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totojuve

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di totojuve

  1. Eh, cara Lory, visto chi è il capo di quella squadra, potremmo tranquillamente scrivere che è tutto PRESCRITTO!
  2. Pare che la squadra azzurra cambierà capitano. come sarà scelto? Sarà scelto tra quelli che alla domanda: "Tu al posto di Buffon avresti detto all'arbitro che era dentro?" risponderanno si. Questione di correttezza. Eccheccatzo!
  3. Moggi: “Al Milan è mancato.. Meani!” L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato disputata. MILAN-JUVE, PARTITA FALSATA DALL’ARBITRAGGIO! “La sfida scudetto di San Siro tra Milan e Juventus è stata rovinata da un arbitraggio disastroso. La partita è stata intensa e spettacolare ma le decisioni di Tagliavento mal supportato da Romagnoli ne hanno falsato l’esito. Questo arbitraggio mi ha ricordato molto da vicino quello di Racalbuto in un Roma-Juve del 2004-2005 dove fu Pisacreta a farne di tutti i colori. Vedendo come il Milan ha affrontato la partita penso che se alla squadra rossonera avessero convalidato il secondo goal realizzato i bianconeri difficilmente avrebbe recuperato la gara, anche per una questione di morale. Va reso quindi merito ai rossoneri che zeppi di riserve hanno dominato la Juventus che dal canto suo però è stata straordinaria nel non mollare mai, mostrando quel carattere scritto da sempre nel Dna juventino. Questa squadra sta facendo una stagione miracolosa. Il goal di Muntari? Nel Milan si è sentita molto l’assenza di…..Meani. Ci fosse stato lui sicuramente ai guardalinee sarebbero state date le giuste indicazioni per sbandierare….. ” BALDINI, PERCHE’ CONTINUI A PRENDERE IN GIRO I TIFOSI? “A Bergamo la Roma ha disputato una partita disastrosa e per l’ennesima volta in stagione è stata umiliata. Non riesco proprio a capire perché Baldini continui a prendere in giro i tifosi giallorossi parlando di obiettivo terzo posto. A questa squadra manca una vera dirigenza e il tutto si evidenzia anche nella gestione del caso De Rossi mandato in tribuna per un litigio con Kjaer, decisione che ha penalizzato l’intera squadra. Baldini cerca in tutti i modi di giustificare la scelta di Luis Enrique come allenatore, ma i danni creati dalla sua gestione sono altresì evidenti. Poi se ai tifosi della Roma va bene questo progetto a perdere….” LAZIO, LA SQUADRA E’ CON REJA. ZOLA POTREEBBE ESSER IL NUOVO ALLENATORE “Reja è un professionista serio. Se la Lazio avesse accettato le sue dimissioni se ne sarebbe andato via da vero signore lasciando la squadra in una posizione di classifica di tutto rispetto. E’ evidente comunque che Lotito per convincerlo a restare gli abbia garantito qualcosa. Quindi o verrà allontanato a breve Tare oppure l’anno prossimo ci sarà Zola in panchina con Reja Direttore Tecnico. D’altronde la vittoria contro la Fiorentina ha dimostrato che la squadra è con Reja..” (canaleJuve)
  4. Buon giorno a tutti! Il calcio italiano è ormai invaso da una guerra civile (ma anche incivile). e non solo
  5. Io, al posto di Conte, una volta rientrato in campo dopo l'intervallo, avrei fatto fare un gol alla porta mia. Anche se non so quanto sarebbe stato apprezzato il gesto, visti i tempi che corrono.
  6. Ma intanto anziché godersi la buona prova di una squadra mutilatissima (ma dove è finito lo scientifico e intanto miracolistico Milan Lab che doveva servire al conseguimento della salute piena e continua dei campioni?), il club rossonero prova rammarico, rimpianto, rabbia per come sono andate le cose sul campo. Sì, la Juventus ha conservato l’imbattibilità stagionale e ha rimediando un altro pareggio, ma ricordiamo che con tutti pareggi si finisce il campionato imbattuti e intanto si finisce anche in B…. ?
  7. Dici che ne abbiamo trovato uno che va alla ricerca della verità? Che sia un giornalista?
  8. "Non accetterei mai un invito a cena da Gianluca Vialli, io voglio la pace...Più della sua recente uscita sulla brillantezza atletica del Pescara a me ha fatto male quando nel 1998 mi diede del terrorista...Come può rimarginarsi una simile ferita? Terrorista è una bruttissima parola...". Secondo me, Vialli, chiamandolo semplicemente terrorista, gli fece un complimento, con tanti altri termini che a quest'uomo si addicono...
  9. Pare sia vero. Sono state esaminate solo alcune immagini di un video girato dai CC. Ma nessuno, se non i pm, hanno potuto vedere tale filmato, ed ora è sparito. Inoltre sembra che sia stata manomessa la successione delle foto.
  10. Mi è capitato di vedere un poco della partita di CL ed ho fatto una riflessione. Mi ricordo che l'estate scorsa molti utenti di questo forum non volevano Conte perchè inesperto. Molti poi speravno nell'arrivo di Villas Boas. Vedendo giocare il Chealsea in quel modo, dopo avere speso tanto per acquistare tutti quei giocatori, mi chiedevo se l'allenatore VB non fosse veramente una pippa. Speriamo di vederlo l'anno venturo a Milano Scusate. Dimenticavo
  11. A si? Non l'ho potuta seguire Mi associo al vaffa. Ma va bene anche un
  12. A me va bene così. Non ho mai pensato che sarebbe stata una passeggiata.
  13. “ORGANIZZIAMOCI”: le nostre motivazioni Di seguito il comunicato dell’associazione “Organizziamoci” dopo le motivazioni della sentenza di primo grado del processo Calciopoli. Anche se per qualche tempo non abbiamo fatto sentire la nostra voce, noi di “Organizziamoci” siamo ben decisi a proseguire la battaglia contro chi ha tentato inutilmente di “normalizzarci”, mettendo proditoriamente in discussione il nostro recente passato. Con la stessa determinazione continueremo ad offrire il nostro contributo, “razionale” quanto appassionato, alla società che, con il ritorno di Andrea Agnelli, ha imboccato la strada per riappropriarsi del ruolo da protagonista che la storia le ha assegnato. Non si ferma quindi la lotta per la verità di “Organizziamoci” che trae, se è possibile, maggior vigore dalla pubblicazione delle motivazioni su Calciopoli. Motivazioni le cui conclusioni di condanna per Moggi e assoluzione per la Juve sembrano una sorta di compromesso, tra la Dottoressa Casoria e chi, sin dall’inizio del processo, ha fatto pressioni per un verdetto del tutto simile a quello della giustizia sportiva. Resta la sensazione che in un caso si sia condannato e non giudicato, e nell’altro il giudizio sia scaturito dai riscontri oggettivi emersi nel dibattimento. Noi di Organizziamoci vogliamo richiamare l’attenzione dei fratelli bianconeri sulle posizioni di Moggi e della Juventus. In considerazione però dei tanti argomenti, abbiamo diviso il documento in due parti pubblicate distintamente. Oggi ci occuperemo del Direttore e successivamente della Juventus. Sentenza già scritta per Moggi. Avendo seguito tutto il dibattimento che ha messo in luce una realtà completamente diversa da quella distorta e spacciata per verità nel 2006, è stato subito evidente che la condanna di Moggi fosse la naturale conseguenza di una sentenza rispettosa della “ragion di stato”, per evitare gravissime conseguenze alle istituzioni (non solo quelle sportive). E il nostro convincimento ha avuto una sconcertante conferma dal Procuratore Generale di Napoli (dottor Lepore), che, dopo la lettura della sentenza, ha spudoratamente dichiarato: “Mai come questa volta non è stata una sentenza già scritta“. “Tra noi ed i colleghi ci sono state delle incomprensioni, tant’è vero che siamo stati costretti a due istanze di ricusazione per ristabilire la regolarità del processo”. Dichiarazione che lascia sgomenti, e di cui nessuno ha osato chiedere il significato, ma noi di “Organizziamoci” non abbiamo timore di porre in modo esplicito qualche banale domanda: Esimio dottor Lepore, ci faccia capire a quali incomprensioni si riferisse e cosa intende per regolarità del processo? Sappiamo bene che non vi sarà risposta, ma proprio l’atteggiamento di chi ignora le istanze di giustizia, eludendo semplici domande, accresce la voglia di ristabilire la verità del mondo bianconero. Eravamo comunque curiosi di conoscere su quali basi il collegio giudicante avesse emesso, condanne tanto dure da lasciare perplessi anche i più accaniti detrattori di Moggi. Ebbene la lettura delle motivazioni ci ha lasciato basiti e confortati allo stesso tempo. Basiti perché i ripetuti riferimenti a un’esagerazione con conseguente ridimensionamento delle accuse è, a nostro avviso, il logico presupposto per ben altre conclusioni. Evidentemente, interventi “esterni” (vero dottor Lepore ?) hanno pesantemente condizionato la Dottoressa Casoria, costretta, anche da iniziative plateali, come le due ricusazioni, a piegarsi, rispettando così interessi “superiori”. Confortati perché aumenta la nostra convinzione che in Appello la sentenza possa essere, se non completamente ribaltata, ampiamente ridimensionata. E non lo sosteniamo perché siamo juventini, ma semplicemente perché è scritto nelle seicento pagine che dovrebbero spiegare i motivi della sentenza. Oltre al già citato ridimensionamento delle accuse, i giudici riconoscono che: quel che faceva Moggi era una prassi comune a tutti (anche quelli non imputati), le difese sono state in qualche misura ostacolate, vi è stato una sorta di accanimento verso il Direttore, con indagini parziali, a senso unico e reati provati al limite della sussistenza. Inoltre, la condanna per il capo d’accusa principale, l’associazione per delinquere, di cui Moggi è individuato come capo, seppur ispirata dalle sentenze sportive, è supportata con elementi molto deboli, come le tante chiacchiere, le telefonate al processo di Biscardi e i contatti con SIM straniere; fatto pregnante per i giudici, anche se provato, per loro ammissione, con un metodo artigianale. Vane sono definite le parole di alcuni testimoni dell’accusa e addirittura da presa in giro le risposte di Manfredi Martino (quello del colpo di tosse, di Bergamo). Argomenti quindi estremamente deboli che il collegio giudicante cerca di rafforzare con qualche esilarante considerazione, come quella che si può leggere alla pagina 459: «Non rileva che la cooptazione abbia realizzato più che altro un effetto scenico, di mera apparenza, poiché anche l’apparenza può generare la condizione di potere e l’assoggettamento all’autorità per tal via creata. Giustificazioni dunque deboli, ai confini del ridicolo, a sostegno di condanne emesse, è bene ricordarlo, per reati di tentativo che, come scrivono i giudici, sono ai limiti della sussistenza. In realtà veri assist per le difese che certamente ne faranno buon uso nel processo di secondo grado. “Organizziamoci”, come sempre, sarà al fianco di Luciano Moggi, fino a quando giustizia non sarà fatta.
  14. E' stata una faticaccia. Ma sono tre punti importanti. Vaffangulo a tutta l'Italia antijuventina
  15. Pare che non sia lecito chiedere "parità di trattamento"
  16. Se non fosse che è sempre in malafede direi che questo non ha capito un catzo!
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