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superatooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

anche a me,soprattutto perchè fa parte della nostra tradizione al contrario di tanti aborti visti negli ultimi 15 anni l'unica pecca imho era la mancanza di inserti blu (colletto e bordini delle maniche erano bianconeri) a differenza di quella dell'84

L'ho fatta facendo finta che fosse la maglia di quest'anno, quindi con le stesse toppe (Scudetto e coppa Italia). I "eh ma porta sfiga bla bla bla" sono pregati di ignorare il mio messaggio e passare a quello successivo Secondo indiscrezioni:

Io ce l'ho di Tevez, meravigliosa, era bellissimo tutto il completo infatti, con i pantaloncini blu

asino.. scherzo bravo compare..

Occhio a ciò che desideri, potrei mandarti una foto

Grazie Ventitrè

Furbi noi ad accettare tale condizione consci che i nostri colori sociali siano proprio quelli..... Che poi, la mano destra che tratta con la mano sinistra, con una delle due che si impone sull'altra, è una cosa surreale

Gelosoni Il cacciucco.... che un venga di peggio unsisammai

Avete rotto i coglioni con sti selfie del cazzo, ficcatevelo su per il culo il bastone per farvi le foto. Non è il primo che muore per farsi i selfie.... La signora poteva farsi male seriamente.... peccato.

L a minnie preventivata in b2b, c'importa una grossa mazza

(infatti è il mio avatar dall'epoca...)

Edit: in aggiunta alle tre maglie, ci sarà una divisa celebrativa per i 120 anni.

A me la topa piace. Le righine no

In poche parole sono pochi allo stadio e pochi in poltrona. Forse non riescono a capire che sono pochi IN ASSOLUTO. Sono i soliti 4 collioni che continuano a ripetere le stesse cose tra di loro e non si rendono conto che si stanno estinguendo in maniera irreversibile. Ma proprio non ci arrivano: nelle loro teste bacate sono convinti di essere milioni e milioni e non si capacitano del fatto che non riescono a riempire uno stadio dei puffi e sono 15imi come ascolti. Non vogliono accettare la realtà: seve mac 4 piciu ! Fanno quasi tenerezza... Ma ripensandoci, no, fanno soltanto pena.

Anch'io come Maidomi posso vantare un rapporto epistolare con il vate(r) cagata. Non ricordo più in quale anno La Stampa pubblicò, ma solo sull'edizione online, un delirio del vate(r) nel quale si ricordava i suoi anni di adoloscente domiciliato in corso Agnelli di fronte al Comunale e di come l'urlo dello stadio juventino che arrivava al suo balcone fosse da lui paragonato ad una (cito testualmente dal suo articolo sulla Stampa, all'epoca terzo giornale a tiratura nazionale dopo Repubblica e la schifezza rosea) "scoreggia". Io feci copia-e-incolla di quell'articolo e lo mandai via mail al direttore della Stampa dell'epoca, Carlo Rossella (inviare mail alla Stampa era facilissimo: nome.cognome@lastampa.it, infatti poi iniziarono a pubblicare gli indirizzi sull'edizione digitale perché tanto erano di dominio pubblico comunque), chiedendogli se riteneva accettabile che la gente spendesse dei soldi pensando di leggere un giornale serio ed equilibrato per poi invece trovarci dei simili deliri, non da parte di un lettore che scriveva una lettera sperando di essere pubblicato ed avere il suo quarto d'ora di notorietà, ma piuttosto da un caporedattore (all'epoca, la prestigiosissima carica di Direttore Creativo era ancora di là da venire). Carlo Rossella rispose alla mia mail senza scrivere una parola ma mettendo in copia il vate(r). Dopo un paio d'ore mi arrivò anche la risposta del suddetto (senza mettere però in copia il suo Direttore) nella quale constatava con rammarico la mia mancanza di senso dell'umorismo, chiosando con la classica frase di chi viene beccato ad insultare gratuitamente la Juve: "evidentemente in Italia si può scherzare su tutto tranne che sul calcio". Io ripresi la sua mail e gli risposi, con copia di nuovo a Rossella (che magari avrà anche pensato "ma che minkia vuole da me sto rompiballe..." ) dicendogli che era bizzarro come avesse cambiato idea sull'argomento dal famoso derby delle corna di Maresca, perché all'epoca me lo ricordavo molto meno incline a sorridere del calcio e molto più livido ricordando lo sfottò di fine derby. Evidentemente "Lui" faceva parte della schiera che considerava senso dell'umorismo ridere delle cose che gli facevano più comodo e volgarità ridere di cose che gli facevano infiammare il fegato (organo notoriamente ipersviluppato nei cagata). Come era facile prevedere la mia mail non ha avuto nessun seguito e probabilmente nemmeno ne aveva necessità, in quanto un altro modo per dirgli quanto lo ritenevo un cogglione senza usare parolacce non credo lo avrei saputo trovare. Da quella volta ho scritto ancora due o tre mail al vate(r) (l'ultima in occasione della notizia che il comune avrebbe stanziato fondi pubblici per la costruzione di un campo di allenamento per i cagata, opera presentata dal vate(r) nel suo "Buongiorno un catzo" come un'opera benemerita e soprattuto portatrice di lavoro all'asfittica economia torinese ) immagino nemmeno lette dall'interessato. Quello che mi da più fastidio però, sono quelli che leggono la posta del cuore di quel rimbambito, magari commovendosi per le risposte così piene di buon senso del nostro, e poi si vedono sfilare sotto il naso certi sfondoni facendo finta che non sia la stessa persona che li scrive. Mi verrebbe voglia di andare a piazzarmi davanti al cinema dove si proietta quella m€rda di pellicola e di fare volantinaggio con il testo di quell'articolo post-derby. Ma con tutta probabilità gli spettatori, magari anche sedicenti juventini, mi liquiderebbero come quello che "evidentemente in Italia si può scherzare su tutto tranne che sul calcio".