Vai al contenuto

Leaderboard


Popular Content

Showing content with the highest reputation on 24/10/2023 in all areas

  1. 11 points
    Introduzione: L'articolo che mi accingo a scrivere sarà pieno di verità che qualunque tifoso juventino, sportivo in generale e cittadino comune dovrebbe leggere. Io tifo Juve ma in questo scritto non mi sento di vestire i panni del tifoso che ad ogni costo difende la squadra che ama. Quanto segue si basa sulla logica, non manca mai di onestà intellettuale e, specialmente, viene scritto con una buona conoscenza dei fatti, quella che manca a coloro che si esprimono su questa storia pur non avendo quasi alcuna informazione in merito: siano essi semplici tifosi, giornalisti o personaggi del mondo del calcio. Di seguito, per esporre l'intricata vicenda nella maniera che reputo più chiara possibile, suddividerò i fatti sportivi da quelli penali. In conclusione mi adopererò ai doverosi ringraziamenti nei confronti delle fonti che mi hanno consentito di soddisfare la mia sete di interesse ed equità. Fatti sportivi: Nel 2004 la procura di Napoli è impegnata ad investigare sul calcio scommesse. La polizia giudiziaria ascolta - come persona informata sui fatti - l'amministratore delegato del Venezia Dal Cin che sosteneva come il Messina fosse stato spesso agevolato da degli arbitri facenti parte della cosiddetta "combriccola romana". Questa dichiarazione di Dal Cin (personaggio poco credibile, protagonista di una combine con il Genoa di Preziosi) nonostante egli stesso dichiarò ai microfoni di RAI sport: "Sono venuto a conoscenza di certe affermazioni che avrei rilasciato al giudice istruttore di Napoli, credo che sia molto semplice smentirle, perché il senso delle mie dichiarazioni non è sicuramente stato quello. Io ho raccontato cose viste da me e da altri miei amici ma le conclusioni non erano quelle. Nessun inquisitore, nessuna prova, nessuna dichiarazione contro qualcuno, solo un racconto di cose che si dicevano" ribadendo lo stesso concetto in aula nel corso del processo penale di Napoli: "Non ho notizie, ho trasmesso sensazioni" è sufficiente per gli inquirenti per aprire una nuova indagine (che due anni dopo prenderà il nome di calciopoli) nonostante gli almeno dubbiosi riscontri e fondamenti giudiziari, in considerazione dell'art.194 del Codice di Procedura Penale che vieta la verbalizzazione di fatti che non costituiscono oggetto di prova e si riferiscono a voci correnti. Migliaia di euro in intercettazioni vengono così stranamente spesi per il sesto senso di Dal Cin. Nel 2004, all'insaputa della procura di Napoli, anche quella di Torino stava indagando sulla stessa indagine, decidendo di archiviarla per insussistenza dei fatti. La procura di Torino decise però di mandare ugualmente più di 180000 intercettazioni alla Giustizia Sportiva, poi trasmesse alla procura di Napoli che continuava l'indagine. Nel 2006 pochissime di queste intercettazioni (e tutte riguardanti la Juve) arrivarono ad alcuni media che le pubblicarono facendole conoscere a tutta Italia. Scoppiò così un putiferio prima che la Juventus vincesse il suo 29°scudetto. Le intercettazioni risultano essere penalmente irrilevanti e la loro pubblicazione illegale (in quanto violano l'art.15 della Costituzione: "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge", l'art.8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo: "Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale" ed ancora altre norme quali l'art.7 della legge sulla frode sportiva, l'art.270 del Codice di Procedura Penale e gli articoli 618 e 621 del codice penale). Tuttavia la stampa, ergendosi a paladina della moralità, scaglia il popolo italiano a facili accuse contro l'odiata quanto invidiata Juventus. In mano a questa gente ci sono solo vagonate di fumo, nessuno capisce realmente ciò di cui parla. La parzialità disarmante emergente da quelle intercettazioni fornisce una visione fortemente viziata che rimarrà imperdonabilmente l'unica sulla quale la giustizia sportiva verrà chiamata a esprimersi. Venne ipotizzato, da 40 telefonate su circa 180000 intercettazioni, un sistema che coinvolgeva i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, l'arbitro De Santis, il presidente della FIGC Franco Carraro e i dirigenti della Juventus Giraudo e Moggi. A Moggi in particolare venne contestato di aver architettato un'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, sfruttando i rapporti coi designatori per ricevere arbitri che favorissero la Juventus ed altre società amiche. Caposaldo dell'accusa era l'unicità di Moggi nel chiamare i designatori, nonostante loro stessi ammettessero che li chiamavano davvero tutti, il che non trovava conferma in nessun'altra intercettazione emersa (capiremo il perché solo qualche anno più tardi durante il processo penale di Napoli, grazie agli avvocati e ai periti tecnici della difesa di Moggi). Franco Carraro si dimise immediatamente. La FIGC venne commissionata a Guido Rossi. Il procuratore Stefano Palazzi avanzò i capi d'accusa e il processo sportivo terminò con 2 soli gradi di giudizio, anziché 3. I due processi sportivi si tennero nell'arco di appena 10 giorni. Il diritto di difesa agli imputati non venne consentito. Gli avvocati delle difese dovettero leggere fascicoli di 7000 pagine in 4 giorni e preparare un arringa di un quarto d'ora. La Caf (ovvero l'appello, che sarebbe il secondo grado di giudizio, dato che la commissione disciplinare venne saltata) presieduta da Cesare Ruperto, emise le sentenze di primo grado del processo sportivo: la Juventus venne retrocessa in B con 30 punti di penalizzazione per l'anno 2006-07. Da segnalare che Guido Rossi cambiò l'assetto dell'ufficio indagini, nominando Borrelli e D'Andrea (quest'ultimo verrà in seguito assunto all'auditing Telecom, della quale, guarda caso, diventerà presidente proprio Guido Rossi, che ricoprirà un ruolo anche come consulente Fiat). Ruperto venne anch'esso scelto da Guido Rossi, sostituendo i giudici già presenti in FIGC con uno di 81 anni, inesperto di giustizia sportiva e chiamato in appena 16 giorni a leggere le migliaia di pagine della relazione e le memorie difensive degli avvocati. In seguito alla sentenza di Ruperto, il giudice Benedetto consegna indignato le dimissioni, rilasciando una lunga intervista al "Foglio" il 21 Luglio 2006. La riporto perché è estremamente interessante e rivelatrice: "Lei, Signor Commissario Guido Rossi, aveva già deciso. Quale insegnamento i cittadini di domani possono trarre dall’incredibile processo tutto e solo mediatico a cui abbiamo assistito in questi giorni, in una sentenza annunciata più che dai giudici o dai magistrati direttamente dal popolo? Facile coprirsi le spalle con le intercettazioni. Ma prego, prego. Qualcuno potrebbe farmi vedere dove sta l’illecito? Ne ho ribrezzo. Non sono rassegnato, sono semplicemente indignato. Voglio stare a posto con la mia coscienza. Si trovi un altro giudice, caro Rossi. E’ stato il processo più importante della storia del calcio italiano e non è stato possibile riscontrare neanche una singola partita truccata. Non c’è però un illecito quindi tutto diventa strutturale, un unico sistema. Ma l’illecito strutturale sta al diritto sportivo esattamente come la concussione ambientale sta al diritto penale. Caro Rossi, perché non diciamo davvero le cose come stanno e che non si è riusciti a trovare nulla? Non sono state rispettate le regole e sono state utilizzate modalità piuttosto anomale nella strutturazione del processo. Ovvio. Non c’è stato neanche il tempo necessario. Perché l’accusa ha avuto tempo per formulare le sue accuse mentre la difesa non ha avuto neanche il tempo di ascoltare le intercettazioni in aula? Perché gli avvocati difensori non hanno avuto la possibilità di produrre testimonianze proprie? E poi, una camera di consiglio che dura più del processo, che non riesce a evitare fughe di notizie con giornali che pubblicano la sentenza prima ancora che sia emessa, ha qualche senso? Il processo è sui giornali o nelle aule? In un processo così importante non ha nessuna logica essere rapidi a tutti i costi. Senza entrare nel merito, mi sembra però che ci sia stato uno stravolgimento della giustizia sportiva. C’è una cupola che ha condizionato il campionato senza condizionare le singole partite. Non vien fuori nessun caso di articolo 6 e non è possibile pensare che una somma di articoli possa fare un articolo 6. Ci sono state violazioni delle norme dei doveri e obblighi di lealtà. Ovvio. Ma episodi di illecito semplicemente non esistono. Quando si è trattato del caso del Genoa calcio retrocesso in serie C sono state trovate le mani nella marmellata. Cioè le borse con i soldi. La corruzione. Qui soldi non ce ne sono e quando non si trovano i reati e non si trovano gli illeciti tutti diventiamo magicamente concussi e concussori. E tutti iniziano a parlare di un ambiente. Di un diffuso malcostume. Ma nulla di tutto ciò si potrebbe risolvere con delle condanne per responsabilità oggettiva. Mi chiedo come sia possibile non indignarsi. Se Cesare Ruperto non fosse stato in pensione non sarebbe stato nominato presidente Caf. Questo perché i magistrati non possono far parte della giustizia sportiva. E quindi Guido Rossi ha avuto la non proprio eccellente idea di nominare tutti i nuovi giudici praticamente alla vigilia del processo. Ma non sono stati sostituiti solo i magistrati. E’ stato direttamente rivoluzionata tutta la Caf. Sono stati cambiati anche gli avvocati. Ora. Se io dovessi essere processato da un giudice nominato dal mio accusatore e che durante la camera di consiglio pensa pure di andarsene in Parlamento a spiegare cosa è l’etica e cosa è un sistema pulito e sano, io sinceramente non starei tanto tranquillo. Quindi, o il processo è una farsa oppure qui ognuno fa un po’ come crede sia giusto fare. Come si fa a portare avanti un processo senza alcun criterio oggettivo? Vogliamo una giustizia sportiva oppure una bella giustizia tribale?". La Corte federale, presieduta da Piero Sandulli, emise le sentenze di secondo grado: Juve in B con 17 punti di penalizzazione; revoca dello scudetto 2004-05 (che pure non venne mai messo sotto inchiesta) e non assegnazione del titolo 2005-06 (per il quale nessuna partita venne alternata, come si legge nella sentenza). Moggi e Giraudo furono squalificati per 5 anni, con proposta di radiazione. Il giorno stesso della sentenza, con un comunicato stampa e senza atti ufficiali, la FIGC guidata da Guido Rossi assegnò il titolo del 2005/06 all'inter per motivi di natura etica (considerati necessari andando aldilà del terzo posto conseguito sul campo). La necessità di quest'atto venne giustificata con la richiesta dell'Uefa di voler sapere chi avesse vinto quel campionato, seppur questo non è veritiero, in quanto erano richieste soltanto le squadre che avrebbero partecipato alle prossime competizioni europee. Rimase non assegnato lo scudetto mai messo sotto inchiesta. La Juve venne costretta a cedere quasi tutti i migliori calciatori, subendo un esorbitante danno economico, dovendo ripartire da zero quando si trovava ai vertici del calcio mondiale. La sentenza fu così dura per la Juventus a causa di una norma non esistente nel codice di giustizia sportiva. I reati inerenti l'indebita ingerenza nella predisposizione della griglia arbitrale, rientravano soltanto nella violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva (relativo alla lealtà sportiva con pene esigue lontane dalla retrocessione e la non assegnazione dei tricolori conquistati regolarmente sul campo, violazione stabilita per i casi dei match tra Juventus-Udinese, Juventus-Lazio e anche Milan-Chievo). La presunzione che questa condotta non fosse isolata, rientrando nella possibilità di consuetudine, fece ricadere la decisione adottata in un innovativo illecito strutturato, che condusse fantasiosamente alla violazione dell'articolo 6: illecito sportivo. Sandulli stesso dichiarò: "Non ci sono stati illeciti. Il campionato era regolare. Il campionato non è stato falsato". A pagina 76 della sentenza si legge: "Se di certo la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo, è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti, che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre". Non vi erano partite alterate e non si capisce dunque come si sia alterata la classifica. Il giudice ammise che si sentì in dovere di coprire la falla del codice di giustizia sportiva ascoltando il sentimento popolare e il volere dell'ufficio indagini, creando così appositamente questo incredibile illecito strutturato che condannò la Juventus a pene severe e ingiuste, su una parte di intercettazioni infinitamente parziale e a senso unico. Sulla sentenza di Sandulli del 2006 si espresse il giudice Corrado De Biase con queste parole durante un intervento televisivo: "Bisogna avere, innanzitutto, il coraggio di affermare una realtà: il procedimento di questa estate ha partorito un autentico aborto giuridico. Quando parlo di "aborto giuridico" mi prendo la piena responsabilità di ciò che dico. Quando si vuole espletare in due settimane un procedimento che richiederebbe almeno 6 mesi solo per un corretto iter investigativo, non può che venir fuori un aborto giuridico. Quando si cassa, per motivi di tempo, un grado di giudizio, quando si impedisce agli imputati di portare testimoni, dossier e filmati in loro discolpa, ma gli si concede solo 15 minuti per una arringa difensiva, non si può che parlare di aborto giuridico. Quando non si concedono agli avvocati difensori degli imputati i testi integrali delle intercettazioni, adducendo che non sono pertinenti, si può solo parlare di aborto giuridico. Quando, infine, si disassegna un titolo ad una squadra, la Juventus, per assegnarlo ad un'altra, l'Internazionale, prima che sia pronunciato il verdetto del primo iter istruttorio, allora siamo ben oltre l'aborto giuridico. Non è un problema di giustizia ordinaria o sportiva: in ogni paese che si definisca civile eventuali pene e sanzioni devono essere comminate dopo che sia stato verbalizzato un verdetto di colpevolezza, mai prima. E non venitemi a parlare di normative Uefa o di liste da dare alla stessa per le coppe europee: i diritti degli imputati, tra cui quello di potersi difendere con i mezzi che l'ordinamento mette loro a disposizione, vengono prima di una partita di calcio" L'atteggiamento della Juventus sorprese tantissimo. A fronte dei capi di imputazione, la giustizia sportiva non aveva riscontrato alcun illecito. Ruperto (il giudice e non il pm come sarebbe solito supporre) patteggiò con l'avvocato della vecchia signora, Cesare Zaccone, il quale riteneva congrua la retrocessione, ovvero la stessa sanzione richiesta dalla procura federale alla Fiorentina (alla quale si contestava molto di più, con ben cinque violazioni per illecito sportivo, conclusesi con la permanenza in Serie A) e alla Lazio (anche lei poi non condannata alla B). A una domanda sul poter riottenere la serie A, Zaccone rispose - insolitamente per un avvocato difensore - "non esageriamo". In seguito, la Juventus, minacciò di ricorrere al TAR del Lazio. Il ricorso avrebbe slittato l'inizio dei campionati ma non venne mai presentato e Blatter, il presidente della FIFA, ringraziò pubblicamente Montezemolo per aver mediato in maniera tale da fermare quel ricorso. A tal riguardo è possibile supporre che farsopoli, con la ferrea volontà di difendersi da parte della Juventus, non si sarebbe mai potuta verificare. Lo ammise anche l'avvocato della Juventus, Galasso, al designatore Bergamo, affermando come la proprietà bianconera avesse preso in giro 10 milioni di tifosi juventini. Gli interessi di Montezemolo (che capeggiava Fiat e Ferrari), di Gianluigi Gabetti (presidente dell'Ifil oggi Exor, incaricato di assicurarsi della successione del potere nelle mani di John Elkann) e Franzo Grande Stevens (esecutore testamentario e avvocato di famiglia, nonché presidente della Juve che scelse Zaccone come avvocato difensore), ovvero gli uomini di fiducia di Gianni Agnelli e del suo erede e nipote John Elkann, erano sicuramente più ampi. I fatti riconosciuti, risalenti al 2004, registrano delle dichiarazioni di Moggi sulle intenzioni di cacciare Giraudo dalla Juventus e sostituirlo con Blanc che, nello stesso anno, incontra John Elkann a Marrakesh per chiedergli se intendesse diventare il prossimo direttore generale della Juventus (come avverrà due anni più tardi, senza che ci fosse motivo di trovare un sostituto per il bene della Juventus che con Giraudo aveva il bilancio in attivo e conseguiva fantastici risultati da un decennio). Allo stesso tempo Montezemolo contattò Franco Baldini (dirigente che, come emerso dalle intercettazioni, confessa nel 2005 di vivere per fare un ribaltone che condannerà Moggi) per il ruolo di direttore sportivo (ricoperto a quel tempo egregiamente da Luciano Moggi, che sospettava come Montezemolo volesse allontanare lui e Giraudo dalla Juve, non certo per demeriti sportivi). Questi movimenti premeditati, lasciano supporre come un ramo familiare degli Agnelli non avesse in simpatia Giraudo che è noto come fosse un dirigente molto vicino ad Andrea Agnelli e a suo padre Umberto (venuto a mancare proprio nel 2004), dalle grandi ambizioni, con in mente dei progetti di espansione che non tanto piacevano a chi curava gli interessi del nipote ed erede dell'impero dell'avvocato Giovanni Agnelli, ovvero il figlio di Margherita: John Elkann. L'astio verso Giraudo risaliva al tentativo del dirigente di scalare, con il supporto della Tamoil, le quote azionarie della Juventus per assumerne la maggioranza. Se Giraudo da una parte era considerato scomodo, dall'altra sappiamo come nel 2007 si saldarono i rapporti con Tronchetti Provera, al punto che la Telecom di cui era presidente, divenne sponsor Ferrari. Gli accordi commerciali tra Montezemolo e Tronchetti Provera erano risaputi, come l'intenzione di allontanare Giraudo dal giro. Lo riferisce anche l'onorevole Latorre al designatore arbitrale Bergamo. Inoltre, nell'estate del 2006, l'accanimento mediatico contro la vecchia signora provenne da giornali dichiaratamente anti juventini (per invidia calcistica o intenzione di balzare alle cronache per appagare gli appetiti dei tifosi frustrati e complessati dallo strapotere bianconero) ma anche da quelli che avrebbero potuto difendere la Juventus, di proprietà della famiglia Agnelli: La Stampa e la Gazzetta dello Sport, che furono i primi a pubblicare le intercettazioni, con un tagli e cuci disgustoso, dando un voluto e viziato risalto negativo alla vicenda. La proprietà della Juventus, di certo, gestendo un impero ben più vasto, ha della società calcistica un interesse ben delimitato. I giochi di potere al suo interno non verranno mai scoperti, per quanto abbia delle idee in merito, al posto di avanzare supposizioni, mi limito a lasciare la propria interpretazione di questi fatti a chiunque desideri cercare di scovare la motivazione logica per la quale chi rappresentava i vertici in Juventus non si difese e scaricò subito i suoi dirigenti, dopo esser stata la prima a favorirne un sommario processo mediatico. Nel 2010 emersero (nel processo penale) tantissime di quelle intercettazioni nascoste nel 2006, riguardanti una decine di altre squadre italiane. Se rinvenute nel corso del processo sportivo, appare inevitabile come il trattamento preferenziale presso i designatori addebitato alla Juventus, sarebbe venuto meno, dimostrando chiaramente come i bianconeri non avessero esercitato alcun condizionamento costante volto a minare il funzionamento del settore arbitrale. La giustizia sportiva, al rinvenimento del resto delle intercettazioni, non fu affatto celere aspettando un anno e due mesi prima di stilare la relazione che addebitavano all'inter la violazione dell'articolo 6 di giustizia sportiva (violazione netta e diretta, senza somma di articoli 1, senza illecito strutturato da ideare). A questo punto, quel 4 Luglio 2011, sopraggiunse la prescrizione, alla quale l'inter non rinunciò restando così impunita. La stessa società milanese continuò, senza vergogna, a vantare lo scudetto assegnatogli per virtuosismo etico a tavolino nel 2006 e a professarsi onesta e derubata. A quanto emerso dall'intero filone delle intercettazioni, l'inter andava retrocessa e punita gravemente, la Juventus no. L'inter venne salvata dalla prescrizione, la Juventus punita senza aver commesso illecito sportivo. L'inter si vide assegnato uno scudetto in un campionato concluso al terzo posto nonostante gli illeciti sportivi, alla Juventus venne tolto quello scudetto (più un altro dell'anno precedente) dopo averlo vinto meritatamente e regolarmente sul campo. L'inter prese dalla Juventus due giocatori del calibro di Ibrahimovic e Vieira, vincendo dopo decine di anni, con la Juventus privata di poter competere con le altissime possibilità di vittoria che avrebbe avuto in Italia e in Europa per gli anni successivi al 2006. L'inter continuò a definirsi vittima, considerando la Juve come "ladra". Inutile spiegare questi semplici concetti a chi è tifoso di una squadra differente dalla Juventus, il desiderio di giustificare le sconfitte della società di cui è appassionato, pur di non ammettere i meriti di un club ben organizzato e vincente come la Juventus, lo condurrà a non voler sentir ragioni e si sa che "non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire". Eppure l'evidenza è questa. Fatti penali: Il processo di Napoli iniziò nel 2009. Nel suo svolgimento emersero una serie di intercettazioni ignorate nel 2006, la loro omissione è chiaro che falsò ulteriormente il giudizio espresso nell'ambito del processo sportivo. Le telefonate rinvenute dai legali di Moggi smentivano i già deboli capi d'accusa nei confronti della Juventus. Nello specifico le condotte sleali (violazioni del solo art.1 del codice di giustizia sportiva) commissionate strettamente alla Juventus (che se anche esistite non erano punibili con la retrocessione come se ci fosse violazione dell'art.6) si basavano su 21 intercettazioni su 180000 e, nello specifico, erano: Esclusivo rapporto con i designatori: I rapporti dei dirigenti juventini con i designatori si appurò, in un contesto più ampio emerso dalle migliaia di restanti intercettazioni, come fossero tutt'altro che esclusivi (come fatto passare fatalmente nel 2006 per lasciar indignare un popolo ignorante, complessato e avvelenato contro la Juventus). La FIGC incentivava il dialogo tra i dirigenti e i designatori, che comunicavano con tutti i club. Lo stesso disegnatore Bergamo, nel 2006, diede subito alla procura federale i numeri di tutti i dirigenti, specificando che parlasse normalmente con ognuno di loro, in quanto fosse prassi comune. Interferenza nelle griglie per la scelta degli arbitri: la composizione delle griglie era praticamente obbligata. Quelle ipotizzate non si sono comunque mai verificate nella pratica. L'accusa volta a Giraudo si basava sull'aver condizionato la formazione della griglia arbitrale di una partita non truccata, con arbitri e assistenti assolti. La piena regolarità dei sorteggi è stata dimostrata nel corso del processo penale. I sorteggi non erano pilotati dall'idea del secolo di utilizzare colpi di tosse. Conversazioni telefoniche riservate: Le SIM svizzere non sono segrete, non è reato possederle. Nelle intercettazioni operate non è emerso nulla. Nel corso del dibattimento in aula sono stati comprovati soltanto tanti errori di attribuzione, localizzazione e tempistica. Ogni presunzione in merito ne consegue risulti soltanto un'illazione. Un ex carabiniere conferma che le schede sim svizzere vennero sequestrate in maniera anomala, senza rogatoria e con un verbale falso, pur di incastrare Moggi con i reati di associazione a delinquere e frode sportiva operata a vantaggio della Juventus. La CAF stessa si basò su deduzioni del loro utilizzo su basi non lecite, tutta calciopoli si è sempre retta su presunzioni di fatti non verificati e impossibili da considerare come oggettivamente veri. Uso distorto dei mezzi d'informazione: Moggi parlava, in tono scherzoso, con il solo Biscardi (conduttore di un programma ininfluente rispetto al resto dei media televisivi e di stampa). Minaccia di punire gli arbitri: Gli arbitri (teoricamente) associati non guadagnavano di più, non ricevevano benefici in termini di carriera e la loro condotta in campo non ha agevolato le squadre coinvolte. I 19 arbitri incriminati, sono tutti stati assolti tranne De Santis (e per partite non riguardanti la Juventus, dopo che lui stesso dichiarò che a chiamarlo era il solo Facchetti), altro che cupola o associazione a delinquere. Non ci sono stati arbitri corrotti o addomesticati, né chiusi in stanzini (nemmeno Paparesta, che piuttosto dichiara come Facchetti entrasse negli spogliatoi degli arbitri per alzare la voce), e non si sono registrate ammonizioni preventive mirate o espulsioni compiacenti: tutto smontato nei fatti, nessuna condanna, neanche nell'accusa di comportamento sleale (l'art.1 che, ripeto, non comporta di certo la retrocessione). Bastava solo leggere meglio le informative per evitare un'ingiustizia di questa portata, prendendo in giro milioni di tifosi. Quello che davvero mi turbò e sconvolse si verificò quando venne scoperto che i carabinieri della procura di Napoli avevano ascoltato tutte le intercettazioni, classificandole attraverso dei baffi selezionati: un baffo verde segnalava una telefonata non rilevante, due baffi gialli una telefonata rilevante, tre baffi rossi quelle molto rilevanti. Ai carabinieri però "l'inter non interessava". Questa fu la risposta che il guardalinee Coppola si sentì rispondere quando fece presente di aver ricevuto pressioni dall'inter per cambiare il referto su Cordoba (difensore nerazzurro). Le telefonate più gravi riguardavano l'inter (la Facchetti-Bergamo e le pressioni su Rodomonti), il Milan (la Meani-De Santis) e la Roma (la Pradè-Mazzini), nessuna la Juventus. Queste intercettazioni giudicate molto rilevanti dai carabinieri vennero gravemente e colpevolmente scartate dall'ufficiale dei carabinieri Auricchio e dal PM Narducci. A certificarlo c'è un documento, ritrovato dalla difesa di Moggi, che lo attesta. Il PM Narducci ha basato la sua accusa su una decina di telefonate (su, ricordiamo, 180000 intercettazioni) presentategli dall'ufficiale dei carabinieri Attilio Auricchio. Da esse ne escono deduzioni e teoremi basati su discorsi da bar. Auricchio era acclarato amico di Baldini, con il quale (come dichiarato in aula a Napoli) ha collaborato nelle indagini della GEA dopo averlo conosciuto già in precedenza. Ancor più curiosa e comprovata è la conoscenza e amicizia tra Auricchio, Narducci e Moratti. Il PM di questo processo (sul quale un carabiniere di Napoli che lavorava alle indagini riferisce come non sembrasse alimentato da una vera e propria sete di giustizia, quanto piuttosto da una voglia di rivalsa) ha palesemente e schifosamente basato la sua accusa con l'intento e lo scopo di punire degli innocenti, falsificando il tutto. Per farlo si è avvalso dell'aiuto di un ufficiale dei carabinieri (richiesti poi entrambi come assessori nella giunta De Magistris a Napoli) e di un tribunale che ha tentato in ogni modo di appoggiarlo. Ulteriormente inquietanti sono infatti le problematiche riscontrate dai legali di Moggi che non gradivano di tenere proprio a Napoli il processo. All'inizio un arbitro venne contattato dall'avvocato Catalanotti del Bologna e del Brescia, costituitisi parti civili al processo, il quale riferì a Pairetto di dare determinate dichiarazioni su Moggi in cambio di sconti di pena. L'accusa tentò in seguito per ben tre volte di ricusare il giudice Casoria. Quest'ultima rivelò pure che Lepore (il procuratore capo della procura di Napoli, capo anche dei PM Narducci e Capuano) avrebbe fatto pressione al presidente del tribunale di Napoli per farla astenere dal giudizio e che è stata costretta a scrivere una lettera di non astensione dal giudizio finale. Durante il processo rimangono indimenticabili le deposizioni di Zeman (umiliato nel suo ridicolo tentativo di giustificare i suoi esoneri con un sistema capeggiato da Moggi che aveva deciso di non farlo più allenare) e di Nucini (un ex arbitro che in combutta con Facchetti che ha provato ad accusare un sistema Juve, fingendosi un infiltrato, una sorta di cavallo di troia che si fingeva amico della cupola per poi riportare le loro malefatte. Nucini si è più volte contraddetto, fino a esser stato definito in sentenza come testimone completamente inattendibile, capace di produrre così come si legge: "inutili esagerazioni", "fatti di intrinseca inconsistenza"). La gravità di quanto accaduto la lascio interpretare a chi ha deciso di arrivare fin qui, leggendo dei fatti riportati fedelmente in base a quanto accaduto in quegli anni. Il pubblico ministero Narducci ha anche esclamato in aula: "piaccia o non piaccia non ci sono telefonate riguardanti Pairetto e Moratti". Quando esse sono poi state trovate dai legali di Moggi (che verosimilmente sia Narducci che Auricchio sapevano esistessero) ha glissato con un timido: "qualcosa forse ci è sfuggito". Vorrei far notare come in questa viscida vicenda siano stati coinvolti anche decine di arbitri, giornalisti e dirigenti. Sono stati tutti costretti a rinunciare al loro lavoro, si sono ammalati, hanno subito umiliazioni e sono stati trattati come ladri, venduti, truccatori, falsi e disonesti. Alla fine sono stati assolti, erano innocenti. Serviva solo coinvolgerli perché la cupola non poteva essere formata da pochissime persone, ne servivano una trentina per far reggere quanto si mirava evidentemente a raggiungere. Ringraziamenti e considerazioni finali: Ringrazio il forum J1897 (ad oggi tifosibianconeri) e il team ju29ro (formatosi nel 2006 grazie al forum juventino). Senza di loro non sarei mai riuscito a capire e conoscere così bene questa farsa. La mia voglia e sete d'informazione, per comprendere cosa avessero fatto alla mia Juventus, si è potuta soddisfare solo grazie a loro che hanno impiegato il loro tempo per far chiarezza. Sono estremamente fiero ed orgoglioso di avere fratelli di tifo come queste persone che per amore verso la Juve hanno svolto un lavoro straordinario, di un'eccellenza unica, spinti solo da passione e giustizia. Ringrazio di cuore anche Luciano Moggi. Gli avvocati e i periti informatici che ha pagato di tasca sua si sono rivelati fondamentali per far luce sullo schifo orchestrato ai danni di Giraudo, della Juventus e di Moggi stesso. Ringrazio infine uno dei pochissimi giornalisti che ha svolto bene il suo lavoro: Beha. In realtà non sarebbe neanche da ringraziare, si è semplicemente informato e ha scritto raccontando la verità, basandosi sui fatti, andando oltre la sua fede calcistica che è quella della Fiorentina. In un paese dove nessuno si comporta in questo modo, l'eccezione che dovrebbe essere normalità diventa così da ringraziare. Calciopoli (o meglio farsopoli) mi ha fatto tanto arrabbiare. Ho visto la mia Juventus perdere l'onore, subire umiliazioni per 5 anni (dal 2006 al 2011) mentre pensavo che saremmo dovuti continuare a essere ai vertici del calcio mondiale come eravamo dal 2004 al 2006. Il tutto sapevo come fosse ingiusto e questo mi ha portato a legarmi ancora di più alla maglia, allo stemma e ai colori bianconeri. Sono diventato più Juventino di prima, desideroso e voglioso di vendetta per veder la Juventus tornare a dettare legge in Italia a discapito di tutte le altre tifoserie che si sono gustate una Juve perdente. Questa gente si è auto convinta, senza capire, fosse giusto così. La Juve è da sempre l'alibi di chi non vince. Dal 2011, e per un decennio interno, la Juventus è tornata prepotentemente a trionfare, inanellando una serie di successi senza eguali nella storia del calcio, vincendo ovunque, realizzando record su record, senza lasciare neanche le briciole alle sue antagoniste. Non sarà mai abbastanza, anche se attraverso l'art.39 dovesse un giorno venir revisionato il processo sportivo (punendo i protagonisti di questa farsa, prima che la giustizia divina continui a fare il suo corso) non si cancellerebbe quel periodo dalla memoria storica del tifoso Juventino che a testa alta ha potuto continuare ad amare i suoi colori, capendo antropologicamente i problemi psicologici dei suoi avversari e il contesto sociale che lo attornia, rendendogli doveroso imparare a vivere secondo i suoi significati, perseguendo senza fidarsi la ricerca della verità e della conoscenza.
  2. 9 points
    Probabilmente non sarebbe cambiato nulla, ma è significativo del fatto che Elkann ha la voglia di combattere di un novantenne. E qualcuno si chiede ancora perchè debba vendere. Un proprietario così non lo auguro neppure al mio peggior nemico. Andrea Agnelli dovrebbe essere portato in trionfo dai tifosi juventini di tutto il mondo per averci regalato un decennio di vittorie che sarebbe stato impossibile con qualsiasi altro membro dell'ex famiglia Agnelli. Invece su questo forum da mesi leggo insulti di ogni genere. Questi per me non sono tifosi della Juventus, perchè non hanno l'onestà intellettuale per esserlo.
  3. 8 points
    Vergogna eterna, vergogna infinita. Vorrei solo aggiungere il momento più ignominioso, e al tempo stesso, rivelatore di tutta la vicenda: l'intervista dell'Usurpatore rilasciata nell'intervallo di Juventus-Palermo, quando erano a malapena uscite le primissine intercettazioni. "Siamo con il tecnico e i giocatori". E un giornalista fuori campo che fa: "Li hanno scaricati!". Già sapeva tutto, il Traditore-Usurpatore. La trama maligna, che lo vedeva protagonista, boia e non vittima, era già partita. Vergogna eterna su di te, uomo di m#*d@.
  4. 8 points
    Beh a questo punto chi non boicotta la Juventus è veramente un addormentato di prima categoria e vogliate apprezzare la mia volontà nel non insultare. Io quest'anno non ho visto una sola partita, l'anno scorso ho disdetto Dazn e sinceramente per me finisce qui davvero
  5. 7 points
  6. 7 points
    toh, ma tu guarda..... non me lo aspettavo mica "grazie john che ci fai l'aumento di capitale" (cit) ammazzatevi tutti.
  7. 6 points
    oggi piu' che mai serve un oligarca russo o uno sceicco praticante dell'ortodossia uno che si sveglia al mattino, legge il troiaio rosa dello sport o il cds e sceglie la violenza
  8. 6 points
    Che poi, non avrebbe portato a niente questo ricorso, come gli altri 294 che abbiamo fatto e già perso. E' per principio, perchè mediaticamente (strano eh, che pestiamo una mer*a gigante a livello mediatico, veramente strano, non succede mai...) ora passa il messaggio che la Juve ammette di essere colpevole, che Agnelli per 17 anni ha solo scherzato ecc. Per principio non lo ritiri un ricorso del genere, vai fino in fondo, lo perdi e poi dai la colpa allo stato, alla figc, all'inter ecc. Una società SERIA farebbe cosi. No, noi patteggiamo coi nostri stupratori seriali, e chiediamo anche scusa per il disturbo e la non collaborazione.
  9. 6 points
    Bastardi, vermi schifosi, ci avete venduto e sfruttato come fossimo la peggior azienda del mondo.
  10. 5 points
    Cosa che si sapeva sarebbe avvenuta prima o poi. Già con Andrea ci fu un altra situazione analoga, e chi ci ha rimesso per non aver deciso di ritirare un ricorso in adiuvandum alla Juve, è stata l'associazione GLMDJ. Dopo telefonata di AA all'associazione per chiedere il ritiro eh. (questo tanto per ricordare a tutti quelli che lodano AA che è poco diverso dal cugino) Da tanti anni ormai scrivo chi è questa gente e che cosa ha fatto, e più il tempo passa più i fatti mi danno tristemente ragione. Della Juve non frega nulla a nessuno. Vendono e comprano qualunque cosa senza nessun principio morale. Gente che non vale niente. Gente che non può occuparsi di sport, manco lontanamente. Prendo le distanze da costoro e ne sottolineo la differenza con me. Ecco perché io sono io, e lui invece è un ricco nessuno interista del c****. VERGOGNATEVI!
  11. 5 points
    Non nego di avere le lacrime agli occhi dalla rabbia e dal magone che questi 17 anni, con tutte le loro vicende, mi hanno provocato. Speravo, dal 2011 in poi, grazie a Conte, Agnelli e compagnia bella, di aver ritrovato finalmente la mia Juve, di aver avuto (anche se parzialmente) vendetta, di aver ritrovato finalmente il piacere di tifare una squadra odiata da tutti, ma difesa fino alla morte dal suo presidente, dalla sua dirigenza e dalla sua squadra in campo. Poi tutto piano piano scema, fino al maledetto gennaio di quest'anno che mi ha riaperto drammaticamente gli occhi, facendomi ripiombare nell'incubo chiamato elkann. Mai nessun aumento di capitale, nessun trofeo, nessun giocatore, nessun allenatore, mitigherà mai l'odio che provo verso di lui da 17 anni a questa parte. Gli 11 anni di Andrea Agnelli, pur con i suoi deliri e i suoi errori giganti, sono stati solo una breve parentesi nella gestione del proprietario più schifoso e distaccato che una squadra possa avere. Maledetto tu sia, insieme a tutti gli altri scritti in questo articolo.
  12. 5 points
    Non lo è semplicemente. Uno che assume il signor Guido Rossi, nemmeno 2 anni dopo il 2006, in Fca, in un ruolo che tra l'altro non rientrava nemmeno nelle sue classiche competenze, secondo te può mai essere uno juventino? Assunto in Fca subito dopo esser stato presidente della Telecom al posto di Tronchetti Provera dal SETTEMBRE 2006 al 2007. Nel 2008 assunto in Fca come consulente per le vendite, lui che era Giurista.... Dai ragazzi, veramente, chi ancora non ci arriva è perché proprio non vuole... Ve lo ripeto - Nominato commissario straordinario Figc nel 2006 - presidente Telecom dal settembre 2006 al 2007 al posto di Tronchetti - consulente Fca dal 2008 al 2011
  13. 4 points
    Fa male, MALISSIMO rileggere tutta la vicenda in ordine cronologico... chi ancora oggi fa lo gnorri, dovrebbe stamparsi l'articolo e leggerselo tutto d'un fiato. Nel 2006 c'è stato l'abominio più grande mai visto dall'uomo in ambito sportivo a livello mondiale... il tutto con una società complice, anzi, per me mandante dell'esecusione.
  14. 4 points
    Abbiamo vinto a Milano senza Danilo, Vlahovic, Chiesa e Pogba. Non sapete cosa criticare e vi attaccate alla sclerata finale di Allegri, che se l’avesse fatta Conte l’avreste osannato per gli attributi. Nemmeno vedessi Moratti in panchina riuscirei a tifare contro la Juve… Mi fate un po’ tristezza…
  15. 4 points
    Questa proprietà di ignavi è riuscita in qualcosa che credevo impossibile. Ha ucciso la passione per la mia Juve, ha ucciso un amore incondizionato iniziato oltre 40 anni fa, tra i banchi di scuola, le figurine Panini, le punizioni di Platini e le radiocronache di Tutto il calcio minuto per minuto. Ho sempre considerato la Juve come qualcosa di imprescindibile, qualcosa che scandiva il passare del tempo e lo scorrere della vita, il verdetto del campo come insindacabile, anche quando le delusioni si facevano insopportabili. Nel 2006 quelle certezze granitiche sono state messe in discussione, ma ho continuato a difendere la mia Juve con ancora più convinzione e veemenza. Da gennaio però, dopo le ultime vicende, ho deciso di dire basta e questo ultimo atto da parte della società, per quanto ininfluente, mette la pietra tombale alla gloriosa storia bianconera. Per me, vecchio tifoso ormai domo, Elkann rappresenterà il carnefice, il Giuda che ha tradito ripetutamente la sua signora. E quei soldi che ha elargito con indifferenza non sono altro che il simbolo del suo tradimento, i suoi personalissimi 30 denari o, se preferite, quelli messi sul comodino per pagare una prestazione di poco conto.
  16. 4 points
    Sì. E' tornato dopo il fallimento del nick "demonte" dove aveva sbagliato pure una vocale...
  17. 4 points
  18. 4 points
    niente è proprio non più rinviabile un passaggio di proprietà a soggetto Serio e che abbia i choglioni che ardono come due supernove sta flemmetta piena di soldi non ci ridarà mai più la Juventus si tenti altro
  19. 4 points
    De Papponiis però predica bene e razzola male, lui che si ritiene un "grande imprenditore" su 100 di fatturato delle sue aziende, 95 lo produce il Napoli Calcio e di quel 95, 80 proviene dai diritti tv che lui schifa (ah..qualcosa viene pure dalle plusvalenze farlocche) Quindi facesse meno il guappo...
  20. 3 points
    Sterco di proprietà, meritereste la radiazione voi, non chi sul campo ci faceva vincere e difendeva l'onore della società. Mi fate sempre più schifo.
  21. 3 points
    La Juventus non ha milioni di tifosi! La juventus ha milioni di persone che dicono di tifare juventus a cui qualunque cosa capiti va sempre bene e qualche migliaio di deficienti che soffrono per i risultati sportivi, per l'onore, e per quello che in un lontano passato hanno significato quei colori. Inviato dal mio Redmi Note 9 Pro utilizzando Tapatalk
  22. 3 points
    E' dal 2006 che lo ripeto, mi son beccato pure tanti ban (in alcuni casi giusti perchè la rabbia aveva prevalso sul bon ton che si dovrebbe avere in una società civile)... questa proprietà ha affossato la juventus nel 2006 e l'anno scorso, il tutto riconducibile ad una faida intestina che dura dal 2004... MI FANNO SCHIFO, SOLO ODIO E DISPREZZO PER STA GENTE.
  23. 3 points
    probabilmente messa sul piatto direttamente dai "nostri pavidi" perché la juve è la soluzione, non il problema cit.
  24. 3 points
    Società di infami bastardi senza un briciolo di onore. Siamo, senza ombra di smentita (perchè è questo che la Juventus FC SpA e la proprietà hanno voluto sin dal 2006), una società e una squadra di disonesti, ladri, truffatori, corrotti, faccendieri, puttanieri, drogati, scommettitori, "ciucciakatzi della famiglia agnelli", che sul campo non ha mai meritato nulla. E pure la tifoseria, con una buona fetta che ama prendersela sempre nel koolo, fa schifo. Andatevene affankoolo tutti! E me ne vado affankoolo pure io che sono un kollione a continuare ad amare i nostri infangati colori.
  25. 3 points
    Il punto è proprio questo qui. Il giocattolo è in mano a persone che la volontà di migliorarlo non ce l'hanno minimamente. Al comando di federazioni e leghe c'è gente che ha sfruttato la miniera d'oro che era il calcio italiano fino agli anni 2000, campando di rendita, e che ora non sa minimamente dove mettere le mani anche per manifesta incapacità, quantomeno in termini di visione di insieme. Personaggi che tirano fuori idee senza capo né coda, in un miscuglio di politica e imprenditoria. La Serie A Made in Italy è solo l'ultima idiozia che hanno saputo partorire, ma la realtà è che il livello delle loro idee è questo qui, a dimostrazione di una mediocrità lampante. Così come la soddisfazione che provano nel vedere un campionato in cui se la giocano 5, 6 o 7 squadre (come se la situazione fosse tornata di colpo quella di fine anni '90) e che non viene egemonizzato dalla Juventus. A questo aggiungiamoci presidenti che avanzano pretese, cercando di avere una fetta sempre più grande di una torta che non hanno contribuito a fare, e provano a inserirsi nel gioco di potere che regola il calcio italiano. Presidenti che in un paese civile dovrebbero stare lontani da certi interessi, mentre qui ce li ritroviamo in posizioni aziendali di vertice, in società partecipate, in parlamento, oltre che nel calcio ad alti livelli. La realtà è che, a tutta questa marmaglia, gli è rimasto tra le mani solo l'osso e devono finire di spolparlo. Sai che gliene frega a loro di trovare una soluzione quando possono tranquillamente vivacchiare ancora per un po'? Poi la realtà è sempre quella: il "prodotto" calcio in Italia è in caduta libera, anche se poi qualcuno cade dalle nuvole quando i problemi emergono, e questi qui si aggrappano a quelle sempre più sporadiche botte di c**o (italiane in finali di coppe europee, exploit della nazionale) nel tentativo di far sembrare un problema di poco conto il collasso che c'è dietro (buona parte delle società professionistiche sull'orlo del fallimento, debiti, una nazionale il cui livello è imbarazzante e tutta una serie di altri problemi). Se il calcio è arrivato a questa mediocrità in Italia è perché si è permesso a certa feccia di mettere le mani nel mondo del calcio e quelli che oggi piangono miseria fino a qualche anno fa leccavano il c**o di gente che ha contribuito pesantemente al declino della serie A, che negli anni d'oro era in mano anche a gente come Cragnotti, Tanzi, Cecchi Gori, Gaucci... Tutte menti illuminate che sono state degnamente sostituite nel tempo. In questo senso Andrea Agnelli ha una visione più ampia ed è forse questa la ragione per cui gli hanno fatto una guerra spietata.
  26. 3 points
    V********O maledetto traditore e grandissimo pezzo di M***A. Non vedo lora che tu faccia una fine bruttissima alla pari di dentimarci. Mi fai vomitare.
  27. 3 points
    si vuole un'esistenza serafica tranquilla senza dar più fastidio a nessuno. quindi sì se vinci ok se no Tranquilli. nuotando letteralmente nel denaro il Vomito.
  28. 3 points
  29. 3 points
    complimenti ferrero mi ricorda sempre piu' Cobolli , o cmq una figura messa li, dopo un periodo burrascoso, che non c'entra niente ne con il calcio ne con la juve
  30. 3 points
  31. 3 points
    Sono già troppe volte che concordo, tutto bene?
  32. 3 points
    L'importante è sempre e comunque vincere, puntare alla vittoria, meglio se cercando una continuità e un percorso valido attraverso "il gioco", un'idea di gioco eseguita bene, qualsiasi essa sia, perché a lungo andare, è attraverso quella che arrivano poi i risultati. E le vittorie. Personalmente è così che mi divertirei.
  33. 3 points
    Non concordo su praticamente nulla di quello che hai scritto... ma non controbatto perchè torneremmo a dire le solite cose dette e stradette... Ti rispondo solo sulla parte in grassetto.... Anche Matri sbagliava goal a un metro dalla porta, e a fianco a lui c'erano giaccherini, pepe, estigarribia e vucinic... però quella squadra la porta la centrava 15 volte a partita. E la differenza non è certo nella sola presenza di Pirlo (che peraltro il nostro allenatore aveva bocciato al Milan preferendogli Van Bommel). Che Allegri sia un allenatore ossessionato dalla fase difensiva te lo dicono soprattutto i suoi giocatori, anche quelli che ne vogliono parlare bene. Non puoi contestare questo.... puoi dire che secondo te va bene così o non va bene così...ma non puoi negare che il livornese sacrifica una enorme parte del potenziale d'attacco per non rischiare nulla in difesa. Il suo calcio è questo. Lo dice lui, lo dicono i suoi giocatori, lo dice il suo mentore Galeone.... E' inutile che poi in partita chieda di tenere la palla lontano dalla nostra porta... Non dubito che lui sia il primo a rammaricarsi per i retropassaggi, ma se passi 6 giorni alla settimana a inculcare nella testa dei tuoi giocatore : "non rischiare, non rischiare, non rischiare, non rischiare....." senza dare loro delle valide alternative, è assolutamente ovvio che poi l'unica cosa che ne viene fuori sono i retropassaggi.
  34. 2 points
    ti ringrazio per l'apprezzamento, ricambiato. chiaramente si hanno delle letture diverse e di questo ne prendiamo atto entrambi con rispetto, assolutamente. se ci sono delle cose rispetto a cui io sono più sensibile e te meno, pazienza, campiamo entrambi lo stesso. anche perchè giustamente dici te siamo su un forum. con giappone e qatar intendevo citare dei posti in cui la tolleranza è minima perchè si stava discutendo (forse non capendosi) di come nel mondo ci siano in effetti delle normative che proibiscono l'uso della droga anche ai vari sting. ti ricordi san paolo mccartney che va in giappone con mezzo chilo di erba e manca poco lo sbattono dentro e buttano la chiave? poi in giappone ci sono problemi come gli hikikomori o le fotografie alle mutande sui mezzi pubblici, ecco.. il punto più ampio del mio discorso è che la dipendenza è dipendenza. la sostanza o il contesto da cui si è dipendenti, legale o meno, cambia il giusto ai fini della comprensione della radice del problema. certo, droga e alcol danno anche una dipendenza di tipo fisiologico che rende l'uscirne veramente una guerra. ma anche le dipendenze psicologiche possono essere toste. su fagioli in sè, gli concedo il beneficio del dubbio e la compassione, senza togliere niente alla punizione regolamentata e al percorso riabilitativo che dovrà sostenere. sarà una farsa? po' esse che sì, po' esse che no. ecco il punto "le dinamiche che si sviluppano in testa alle persone" è una roba a cui tengo abbastanza e che ritengo non vada sottovalutata in nome de "il mondo va così". sì, è vero. il mondo va così. ma il mondo va anche molto male, a mio avviso e senza una riflessione su certe cose continuerà ad andare sempre peggio. (ho dei momenti di grande speranza nell'umanità in cui penso che abbiamo la forza per cambiare le cose se usiamo la testa e cerchiamo di essere rispettosi ed empatici. in realtà sono uno pseudo nichilista che pensa che nulla abbia veramente un senso e che le cose vanno come devono andare in qualunque caso ) per il resto come già detto prendo atto delle divergenze di pensiero, è inutile continuare a ripetersi le stesse cose anche perchè qui nessuno insegna nulla a nessun altro, ogni tanto si cade vittima di questo modo di fare ma è bene ricordarselo (io in primis eh).
  35. 2 points
    Mi raccomando, continuate a finanziare i traditori...
  36. 2 points
    "Noi togliamo il disturbo ,ma vedrete che i banditi arriveranno dopo di noi "
  37. 2 points
    Questo vale per tutte le squadre. Oggi per puro caso ho scoperto che un mio collega del piano di sopra é un grande fratello bianconero. Quando gli ho detto che anche io lo ero mi ha fatto andare nel suo ufficio dove nell'armadio conserva un bandierone dei Fighters, e alcuni biglietti d'epoca tra cui quello dell'Heysel. É stato ad Atene, Basilea, Bruxelles. Di tifosi così ne trovi pochi. Gente "malata" come io, lui, te.
  38. 2 points
    non c entra nulla… vai fino alla fine , perderai anche il 14 giudizio ma avevi la coscienza pulita di averle comunque provate tutte e solo x l incapacita di chi decide non è cambiato nulla. con questo gesto , come x quello di patteggiare ti sei dichiarato colpevole , come se nulla fosse successo. Auspico che questa società di interisti x coerenza tolgano il numero 38 dallo stadio visto la colpevolezza dichiarata…. Da oggi la societajuventus dichiara ufficialmente che i campionati vinti sono 36
  39. 2 points
    Strano che la "famiglia" non difenda la Juve e i suoi tifosi, anzi clienti, anzi stakeholder.
  40. 2 points
    Gli Elkann sono sempre stati dentro calciopoli, vedetevi il servizio di Report. Sono una famiglia potente, chi crede che questa gente possa essere messa in tasca da uno come Moratti o Gravina, per me non c'è proprio con la testa. Sicuramente anche dietro il processo plusvalenze c'è qualcosa. Onestamente qualche piccolo dubbio lo ho avuto quando improvvisamente sono usciti fuori i video di Nedved, però non pensavo che di lì a poco si sarebbe venuto a creare quella pagliacciata. Se ci pensate, dopotutto il modus operandi è uguale identico a quello adottato nel 2006: profilo basso e un trio di pagliacci messi lì a fare i manichini. A me fanno schifo, ne ho piene le balle di questa famiglia. Spero che con JE finisca tutto.
  41. 2 points
  42. 2 points
    Mi meraviglio di chi si incazza ora, il danno è stato fatto col mancato ricorso nel 2006
  43. 2 points
    Leggo tanti, troppi, scontenti per questa vittoria contro la ex capolista, come quasi questo fosse un forum di tante persone di fede calcistica diversa ed invece “dovremmo” essere su un forum di tifosi Juventini. Ragazzi state sereni se no i fegati vi scoppiano, non ci pensate ad Allegri fate finta che si vada in campo senza allenatore, si lo so vi ho fornito la battuta facile, ma lo dico per la vostra salute.
  44. 2 points
    Eppure la quota continui a sganciarla lo stesso Vabbè dai polemica vecchia. Ti lascio in pace tranquillo
  45. 2 points
    Come scritto in un altro post.... Sempre il solito modus operandi...si oarte con mille proclami x poi accettate tutto senza mai combattere....senza arroganza.... società di interisti , si tolgano la maglia e facciano vedere la loro vera natura...
  46. 2 points
    Ma infatti non si dovrebbe insultare nessuno, che sia Allegri, Elkann, Sarri, Rugani o Manna. La critica è un'altra cosa, e credo sia sacrosanta. Concordo comunque, guardiamo il presente e lavoriamo per il futuro, ma il passato che serva da lezione.
  47. 2 points
    Per me invece non centra minimamente il punto. Il calcio italiano oggi è mediocre, e la colpa è loro. Da prodotto mediocre, vale un valore da prodotto mediocre. Sky sono decenni oramai che fa da service al calcio italiano, anche quando le cose funzionavano erano loro. Se è peggiorato il valore, è peggiorato il prodotto. Ad una quota mensile ieri vedevo del Piero, oggi vedo Scamacca. De laurentis pretende che altri facciano una confezione di lusso per una torta raccolta per strada
  48. 2 points
    Ringraziasse S. Gennaro che per una campionato ridicolo hanno racimolato nuovamente quasi un miliardo all'anno... e ringraziasse pure la legge Melandri, altrimenti non gli bastava fare un film al mese dei suoi cinepanettoni dem*****a per mantenere la squadra dei neomelodici
  49. 2 points
    E' inquietante, per me, sentire OGNI nuovo giocatore venire alla Juve ed, alla prima intervista, sentire "l'allenatore mi chiede di difendere". Per non parlare dei nostri giocatori, che appena cambiano aria, si devono smazzare una preparazione aggiuntiva perchè indietro a tutti i nuovi compagni. L'anno scorso sul finale poteva giocare di 433 ma niente, piuttosto Di Maria seconda punta. Un insulto al calcio.
  50. 2 points
    Nessuno ha detto che il centrocampo della Roma sia devastante, ho solo detto che è meglio del nostro ma non perchè quello è forte è il nostro che è scarso....... Difendo Allegri perchè qui tutto il male è lui quando invece a livello di risultati (che nel calcio è quello che conta) sta facendo bene (tolta la champions dell'anno scorso ma fatta in un periodo in cui non girava nulla), primo anno 4° posto raggiunto in anticipo rispetto all'anno prima conquistato all'ultima giornata ringraziando Faraoni, con un Ronaldo in meno......secondo anno 3° posto con una ottima rosa, peccato che i 4 giocatori più forti sono scesi in campo per il 10% del tempo, togli Osimehn, Kvara Lobotka e Kim al Napoli e Savic Luis Alberto Immobile alla Lazio e avremmo vinto il campionato (nonostante tutti i casini successi), ora siamo terzi a 2 punti dall'Inter, con una rosa ridicola (Pogba non lo conto), avendo ceduto Di Maria Paredes Cuadrado Bonucci e sostutuendoli con Weah Cambiasso
×
×
  • Crea Nuovo...