Leaderboard
Popular Content
Showing content with the highest reputation on 29/05/2016 in Risposte
-
3 pointsma secondo me so tutte uguali, gli cambiano il colore della banda laterale e le spacciano per megasoft, strasoft, minchiasoft
-
3 pointsPer i 39 e le loro famiglie. Torino non vi ha dimenticato. GRAZIE a Beppe e a quelli di Via Filadelfia 88
-
2 points
-
2 pointsnon ha detto che è su Ebat---dice che è nel Forum..... magari non ha capito come funziona ed è ancora al login non fateli così imparati...
-
2 pointsperchè te pensi che l'anno prossimo marchisio sia pronto al top? se va bene, ma proprio bene potrà essere al 70% verso dicembre gennaio, ma se va proprio tutto bene, nessuna ricaduta nessun contrattempo nella guarigione ecc... quindi io credo che purtroppo marchisio per la prossima stagione sia da considerare quasi completamente out... abbiamo pagato hernanes uno sproposito per farlo stare in panchina, non vedo problemi pagare per una certezza che ti garantisce ancora 2 anni al top o quasi proprio nel ruolo dove siamo maggiormente scoperti e più delicato della rosa. CI fosse davvero l'opportunità di prendere mascherano a cifre ragionevoli 18-20 mln? io lo farei di corsa. noi giocatori giovani e già pronti non ce li possiamo permettere perchè hanno valutazioni di almeno 40-50 mln e ingaggi faraonici... quindi o si sfruttano queste occasioni tipo mascherano o si deve puntare ancora su giovani promesse sperando vada bene, ma poi però non ci si può lamentare se non si ha la squadra da champions. Riuscire a portare a casa macherano-alves-berardi-pianic- + un 5° difensore centrale quasi titolare con le partenze di cuadrado- 1 tra zaza-morata, caceres- e qualche partenza minore tra sturaro-asa-pereyra- vorrebbe dire per me fare un bel salto in avanti.
-
2 pointsDomenico era l'ultimo della lista. Dietro il numero 39 c'erano persone in carne ed ossa, c'erano famiglie e amici, la cui vita cambiò drasticamente. Era una partita di calcio e non una guerra. Chi era nel settore Z non era un guerriero, un ultras, uno abituato menare le mani. Erano persone tranquille e normali che volevano passare una giornata di festa, di gioia per la loro amata Juventus. All'avanzare dei teppisti fecero l'unica cosa che gente normale avrebbe fatto: indietreggiare. L'assenza di via di fuga fece il resto. Furono usati e continuano ad essere usati come oggetto di scherno da gente ignobile, senza umanità. Usati come strumenti per poter gettare veleno contro la Juve e i suoi tifosi. Invece di considerare quella notte come una tragedia nazionale in breve il tutto si ridusse ad una ridicola diatriba sulla opportunità o meno di giocare, sulle esultanze dei giocatori in campo e dei tifosi a casa nelle piazze. In breve i 39 e le loro famiglie furono dimenticati da quasi tutti. Un processo farsa con teppisti presi a casaccio e puniti in maniera ridicola, una sospensione dalla coppe e finì lì. Per i 39 cadde il silenzio, rotto soltanto dal lavoro dell'Associazione dei familiari e dai "cattivi" ultras della Sud, che non mollarono mai nel tenere in vita il ricordo di quei poveretti. L'anno scorso per il trentennale finalmente l'intera Italia fu costretta a sentire di nuovo le loro storie e da allora non finiremo mai di ricordare al mondo che non si deve morire per una partita di calcio e che i 39 devono essere rispettati da TUTTI. Nei 39 c'erano imprenditori, muratori, bidelli, fotografi, studenti, casalinghe, carrozzieri, medici, dentisti, politici, ristoratori, benzinai, operai, ecc. ecc. Uomini, donne, ragazze e bambini. C'erano italiani, belgi, francesi e un nord irlandese. C'erano tifosi juventini e anche 3 tifosi interisti e persino gente cui il calcio interressava poco. C'era il mondo in quella curva, quella parte di mondo perbene che non va oltraggiata, derisa o insultata. Va soltanto ricordata e amata per sempre. NESSUNO MUORE SE VIVE NEL CUORE DI CHI RESTA.... PER SEMPRE !
-
1 point
-
1 point
-
1 pointVabbè ma Alves si farebbe anche la B per riportarli in A l'anno prossimo. #AlvesAlNovara
-
1 pointOt ma spero che un giorno sia F1. Questo ragazzino ha dato spettacolo e vinto sul bagnato a Imola oggi @@
-
1 pointvedi che mentre stava cercando la strada si è fermato a fare una pisciatina al phila
-
1 pointAttenti a cosa scrivete perchè siamo sempre alla ricerca del cagata infiltrato, che così a Krasnojarsk (cit.) ci prende un colpo.
-
1 pointCapisco dove vuoi arrivare ma per scaramanzia rimando a fra qualche giorno.
-
1 pointDa fogna news: Vitellino-Atalanta, Candellone: “Il gol? Lo dedico a me stesso” Ma come, non lo dedica al "popolo" cagata ? Alla cagatona incontinente ? Agli invincibili che dall'alto lo hanno protetto ? Evidentemente non lo hanno istruito bene su cosa deve dire per far contenti quei betè....
-
1 pointsarà come avere sulle fasce i gemelli Derrick e in attacco Mandzu a fare il Mark Lenders della situazione
-
1 pointPazzesco che Facchetti goda ancora di questa aura di santità dopo tutta la m€rda che è uscita fuori. Mi piacerebbe che Kim Yong-un dichiarasse che odia la Juve. Secondo voi quanto ci metterebbero a proporlo per un nobel per la pace?
-
1 pointI prossimi 3 mesi saranno decisivi Inviato dal mio SM-A500FU utilizzando Tapatalk
-
1 pointsi corretto come il caffè che prendevano negli spogliatoi
-
1 pointBooona assai. Spalmata su un bel pezzo di pane magari abbrustolito, non ha prezzo...
-
1 pointAnche NUTKAO nero ma soprattutto BIANCO!!! Narobbaincreddibbile!!! ...E comunque tuttarobabona, ma tutto un grave attentato al girovita!!!!
-
1 pointnon vorrei che le mie origini piemontesi mi ponessero fra i sospettati,non tutti possono nascere nel Magrheb
-
1 pointPoi adesso, ha pure il capello umido, simil post doccia... Buon appetito..
-
1 point
-
1 point
-
1 pointQuando aboliranno questo cesso di Gran Premio sarà sempre troppo tardi.
-
1 point
-
1 pointGino è un fenomeno e infatti è davanti (strategia e guida sul bagnato migliore), Nicolino è un buon pilota e infatti è dietro....
-
1 pointSarà un caso ma oggi che conta il pilota, davanti ci sono Luigino, Ricciardo, Vettel e Alonso. Rosberg disperso sul lungo mare....
-
1 point
-
1 point
-
1 pointIo poi ho anche dei sospetti su Nico. Tutti sanno che a Savijan sono tutti cagata.
-
1 point
-
1 pointRosberg sembra l'anziano che guida l'apecar e blocca tutta la statale
-
1 pointRiposate in pace. E se potete da dove siete fate capire a quelli che sono qui l'importanza della vita, della libertà e del rispetto.
-
1 point
-
1 pointIo Sturaro ed Asamoah me li terrei stretti. 7 centrocampisti son davvero pochi visto che ogni tanto qualcuno fuori rimane.
-
1 point
-
1 pointMarchisio lo rivedremo bene nel 2017. 3 titolarissimi e basta non possono bastare, si è visto che facciamo fatica.
-
1 pointSe non sbaglio è stato riscattato per 14 milioni, con 4 anni di contratto, quindi ammortato per 3.5. Sarebbero 4.5 milioni di plusvalenza, 3.5 di ammortamento risparmiato e sui 2.5 di stipendio. Due tra sturaro hernanes asamoah e pereyra devono partire, io rinuncerei ad asa ed herny, ma probabilmente sono i due con meno mercato.
-
1 pointCome va la trattativa con quello spazzino di ibra, per il podcast?
-
1 pointL'ho pensato anch'io. E comunque quando mai Simeone può battere Zidane?
-
1 pointMorata e Cuadrado sono fondamentali col senno di poi, fino a poco tempo fa uno era un canterano l'altro uno che aveva floppato in Inghilterra e che era visto come fumo negli occhi nel foro perchè capra tatticamente. Non è che mo se partono (e chiaramente spero di no) dobbiamo fasciarci la testa e gridare all'indebolimento, al 99% saranno sostituiti degnamente, come sempre...
-
1 point
-
1 pointTifate per quelli che comprano Suárez e Bale se non vi sta bene, allora.
-
1 point
-
1 pointBabba bia. Che squallore. In uncircuito di 3 km, lento, tutto curve, pigli un secondo. Dalla Red Bull. Senza manco fare l'ultimo giro. Peggiorando di mezzo secondo dalla Q2. Devono veramente andarsi a nascondere.
-
1 pointLui è un vero MVP, ovvero valuable.. quello che sposta di più migliorando il rendimento dei compagni
-
1 pointMascherano e Pjanic nella stessa sessione di mercato credo che sia impossibile. Nemmeno Kubrick con "2001: Odissea nello spazio" è arrivato a concepire un tale livello di fantascienza.
-
1 pointdi Mauro Paloschi Da Bergamo news http://www.bergamonews.it/2015/05/28/quella-catenina-dororubata-a-mio-fratellomentre-moriva-allheysel/204692/ La mattina del 29 maggio 1985, in un terreno della Bassa Bergamasca, due fratelli stanno zappando la terra. A un certo punto Francesco, il più giovane, tirando un calcio a un sasso esclama in dialetto: "Stasera Platini segna così e vinciamo la Coppa dei campioni". Quella sera a Bruxelles andò esattamente in quel modo. Ma Francesco non vide il gol del suo idolo: era morto un paio di ore prima. Nel modo in cui nessuno avrebbe potuto immaginare. Soprattutto in uno stadio da calcio. Francesco Galli è una delle vittime della strage dell’Heysel, lo stadio di Bruxelles in cui prima della finale di Coppa dei Campioni 1984/’85 morirono 39 persone, tra cui 32 italiani, e ne rimasero ferite 600. Francesco, per gli amici Franco, aveva solo 25 anni ed era l’ultimo dei dieci figli di una famiglia molto unita, come quelle di una volta. Lavorava come carpentiere ed era fidanzato con Daniela. Ma il suo grande amore era la Juventus. Una passione che condivideva con un gruppo di amici della zona. Gli stessi con i quali, una settimana prima della finalissima contro gli inglesi del Liverpool, aveva organizzato la trasferta in Belgio. "Gli avevano tolto da poco il gesso alla gamba e non riusciva ancora a muoverla molto bene – racconta Mario Galli, ora 76enne, il fratello con cui Francesco lavorava quella mattina nel terreno di famiglia – . Per questo nostro padre Pietro gli aveva sconsigliato di andare a Bruxelles. Aveva provato a convincerlo in ogni modo. Niente da fare. Quel giorno si svegliò molto presto ed era agitatissimo per la partita. Mentre zappava non parlava d’altro. Appena terminato il lavoro partì insieme agli amici. Prima ci salutò con il suo solito sorriso. Per l’ultima volta". Il gruppo di tifosi juventini partiti da Calcio con un pulmino raggiunse la capitale belga intorno alle 18. Mezzora più tardi erano già all’interno dello stadio, dopo aver acquistato i biglietti. Del maledetto settore Zeta, proprio quello che crollò. Poco più in là erano stati collocati i tifosi inglesi, separati dagli italiani solo da una rete metallica. Franco, non essendo molto alto, prese posto nella parte bassa della gradinata. Circa un’ora prima della partita, intorno alle 19, i tifosi del Liverpool cominciarono a spingersi verso il settore Zeta, fino a sfondare le reti divisorie. Nella grande ressa che venne a crearsi, alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri si ferirono contro le recinzioni. Il muro crollò per il troppo peso, moltissime persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d’uscita. Tra loro anche il 25enne bergamasco, rimasto sepolto sotto un cumulo di gente e tra i primi a morire, come ricostruito poi dagli inquirenti. "Stavamo guardando la partita in televisione, tutti insieme – prosegue Roberto Galli, 72 anni, un altro fratello, ancora scosso nel ricostruire quelle ore – . Nel vedere quelle immagini restammo impietriti. Ma pensavamo che Franco fosse riuscito in qualche modo a mettersi in salvo. Aveva sempre fatto sport, era un ragazzo molto agile e sveglio. Col passare delle ore iniziammo a preoccuparci, come se avessimo il sentore che qualcosa non andava. Intorno alle 23 suonò il citofono. Era un commerciante del paese. Aveva saputo da un giornalista bergamasco presente a Bruxelles che nostro fratello era morto. Eravamo disperati. Mio padre si inginocchiò di fronte alla tv. Mia madre non parlò più. Non si è mai ripresa da quella notizia. E nel giro di alcuni anni, morirono entrambi". E non è tutto. Oltre alla tragica morte di Franco, la famiglia Galli fu costretta a fare i conti un altro schiaffo: "La mattina seguente partimmo noi tre fratelli per il riconoscimento del corpo – continua il signor Roberto – . Le salme erano state posizionate a terra, una a fianco all’altra, nell’hangar dell’aeroporto. Ci indicarono il sacco nero in cui avevano messo il nostro caro. Era irriconoscibile. Capimmo che era lui solo grazie al tatuaggio che aveva sul braccio". "La salma arrivò a casa il giorno seguente, passando dallo scalo di Roma – spiega – . Purtroppo però, gli avevano rubato gli oggetti in oro che indossava. Tra i quali una catenina d’oro di circa due etti che valeva molto e a cui era molto legato. La sostituirono con una da bigiotteria. Probabilmente gliel’hanno rubata quella sera mentre era a terra morto. Qualche tempo dopo arrivarono i risarcimenti economici: 12 milioni di lire dallo Stato italiano, 12 milioni dalla Juve e 12 milioni dal primo ministro britannico Margareth Thatcher, la quale ci inviò anche una lettera di scuse per il comportamento dei suoi connazionali. I soldi li usammo tutti per il monumento e la statua che lo rappresenta felice mentre gioca a pallone". Riposa in pace, Franco. Non ti abbiamo dimenticato. Un abbraccio alla famiglia.
-
1 pointDa Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania, sono partiti in sette al seguito della Signora. C’è anche il padre di Giuseppe, Eugenio Gagliano, che è riuscito ad ottenere un biglietto per il big match. Trent’anni fa, però, il signor Eugenio (molto noto anche perché assessore comunale allo Sport), come altre 38 persone, si trovò al posto sbagliato, la maledetta Curva Z, nel momento sbagliato. A Mirabella tornerà in una bara. A casa daventi alla Tv c'è il figlio Giuseppe. 30 anni dopo è intervistato da un giornale locale. Ecco l'intero articolo. http://catania.blogsicilia.it/30-anni-fa-quei-siciliani-allheysel-mio-padre-non-e-morto-per-il-calcio/297923/ Lei cosa ricorda di quel giorno? “Purtroppo tutto. Ero alla tv e festeggiavo il mio 12 compleanno.." Adesso Giuseppe fa l'allenatore: “No mi faccia finire. Le confido una cosa: io sono voluto diventare allenatore proprio per stare con i ragazzi fargli capire che il calcio è uno sport bellissimo e che non bisogna cedere alle provocazioni di chi siede in tribuna e quando succede qualcosa in campo fanno un casino. Ai miei giocatori dico sempre di rispettare l’avversario, l’arbitro, di farsi scivolare addosso le tensioni. Ecco perché faccio l’allenatore per essere innanzitutto educatore e far sì che non succeda niente”. Una preghiera per Eugenio e un abbraccio a Giuseppe e a tutta la famiglia. Il papà Eugenio dall'alto sarà orgoglioso di come il figlio è cresciuto così bene.