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Showing content with the highest reputation on 11/05/2016 in all areas

  1. 2 points
    Terza puntata sulla tragedia dell'Heysel. Ci furono due morti nella nostra provincia, ma l'orrore di quella notte coivolse moltissime altre persone. Oltre ai 39 morti ci furono oltre 250 feriti, alcuni in modo grave. Uno di questi era Carlo Duchene, un parrucchiere di Pinerolo. Era andato a Bruxelles con l'amico Ivo, ma non nel settore Z. Ivo nel suo racconto disse che nom sapeva nulla dei morti: aveva visto l'invasione della curva. Si parlava di feriti e non aveva cognizione delle dimensioni della tragedia. Per lui era stata una partita normale, vinta sul campo e festeggiata sugli spalti (questo per chi non era nemmeno nato e dice delle ca$$ate sul fatto che sugli spalti TUTTI sapevano dei morti, cosa ASSOLUTAMENTE falsa). Decisero di uscire in fretta per evitare confusione e raggiunta la loro auto vennero aggrediti da dei teppisti inglesi. Uno di questi con un oggetto contundente (si saprà poi una sbarra di ferro in cui aveva avvolto una bandiera inglese) cerca di colpire Carlo. Carlo cerca di parare il colpo ma la sbarra lo colpisce alla mano spappolandogliela, il secondo colpo lo colpisce alla testa e Carlo cade a terra esanime. Altri inglesi arrivano e attaccano l'amico Ivo che inizia a gridare aiuto. Arrivano per fortuna dei poliziotti e fermano i teppisti. Quello che ha colpito Carlo è un pazzo furioso: ci vogliono 5 agenti per bloccarlo e pensando che sia pazzo lo portano in un manicomio e gli mettono una camicia di forza. Carlo rimane in coma per 2 settimane, poi lentamente inizia a riprendersi. Potrà tornare a casa dopo 35 giorni (TRENTACINQUE). Il suo aggressore, grazie anche alla testimonianza di uno spagnolo, anche lui aggredito da quel pazzo, sarà condannato a 40 mesi (tre anni e 4 mesi .) . A seguito dell'incidente la mano non recuperò pienamente e fu costretto a lasciare il suo mestiere di parrucchiere. Dopo il danno le beffe: nel novembre 1988 gli viene revocata la pensione di invalidità (l'equivalente di 210 euro al mese all'epoca) perchè dapo una visita routinaria di controllo non gli viene riconosciuto un livello di invalidità pari al 67,7%. Dopo questa notizia non ce ne sono altre. Una vita rovinata per una partita di calcio da un assassino in pectore che dopo 3 anni era già fuori. Non so se mi leggi, Carlo, ma non ti abbiamo dimenticato.
  2. 2 points
    le perle di ruttosport "la Juventus è pronta a pagare la clausola, la trattativa con la Roma sarà lunga" poi capite il perchè io auguro a tutta sta gente la disoccupazione. sono gli unici che la meritano per davvero
  3. 2 points
    questo invece era uno che ci vedeva lungo: lungimirante direi ma nn contento rilancia il problema era che avevano poche ore. altrimenti sai che ti combinavano i bovini? boicottavano tutti (tutti e 23 che sono), tutti i prodotti sponsor delle olimpiadi e gli facevano cambiare le strategie di mercato, proprio come succede nel nord europa poi pazienza se i prodotti li compravano tutti gli altri nel mondo.... vabè piccolo flashback! quando si incacchiano loro...
  4. 1 point
    giocatore fortissimo, che non si sa cosa ci sia andato in una squadraccia simile....(per i soldi ovvio .asd ) se non chiedono la luna sarebbe un gran bel rinforzo
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  7. 1 point
    Bargiggia... Parlate di quello che ha detto, quindi ha vinto lui.
  8. 1 point
    Sottovalutate che devono riscattare Rudiger,Salah, Perotti, El Shaarawy Sono sotto di 50.000.000 € prima di fare mercato Se non superano il preliminare hanno 30.000.000 € in meno Sono nella m***a Non sono nelle condizioni di dettare nessuna condizione La clausola si paga e si tratta col giocatore Attaccateve ar kazzo
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  10. 1 point
    Il titolo non lo ha vinto perchè oltre a non aver mai avuto dei geni in panchina, non ha mai avuto un supporting cast adeguato. L'unico anno in cui erano "big three" arrivò in finale ma con gli Heat Harden si sciolse e giocarono in due... Se arrivano in finale di conference avranno fatto il massimo possibile, avendo battuto due volte in trasferta una squadra che quest'anno in casa ha perso solo una volta Io adoro Westbrook perchè nei suoi occhi vedo la stessa voglia di vincere che c'era nel #24 ed è l'unico in tutta la lega a ricordarmelo
  11. 1 point
    Capisco i tuoi dubbi, ne ho molti anch'io su questo calciatore. Però non mi sembra così male come lo si sta dipingendo qua dentro. Voglio dire, dubbi e difetti ne possiamo trovare su tutti i calciatori che ci accostano. Andrè Gomes pare lento, Kovacic nè carne nè pesce e pallemosce, Isco non è che faccia sfracelli a Madrid, Oscar altro pallemosce, Hamsik non ne parliamo, Gundogan potrebbe essere inaffidabile fisicamente, Toure potrebbe essere alla frutta... Si salvano Iniesta (che oramai è pure vecchio...) e Rakitic, ma di questi inutile proprio parlarne Spendere tanti soldi su uno di questi sarà comunque una grossa scommessa
  12. 1 point
    ragazzi pjanic esclude l'armeno mi sembra ovvio
  13. 1 point
    Se arriva sono strafelice. Giocatore maiuscolo.
  14. 1 point
    io ce l'ho al fantacalcio... a parte ciò, vivendo a Roma ed avendo una famiglia di romanisti, lo conosco fin troppo bene. A me è un giocatore che fa impazzire... ottimi piedi, gran palleggiatore. Nelle partite dove abbiamo beccato la Roma in forma, e abbiamo subito dal punto di vista del palleggio (risultato a parte)... il merito è stato in gran parte suo che sa far girare bene il pallone senza intestardirsi in dribbling assurdi. E' ottimo in impostazione e a verticalizzare l'azione, senza contare che i suoi 8/10 gol stagionali punizioni comprese li fa sempre e non è poco.
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  16. 1 point
    MISTERO Calciopoli, la verità aveva torto A 10 anni di distanza ancora troppe ombre sul più grande scandalo del calcio Prove costruite ad arte, e la Juve continua a vincere. Ma Moggi non c’è più C’è lui, Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus e «uomo nero» a capo della «cupola» del calcio marcio, e c’è la «cricca» dei designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, che truccano i sorteggi; c’è la «giacchetta nera» protagonista sul campo dei favori ai bianconeri, Massimo De Santis, e ci sono le intercettazioni e le sentenze che, senza le prescrizioni, avrebbero tagliato la testa a tutti i colpevoli. C’è tutto questo, e molto altro ancora, nell’immaginario collettivo degli italiani che, a dieci anni da Calciopoli, il più grande scandalo del più popolare sport del mondo, ancora si chiedono quanto ci sia di vero o di artefatto in quello che per qualcuno è stata una vergogna e per altri solo una bolla di sapone. Una cosa, però, appare ormai certa: Calciopoli, ancora oggi, è anche mistero, follie, leggende metropolitane e verità che tali non erano. Insomma, a dieci anni di distanza dalla deflagrazione di quel fenomenale clamore calcistico, di «ciccia» ne rimane ben poca e di interrogativi, dubbi e smentite «sul campo» ne restano moltissime. SORTEGGIO «FANTASMA» La presunta «prova regina», o almeno una di esse, che inchioderebbe gli arbitri e i dirigenti responsabili delle frodi sportive, sta in un sorteggio arbitrale ritenuto falsato da un accordo fra Moggi e i designatori. Si tratta di quello avvenuto nel centro tecnico di Coverciano il 13 maggio 2005, filmato dal maresciallo Sergio Ziino, sparito dagli atti del processo dopo 2009 e sostituito da foto in sequenza errata. Per capirci. Per estrarre i nomi delle squadre che dovevano sfidarsi e dell’arbitro che avrebbe diretto la gara, la procedura era questa: Pairetto tirava fuori la pallina delle partite da giocare, subito dopo un giornalista (che cambiava ogni settimana) estraeva il bussolotto col nome dell’arbitro e poi passava il bigliettino a Bergamo. Ma, nelle foto inserite nei fascicoli processuali al posto del filmato, prima si vede Bergamo con in mano il bigliettino, poi il giornalista che passa il bussolotto, e solo alla fine Pairetto che estrae la pallina della partita da associare a quell’arbitro. Secondo un esposto (poi archiviato) presentato da Moggi contro Ziino e il pm di Calciopoli Giuseppe Narducci, solo invertendo la cronologia del sorteggio sarebbe stato possibile provare il taroccamento. Se, infatti, è prima il giornalista ad estrarre il nome dell’arbitro, come nelle foto, per Pairetto diventa possibile, sfruttando palline «segnate», individuare quella da associare alla partita. Percorso non ipotizzabile, al contrario, se, come nel video, il giornalista estrae il nome dell’arbitro solo dopo che Pairetto ha tirato fuori la partita da disputare. Asserire, in questo secondo caso, che il sorteggio è truccato, significa accusare di complicità il giornalista. Cosa che nessuno ha mai fatto. ARBITRI COMPLICI? Massimo De Santis è per tutti il complice della «cupola moggiana». Ma, dopo la condanna in appello per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, l’ex arbitro internazionale ha rinunciato alla prescrizione (che ha «salvato» Moggi e l’ad della Juve Antonio Giraudo) finendo condannato in Cassazione a 10 mesi. Non solo. Nell’anno di uno degli scudetti revocati alla Juve, 2004/2005, De Santis ha arbitrato i bianconeri 5 volte: due vittorie, un pareggio e due sconfitte (una in casa con l’Inter). Infine va ricordato che dei nove tra giacchette nere e guardalinee accusati, solo due sono stati condannati. Può sussistere un sistema collaudato per vincere i campionati senza arbitri complici? SIM E SPIONI Dell’era Calciopoli fa parte anche il capitolo sugli «spioni». Se Moggi utilizzava le ormai famose sim svizzere (per parlare in segreto coi vertici federali e i designatori, hanno sostenuto gli inquirenti), è anche vero che Pirelli, sponsor e socia dell’Inter, e Telecom hanno utilizzato dei «segugi tecnologici» per tenere sotto controllo De Santis e lo stesso Moggi (che, dunque, ha sfruttato sim straniere, questa la sua versione, per evitare di essere spiato nelle fasi del calcio mercato). Fra l’altro le schede sono state acquistate formalmente coi soldi della Juve. Che segreto sarebbe? ANOMALIE E LEGGENDE Di certo nella vicenda Calciopoli è venuto fuori che di partite truccate non ne sono mai state individuate, che di sorteggi taroccati non c’è traccia, che Moggi non ha mai chiuso l’arbitro Gianluca Paparesta nello spogliatoio perché scontento di come aveva diretto una gara della Juve, che delle 170mila intercettazioni effettuate dai carabinieri diretti dal tenente colonnello Attilio Auricchio ne sono state trascritte solo 3mila, che il compianto presidente dell’Inter Giacinto Facchetti chiamava spesso il designatore Bergamo e i due parlavano di «regalini» e «situazioni» da «raddrizzare», che De Santis chiacchierava anche con il dirigente addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani compiacendosi di aver fatto inca**are i giocatori della Juve. In definitiva, dunque, se è vero che Moggi viene definito dalla Cassazione come «il principe indiscusso di Calciopoli» e De Santis il suo «suddito» e «complice», è altrettanto incontestabile che, cupola o non cupola, i bianconeri continuano a vincere e gli avversari ad incassare secondi posti senza più un alibi per urlare «ladri ladri». http://www.iltempo.i...ksEnabled=false
  17. 1 point
    "Immobilismo apparente, attivismo silenzioso" che tradotto nel nostro dialetto del Magreb diventa "munia quacia" ... .
  18. 1 point
    com'era? quando si incacchiano loro.... credo che le vere perle siano nelle firme
  19. 1 point
    Per non dimenticare la seconda vittima di Torino e provincia, all'avvicinarsi dell'anniversario della tragedia: Domenico Russo di Moncalieri. Aveva 25 anni. Faceva l'elettricista in una piccola azienda. Sposato da quattro anni e la moglie era incinta di 7 mesi. "Non era mai andato all'estero in vita sua" racconta il fratello " Era da tanto che sognava di andare a vedere la finale della Coppa dei Campioni. Era partito martedì con il suo amico Alberto che è rimasto ferito ad un braccio. E non è più tornato" Una preghiera per Domenico e un abbraccio alla moglie e al figlio Domenico (chiamato come il papà). Vi ricorderemo e difenderemo per sempre.
  20. 1 point
    Ehi...il semolino è buonissimo, io ci metto anche il formaggino
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