Mica lo so.
La difficoltà vera della Ferrari di quest'anno è un "corollario" della mancanza di carico: la difficoltà nel centrare la giusta finestra di utilizzo delle gomme.
La Ferrari è stata competitiva non solo in circuiti particolari ma anche in dondizioni climatiche specifiche: grande caldo nell'aria e sull'asfalato. Ciò le ha permesso di entrare in quello stretto range di temperature per lei buono a far funzionare a dovere le gomme. É tutto lí l'inghippo della F1 moderna.
La Ferrari di oggi, non avendo carico, non "scalda" a dovere l'avantreno e "frigge" il retrotreno: questi due problemi combinati insieme portano ad avere una macchina lentissima non soltanto in tratti lenti ma specificatamente nei tratti finali del giro: se ci fai caso sono sempre i T3 ad essere problematici, indipendentemente dal circuito, perchè la Ferrari ci arriva con gomme "fredde" all'avangreno e "caldissime" al retrotreno.
Perciò, un circuito lungo come Spa potrebbe rappresentare un'ulteriore sofferenza proprio per questo motivo, unitamente alle solitamente basse temperature delle Ardenne: non riusciremmo mai ad avere gomme nella finestra di temperature di utilizzo e in gara saremmo costantemente in affanno. Diverso è in qualifica, dove il giro secco maschera questa lacuna: sia a Spa che Monza, in qualifica dovremmo assistere ad una "dimostrazione di potenza" (salvo problemi di affidabilità) del motore Ferrari e dell'efficienza aerodinamica della macchina.
Tuttavia é possibile che in gara si faccia molta fatica, specie a Monza dove l'asfalto è più severo sugli pneumatici.
In previsione, dovremmo andare forte, Monza in particolar modo, recuperando tutto quello che perdiamo in curva sui rettilinei ma attenzione al settore centrale di Spa e alle due Lesmo e Ascari a Monza...