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Showing content with the highest reputation on 12/11/2016 in Risposte

  1. 2 points
    in realtà è terza declinazione juventus/tutis quindi sarebbe stadium juventutis o forse stadium juventutum
  2. 2 points
    Questa è in assoluto la cosa che mi fa più imbestialire. Tutti voi sapete cosa penso del topo. Ma se io fossi un giornalista, mestiere che reputo fra l'altro immediatamente al di sotto di medico e insegnante come importanza per una nazione (e questo ci fa capire quanto ridotti male siamo...) saprei parlare della parte politica avversa, così come della squadra di calcio che odio, in maniera equilibrata ed onesta. Perché io, anche se scrivo minchiate su un forum di antigranata, il valore della serietà e dell'etica lo conosco. Ed è soprattutto per questo che Gramellini come persona mi da il vomito.
  3. 2 points
    comunque l'altro giorno riflettevo che JUVENTUS STADIUM è una locuzione completamente latina, oltretutto grammaticalmente sbagliata dovrebbe chiamarsi STADIUM JUVENTI o forse STADIUM JUVENTORUM
  4. 1 point
    Tutti innocentoni....[emoji72] che un venga di peggio unsisammai
  5. 1 point
    Raikkonen non è né Barrichello né Massa
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    Lorenzo Marquez Rossi la 1 fila di domani
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    io al quattordicesimo anello dell'Allianz ci sono stato e ti assicuro che ha poco da invidiare al nostro secondo anello
  10. 1 point
    andrebbe a puttane tutta la strategia di marketing delle J....tipo iMuseum, iMedical sembreremmo un punto informazione o un prodotto della Apple
  11. 1 point
    Io vivo ancora a Santa Rita. Bah...qualche cagata ogni tanto lo si trova, ma anche qualche intermilannapuli se è per quello. Per essere un feudo cagata a smia 'n po' poc...
  12. 1 point
  13. 1 point
    Grazie. Ho votato sotto la chiesa di Sant'Antonio di Padova con un listone chilometrico in mano che non vedevo ora finisse, alla fine lo abbiamo dovuto passare in uno scanner, e ce ne siamo andati.
  14. 1 point
    Anch'io come Maidomi posso vantare un rapporto epistolare con il vate(r) cagata. Non ricordo più in quale anno La Stampa pubblicò, ma solo sull'edizione online, un delirio del vate(r) nel quale si ricordava i suoi anni di adoloscente domiciliato in corso Agnelli di fronte al Comunale e di come l'urlo dello stadio juventino che arrivava al suo balcone fosse da lui paragonato ad una (cito testualmente dal suo articolo sulla Stampa, all'epoca terzo giornale a tiratura nazionale dopo Repubblica e la schifezza rosea) "scoreggia". Io feci copia-e-incolla di quell'articolo e lo mandai via mail al direttore della Stampa dell'epoca, Carlo Rossella (inviare mail alla Stampa era facilissimo: nome.cognome@lastampa.it, infatti poi iniziarono a pubblicare gli indirizzi sull'edizione digitale perché tanto erano di dominio pubblico comunque), chiedendogli se riteneva accettabile che la gente spendesse dei soldi pensando di leggere un giornale serio ed equilibrato per poi invece trovarci dei simili deliri, non da parte di un lettore che scriveva una lettera sperando di essere pubblicato ed avere il suo quarto d'ora di notorietà, ma piuttosto da un caporedattore (all'epoca, la prestigiosissima carica di Direttore Creativo era ancora di là da venire). Carlo Rossella rispose alla mia mail senza scrivere una parola ma mettendo in copia il vate(r). Dopo un paio d'ore mi arrivò anche la risposta del suddetto (senza mettere però in copia il suo Direttore) nella quale constatava con rammarico la mia mancanza di senso dell'umorismo, chiosando con la classica frase di chi viene beccato ad insultare gratuitamente la Juve: "evidentemente in Italia si può scherzare su tutto tranne che sul calcio". Io ripresi la sua mail e gli risposi, con copia di nuovo a Rossella (che magari avrà anche pensato "ma che minkia vuole da me sto rompiballe..." ) dicendogli che era bizzarro come avesse cambiato idea sull'argomento dal famoso derby delle corna di Maresca, perché all'epoca me lo ricordavo molto meno incline a sorridere del calcio e molto più livido ricordando lo sfottò di fine derby. Evidentemente "Lui" faceva parte della schiera che considerava senso dell'umorismo ridere delle cose che gli facevano più comodo e volgarità ridere di cose che gli facevano infiammare il fegato (organo notoriamente ipersviluppato nei cagata). Come era facile prevedere la mia mail non ha avuto nessun seguito e probabilmente nemmeno ne aveva necessità, in quanto un altro modo per dirgli quanto lo ritenevo un cogglione senza usare parolacce non credo lo avrei saputo trovare. Da quella volta ho scritto ancora due o tre mail al vate(r) (l'ultima in occasione della notizia che il comune avrebbe stanziato fondi pubblici per la costruzione di un campo di allenamento per i cagata, opera presentata dal vate(r) nel suo "Buongiorno un catzo" come un'opera benemerita e soprattuto portatrice di lavoro all'asfittica economia torinese ) immagino nemmeno lette dall'interessato. Quello che mi da più fastidio però, sono quelli che leggono la posta del cuore di quel rimbambito, magari commovendosi per le risposte così piene di buon senso del nostro, e poi si vedono sfilare sotto il naso certi sfondoni facendo finta che non sia la stessa persona che li scrive. Mi verrebbe voglia di andare a piazzarmi davanti al cinema dove si proietta quella m€rda di pellicola e di fare volantinaggio con il testo di quell'articolo post-derby. Ma con tutta probabilità gli spettatori, magari anche sedicenti juventini, mi liquiderebbero come quello che "evidentemente in Italia si può scherzare su tutto tranne che sul calcio".
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