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totojuve

Tifoso Juventus
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  1. Sono tutti soldi spesi bene soprattutto quelli per i media a ns favore. Poi, è vero, il nostro è gratuito e vale molto.
  2. Ma che catzo combina Marotta? Sento di acquisti di giovani da due mesi con la media di uno ogni due giorni ma non è riuscito a prendere uno dei due veramente validi; Verratti e Destro. Ora si sputtana con Berbatov. :interxxx:
  3. Il caso Fontana. Condannato perchè dice che prese soldi da un albanese (assolto) di A.Corsa Ogni giorno che passa se ne scopre una nuova, o meglio Antonio Corsa ne scopre una nuova e ce la racconta. Ogni giorno qualcosa in più non quadra nelle sentenze emesse dalla giustizia sportiva. E’ ancora degna di chiamarsi giustizia, sempre e comunque, un qualcosa che funziona nel modo che vi stiamo raccontando? Leggete e rifletteteci su… (di Antonio Corsa – @antoniocorsa) Premessa: quando si parla di “giustizia” e della vita delle persone, non esistono maglie e non esistono distinzioni. Avendo saputo che il ragazzo è distrutto e non riesce a darsi pace, mosso da quella voglia di capirne di più che colpevolmente continua a mancare a tanti giornalisti, ho letto le sue “carte”. E, anche in questo caso, ci troviamo dinanzi ad un calciatore rovinato senza una sola prova. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver contribuito a combinare la gara Chievo-Novara del 30.11.2010. Gli “zingari”, faccio una breve ricostruzione di quanto sostenuto dalla procura federale, avrebbero chiesto e ottenuto un “Over” tramite il (loro) “collaboratore” Gervasoni , il quale avrebbe a sua volta contattato Bertani del Novara (per l’accusa il referente del Novara per combinare le gare) per chiedergli di cercare alcuni “complici” all’interno della squadra che potessero essere d’aiuto per raggiungere l’obiettivo. Bertani, secondo Gervasoni, si sarebbe sicuramente servito di Ventola e poi di “qualcun altro”. Inoltre, a differenza di altre gare, ci sarebbe anche una somma di denaro come ricompensa: si parla di 150.000 euro che sarebbero stati loro consegnati direttamente e personalmente nell’albergo che ospitava il Novara. “A chi?”, vi starete chiedendo. Ed è proprio questo il punto. In questo caso l’accusatore è il “pentito” Gervasoni, cui la Disciplinare crede perché rilascia dichiarazioni autoaccusatorie (e questo, a differenza di Carobbio in Novara-Siena è anche vero). Lo fa inoltre perché “caratterizzate per la dovizia di particolari descrittivi e per il riferimento preciso a una serie, nominativamente individuata, di calciatori del Novara” (cioè perché spara pure dei nomi, e non è generico) e perché nei confronti di queste persone “non è emerso alcun motivo di risentimento da parte di Gervasoni o un qualsiasi interesse dello stesso al loro coinvolgimento” (cioè dice la Disciplinare: siccome non erano nemici – e nel caso di Fontana neanche si conoscevano – allora se Gervasoni ha fatto il loro nome c’è da credergli). Ma non solo: anche Gegic, lo zingaro che avrebbe rivelato queste cose a Gervasoni – come vedremo – non avrebbe” alcun interesse ad accusare un calciatore piuttosto che un altro”. E c’è di più! (vedete quante “prove”..). Dice la Disciplinare: “la narrazione di Gervasoni trova riscontro in ulteriori elementi, quali l’effettivo raggiungimento del risultato concordato” (e ci mancherebbe altro, aggiungo, visto che il pentimento è arrivato mesi dopo). Basta? No. “I calciatori del Novara deferiti sono risultati – inoltre – accomunati da rapporti di particolare confidenza”. Quindi: siccome erano pure amici, quelli del Novara, allora è credibile che abbiano potuto combinare la partita come racconta Gegig a Gervasoni. Non vi scandalizzate: le “prove”, in questi processi, sono quasi sempre queste, ovvero ragionamenti ad esclusione partendo dal preconcetto che i nominati dai pentiti (o presunti tali) siano colpevoli. Come si arriva, ad ogni modo, a questi nomi e a quello di Jimmy Fontana, in particolare? Così Gervasoni nell’ interrogatorio del 22.12.2011 davanti al GIP di Cremona: «Io amico di Bertani del Novara gli dissi che potevo accettare le proposte di G.A. (Gegic, ndr) e infatti così andò e qualcuno degli stranieri, per l’occasione, andò ad alloggiare nell’albergo dove c’era il Novara. Di questa squadra fu coinvolto anche Ventola e qualcun altro, in quanto, se non sbaglio, Bertani quel giorno non giocò e ci voleva l’intervento di qualcun altro». Questo è l’interrogatorio più importante. E’ qui che descrive l’illecito: ricapitolando – questo sostiene Gervasoni – gli zingari lo contattano proponendo un Over 2.5, lui contatta l’amico Bertani per proporglielo e questi, d’accordo con Ventola e qualcun altro, si attiva per cercare nella loro squadra, il Novara, qualche altro complice (dato che Bertani non avrebbe nemmeno giocato e combinare una partita con un solo giocatore in campo sarebbe stato impensabile). Il nome di Fontana non c’è. Gervasoni riferisce i fatti di cui è a conoscenza diretta e non sa indicare altri nomi. Non lo fa nemmeno il giorno dopo, quando sostiene un secondo interrogatorio: anche in questa circostanza non nomina Fontana tra i “promotori”. La svolta avviene dopo quattro altri giorni, il 27.12.2011, nell’interrogatorio davanti al PM di Cremona. Dice Gervasoni: «Ho appreso da G.A. (Gegic, ndr) che gli slavi offrirono 150.000 € ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un Over, risultato che venne effettivamente conseguito. Ricordo di avere appreso che gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono ad un albanese che giocava nel Novara (ora che me ne fate il nome confermo dovrebbe trattarsi dell’albanese Shala) la somma di circa 150.000 € che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana. Quanto a Bertani fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta». La dichiarazione diventa da testimonianza diretta a de relato. E’ Gegic che gli avrebbe detto che. Ed è qui che esce fuori il nome di Fontana. Non come organizzatore diretto della combine, ma come “incassatore” (“tra i quali Fontana”) della ingente somma messa a disposizione dagli zingari come ricompensa e consegnata ad un albanese del Novara (parentesi: l’albanese verrà assolto) e poi distribuita. C’è poi un quarto interrogatorio, quello reso al P.M. di Cremona il 12.03.2012, dove Gervasoni afferma: «Confermo quanto già dichiarato precisando che nell’occasione andò I.H. (Ilievski, ndr) in albergo per incontrarsi con i giocatori del Novara per combinare la partita. L’albergo era quello dove solitamente era in ritiro il Novara nella trasferta di Verona. Io in quell’occasione rientrai dalla perdita che avevo subito a seguito della soffiata sbagliata di Paoloni per la partita Atalanta-Livorno». Anche in questo caso, quando descrive il momento in cui si perfeziona la combine, non tira fuori il nome di Fontana tra i promotori che si incontrarono con Ilievski. Per la Giudicante non importa: “Le prove di cui sopra sono sufficienti a far ritenere che i deferiti Ventola e Fontana abbiano posto in essere le condotte loro ascritte”, commenta la Disciplinare. Prove, ancora una volta, inteso come nel senso di cui sopra (spara nomi che esistono di giocatori del Novara, non li conosce né ci ha litigato prima, questi sono amici tra loro). Per questo, 3 anni e 6 mesi a Fontana. Ora: l’albanese del Novara, come anticipato, è stato assolto non essendo stato Shala identificato da Gervasoni in maniera sufficientemente certa (diciamolo diversamente: Gervasoni è stato “imboccato”, e non si può fare). Cosa resta, quindi, alla fine? Resta che Fontana avrebbe partecipato alla spartizione dei soldi ritirati… da un calciatore… assolto! (a voler essere buoni quantomeno non identificato). E non viene mai nominato da Gervasoni come organizzatore della combine ma solo, de relato (dice Gegic che) e con dichiarazione “di terza mano” (arricchimento progressivo, lo chiamano in procura) quale “incassatore” («tra i quali Fontana»). Ancora una volta: cosa sia successo lo sanno soltanto i diretti interessati, ed è pretestuoso “schierarsi” con l’illusione si possa conoscere tutta la verità semplicemente leggendo le carte. Ma, maledizione, si può porre fine alla carriera agonistica di un calciatore (con altri 4 anni di contratto) solo perché un ricercato avrebbe detto ad un aggiustatore di partite pentito un qualcosa, tra il vago (un albanese) e il non provato, senza alcun riscontro se non le “prove” logiche (ma lo sono?) addotte per avvalorarne la storiella? Per me, assolutamente, no. [barzainter.it]
  4. Ho seguito la discussione su quel blog. I due "giornalisti" sono stati sempre messi in difficoltà nel rispondere a Pinoli che li attaccava sul loro modo di trattare farsopoli e tutto ciò che è capitato alla Juve nel 2006 e a Conte questa estate. Adesso si sentono offesi per la vicenda ilievscky ed è per questo che lo minacciano di querela e lo chiamano farabutto. Loro chiamano farabutto Pinoli......
  5. IL PRECEDENTE «Anzi, a dire il vero è stato già utilizzato e io l’ho sostanzialmente “subìto”. Nel 2007, difendevo Sculli nel caso Crotone-Messina davanti alla Caf presieduta da Artico e il procuratore federale era Palazzi . Proprio Palazzi chiese e ottenne l’audizione in aula con il contradditorio. Ironia della sorte, lo stesso Artico che presiedeva la Disciplinare nel primo grado di Scommessopoli ha bocciato l’istanza con la quale chiedevo di poter ascoltare Carobbio e gervasoni in aula». Quindi il contradditorio si può fare, ma solo se lo chiede l'accusa. Proprio giustizia, non ######'è che dire.
  6. Tommasi: "Farina vuole continuare a giocare" di Redazione Sportitalia pubblicato il 27 Agosto 2012 17:46 in Calcio Articolo letto 19 volte. Simone Farina, il difensore che denunciò un tentativo di combine, sta ancora valutando la proposta dell'Aston Villa, che gli ha offerto un ruolo nel club inglese anche per insegnare fair play ai più giovani. Dell'argomento Farina, che ha da poco rescisso il suo contratto con il Gubbio, ha preferito non parlare al termine del direttivo dell'Assocalciatori. Damiano Tommasi ha sottolineato invece che "Farina è un calciatore e vuole continuare a giocare". "Quello che ha portato alla ribalta Simone fa parte del suo bagaglio personale - ha notato il presidente dell'Aic - La sua volontà è quella di giocare ancora e dopo la rescissione con il Gubbio altre società potranno farsi avanti. Mi auguro che possa ancora giocare, non ha mai voluto essere un personaggio".
  7. (ANSA) – ROMA, 25 AGO – ‘‘Cosa penso dell’attacco di Conte allagiustizia sportiva? Non so dire, era un processo sportivo e orae’ diventato un processo mediatico. Credo che, se in passato sidicevano certe cose, scattavano deferimento e squalifica’‘.Lo ha detto Zdenek Zeman, in conferenza stampa, alla vigilia diRoma-Catania. ‘‘Se possiamo giocarcela con la Juve come dicono ibookmakers? Voglio crederci. Senza motivazioni e’ inutilelavorare. Mi auguro di dimostrare che si puo’ giocare a calcio efare risultati’‘. Lui non ce l'ha con la Juve Deve parlare di roma catania e il suo pensiero è rivolto all'allenatore juventino
  8. Juve come prima più di prima Non perdona, ma gli arbitri... Riccardo Signori- Dom, 26/08/2012 - 07:27 La Juve ricomincia da dove ci aveva lasciati: squadra che non perdona, ma pronta a infilarsi nei tormentoni del calcio al veleno. Stavolta non per colpa sua, semmai hanno sbagliato gli arbitri (un rigore fasullo e un gol dubbio che però la tv accredita). Come si dice? Fa parte del gioco. Vedrete che Conte, almeno stavolta, farà silenzio e non per obblighi di squalifica. Ecco, se invece andiamo al gioco meglio ripassare. Squadra con qualche assente e in rodaggio. Come il Parma del resto. Squadra che ha saputo ritrovarsi correndo, correndo, sfruttando la sua forza fisica e l'asse Vidal-Asamoah. Juve bagnata e chissà mai il resto. Juve un po' ingolfata, questo sì. L'alluvione che, prima della partita, ha inzuppato gli spettatori, ha bagnato micce e idee per almeno mezz'ora. Lo Juventus Stadium si era preparato forse a ben altra cornice. Ma qui c'era Conte nascosto in tribuna per i noti motivi. Buffon mischiato al pubblico a causa del suo ko muscolare. Del Piero chissà dove a guardare la televisione. Immaginate se si fosse presentato in tribuna: colpo di teatro spettacolare. Ma questo calcio non sa pensare altro che ai tormenti. Sei arbitri a dirigere e la prima decisione importante subito da quattro in pagella, la seconda da incertezza totale (gol-non gol di Pirlo per il 2-0: il portiere copre la palla). La prima che poi ha determinato la faccia del match: rigore per la Juve che lo era nella forma, non nella sostanza. Ovvero: Mirante in uscita ha agganciato il piede di Lichsteiner: dunque rigore. Ma il terzino juventino era in fuorigioco: dunque non rigore.L'arbitro ha visto poco. L'arbitro di linea ha visto e deciso, sbagliando. Poi ha pensato il portiere a risolvere tutto e sminare la brutta figura: tiro di Vidal, parata del portierino scuola Juve. Con bel retroscena: in settimana aveva studiato i tiri di tre rigoristi tra cui Vidal e deciso, insieme con il suo allenatore dei portieri, di tuffarsi dalla parte contraria alla quale calcia, di solito, il cileno. E ci ha preso. Anche se il rigore sarebbe stato da ripetere, per l'anticipo dei movimenti di Mirante.Eppure non tutti mali vengono per nuocere, perché da quel momento la Juve ha cambiato passo. Altra faccia, altra partita. Parma più sbarazzino, mezzora per metter un po' di isterismo alla difesa bianconera. Pochi brividi ma dai soliti speedy gonzalez: da una parte Biabiany che fugge come un topino che non si vuol far prendere. Dall'altra Pabon, Asprillino nuova formula made in Parma, colombiano pure lui, e come l'altro con il morbido correre e toccare di palla: infila gli spazi larghi della difesa juventina. Poi più niente o quasi. Parma sempre più compresso, difesa in affanno e per la Juve è stato il tempo dell'attesa: un po' di errori conclusivi di Vucinic e di Vidal, un gran rombare sulla sinistra da parte di Asamoah che a Torino, sponda granata, non aveva neppure giocato un secondo e qui, invece, ha ingranato marce alte finchè non ha servito a Lichtsteiner l'assist per il gol che ricalca quello dello scorso anno: palla di Pirlo in mezzo e taglio vincente del terzino. Stavolta è cambiato solo l'uomo assist. Poi è stato un gioco da ragazzi per una squadra che non ha dimenticato lo spartito. Stavolta c'era in campo Giovinco al posto di Matri ma, francamente, così non serve. Ha cercato di fare, o strafare, eppoi tutto diventava acquetta. Interessante l'esperimento di Marrone alla Mascherano. Bonucci si è fatto subito riconoscere servendo a Pabon la prima palla pericolosa... per la Juve. Ma nel finale ha rimediato, evitando un gol di Valdez. Juve in attesa di Pirlo, ieri aveva giri bassi e barba folta. Nemmeno volesse attingere all'idea del pensatore eccellente. Storari e Mirante sono stati guastafeste per Biabiany e Vucinic. Il Parma anche stavolta, come l'anno scorso, ha fatto lo sparring partner, però regalando più solide sensazioni. Donadoni ha messo al silenzio Carrera che esagerava con i lamenti, ricordandogli che sono capaci tutti di chiagnere e f***e. E forse non era il caso. Ieri sera più che mai. Quanta malignità c'è nell'articolo di questo Signori, non trovate? E' scritto non tanto per la cronaca della partita quanto per i sospetti che vuole lanciare.
  9. quest'anno, per farti piacere, posso dire anch'io forza Pescara, :sventola: :interxxx: :interxxx: :interxxx:
  10. Giusto per non alimentare la polemica e rasserenare gli animi, molto responsabilmente: Mazzarri non chiude le polemiche "A Carrera risponderà Frustalupi" NAPOLI, 25 agosto 2012 Il tecnico del Napoli replica al sostituto di Conte: "Parla ancora da ex giocatore". Sul debutto col Palermo: "Gioca Insigne, mi sembra forte anche dentro. Le insidie del debutto sono tante, dovremo stare molto attenti" Walter Mazzarri sfiora l'argomento mercato alla vigilia dell'esordio di Palermo perchè è già carico in vista dell'esordio in campionato: “El Kaddouri? E' un ragazzo giovane, un talento che viene a completare la rosa. Sono curioso di vedere dal vivo le sue qualità e spero di aiutarlo a crescere ed a migliorare come è riuscito a fare Hamsik, che ha caratteristiche simili. Per il gioco delle coppie credo che Bigon ed il presidente porteranno qui un esterno che numericamente è l'unico giocatore che ancora manca”. Spazio, dunque, alle insidie che attendono domani gli azzurri: “Avrei preferito che avessero tolto le squalifiche ai giocatori e non a me, però non voglio commentare le sentenze siano esse favorevoli o meno. Di sicuro, in campo i giocatori sono più importanti dell'allenatore. Le insidie di Palermo sono tante. Sannino ha una buona squadra ed è un ottimo allenatore che con il Siena ci ha creato tantissimi problemi. Quindi, dovremo stare molto attenti. Giocherà Insigne, mi sembra un ragazzo forte anche dentro. Gestisce bene le tensioni e spero continui a far vedere le qualità che ha espresso in amichevole anche nelle partite che contano”. fiducia — Gli altri nuovi arrivi dovranno ovviare alle partenze di Lavezzi e Gargano: “Io ho fiducia nella mia squadra, in Pandev ed in Behrami che numericamente sostituiscono quelli che sono andati via. Gamberini, inoltre, ci dà stazza fisica e lo stesso vale per Britos che considero un nuovo acquisto. Inoltre, abbiamo quattro mediani per due ruoli mentre lo scorso anno ne avevamo solo tre perchè Donadel è rimasto fermo per tutta la stagione. Il suo è un recupero importante perchè quando sarà al top potrà fare il vice Inler”. Palermo ormai è alle porte, ma Pechino non ancora alle spalle: “Si vede che Carrera parla ancora da ex giocatore, ma voglio chiudere questa polemica. Se vorrà farlo, un giorno gli risponderà Frustalupi”.Gianluca Monti©
  11. Beh, se i propri argomenti non sono decisivi, non rimane che la condanna... Bertini Paolo alla pena di anni uno e mesi cinque di reclusione... Infatti, gli argomenti delle difese non sono mai decisivi. Mi pare di leggere una delle spiegazioni della Commissione che ha appena squalificato Conte. (cosiddetta giustizia sportiva! )
  12. Buono l'articolo di questo Lorenzini. Pochi concetti chiari e pienamente condivisibili, che sintetizzano tutta questa brutta storia.
  13. Benvenuto alla riva del nostro fiume, caro Dario. Ti accolgo io perchè Franca non si fa sentire da un poco di tempo. Aspetta con noi i cadaveri e non disperare. Siamo giovani (ho solo alcuni anni meno di te ) :interxxx:
  14. L'allenatore del napoli, il martire, ha sbraitato tanto che gli hanno cancellato la squalifica. Conte viene malmenato da tutti i giornalai dopo che ha subito 10 mesi di squalifica.
  15. Aggiungi pure che molti di questi sono preoccupati della reazione dei tifosi. L'ordine pubblico potrebbe essere turbato dalle dichiarazioni (qua il riferimento è sempre rivolto al presidente della Juve e Conte in questo caso) che aizzano gli animi.... E la loro attività quotidiana non è uno stimolo alla violenza? all'odio? Perchè quel fesso del boemo si può esibire in una foto in cui sollecita odio nei confronti di un'altra squadra con relativa tifoseria e poi passare per fustigatore del malcostume (degli altri, of course), senza che qualcuno lo inviti ad un comportamento più responsabile? E del comportamento del presidente del napoli? Chi è tifoso dovrebbe scrivere solo della sua squadra. Ma qua siamo davanti alla disonestà.
  16. Il fatto q. è veramente in guerra contro la Juve e gli Juventini Peggio che la gazza, la figc, i giudici, ecc. ecc.
  17. Ho letto la sentenza non avevano prova di niente ma hanno sentenziato lo stesso :interxxx: :interxxx:
  18. la Federazione Italiana Gioco Calcio, che in questo processo si costituisce contro Bertini violando, secondo me, la clausola compromissoria… l'avv. Messeri ha messo in evidenza un aspetto molto importante, ma di cui si è parlato poco nelle discussioni dell'epoca. La figgicci può fare che catzo vuole, entrare ed uscire dagli accordi interni e punire quelli che escono... Se non si vogliono chiamare atteggiamenti mafiosi, come li vogliamo chiamare?
  19. Il giornale di famiglia, oggi Confermata la squalifica a Conte Arriva la sentenza d'appello: niente sconto per l'allenatore Bonucci, Pepe e Di Vaio restano prosciolti La Corte di giustizia non avrebbe ridotto la squalifica al tecnico juventino, che ricorrerà al Tnas. Pepe, Bonucci, Belmonte e Salvatore Masiello restano prosciolti per Udinese-Bari. Respinto anche l'appello per Portanova e Di Vaio per Bologna-Bari. Resta prosciolto Di Vaio e restano i sei mesi per omessa denuncia a Portanova. Il Lecce anche ha visto la conferma della sua esclusione dal campionato di B mentre è confermato il proscioglimento di Vives. 22 Agosto 2012, ore 10:22 [cronacaqui.it] Calcioscommesse: dieci mesi di squalifica per Conte anche in appello, si salvano Pepe e Bonucci E' stata confermata anche in appello la squalifica di dieci mesi inflitta in primo grado all'allenatore della Juventus, Antonio Conte. Assolti, invece, i bianconeri Pepe e Bonucci. Si era concluso ieri nell'ex sede dell'Ostello della Gioventù di Roma il processo d'appello relativo al calcioscommesse. Lunedì il dibattimento si è concentrato sulle risultanze delle indagini di Cremona, con Antonio Conte come imputato principale. Ieri era toccato alla parte di inchiesta relativa alle indagini della procura di Bari. In aula erano presenti anche Simone Pepe e Leonardo Bonucci. Per loro Stefano Palazzi aveva rispettivamente chiesto un anno di stop per omessa denuncia e 3 anni e 6 mesi per illecito sportivo. Entrambi i giocatori erano stati assolti in primo grado ma il procuratore federale ha impugnato la sentenza e fatto ricorso. Anche nel processo di ieri tutto il dibattimento si è concentrato sul ruolo e sulla credibilità del pentito. Carobbio per il caso Conte, Andrea Masiello per quanto riguarda le posizioni di Bonucci e Pepe. «Andrea Masiello si contraddice e non dice la verità. Leonardo Bonucci è invece una persona credibile, come ha detto la Procura di Bari, che non lo ha mai indagato ma lo ha ascoltato soltanto come persona informata sui fatti». Ha sostenuto nella sua requisitoria Gian Pietro Bianchi, legale del difensore bianconero. «Non c'è la prova della telefonata fatta da Salvatore Masiello. Se non c'è, non c'è. Eppure i magistrati l'hanno cercata - dichiara l'avvocato Luigi Chiappero, difensore di Pepe -. La ricostruzione fatta Andrea Masiello non quadra, è completamente sbagliata. Per questo la sentenza della Commissione Disciplinare va confermata in toto». Palazzi ha invece ovviamente difeso la credibilità dello stesso Masiello. A meno di clamorose sorprese si va verso la conferma della assoluzione per i due giocatori bianconeri.
  20. Io mi ero accorto che al Sanpaolo c'era un virus guardando l'allenatore del napoli. Più che un virus però sembrava morso dalla taranta. Tutti si chiedevano a quando le sentenze. Date il tempo a quelli della Kazzetta di scriverle. Ce le hanno anticipate.
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