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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Sicuramente no. Questa gestione totalmente sodomita portata avanti e voluta dal padroncino interista della Juventus infatti è il motivo per cui si fatica a trovare uno sponsor. Però non dimentichiamoci mai una cosa importante. Juventus per ora, nonostante tutto, incredibilmente, resta il primo brand italiano del mondo, più di Ferrari, Lambo, Lavazza, Armani, Ferrero, ecc. Per esempio fino ad oggi nessuno sapeva chi erano 'sti tizi, se non bazzicavi il settore, adesso improvvisamente tot milioni di gobbi, più un po' di tifosi avversari curiosi, hanno scoperto qualcosa di nuovo.
  2. Ritengo da sempre la finanziarizzazione esasperata dell'economia uno dei mali dei tempi moderni che viviamo. A me istintivamente sembra tanto una bolla d'aria scollegata dalla realtà... Tuttavia ho visto il video dell'intervista e mi è piaciuto moltissimo l'approccio mentale di Paolo Ardoino, una sorta di umanista moderno, mi sembra di capire. Molto bello anche il racconto della restituzione dei 72 milioni agli investitori, altro che Tanzi, Enron, e bancarottieri truffatori vari. La legalità e la collaborazione con le istituzioni di giustizia nazionali e internazionali è lodevole. E fornire un aiuto indiretto attraverso nuovi strumenti anche ai cittadini di paesi poveri, di cui di fatto se ne strafottono tutte le principali istituzioni del mondo, è molto interessante. Fare tanti soldi con le idee, il lavoro, e senza rubare, è una cosa grossa a cui in Italia non siamo abituati granché. Istintivamente mi piacciono questi di theter. Resta il fatto però che credo sia un investimento come un altro. Gli equilibri con Exor e con il campion-azzo ridicolo e taroccato in cui tiriamo calci al pallone non cambiano. Non è il calcio italiano ad essere finito, è l'Italia stessa, mafiosetta e sporca, che è finita. Il calcio riflette lo stato di tutto il resto.
  3. Può essere, certamente, ma resta il fatto che molti di questi, dopo anni di guadagni davvero super top, dopo un po' restano a secco. Altri semplicemente si mettono a disposizione della famiglia o simili. Cabrini si era messo in società col fratello che di mestiere restaurava auto d'epoca, poi ha ribazzicato il calcio con le women. De Agostini si occupava di scuole calcio ed eventi di calcio giovanile, ma quello che gli da da mangiare tutti i mesi è un centro sportivo suo con bar e un po' di ristorazione. E via così. Sai, in fondo il conto è presto fatto. Vale anche per noi eh. Un mio amico di 50 anni circa, dice sempre che se vince un milione di euro non vuole più lavorare. Ok. Capisco. Facciamo due conti della serva: compri una casa decente e diventano 800/850, una macchina decente nuova e diventano 820. Devi farti all'improvviso qualche impianto dentale e qualche cura a pagamento e diventano 800 o anche meno. Si rompe qualche tubazione nel bagno, devi rifarlo, e se ne vanno altri 10 mila. Ogni tanto, visto che sei benestante, vuoi fartela qualche vacanza un po' carina in giro per il mondo, o sei un tirchione? 750 Hai figli e moglie, nullafacenti? devi mantenerli. Se da quel gruzzoletto togli 2500 euro al mese, in soli 10 anni sono 300.000. Ora siamo a 450 mila. Se vai in pensione a quasi 70 anni comincia a rientrarti del denaro ogni mese. Forse. E siamo quasi a 150. Ma in quei 20 anni un altro paio di volte devi cambiarti la macchina. Tutto ciò senza eccessi e senza imprevisti e muovendo i soldi con oculatezza, senza strafare. Intanto i prezzi aumentano, l'inflazione in quegli anni galoppa e può essere che i conti che facciamo oggi tra 10 anni sono completamente sballati. Anzi, è quasi certo. Qualche imprevisto e sei già a secco dopo una ventina d'anni dalla vincita. Devi sperare che ti basti la pensione. Immagina se metti soldi in un'attività che non funziona, o se ti succede qualcosa di brutto come a Tacconi, o se magari i milioni di euro erano 2 e ti sei comprato una villa che richiede costi di manutenzione di un certo peso (giardiniere, piscina, ecc). Un giocatore che guadagna bene, ma si trova nullafacente già a 35 anni, deve vivere con quei soldi per almeno altri 35 anni circa. Dice giustamente l'utente Longcat: i soldi vecchi durano poco, se poi non li investi bene ancora meno.
  4. Boh... non so... Va compreso però che sono persone da un certo punto di vista "menomate", (senza offesa, nel senso più alto del termine). Hanno un'esperienza professionale di vita che un essere umano normale non avrà mai (successo, soldi, trofei, sacrifici enormi (anche solo su un semplice bicchiere di vino), visibilità su tutto il pianeta, soddisfazioni enormi se gli dice bene, ecc). Ma hanno per forza di cose, (se hanno talento e fanno strada), un buco di vita sociale da persona normale dall'età del bambino fino all'adulto. Il denaro va capito, osservato, pensato, pesato, misurato, sperimentato, necessita di una seria e costante educazione quotidiana che la ricchezza spesso non ti da, perché non gli dai valore visto che ne hai quanto ne vuoi... Vale anche per i ricchissimi figli di papà, come la cronaca ci insegna. Non puoi vivere con lo stesso tenore di vita anche quando la tua favola è finita. Poi sono d'accordo anche io che pure tra le persone normali ci sono individui che nel loro piccolo si giocano la pensione da 1000 euro alle slot machine. Ma quella è una patologia mentale serissima. Invece il semplice fatto di investire seriamente del denaro, senza volerlo buttare via, comporta un impegno e delle capacità che molti ex atleti, cantanti, attori, ecc, che hanno iniziato presto, non hanno a sufficienza. O comunque non tutti. Certo che Tacconi alle case popolari fa impressione. Penso, probabilmente sbagliando eh, che per loro la gestione del denaro con lungimiranza è più difficile che per noi. Conte e tanti altri vip hanno dato un pacco di soldi a Bochicchio che se li è pappati... per dire.... Avrebbero fatto lo stesso se avessero lavorato in fabbrica alle presse? Forse no. Forse.
  5. Cosa non si scrive pur di rubare qualche click facile...
  6. Se non restano nel mondo del calcio, molti rimangono a secco di soldi nel giro di un po' di anni. Smettono quando sono ancora dei giovani uomini sotto i 40, e devono vivere ancora per diversi decenni... Serve tanta grana. E bisogna darsi una bella regolata. E all'epoca di Tacconi di soldi ne guadagnavano molti meno di oggi. I calciatori poi spesso non sanno/saprebbero fare altri lavori, non ci provano nemmeno, non sono in grado di vivere con 1000 euro al mese, sperano di investire e guadagnare con quello che hanno messo da parte, si fidano di persone sbagliate, investono spesso in cose di cui non hanno nessuna competenza aumentando a dismisura il rischio di perdere soldi, spesso non hanno nessuna preparazione di nessun tipo per svolgere un'attività imprenditoriale qualunque. Spessissimo poi non partecipano attivamente ai progetti, mettono solo i soldi al buio senza occuparsi di una minghia. Rimarrebbe forse la possibilità di fare lavori umili, tipo operaio, cameriere, e via dicendo, giusto per avere almeno un'entrata fissa mensile, ma non ci si mettono nemmeno. Da adolescenti fino circa ai 35 anni vivono in una bolla dorata, che li tiene lontani dalla realtà e dalle vere difficoltà della vita. Poi la bolla si rompe e si ritrovano in una realtà difficile a cui non sono preparati. Certi sudamericani poi sono tremendi, vivono tra una festa e un'orgia fino a quando non hanno finito i soldazzi guadagnati nei paesi occidentali. Vedasi Adriano, Ronaldinho, e via dicendo. Che in teoria con quello che hanno guadagnato nel loro paese potrebbero comprarsi mezza Amazzonia.
  7. E' figo e incredibile un fatto: che lungo i decenni chiunque a vario titolo abbia a mettere le mani nell'Inter, come dirigente, proprietario, o giocatore, diventi immediatamente un mix tra un imbroglione e un mentecatto. E un miracolo! In negativo, ok, d'accordo, ma è ugualmente un miracolo! E' un qualcosa di sovrannaturale.... Un fenomeno che si presume trascenda i limiti dell'esperienza e della conoscenza umana della natura e delle leggi della fisica... C'è da commuoversi. E' una magia...
  8. Un passato lontano, talmente lontano, che non so più se è vero o una leggenda metropolitana. In mezzo ci sono troppi anni di frullatore tra quei giorni e questi.
  9. Ok, visto stamani su raiplay, finalmente. E visto anche il video postato da Madj1897.
  10. Ovvio. La solita tattica di sempre. Siamo incazzati, ci difenderemo con rigore e pacatezza, bla, bla ,bla, e poi quando viene il bello e la gente ha smorzato la rabbia iniziale, si tirano indietro come già pianificato in precedenza. Cobolli Style.
  11. Se vuoi protestare, civilmente ma rumorosamente, il modo lo trovi, anche da fuori.
  12. il 63,77% è di Exor, che è una società non una famiglia, dove in sostanza comanda una persona. Quella. L'interista. Se Exor decide di vendere, si vende. Poi che lo voglia fare ne dubito. A meno che non cambia qualcosa nella dicembre e a cascata cambi qualche equilibrio anche sotto. Di fatto oggi la Juve è proprio sua.
  13. No. Ho dei casini, o meglio una seconda guerriglia anche sul lavoro, sono giorni incasinati e così me ne sono dimenticato. Detto questo, non mi sorprendo più di niente. Scazza molto però vedere lo stadio pieno e l'indifferenza di molti nostri tifosi, che parlano di calcio in serenità come si trattasse di un film al cinema. E preferivo Allegri, dovevano chiamare Conte, per me quello è forte, quello è scarso, ecc ecc. Come se il campionato fosse regolare. La Juve è morta, perché a parte piccole minoranze, i tifosi veri non esistono più. Spettatori come in qualunque spettacolo.
  14. In realtà hanno fatto, e fanno, (come dice la cronaca giudiziaria recente che li riguarda), carne di maiale di qualunque legge e di qualunque regola. Se vogliono vendere il modo lo trovano, lecito o illecito.
  15. Lui forse vorrebbe prendersela, ma il cugino che lo ha palesemente cacciato a calci nel deretano con ignominia e nomea di truffatore, e ha scientemente smontato pezzo per pezzo il suo lavoro, non credo che gliela venderebbe mai. Anzi, è proprio l'opposto, semmai la volesse vendere sarebbe a qualche altro.
  16. «Non ho mai smesso di crederci. La giustizia c'è. Per questo dobbiamo denunciare. E proteggerci. Sempre. A me dicevano di non farlo, che con un calciatore famoso e un magistrato, nessuno avrebbe creduto a me. Ma non era vero. Oggi sono felice. La giustizia ha fatto il suo corso». Veronica Garbolino, 24 anni, è sveglia da pochi minuti quando riceve la notizia che aspettava da due anni. A Los Angeles, dove è andata a vivere in seguito alla bufera giudiziaria, è appena sorto il sole. A Milano è pomeriggio. Il gup ha condannato a un anno, 9 mesi e 10 giorni l'ex pm di Torino Enzo Bucarelli (tifoso granata) imputato per frode in processo penale e depistaggio in merito al caso Demba Seck, l'ex calciatore del Toro, indagato per revenge porn. Seck era accusato di aver divulgato i video che filmò di nascosto quando stava con Garbolino. Bucarelli ha chiesto e ottenuto l'archiviazione. Veronica, come si sente? «Sono contenta. Quasi non ci credo. Due anni fa entravo nello studio delle mie legali per la prima volta. Avevo appena scoperto che il mio ex aveva girato i video dei nostri rapporti sessuali a mia insaputa. È passato tanto tempo da quel giorno. Ci sono stati mesi di silenzio. Non era un caso facile». Si aspettava la condanna? «Ho creduto nella giustizia dall'inizio. Mi dicevano che non mi sarei dovuta esporre per evitare scandali. Ma io volevo solo giustizia. Ci sono delle cose che mi hanno confortata. Come lo sguardo dei due agenti della Guardia di finanza che mi hanno fatto capire che lo Stato c'è, quando mi hanno sentita in procura». A cosa si riferisce? «Avevo denunciato Seck per revenge porn. Il pm titolare dell'indagine mi aveva convocata nel suo ufficio. Mi diceva cose che mi sembravano strane. Intendo dire, strane perché dette da un magistrato. Diceva che non mi conveniva andare avanti. Che Seck non aveva diffuso i video. Ma io sapevo che non era vero. I due agenti erano nella stanza. Mi hanno guardata. Quando sono rimasta, dopo, sola con loro, mi hanno detto: Veronica, potresti essere nostra figlia. Vai avanti con questa storia perché c'è qualcosa che non va». E lei è andata avanti? «Sì. Anche se non sono esperta, lo sentivo, da donna, che nelle parole di quel pm c'era qualcosa di strano. Voleva convincermi a non procedere contro il calciatore. Mi ha convinta del fatto che Seck non avesse divulgato video. E così ho firmato una transazione tombale. Senza sapere il vero. La posizione di Seck è stata archiviata». (...) Cosa le ha dato speranza, in questa vicenda? «L'atteggiamento dei carabinieri di Ciriè, a cui mi sono rivolta la prima volta per la denuncia. La forza che mi hanno dato le mie avvocate, Alessandra Lentini e Silvia Lorenzino. Lo sguardo e le parole di quei due finanzieri che, mentre il pm mi diceva che avrei dovuto lasciare perdere, mi guardavano facendomi intendere che non avrei dovuto ascoltarlo». È stata la relazione di quei due agenti a dare la svolta all'indagine a carico del pm... «Sono stati coraggiosi. Si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di sbagliato. È grazie a loro, anche, che credo nello Stato. E che sento, oggi, il senso della giustizia. Rifarei tutto. Bisogna denunciare. Tutte dobbiamo farlo. Non siamo noi a doverci vergognare, ma chi commette abusi»
  17. «Non ho mai smesso di crederci. La giustizia c'è. Per questo dobbiamo denunciare. E proteggerci. Sempre. A me dicevano di non farlo, che con un calciatore famoso e un magistrato, nessuno avrebbe creduto a me. Ma non era vero. Oggi sono felice. La giustizia ha fatto il suo corso». Veronica Garbolino, 24 anni, è sveglia da pochi minuti quando riceve la notizia che aspettava da due anni. A Los Angeles, dove è andata a vivere in seguito alla bufera giudiziaria, è appena sorto il sole. A Milano è pomeriggio. Il gup ha condannato a un anno, 9 mesi e 10 giorni l'ex pm di Torino Enzo Bucarelli (tifoso granata) imputato per frode in processo penale e depistaggio in merito al caso Demba Seck, l'ex calciatore del Toro, indagato per revenge porn. Seck era accusato di aver divulgato i video che filmò di nascosto quando stava con Garbolino. Bucarelli ha chiesto e ottenuto l'archiviazione. Veronica, come si sente? «Sono contenta. Quasi non ci credo. Due anni fa entravo nello studio delle mie legali per la prima volta. Avevo appena scoperto che il mio ex aveva girato i video dei nostri rapporti sessuali a mia insaputa. È passato tanto tempo da quel giorno. Ci sono stati mesi di silenzio. Non era un caso facile». Si aspettava la condanna? «Ho creduto nella giustizia dall'inizio. Mi dicevano che non mi sarei dovuta esporre per evitare scandali. Ma io volevo solo giustizia. Ci sono delle cose che mi hanno confortata. Come lo sguardo dei due agenti della Guardia di finanza che mi hanno fatto capire che lo Stato c'è, quando mi hanno sentita in procura». A cosa si riferisce? «Avevo denunciato Seck per revenge porn. Il pm titolare dell'indagine mi aveva convocata nel suo ufficio. Mi diceva cose che mi sembravano strane. Intendo dire, strane perché dette da un magistrato. Diceva che non mi conveniva andare avanti. Che Seck non aveva diffuso i video. Ma io sapevo che non era vero. I due agenti erano nella stanza. Mi hanno guardata. Quando sono rimasta, dopo, sola con loro, mi hanno detto: Veronica, potresti essere nostra figlia. Vai avanti con questa storia perché c'è qualcosa che non va». E lei è andata avanti? «Sì. Anche se non sono esperta, lo sentivo, da donna, che nelle parole di quel pm c'era qualcosa di strano. Voleva convincermi a non procedere contro il calciatore. Mi ha convinta del fatto che Seck non avesse divulgato video. E così ho firmato una transazione tombale. Senza sapere il vero. La posizione di Seck è stata archiviata». (...) Cosa le ha dato speranza, in questa vicenda? «L'atteggiamento dei carabinieri di Ciriè, a cui mi sono rivolta la prima volta per la denuncia. La forza che mi hanno dato le mie avvocate, Alessandra Lentini e Silvia Lorenzino. Lo sguardo e le parole di quei due finanzieri che, mentre il pm mi diceva che avrei dovuto lasciare perdere, mi guardavano facendomi intendere che non avrei dovuto ascoltarlo». È stata la relazione di quei due agenti a dare la svolta all'indagine a carico del pm... «Sono stati coraggiosi. Si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di sbagliato. È grazie a loro, anche, che credo nello Stato. E che sento, oggi, il senso della giustizia. Rifarei tutto. Bisogna denunciare. Tutte dobbiamo farlo. Non siamo noi a doverci vergognare, ma chi commette abusi».
  18. E' stato condannato a un anno, nove mesi e 10 giorni, con la sospensione della pena, e all'interdizione dai pubblici uffici l'ex pm di Torino Enzo Bucarelli. Era accusato di avere cancellato dal cellulare di Demba Seck, ex calciatore granata oggi al Catanzaro, alcuni video intimi che quest'ultimo aveva girato di nascosto con l'ex fidanzata, ignara di essere ripresa. Video che il giocatore aveva divulgato agli amici e che aveva portato ad aprire un fascicolo per "revenge porn”, poi chiuso con un'archiviazione per il giocatore del Toro proprio a causa della cancellazione delle prove e del ritiro della denuncia da parte della ragazza, convinta a soprassedere, secondo le accuse, proprio dal magistrato. (...)
  19. E' stato condannato a un anno, nove mesi e 10 giorni, con la sospensione della pena, e all'interdizione dai pubblici uffici l'ex pm di Torino Enzo Bucarelli. Era accusato di avere cancellato dal cellulare di Demba Seck, ex calciatore granata oggi al Catanzaro, alcuni video intimi che quest'ultimo aveva girato di nascosto con l'ex fidanzata, ignara di essere ripresa. Video che il giocatore aveva divulgato agli amici e che aveva portato ad aprire un fascicolo per "revenge porn”, poi chiuso con un'archiviazione per il giocatore del Toro proprio a causa della cancellazione delle prove e del ritiro della denuncia da parte della ragazza, convinta a soprassedere, secondo le accuse, proprio dal magistrato. (...)
  20. La situazione è molto grave, è palese che non ci sia la voglia di essere competitivi. Avrebbe già dovuto rivoluzionare il cda. La sodomia nei confronti di uefa e figc, che ha generato un danno di centinaia di milioni senza nulla in cambio, la dice lunga su dove JE vuole che la Juve sia posizionata per i prossimi anni.
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