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Boy Kott

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Boy Kott

  1. ma palazzi dov'è non è in procura?.... pare quasi che la procura sia la redazione del giornale...
  2. ... Conte ormai sta uscendo da questa storia con un carisma più forte dei media che lo infangano e di qualsiasi illazione... più gli danno addosso più la sua immagine si rafforza... da juventino insomma...
  3. cmq il fatto che non rimbalzi nessuna notizia accusatoria è già un gran passo in avanti....ormai gli argomenti scarseggiano e hanno difficoltà anche ad inventarseli...
  4. la moglie l'ha già abbandonato sull'autostrada?....
  5. intatti... il problema non è legato alla figc quanto il legame figc-moratti... per cui la posta si alza da se...
  6. tieni conto che il mister prende anche le sue pause... il tempo anche di qualche risatina... qualche virgoletta qua è la... il tempo passa ... calma
  7. ma sarà sempre così ....con alti e bassi, ma sarà sempre così
  8. ... è entrato da una mezzoretta... Calcio Venerdì 13 Luglio, 2012 commenta Conte arrivato in Procura. Tifosi lo accolgono festosi Un gruppo di tifosi bianconeri ha salutato l'arrivo dell'allenatore al grido "Alè Antonio Conte". Il tecnico era accompagnato dai legali De Rensis e Chiappero Conte a Roma Carobbio contro Conte © Foto Pegaso ROMA - Alle 15.15 ha fatto il suo arrivo in Procura federale il tecnico della Juventus Antonio Conte, accompagnato dai legali De Rensis e Chiappero. L'allenatore è stato convocato dagli 007 federali per fornire chiarimenti, sulla stagione di Serie B 2010-2011 quando era alla guida del Siena e, in particolare, sulle presunte combine di Novara-Siena del 30 aprile 2011 e AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011. Un gruppo di tifosi bianconeri ha salutato l'arrivo di Conte al grido "Alè Antonio Conte". Ad accusare Conte è l'ex giocatore del Siena e pentito del calcioscommesse Filippo Carobbio che già il 29 febbraio scorso raccontò agli inquirenti federali che "lo stesso Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio (finì 2-2, ndr)". Mentre sulla vittoria per 1-0 dell'AlbinoLeffe del 29 maggio 2011 il difensore ammise che "fummo tutti d'accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato all'AlbinoLeffe".
  9. in quale c*zzo di modo? il pesce non ne da più dritte a palazzi ...
  10. Calcioscommesse E' il giorno di Conte la difesa va all'attacco Il tecnico della Juve, tirato in ballo da Carobbio su fatti avvenuti quando guidava il Siena, sarà sentito a Roma da Palazzi di MATTEO PINCI ROMA - Il giorno di Conte. La Procura federale di Palazzi attende alle ore 15 in via Po, a Roma, il tecnico della Juventus campione d'Italia: le accuse di Carobbio da una parte del tavolo, dall'altra la memoria difensiva prodotta dai legali De Rensis e Chiacchio. Per un pomeriggio si tornerà a parlare di quel campionato del Siena del 2011, condiviso dai due, e terminato con la promozione in serie A. Finito oggi nell'occhio del ciclone dello scandalo scommesse. "Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli perché avevamo già raggiunto l'accordo con il Novara per pareggiare la partita", le dichiarazioni del pentito, confermate - da lui soltanto però, fino a oggi - anche nell'interrogatorio di martedì. Per questo nella mattinata davanti alla Procura Federale sfilano anche altri due giocatori di quel Siena, nomi suggeriti dallo stesso Carobbio, sembra, come testimoni a quella riunione tecnica che aveva preceduto Novara-Siena del 1 maggio 2011: si tratta di Larrondo, che in quel match entrò in campo al minuto 75, e Sestu, rimasto invece in panchina per tutto il match. Entrambi, secondo il grande accusatore, potrebbero aver sentito le parole di Conte. La Procura li ascolterà prima di aprire le proprie porte all'allenatore della Juventus, già da ieri a Roma dopo una fugace apparizione con la squadra nel ritiro di Chatillon. Il tecnico illustrerà i motivi per cui la credibilità di Carobbio potrebbe essere messa in discussione almeno nel proprio caso: l'acredine del del giocatore verso il tecnico, maturata proprio nel corso di quella stagione, dopo una discussione tra le moglie generata da un permesso negato da Conte al giocatore. E che avrebbe prodotto ricostruzioni in alcuni casi senza riscontri, almeno secondo la difesa. Abbastanza per sbriciolare le accuse, che potrebbero configurare ipotesi di reato sportivo che variano dalla omessa denuncia all'illecito sportivo? Le domande restano, almeno fino a questa sera. (13 luglio 2012) ovviamente repubblica da più risalto a 2 del siena che “potrebbero” confermare carogno… rispetto ai 15 testimoni che “sicuramente” lo smentiranno…
  11. stranamente non ho mai visto una coppia con prole farsi fotografare senza....
  12. invece è corretto...gli avrà risposto "che c*zzo vai se c'è già il padre la"...
  13. Calcioscommesse, la difesa di Conte. Un litigio tra le mogli: ecco la carta segreta GASPORT (F. Ceniti) – Una lite tra mogli; testimonianze; le parole esatte dette da Conte prima di Novara; le versioni contrastanti dei due pentiti principali (Carobbio e Gervasoni); l’ingorgo di telefonate tra zingari e l’ex giocatore del Siena; la distanza tra le azioni eventualmente commesse da Stellini rispetto ai fatti conosciuti dall’allenatore della Juve, specie quelli che riguardano la gara con l’AlbinoLeffe. Domani la difesa cercherà di smontare le accuse portando fatti e insinuando dubbi sulle dichiarazioni di Carobbio. Il motivo? Un grave risentimento personale. Partiamo da qui. La lite Nelle indagini difensive condotte dagli avvocati De Rensis e Chiappero (depositate alla Procura di Cremona e girate dal pm di Martino a Palazzi) si fa notare come Carobbio avesse acredine nei confronti del suo ex tecnico. Tutto è legato a un permesso chiesto dal giocatore per restare vicino alla moglie partoriente. Permesso negato in quanto c’era di mezzo una partita. Dopo qualche mese a una festa di compleanno, dove erano presenti mogli e figli dei giocatori, la signora Carobbio avrebbe rinfacciato, davanti al marito, l’episodio con tono risentito alla compagna di Conte. Non solo, avrebbe fatto cenno al conto pagato a una ostetrica per colpa del tecnico. I testimoni sarebbero rimasti basiti dalle parole usate. La cosa strana è che, in una recente intervista ad Oggi, la signora Carobbio non fa cenno a questo episodio, ma al contrario esalta l’allenatore salvo poi emettere una sentenza: «Si rassegni, mio marito ha detto la verità…». La difesa avrebbe altre carte: si farebbe notare come Carobbio solo al terzo interrogatorio (da Palazzi) chiama in causa Conte. Al pm di Cremona, invece, aveva raccontato di un accordo raggiunto dai giocatori prima della gara. Accordo «sportivo». Stessa versione di Gervasoni. I due collaboratori entrano in collisione. L’altro super pentito (giudicato attendibile quanto Carobbio) aveva spiegato come Gegic gli avesse detto che nella settimana della gara gli zingari avevano più volte contattato Carobbio e Bertani, proprio per tentare una combine (un Over), ma senza raggiungere lo scopo. Sempre Gegic, dice Gervasoni, avrebbe aggiunto di essere stato avvertito dell’accordo nell’imminenza della sfida. Carobbio racconta per due volte la stessa cosa, poi cambia idea. Come mai? Forse qualcuno in famiglia lo ha convinto a forzare la mano? La difesa di Conte aggiunge anche una domanda: se Carobbio era certo della combine dopo le parole del tecnico, perché non ha avvisato gli zingari? In tutte le altre occasioni lo aveva fatto… Il discorso Altro punto centrale delle carte difensive è il discorso nella riunione tecnica prima di Novara. Per Carobbio quello è il momento in cui Conte esplicita l’accordo. Gli altri giocatori e lo staff tecnico sentiti dai legali parlano invece di parole cariche di adrenalina alla ricerca di vittoria e promozione. Gli avvocati fanno anche notare come sarebbe stato insensato comunicare all’intera squadra una combine. Perché delegittimarsi in maniera grossolana mettendo al corrente anche ragazzini poco utilizzati? La matassa AlbinoLeffe e Stellini Le accuse per l’illecito nella gara contro l’AlbinoLeffe («fummo tutti d’accordo, giocatori e tecnici, a perdere») sono state confermate da alcuni avversari. Carobbio indica in Stellini il referente dello staff tecnico: è lui a «innescarlo» dopo l’andata. Carobbio non avrebbe mai parlato della cosa in modo diretto con Conte, ma desume che sapesse di quella richiesta. E’ possibile, invece, che Stellini abbia agito in autonomia oppure abbia raccontato una versione parziale al tecnico. In Siena-AlbinoLeffe ci furono diverse risse in campo. Il contatto poteva servire a evitare vendette all’ultima giornata. Carobbio, infine, racconta dell’incontro a Bergamo con gli ex compagni il giorno prima del match. E’ in quella circostanza che si perfeziona l’accordo, spiega Carobbio: vittoria dei lombardi da conseguire negli ultimi minuti per evitare sospetti. Subito dopo Passoni (ex AlbinoLeffe) chiama i Cossato (intercettati a Napoli) per scommettere a colpo sicuro. Ma Conte era informato? Carobbio sostiene di sì, ma dagli atti la sua è una deduzione per via di Stellini. Una cosa sembra probabile: a Roma si potrebbero separare le strade del tecnico juventino da quella del suo collaboratore (chiamato in causa sempre da Carobbio anche per la gara col Varese: avrebbe detto «no» a una richiesta di sconfitta fatta da una persona vicina a Mezzaroma). La difesa di Conte spera di poter affrontare una discussione franca con Palazzi e che siano analizzate per bene le controdeduzioni. Anche perché al processo una volta insinuato il dubbio, arrivare a una condanna non sarebbe facile. Insomma, la procura federale potrebbe non trovare sconveniente una soluzione condivisa. Domani sarà tutto più chiaro.
  14. di segno contrario alla precedente... e la tempistica fa ben sperare che sia un assist è fuori di dubbio
  15. nella sostanza rimanda alla giustizia sportiva l'onere e il rischio di agire per ipotesi... accentuandone il rischio di dover agire nello stesso modo per tutti... il che non è proponibile
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