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3 pointsA forza di magna' minestre riscaldate stiamo finendo con una dissenteria acuta
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2 pointsD'accordissimo, chi pensa che debba essere rivoluzionata la rosa é completamente in bambola al pari della nostra dirigenza/allenatore
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2 pointsmagari ce lo lanciano col paracadute. pronto il titolo di tuttosport: Manna dal cielo!!
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2 pointsa prima vista ho pensato fosse bello figo nel video del suo immortale "sembro juventus (swag squadra calcio)"
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1 pointÁNGEL DI MARÍA https://it.wikipedia.org/wiki/Angel_Di_Maria Nazione: Argentina Luogo di nascita: Rosario Data di nascita: 14.02.1988 Ruolo: Centrocampista/Attaccante Altezza: 180 cm Peso: 68 kg Nazionale Argentino Soprannome: El Fideo Alla Juventus dal 2022 al 2023 Esordio: 15.08.2022 - Serie A - Juventus-Sassuolo 3-0 Ultima partita: 04.06.2023 - Serie A - Udinese-Juventus 0-1 40 presenze - 8 reti Copa America 2021 e Mondiale 2022 con la nazionale argentina Ángel Fabián Di María (Rosario, 14 febbraio 1988) è un calciatore argentino, centrocampista o attaccante del Benfica e della nazionale argentina, con la quale ha vinto la Copa América nel 2021 e il campionato del mondo nel 2022. Di origini italiane, in Argentina è stato soprannominato el Fideo (che deriva da “fidè“, nome dato dagli emigrati genovesi ad un tipo di spaghetto molto sottile, il “fidelino” per l'appunto) a causa del suo fisico longilineo. Nonostante una carriera delle volte discontinua, è considerato uno dei calciatori più forti della sua generazione e figura tra i migliori rifinitori della storia del calcio con più di 269 assist all'attivo. Cresciuto nel Rosario Central, prima di trasferirsi in Europa e giocare con le maglie di Benfica, Real Madrid, Manchester Utd, Paris Saint-Germain e Juventus, vanta nel suo palmares a livello di club ventotto titoli, comprese una UEFA Champions League (2013-2014) e una Supercoppa UEFA (2014) con il Real Madrid. Convocato in nazionale per la prima volta nel 2008, ha collezionato 129 presenze e 28 gol, vincendo una Copa América nel 2021, una Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA nel 2022 ed una Coppa del Mondo sempre nel 2022. Con la nazionale Under-20 ha vinto un campionato mondiale di categoria nel 2007, mentre con la selezione olimpica ha vinto un oro olimpico nel 2008. Di Maria è definito "l'uomo delle finali": è infatti l'unico giocatore della storia ad aver segnato e vinto nella finale di tutti e quattro i grandi tornei riconosciuti dalla FIFA: Campionato mondiale di calcio, Campionato continentale (Copa América), Olimpiadi, Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa. Ángel Di María Di María con la nazionale argentina ai Mondiali 2018 Nazionalità Argentina Altezza 180 cm Peso 68 kg Calcio Ruolo Centrocampista, attaccante Squadra Benfica Carriera Giovanili 1992-2005 Rosario Central Squadre di club 2005-2007 Rosario Central 35 (6) 2007-2010 Benfica 76 (7) 2010-2014 Real Madrid 124 (22) 2014-2015 Manchester Utd 27 (3) 2015-2022 Paris Saint-Germain 197 (56) 2022-2023 Juventus 26 (4) 2023- Benfica 0 (0) Nazionale 2007-2008 Argentina U-20 13 (3) 2008 Argentina olimpica 6 (2) 2008- Argentina 132 (29) Palmarès Mondiali di calcio Argento Brasile 2014 Oro Qatar 2022 Copa América Argento Cile 2015 Argento USA 2016 Bronzo Brasile 2019 Oro Brasile 2021 Olimpiadi Oro Pechino 2008 Mondiali di calcio Under-20 Oro Canada 2007 Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA Oro Finalissima 2022 Caratteristiche Mancino di piede, vista la sua velocità gioca principalmente come esterno destro, sebbene possa agire anche come mezzala in un centrocampo a tre (come con Carlo Ancelotti al Real Madrid o con la nazionale argentina nel 2014) o come trequartista dietro le punte. Oltre ad un ottimo dribbling e alla vastità del suo repertorio di passaggi, tra i quali figura anche la cosiddetta rabona, le corse in verticale con e senza palla sono i suoi punti di forza. È molto abile nella gestione del pallone grazie alla sua ottima tecnica ed aiuta la squadra anche nel consolidamento del possesso palla. Spesso si sacrifica nei recuperi difensivi, e una volta ripresa palla sa ripartire in transizione con eleganza. Proprio grazie a queste caratteristiche, è ritenuto un grandissimo rifinitore e assist-man. Gestisce molto bene la pressione e ha un ottimo fiuto per il gol, tanto da andare a segno in numerose finali importanti. Ha infatti segnato in ogni finale in cui ha poi vinto con l'Argentina: mondiali under-20 2007, olimpiadi 2008, coppa America 2021, Finalissima 2022 e Mondiali 2022, tutti gol decisivi per la vittoria della coppa. Carriera Club Gli esordi e il Benfica Di María in azione ai tempi del Benfica nel 2007. Di María inizia la carriera professionistica nel 2005, debuttando con il Rosario Central. Dopo ottime prestazioni nel campionato argentino e nel Mondiale Under-20 2007, viene acquistato per 6 milioni di euro dal Benfica per sostituire il capitano della squadra portoghese Simão Sabrosa, passato all'Atletico Madrid. Nell'ottobre 2009 Di María ha firmato un nuovo contratto con il Benfica, aggiungendo altri tre anni al suo attuale accordo, che sarebbe dovuto durare fino al 30 giugno 2015 con una tassa di rilascio fissata a un minimo di 40 milioni di euro. Più tardi, nello stesso mese, Diego Maradona lo ha definito la possibile "prossima superstar argentina". Il 27 febbraio 2010, Di María segna la sua prima tripletta in una vittoria per 4-0 contro il Leixões. Il giorno successivo, è balzato agli onori della cronaca come "Magic Tri María" su tutti i giornali sportivi del Portogallo. Real Madrid Il 28 giugno 2010 il Real Madrid annuncia, con una nota ufficiale sul proprio sito, l'acquisto del giocatore argentino che sarà legato al club spagnolo per quattro anni. Il costo dell'operazione è di circa 25 milioni di euro più 11 milioni di bonus legati alle prestazioni del giocatore con la nuova squadra. Segna il suo primo gol nel Real Madrid alla terza giornata di campionato sul campo della Real Sociedad. Qualche giorno dopo esordisce nel tabellino dei marcatori della Champions League, annotando all'81º la rete decisiva della vittoria per 1-0 dei blancos sul campo dell'Auxerre. Il 16 marzo segna nella sfida di ritorno degli ottavi di UEFA Champions League contro il Lione, partita vinta 3 a 0 dal Real Madrid. Al ritorno dall'infortunio subentra nella gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro l'APOEL Nicosia il 4 aprile 2012 dove con un pallonetto realizza la rete del 5-2 finale. Nella partita del 2 maggio contro l'Athletic Bilbao vince il suo primo campionato spagnolo. Di María con la maglia del Real Madrid nel 2011. Inizia la stagione successiva vincendo la Supercoppa di Spagna 2012 nella doppia sfida contro il Barcellona (3-2 per i catalani all'andata a Barcellona, 2-1 per le merengues nel ritorno a Madrid), ma il resto della stagione sarà privo di altri trofei, con il Real che giunge secondo in campionato, finalista in Copa del Rey e semifinalista in Champions League. Nella stagione 2013-2014, sotto la guida tecnica di Carlo Ancelotti, viene adattato a fare la mezzala sinistra, con ottimi risultati, e conquistando anche la Champions League. Manchester United Il 26 agosto 2014 si trasferisce agli inglesi del Manchester United per la cifra di 59,7 milioni di sterline (pari a circa 78 milioni e mezzo di euro), firmando un contratto quinquennale, diventando così protagonista del quinto trasferimento più costoso della storia del calcio, il più oneroso per un club britannico. Il 30 agosto esordisce nel match tra Manchester United e Burnley, conclusosi sullo 0-0. Il 14 settembre seguente, in occasione del match casalingo vinto per 4-0 ai danni del Queens Park Rangers, realizza la sua prima rete con la maglia dei Red Devils; fornendo anche un assist. Trova la via del gol anche la giornata successiva, nella sconfitta per 5-3 sul campo del Leicester City. Il 4 gennaio 2015 torna al gol con la maglia del Manchester United nella gara di FA Cup Yeovil Town-Manchester United 0-2, firmando il 0-2 finale. È anche il primo gol nella competizione con la nuova maglia. In totale sono 4 i gol messi a segno nelle 32 partite disputate con il Manchester tra campionato e coppe inglesi. Paris Saint-Germain Di María con la maglia del Paris Saint-Germain. Il 6 agosto seguente viene ceduto per 63 milioni di euro al Paris Saint-Germain con il quale firma un contratto quadriennale. Di Maria diventa così il 13º giocatore argentino a vestire la maglia del club francese scegliendo di indossare la numero 11. Il suo è anche il terzo acquisto più caro dell'anno dopo quello di Kevin De Bruyne (74 milioni) e Raheem Sterling (68 milioni). Entra a partita in corso nella quarta partita di campionato in trasferta contro il Monaco (0-3) dove serve il suo primo assist per il compagno di nazionale Ezequiel Lavezzi. Segna il suo primo gol contro il Malmö nella prima giornata di Champions e si ripete contro Guingamp, Nantes, Rennes e Tolosa. Durante la giornata 18 di Ligue 1 contro il Lione colleziona tre assist arrivando così a quota 10 assist in 11 presenze. Il 1º settembre 2018 realizza la rete del momentaneo 2-0 contro il Nîmes direttamente dalla bandierina di calcio d'angolo, sorprendendo Paul Bernardoni, leggermente fuori dai pali. Dopo 7 anni tra le file dei parigini, nel giugno del 2022 rimane svincolato. Juventus L'8 luglio 2022 viene ufficializzato il suo approdo, a parametro zero, alla Juventus. Il 15 agosto seguente, alla partita d'esordio in Serie A, bagna il suo debutto contro il Sassuolo (3-0) con una rete (quella del vantaggio) e un assist per il compagno Dušan Vlahović. Il 14 settembre, esordisce in UEFA Champions League con i bianconeri nella partita contro il Benfica, persa per 1-2, subentrando nella ripresa a Fabio Miretti. Il 5 ottobre, nella partita interna col Maccabi Haifa vinta per 3-1, è autore di tutti e tre gli assist dei gol bianconeri. Il 23 febbraio 2023, segna la sua prima tripletta con la maglia bianconera, decidendo la gara di ritorno (0-3) degli spareggi di UEFA Europa League contro il Nantes. Il 9 marzo segna di testa la rete decisiva nell'andata casalinga degli ottavi di finale di Europa League contro il Friburgo, portando così a quota 4 reti segnate il suo bottino di reti realizzate in Europa League con la Juventus. Il 6 giugno 2023 annuncia, via social, l'addio alla Juventus dopo un solo anno e 40 presenze, tornando svincolato. Ritorno al Benfica Il 5 luglio 2023, dopo tredici stagioni, fa ritorno al Benfica. Nazionale Vincitore dell'oro a Pechino 2008 con la nazionale olimpica (è autore, tra l'altro, della rete decisiva nella finale contro la Nigeria), debutta con la selezione maggiore nel settembre dello stesso anno. Convocato per la Copa América 2011, segna una rete nel 3-0 con cui l'Argentina sconfigge la Costa Rica qualificandosi per i quarti di finale. Presente al Mondiale 2014, negli ottavi di finale contro la Svizzera segna al 118º la rete che vale la vittoria argentina. Nei quarti di finale subisce un infortunio che lo costringe a saltare la semifinale. Benché fosse riuscito a recuperare per la finale contro la Germania, non viene schierato per motivi precauzionali, assistendo dalla panchina alla sconfitta per 1-0 della nazionale albiceleste contro la Germania. Convocato per la Copa América 2015, la squadra verrà sconfitta anche in quest'occasione in finale, perdendo contro il Cile ai calci di rigore. Viene convocato anche per la Copa América Centenario negli Stati Uniti, manifestazioni in cui gli argentini vengono sconfitti ancora una volta in finale dal Cile, nuovamente vittorioso ai calci di rigore. Di Maria con l'Argentina nel 2018 Convocato per la Copa América 2019, nei quarti contro il Venezuela ha raggiunto la 100ª presenza in nazionale. Nel 2021 vince la finale di Copa America in finale contro il Brasile, segnando il gol decisivo. Il primo giugno 2022 nella Finalissima contro l'Italia di Roberto Mancini a Wembley segna il secondo dei tre gol che hanno contribuito alla vittoria finale dell'Argentina allenata da Lionel Scaloni per 0-3. Convocato per disputare la fase finale del campionato mondiale del 2022, risulta decisivo fornendo a Messi l'assist per il gol che apre le marcature della vittoria per 2-0 contro il Messico. Il 18 dicembre, nell'atto finale del torneo disputato a Lusail contro la Francia, si guadagna prima il rigore del vantaggio albiceleste e poi segna la rete del momentaneo raddoppio; in seguito al 3-3 dei Bleus la sfida si protrae ai tiri dal dischetto, vinti per 4-2 dall'Argentina grazie a cui si laurea per la prima volta campione del mondo. Palmarès Club Competizioni nazionali Coppa di Lega portoghese: 2 - Benfica: 2008-2009, 2009-2010 Campionato portoghese: 1 - Benfica: 2009-2010 Coppa di Spagna: 2 - Real Madrid: 2010-2011, 2013-2014 Campionato spagnolo: 1 - Real Madrid: 2011-2012 Supercoppa di Spagna: 1 - Real Madrid: 2012 Campionato francese: 5 - Paris Saint-Germain: 2015-2016, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020, 2021-2022 Coppa di Lega francese: 4 - Paris Saint-Germain: 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2019-2020 Coppa di Francia: 5 - Paris Saint-Germain: 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2019-2020, 2020-2021 Supercoppa francese: 5 - Paris Saint-Germain: 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 Competizioni internazionali UEFA Champions League: 1 - Real Madrid: 2013-2014 Supercoppa UEFA: 1 - Real Madrid: 2014 Nazionale Competizioni giovanili e olimpiche Campionato mondiale Under-20: 1 - Canada 2007 Oro olimpico: 1 - Pechino 2008 Competizioni maggiori Coppa America: 1 - Brasile 2021 Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA: 1 - Finalissima 2022 Campionato mondiale: 1 - Qatar 2022 Individuale Squadra della stagione della UEFA Champions League: 1 - 2013-2014 All-Star Team del campionato mondiale: 1 - Brasile 2014 Squadra dell'anno UEFA: 1 - 2014 FIFA/FIFPro World XI: 1 - 2014 Calciatore argentino dell'anno (militante all'estero dal 2007) del Círculo de Periodistas Deportivos: 1 - 2014 ESM Team of the Year: 1 - 2015-2016 Capocannoniere della Coupe de France: 1 - 2017-2018 (7 gol, a pari merito con Said Idazza) Squadra maschile CONMEBOL del decennio 2011-2020 IFFHS: 1 - 2020
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1 point...ne ho spesi 135 circa per 2 biglietti dei ME CONTRO TE a metà novembre....... per i prossimi 50anni ho gia dato
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1 pointSe ti interessa puoi acquistare alla modica cifra di 249€ i biglietti per vedere i Pinguini...
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1 pointL'anno prossimo Arrivabene arriverá a chiedere " Ma perché non prendiamo Zidane?" Ma non come allenatore, proprio in campo...
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1 pointSu Rugani si e l'ho scritto. Gli altri vorrei vederli in una realtà positiva e producente. Poi ovvio che quelli di 34-35 anni sono ormai vecchiotti...però per esempio Cuadrado: secondo me lui fa schifo perchè viene messo a fare il mulo da fatica avanti e indietro a tutta fascia per 90 minuti. Come guastatore, concentrato solo sull'area avversaria, nei 20-25 minuti finali se serve, avrebbe ancora il suo perchè.
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1 pointSono totalmente d'accordo. I giocatori in rosa non sono valutabili perchè sono inseriti in un contesto in cui non funziona niente da 3-4 anni e non può funzionare niente perchè non c'è chi gestisca l'idea di proposta calcistica. Il discorso "quello lo teniamo e quell'altro lo molliamo" non ha senso se non sai che calcio vuoi fare e soprattutto non sai come lo devi fare. Un buon DS sceglie l'allenatore e poi insieme decidono chi è dentro e chi è fuori...noi oggi che possiamo dire? Che Maradona va bene e Cruijff non va bene? La maggior parte dei nostri giocatori può sicuramente giocare in una squadra di vertice, se messi in campo e allenati come in una squadra di vertice, ovviamente. Con la dirigenza attuale non va bene nessuno. Facevamo pietà anche con CR7 in attacco. Tutto quanto -si intende- Rugani a parte. Lui va venduto o regalato.
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1 pointl'ultima volta l'hanno visto sulle montagne rocciose
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1 pointmi sto intrippando troppo belli a citarli tutti
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1 pointBASTA RIPORTARE ARTICOLI GIORNALISTICI SU "JUVENTUS FORUM", GRAZIE
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1 pointMa magari. Il migliore al mondo, forse il migliore della storia, nel ricostruire grandi squadre dandogli grande mentalità nel giro di 2 mesi
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1 pointConcordo sui giovani, ha fatto onestamente un bel lavoro. Non concordo invece sugli acquisti TOP..la bravura di un DS non è quella di pagare (e secondo me SOVRASTIMARE) giocatori come VLAHOVIC o BREMER,a trovare anche i futuri BREMER o VLAHOVIC
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1 pointMeno male che alla fine non mi sono giocato un terzo di stipendio per vedere Inter o PSG, sono fiero di me..
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1 pointCredo che bisognerebbe ripassare il concetto di rivoluzione evidentemente. A meno che su 11 ruoli non abbiamo 11 alex sandro. E non mi pare sia così. Quindi ripeto nuovamente che é in bambola chi pensa che bisogna rivoluzionare la rosa. A parte questo. Abbiamo finalmente una cantera degna di questo nome (motivo per il quale l unica cosa che non toccherei a livello dirigenziale é la squadra di lavoro creata da Cherubini). Bisogna ripartire con una mentalità meno arrogante (vogliamo vincere tutto da subito cit.) e più pragmatica, legata all'inferioritá economica della serie A rispetto alla premier. Bisogna competere con intelligenza. Solo così potremo toglierci finalmente delle soddisfazioni anche in Europa. Napoli docet.
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1 pointDiciamo che la priorità, a parer mio, è trovare un bel mancino. Perché Bremer chiaramente è intoccabile e lo stesso Gatti come riserva rende meglio da quel lato.
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1 pointBeh negli ultimi 15 anni hanno vinto solo Barcellona e Real Madrid praticamente
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1 pointSon 4 anni che ogni anno é rivoluzione, altro che atto secondo. La vera rivoluzione si avrà quando abdicherà AA. Fino ad allora si andrà sulla falsa riga di questi 4 anni. E no, non mi dite che é stato artefice anche della rinascita, perché una volta sbroccato con il primo scivolone si é incanalato e ci ha fatto scivolare in un burrone senza ritorno.
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1 pointSisi era quello che intendevo Un cc fatto da Rabiot, Pogba, Paredes, Rovella, Miretti e Sergej sarebbe tanta roba Come un attacco Chiesa, Vlahovic, Ala forte ( Gakpo? Outtara? ) Kostic, Milik e uno tra Iling/Ake/Soule Purtroppo i conti sono quelli che sono e dobbiamo usare i ragazzi
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1 pointarticoletto. La vera rivoliuzioe sarà il DS e l'allenatore (giunti e conte?). Poi di approccio. Più sostanza meno nomi scaduti (puntare con decisione sui giovani bravi che abbiamo) e NON rinnovare gli over 30 in scadenza. Fine anno via gli Alex Sandro, Cuadrado, Di MAria sostotuiti dai ragazzi che abbiamo. Poi puntar esu due terzini dignitosi. Il resto è fatto.
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1 pointLa rivoluzione che serve alla Juve è la seguente: fuori Agnelli, fuori Arrivabene, fuori Cherubini. Dopo si parla di nomi, ok? Già in questo articolo ce ne sono almeno 3 o 4 agghiaccianti.
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1 pointma davvero c'è gente che pensa ci sia da rivoluzionare la Rosa? io prorpio non capisco, leggevo un post su FB , abbiamo una base fortissima su cui ripartire, una base che non avevamo nel 2011 quando secondo me come rosa eravamo messi molto peggio, nel 2011 prima del mercato estivo si salvavano solo Barzagli Chiellini e Buffon ( rocordo che Bonucci e Marchisio erano considerati delle pippe) adesso abbiamo Bremer Danilo Scesni Gatti Miretti Locatelli Pogba Vlahovic Iling Chiesa Soulè Milik, ma quanti caxxo ne volete?? deve essere rivoluzionata la Dirigenza, ok, prendere un allenatore, ok ma la rosa deve soltanto essere ritoccata con un centrale/terzino, un mediano e un esterno destro
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1 pointuna Juventus con Kostic titolare non e' una Juventus dei sogni e' una Juventus dim*****a
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1 pointFa sorridere che un centrocampista che guadagna 7.5 mln di ingaggio che sta ormai con noi da tre anni ai primi due mesi decenti in una squadra che sta all'ottavo posto in classifica venga esaltato. Ma nel periodo indecente della Juventus rientra anche tutto questo, lo posso capire. PS: E non ditemi che per ora è l'unico che sta facendo qualcosa perché quel qualcosa è un rendimento alla Sturaro ma con il quintuplo dello stipendio. 140 partite, 10 goal e 5 assist. Di cosa stiamo parlando.
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1 pointIo credo che in un Bayern ne fa 40 in stagione
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1 pointal momento milik e' meglio di lui in forma invece vlahovic e' tre spanne sopra al momento non e' sereno , il passaggio corto che ha fatto a cuadrado dimostra tutta la sua insicurezza del momento
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1 point14 presenze e 7 gol in una stagione dove viene servito con il contagocce. E lo si critica pure
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1 pointA zappare la terra con le mani devi andare! Trash che fa vomitare dal cvlo! Col cervello piccolo quanto una arachide non mi stupisco che si faccia spillare centinaia di migliaia di euro per paura di macumbe e riti vudu. Imbecille idiota.
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1 pointpersonalmente mi sa che mi parte l'embolo e evito di fare il LP per la prima volta da 5 anni
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1 pointAh...Gabriel all'Arsenal sta facendo una stagione clamorosa, qui dentro per tutta l'estate gli si è dato del bidone
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1 pointWESTON MCKENNIE https://it.wikipedia.org/wiki/Weston_McKennie Nazione: Stati Uniti Luogo di nascita: Little Elm Data di nascita: 28.08.1998 Ruolo: Centrocampista Altezza: 185 cm Peso: 84 kg Nazionale Statunitense Soprannome: Harry Potter Alla Juventus dal 2020 Esordio: 20.09.2020 - Serie A - Juventus-Sampdoria 3-0 Ultima partita: 11.02.2025 - Champions League - Juventus-PSV Eindhoven 2-1 162 presenze - 18 reti 2 coppe Italia 1 supercoppa italiana Concacaf Nations League 2019-2020 con la nazionale statunitense Concacaf Nations League 2022-2023 con la nazionale statunitense Concacaf Nations League 2023-2024 con la nazionale statunitense Weston James Earl McKennie (Little Elm, 28 agosto 1998) è un calciatore statunitense, centrocampista della Juventus e della nazionale statunitense. Con il club torinese ha vinto due Coppe Italia (2020-2021 e 2023-2024) e una Supercoppa italiana (2020). Convocato nella nazionale statunitense a partire dal 2017, con gli Yanks ha vinto una CONCACAF Nations League (2019-2020), torneo del quale è anche stato nominato miglior giocatore. A livello individuale è stato inoltre nominato U.S. Soccer Athlete of the Year nel 2020. Weston McKennie McKennie con la nazionale statunitense nel 2019 Nazionalità Stati Uniti Altezza 185 cm Peso 84 kg Calcio Ruolo Centrocampista Squadra Juventus Carriera Giovanili 2004-2007 Phönix Otterbach 2009-2016 FC Dallas 2016-2017 Schalke 04 Squadre di club 2017-2020 Schalke 04 75 (4) 2020-2023 Juventus 70 (9) 2023 → Leeds Utd 19 (0) 2023- Juventus 92 (9) Nazionale 2013-2014 Stati Uniti U-17 6 (0) 2016 Stati Uniti U-19 9 (2) 2016 Stati Uniti U-20 2 (0) 2017- Stati Uniti 58 (11) Palmarès Gold Cup Argento USA-Costa Rica-Giamaica 2019 CONCACAF Nations League Oro USA 2019-2020 Oro USA 2022-2023 Oro USA 2023-2024 Biografia Nato in Texas, dai sei ai nove anni ha vissuto a Kaiserslautern, poiché il padre prestava servizio nella vicina Ramstein Air Base. Caratteristiche tecniche Di ruolo centrocampista centrale, si distingue per l'aggressività nel pressing, per gli inserimenti senza palla e per l'intensità con cui gioca. Forte nei contrasti, la sua duttilità gli consente di giocare in diverse posizioni del centrocampo (centrale, mediano davanti alla difesa, interno) e da trequartista; in alcune occasioni ha giocato anche da terzino destro, difensore centrale e attaccante. Si distingue anche per le sue capacità nel recuperare palla e nell'anticipare l'avversario. Dotato di una discreta tecnica di base, sa farsi valere anche nel gioco aereo, riesce a essere efficace per come copre la palla e come la muove con entrambi i piedi e dispone anche di una buona mobilità. Per il suo stile di gioco e per le sue caratteristiche, McKennie è stato sin da subito paragonato a Edgar Davids e Arturo Vidal. Carriera Club Gli inizi, Schalke 04 McKennie in azione allo Schalke 04 nel 2019 Cresciuto nei settori giovanili del Phönix Otterbach e FC Dallas, nel 2016, dopo aver rifiutato la proposta di rinnovo del club statunitense, passa allo Schalke 04. Aggregato inizialmente alla formazione giovanile, dopo appena un anno, il 18 maggio 2017, viene promosso in prima squadra; mentre due giorni dopo compie il suo debutto professionistico, nella partita pareggiata per 1-1 contro l'Ingolstadt 04, valida per l'ultima giornata di campionato, subentrando al 77' a Donis Avdijaj. Nella seconda stagione da professionista si rivela un punto fermo della squadra, tanto da conquistare 25 presenze complessive tra cui 22 in Bundesliga. La terza stagione inizia con il debutto in UEFA Champions League, il 18 settembre 2018, in un pareggio contro il Porto valido per la prima giornata della fase a gironi. Il mese seguente si apre con i primi gol di McKennie: il primo il 3 ottobre in Champions nella vittoria esterna contro il Lokomotiv Mosca; il secondo tre giorni dopo, nella vittoria dei Königsblauen ai danni del Fortuna Düsseldorf per 2-0. Conclude la terza stagione con 33 presenze e due reti (le prime) complessivi. La quarta stagione, che si avvia con l'arrivo in panchina del connazionale David Wagner, vede McKennie ancora una volta un punto fermo della squadra, che si ritrova ad affrontare un periodo di crisi. Rendendosi protagonista con 33 presenze e tre reti, tra campionato e coppa. Juventus McKennie in azione alla Juventus nel 2021 Il 29 agosto 2020 viene ceduto in prestito alla Juventus, a fronte di un corrispettivo di 4,5 milioni di euro. Primo statunitense nella storia del club, debutta in maglia bianconera il successivo 20 settembre, nella partita casalinga di Serie A contro la Sampdoria vinta 3-0; mentre segna la prima rete in maglia bianconera il 5 dicembre 2020, siglando il momentaneo pareggio nel vittorioso derby della Mole contro il Torino (2-1). Si ripete tre giorni dopo, segnando in sforbiciata nella gara di UEFA Champions League vinta per 3-0 sul campo del Barcellona e valida per l'ultima giornata della fase a gironi, decisiva per l'assegnazione del primo posto. Giunto in sordina a Torino ma ben presto capace di ritagliarsi un ruolo di rilievo nelle dinamiche della squadra di Andrea Pirlo, il 6 gennaio 2021 segna, dopo essere subentrato ad Aaron Ramsey, la rete del definitivo 3-1 nella vittoria esterna della classica contro il Milan a San Siro. Il successivo 22 febbraio, siglando il definitivo 3-0 nella vittoria interna sul Crotone, mette a referto il suo quarto gol in Serie A diventandone il miglior marcatore statunitense di tutti i tempi, superando Michael Bradley autore di tre reti tra il 2011 e il 2014. A stagione ancora in corso, il 3 marzo 2021 il cartellino del centrocampista viene riscattato dalla Juventus per 18,5 milioni di euro. Chiude l'annata partecipando ai successi bianconeri in Supercoppa italiana e Coppa Italia, i primi trofei in carriera per il texano. Il 12 gennaio 2022 realizza il gol del provvisorio vantaggio bianconero nella Supercoppa italiana persa 2-1 contro l'Inter ai tempi supplementari. La sua seconda stagione a Torino subisce una battuta d'arresto il successivo 22 febbraio quando, durante l'incontro della fase a eliminazione diretta di Champions sul campo del Villarreal, a seguito di un contrasto con Estupiñán riporta la frattura del secondo e terzo metatarso: questo infortunio lo costringe a terminare anzitempo l'annata. Leeds Utd, ritorno alla Juventus Il 30 gennaio 2023 viene ceduto in prestito oneroso fino al termine della stagione, con diritto di riscatto, al Leeds Utd. Tuttavia, il giocatore non lascerà un buon ricordo nel suo semestre a Elland Road, venendo peraltro criticato per il suo stato di forma. A fine stagione, dopo la retrocessione in Championship, il club non riscatta McKennie il quale fa così ritorno alla Juventus. Inizialmente relegato tra gli esuberi della rosa bianconera, tuttavia nel corso del precampionato, anche nella contingenza di alcune indisponibilità nel reparto di centrocampo, riesce a far cambiare idea all'ambiente e a ritrovare un posto in squadra. Il 16 settembre 2023, in occasione del successo interno 3-1 sulla Lazio in campionato, raggiunge le 100 presenze con il club torinese. Nazionale Dopo aver giocato nella varie rappresentative giovanili statunitensi, il 14 novembre 2017 esordisce in nazionale maggiore in occasione dell'amichevole pareggiata per 1-1 a Leiria contro il Portogallo, segnando il gol del momentaneo vantaggio e risultando il migliore in campo. Convocato per la CONCACAF Gold Cup del 2019, contribuisce al secondo posto degli Stati Uniti siglando due reti contro Curaçao e Giamaica; in occasione della finale persa contro il Messico, McKennie indossa per la prima volta la fascia di capitano della nazionale statunitense. Nello stesso anno, nella sfida contro Cuba del 12 ottobre, realizza nell'arco di tredici minuti la più veloce tripletta nella storia delle Stars & Stripes. Il 7 giugno 2021 è tra i protagonisti del successo statunitense nella prima edizione della CONCACAF Nations League: realizza il momentaneo 2-2 nella finale contro il Messico, che porta la sfida ai tempi supplementari, e viene eletto miglior giocatore della competizione. Non viene convocato per la Gold Cup, disputata il mese successivo, poi vinta dagli statunitensi. Nel novembre del 2022, viene incluso dal commissario tecnico Gregg Berhalter nella rosa statunitense partecipante al campionato del mondo 2022 in Qatar. Palmarès Club Supercoppa italiana: 1 - Juventus: 2020 Coppa Italia: 2 - Juventus: 2020-2021, 2023-2024 Nazionale CONCACAF Nations League: 3 - 2019-2020, 2022-2023, 2023-2024 Individuale U.S. Soccer Athlete of the Year: 1 - Premio maschile: 2020 Miglior giocatore della CONCACAF Nations League: 1 - 2019-2020