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In Uscita A Fine Marzo Un Film Su Calciopoli
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
Scrittore e blogger di fede juventina, ma anche esperto di calcio estero e talent scout, Renato La Monica è stato intervistato oggi da calciomercato.com per parlare di Juve e non solo. Ecco le sue impressioni sul mercato, sulla dirigenza post Calciopoli e sul film, in uscita, che parlerà della storia di Luciano Moggi: Quali sono i campioni che, da grande appassionato di calcio internazionale, hai iniziato ad apprezzare in giro per il mondo quando ancora erano degli sconosciuti? "Per ragioni di spazio te ne cito solo tre: Ibrahimovic, Drogba, Robben. Ovviamente nessun club italiano mi ha dato retta" Un paio di nomi attuali che possono aspirare a ripercorrere la stessa strada? "John Guidetti, attaccante in forza al Feyenoord, ma di proprietà del Manchester City, e Jordy Clasie, centrocampista olandese che sa fare egregiamente le due fasi" Ti è mai capitato di segnalare qualche giovane talento alla Juventus? "Si" E come è andata? "Mi hanno detto che sono già pieni di osservatori..." Leggendo il tuo blog (renatolamonica.com), si percepisce il tuo scarso apprezzamento per l'operato di Marotta, ma anche di Agnelli. Confermi? "Come puoi avere stima di chi spende 15 milioni per Bonucci e 12 per Martinez? Per quanto riguarda Andrea Agnelli, il discorso è più complesso. Oggi Andrea si propone come il 'salvatore' della patria juventina ma, nel 2006, non mosse un dito per impedire la 'distruzione' della Juventus Fc. Noto poi una certa incoerenza tra quello che dice e quello che fa. Ad esempio, afferma che Giraudo per lui era come un padre e Moggi il più bravo di tutti. Poi non invita i due all'inaugurazione del nuovo stadio" La squadra comunque quest'anno è tornata competitiva per il titolo... "Quella di Conte è sicuramente la miglior Juve post Calciopoli. Ma, se devo essere sincero, dietro i buoni risultati di quest'anno non vedo alcuna programmazione della società. Per costruire una grande squadra servono almeno tre campioni, giovani di talento e qualche buon giocatore. Mentre al momento, l'unico top player in dotazione a Conte è Andrea Pirlo, 33 anni a maggio. I vari Barzagli, Matri, Pepe, Lichtsteiner, chiusa la stagione della vita, torneranno ad essere Barzagli, Matri, Pepe, Lichtsteiner. Ovvero onesti giocatori e niente più. Alla Juve, ammesso e non concesso che abbia voglia di tornare ai livelli pre Calciopoli (ne dubito) serve altro" Qual è la Juve alla quale sei rimasto più legato e quale campione sogni di vedere in bianconero per il ritorno in Champions League? "Premessa: per 40 anni sono stato perdutamente innamorato della Juve 1897/2006. Poi c'e stato il grande inganno di Calciopoli e la mia passione, lentamente, si è consumata. Del resto, come potrei sostenere coloro che hanno 'distrutto' la mia squadra del cuore? Voglio comunque rispondere alla tua domanda e dico Benzema" E la stella bianconera preferita? "Scirea e Platini" E' stato giusto non assegnare a Boniek una stella nello Juventus Stadium? "A mio avviso, come calciatore Boniek meritava quel riconoscimento, come uomo no" Nei tuoi libri, hai trattato l'argomento Calciopoli. Come andrà a finire secondo te, sia in sede penale che per quanto riguarda i ricorsi della Juventus in sede di giustizia sportiva? "Credo che Moggi, lette le flebili motivazioni della sentenza, abbia buone possibilità di ribaltare tutto in Appello. Per quanto riguarda i ricorsi della Juve: forse porteranno soldi nelle tasche della società. Ma gli scudetti non torneranno indietro. Così come la dignità. Sul tema Calciopoli, sta per uscire un film documentario, tratto dai miei libri La Juve nel Paese di Giralaruota e Calciopoli, il grande inganno. Il film, diretto dal regista indipendente Stefano Grossi, uscirà a fine marzo. Tra gli altri parteciperanno Luciano Moggi, Oliviero Beha, Roberto Beccantini, Alvaro Moretti, Tony Damascelli e il direttore del Guerino, Matteo Marani". tuttojuve.com -
Damascelli: "Immaginate Cosa Si Scriverebbe
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
Il Milan ha perso due punti. Per colpa di Romagnoli e di Tagliavento. Non altro da dire, non altro da leggere. La Juventus si è salvata, grazie ai due di sopra, ma non ha vinto per colpa di Conte e di Bonucci, gli errori di formazione del primo, i limiti di presunzione del secondo. Milan superiore, Juventus impaurita. Di solito si dice che uno a uno non fa male a nessun, nel caso in questione fa malissimo eccome. Ma adesso incominciate ad immaginare. Immaginate che cosa si scriverebbe, che cosa si direbbe oggi se a guidare la società juventina ci fossero ancora Moggi e Giraudo. Immaginate che razza di pensieri e di parole andrebbero a illustrare il pareggio di San Siro, immaginate l’elenco di precedenti, di arbitro e assistente, di telefonate, condizionamenti, insinuazioni. Eppure quei due non ci sono più, uno radiato, l’altro in esilio inglese. http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=83967 -
D'Onofrio: "Le Sentenze Del 2006 Possono
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
La Juventus potrebbe riavere i suoi due scudetti. Lo ha confermato attraverso il proprio profilo facebook Paco D'Onofrio, avvocato di Luciano Moggi per quel che concerne il versante sportivo: "In considerazione delle molte domande in privato, rispondo pubblicamente - ha scritto il legale sul social network -: ho molte volte detto sia in tv sia in radio, già prima che venissero pubblicate le motivazioni del processo di Napoli, che le sentenze federali di calciopoli possono essere riformate, revocando la radiazione a Moggi e riattribuendo gli scudetti alla Juventus. Il diritto sportivo fornisce poche certezze, questa è una! Siamo comunque in attesa che il Coni fissi l'udienza per discutere la paradossale radiazione di Moggi, colpevole di...non aver alterato alcun campionato!", ha concluso l'avvocato D'Onofrio. tuttojuve.com -
Moggi: "Era Tutto Regolare. Sono Curioso Di Vedere
parametrosottozero ha risposto al topic di parametrosottozero in Calciopoli (Farsopoli)
già, chissà se Briamonte farà causa a tutta questa bella banda... -
Moggi: "Era Tutto Regolare. Sono Curioso Di Vedere
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
"Il campionato era regolare, le partite erano regolari, il sorteggio era regolare e penso che bastino queste cose lette nelle motivazioni della sentenza per spiegare che il teorema di Calciopoli era infondato". Sono le parole di Luciano Moggi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24. "Quando il presidente del Tribunale dice che era tutto regolare nonostante gli sforzi di Auricchio di dimostrare il contrario, beh allora non c'è più altro da aggiungere". Continua Moggi durante la trasmissione 'Stile Juventus'. "Sono curioso di vedere cosa farà la Juventus che dovrà richiedere due Scudetti. Le motivazioni della sentenza hanno mostrato la verità. Anche l'avvocato Cesare Zaccone (ex avvocato Juve nel 2006 ndr) dovrà fare chiarezza sulla sua posizione". Conclude. tuttojuve.com -
Vincenzo Iaquinta Passa In Prestito Al Cesena
parametrosottozero ha risposto al topic di Noel Gallagher in Archivio Calciomercato
Ai microfoni di Sky Sport ha parlato Vincenzo Iaquinta passato dalla Juve al Cesena, ecco quanto evidenziato da TMW: "Quando un giocatore non viene considerato credo sia dura allenarsi e non avere obiettivi la domenica, sono contento di aver scelto Cesena perchè mi mancava molto il campo e non vedo l'ora di aggregarmi ai miei nuovi compagni, sicuramente dopo tanto tempo che non gioco più che le gambe deve recuperare mentalmente. Ora penso al Cesena, voglio far bene per riconquistare la maglia della Juve , non credo che il mio rapporto con la Juventus sia finito, quando ho giocato ho sempre fatto bene la mia sfortuna sono stati solo gli infortuni e i problemi fisici" -
l'azionista di maggioranza e' avvisato
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U F F I C I A L E : Amauri Va A Firenze
parametrosottozero ha risposto al topic di Doko in Archivio Calciomercato
Il sito "Firenzeviola.it" rivela un' indiscrezione che il ds della Fiorentina Pantaleo Corvino ha espresso oggi, durante la presentazione di Amauri. Protagonista della rivelazione è l'attuale giocatore della Juventus Luca Toni, insieme allo stesso attaccante brasiliano. Queste le parole di Corvino: "Nel 2006 avevamo un accordo con Amauri e il procuratore perché potevamo vendere Luca Toni all'Inter per 25 milioni, l'affare era vicino, poi le cose andarono diversamente e dovemmo rinunciare". -
U F F I C I A L E : Amauri Va A Firenze
parametrosottozero ha risposto al topic di Doko in Archivio Calciomercato
calcolatore alla mano, un gol ogni 286 minuti gia', proprio l'erede di Trezeguet -
U F F I C I A L E : Amauri Va A Firenze
parametrosottozero ha risposto al topic di Doko in Archivio Calciomercato
il bello (o il tragico, a seconda dei punti di vista) e' che l'ultimo trofeo finito nella bacheca della fiore e' una coppetta italia vinta all'epoca di Batistuta (mi pare nel 1996) col cantante in panchina -
U F F I C I A L E : Amauri Va A Firenze
parametrosottozero ha risposto al topic di Doko in Archivio Calciomercato
Amauri, accompagnato dal ds viola Pantaleo Corvino, si troverebbe attualmente all'interno dello stadio Franchi di Firenze ed in particolare nella sala trofei dello stesso. tuttojuve.com gia', a togliere le ragnatele ghgh ghgh -
Felice 2012, Luciano Felice 2012, Antonio Felice 2012, Roberto NOI NON DIMENTICHEREMO MAI
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Farsopoli, Jacobelli Risponde A Giulemanidallajuve
parametrosottozero ha risposto al topic di parametrosottozero in Calciopoli (Farsopoli)
Cobolli vs Blatter “Noi avevamo deciso inizialmente di presentare al Tar una sospensiva, che avrebbe causato il blocco dei campionati. Dopo un po’ di giorni, però, abbiamo avvertito segnali poco incoraggianti da parte dell’Uefa, ovvero che se fossimo andati avanti saremmo stati esclusi da tutte le competizioni internazionali. Così dopo una lunga riunione, a fine agosto, si è deciso all’unanimità di ritirare il ricorso, seppur a malincuore. Montezemolo? Anch’io avevo sentito certe voci, ma sono solo boutades. Assolutamente infondate. Ripeto, la decisione di ritirare il ricorso è stata presa all’unanimità, da tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione. Nessun uomo della Exor o della Fiat ci ha detto come comportarci. E’ stata una scelta condivisa da tutti.” Giovanni Cobolli Gigli a Calcio GP, aprile 2011. “Credo sia ora passato abbastanza tempo per poterne parlare. Quando scoppiò Calciopoli nel 2006, Luca di Montezemolo svolse un importantissimo ruolo di moderatore. E’ in gran parte merito suo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari dopo le sanzioni conseguenti allo scandalo.” Josepp Blatter, settembre 2007. In quasi quattro anni, non c’era mai stata smentita – fino ad ora – delle parole di Blatter. Né alcun giornalista si premurò di chieder conto di tali affermazioni al presidente della FIFA ovvero a quello della Juventus. Tutto ciò non cambia la verità storica: la Juventus non solo poteva, ma DOVEVA continuare nei ricorsi per via amministrativa, checché ne dica Cobolli, anche il senatore Manzione, in un’audizione parlamentare in cui venne ascoltato Francesco Saverio Borrelli, ebbe a dire: ribadisco che per fortuna, come ho detto in premessa, tutto questo non ha dato la stura ad una serie di ricorsi in via amministrativa, altrimenti sarei stato curioso di conoscere come il giudice amministrativo avrebbe valutato una serie di violazioni che obiettivamente esistono e una serie di forzature che obiettivamente sono state consumate. Né mancano fonti giornalistiche, tra cui la sempre ben informata (fin troppo) giornalaccio rosa che proprio il 31 agosto del 2006, mentre il cda della Juventus decideva autonomamente e senza l’intervento di uomini Exor o Fiat, parlano di fitte telefonate proprio con Montezemolo. Infine, un’osservazione ictu oculi: chi ha interesse a mentire, Cobolli o Blatter? Noi un’idea ce la siamo fatta, e sappiamo che i retroscena di questa vicenda, che ormai non ha più soluzione (un ricorso ritirato non può più essere presentato), aiutano e di molto a capire quali ingranaggi si siano mossi all’interno della proprietà per far sì che la Juventus, già azzerata a livello societario, accettasse di appoggiare la testa sul ceppo del boia. E risulta assi difficile credere che una decisione come il ritiro del ricorso al Tar, tale da creare conseguenze economiche che paghiamo tuttora, sia stata presa senza il placet della proprietà e degli uomini ad essa vicini. INGEGNERE, CI ILLUMINI -
Farsopoli, Jacobelli Risponde A Giulemanidallajuve
parametrosottozero ha risposto al topic di parametrosottozero in Calciopoli (Farsopoli)
già, soprattutto considerando che all'epoca non ricopriva alcun incarico ufficiale nell'organigramma societario -
Farsopoli, Jacobelli Risponde A Giulemanidallajuve
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
Esposto Juve. L'esposto Juve era un atto dovuto per i tifosi bianconeri. Presentato con troppi anni di ritardo. Naturalmente, non per colpa dell'attuale dirigenza, ma di quella in carica nel 2006. All'epoca, l'errore più clamoroso fu quello di non adire tutte le vie legali a disposizione. Ivi compreso il Tar, s'intende, davanti alla cui soglia la Juve arrivò, salvo fare dietrofront. Sarebbe istruttivo se, un giorno, l'ingegner John Elkann spiegasse le ragioni di quella catastrofica ritirata. Intercettazioni selezionate e tagliate, prescrizione scattata ad orologeria, scudetto consegnato senza nessun documento ufficiale, baffi rossi disattesi... Tante situazioni e nessun chiarimento; può essere sufficiente per un calcio che si grida migliore? Perché nemmeno le istituzioni sportive si sentono in dovere di chiarire? Perché l'ipocrisia è il cemento di un Palazzo dove hanno fatto finta di cambiare tutto perché tutto restasse come prima. A questo proposito, credo sia illuminante l'intervista pubblicata nei giorni scorsi dal Corriere dello Sport-Stadio e rilasciata da un investigatore che ha chiesto l'anonimato, al collega Edmondo Pinna. Il non pronunciamento del consiglio federale sul ricorso Juve, addì Roma, 18 luglio 2011, è il manifesto dell'“incompetenza”, messa nero su bianco. Di chi avrebbe dovuto comunque prendere una decisione, in un senso o nell'altro. Guido Rossi e la sua figura emblematica. Quanta responsabilità ha per le decisioni del 2006 e quanta ne ha ancora oggi ostinandosi a non dare spiegazioni? Se avesse voluto, Guido Rossi avrebbe potuto non assegnare il titolo 2006, a norma di regolamento e forte di un precedente relativo alla stagione '26-'27. Leggansi queste dichiarazioni rilasciate a Telelombardia il 14 aprile 2010 da Gerhard Aigner, capo della Commissione Saggi ed ex segretario generale Uefa: Aigner: «Calciopoli? Non sono sorpreso da quello che sta uscendo» In questi anni, l'uno dopo l'altro i Tre Saggi si sono smarcati dall'ex presidente della Telecom. Per il poco che vale la mia opinione, credo che quel titolo non dovesse essere assegnato a nessuno. La mossa di Rossi, invece, si è rivelata uno dei peccati originali se non il peccato originale che ha portato alla situazione attuale. Aggiungo essere risultata totalmente inaccettabile l'arroganza del medesimo Rossi, oltre al lessico volgare cui ha fatto ricorso nella circostanza in cui un cronista gli ha chiesto conto di Calciopoli. Rossi aveva ed ha il dovere di spiegare per filo e per segno come siano andate le cose. E bisogna non smettere mai di chiederglielo, così, forse, gli si sturano le orecchie. Giustizia e compromesso. A quale di questi due termini corrisponde secondo lei un “tavolo politico”? Al compromesso. È passato un po' di tempo ormai dalla prima seduta al tavolo organizzato da Agnelli e Petrucci, è affiorata qualche indiscrezione ancora inedita? Dal nulla non può che scaturire il nulla. Sempre in relazione al tavolo e ai vari commenti precedenti e successivi, spicca la posizione defilata del Milan e del suo AD. Quale idea si é fatto a tal proposito? Il tavolo della pace, da noi di quotidiano.net ribattezzato con largo anticipo il Tavolo della Pece per quanto vischiosa e oscura fosse la ragione della sua convocazione essendo votato al sicuro fallimento, è stato un tentativo velleitario e inutile di rimettere insieme i cocci del 2006. Anch'io sono rimasto particolarmente colpito dalla posizione defilata del Milan e di Galliani. Così come è stato evidente l'errore politico di avere convocato una cerchia di presunti eletti per dibattere una questione che, invece, riguarda tutto il calcio italiano. Visto quello che è accaduto nella fase dibattimentale del processo di Napoli, si è fatto un'idea diversa rispetto a quel che si voleva far credere nel 2006? Se sì, qual è? Che non è stata fatta giustizia a 360 gradi e che il nostro calcio ha perso un'occasione storica per fare pulizia. La giustizia sportiva è un organismo che garantisce indagini e verdetti credibili? La giustizia sportiva ha un'anomalia congenita: non è uniforme e, a volte, procede a ritmi tartarugheschi. Altre volte, invece, agisce in fretta e furia, come nell'estate 2006 quando, di fronte alla gravità della situazione che andava profilandosi, invece avrebbe dovuto prendersi tutto il tempo necessario per celebrare i processi. Anche a costo di mandare a quel paese Blatter che voleva chiudere la vicenda in quattro e quattr'otto. Ogni ipotesi di riforma della giustizia sportiva non può prescindere dal radicale rinnovamento dei suoi ranghi. E per radicale intendo tabula rasa. La reticenza dei media ha permesso una lettura parziale dello scandalo. Dall'interno di questo mondo cosa può raccontarci di quel periodo che non è stato già scritto? Ognuno risponde delle proprie azioni e del proprio modo di informare l'opinione pubblica. Anche perché il giudizio del lettore è implacabile. Secondo lei, gran parte dei media, dei giornalisti, opinionisti e uomini di campo, danno l'impressione di voler cancellare ogni discussioni su calciopoli? Si può giustificare solo con il desiderio di guardare avanti? Chi desse l'impressione di voler cancellare ogni discussione su Calciopoli, commetterebbe un madornale errore. Per guardare avanti bisogna avere la forza e il coraggio di voltarsi indietro e capire che cosa sia esattamente successo. L'ambiente della giustizia sportiva è così facilmente indirizzabile o c'è qualcosa che all'esterno non possiamo comprendere legato magari a una precisa politica sportiva? Non frequentando il Palazzo, non ne ho la più pallida idea. Ci descrive Carraro in quattro aggettivi? Poltronissimo è il neologismo che, a suo tempo, venne coniato per il personaggio. Non è un aggettivo degno dell'Accademia della Crusca, ma credo che il termine renda bene il soggetto stesso. Lo dimostra il fatto che, nel luglio 2006, annunciò in diretta tv, urbi et orbi, il suo addio al calcio. Le risulta sia effettivamente avvenuto in questi cinque anni e mezzo? Lo stesso Carraro è tuttora, e non potrebbe essere altrimenti poiché lo dice la carica stessa, membro a vita del Cio. Dopo essere stato presidente del Milan dal 1967 al 1971, * dal 1966 al 1968membro del Consiglio direttivo della Lega nazionale professionisti * dal 1968 al 1972 Consigliere federale * nel 1971 presidente della Commissione per i rapporti fra la FIGC ed il sindacato calciatori * dal 1971 al 1973 presidente del settore tecnico * dal febbraio 1973 vicepresidente della FIGC * dal 1973 al giugno 1976 presidente della Lega nazionale professionisti * dal 1º agosto 1976 al maggio 1978 presidente della FIGC ; * dal luglio 1977 al maggio 1978 commissario straordinario della Lega calcio * dal 1978 al 1987 presidente del CONI * dal 9 luglio 1986 al 29 luglio 1987 commissario straordinario della FIGC * dal 21 febbraio 1997 al 28 dicembre 2001 presidente della Lega nazionale professionisti * dal 28 dicembre 2001 all'8 maggio 2006 presidente della FIGC * dal 2004 al 2009 membro del comitato esecutivo dell'UEFA. * dal 1982 membro del Comitato Olimpico Internazionale * dal 2011 è commissario straordinario della Federsci. Ho tratto questo impressionante curriculum da Wikipedia. Mancano tre aggettivi per completare la risposta alla sua domanda. Non ce n'è bisogno. Se rivendicasse qualcosa e si ritrovasse in mano una serie di “incompetenze”, in Italia come in Europa, in sede sportiva e ordinaria, le sorgerebbe qualche dubbio su ...? Mi sorgerebbero molti dubbi sul sistema in vigore Il Colonnello Auricchio disse che, secondo lui, il Milan non possedesse televisioni o comunque non avesse media compiacenti; in virtù anche degli ultimi avvenimenti, che hanno visto due simulazioni (Ibrahimovic a Bologna e Boateng contro il Siena) e una bestemmia (ancora Ibrahimovic, a Cagliari) praticamente ignorate da quasi tutti i commentatori/giornalisti sportivi sia in TV che nei quotidiani, al contrario di quanto accadde poco più di un anno fa con l'ormai famosa simulazione di Krasic sanzionata poi con 3 giornate di squalifica dal giudice sportivo, quali sono le sue impressioni a riguardo? La prova televisiva dovrebbe essere adottata a 360 gradi e utilizzata sempre, per punire chiunque simuli o bari. Più in generale, la tecnologia dovrebbe essere introdotta subito per aiutare gli arbitri e gli assistenti a sbagliare molto meno. Blatter che, tramite l'Ifab o International Board che dir si voglia, è l'unico deputato a decidere, non ne vuol sentir parlare e le sue recenti aperture al meccanismo che permette di stabilire il gol o il non gol, sono insufficienti, artificiali e surrettizie. La verità è che avere la moviola in campo significherebbe togliere agli arbitri gran parte del potere di condizionare le partite (come non pensare al furto subito dall'Irlanda di Trapattoni, grazie al colpo di mano di Henry non visto dall'arbitro Ovrebo durante Francia-Eire? E agli errori sesquipedali commessi dagli arbitri durante Sudafrica 2010, immortalati dai maxi-schermi televisivi da centinaia di milioni di telespettatori, ma oscurati dalla Fifa?. La moviola in campo non significherebbe l'azzeramento dei contenziosi: alcuni episodi controversi rimarrebbero comunque, ma il loro numero verrebbe drasticamente ridotto. E non ci sarebbero più nè figli nè figliastri. Ringraziamo il Dott. Jacobelli per la disponibilità. -
Auricchio Sulle Rivelazioni Del Corsport
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
Calciopoli atto... E boh, chi può dirlo dove siamo arrivati e dove andremo a finire! Calciopoli è un universo sconfinato, un magma, tesi e antitesi, teorie e ora pure un mistero. Calciopoli è un viaggio in decine, centinaia, migliaia di bobine svelate ed altre rimaste inevase per colpa d’un server. Calciopoli è un’indagine, detective ingabbiati dietro computer, le orecchie tappate da cuffie come in Rischiatutto, la uno, la due, le tre, chissà! Calciopoli è grandi accusatori e investigatori, un lavoro nell’ombra, prima di ritrovarsi gli amplificatori accessi per sentire cosa c’era nascosto nel pallone. Calciopoli comincia otto anni fa, esplode sei anni fa, emette la sentenza un mese mezzo fa: ma poi, perché nulla muore definitivamente, men che meno l’anima di un’inchiesta di così ampia portata, le rivelazioni del Corriere dello Sport-Stadio di ieri, che allungano un’ombra dalla quale il tenente colonnello Auricchio - all’epoca impegnato al Nucleo Operativo dei Carabinieri - emerge con una frase secca: « Ho chiaramente letto le dichiarazioni apparse sul vostro giornale e mi sembra riguardino vicende che sono già emerse in fase dibattimentale e sulle quale ovviamente non ho nient’altro da aggiungere. Se no che vadano ritenute prive di fondamento». Calciopoli, da via in Selci a Napoli, e poi via via lungo lo stivale, in un concerto di voci racchiuse in quei nastri messi in discussione adesso, in certe anomalie emerse poi, in annotazioni di carattere tecnico che lasciano scricchiolare considerazioni d’un passato recentissimo. Calciopoli cominciò grazie all’irruzione del tenente colonello Auricchio e di intercettazioni (anche ambientali) utili per svelare un mondo diverso. Ma ora, fine 2011, cinque anni e mezzo dopo, l’ennesima puntata: « Sulla quale, mi permetta, niente da aggiungere. Cose già sentite in aula, in fase dibattimentale». Corriere dello Sport-Stadio -
Abete: "la Figc Contrasterà Con Grande Serenità"
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
DESENZANO, 20 dicembre 2011 - Tutti invitati alla festa della Lega di A. Peccato che il giorno scelto un mese fa si riveli uno dei più neri della storia del pallone italiano e che, quindi, da festeggiare non ci sia proprio nulla. All’alba esplode la fase 2 dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse; all’ora di pranzo salta il nono allenatore del campionato (eguagliato il record assoluto del 2009); nel tardo pomeriggio, facendo la conta di presenti e assenti alla riunione di Desenzano, si capisce quanto ancora facciano male le cicatrici aperte da Calciopoli e come il «tavolo della pace» non sia servito a nulla. Eppure, il teatrino continua la sua recita. Su un palco vero e proprio, stavolta. Quello del «Teatro Alberti», rimesso a nuovo dal presidente genoano Preziosi. E’ lui che ha organizzato la serata in riva al lago: assemblea, premiazione, cena e danze con la musica dei «Maurillos», il gruppo del chitarrista Massimo Cellino che, insoddisfatto del suo Cagliari, può così concedersi la battuta ai colleghi-rivali: «Almeno sul palco ve la suono a tutti». Peccato che il suo rock non lo sentano in tanti. Dei partecipanti al tavolo della pace che ha fatto flop 5 giorni prima, ad esempio, a Desenzano c’è solo Galliani che ritira la coppa dello scudetto e quella della Supercoppa. Il presidente federale Abete arriva in ritardo ma in tempo per ribadire che la Figc «contrasterà con grande serenità ogni proposito di ricorso della Juventus». Mancano Moratti, Agnelli, Della Valle e De Laurentiis. Manca anche il presidente del Coni Petrucci, che non aveva invitato al tavolo romano la Lega di A e aveva parato ogni polemica annunciando in anticipo per la data di ieri la sua adesione a una serata di beneficenza a Napoli. Assenze che fanno rumore. Tutti, come sempre, uno contro l’altro. Uniti solo nel condannare il marcio delle scommesse. E ci mancherebbe. «Pene severissime per chi ha sbagliato», è il ritornello prima che suoni Cellino. Fonte: La Stampa (articolo a firma di Roberto Condio) -
Un comunicato per smentire le ultime voci sull'eisto del Tavolo della Pace. L'Inter, attraverso il proprio sito internet, ha pubblicato un nota: "In merito al comunicato proposto dal Coni durante l'incontro di mercoledì a Roma e alle tante e diverse interpretazioni fornite in questi giorni da alcuni organi di informazione, F.C. Internazionale precisa che non è stato mai raggiunto un accordo sul comunicato stesso durante la riunione, né, più specificatamente, il documento è stato approvato dal dottor Massimo Moratti" tuttojuve.com
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Carraro: "calciopoli? La Juve Sta Sbagliando"
parametrosottozero ha risposto al topic di Farsopoli_Giustizia_WMoggi in Calciopoli (Farsopoli)
"Ci ispiriamo ai valori di facchetti e chiediamo scusa al calcio italiano per il male fatto, lo scudetto del 2006 è il giusto risarcimento per il rigore di Ronaldo" (GCG) -
Il Testo Che Cancella Calciopoli
parametrosottozero ha risposto al topic di Haran Banjo in Calciopoli (Farsopoli)
dal momento che in materia io sono ancora piu' ignorante, volevo chiedervi questo: ma siete poi sicuri che il TAR e' un tribunale che esiste? -
Il Testo Che Cancella Calciopoli
parametrosottozero ha risposto al topic di Haran Banjo in Calciopoli (Farsopoli)
ma gli "organi federali" non farebbero prima a spiegare come mai nel 2006 su oltre 170.000 INTERcettazioni ne venne sbobinata solamente la quarantina che riguardava Moggi? -
"Calciopoli Fu Un Processo Molto Frettoloso..."
parametrosottozero ha risposto al topic di Morpheus © in Calciopoli (Farsopoli)
talmente frettoloso che l'azionista di maggioranza a circa 3 settimane dalla relativa lettura aveva gia' pubblicamente dichiarato che saremmo "ripartiti dal basso" -
Moggi: "Juventini, Rassegnatevi, Il Tavolo Della
parametrosottozero ha creato un topic in Calciopoli (Farsopoli)
MILANO, 13 dicembre 2011 - Petrucci non ha reso nota l’agenda, sembra però che tutti sappiano tutto e pontifichino di conseguenza. Tutti a plaudire, nessuno a ricordare come è nata l’iniziativa. Andrea Agnelli aveva chiesto un “tavolo politico”. Petrucci l’ha trasformato e l’impressione è quella di un calderone, nel quale c’è tutto e forse manca il punto di partenza. Annacquati i puntelli, cavalli di battaglia del presidente della Juve: i fatti del 2006, l’impar condicio pagata solo dal club bianconero, lo scudetto di quell’anno trasferito all’Inter per motivi etici inesistenti, e sullo sfondo del tutto dimenticata la relazione di Palazzi, quella che ha accertato la violazione dell’art. 6 tout court a carico dell’Inter, l’illecito sportivo per chi provasse a dimenticarlo, il grido di Abete (chissà quante volte se ne sarà pentito) che l’etica non sarebbe andata in prescrizione, l’invito dello stesso Abete a Moratti di rinunciare alla prescrizione, invito arrogantemente respinto. Troppe chiacchiere C’è anche chi come Carraro, invece di tacere, chiede alla Juve di rimuovere dallo stadio i due ultimi scudetti, il 28 e il 29, senza chiedersi come e perché resta nella bacheca dell’Inter l’ultimo del 2006, che sta lì solo per prescrizione, quindi indebitamente, e perché non si è trovato un organo della Figc che si dichiarasse competente per revocarlo, con l’ultima barzelletta che non essendoci stato un atto specifico, per questo motivo non può essere rimosso. C’è chi sostiene (Spy Calcio) che «Agnelli non calcherà la mano sullo scudetto 2006, per non rischiare di fare alzare Moratti subito dal tavolo». Se le cose stanno così, allora ha ragione chi vede nel tavolo un gioco delle beffe, e non un tavolo di pace. E a questo punto un concetto deve essere chiaro: se la pace vuole intendersi come una genuflessione di fatto ai diktat di Moratti («non ci penso per niente a cedere lo scudetto»), mentre lo stesso patron nerazzurro se ne sta zitto sui fatti e misfatti del club (svelati da Palazzi), allora ha ragione la tifoseria bianconera, Agnelli non dovrebbe nemmeno sedersi, a meno che nelle più alte sfere bianconere non siano stati decisi piani diversi. Lo dice con chiarezza, pari a una stilettata, il blog “aspettando godot10”: “Dovrebbe essere un tavolo della pace ma forse è una via di fuga”. Insomma c’è puzza di bruciato e di digressione (inutile) su altri problemi. Non si capirebbe altrimenti la presenza di De Laurentiis, un segno di considerazione, certo, e di attenzione sui temi esternati dal patron del Napoli, ma non c’entrano niente con quel tavolo che avrebbe dovuto (lo dico già al passato) pacificare i duellanti. Cari amici tifosi bianconeri, lo scenario è questo, mi dispiace per la vostra battaglia, che è stata anche la mia, e lo è ancora, ma se parlano ancora Carraro e Guido Rossi, se nessuno dice a Petrucci che proteggere Abete non significa cassare a comodo tutti i suoi errori (gli chieda Petrucci perché e come è stata adottata e segretata la radiazione cancellata di Preziosi), se questo è lo scenario e anzi l’andazzo la conclusione può essere una sola, un altro atto di somma ingiustizia. Fonte: Libero (estratto dall'articolo a firma di Luciano Moggi)