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9 pointsSpero si legga Qualcuno doveva pur diglielo …
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6 pointsL'IMBOSCATA - Una sola strada per battere Gravina e Ceferin: la Juve vada al Tar e a Strasburgo per bloccare il campionato e congelare lista club per le coppe. Rovella, Transfermarkt e quello che Chinè non potrà mai spiegare 26.05.2023 di Andrea Bosco Il problema non è se la Juventus sarà penalizzata in questo (o nel prossimo campionato) con una marea di punti superiore ai 10 comminati da Giuseppe Chinè. Il problema (se la Juventus non è colpevole, se ha agito correttamente come ha sempre dichiarato) è se vuole vincere o piuttosto voglia solo dare l'impressione di cercare di “vincere“. Se la Juventus vuole davvero difendersi, e davvero vuole “vincere“ allora deve andare al Tar. Deve bloccare il campionato. Deve fare quanto non fece (mal consigliata da Luca Cordero di Montezemolo) nel 2006: andare al Tar. Se la Juventus non ha percezione che è impossibile vincere senza abbattere Gabriele Gravina e la sua federazione, allora meglio sarebbe accettasse le pene, compresa la serie B. E meglio sarebbe dirlo ai tifosi: la Juventus che voi amate non esiste e non esisterà più. Se Elkann e i suoi consiglieri non hanno percezione di questo, significa che vivono sulla Luna. Meglio sarebbe, allora, uscire dalla Borsa, meglio sarebbe vendere ad altri il club, meglio sarebbe dichiarare il “fallimento” di un progetto che non può essere rammendato. Pezo el tacòn del buso, dicono nella mia Laguna. Non c'è pezza possibile. Elkann che è un brillante uomo d'impresa dovrebbe saperlo: quando sei in difficoltà è indispensabile alzare il livello dello scontro: altro che “patteggiamento“. E se vuoi azzoppare Ceferin (che sta ipotizzando di escluderti per due, forse tre stagioni dall'Europa, non solo dalla Champion's, dall'Europa tutta), sempre che non lo facciano il Tribunale di Madrid e l'Alta Corte Europea di Giustizia, alla devi rivolgerti al Tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo, là dove la Juventus non si è mai rivolta, benché nel 2006 una relazione del celebre avvocato J.M. Dupont avesse indicato all'allora presidente Cobolli Gigli, quel “foro“ come l'unico in grado di farla uscire dalla melma di un processo farsesco celebrato in poco più di una settimana e per ammissione di uno dei giudici di quel collegio (Sandulli, chi era costui?) “sull'onda del sentire popolare “ . Non ci sono altre strade. Anzi: questo è il momento. Solo pochi nell'opinione pubblica e tra i media stanno sposando la liceità (si fa per dire) dell' azione di Chinè. Addirittura il “nemico“ Mourinho ha inveito contro la Federazione, parlando pubblicamente di “campionato falsato“. Lotito ha lodato la Juve. Di riforma urgente della giustizia sportiva hanno parlato il ministro dello sport Abodi e quello del Coni, Malagò. Dopo le parole i fatti, please: sarebbe ora. Certo che se il maggiore quotidiano del Paese ti spiega che la giustizia sportiva vigente è il massimo dell'equità, allora, “Houston, abbiamo un problema“. Quindi: se non ora, quando? Peccato che ancora una volta l'indignazione stia montando solo “dopo“ che la Juventus è stata “macellata“. Le plusvalenze sono il sesso degli angeli. E Giuseppe Chinè non potrà mai spiegare per quale motivo un Rovella acquistato per tot milioni, oggi ne valga il triplo. Il dottor Chinè oltre che indottrinarsi su Transfermarkt dovrebbe farsi una vera cultura calcistica. Giuseppe Chinè, calabrese di Bovalino, essendo stato capo di gabinetto del governo Draghi deve essere una persona assai competente nel suo mestiere. E forse per questo Gravina lo ha scelto per l'incarico di procuratore federale, dopo aver congedato Giuseppe Pecararo. Mi piacerebbe che spiegasse per quale motivo Giuseppe Chinè “da aggiunto“ a Latina all'epoca del furto di passaporti e patenti in bianco alla Motorizzazione della cittadina laziale, non abbia amai mostrato, sul tema, un “sussulto“. Secondo il compianto ex procuratore federale Porceddu, tra quei passaporti figuravano anche quelli di alcuni calciatori: compreso quello di Alvaro Recoba. Mi ha telefonato l'avvocato Massimo Durante che lodevolmente sta mettendo a punto una piattaforma (tipo la Rousseau) che si chiamerà “Identità bianconera“ , per discutere (non del giocatore brocco o dell'allenatore da cambiare) ma dei mali e dei problemi che affliggono in calcio nostrano. Ho promesso di dare una mano. Spero saremo in tanti. Voglio essere chiaro: se la Juventus risulterà colpevole io che sono prossimo ai 78 anni e che (per caso) ho cominciato a tifarla da quando ne avevo 7, dopo un orrendo Spal – Juventus visto con mio padre a Ferrara: rete di Karl Hansen, la pretenderò “punita“ in tutte le sedi. E non importa se la mia sensazione sia che i numerosi errori prodotti da Andrea Agnelli (e dalla sua dirigenza), assieme agli scudetti e ai cento trofei, abbiano fatto da detonatore al disastro che è sotto agli occhi di tutti. Errori e invidia. Quando vinci troppo come più di uno ha detto “fai male al sistema“. E questo è un paese democratico ma non liberale. Questo è paese che non perdona: il profitto al pari del successo. Chi troppo vince va fermato. Ma non c'è solo la talebana giustizia sportiva. La Juventus ha fatto il Tafazzi. C'è stata anche l'arroganza. I sogni mostruosamente proibiti di espansione e di vittoria. L'idea che un campione (Ronaldo) per quanto eccelso potesse bastare a vincere in Europa. Gli errori di mercato e gli errori (bilancio in rosso) di gestione. L'incapacità di costruire una stabile “difesa“ mediatica contro i reiterati attacchi del sistema. Se non hai una vera strategia, se ritieni inattaccabile la torre di cristallo nella quale vivi, quotidianamente respiri nell'iperuranio: in una “non“ realtà. E allora congedi i Marotta. E allora ti fai più nemici che amici. E allora non coltivi la politica. Che in un paese come l'Italia conta anche per l'assunzione di una donna delle pulizie. Il club Juventus dopo la morte di Gianni e Umberto Agnelli ha vissuto di ricordi, con l'idea di plasmare il presente e il futuro con sistemi “nuovi“. Andrea Agnelli ebbe le intuizioni Marotta e Conte. Ma poi l'ego smisurato alla fine prevalse e l'uomo dei 9 scudetti consecutivi, non sarà (purtroppo per lui) rammentato per questo non replicabile palmares ma per aver distrutto la società della quale oltre che ex presidente è anche tifoso fin da bambino. “Si vis pacem, para bellum“ recita un proverbio latino: se vuoi la pace preparati alla guerra . La Juventus non l'ha fatto. E' andata contro chi le spara missili con le spade di legno. E tanto per rammentare: pendono ancora due ricorsi (non rammento più in quali fori) relativi a Calciopoli e alla richiesta di togliere dalla bacheca dell'Inter lo “scudetto di cartone“. Tempo perso . Forse è tardi per recuperare. Ma se ancora esistono margini di recupero questi si chiamano Tar (la cosa più temuta dal sistema, non a caso quella parola è vietata tra i commentatori della carta stampata , quelli televisivi e quelli radiofonici) e Corte di Strasburgo. Il Tar può bloccare il campionato. Può impedire la ratifica della classifica. Può impedire la consegna della medesima all'Uefa per l'iscrizione ai vari tornei. Tradotto: se vai al Tar puoi distruggere il Palazzo. Se non ci va troverai sempre un Petrucci ex presidente del Coni, attuale presidente della Federazione Basket che la riforma della giustizia sportiva non la vuole. Lui ama gli inutili “tavoli della pace“. Quelli che fanno fare bella figura a lui e non servono ad una mazza. Pare che i tifosi abbiano in mente una eclatante forma di protesta contro la Federazione. Di qualsiasi cosa si tratti il mio auspicio è che sia fatta in forma pacifica. Questa Federazione neppure vale il disprezzo. Figuriamoci la (eventuale) violenza. Altri commentatori vi racconteranno del futuro di Allegri, di quello di Vlahovic, Rabiot e Di Maria. Qualcuno vi spiegherà che la Juventus vincendo le prossime due gare potrebbe ancora arrivare in Champion's. Qualcuno (Evelina, ma cosa ti è saltato in mente?) vi racconterà che la “vendetta“ di Ceferin (con quella faccia da Kgb, quell'espressione da Stasi che ha lui, satrapo del Potere) sarà implacabile. E qualcuno parlerà anche di Juventus – Milan che una volta era un match di cartello. Oggi solo l'appendice dell'infamia accaduta lunedì scorso: l'annuncio della penalizzazione alla Juve di 10 punti mentre la squadra usciva dallo spogliatoio prima di Empoli-Juve. Vai Chinè, che vai forte. Chinè, l'uomo che è riuscito, a smentire se stesso: 9 punti di penalizzazione nel primo processo. Poi 15 senza fare un plisset per l'afflittività: (pensa che persino il correttore automatico segnala in rosso trattarsi di cazzata) di Torquemada Torsello. Ora 10. Che gente questi federali! Del resto ci fu un presidente (federale, federale) che (avvolto in Aristotele e Platone ) “decise di non decidere“. Questi sono. E non cambieranno.
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5 pointsnon me ne frega niente di quanti punti ci danno o per quanti anni ci escludono, io in sto sistema mafioso non ci voglio più stare. L'unica mia speranza per continuare a seguire il calcio è la Superlega, quindi avanti a caxxo duro contro tutto e tutti.
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5 pointsSiccome per la questione superlega la uefa non può punire la Juve, sfrutta una situazione che non ha niente a che fare per fargliela pagare comunque. Non so se mi indigna di più quello che sta facendo la UEFA o come viene raccontata questa situazione, perché sostanzialmente stanno descrivendo un vergognoso ricatto, ma lo stanno raccontando come se fosse una cosa normalissima.
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5 pointsCiò che scrive Bosco è esattamente ciò che pensa la stragrande maggioranza dei tifosi juventini. Perché è la pura e semplice realtà dei fatti. Chi pensa cose diverse ha, ormai è assodato, dei seri problemi di comprendonio o di voler bene davvero alla Juve. Non ci sono altre possibilità. Tertium non datur.
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4 pointsSi ma gli anni sono stati 10 non 9.
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3 pointsMettiamoci comodi, pop corn e poltrona! Inoltre è impensabile che l'operazione SuperLega fosse portata avanti da AA senza il benestare di JE; non dimentichiamo che nel CDA aveva messo lui Arrivabene
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3 pointsMi chiedo cosa abbiano in comune Ceferin, la Evelina e i tifosi bianconeri che non fanno altro che ripetere ad ogni piè sospinto di abbandonare questa pagliacciata di Superlega. Come se a furia di dirlo volessero convincere se stessi oltre che gli altri che la Superlega non esiste, che la Superlega è il male. Si direbbe quasi un disturbo ossessivo compulsivo, quasi come quello del Cervo Portoghese di cui spesso si riportano i post su queste pagine... Inviato dal mio SM-G781B utilizzando Tapatalk
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3 pointsSi è fatto tatuare come quell'altro sfigato di Pioli che se lo è fatto l'anno scorso. Una poverata da perdenti certificati. E qualcuno lo vorrebbe da noi
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3 pointsSocietà intransigente e severa coi propri tifosi, passiva e molle coi nemici.
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3 pointsL'UEFA è ormai un esercito di burocrati e politicanti che vuole banchettare sugli enormi rischi d'impresa che pesano sul groppone delle società di calcio, lasciando loro le briciole. Pensano solo a spartirsi poltrone, grana e potere. La pandemia ha fatto venire a galla tutte le magagne. O si riforma pesantemente il sistema calcio a tutti i livelli, ma seriamente, o non ne usciamo. In termini di spettacolo e appeal la vera Superlega è ormai la Premier, e questo l'UEFA lo sa benissimo.
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3 pointsDelusione proprio come uomo. Posso capire la testa ai mondiali, è umano. Posso capire che alla sua età non si possa giocare 90 minuti intensissimi. Ma in una partita come quella di Siviglia, non capire il momento e fare quella ciofeca di colpetto sotto, cercando la giocata ad effetto invece che il gol a tutti i costi, scegliendo PROFESSIONALMENTE la soluzione con meno rischi, è inaccettabile. Fuori dalle palle, e si vergogni. Qui abbiamo avuto giocatori che valevano 10 volte lui, e nessuno ha bisogno di riempirsi gli occhi con numeri da foca ammaestrata.
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2 pointsCome ha scritto anche Zampini in un post su FB, il ricatto (mafioso) supera il diritto e diventa esso stesso legge. Io Uefa non ti punisco perché hai violato qualche regola, ma uso questa presunta violazione, a questo punto molto presunta proprio perché viene usata come pretesto, per punirti perché vuoi fare la Superlega.
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2 pointsSi esatto, l'ho scritto la pagina prima, in pieno stile mafioso. ma ripeto, per chi ancora continua a guardare il dito e non la luna, che non bisogna pensare alla SuperLega così come è stata malamente presentata, cioè un torneo d'élite per 12 squadre. Ma come un segnale di rottura verso lo status quo imposto dalla uefa. I club, giustissimamente, non vogliono più che la Uefa gestisca e trattenga gran parte del denaro che sono invece gli stessi club che generano con investimenti e attrattiva delle singole squadre.
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2 pointsQuesto fine dicitore ha espresso quello che pensiamo tutti, con sobrietà, rispetto per l'istituzione Juventus e soprattutto senza arroganza. Le mani giunte simboleggiano, in maniera inequivocabile, un invito sincero, quasi una preghiera, ad assumere un atteggiamento più consono alle difficoltà che stiamo attraversando!
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2 pointsMa infatti io me la prendo con chi li compra. Tu sei libero di metterli a 200 euro e tu sei libero di non comprarli. Se riempi lo stadio fai passare il messaggio che quel prezzo andasse bene
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2 pointscontinui a non capire che il problema è POLITICO/ECONOMICO ed è ben più grosso degli introiti di 2 anni della coppa. qui non si sta parlando dei prossimi 2 anni, ma dei prossimi cinquanta.
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2 pointsPer me il presente attuale, con gli attuali presupposti, è niente più e niente meno che una presa per il hulo.
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2 pointsLello Merola, ci spiega che basta il sospetto... Mentre per abodi, dppo che si è punita la juve, si può liberare la caverna...
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2 pointsMA DAI! ma chi l'avrebbe mai potuto immaginare, eh....
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2 pointsBoicottare e non cedere di un millimetro sulla questione ESL. Inviato dal mio SM-A528B utilizzando Tapatalk
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2 points"Eh ma loro fanno i comunicati su twitter!!!!!" strano, son capaci di scrivere 4 rutti su twitter, ma di far mandare una pec dal loro avvocato chiedendo la riomozione del loro logo dal sito con una bella diffida a fianco non sono capaci. si vede che avranno perso la password della pec di aruba...
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2 pointsstrano, a sentire gli utenti che pensano di saperla molto lunga sulla faccenda la UEFA ci sta ricattando eprchè vuole che rinunciamo a una cosa che non è mai esistita e che è morta e sepolta. chissà come mai...
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2 pointsi conti hanno cominciato a non andare bene proprio quando è venuta meno l'etica del lavoro. Un acquisto a gazzo non rovina nessuno due idem ma se canni 3-4 campagne acquisti di fila poi la matematica quella è... una rosa è composta da 22-25 acquisti. Rabiot e Ramsey a zero nella stessa sessione tutta la finanza creativa dei vari Romero, Pellegrini, Demiral,Arthur, Mandragora,ecc. Kulusevski pagato 35 milioni dopo letteralmente 6 MESI di calcio in provincia McKennie medioman Locatelli strapagato ( il prezzo per averlo avuto in prestito 2 anni gratis) Kean strapagato (il prezzo per essere andati ad elemosianrlo a 6 ore dalla chiusura del mercato) Pogba preso per 4 anni quando era da 3 che giocava pochissimo (e ora siamo tutti a pregare ) Paredes già detto Di Maria idem Zakaria preso a fare la mezzala (??!!) ecc.ecc. Questo stiamo stati negli ultimi anni. E tutto è cominciato quando le cose andavano bene. E dato che andavano bene ci siamo seduti comodamente a trastullarci, annullando in poco tempo un gap tecnico che era semplicemente allucinante. Questa era la rosa dell'inter quando arrivò marotta: https://it.wikipedia.org/wiki/Football_Club_Internazionale_Milano_2018-2019 nessun trucco, nessun inganno, tutto vero: Joao Mario, Keita Balde, Vecino, Karamoh, Nainggolan, Dalbert, Vrsaljko, borja Valero, Ranocchia,ecc.ecc. Ma poi voglio dire... chi sono stati i nostri migliori acquisti (o comunque innesti in rosa) quest'anno? per me in ordine: Fagioli - Gatti - kostic Ossia un ragazzo con tecnica e voglia di emergere un 25enne che ha fatto tanta gavetta e c'ha tanta grinta un esterno che nel fare quel lavoro (quinto a centrocampo) è da anni tra i migliori in europa. Non un fenomeno, ma un onestissimo mestierante. In sintesi: gente giovane, gente motivata e gente utile ad un progetto. Non è difficile. Se hai voglia
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2 pointsper me la soluzione è semplice: mix tra incompetenza e poca voglia di lavorare. Ti serve un regista? e che problema c'è. Il psg ha come esubero Paredes. Guadagna uno sproposito, non gioca da 6 mesi, ma ehi, perchè provare a sviluppare Rovella o spendere 15 milioni su Enzo Fernandez? prendiamo questo qui, facile, easy La squadra ha problemi realizzativi? e noi prendiamo il capocannoniere della serie A 22enne per 80 milioni. Dopo 18 mesi stiamo a dire se merita la Juve o no. Serve un centrale dopo aver venduto De Ligt? e che problema c'è. l'inter sta chiudendo bremer a 30, noi gliene offriamo 45 e quasi raddoppiamo l'offerta di ingaggio interista ehehehe Il tutto ovviamente quando per evitare proprio di scomodarsi d'estate rinnovano i vari De Sciglio, Alex Sandro,ecc.
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2 pointsPiù mi rileggo il mio manuale di diritto comunitario sulla concorrenza più mi rendo conto che l'abuso della posizione dominante della UEFA è, per l’appunto, da manuale
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2 pointsLa risposta è "Juventus caccapopò"
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2 pointsFa tenerezza vedere ancora molti qua dentro che si arrabattano coi punti, l'EL, la Conference, quest'anno no, l'anno prossimo sì, o forse no. Quelli che sperano nel patteggiamento. Come patteggiare con un rapinatore. Eppure nel 2006 ci hanno mandato in B con uno scudetto appena vinto. E non abbiamo capito. Pensavamo che ritornando, (quasi) forti come prima, ci avrebbero rispettati. E invece no, hanno rosicato e si sono attrezzati. Quest'anno si sono divertiti a darci punti a c****, come gli gira, senza nemmeno un motivo, anzi "proprio per non mandarti in Europa". Non c'è più nessuna regola, nessun motivo: gli stiamo sulle palle e ci bastonano come gli pare. E' inutile ascoltare avvocati, opinionisti, fare ragionamenti. Probabilmente oggi stiamo facendo cose, regolarissime, che domani ci verranno contestate e porteranno a nuove condanne. Anche se oggi patteggi, domani si ricomincia. Finché non lo capiamo non possiamo andare avanti. Quando lo capiremo, probabilmente seguiremo il curling. La proprietà è complice? Non lo so, mi sembra da idioti. E' possibile, ma me ne frega sempre meno. Se vogliono questo, che se lo tengano. Non mi diverte, non mi interessa, più passa il tempo più cresce lo schifo.
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1 pointDi Lello qualche anno fa, indovinate per chi dice di tifare https://m.calciomercato.com/news/di-lello-commissione-antimafia-report-e-esposto-piu-agnelli-di-m-50435
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1 pointIntercettazioni che al momento non sono nemmeno state trascritte... Eh... ma le fatture corrette a penna... vuoi mettere??
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1 pointè la spudoratezza di chi si sente talmente potente da essere intoccabile.
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1 pointPraticamente ci stanno dicendo chiaramente che i mandanti erano loro... Non ci puniscono per le plusvalenze ecc, ma per la questione superlega... E tutto nell' indifferenza totale. Una società normale avrebbe già portato questi mafiosi in tribunale con richiesta danni incalcolabile.. Invece noi staremo muti, 2/3 anni fuori dalle coppe, in attesa della superlega tra chissà quanti anni, ammesso che veramente partita'....
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1 pointl'abuso dell'uso del buso
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1 pointA me viene più facile pensare che "siccome per la questione superlega la UEFA non può punire la Juve", ha fatto in modo di creare ad arte le condizioni per fargliela pagare comunque. Dopodiché si racconta la cosa come se fosse normalissima perché di mezzo c'è la Juventus...
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1 pointsecondo lq giornalaccio rosa la uefa vorrebbe che la juve scendesse s patti per evitre l'esclusione dalle coppe per uno o più anni, stamattina l'antijuventino Agresti in radio diceva che la uefa è rimasta sorpresa che la juve non avesse preso le distanze dall'intervista di AA sul fatto che la superlega fosse necessaria..spero che la proprietà non si faccia ricattare
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1 pointMa tutto questo non è la vendetta di Ceferin, NOOOOO La Juve rischia grosso: passo indietro sulla Superlega o arriverà la stangata in Europa https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/26-05-2023/juve-sanzioni-uefa-bivio-passo-indietro-superlega-o-stangata-4601753443181.shtml
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1 pointDiscorso lungo Moeller, anche perchè tutti noi facciamo l'errore di valutare e giudicare le situazioni e poi una volta scelto il colpevole che più ci piace, ci riteniamo soddisfatti. Ma molto spesso dietro ad una vicenda c'è un sommerso che non consente di enettere un giudizio al di la di ogni ragionevole dubbio. Andrea resterà un personaggio controverso, di errori ne ha fatti, come ne fanno tutti, ma gli errori si fanno anche per troppo amore e la gravità di un errore va valutata sempre in base alle conseguenze. Se Agnelli ha una colpa è forse quella di essere troppo tifoso...to much love can kill you
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1 pointE Ekdal Albin Elia Eljero Elliot Jonothon Carlos Emerson Emmanuello Simone Emoli Flavio Esnáider Juan Esposito Esposito Filippo Esposito Simone Essabr Oussama Estigarribia Marcelo Alejandro Eula Mario Evra Patrice
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1 pointC Cabibi Alberto Cabrini Antonio Cáceres Martin Cafasso Giuseppe Caglieris Silvio Cais Davide Calanchi Francesco Caldara Mattia Caligara Fabrizio Caligaris Umberto Calosso Ugo Calvanese Salvador Camani Fabrizio Camilleri Vincenzo Cammarata Fabrizio Cammarata Michele Camoletto Luciano Camoranesi Mauro German Campagnola Gianluca Campidonico Franco Can Emre Cancellieri Mario Cancelo Joao Candiani Enrico Candreva Antonio Canfari Enrico Canfari Eugenio Cannavaro Fabio Caocci Renato Capaccioli Ostilio Capellini Riccardo Capello Domenico Capello Fabio Capocasale Francesco Cappelletti Cappelli Alvaro Capraro Arduino Caprile Emilio Caprili Araldo Caputo Nicola Capuzzo Luigi Carantini Sergio Carapellese Riccardo Carcano Carlo Carfora Gianluca Cargnelutti Massimo Caricola Nicola Carini Fabián Carmignani Pietro Carniglia Luis Caroli Angelo Carraro Renato Carrera Franco Carrera Massimo Carretto Luca Carver Jesse Casalini Corrado Casati Domenico Cascella Lorenzo Caselli Roberto Casiraghi Pierluigi Cason Lino Cassani Bruno Cassani Mattia Cassarino Carmelo Cassata Francesco Castaldo Silvestro Castano Ernesto Castano Giuseppe Castelli Ugo Castello Armando Castellucci Eugenio Castiglia Luca Castoldi Filippo Cat Berro Enrico Catella Vittore Cattozzo Giovanni Caucci Luigi Caudera Tommaso Causio Franco Cauzzo Lino Cavagna Matteo Cavalli Filippo Cavalli Roberto Cavallito Dario Cavallo Gerry Caverzan Andrea Cecchele Cristiano Centanni Emiliano Ceresoli Carlo Cergoli Francesco Cerri Alberto Cerri Leonardo Certosio Cerutti Luciano Cervato Sergio Cesarini Renato Cessario Vittorio Cevallos Enriquez Josè Cevenini Luigi Chalmers William Charles John Cheula Dario Chiampan Mauro Chiapirone Ferdinando Chiarenza Vincenzo Chiatellino Giuseppe Chiavaroli Paolo Chiazzolino Giacomo Chibozo Ange Josuè Chibsah Raman Chiellini Giorgio Chiesa Federico Chimenti Antonio Chiò Chiogna Ezio Chiumiento Davide Chiusano Vittorio Cimenti Fiorenzo Cinesinho Cingolani Nicola Cipriani Loriano Ciravegna Giuliano Citi Alessandro Citti Leonardo Clemente Gerardo Clemenza Luca Cobolli Gigli Giovanni Coccolo Luca Col Claudio Colaneri Lelio Colangelo Fabrizio Colausig Giordano Colaussi Luigi Colella Leonardo Collino Sandro Collino Giuseppe Collino Mario Colombari Colombi Goffredo Colombo Angelo Colombo Arnaldo Colombo Rosangelo Colombo Umberto Coman Kingsley Comba Ivano Combi Gianpiero Combin Nestor Compagnon Mattia Comte Charles Consonni Luigi Conte Antonio Conte Mauro Conti Raul Conti Ugo Copasso Umberto Coramini Alberto Corbelli Ettore Corini Eugenio Corradi Giuseppe Corradini Cristiano Corradini Giancarlo Corrado Corradino Corte Giacinto Corticchia Niccolò Coscia Aristide Costa Costantino Marco Craveri Enrico Cravetto Luigi Crespi Gian Marco Crippa Dante Criscito Domenico Crivello Roberto Crosio Aldo Crotti Carlo Cuadrado Juan Cuccureddu Antonello Cudrig Nicolò Cuneaz Andrè Curti Giovanni Curti Nicolò