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Showing content with the highest reputation on 20/03/2025 in all areas

  1. 5 points
    Ma a dir la verità il calcio di Motta si avvicina poco o niente al calcio europeo...è che ormai grazie ai soliti guru da 4 soldi che girano per le televisioni c'è la convinzione che avere una percentuale alta di possesso palla vuol dire fare il calcio moderno, ma è una grandissima cazzata. Il calcio di Motta è fatto di un possesso palla per lo più orizzontale, non è un calcio fatto per creare molte occasioni, non è fatto per segnare tanto, è fatto per tenere tanto la palla e di conseguenza per subire poco. Il Bologna di Motta non era certo una macchina da gol, erano molto migliori nei numeri difensivi piuttosto che in quelli offensivi. La tendenza del calcio europeo oggi è quella di cercare la verticalità perché ormai tutti pressano alto e la contromisura più logica è quella di giocare in verticale per evitare di giocare in mezzo al pressing e andare a trovare gli spazi che inevitabilmente chi ti pressa alto ti lascia dietro...in Italia lo faceva da dio il Napoli di Spalletti e lo fa benissimo l'Inter di Inzaghi e l'Atalanta di Gasperini. Il possesso palla eterno tornando sempre indietro dai difensori è na rottura di co*****i assurda e non è giocare bene a calcio, per giocare bene a calcio bisogna avere l'obiettivo di calciare in porta e non lo fai passando la palla ai difensori
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    L'altro aveva un curriculum diverso, un contratto che lo rendeva difficile da esonerare e comunque bello o brutto che fosse da vedere il risultato minimo te lo garantiva. Qui sei in una situazione di declino completo e preoccupante, al momento sei fuori dalla Champions e viste tutte le problematiche che si sono create nel corso della stagione e che si stanno amplificando partita dopo partita lo scenario preoccupante è che la prossima stagione la vai a iniziare portandoti dietro tutti i problemi. Poi magari Motta ti fa un bel finale di stagione, arriva in Champions liscio e la squadra dimostra una crescita e di aver ritrovato serenità e fiducia e allora puoi anche pensare di dargli fiducia, ma adesso come adesso ogni partita pare debba essere il giorno dell'esecuzione... già che sia ancora li dopo gli ultimi due risultati è un atto di fede non da poco
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    Alessandro Del Piero unica religione
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    Ma figurati. Non hanno detto mezza parola nel 2006, non hanno detto mezza parola nel 2023, figurati se si espongono ora. Sono stati capaci solo di contestare Motta, Giuntoli & co. (per carità, legittimo) ma sia mai dire mezza parola vs il grande capo. Hanno fatto la guerra ad Andrea Agnelli per anni, mai mezza parola vs colui che ha preso il potere grazie a Farsopoli. E' sufficiente questo per descriverli.
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    Pare l'abbia scelta personalmente John
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    Fino a che ci sarà anche un solo cliente, che spenderà 300/400/500 all'anno per biglietti, maglie originali, merchandising vario...a loro non fregherà niente delle offese sui social, della federazione corrotta, di chinè, degli arbitri, dei biglietti cari...niente. Non a caso, tifosi allo stadio non ne vanno più, vanno solo clienti. Gente che anche se vede uno 0-4 sorride e fa le foto ai giocatori a fine partita, compra la maglia, si fa i selfie ecc. In questo ci hanno trasformato, in clienti.
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    «Il Trap mi diceva che i rigori li sapevo tirare meglio di Platini Quante botte e insulti con Pruzzo, ora siamo diventati buoni amici» Sergio Brio: io un picchiatore? Fui espulso solo una volta Venni morso in campo da un cane poliziotto romanista di Luca Bergamin · 20 mar 2025 Sergio Brio, lei è uno dei sei soli giocatori viventi ad avere vinto tutte le massime competizioni per squadre calcistiche di club. E adesso, a 67 anni di età, è tornato sui banchi di scuola. Perché? «Dopo la carriera di calciatore professionista, quella di allenatore e venti anni da commentatore televisivo, mi sono messo a studiare per diventare mental coach. Mi sono accorto, infatti, di essere portato per coniugare i concetti di leadership, spogliatoio, aiuto reciproco alla vita aziendale. Io non ci penso proprio a fare il pensionato, sono uno che non molla mai. Non mi reggevo più in piedi e ho scelto di farmi mettere due protesi alle cartilagini delle ginocchia contemporaneamente, nel corso di una sola operazione». Arti usurati? Non era lei quello che nella Juventus, insieme con Claudio Gentile, dava le botte? «Le botte negli anni Ottanta e Novanta si davano e prendevano, era un calcio più fisico e più tecnico di quello odierno. Potrebbe sembrare un paradosso ma è così». Brio, quale rapporto avrebbe avuto con la Var, la Video assistant referee? «Avrei cambiato il metodo di marcare e comunque con il libero dietro lo stopper, non eri mai l’ultimo uomo prima del portiere, mentre adesso si sta tutti in linea. In ogni modo io sono stato espulso una sola volta, contro il Napoli per una presunta gomitata rifilata a Salvatore Bagni. Non lo avevo toccato. Il presidente Boniperti mi disse che ero caduto nel tranello del centrocampista partenopeo». Ci si reclama sempre innocenti, poi invece se ci fosse stata la Var già allora... «L’avvocato Chiusano studiò le immagini televisive, come se avesse una sua Var, fece ricorso ed ebbi una giornata di sconto sulle due di squalifica che mi erano state comminate. Comunque dagli spalti, in cui mi ero seduto dopo l’uscita dal campo, assistetti a una magica rete di Maradona all’incrocio dei pali». A Brio stinco di santo non crede nessuno nemmeno dopo trenta anni. «Non lo ero, però non ero nemmeno un picchiatore. Anche Franco Baresi che passava per un difensore dallo stile perfetto si aiutava con tutti i mezzi possibili per fermare gli attaccanti. La forza fisica è una cosa, la cattiveria un’altra». Le piace il calcio di oggi? «Sinceramente, davanti allo schermo mi addormento, queste partite sono alquanto noiose. Mi viene sempre da ripensare a quando Boniperti sostituì in un colpo solo Capello e Anastasi con Boninsegna e Benetti perché voleva giocatori più coriacei». Altre differenze che fanno pendere la bilancia dalla parte del suo calcio anni Ottanta? «Per noi la società di calcio veniva prima di tutto, la maglia era sacra, i calciatori arrivavano dopo. Adesso prevale un individualismo esasperato». Qual è l’attaccante che a lei invece non perdonava nulla? «Van Basten per me è stato il più grande di tutti. Era bravo sia di destro che di sinistro, non si faceva mai anticipare. Dopo quindici minuti di partita mi dicevo: “Sergio, questo non lo fermerai mai”. Non ero in grado di capire se convenisse spostarlo da un lato all’altro in base al piede meno talentuoso come si faceva di solito». Anche «Spillo» Altobelli la fece ammattire parecchio. «Un’estate ero a Forte dei Marmi con la famiglia. Non esistevano i telefonini, solo un apparecchio fisso nel chiosco dei gelati lontano trecento metri dal mare. Vedo il bagnino venirmi incontro per avvertirmi che Boniperti desiderava parlarmi. In quel tragitto fui attraversato da cattivi pensieri perché il Presidente di solito chiamava solo per comunicarti che ti aveva venduto. Alzai la cornetta e lui mi disse: “Sergio, ho preso Altobelli così non ti segna più davanti agli occhi...”». Anche lei è stato un bomber, ha segnato 24 reti da professionista. «Sono di più se aggiungiamo la Coppa Italia e la finale della Coppa Intercontinentale a Tokyo, in quella gara marcai Borghi destinato al Milan. Mi ricordo ancora il percorso di avvicinamento al dischetto, quelli sono momenti in grado di cambiare una carriera, una vita. Sbagli un rigore e lo rivedi nella testa finché campi». Avere Gaetano Scirea alle spalle voleva dire dormire sonni più tranquilli? «Un giocatore semplicemente perfetto. Un uomo taciturno, serissimo: quando parlava, però, tutti si zittivano. La sua tecnica era finissima. Non venne mai espulso». Scirea-Brio sono stati più forti di Baresi-Costacurta? «Io non posso dirlo. Ho le mie idee in merito...». Lei aveva più tecnica e forza di Billy, almeno questo si può dire? «Idem come sopra. Io ho avuto la fortuna di incrociare il mio destino con quello di Giovanni Trapattoni che, tornando ad esempio alla finale della Coppa Intercontinentale, ebbe il coraggio di dirmi che ero il rigorista più bravo, addirittura più di Michel Platini. Il Trap ti trasmetteva una fiducia pazzesca in te stesso, bastava averlo in panchina e tu davi il doppio». Ci racconti la sua infanzia leccese fiabesca. «I miei genitori erano entrambi parrucchieri, vivevamo di fronte al Convitto Palmieri, dove adesso c’è il museo dedicato a Carmelo Bene. Trascorrevo tutte le ore della giornata a giocare a pallone tra le colonne di quel porticato in stile neoclassico. Per mia fortuna, sopra la nostra casa, abitava il portiere del Lecce che mi raccomandò ai responsabili del settore giovanile, lo stesso in cui si era formato Franco Causio». Anche un telegramma di suo padre le ha segnato la carriera. «A 17 anni mi avevano già ceduto per 400 mila lire al Calimera in Prima Categoria, però papà mandò una lettera per bloccare il trasferimento. Poco dopo mi fecero esordire in serie C, Azeglio Vicini mi convocò nella selezione giovanile, e da lì tutti mi volevano. Soprattutto il Milan era insistente. Ho avuto una botta di fortuna, quell’anno ero ripetente a scuola. Sarei diventato contabile. Invece nell’arco di poche settimane mi ritrovai ad allenarmi con i giocatori che collezionavo nelle figurine». Racconti la firma dei contratti con Boniperti. «In un giorno, durante il ritiro di Villar Perosa, faceva firmare praticamente a tutti un contratto in bianco, nel quale la cifra non era indicata. Si entrava a turno in una stanzetta convertita a ufficio, talmente invasa dal fumo che quasi non riconoscevi il viso del Presidente. E poi lui ci consigliava di sposarci presto ma al tempo stesso raccomandava alle nostri mogli di essere sessualmente morigerate nei nostri confronti. Io feci subito un figlio». Lei è stato l’unico calciatore della storia a venire azzannato da un cane poliziotto a Roma. «Sotto di un gol, pareggiò Platini e poi segnai io. Mentre stavo guadagnando la via degli spogliatoi, Prandelli mi avvisa che Giampiero Galeazzi voleva intervistarmi. Sotto la curva sud allora c’erano gli spogliatoi, con un tendone sopra per proteggere gli atleti dal lancio di oggetti. Mi si avvicina un poliziotto con un cane che portava al collo un fazzoletto giallorosso. Lo vedevo che tirava verso di me, ma il poliziotto lo teneva per il guinzaglio. A un certo punto, lo lascia andare. Io avevo appena fatto a scarpate in campo con Pruzzo e ho dovuto rifilarne anche a quell’animale che nel frattempo mi aveva morsicato facendomi sanguinare. Poi il medico sociale dovette cercare il militare per verificare se avesse fatto l’antirabbica altrimenti avrei dovuto saltare l’imminente match con l’Aston Villa per l’assunzione del vaccino contenente sostanze vietate dall’antidoping». Con Pruzzo siete stati protagonisti di duelli rabbiosi. Era proprio odio il vostro? «Lui era un giocatore che rimproverava anche i suoi compagni se non gli passavano la palla. Prendeva a male parole anche me. Scontri duri, epici. Adesso siamo amici».
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    la famiglia agnelli ha fatto affari d'oro con mussolini eh amico joyce non ne esci più co sti discorsi
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    Restando ai fatti nostri, citofonare Marini ( '82-83) Quelli del Tavolino: un club fin dalle origini avvezzo a chiedere ed ottenere vittorie del genere ed a celebrarle come fossero reali. Quanto a Sergione Brio, era facile trovarlo al mare d'estate a Porto Cesareo (LE): spesso nello stesso lido si potevano incontrare Causio, fighetto, chioma curata, seduto sotto l'ombrellone o, sempre dandosi un certo tono, a sorseggiare qualcosa al bar, e Sergio, sotto la "rotonda", in canottiera, che smoccolava in dialetto durante accesissime partite a briscola: uno spasso! Entrambi, comunque, non lesinavano mai un sorriso o un cenno di saluto a noi ragazzi che, educatamente, "restavamo a distanza" evitando di disturbarli o infastidirli. Loro due nel mio avatar e ( Con..un altro) nel nick; qualche anno addietro, incrociando il Barone per le vie del centro, gli ho detto che per "colpa sua" fin dal '70 ero, e sono tuttora, affetto dal "morbo bianconero".... e l'ho ringraziato calorosamente! Infine, devo aggiungere che tutti quelli che hanno avuto modo di conoscere bene Sergione, oppure hanno semplicemente avuto a che fare con lui, me lo hanno descritto come un "pezzo di pane", un uomo generoso quanto mite, insomma una persona con un carattere profondamente diverso rispetto al gladiatore feroce visto in campo con la nostra maglia.
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    sì, che con mancini finirebbe infinitamente peggio che con motta
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    Ad arbitrare Italia - Germania ci sarà un Francese mi sembra giusto... ci sono un italiano, un francese e un tedesco....
  15. 2 points
    GIONNI PINKY PANTS YOU DON'T HAVE THE CARDS OH STO QUA NON COMBINERÀ UN KAZZO ASSOLUTO MA GLI STA KAGANDO IL CHAZZO DURO AL CALZONATO FLUO DUNQUE È MIO FRATELLO MJGA PD STO SCARICANDO ETORO SOLO PE BUTTA UN MILLINO SU AZIONI TETHER STASERA STO SOTTO UN PONTE STIKAZZI VAMOS
  16. 2 points
    ero entrato per scrivere praticamente la stessa cosa ''lo stopper'' ah che bello quando si sentiva dire ''brio stopper, scirea libero...''
  17. 2 points
    Questo anche nel passato succedeva,negli anni 80 anche noi eravamo più controllati di qualunque altro in Italia,ai gruppi della Filadelfia gli contavano anche i peli nel corpo per motivi ridicoli,ad esempio Drughi andava bene ma Arcancia Meccanica no. Certo l'ambiente era diverso,le sensazioni erano diverse,non dovevi dissanguarti per vedere la Juve,i tifosi erano tifosi e non clienti,e Boniperti non era perfetto ma non ha mai pensato allo stadio da trenta quaranta mila posti! Io non voglio offendere nessuno quando parlo di non andare più,è solo una decisione mia,ad Elkann e prima ad Agnelli mai più un soldo,ma capisco chi è innamorato e va lo stesso!
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  19. 2 points
    Game... set... match... sarebbero dei fessi a venire anche se animati da buone intenzioni...
  20. 2 points
    Spero per lui e la sua azienda che non abbia nemmeno un ossicino di pollo nell'armadio. Perché una volta che dovesse buttarsi realmente nella gestione della società... la nostra solerte giustizia, sportiva e non, gli farà pelo e contropelo.
  21. 2 points
    perchè non sanno che l'inchiesta sulla curva l'ha voluta elcane per provare a far fuori agnelli, dandogli pure la colpa dei divieti ci è riuscito dopo con l'inchiesta plusvalenze
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  23. 2 points
    Io ho avuto il privilegio di vivere quella Juventus. È uno dei ricordi piu belli della mia vita.
  24. 2 points
    La colpa,diciamo così,è di voi più giovani che ancora andate e non li lasciate soli. Questi meritano soltanto di essere abbandonati,ho mio figlio gagno che ancora ogni tanto va e non voglio dirgli nulla,chissà se scrive anche lui qui sopra.. Ognuno è libero,ma questi non ci vogliono,non ci hanno mai voluto,ci sopportava Boniperti che comunque lo stadio da trentamila quarantamila non lo ha mai pensato,non ci voleva Giraudo,non ci voleva Cobolli con Blanc,non ci vogliono questi degli ultimi anni, da AA a Elkann.Vogliono solo i nostri soldi,e che su internet gli facciamo il lavoro sporco difendendo una società che loro non difendono. Se ampliano lo stadio aumenta la disponibilità e non possono fare selezione all'ingresso con prezzi immorali,non ci vogliono,non vi vogliono,vogliono manichini benestanti e che ingoiano qualsiasi schifezza.Lasciateli soli,non date i soldi a Elkann che vi tratta da pupazzi,come anche quelli che c'erano prima!
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    Guarda...fosse veramente così, ci starei pure a vendere l'anima al diavolo per poi eclissarci nell'oblio eterno, piuttosto che continuare questa fase ignava
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    comunque se il problema è quello anche John Elkann e Trump sono in bei rapporti
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    E questo è uno dei tanti problemi legati a motta, non ha saputo dare gli input giusti, non ha saputo entrare nella testa dei giocatori, anzi... ci si è solo scontrato, gestendo malissimo lo spogliatoio... colpa sua e di una dirigenza completamente assente che ha lasciato a se stesso l'allenatore e la rosa.
  31. 1 point
    Io infatti valuto quello che penso, e penso che la Juve non possa permettersi di non andare in Champions. Nessuna altra argomentazione mi convincerà del contrario. Abbiamo già perso almeno 5 anni di possibile crescita, non possiamo perderne tanti altri e andare in Champions è maledettamente importante anche a livello economico. Per l’allenatore mi arrendo, non sono capaci di trovarne uno bravo manco sulla luna
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    in realta' la parola ''stopper'' non la sento piu' si dice i ''centrali ''
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    avranno fatto il punto della situazione sulla Marotta League
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    Adesso invece guardando le partite si scrive: stopper...vomitare
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    Mettiamo il caso che Ardoino voglia avere il 100% delle azioni: se Exor non vuole cedere la maggioranza, Ardoino non ce la avrà. Uno vuole acquistare in tutti i modi, l'altro non vuole vendere in alcun modo. Siccome non è l'acquisto di un bene, che termina tutto con un "io non vendo tu non compri" ma sono quote di una società, se la "reazione" alla non vendita delle quote di maggioranza è l'acquisto di tutte le quote di minoranza, converrai con me che ci ritroveremmo con Exor che ha la maggioranza (non so nemmeno quale sia la %) e un azionista di minoranza forte, ma diciamo un po' incatzato con la maggioranza. E non credo sarebbe una situazione ottimale ecco, tutto qui. P.S. ovviamente stiamo fantasticando eh
  36. 1 point
    Senza l'accordo di exxor il massimo che possono fare è questo. Una quota di minoranza, zero potere decisionale e dichiarazioni ai media
  37. 1 point
    Io consiglio di smetterla di dare del "non Gobbo" o peggio a gente innamorata della Maglia, che va allo stadio così come ci andava durante i 9 scudetti (QUANDO LA PROPRIETÀ, PER INCISO, ERA LA STESSA) Discutete se volete, non discutete se non lo ritenete opportuno, senza offendere gli altri, grazie
  38. 1 point
  39. 1 point
    Articolo su la stampa, loda Fca-Stellantis, negli ultimi 20 anni, 50 mld di investimenti e 1 di sussidi. Quando si vuole si parte con la campagna mediatica. Ma solo per se stesso il resto sono danni collaterali calcistici.
  40. 1 point
    Pioli è uno di quei nomi da sommossa popolare come ai tempi del projectò con Floro Flores…
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    Giuntoli fa tenerezza, invece di cacciare un tecnico mal digerito dallo spogliatoio invita tutti a cena. Ovviamente lui è il primo responsabile, T.Motta era arrivato come uomo di punta del famoso progetto avviato dallo chef. Se salta l'italo-brasiliano mi pare chiaro che l'arrogante Giuntoli rischia parecchio.
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    ma se fa la panchina a Mitrovic in nazionale... Ci sarà un motivo no? Dio santo dio!
  43. 1 point
    Grande calciatore, ma ha segnato anche gli sguardi imbarazzati al processo doping, e soprattutto non ha mai rivendicato a dovere da capitano quale era la vicenda Farsopoli e questo suo atteggiamento assolutamente ingiustificato ed ingiustificabile su qualcosa vinto e meritato sul campo non si può dimenticare. Uno Juventino vero avrebbe gridato con forza e senza timore la farsa del 2006, ma lui non lo ha mai fatto, Apprezzo il fatto che sia rimasto alla Juve nel 2006, ma penso di essere obiettivo nel dire che grandi richieste non ne aveva dopo aver sofferto gli ultimi due anni con Capello e che la condizione fisica non gli permetteva più le performance degli anni d'oro. Rimanere in bianconero è stata la scelta migliore che poteva fare. Ripeto per me è stato certo un grandissimo calciatore tra i più forti di sempre della Juve, ma non dimentico il suo comportamento nelle situazioni sopra riportate.
  44. 1 point
    Un cartonato che ha raccolto molto di più di quanto meritasse. Con i prescritti grazie a farsopoli, con la nazionale un europeo ai rigori dove obbiettivamente non credo meritasse ai "punti" per poi i successivi disastri.
  45. 1 point
    cmq c'è da dire che il suo CT lo difende, ma non è che in nazionale si trasforma in godzilla... ho ancora in mente gli europei...
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    Aggiungo... Che poi l'acquisto di Ronaldo sia stato l'avvio del declino economico è un falso storico. Una delle tante leggende che si creano su questo forum.... Ronaldo al limite è stato un """fallimento""" sportivo, perché sicuramente è stato preso per finalmente vincere la Champions, e non ci siamo andati nemmeno lontanamente vicini, non per colpa sua ovviamente. ma non è stato l'inizio del declino economico. Ronaldo è stato acquistato il 10 luglio 2018, quindi sarebbe andato a pesare a partite dal bilancio 2018/19. Nell'anno precedente al suo acquisto il bilancio 2017/18 chiuse a - 19,3. Nel suo primo anno, quindi a giugno 2019 chiuse a - 39,9. Se fossimo arrivati anche solo in semifinale di Champions avremmo chiuso il bilancio come l'anno precedente o forse addirittura più vicino al pareggio di bilancio che non l'anno prima del suo acquisto, quindi... Sono dati, non opinioni. Il secondo anno poi, il 2019/20, il bilancio chiuse a - 89,7. Ma negli ultimi 5 mesi si giocò, causa covid, a porte chiuse.... Stando bassi sono venuti a mancare, per cause esterne alla dirigenza di allora e a Ronaldo stesso, stando bassi, almeno 35/40 ml di incassi. Non c'era pubblico. Zero. E anche qui, se fossimo arrivati anche solo ai quarti quel - 89,9 sarebbe stato un - 20 circa. In semifinale ci sarebbe stato un pareggio di bilancio. L'ultimo anno poi, il 2020/21 la situazione economica esplose. Il bilancio chiuse a - 209,9. Ma si giocò tutto l'anno senza pubblico. 0 incassi da stadio. A questo concorsero anche i costi di tanti altri giocatori ormai calcisticamente finiti, e la lista era lunga. Ma non è stato l'acquisto di Ronaldo in sé a dare il via al declino economico. Prova ne è che nell'anno successivo alla sua cessione, il 2021/22, nonostante il ritorno del pubblico allo stadio e nonostante appunto la cessione di Ronaldo che costava 83 milioni, il bilancio addirittura peggioro'.... E qui Elkann già aveva iniziato a mettere qualcuno dei suoi uomini (Arrivabene) Passò dai - 209,9 ai - 239. Questo perché in quella estate fecero una campagna acquisti faraonica e costosissima. E qui nasce un'altra leggenda molto attuale, ma lasciamo perdere che è meglio
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    Andava preso come traghettatore mesi fa. In caso sia lui il sostituto di Motta, se vince quasi tutte le restanti partite una chance se la meriterebbe, tanto costa poco. Sopratutto e le alternative sono Mancini, Pioli e De Zerbi.
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    Fallo. Io in estate, se ricordi, litigavo perché dicevo "stiamo perdendo un'estate intera dietro sto tizio e ai Percassi". Bastava seguirlo veramente ai tempi di Bergamo. E non solo guardando numeri o solo quando giocava da avversario. Giocatore da "rimorchio". A Bergamo gli altri si facevano il kulo. Soprattutto gioco sugli esterni, palla dietro e arrivava lui a limite dell'area o all'interno e la metteva. Ma se gli mettevi palla sui piedi e pretendevi da lui 20/30 metri palla al piede, cambi di gioco o un po' di "lotta", allora stavi fresco. Già allora. Ora non è una sorpresa. Giocatore normale, che grazie ai compagni riusciva a fare bene. Ma sul singolo, lasciamo perdere. 60 milioni.... ancora rido fratello ! Un trentello poteva starci. Ma 60. Solo Giuntoli poteva spenderli
  49. 1 point
    Ho cambiato idea, via subito. mandare via marotta é stato il punto di non ritorno siamo diventati come l’Inter e l’Inter era diventata come la Juventus. Tanti italiani, forte, perde finali di champions
  50. 1 point
    Partiamo dai pro conferma: - ha perso 5 partite nell'anno nei 90 minuti ( solo 2 in campionato) + una ai rigori - caterva di infortuni traumatici - le sorprese weah, Savona, mbangula gatti - il lavoro in continua emergenza attacco ( almeno fino a febbraio) ed in difesa - è ancora in corsa x gli obiettivi dichiarati ad inizio anno (4 posto) - alcune scelte arbitrali discutibili - la fortuna è cieca, ma la.sfiga quest'anno con lui ci vede benissimo I contro: - troppi pareggi - sconfitte nelle partite chiave della stagione ( Milan, psv, Empoli e ieri sera) - una caterva di infortuni muscolari - titolare gente con febbre o basta - le "sparizioni x mesi" di giocatori dopo partire da titolare ( vedi thuram) - incapponirsi su giocatori non funzionanti (koop su tutti, pure nico e mckenny) - la gestione di fagioli - la fascia da capitano errante - la schieramento di alcuni giocatori palesemente fuoriruolo - le tre partite consecutive di danilo centrale (*****e, Parma, stoccarda) - le liti o presunte tali con danilo, Gatti, cambiaso, vlahovic e quelle che non conosciamo - locatelli e mckenny quasi inamovibili (beh, questa è una mia considerazione) - yildiz in fascia (altra mia considerazione: unico capace di giocare centrale e di saper creare superiorità saltando l'uomo, vedi le prime due quando koop non c'era ancora) - cambi palesemente sbagliati e/o in ritardo I contro pesano di più rispetto ai pro conferma
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