Scusate l'OT ma questa notte e' arrivata la notizia della morte di Lemmy Kilminster, cantante bassista e anima dei Motorhead.
Benche' non fosse piu' un giovinotto (70 anni) e che il suo stile di vita non sia mai stato, diciamo cosi', esemplare, Lemmy aveva (se ce ne fosse mai stato bisogno) ulteriormente rafforzato la sua aura di anima della musica "louder than everything else" continuando, nonostante le non brillanti condizioni di salute, a fare tour in giro per il mondo. Io sarei andato il febbraio prossimo a Milano a vederlo suonare con i suoi Motorhead insieme ai Saxon, altri vecchietti inossidabili dell'heavy metal.
Sono veramente giu' di morale oggi. Adesso mi attacchero' a tutta la discografia, dall'ultimo disco "Bad Magic" al primo "Motorhead" in attesa che arrivi l'ora di farmi, come dice il comunicato sulla pagina facebook del gruppo, "a drink or few" in onore di un grandissimo musicista e di un compagno fedele per tantissimi anni della mia vita.
R.I.P. Lemmy.