sulla partita giocata ieri a Cagliari, con la Vecchia Signora che inizialmente è andata sotto e poi è riuscita a ribaltare il risultato vincendo 4 a 1 contro i sardi, sia concentrando su altro. Il diversivo che attira l'attenzione del portiere della Nazionale si chiama Zucchi, la società attiva nel settore tessile che oggi a Piazza Affari guadagna quasi il 6% a 0,0874 euro. Soprattutto, però, la Zucchi è la società di cui Buffon, a seguito dell'ultimo aumento di capitale da 20,5 milioni terminato lo scorso dicembre, è appena diventato primo azionista assoluto con il 56,26% del capitale. In sostanza, il portierone, classe 1978, ha quasi triplicato la propria presenza nell'azionariato se si considera che prima dell'operazione aveva in portafoglio "appena" il 19,62 per cento. Buffon, per convincere gli azionisti, vecchi e nuovi, a partecipare alla ricapitalizzazione, ci aveva persino messo la faccia, facendo da testimonial alla campagna sull'aumento. Ma evidentemente la cosa non è bastata a convincere i soci a mettere mano al portafogli, perché su un totale di 20,5 milioni di ricapitalizzazione, ne sono stati raccolti appena poco più di 5. Ragion per cui Buffon, che già prima dell'operazione si era impegnato a farlo, ha dovuto sottoscrivere tutto il restante inoptato, pari a oltre 14 milioni, mossa che lo ha portato così poco sopra il 56 per cento. Non ha partecipato all'operazione nemmeno Riccardo Grande Stevens. Eppure, il figlio dell'avvocato Franzo (storicamente vicino alla famiglia Agnelli-Elkann, proprietaria della Juventus) era entrato in Zucchi quasi al 2,5% nel 2011, convinto proprio da Buffon. Tra l'altro, va rilevato come Riccardo Grande Stevens abbia aggiornato alla Consob la propria partecipazione nella società tessile dopo l'aumento di capitale con un po' di ritardo rispetto agli altri soci (nel pomeriggio di oggi risultava ancora azionista quasi al 2,5 per cento). Già venerdì, invece, oltre al rafforzamento di Buffon, si sapeva che la famiglia Zucchi è scesa all'8,69% dal precedente 25,88 per cento. E che, attraverso un aumento di capitale riservato da quasi 5 milioni, le principali banche finanziatrici della società, Unicredit, Bpm e Intesa Sanpaolo, sono entrate nell'azionariato rispettivamente con il 4,727%, il 2,521% e il 3,466 per cento. I due aumenti di capitale rientravano nel più ampio accordo di ristrutturazione del debito della Zucchi. Soltanto da gennaio a settembre, la società ha totalizzato ricavi per 104 milioni, perdite per 20,7 milioni, con un indebitamento finanziario netto di quasi 112 milioni. Senz'altro Buffon, non foss'altro che per tutto il denaro che ha investito, spera che tutte queste operazioni servano per portare l'azienda fuori dall'impasse finanziaria in cui si trova. http://www.dagospia.com/rubrica-30/Sport/buffon-scende-in-campo-per-zucchi-laumento-di-capitale-da-205-mln-necessario-per-69855.htm Noi facciamo le nostre battaglie, da altre parti invece si fanno affari insieme. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
E' molto probabile. Anzi, penso sia anche ragionevole, dal loro punto di vista, accordarsi per bene prima dello scoppio del bubbone. Da tempo sto cercando di rintracciare la persona che vide Cobolli in via Durini, solo che per riuscirci dovrei passare attraverso una terza persona ancora, che non vedo ormai da moltissimo tempo, e che è uno dei più grossi rompiballe della storia del genere umano. Cerco sempre di non andare a risvegliare quella conoscenza... Ogni tanto ci penso, poi desisto, a scopo cautelativo. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Conte non è stato visto ad Appiano, ma Cobolli prima di calciopoli fu avvistato in via Durini. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Tralasciando gli aspetti penali, ecc... Su tutta questa faccenda, dall'Equity Swap fino ai giorni odierni, sono stati furbi e tecnicamente bravi a Torino, c'è poco da fare. Quando avranno finito di pagare, non gli resta che mettersi a fare macchine come si deve. Belle, moderne, innovative, e magari ecologiche... Che, detto tra noi, gli Italiani quando si mettono a fare sul serio non hanno nulla da invidiare a nessuno. Detto questo, restano degli spudorati interisti. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Il male trova sempre una strada... Il bene invece se la deve costruire... Ecco, in questa prospettiva, JE e AA non stanno costruendo nulla. Anzi. So da fonti interne a prestigioso giornale torinese che c'è l'ordine tassativo dei piani alti della torino bene di non scrivere su calciopoli e sulle nostre battaglie. E questo ovviamente lo sa anche AA. E ho detto tutto.... Fate pure le vostre riflessioni con comodo. Venire fuori da questo scempio sarà un'impresa. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Vi segnalo anche il mio pezzo sulla condanna di Moggi. Che tocca anche un po' il tema del topic. Caro Luciano.... http://www.ju29ro.com/farsopoli/5391-caro-luciano.html -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Ottima segnalazione. Tutto molto chiaro. -
Sono due i criteri di configurabilità del tentativo previsti dal nostro codice penale: l'idoneità degli atti a commettere un delitto; l'univocità degli atti diretti a commettere un delitto. L'idoneità va valutata dal giudice con il criterio della "prognosi postuma", ovvero in concreto ed ex ante. L'espressione "in concreto" indica che non si deve considerare solo l'astratta adeguatezza dei mezzi preposti al compimento del delitto, bensì è necessario valutarli nella reale e concreta situazione in cui si inseriscono, perché un atto può essere astrattamente idoneo a commettere il delitto, ma può non esserlo nella situazione concreta, e viceversa: per esempio sparare ad una persona è atto astrattamente idoneo a cagionare la morte, ma non così se la vittima è posta ad una distanza notevolmente superiore alla gittata dell'arma utilizzata. Oppure, ancora, somministrare un comune medicinale non è atto astrattamente idoneo a provocare la morte, ma può esserlo se il paziente in questione è fortemente allergico ad esso. L'espressione "ex ante" indica che il giudizio va ricondotto al momento della commissione dell'ultimo atto che ha caratterizzato la sua condotta: infatti, giudicando "ex post", a fatto compiuto cioè, qualsiasi tentativo risulterebbe inidoneo, poiché il reato non è stato realizzato. Per quanto concerne l'univocità, invece, si deve avere riguardo per l'intenzione del soggetto sotto il profilo dell'oggettività: non è ad esempio atto diretto in maniera univoca a commettere un omicidio l'acquisto di una pistola da parte di un individuo, il quale ben potrebbe usare l'arma al poligono di tiro. (WIKIPEDIA) Nel caso Moggi ovviamente non torna una grandissima cippa di minghia. Al massimo, ma proprio al massimo, ma proprio al massimo massimo massimo, si può vedere un fumoso possibile disegno da verificare con apposite ed esaurienti indagini. Visto però ciò che è venuto fuori dalle nostre telefonate, dalle telefonate altrui, dai tabellini delle partite, dalle immagini delle partite, dalle statistiche degli arbitri, dal sorteggio regolare, dalle retribuzioni degli arbitri e dal loro stile di vita, ecc ecc ecc, direi che in questi anni sono stati buttati via milioni di euro di soldi pubblici, perché non c'è un fico secco. Si ammazzassero, tutti gli arruffoni del diritto in questione, tutta la Milano che sappiamo, e tutto il clan massonico della torino bene. Auguro loro di fare una fine anche molto peggiore di questa.
-
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Tutto è andato secondo i piani. Fiumi di champagne ai piani alti della Torino bene.... -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus 1-0
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di crazy1897 in Stagione 2013/2014
E' già tanto che non hanno assegnato la gara all'inter a tavolino. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
In bradigaaaaaaaa, sono più ricco di Ibra, Messi e CR7 messi insieme. Solo che i miei debitori sono senza dignità, e non pagano. Tutto lì il discorzo. -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Infatti gli illeciti li facevano gli altri. Su Moggi non c'è niente. Persino se confessasse, senza specifici dati (partite comprate, denaro passato di mano, ecc), sarebbe comunque un nulla di fatto. Come se io confessassi davanti ad un magistrato di aver ammazzato Napoleone. I rapporti erano leciti, al di là della famosa circolare della federazione. E' impossibile non avere rapporti tra i club, la federazione, l'Aia, e il giudice sportivo. Dipende cosa si dice nelle telefonate, e infatti altri club invece, hanno fatto cose gravissime. Non capisco secondo quale astrusa ragione dovrei tenermi una proprietà che non è in grado, non solo di difendersi nei tribunali tarocchi, ma nemmeno di avanzare una discreta campagna mediatica di tipo informativo nonostante sia piena di giornali con annessi e connessi. Forse Moggi gli avrà fatto qualcosa, magari anche di grave, può essere, facciamo pure finta che sia così, ma hanno pagato 14 milioni di tifosi e simpatizzanti. Non è una roba che si può fare. Per lo meno, di sicuro non si può fare a me. Se vogliono vendersi la MIA dignità (che è l'unica cosa di cui posso disporre io personalmente) me lo devono chiedere. E il prezzo lo faccio io, non loro. E per ogni anno che passa senza mettere le cose a posto, la cifra sale. Sale.... sale.... sale.... Mi devono un macello di soldi, questi 4 signori del niente. Costo caro, io. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
21 NOV 2013 19:08 CAMBIANO I PESI NELLA CASSAFORTE DEGLI AGNELLI - SALGONO LA DICEMBRE (HOLDING DI ELKANN), GLI EREDI DI UMBERTO E MARIASOLE AGNELLI – IL RAMO CAMERANA VENDE IL 2% La nuova fotografia dell'accomandita fornisce indicazioni ed evidenza su chi, tra i diversi rami della famiglia, ha deciso di investire più che proporzionalmente sottoscrivendo quel bond emesso nel 2008. I nuovi assetti proprietari post conversione del bond….. - Marigia Mangano per il "Sole 24 Ore" La Giovanni Agnelli & C Sapaz, l'accomandita a capo del gruppo Fiat, chiude formalmente la conversione del prestito da 200 milioni in scadenza quest'anno, alza il velo sui nuovi pesi azionari, vara un nuovo buy back sul 10% del capitale, funzionale alla liquidazione di quei soci che volessero uscire dal capitale. Tutto questo mentre, secondo indiscrezioni, la cassaforte degli Agnelli studia diverse opzioni per ottimizzare la cassa che potrebbero coinvolgere alcuni asset della lussemburghese Old Town o tradursi nell'emissione di un bond. Il ramo Camerana cede il 2% La nuova fotografia dell'accomandita fornisce indicazioni ed evidenza su chi, tra i diversi rami della famiglia, ha deciso di investire più che proporzionalmente sottoscrivendo quel bond emesso nel 2008. Il Sole 24 Ore ha ricostruito i nuovi assetti proprietari post conversione del bond. Si tratta di percentuali, certo, ma che evidenziano un trend ormai in atto da diversi anni, con alcuni rami decisi a «seguire» l'accomandita in tutte le sue operazioni e altri più propensi al disimpegno o quanto meno allo status quo. Non tutti, infatti, tra i grandi soci della Sapaz, hanno sottoscritto quell'emissione. Con il risultato che i "soci sottoscrittori" hanno incrementato il peso azionario. Il rafforzamento degli eredi dell'Avvocato, del ramo di Umberto e quello di Maria Sole Agnelli spiccano nell'assetto post conversione dell'emissione obbligazionaria. La Dicembre, nel 2005, era ferma al 31,8%. Oggi la quota sale al 36,74%. In pratica la società è cresciuta di cinque punti percentuali. Copione simile per gli eredi di Umberto Agnelli, rappresentati da Andrea e la sorella Anna. In questo caso la quota è all'11,46% rispetto al 9,92% pre bond. Infine Maria Sole con il pacchetto che è cresciuto dall'11,18% al 12,83%. Se però in termini assoluti è la Dicembre ad aver raccolto più titoli dell'accomandita, è altrettanto vero che in termini percentuali spicca il ramo di Umberto Agnelli che ha rafforzato la presa del 15,5% (contro il 15,2% della Dicembre). A fronte del maggior peso di questi tre rami, c'è chi invece ha invece deciso di non seguire la sottoscrizione del bond e sembra ormai in uscita. Si tratta, per esempio, del ramo di Clara Agnelli che post conversione è scesa allo 0,3% dell'accomandita dall'iniziale 1,4%. Si diluisce anche il ramo di Giovanni Nasi dal 9,38 a 8,83 e il ramo Emanuele Nasi che scende al 3,27% dal 3,93. Così come registra un calo anche il ramo di Susanna Agnelli che oggi conta su una partecipazione del 5,6% contro il 6,67% precedente. Nel libro soci figurano poi, il ramo Clara Nasi - Ferrero Ventimiglia al 6,86% e Cristiana Agnelli allo 0,05%. In quest'ultimo caso, la quota sarebbe più alta in quanto detenuta attraverso fiduciarie. Tra i soci che hanno invece deciso di «vendere» pur avendo sottoscritto il bond convertibile figura poi il ramo di Laura Nasi-Camerana. In questo caso il pacchetto sarebbe stato dell'8,08, ma secondo quanto si apprende, negli ultimi mesi la famiglia avrebbe deciso di smobilizzare il 2% della quota. Scendendo così al 6,34%. A comprare è stata la stessa accomandita di famiglia, con il risultato che la quota di azioni proprie e in mano alle fiduciarie è salita al 7,72%. Nuovo buy back fino al 20% Il sistema della Sapaz, infatti, funziona proprio così: tradizionalmente la società delibera dei buy back per poter liquidare quei soci che hanno intenzione di smobilizzare la quota. Non a caso, secondo quanto si apprende, lo scorso mese è stato deliberato un nuovo piano di acquisti di azioni proprie fino al 10% del capitale che è funzionale proprio a tale scopo: comprare i titoli dei soci che intendono vendere. Non è escluso, dunque, che nei prossimi mesi ci possano essere nuove variazioni all'assetto dell'accomandita. Allo stato attuale, secondo quanto si apprende, la società ha disponibilità sufficienti per coprire il piano di acquisto di azioni proprie appena deliberato. Ma è altrettanto vero che sarebbero allo studio alcune valutazioni volte all'ottimizzazione della cassa e al finanziamento della stessa. Opzioni che potrebbero coinvolgere alcuni asset di Old Town, la società lussemburghese controllata dalla Giovanni Agnelli & C. Sapaz, a cui fa capo la partecipazione del 5,7% in Graphic Packaging Holding, il gruppo americano attivo negli imballaggi per alimenti quotato al New York Stock Exchange. Sarebbe invece escluso al momento un nuovo convertendo come quello emesso nel 2008, mentre una eventuale emissione obbligazionarie rientrerebbe nel ventaglio di possibilità attualmente al vaglio dei soci. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/cambiano-i-pesi-nella-cassaforte-degli-agnelli-salgono-la-dicembre-holding-di-elkann-gli-67010.htm -
Via Gli Elkann Dalla Juventus!
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di nabiralbar in Calciopoli (Farsopoli)
Inti, ti dico solo una cosa. Capisco le arrampicate sui vetri, visto il tipo di discussione e le argomentazioni su cui ti sei spinto fin dalle prime pagine, ma sto cominciando a pensare male. -
05 NOV 2013 18:40 TRONCHETTI REPLICA ALLE ACCUSE DI EU-GENIO SCALFARI: NON SONO UN INTERCETTATORE. NON LO DICO IO, MA GUIDO ROSSI NEL 2006 E I MAGISTRATI NEL 2008” L'ex patron di Telecom allontana da sè l'ombra pesante di Tavaroli e del Tiger Team. E Scalfari, a denti stretti, deve ammettere: “Bene, ne prendo atto e gli riconosco il diritto di tentare di scucirsi di dosso quella che definisce una “falsa verità”, il vero obiettivo che, più di una risposta al mio articolo, sembra essere nelle intenzioni della sua lettera”… - - Lettera a "la Repubblica" di Marco Tronchetti Provera Gentile dottor Scalfari, nel commento, "Se vince Grillo il paese va a rotoli", lei ha scritto: "... il capo di un'agenzia di informazioni che aveva ottenuto un contratto operativo dalla Telecom di Tronchetti se ne avvalse per ascoltare alcune utenze private che potevano interessare uno dei dirigenti dei Servizi segreti italiani... Ci fu un processo che durò alcuni anni arrivando ad una sentenza di condanna per Tavaroli (titolare dell'agenzia) e la sua squadra. Tronchetti fu condannato per la ricettazione di un dossier...". Affermazione non troppo diversa proprio da quella rilasciata da Beppe Grillo il 28 ottobre scorso in Senato: "siamo intercettati, non è mica una novità. Già ai tempi di Tronchetti Provera lo eravamo, c'era un palazzo intero.... Noi siamo sempre stati intercettati, ma andiamo verso qualcosa che ci coglie impreparati, una realtà che ti viene cucita addosso e un po' ne ho paura". Piaccia o no Telecom Italia, dove Tavaroli lavorava come dipendente, le intercettazioni non le ha mai fatte. Non lo dico io, ma Guido Rossi nel 2006 e i magistrati fin dal 2008. Eppure la falsa verità del "Tronchetti intercettatore" mi è stata "cucita addosso". Non basta che il pm Napoleone abbia dichiarato: "... la notizia dell'esistenza di una centrale interna a Telecom Italia dedita a intercettare illegalmente numerosissime persone..., pur non sorretta da accertamenti giudiziari, risulta essere stata diffusa dai media in modo così capillare e reiterato da generare in tutta l'opinione pubblica il convincimento della sua veridicità al punto da coinvolgere in simile suggestione collettiva anche molti settori delle istituzioni che... hanno confuso in atti ufficiali la raccolta illegale di dossier con l'attività di intercettazione illecita". Non serve neppure quanto affermato nel 2013 dal pm Civardi in merito ai "dossier illegali": "Bisognava mettere a fuoco un significativo bersaglio (Mtp, ndr) che consentisse di distrarre il pubblico dalla duplice miracolosa operazione: recupero dei soldi e liberazione di uno dei vertici del Sismi.... Nessuno ignora che la difesa in processi... come questo si prepara dentro e fuori dalle aule giudiziarie... È un processo, mi si consenta il termine, di spie ed è precipuo delle spie non solo trafficare con il potere delle informazioni riservate, ma influenzare l'opinione pubblica tramite i mezzi di informazione...". Sempre il dottor Civardi, già nel 2010 e in merito alla stessa vicenda, aveva dichiarato: "È proprio delle spie avere rapporti privilegiati con gli organi di informazione per dare informazioni strumentali agli obiettivi e fare disinformazione. In questo processo di spie, le versioni che quattro dei principali indagati hanno dato agli organi di stampa con numerosissime interviste e addirittura pubblicazioni di libri... non sempre hanno combaciato con gli atti processuali, ma spesso hanno introdotto al grande pubblico le strategie difensive che avrebbero assunto davanti al giudice. Basarsi sulle suggestioni degli imputati, preparate da ampio battage pubblicitario e sposate da gruppi editoriali, piuttosto che sugli atti del processo, comporta inevitabili errori...". Questo è quanto dichiarato nel tempo dai magistrati che hanno indagato per oltre quattro anni, che hanno ottenuto la condanna dei veri colpevoli per la vicenda dei "dossier illegali" (dove non sono mai stato processualmente coinvolto) e il cui operato è stato interamente avallato dall'allora capo della Procura di Milano, dottor Minale. Queste dichiarazioni non hanno quasi mai trovato spazio sui giornali. Il perché lo ha spiegato lei in questi giorni descrivendo come i media, esattamente come denunciato dai magistrati citati, "influenzano nel bene e nel male la formazione e l'evoluzione dell'opinione pubblica". Lo scorso 20 ottobre lei scriveva: "...i rumors- a volte condivisi in buona fede, a volte guidati da interessi... - possono causare ferite profonde. Il circuito mediatico che da almeno mezzo secolo determina la pubblica opinione... spinge, spesso inconsapevolmente, in quella direzione. Il circuito mediatico vive di cattive notizie, di sensazionalismo, di rumors. Li amplifica, li trasforma in (immaginarie) realtà, influisce sulle aspettative. Tanto peggio tanto meglio se acquista più ascoltatori, più operatori in rete, più lettori... si tratta di una forza inerente la modernità. Questa forza... ha svelato le verità e al tempo stesso ha accreditato bugie...". Ecco, continuare ad accreditare l'idea che Telecom Italia abbia fatto intercettazioni è un'enorme bugia. L'unico procedimento che mi riguarda, come lei in questo caso correttamente riporta, è quello relativo alla presunta ricettazione di un cd nell'ambito della "vicenda Kroll", che nulla ha a che vedere con il dossieraggio illegale né con le fantomatiche intercettazioni. Sulla "vicenda Kroll", come già detto dal mio avvocato, le motivazioni depositate dal giudice confermano che non esiste alcuna prova in merito alla mia consapevolezza circa l'origine illecita del materiale acquisito dagli uomini di Tavaroli, se non la ricostruzione di Tavaroli stesso. Il cd pervenuto nella sede Pirelli, comprovante lo spionaggio della Kroll ai danni di Telecom Italia, della mia famiglia e miei, fu immediatamente inviato su mio ordine all'Autorità giudiziaria. Contro la sentenza di condanna in primo grado ho annunciato ricorso in appello e sono fiducioso che la verità sarà ristabilita. Magari anche grazie al suo contributo nel chiarire certi punti e dare spazio al fatto che un'altra verità, in questa storia, esiste. Sperò comprenderà il perché di quella che in tanti, anche persone a me vicine, definiscono un'ostinazione inutile. Contrariamente ai loro suggerimenti, su questi temi sento il dovere di continuare a far sentire la mia voce. Per la mia famiglia, per la storia della Pirelli e per me. Magari sarà tutto inutile, ma tra i tanti errori che avrò commesso almeno non ci sarà quello di essermi arreso. Risposta di Eugenio Scalfari Non sono un intercettatore, ribadisce il dottor Tronchetti Provera. E aggiunge: "Non lo dico io, ma Guido Rossi nel 2006 e i magistrati nel 2008". Bene, ne prendo atto e gli riconosco il diritto di tentare di scucirsi di dosso quella che definisce una "falsa verità", il vero obiettivo che, più di una risposta al mio articolo, sembra essere nelle intenzioni della sua lettera. Per quanto mi riguarda restano fermi i fatti da me riferiti sulla posizione giudiziaria di Tronchetti, cioè la condanna in primo grado per ricettazione che, com'egli sottolinea, si riferisce alla "cosiddetta vicenda Kroll". In ossequio alla presunzione d'innocenza e al ricorso in appello del dottor Tronchetti aspettiamo il seguito del giudizio. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/tronchetti-replica-alle-accuse-di-eu-genio-scalfari-non-sono-un-intercettatore-non-lo-65922.htm E ho detto tutto.