Forse dirò una cosa un po' banale, ma secondo me la pressione (non vorrei chiamarla sudditanza psicologica) di una squadra o di una situazione influenza un arbitro, che è un essere umano e che alla fine della giostra fa i suoi ragionamenti e "gioca per sè", se non altro per rimanere per quanto possibile fuori dal ciclone.
Non vale nello specifico per l'Inter, ma per tutte le squadre che in qualche modo riescono a generare questa pressione, direttamente oppure indirettamente: può essere tramite i media, tramite lo stadio, tramite le dichiarazioni dei presidenti
Non si spiegherebbe altrimenti, ad esempio, il fenomeno degli arbitri cosidetti "casalinghi", le ammonizioni non comminate a calciatori importanti, le decisioni arbitrali "chiamate" dal pubblico, i rigori dubbi non dati in momenti importantissimi. Forse a volte l'arbitro semplicemente cerca di giudicare "oltre" quello che non vede bene, ed in questo è influenzato dal contorno