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2 pointshttps://youtu.be/sbg7e_YDM-c Questo vuol dire umiliare una tifoseria in casa loro...
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1 point............... SERIE A TIM (17* Giornata andata): CARPI - JUVENTUS 2-3 STADIO "A. BRAGLIA" - Modena, domenica 20/12/2015 - Ore 12:30 Qui i vostri commenti post-partita https://www.youtube.com/watch?v=ORY5nV72I1s Un Mandzukic mostruoso, una gran rete di Pogba a inizio ripresa e la Juve archivia anche l'ultima gara del 2015 con una vittoria, la settima consecutiva. Quella contro il Carpi è l'ennesima partita che certifica la crescita esponenziale della squadra, perché sono gli emiliani a passare per primi in vantaggio con l'ex Borriello e fosse accaduto qualche mese fa, probabilmente i bianconeri avrebbero faticato ben di più per ribaltare il risultato. Ora invece la banda di Allegri ha dalla sua condizione e convinzione, maturità e sicurezza e le basta accelerare per avere ragione dell'avversario, anche se è in salute come quello odierno. Il Carpi in effetti è in ottima forma e ben messo in campo e fin da subito si piazza a cinque in difesa, badando soprattutto, com è naturale, a contenere. La juve i bianconeri, che iniziano la gara con calma, studiando il posizionamento degli avversari e cercando di capire non tanto come stanarli, quanto come trovare il modo di aprire delle falle nel muro di maglie bianche eretto a difesa dell'area. Una soluzione può essere il tiro dalla distanza, che Dybala prova dopo appena tre minuti, sfiorando la traversa. Gli emiliani sono attentissimi a chiudere gli spazi, ma anche molto rapidi quando si tratta di ripartire e dopo un contropiede di Di Gaudio, che suona come campanello d'allarme, è Borriello a colpire, puntando Bonucci in velocità evitando l'intervento e fulminando Buffon con un rasoterra sul primo palo. La Juve ci mette tre minuti a riportare la gara in equilibrio. Cuadrado arriva al traversone dalla destra e trova l'inserimento di Khedira, che calcia su Belec. Sulla prima respinta arriva Dybala e anche il suo tiro viene rimpallato, ma quando il pallone finisce dalle parti di Mandzukic, per la difesa emiliana c'è poco da fare, perché il croato inventa una giocata da straordinario centravanti, controllando spalle alla porta e girando in rete al volo. Ora la gara è più divertente e anche il ritmi aumenta. Marchisio spara dai venti metri e Belec vola a deviare in angolo, sui cui sviluppi Chiellini alza troppo la mira di testa. Il portiere sloveno risponde anche al tentativo di Khedira dal limite, ma non può nulla sull'incornata di Mandzukic, nei minuti finali del primo tempo. SuperMario è in giornata di grazia, si batte come un leone, subisce anche più di un colpo proibito, ma è comunque presente in ogni azione dei bianconeri. E quando Evra arriva sul fondo e pennella al limite dell'area piccola, il croato stacca con un terzo tempo perfetto e schiaccia in rete la sua prima doppietta in bianconero. A questo punto si deve chiudere la gara e la Juve ci mette cinque minuti a farlo: Marchisio inventa un lancio di quaranta metri per Pogba che controlla di petto, anticipa l'uscita di Belec e firma il suo quarto gol stagionale. Poco dopo Barzagli lascia il posto a Rugani che, dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo, potrebbe festeggiare la sua prima gara con la Juve in campionato con la rete del 4-1, ma la sua posizione, sul traversone di Cuadrado è irregolare. Tocca poi a Morata e Lichtsteiner regalare un po' di riposo a Dybala e Cuadrado e la partita sembra aver poco da offrire. Invece, in pieno recupero i bianconeri si complicano la vita con uno svarione di Bonucci che nel tentativo di rinviare colpisce male e regala un barlume di speranza al Carpi. Gli emiliani arrivano subito dopo ad avere anche il pallone del pareggio, ma Lollo impatta male e Buffon può controllare e chiudere così una gara che sarebbe delittuoso pareggiare. Il successo invece premia un'altra prova di forza e carattere. La stessa che la Juve dovrà mettere in campo, alla ripresa del campionato, in ogni partita e per 90 minuti, per continuare la scalata ai vertici della classifica. Un Mandzukic mostruoso, una gran rete di Pogba a inizio ripresa e la Juve archivia anche l'ultima gara del 2015 con una vittoria, la settima consecutiva. Quella contro il Carpi è l'ennesima partita che certifica la crescita esponenziale della squadra, perché sono gli emiliani a passare per primi in vantaggio con l'ex Borriello e fosse accaduto qualche mese fa, probabilmente i bianconeri avrebbero faticato ben di più per ribaltare il risultato. Ora invece la banda di Allegri ha dalla sua condizione e convinzione, maturità e sicurezza e le basta accelerare per avere ragione dell'avversario, anche se è in salute come quello odierno. Il Carpi in effetti è in ottima forma e ben messo in campo e fin da subito si piazza a cinque in difesa, badando soprattutto, com è naturale, a contenere. La juve i bianconeri, che iniziano la gara con calma, studiando il posizionamento degli avversari e cercando di capire non tanto come stanarli, quanto come trovare il modo di aprire delle falle nel muro di maglie bianche eretto a difesa dell'area. Una soluzione può essere il tiro dalla distanza, che Dybala prova dopo appena tre minuti, sfiorando la traversa. Gli emiliani sono attentissimi a chiudere gli spazi, ma anche molto rapidi quando si tratta di ripartire e dopo un contropiede di Di Gaudio, che suona come campanello d'allarme, è Borriello a colpire, puntando Bonucci in velocità evitando l'intervento e fulminando Buffon con un rasoterra sul primo palo. La Juve ci mette tre minuti a riportare la gara in equilibrio. Cuadrado arriva al traversone dalla destra e trova l'inserimento di Khedira, che calcia su Belec. Sulla prima respinta arriva Dybala e anche il suo tiro viene rimpallato, ma quando il pallone finisce dalle parti di Mandzukic, per la difesa emiliana c'è poco da fare, perché il croato inventa una giocata da straordinario centravanti, controllando spalle alla porta e girando in rete al volo. Ora la gara è più divertente e anche il ritmi aumenta. Marchisio spara dai venti metri e Belec vola a deviare in angolo, sui cui sviluppi Chiellini alza troppo la mira di testa. Il portiere sloveno risponde anche al tentativo di Khedira dal limite, ma non può nulla sull'incornata di Mandzukic, nei minuti finali del primo tempo. SuperMario è in giornata di grazia, si batte come un leone, subisce anche più di un colpo proibito, ma è comunque presente in ogni azione dei bianconeri. E quando Evra arriva sul fondo e pennella al limite dell'area piccola, il croato stacca con un terzo tempo perfetto e schiaccia in rete la sua prima doppietta in bianconero. A questo punto si deve chiudere la gara e la Juve ci mette cinque minuti a farlo: Marchisio inventa un lancio di quaranta metri per Pogba che controlla di petto, anticipa l'uscita di Belec e firma il suo quarto gol stagionale. Poco dopo Barzagli lascia il posto a Rugani che, dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo, potrebbe festeggiare la sua prima gara con la Juve in campionato con la rete del 4-1, ma la sua posizione, sul traversone di Cuadrado è irregolare. Tocca poi a Morata e Lichtsteiner regalare un po' di riposo a Dybala e Cuadrado e la partita sembra aver poco da offrire. Invece, in pieno recupero i bianconeri si complicano la vita con uno svarione di Bonucci che nel tentativo di rinviare colpisce male e regala un barlume di speranza al Carpi. Gli emiliani arrivano subito dopo ad avere anche il pallone del pareggio, ma Lollo impatta male e Buffon può controllare e chiudere così una gara che sarebbe delittuoso pareggiare. Il successo invece premia un'altra prova di forza e carattere. La stessa che la Juve dovrà mettere in campo, alla ripresa del campionato, in ogni partita e per 90 minuti, per continuare la scalata ai vertici della classifica. CARPI-JUVENTUS 2-3 RETI: Borriello 15' pt, Mandzukic 18' pt, Mandukic 41' pt, Pogba 5' st, Bonucci (aut.) 46' st CARPI Belec; Letizia, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Cofie (25' st Bianco), Marrone, Lollo; Di Gaudio (9' st Lasagna); Borriello (21' st Mbakogu) A disposizione: Brkic, Spolli, Lazzari, Pasciuti, Matos Allenatore: Castori JUVENTUS Buffon; Barzagli (12' st Rugani), Bonucci, Chiellini; Cuadrado (38' st Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Dybala (24' st Morata), Mandzukic A disposizione: Neto, Rubinho, Caceres, Alex Sandro, Asamoah, Padoin, Sturaro, Hernanes, Zaza Allenatore: Allegri ARBITRO: Giacomelli ASSISTENTI: Vuoto, Ranghetti QUARTO UFFICIALE: Dobosz ARBITRI D'AREA: Valeri, Candussio AMMONITI: 32' st Gabriel Silva (juventus.com) http://www.juventus.com/it/news/news/2015/la-juve-cala-il-settebello.php
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1 pointQuindi ad Alda hanno fatto le scarpe di cemento perchè dava addosso all'immobiliarista?
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1 pointLO = Mafia Capitale Emergenza abitativa a Roma. Residence. Tor Tre Teste. Ten Immobiliare. .
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1 pointMarione sarebbe Mario Corsi la radio e' CentroSuonoSport e la trasmissione si chiama Te La Do Io Tokyo prima l'ascoltavo (in differita sul sito) adesso e' un po' mi divertiva (anche e soprattutto per le cagate che dicevano) ma in alcune cose erano simpatici Di calcio capiscono poco, tranne Jonathan Calo' che in effetti il calcio lo mastica ma quando parla di Juve (spesso) si fa prendere dal livore e spara anche lui troiate immani la trasmissione ha un pregio: mandano ottima musica (in sottofondo o tra un argomento e un altro). Le pubblicita' invece sono (comprensibilmente) troppe e lunghissime
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1 pointhttp://www.centrosuonosport.com/ se sei a Roma lo becchi in fm 101,5 Marione va in onda tutti i giorni alle 10,00 (la trasmissione si chiama Te la do io Tokio )
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1 pointOzil è il giocatore che manca alla Juve dal post farsa, quello che ti manda facile al gol.
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1 pointj'ha detto male.... scherzi a parte...ho letto da qualche parte che questa è la prima espulsione in carriera per Dzeko.Evidentemente s'è subito adeguato all'ambiente che lo circonda (e d'altra parte non è il primo).
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1 pointper il ritorno in casa partono avvantaggiati: dalla loro avrebbero anche la celebre bresaola e l'inimitabile babaciu® partiamo sconfitti
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1 pointJames, tu stai a Bologna, noi siamo su piazza, sentiamo, parliamo, discutiamo....ha ragione Lo Stregone, il fatto di averci già dati per morti e sepolti non fa altro che aumentare i timori. Dopo le prime giornate di campionato cìè chi giurava che "chi ha perso le prime due partite non ha mai vinto lo scudetto" oppure "nessuna squadra con sei punti dopo cinque partite ha mai rimontato per vincere lo scudetto" oppure "Impossibile con venti punti di svantaggio dalla prima vincere lo scudetto". Dopo Sassuolo difficilmente avremmo fatto l'Europa League figuriamoci arrivare in Champion's anche come terza...e com'è bello il campionato con Napoliromaintereffiorentina a contedersi il titolo e finalmente...poi però...si sa, a volte ritornano.
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1 pointconfermo, sono terrorizzati da una nostra eventuale vittoria dopo che ci avevano dato fuori dai giochi sette partite fa
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1 pointavevo dei leggerissimi problemi di deambulazione... figurati riuscire a trovarvi nel settore ospiti... chiedo perdono...
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1 pointQuel derby è la pietra tombale su tutte le loro cazzate da complessati frustrati perdenti inutili irrilevanti come torinoèsologranata, lacagatonacurvapiu'belladelmondo, cuoretopo, cagatismo etc etc. devono stare zitti e basta
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1 pointEsatto, infatti, 3 punti, vittoria contro una corazzata, -4 dalla vetta, cori strappalacrime, canti e inni, abbracci, pianti e fuochi d'artificio. ..avanti così
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1 pointBeh, lui e' un altro dei miei tremendisti preferiti in toponius. Questo e' un perfetto resoconto, bravo Mega sei il mio idolo da quando frequento la stalla!, di quello che si puo' considerare l'ultimo (per ora) stadio del cagatismo: autoconvincersi che e' tutto finto, che il topo non e' altro che una comparsa nel Truman Show gobbo. Secondo me su questo fronte "filosofico" i cagata sono pronti per darci delle gran soddisfazioni...
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1 pointil marciume calcistico lungi dall'essere stato estirpato, come è ovvio ed evidente anche agli armadietti degli spogliatoi, nel 2006, ha solo mutato aspetto. si presenta nella sua prima variante come fair play (finto) per due o tre anni, messo in pratica solo da alcune squadre, il che consente alle *****e di riprendersi quello che gli è stato tolto in virtù di illeciti che in qualsiasi altra parte del mondo li avrebbe visti ripartire dai dilettanti. Loro comprano presunti fuori classe (presunti perché appena mettono il naso fuori confine li rispediscono a casa a calci in c**o), gli altri no, e vincono in carrozza. Quest'anno per destare un minimo di interesse, via di inizio thrilling, un po' di finta rincorsa, un minimo di aumento di audience, poi zac iniziano a giocare a ciapanò e le *****e si rifanno sotto. Il potere di Thoir è distante, quello di B in fase calante e il Bee è ancora nebuloso, gli americani di Roma hanno il torto di essere, appunto, a Roma, Lotito non conta un ca22o, la Viola ha qualche freccia nell'arco per via di contingenze politiche, ma non abbastanza soldi (e se rompe i co*****i ci sono sempre un salah o un berbatov pronti a tradire, per procura o meno), De Lamentiis deve fare i conti con l'ambiente e con gli "interessi" che gravitano attorno. Gli altri tutti comprimari: un anno una sorpresina a turno, giusto per stare bravi- Non so, a me sembra sempre più un reality show. Un consiglio: fatevi vedere. Ma da uno bravo però.
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1 pointche roba squallida l'abbraccio di garcia ad ognuno dei giocatori a fine partita, sotto i fischi del pubblico
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1 pointSi ammazzano...pensavano di averci fatto fuori...si ammazzano
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1 pointNella stalla di toponius qualcuno ha fatto notare che al 25' Real Madrid 1 - Rayo Vallecano 2. E tutti giu' a dire che anche quello e' un derby, che anche quello e' ricchi contro poveri ma i poveri stanno vincendo. E tutti a dire "certo che in Spagna non e' un campionato finto come in Italia e le piccole possono anche giocarsela con le grandi..." Finale: Real Madrid 10 - Rayo Vallecano 2. Affossano chiunque solo con la forza del pensiero.
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