Vai al contenuto

totojuve

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    5196
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    1

Tutti i contenuti di totojuve

  1. Che kulo il milan! Ho letto un poco dell'intervista di Boniperti Pare che abbia rimosso gli illeciti di zaccone Questi illeciti: vanno e vengono..... :interxxx:
  2. Strana questa associazione a delinquere. Interviene dopo le partite, a risultato acquisito, a colpo sicuro.
  3. RESURREZIONE BUONA PASQUA a tutti voi, fratelli juventini. Visto che, almeno per i cristiani, questo è un giorno in cui bisogna cofessarsi, mi piacerebbe che tutti coloro che Conte non ha esperienza, Bonucci è una pippa, ecc. si pentissero. :interxxx: :interxxx: :interxxx: :interxxx:
  4. Ciao, ragazzi. C'è qualche non notizia pure oggi? :interxxx: :interxxx: :interxxx:
  5. L'INCHIESTA SULLE SCOMMESSE Masiello parla e torna a casa «Fu Quarta a darmi i soldi» Combine nel derby, coinvolto l’imprenditore salentino L'uomo non è indagato, ma potrebbe essere interrogato BARI - Nel giorno in cui Andrea Masiello ottiene gli arresti domiciliari e lascia il carcere di Bari per tornare a Bergamo, spunta il nome di "mister X", della persona che il difensore avrebbe indicato come il presunto intermediario del derby Bari-Lecce. Il terzino, durante l’interrogatorio investigativo di mercoledì scorso, ha riconosciuto in una fotografia mostrata dagli inquirenti baresi il soggetto che, lo scorso 22 agosto, gli avrebbe consegnato in un albergo alle porte del capoluogo salentino circa 250mila euro. Si tratterebbe di un imprenditore molto conosciuto a Lecce, Carlo Quarta, grande appassionato di calcio e tifoso del Lecce: nessun legame diretto con il club giallorosso, anche se la Procura di Bari ipotizza una vicinanza. Il manager, candidato con una lista civica alle prossime elezioni comunali, è a questo punto il maggior sospettato. Su di lui ci sarebbero già indagini in corso. E’ probabile che, già nelle prossime ore, l’uomo, 36 anni, possa essere convocato in Procura dal pm Ciro Angelillis e dai carabinieri per essere ascoltato e difendersi dalle accuse. Quarta a Lecce è molto conosciuto sia perché amico di alcuni calciatori, dirigenti di calcio e di imprenditori locali, sia perché frequentatore nelle serate vip della movida salentina. L’individuazione del presunto intermediario apre a nuovi scenari investigativi: se dovesse essere confermata l’identità del "mister X" che sarebbe stata indicata da Masiello, a quel punto gli inquirenti dovranno cercare di stabilire se ha agito per conto suo o meno. Quel derby al San Nicola, finito 2-0 per i giallorossi e suggellato da un autogol volontario di Andrea Masiello, consegnò nelle mani dei salentini la salvezza certa. La ricostruzione della magistratura è che la vittoria del Lecce fu, almeno in parte, agevolata dall’atteggiamento benevolo di alcuni calciatori del Bari, di Masiello in primis che ha già ammesso le proprie responsabilità. «Voglio aggiungere - scrive il terzino in un memoriale del 28 marzo scorso - che, quando il risultato era sullo 0-1, ho sfruttato un’occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l’esito di sconfitta per il Bari e per poter, quindi, ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l’autogol con cui si è concluso l’incontro». Il difensore dell’Atalanta, ex Bari, arrestato lunedì scorso con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, fino a qualche giorno fa era considerato «poco attendibile». Ma dopo tre giorni di detenzione, evidentemente, ha cambiato atteggiamento e avrebbe iniziato a collaborare senza reticenze, tanto da «guadagnarsi» gli arresti domiciliari e il ritorno a casa. Quindi, dopo quattro giorni passati a piangere e a disperarsi in cella, per l’ex difensore del Bari finisce, in parte, l’incubo nel quale si è andato a ficcare con le proprie mani. La Procura, che ha dato parere favorevole ai domiciliari, e il gip Giovanni Abbattista hanno premiato la decisione del difensore di collaborare alle indagini. Ad accompagnare Masiello all’uscita dal carcere c’era uno striscione esposto da una ventina di tifosi: «Avete umiliato i nostri colori, venduto le nostre maglie, ammazzato la nostra passione e ridicolizzato le nostre lacrime. Bari vuole giustizia». Prima di lasciare il penitenziario, però, il giocatore è stato interrogato per la terza volta in 24 ore dal pm e dai carabinieri: durante l’ora e mezza di confronto, gli sono stati chiesti particolari su Bari-Sampdoria (il difensore avrebbe ammesso di aver rifiutato due offerte una proveniente dagli zingari, l’altra direttamente da un suo collega di cui ha fatto il nome) e Bari-Chievo. L’inchiesta è ad una svolta decisiva e presto potrebbe finire col travolgere nuovi club, dirigenti e altri calciatori ancora. Vincenzo Damiani 06 aprile 2012
  6. Calcio: Marchionne, sono tifoso della Juve ma non per contratto 06 Aprile 2012 - 12:25 (ASCA) - Torino, 6 apr - ''Non sono diventato tifoso bianconero perche' e' una clausola del contratto''. Scherza Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, presentando l'accordo di sponsorizzazione della Juventus da parte del marchio Jeep, del gruppo Fiat-Chrysler. ''Avevo 5 anni - spiega - quando mi sono avvicinato alla Juve e non ho dovuto aspettare molto tempo per vederla vincere essendo iniziata poco dopo l'epoca del 'trio magico' Boniperti, Charles e Sivori. I bambini nati nel 2000 non hanno avuto la stessa fortuna - aggiunge -. Ma non e' ovviamente per la mia passione sportiva se la Fiat ha scelto di diventare sponsor della squadra''. Marchionne ricorda le ''affinita' elettive'' dei due marchi, utilizzati entrambi per insegnare l'uso della lettera 'J' ai bambini. La jeep in America e la Juventus in Italia. Jeep, ricorda Marchionne ''e' il marchio piu' globale che abbiamo, dall'identita' forte e leggendaria e sta seguendo una precisa strategia di sviluppo. Anche la Juve ha un passato glorioso - dice ancora - e ora dopo anni non facili sta dimostrando di essere di nuovo all'altezza della grande storia che ha alle spalle''. Marchionne ha infine ricordato di andare, anche se non succede molto spesso, ''volentieri allo stadio specialmente ora - conclude - che ne abbiamo uno nuovo, spettacolare e dedicato davvero al calcio''. eg/rf/alf
  7. Calcioscommesse ''L'sms? E' una bufala manovra contro Juve'' Conte respinge ogni accusa di coinvolgimento nella vicenda: ''Non esiste nessuna telefonata, nessun messaggio. E' una non notizia che però fa capire tante cose. Fa tutto parte di un gioco che non condivido, ma che non posso non vedere'' TORINO - Andrea Agnelli difende Antonio Conte: "E' una persona integra e leale". Dagli atti della Procura di Bari emerge che un conoscente di Antonio Bellavista, ex capitano del Bari implicato in Scommessopoli, il 24 o 25 marzo 2011 avrebbe forse inviato un sms all'attuale tecnico bianconero per "sistemare" Siena-Sassuolo, una di quelle partite note anche alla Procura di Cremona e a Palazzi. L'organizzazione cercò insomma di contattare, senza riuscirci, Antonio Conte, quando allenava il club toscano. Tirato in ballo, l'allenatore bianconero respinge ogni accusa di coinvolgimento nello scandalo: "E' una bufala. Non esiste nessuna telefonata, nessun messaggio. Stiamo parlando di una non notizia che però fa capire tante cose". Conte vede addirittura un complotto contro la sua Juve tornata forte e scomoda: "Se si dà tutto questo risalto a una bufala è perché c'è un gioco dietro. Non sono nè deluso, nè arrabbiato e neppure sorpreso. Fa tutto parte di un gioco che non condivido, ma che non posso non vedere. Alleno una grande squadra, tornata competitiva grazie al grande lavoro svolto. Se qualcuno pensa che tutto questo possa distoglierci dalla lotta per lo scudetto, si sbaglia". AGNELLI: "CONTE HA GRANDI VALORI" - In occasione della presentazione del marchio Jeep della Fiat come nuovo sponsor della Juventus, il presidente Andrea Agnelli è intervenuto sul Calcioscommesse: "Sulle attività di indagine delle Procure di Cremona e di Bari, sappiamo che bisogna attendere il termine del lavoro per poter trarre delle conclusioni che dovranno interessare tutto il sistema del calcio, perché l'attività di indagine riguarda una delle piaghe del nostro sport di alto livello. Il fatto che vengano toccati alcuni nostri tesserati non ci lascia indifferenti ma assolutamente vigili". Il numero uno bianconero si sente di difendere a spada tratta l'ex tecnico del Siena: "Conosco Antonio Conte da una ventina d'anni, se è vero che ha alcuni difetti bisogna anche riconoscergli due grandi valori: è una persona intergra e assolutamente leale. Se e quando sarà il caso, affronteremo eventuali situazioni sgradevoli". CONTE: "NIENTE POTRA' ROVINARE IL NOSTRO SOGNO-SCUDETTO" - Antonio Conte ha risposto con un sorriso ironico al fuoco di domande su un suo presunto coinvolgimento della vicenda di Scommessopoli: "Io faccio parte di questo gioco pur non condividendolo. Devo accettare le cose belle e le cose brutte, ma il risalto che è stato dato a questa bufala mi fa sorridere e riflettere. Siena-Sassuolo? Non voglio dare spiegazioni al nulla, commentare una non notizia sarebbe da deficienti. Stiamo parlando di indagini importanti, bisogna avere rispetto per chi le fa. Evitiamo di speculare su questioni serie. Il mio nome era già uscito otto mesi fa su Repubblica, quando si parò di un tentativo fallito di agganciarmi. Rivedere il nulla riportato sui giornali mi fa sorridere". E' un risata a denti stretti, tirata, amara. Conte preferisce il sogno all'incubo: "Questi eventi non distoglieranno il pensiero mio e della squadra di sfilare lo scudetto al Milan. C'è grande concentrazione e voglia di infastidire una superpotenza come quella rossonera. Magari arriveranno altre notizie, ma niente potrà destabilizzarci. Vogliamo coronare un sogno, e se non sarà possibile applaudiremo la squadra che vincerà lo scudetto. Siamo comunque molto soddisfatti di essere qui a giocarci lo scudetto e in finale di Coppa Italia". (06 aprile 2012)
  8. Anche a me interessano molto gli interventi degli avvocati. Sono ansioso di sapere come e perchè queste valutazioni non abbiano avuto peso nel giudizio. Mi convinco sempre più che era già tutto scritto.
  9. Questa squadra è in grado di vincerle tutte. L'allenatore poi è veramente grande. Mi dispiace per la sentenza contro il Direttore. Ci sarà qualcuno su questa terra che può prendere una decisione corretta nei suoi confronti? :interxxx: :interxxx:
  10. Intanto, se ne tornano delusi. Pensa, se si fossero qualificati, come sarebbero stati carichi ed euforici. Secondo me, è meglio così.
  11. Io continuo a gridare FORZA BARCAAAAAAAAAA!!! con tutto il cuore. E, come sempre, :interxxx:
  12. Avete letto l'intervista a Penta? La procura di Napoli ha giocato con un video: compare e scompare, compare e scompare,......
  13. ''Non accetto altri rinvii il contratto va firmato'' Il presidente federale Abete lancia l'allarme in vista della prossima stagione. "Il trauma che è stato vissuto quest'anno, non può ripetersi". Sulle polemiche per la finale di coppa Italia. "C'è stato un evidente errore di metodo nel discutere la scelta di Roma" ROMA - Evitare che si ripeta la telenovela della passata stagione con lo sciopero dei giocatori e il rinvio della prima giornata di serie A. Il presidente della Figc Giancarlo Abete, a margine della conferenza stampa della 2/a edizione del Premio 'Enzo Bearzot', ha posto dei paletti sull'inizio del prossimo campionato e sulla firma del contratto collettivo dei calciatori di Serie A. "Non ci possiamo permettere rinvii. Bisogna rinnovare il contratto collettivo. Il trauma che è stato vissuto dallo slittamento del campionato passato, non può ripetersi - avverte -. L'ultimo contratto è stato firmato al termine di un percorso molto faticoso, tanto che solo venerdì scorso ho firmato il regolamento del collegio arbitrale. Adesso bisognerà mettersi subito al lavoro per definire il nuovo contratto ed evitare che si ripeta quanto accaduto lo scorso anno. Nel calendario c'è stata grande attenzione da parte del consiglio federale sulla decisione dei periodi per far giocare i turni infrasettimanali, tenendo conto anche di quello che è avvenuto in questo campionato". COPPA ITALIA A ROMA - Capitolo Coppa Italia. Abete è stato duro con la Lega dopo che Petrucci aveva minacciato di non dare la disponibilità dello stadio Olimpico per la finale del 20 maggio tra Napoli e Juventus. "Non è questione di essere duri con la Lega di A, ma è un fatto di responsabilità. Di certo, non è stata una bella pagina e c'è stato un evidente errore di metodo nel discutere la scelta di Roma, peraltro stabilita dalla stessa Lega per dare visibilità ad una finale di Coppa Italia giocata nella capitale e davanti al presidente della Repubblica. Non può essere qualche migliaio di spettatori in più ad incidere sulla decisione della sede - ha concluso Abete -. Detto questo, per fortuna un'attenta riflessione da parte della Lega di A ha portato alla soluzione auspicata". (Repubblica, 28.03.2012)
  14. Io non riesco proprio a tifare per una squadra italiana, specialmente se è milanese. Se si qualificano si caricano, ed è peggio. Meglio se tornano scornati, senti a me! Forza Barca e, naturalmente, :interxxx:
  15. FORZA BARCA!!!! senza dimenticare :interxxx: :interxxx:
×
×
  • Crea Nuovo...