Credo che le parole di Prandelli pongano fine ad ogni tipo di discorso:
L'ex ct della Nazionale, Cesare Prandelli ha dichiarato in un'intervista alla giornalaccio rosa dello Sport: "Ho perso amici per il coronavirus, ora investiamo nella ricerca per un'Italia migliore. Questo non è il momento del calcio, sarebbe immorale ridursi a discutere di stipendi quando la gente muore e perde il lavoro. Si è voluto mandare avanti il carrozzone a tutti i costi, tra porte aperte e chiuse, con le conseguenze che sappiamo. Davanti a certe logiche, resto disgustato. Mi auguro che la ripresa non sia affrettata. Le condizioni di sicurezza non bastano. Servono tempo e sensibilità. Bisogna lasciare decantare il lutto e il dolore. Ci vuole rispetto per chi ha sofferto. Non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno; da un convoglio di 150 bare alla ola. Se il calcio perde 3 o 4 mesi non cambia nulla. Non devono essere pronti a giocare solo i calciatori, deve essere pronta anche la gente a gioire. Un'amichevole di beneficenza tra Atalanta e Brescia, con Baggio in campo e magari io e Mazzone in panchina? Non è un'utopia, sarebbe meraviglioso".